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Mercoledì, 08 Novembre 2023 08:50

Sulcis, il presidente Solinas incontra i sindacati

La crisi industriale che investe il Sulcis è stata al centro di un incontro svoltosi, ieri, a Villa Devoto, tra il Presidente della Regione Christian Solinas, i sindacati regionali e confederali territoriali di Cgil, Cisl e Uil e una rappresentanza dei sindaci sulcitani.

“Il Polo industriale di Portovesme è strategico per la nostra economia - ha dichiarato il Presidente della Regione Christian Solinas - la Regione si è battuta per portare la questione del polo della metallurgia non ferrosa al tavolo nazionale, per affrontare il rilancio in maniera organica e condivisa, in quanto è un tema legato alle politiche industriali del Paese. Ora lo Stato deve decidere se ritiene ancora strategica la produzione di piombo e zinco in quel polo, esercitando eventualmente lo strumento della Golden share, o scegliere di sperimentare nuove leghe”.

All’ordine del giorno la questione energetica, lo sblocco delle vertenze industriali, le bonifiche ambientali e le politiche del lavoro.

“Sulla questione energetica - ha affermato Solinas - vogliamo ripartire dalla dorsale, un’infrastruttura strategica per lo sviluppo dell’Isola.  Nelle nostre interlocuzioni, abbiamo chiesto al Ministero dell’Ambiente e sicurezza energetica che il rigassificatore vada a Porto Torres, dove c’è già un porto industriale, che si può connettere con gli altri bacini della Sardegna.  In questo modo - spiega il Presidente - non solo si accorcerebbero i tempi per l’arrivo del gas nell’isola, ma ci sarebbe lo spazio per promuovere altri progetti nell’area di Portovesme, come la cantieristica navale, che potrebbe essere un volano per la filiera dell’alluminio con ottime ricadute occupazionali”. 

Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto della situazione sulle principali vertenze industriali che impattano maggiormente sull’economia del territorio: Sider Alloys, Eurallumina, Portovesme srl, centrale Enel. Allo stato attuale tutti i lavoratori, compreso quelli dell’indotto, sono stati messi in sicurezza, in attesa che si definiscano i progetti di riqualificazione industriale in corso. 

“Le politiche del lavoro restano al centro dell’agenda regionale - ha assicurato l’Assessore regionale del Lavoro, Ada Lai - sottolineando la volontà della Regione di continuare a garantire la sicurezza sociale dei lavoratori, non solo con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, ma anche accompagnandoli, durante la delicata fase di riconversione in corso, con percorsi di formazione retribuiti da un’indennità di frequenza. Nel collegato e nella variazione di bilancio - ha annunciato l’esponente dell’esecutivo - abbiamo integrato la quota prevista per la mobilità in deroga per il 2023 e il 2024 - inoltre, saranno raddoppiate le risorse destinate ai cantieri occupazionali comunali, pari a 40 milioni, che potrebbero coinvolgere anche i lavoratori interinali dell’indotto”.  

All’ordine del giorno anche il Just Transition fund, ossia le risorse messe in campo dall’Unione Europea per il Sulcis e Taranto per ridisegnare il futuro dei territori con nuovi progetti all'insegna dell'energia verde, rinnovabili e idrogeno, oltre che innovazione digitalizzazione.

“Per il Sulcis - spiega il Presidente Solinas - abbiamo a disposizione oltre 360 milioni. Con l’ultima delibera di Giunta, ha preso concretamente avvio il processo di attuazione del Programma JTF Italia 2021-2027- Piano Sulcis, un’opportunità unica di transizione e di riqualificazione a lungo raggio, che apre nuovi scenari per uno sviluppo industriale diverso rispetto al passato e sempre più rispettoso dell’ambiente”.

Dai sindacati è arrivata la proposta di istituire un tavolo di crisi permanente per approfondire le azioni di programmazione e monitoraggio, che potrebbero rilanciare l’industria del Sulcis, dalla filiera dell'alluminio a quella che interessa il piombo e lo zinco, e le energie rinnovabili. 

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È stata una visita di cortesia che ha dato modo ai due rappresentanti istituzionali di affrontare anche tanti temi legati all'attualità, alla politica e soprattutto ai possibili futuri sviluppi nella collaborazione tra Cagliari e la Spagna. In un incontro che è durato oltre un'ora e che si è concluso con un prossimo, non tanto lontano, nuovo appuntamento.

