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Il Sardegna Open raddoppia. Quest’anno Cagliari ospita il torneo di tennis di apertura dell’Atp 250, in programma al Tennis Club dal 4 all’11 aprile. “Il ruolo della Regione è stato fondamentale per lo svolgimento del torneo a Cagliari”, spiega  Gianni Chessa, assessore regionale al Turismo “Un evento di questo tipo ci dà una grande visibilità in tutto il mondo”, spiega. L’obiettivo dell’assessorato è quello di trasformare la Sardegna in isola dello sport, perché - secondo Chessa - investendo in eventi di questo tipo ci sono molte possibilità di farla conoscere come destinazione sana e sicura.  “Dalla pandemia ho colto una grande opportunità, con un grande evento che altrimenti non sarebbe mai passato in Sardegna”, continua Chessa. 

La tappa cagliaritana è stata presentata dal presidente della Federazione italiana tennis, Angelo Binaghi. “È un'occasione straordinaria poter avere un torneo di questa dimensione ancora una volta in Sardegna”, spiega Binaghi. “Il grande tennis torna al Tc Cagliari, un percorso inimmaginabile per chi 60 anni fa chiese al Comune un’area periferica e degradata per costruire alcuni campi da tennis. Credo che renda onore alle varie generazioni di dirigenti che si sono succeduti, perché utilizzando per lo più fondi propri sono stati capaci di cerare questo miracolo sportivo. La previsione è che l'evento abbia un riscontro persino superiore a quello del torneo che si è svolto lo scorso ottobre al Forte Village di Pula, che ha avuto un milione e 600 mila spettatori medi davanti alla tv, decine di paesi al mondo collegati, tra cui Filippine e Stati Uniti”, aggiunge sottolineando che “è potuto accadere perché finalmente c’è un piano della Regione, dell'assessorato al Turismo, strutturale e pluriennale, che permette alle federazioni e agli organizzatori in generale di fare programmazione per avere questo tipo di manifestazioni, che permettono da una parte di dare visibilità alla Sardegna e dall’altra di individuare lo sport come volano per l’economia turistica della nostra Regione. Questo succede anche in un momento molto particolare per il tennis italiano, in cui per la prima volta in 110 anni della nostra Federazione, nove giocatori italiani sono nella Top 100 mondiale. Siamo entrati ormai nel ristretto gruppo delle superpotenze mondiali e, cosa più importante, due di questi nove giocatori sono i più giovani tra i primi 100. 

Uno di questi è Lorenzo Musetti che verrà a Cagliari con una wild card e ci dà grandi prospettive per il futuro. Sulle altre wild card abbiamo le richieste di Berrettini, numero 10 al mondo, ma che sta cercando di risolvere un problema agli addominali, e di Fognini, numero 17 al mondo. Se Cecchinato, che è stato il primo a fare richiesta di wild card entrerà, come ci auguriamo, direttamente in tabellone, potremo soddisfare entrambe la richieste di Berrettini e Fognini”.

Assessore Chessa, cosa rappresenta per la Sardegna questo torneo?

“Purtroppo, a me dispiace anche dirlo - perché non si vive sulle disgrazie degli altri -, ma il torneo doveva essere fatto a Houston (in Texas ndr), invece per via del Covid non si è più fatto, quindi abbiamo colto l’occasione per farlo in Sardegna.  Un evento di tale portata, soprattutto in un momento di pandemia,  e anche se è uno sport parzialmente a porte chiuse, ci dà una grande visibilità in tutto il mondo. Il tennis è il terzo sport al mondo più visto.  Dalla pandemia ho colto una grande opportunità di cogliere un grande evento che altrimenti non sarebbe mai passato in Sardegna”.

Per questo, il ruolo della Regione è stato fondamentale?

“Il ruolo della Regione è stato fondamentale, perché appena mi è stato proposto dal presidente Binaghi ho colto subito l’opportunità.  Ho bloccato l’evento in modo che non si facesse in altre regioni o da altre parti.  L’Atp 250 è un evento sportivo organizzato con delle tappe che non possiamo decidere noi. Quindi è una grande fortuna ospitarlo per la seconda volta in Sardegna. Poi avere un evento del genere in periodo prefestivo a Cagliari ci rappresenta una grande opportunità di ripartenza, un grande segnale che dimostra che la Sardegna c’è, la Sardegna organizza e offre tanti servizi.  Dobbiamo catturare i grandi eventi internazionali ed è ciò che sto cercando di fare da mesi”

Dal punto di vista del turismo, quindi, questa iniziativa permette di mettere in mostra il nostro territorio?

“Assolutamente sì. Non dobbiamo escludere nulla, dobbiamo cogliere tutte le forme, abbiamo bisogno l’uno dell’altro e l’uno non esclude l’altro. La promozione Sardegna la facciamo in tutti i modi, sto cercando di catturare tutte le cose che possono dare visibilità alla Sardegna”. 

Qual è l’obiettivo del suo assessorato quindi?

