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È stato costituito il Comitato scientifico dell’associazione La Sardegna verso l’Unesco: si parte dalla valorizzazione dei nuraghi, patrimonio di ricchezza più grande della Sardegna.  Il comitato è formato dalle massime autorità degli studi e della ricerca specifica ed è stato formato dopo l’istanza inoltrata alla Commissione Nazionale UNESCO e al MIBACT per il riconoscimento dei monumenti della Civiltà Nuragica come Patrimonio dell’Umanità. 

L’obiettivo è  trovare nuove forme di sviluppo sostenibili per la Sardegna, attraverso gli studi e le ricerche degli specialisti che daranno il loro contributo al progetto, che è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa online dal presidente dell’associazione La Sardegna verso l’Unesco, Michele Cossa, e dal coordinatore del comitato, il professor Giovanni Ugas. 

“Accanto agli aspetti scientifici, che sono di straordinaria importanza, la valorizzazione dei monumenti nuragici e pre-nuragici ci auguriamo che questo possa rappresentare per la Sardegna un vero punto di svolta dal punto di vista economico, per realizzare quel sogno di una Sardegna attrattiva 12 mesi l’anno”, afferma Cossa,  “Anche per valorizzare il turismo culturale che attualmente sfiora soltanto la Sardegna in maniera marginale. Il comitato promotore che è rappresentato dall’associazione si è posto da subito il problema di dare solide gambe scientifiche al progetto. Per questo si è affidato ad un’autorità incontestata in materia: il professor Giovanni Ugas che è il coordinatore del Comitato scientifico”.

Il comitato presentato oggi ha un carattere ancora provvisorio. “Abbuiamo avuto l’adesione dell’Università di Cagliari, ma stiamo aspettando quella dell’Ateneo di Sassari che è stata interessata recentemente dalle elezioni. Il rettore si è appena insediato, non è ancora entrato nel pieno delle sue funzioni. Stiamo aspettando anche le due decisioni delle Soprintendenze oltre che quelle del Segretariato regionale del ministero per i Beni Culturali”, continua Cossa.  

“C’è una grande attesa verso questa iniziativa, anche da parte delle associazioni dei sardi emigrati all’estero”, dice il professor Giovanni Ugas. “Il Comitato scientifico è formato da esperti di varie materie. Il progetto è volto verso una direzione che guarda al futuro nella sostanza. Tutta l’indagine conoscitiva preliminare è volta a definire un quadro preciso del patrimonio monumentale della civiltà nuragica”, continua l’esperto.   “Partendo dalle specificità dei singoli monumenti nuragici, dovrà essere realizzato per gradi in modo da essere esteso a tutto il territorio regionale”. 

I componenti del comitato - La prima lista di partecipanti ai lavori è stata completata ed è formata da eccellenze autorevoli in diverse discipline specialistiche. Dall’archeologia, alla storia, passando per le scienze umanistiche, antropologiche, geologiche, naturalistiche, nonché tecniche e museali. 

Il Comitato scientifico avrà al suo interno un proprio Direttivo e ha già avviato i lavori per il sostegno dell’impegnativa attività legata alla partecipazione nella “Tentative List” dell’UNESCO. 

La prima lista dei partecipanti al Comitato scientifico

  • Gli Archeologi delle Università di Cagliari e Sassari: Anna Depalmas, Riccardo Cicilloni, Rossana Martorelli, Maria Grazia Melis, Raimondo Zucca, Alberto Moravetti. 

  • I docenti del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura di Cagliari: Giorgio Massacci, Marco Cadinu.

  • Gli Studiosi di Scienze umanistiche: Attilio Mastino, Giulio Paulis, Mauro Mascia, Anna Lecca, GianneRa Murru, Susanna Paulis.

  • Gli Studiosi di Geoarcheologia e Geologia Ambientale: Rita Melis, Felice Di Gregorio.

  • Gli studiosi e Docenti di Scienze Naturali – Faunistiche, Antropologiche e Genetiche: Gianluigi Bacchetta, Simonetta Bagella, Ignazio Camarda, Carlo Spano, Susanna Salvadori, Giovanni Floris, Anna Maria Deiana, Paolo Francalacci; 

  • I Direttori e Tecnici in ambito Museale e della Legislazione dei Beni Culturali: - Stefania Bagella, Paolo Melis, Giorgio Murru, Franco Sardi.

  • Gli Archeologi, già funzionari delle Soprintendenze: Angela Antona, Paola Basòli, Maria Ausilia Fadda, Maria Rosaria Manunza, Emerenziana Usai. 

“Altre professionalità e rappresentanze delle Università, Istituzioni di Tutela e Valorizzazione, si aggiungeranno presto per ottenere la più completa partecipazione e condivisione del quadro d’insieme di questo tema identitario, ramificato su moltissimi altri fronti e materie, come l’economia, il turismo, lo sviluppo sostenibile”, si legge sul comunicato diffuso dall’associazione La Sardegna verso l’Unesco. 

 

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