Il Sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, ha ricevuto questa mattina nel suo ufficio al secondo piano del Palazzo Civico di via Roma, l'Ambasciatore di Spagna in Italia e San Marino, Miguel Angel Fernandez-Palacios Martinez.

Il diplomatico è in città per impegni istituzionali che lo hanno portato anche a Selargius dove, al “Pitagora” è stato finanziato un corso di lingua spagnola con fondo arrivati direttamente dalla penisola iberica. Ma l'occasione è stata utile per l'Ambasciatore per sviluppare la conoscenza della politica in Sardegna. Ed è stato il Sindaco Truzzu a delineare la situazione attuale, affrontando i temi e le criticità che le istituzioni devono affrontare in tutta la regione. Il discorso si è inevitabilmente allargato toccando non solo la politica ma anche la situazione economico-sociali e lo scenario internazionale.

 Al termine dell'incontro, definito soddisfacente sia da Paolo Truzzu che da Miguel Angel Fernandez-Palacios Martinez, il primo cittadino di Cagliari ha donato all'Ambasciatore un libro sulla storia di Ottone Baccaredda e sulla sua visione di una Cagliari moderna e affacciata sul mare.

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La Regione partecipa alle spese dei Comuni che hanno richiesto e ottenuto il mantenimento della sede degli Uffici del Giudice di pace nel proprio paese o nella propria città, garantendo una compartecipazione alla spesa pari a 200mila euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.

Confermando i criteri per lo stanziamento delle risorse, la Giunta regione dà quindi un nuovo segnale di vicinanza ai territori: “Con lo stanziamento di queste risorse, cui seguirà l’erogazione sulla base dei criteri ora confermati – spiega l’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris - partecipiamo alla spesa dei Comuni andando a salvaguardare quella che per gli Enti locali che ne hanno fatto richiesta rappresenta una importante finestra di aiuto ai cittadini, specie per coloro che per i motivi più disparati non hanno la possibilità di spostarsi in autonomia verso i centri più grandi”. Con questa ulteriore misura, aggiunge Salaris, “interveniamo assicurando pieno sostegno, tenendo fermo l’obiettivo e l’impegno assunto fin dall’inizio della Legislatura, di continuare a garantire servizi di qualità ai cittadini”.

Nel dettaglio, i contributi sono concessi in proporzione alle spese sostenute nell’anno precedente quello di assegnazione delle risorse, per il funzionamento e per l’erogazione del servizio di giustizia, inclusi i costi relativi al personale amministrativo messo a disposizione dagli Enti per questa finalità.

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L'assessore regionale dei Lavori Pubblici, Pierluigi Saiu, oggi, a Samugheo, ha incontrato i sindaci dell'oristanese, del nuorese e dell'Ogliastra. Al centro la nuova Trasversale Sarda. Sei le alternative progettuali elaborate nello studio illustrato da Ois, Opere e infrastrutture della Sardegna, società in-house della Regione, e dal gruppo di progettazione per il tracciato stradale che collegherà Oristano e Tortolì. Tre gli itinerari passati alla fase di approfondimento, considerati ottimali anche sulla base dell'impatto sul territorio.
"Un incontro quello con i sindaci - spiega l'assessore Saiu - fortemente voluto per condividere con il territorio le scelte per la realizzazione di un'opera viaria strategica la cui realizzazione comporterà un investimento importante. Nessuna decisione sarà calata dall'alto. La definizione dell’alternativa progettuale su cui si andrà avanti è quindi il risultato di questa condivisione".       
Un progetto ambizioso quello della Trasversale: "Si sta dando sviluppo a un lavoro unitario, non a singoli interventi separati e frammentati, ma con una progettazione che interessi tutti i centosessanta chilometri dell’itinerario per un'opera che possa essere lo strumento per riconoscere il diritto alla mobilità finora negato in aree importanti della Sardegna. Un investimento così importante non solo garantirà una mobilità migliore e più sicura ma inciderà anche in termini contrasto al fenomeno dello spopolamento delle zone interne".
Per avviare il passo successivo: "La Giunta - spiega l'assessore Saiu - ha approvato nella variazione di bilancio, che approderà presto in consiglio, uno stanziamento di 8 milioni di euro, risorse che consentiranno di passare dalle alternative progettuali alla fattibilità tecnica ed economica, che, in virtù del nuovo codice degli appalti, includerà anche la progettazione definitiva, e quindi la possibilità di intercettare le risorse necessarie per l'opera il cui costo è stimato in circa 2 miliardi di euro, in prospettiva il più grande investimento su un'opera viaria in Sardegna, ma anche di procedere con quegli adempimenti necessari a ridurre i tempi verso l'apertura dei cantieri".
Durante l'incontro l'assessore ha avuto modo di confrontarsi anche con i comitati del territorio, con i quali ha affrontato il delicato tema delle criticità sulla viabilità provinciale nell'oristanese.
"Per anni abbiamo assistito a una progressiva delegittimazione e impoverimento delle Province senza che le loro funzioni fossero assunte da altri, da qui l'abbandono della viabilità provinciale. In Finanziaria la Regione ha stanziato risorse, che necessitano di essere integrate anche in considerazione della grande estensione della rete viaria provinciale su tutta la Sardegna. Con i comitati ho preso un impegno, occorre una ricognizione sulle urgenze e individuazione delle risorse per gli interventi necessari"
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L’assessore dell’Agricoltura, Valeria Satta, ha firmato il Decreto che autorizza gli uffici regionali ad erogare i contributi per il pagamento dei premi assicurativi a favore degli agricoltori che stipulano polizze collettive attraverso gli Organismi collettivi di difesa per la copertura dei rischi che gravano sulle produzioni vegetali, sulle strutture, sulle produzioni animali e per lo smaltimento delle carcasse. 
“L’aiuto della Regione, spiega l’assessore Satta, integra altri aiuti nazionali/unionali fino all’intensità massima consentita dalle disposizioni europee. Attraverso l’erogazione degli aiuti - prosegue l’esponente della Giunta Solinas - sarà incentivato il ricorso all’assicurazione agricola agevolata come strumento elettivo di gestione del rischio, al fine di migliorare la competitività delle aziende agricole sarde e favorire una netta riduzione dei cospicui interventi compensativi che gravano pesantemente sul bilancio regionale”.
 