“Diventare l’isola degli sport. Portare i grandi eventi internazionali in Sardegna, catturarli tutti a condizione che ci siano i requisiti giuridici giusti e i passaggi regolari da chi proporne questi eventi. Quindi investire su questi eventi. Se il percorso resta regolare la volontà politica è quella di portare i più grandi eventi mondiali, internazionali, europei. Dai grandi sport a quelli minori, nessuno escluso. L’importante che siano eventi a carattere internazionale perché ci danno visibilità e ci permettono anche attraverso le reti televisive pubbliche e private di far conoscere la nostra isola”.



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La Regione  ha una strategia digitale per la promozione turistica della Sardegna che passa per un'app. Ne parla l'assessore regionale al Turismo Gianni Chessa, con 'amministratore unico del Crs4 Giacomo Cao, il fondatore di Video On Line Nicola Grauso, l'innovatore sociale Andrea Pugliese e la comunicatrice del settore turismo Elsa Pascalis. Modera la giornalista del Tg2 Anna Mazzone.

Perché il turista ha cambiato modo di organizzare i suoi viaggi: ora lo fa attraverso strumenti mobili, come smartphone e tablet. E per questo nasce l'app della Sardegna, con contenuti sempre aggiornati e aperta ai Comuni. Si troverà tutto quello che serva al turista per arrivare in Sardegna e soggiornarvi, dalle strutture ricettive ai ristoranti, fino ai parcheggi. 

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"Il sistema del bando a sportello, da sempre utilizzato in numerose occasioni per svariate tipologie di sostegno finanziario pubblico, assicura assoluta trasparenza e non è funzionale ad alcun tipo di favoritismo. E’, anzi, l’unico strumento valido nell’attuale situazione per non perdere finanziamenti destinati a iniziative di sicura ricaduta per la Sardegna". Lo sostiene l’assessore del Turismo, Gianni Chessa, che interviene nel dibattito sulle modalità di erogazione dei contributi fissati dalla Legge regionale n.7 del 1955.

"Ogni anno - precisa l'assessore Chessa - l’Assessorato pubblica un bando per contributi a favore di organismi pubblici e privati che organizzano manifestazioni di vario tipo, tali da determinare un'interessante affluenza di pubblico e di appassionati, e da suscitare interesse per la località che li ospita".

"Dal momento che anche nella Finanziaria 2020, come sempre accade, sono state iscritte e vincolate le somme relative a questa finalità, l’Assessorato ha deciso di mettere a disposizione i fondi per quegli enti organizzatori che, prima e dopo la pandemia, nel rispetto delle regole di sicurezza, hanno deciso di svolgere iniziative a carattere turistico e sportivo, soprattutto nel periodo estivo. Data la situazione di emergenza e considerando il tempo a disposizione dell’amministrazione per istruire le pratiche ed impegnare le somme, si è scelta la procedura di legge più rapida: quella, appunto, del bando a sportello. Questo tipo di bando consente di evitare che le somme finiscano tra quelle inutilizzate e di fare in modo che valide iniziative possano ricevere il giusto sostegno da parte della Regione. Inoltre le somme residue, non utilizzate nei vari cartelloni, verranno redistribuite in quei cartelloni con più domande".

"Quest’anno - conclude l’assessore Chessa - si è voluto dare sostegno anche a quelle iniziative di valore sociale destinando, all’interno del bando, uno spazio dedicato agli enti che realizzano manifestazioni rivolte a persone con disabilità. Inoltre, si è voluto individuare un programma di grandi iniziative sportive, che hanno già visto esempi di assoluto valore e di risalto internazionale per la nostra Regione, come il mondiale di padel, l’Atp 250 di tennis e il rally".

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“La Sardegna punta anche sui grandi eventi sportivi per promuovere il turismo e la sua immagine nazionale ed internazionale. In questo caso, abbiamo deciso di dare continuità ad una manifestazione che si svolge da anni nell’Isola e con successo di partecipanti e di pubblico”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, questa mattina, a Villa Devoto, durante la presentazione, insieme al presidente nazionale dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, del “Rally Italia Sardegna”, che dall’8 ottobre si svolgerà nel nord Sardegna, concludendosi domenica 11 ottobre con l’arrivo delle auto al porto di Alghero.

“Nonostante le attuali difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, siamo convinti che le manifestazioni sportive di livello internazionale possano aiutarci anche nella destagionalizzazione dei flussi turistici ed il Rally, in particolare, ha le potenzialità per portare la Sardegna alla ribalta mondiale – ha aggiunto l’assessore Chessa – Dobbiamo attrezzarci al meglio per ospitare eventi sportivi di qualità, che rappresentano un ottimo volano economico ed una costante promozione sotto i riflettori dei media di tutto il mondo, contribuendo così a far scoprire la bellezza e l’unicità della Sardegna. Avendo ben chiari questi obiettivi, la Regione sta facendo la sua parte”.

“La Sardegna è una terra dalle grandi opportunità, possiede uno scenario ambientale eccezionale per qualsiasi tipo di evento ed è capace di affascinare chiunque. Dobbiamo cogliere queste occasioni e nonostante il difficile periodo intendiamo continuare con la programmazione di un fitto programma di iniziative anche per i prossimi mesi”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

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