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 “È dovere della politica omaggiare il proprio passato e le fondamenta delle istituzioni. In queste giornate dedicate al ricordo di coloro che hanno lasciato questa terra, ho voluto rendere omaggio agli uomini della politica sarda, che tanto hanno fatto per la Sardegna, ponendo le basi della nostra identità. Il valore del loro lavoro è per me fonte di ispirazione e forza”. Così il Presidente della Regione, Christian Solinas, che oggi, nella mattina della giornata dedicata alla Commemorazione dei Defunti, ha proseguito la visita iniziata ieri a Cagliari, alle tombe degli ex Presidenti della Regione a Villacidro e Oristano.

Dapprima, il Presidente si è recato al cimitero di Iglesias per rendere omaggio a Roberto Frongia, assessore dei Lavori Pubblici deceduto nel 2020, nel corso del suo mandato. “Roberto Frongia è stato un uomo esemplare e un politico eccellente, che ha svolto fino all’ultimo un lavoro prezioso per la Giunta regionale. Un esempio di dedizione al bene comune che tanto avrebbe ancora contribuito alla Sardegna e alla sua città”, ha detto il Presidente ricordando l’esponente della Giunta.

A Villacidro il Presidente ha visitato la tomba del presidente Salvatore Angelo Spano, alla presenza del sindaco Federico Sollai. A Oristano, accompagnato dal sindaco Massimiliano Sanna, il Presidente Solinas si è recato presso le tombe dei Presidenti Alfredo Corrias, Lucio Abis, Alessandro Ghinami e Mario Puddu, e dell’onorevole Ignazio Manunza.

“La loro opera ha contribuito a rendere grande il nome della Sardegna”, ha concluso il Presidente, che ha omaggiato i defunti con delle corone di fiori e si è intrattenuto con i familiari convenuti.

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 Il territorio dell’Ogliastra e i suoi diversi portatori di interesse locali, pubblici e privati, saranno al centro del progetto di ricerca europeo “The HuT – Building a safe haven to cope with climate extreme” (Costruire un rifugio sicuro per far fronte al clima estremo) dedicato, in Sardegna, alla prevenzione degli incendi e inserito in un piano d’azione più ampio sugli eventi climatici estremi, che negli ultimi decenni stanno flagellando il pianeta. Gli interventi, con una prima sessione di lavoro già fissata per il prossimo 9 novembre a Tortolì, prevedono il coinvolgimento delle amministrazioni locali e degli enti preposti alla gestione del rischio incendi, delle comunità e degli operatori economici: dagli imprenditori agricoli a quelli del settore turistico. Il progetto è finanziato dal programma europeo Horizon Europe (https://thehut-nexus.eu/), mentre il coordinamento è in capo all’Università di Salerno e alla Fondazione CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), che insieme al Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di BioEconomia (CNR-IBE) e a Confragricoltura Nuoro-Ogliastra seguiranno l’organizzazione dei lavori in Sardegna.

La scelta dell’Ogliastra, come area “dimostrativa” nell’ambito di realizzazione delle attività, si è concretizzata alla luce del ricorrente rischio di incendi boschivi, rurali e di interfaccia che caratterizza questa sub-regione dell’Isola.

L’ampia realizzazione del progetto, spalmata in numerose aree dell’Europa, prevede l’analisi delle diverse tipologie di evento climatico estremo: dalle ondate di calore agli incendi, dalle esondazioni ai rischi di dissesto idrogeologico, etc. Negli ultimi 40 anni si stima che, nel vecchio continente, la crisi climatica abbia causato qualcosa come 446miliardi di euro di danni, circa l’81% del totale dei danni causati dai pericoli naturali.

Incontro Tortolì. La prima tappa, in calendario il 9 novembre a Tortolì, prevede un incontro al mattino nella sala consiliare del Comune con una rappresentanza di amministratori del territorio e degli enti preposti alla gestione del rischio incendi e nel pomeriggio, nella sede cittadina di Confagricoltura, una ulteriore sessione di lavoro dedicata a una delegazione di agricoltori e allevatori.

Fondazione CMCC. “Il progetto The HuT ha come ambizione principale la definizione e la promozione di una serie di strumenti e approcci transdisciplinari di gestione del rischio, da trasferire e adottare in diversi contesti territoriali e su diversi rischi naturali”, ha osservato Costantino Sirca, professore del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari e affiliato alla Fondazione CMCC, per la quale coordina l’area dimostrativa Ogliastra. “Nell’ambito del progetto, il CMCC e il CNR-IBE, in collaborazione con Confragricoltura Nuoro-Ogliastra – ha proseguito Sirca – svilupperanno insieme alle comunità coinvolte una serie di incontri mirati a sostenere la transizione socio-ecologica verso comunità più resilienti agli incendi, anche in contesto di cambiamento climatico”.

Confagricoltura Nuoro-Ogliastra. “Siamo profondamente convinti che il contesto generale, in termini climatici, ambientali e sociali, richieda un maggior coinvolgimento delle comunità nella gestione delle attività di prevenzione. Da una parte, con questi incontri, vogliamo sensibilizzarle rispetto al rischio, e dall’altra vogliamo dare un supporto concreto affinché le comunità siano parte attiva nella prevenzione e nella mitigazione del rischio incendi, a medio e lungo termine”, così il direttore di Confagricoltura Nuoro-Ogliastra, Giuseppe Demelas.

CNR-IBE. “I primi incontri saranno prevalentemente introduttivi”, ha spiegato Valentina Bacciu, ricercatrice del CNR-IBE. “In primo luogo, verranno presentati gli obiettivi generali del progetto The HuT e quelli specifici dell’area dimostrativa Ogliastra. Successivamente verrà chiesto, ai portatori di interesse, di illustrare quelle che ritengono le necessità del territorio rispetto al porre in essere azioni di prevenzione del rischio incendi, focalizzandosi sulle problematiche e sulle opportunità offerte dal contesto locale, amministrativo e socioeconomico. Infine, si inizierà a discutere su possibili buone pratiche, azioni o strategie che possono essere attuate per superare le criticità rilevate nell’area”, ha concluso Bacciu.

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Giovedì, 02 Novembre 2023 13:05

Unioni dei comuni, in arrivo 24 milioni per il 2023

Unioni dei Comuni, Comunità montane, Rete metropolitana del Nord Sardegna  (tutti soggetti che svolgono le gestioni associate di funzioni comunali) possono accedere ai fondi stanziati per l’annualità 2023, pari a quasi 24 milioni di euro, di cui 10.925.490 quali assegnazioni statali e 12.990.880 come  fondi regionali. La Giunta regionale su proposta dell’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, ha infatti confermato i criteri per l’erogazione delle risorse di cui è stato già pubblicato l’avviso.  

“È evidente la vicinanza della Regione ai Comuni nei temi che più li contraddistinguono e che maggiormente impattano sul buon funzionamento amministrativo e sui servizi ai cittadini. Siamo consapevoli delle difficoltà che gli Enti locali attraversano in questo momento e confermiamo la volontà di essere sostegno e alleato dei Comuni, dal più grande al più piccolo, con la stessa attenzione e vicinanza”. Così l’Assessore Salaris che ha anche annunciato la pubblicazione dell’avviso riguardante il “Premio Luigi Crespellani” (100 mila euro per il 2023) per l’individuazione e il riconoscimento pubblico degli Enti Locali sardi che si sono distinti per innovazione organizzativa nella gestione delle funzioni associate, in particolare nella tutela e valorizzazione del paesaggio; negli obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030; nella solidarietà e valorizzazione del patrimonio sociale e culturale. “L’obiettivo – spiega sempre l’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris - è quello di avviare o rafforzare le comunità territoriali che sviluppano una maggiore coesione sociale e culturale, tra le comunità aderenti. L'intitolazione del Premio all'insigne figura di Luigi Crespellani – prosegue l’Assessore - deriva dal suo alto profilo etico, culturale e umano e dall'importante ruolo politico svolto nel secondo dopoguerra, connotato dall'impegno nella ricostruzione delle istituzioni politiche e amministrative della Sardegna”.

Per quanto riguarda i finanziamenti per le gestioni associate di funzioni e servizi così come per il Premio Crespellani, le domande di partecipazione dovranno essere presentate sempre online collegandosi al portale Sardegna Autonomie.

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Buone notizie dalla Regione per i Comuni sardi: nei prossimi giorni l’Esecutivo regionale licenzierà un provvedimento che offrirà una boccata d’ossigeno straordinaria a favore agli enti locali.

Si tratta – spiega il presidente Christian Solinas – di un intervento che abbiamo voluto mettere in campo per consentire la piena operatività ai nostri enti locali, che attraversano un momento di difficoltà per la carenza di liquidità. Per la prima volta abbiamo incrementato il fondo di 100 milioni come segno di vicinanza della Regione nei confronti dei Comuni, prima ed insostituibile roccaforte della democrazia nei nostri territori.

In questa loro fase di difficoltà è stato imperativo per la Regione mostrar loro un atto concreto, che attestasse che la Regione è sempre accanto a loro ed è sempre pronta a sostenere le loro legittime rivendicazioni volte a garantire livelli di servizi adeguati ai cittadini.

 

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Da quando sono Assessore, nessuno studente idoneo è rimasto privo di borsa di studio e così sarà anche quest’anno.   Lo ha sottolineato l’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, rispondendo alle accuse mosse in questi giorni dalle opposizioni.

L’Assessorato della pubblica istruzione è perfettamente a conoscenza delle problematiche che la riduzione della quota spettante alla Sardegna del fondo integrativo statale (FIS) nel 2023 potrà  generare.  “Stiamo mettendo in campo tutte le azioni necessarie per garantire la borsa di studio a tutti gli studenti idonei ha detto ancora Biancareddu. La settimana scorsa nel prendere visione della bozza di Decreto Ministeriale, che ripartisce i fondi tra le varie Regioni d’Italia , si è scoperto che la Sardegna, rispetto al 2022 vedrà ridotta, di circa 2,2 milioni di euro, la quota Statale del FIS, che passerà da 15 milioni e 512 mila euro dello scorso anno   a 13 milioni e 271 mila euro.  Questa riduzione comporterà la  conseguente diminuzione anche della quota spettante alla Sardegna dai fondi del PNRR, che stimiamo possa  essere pari a 1,9 milioni di euro.

Complessivamente occorre quindi reperire 4,1 milioni di euro a valere sul Bilancio Regionale. Ricordo  che in sede di Collegato alla Finanziaria, su mia proposta, sono stati finanziati ulteriori  1 milioni e 300 mila euro  per dare copertura all’incremento dei costi scaturito a seguito dell’aumento  dell’importo delle borse e all’incremento  della soglia ISEE,  che è passata da 24.355 a 26.306 euro.

Per l’importo mancante di oltre 4 milioni di euro,  ho già presentato da tempo la proposta finanziaria  che, se il Consiglio Regionale approverà, potrà trovare spazio   nella variazione di Bilancio che nelle prossime settimane verrà discussa in Aula. Qualora l’inter di approvazione in Aula dovesse rallentare, puntualizza ancora l’Assessore Biancareddu,  potrò autorizzare gli ERSU di Cagliari e Sassari ad utilizzare, per questo fine, l’avanzo di Amministrazione.” 

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