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L'autorevole rivista statunitense "Forbes” ha posizionato la Sardegna al primo posto tra le 24 migliori destinazioni, scelte da un consulente di viaggio, dove viaggiare nel 2024. Una scelta che viene motivata dal fatto che "l'anno prossimo, le persone cercheranno una connessione più profonda ed esperienziale con destinazioni che sono fuori dai sentieri battuti".

“Proprio il turismo esperienziale è uno dei segmenti sui quali la Regione sta puntando con convinzione, attraverso alcune iniziative importanti, come il progetto ‘Noi camminiamo in Sardegna’ che promuove cammini, destinazioni di pellegrinaggio e borghi, e la promozione in occasione dei più importanti appuntamenti fieristici nazionali e interazionali – ha evidenziato l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa – Il turismo lento e sostenibile rappresenta una nuova proposta turistica, di grosso successo negli ultimi anni, che contribuirà ad integrare il tradizionale e consolidato turismo balneare”.

La rivista “Forbes” indica anche chi e perché dovrebbe visitare la Sardegna: Amanti della spiaggia, appassionati di cibo e di storia, perché è possibile esplorare i villaggi costieri, gustare una cucina raffinata e concedersi ricche esperienze locali”.

“Un altro prestigioso riconoscimento per la Sardegna, dopo quello ufficializzato ieri della rivista internazionale di viaggi “Condé Nast Traveller”, che l’ha consacrata come l’isola europea più gradita tra i suoi lettori”, ha aggiunto l'assessore Chessa.

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“Un riconoscimento prestigioso che premia gli sforzi dell’intero comparto turistico sardo e la programmazione della Regione. Ma soprattutto la bellezza e l’unicità della Sardegna, che è stata votata come l’isola europea più gradita tra i lettori di Condé Nast Traveller, la più autorevole rivista mensile di viaggi pubblicata nel mondo, ottenendo uno dei premi più ambiti nel settore dei viaggi”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, commentando il risultato del “Condé Nast Readers' Choice Awards”, un sondaggio on line che la rivista internazionale di viaggi realizza annualmente tra i suoi lettori per decretare la classifica dei migliori al mondo. Quest'anno ha visto il coinvolgimento di ben 526.518 lettori, che hanno espresso il proprio voto nelle diverse categorie. Nell’edizione 2022, la Sardegna si era classificata al terzo posto, dopo Ibiza e Creta.

“Duemila chilometri di costa, alla deriva nel Mediterraneo. La Costa Smeralda, nel nord-est, è un parco giochi per miliardari e celebrità del jet set ed è probabilmente l'insediamento più conosciuto qui. Tuttavia, anche i villaggi colorati e le rovine archeologiche attirano qui i viaggiatori e li inducono a tornare”, così la rivista descrive il primo posto della Sardegna, spiegando che i punteggi rappresentano il livello di soddisfazione: “La Sardegna ha totalizzato 88,08 punti, davanti a Mykonos, Ibiza, Creta e Sicilia. Si tratta di un risultato che ci incoraggia a fare sempre meglio, affinché la proposta turistica sarda sia fortemente competitiva nel mercato internazionale. I numeri degli arrivi di questa stagione testimoniano che siamo sulla buona strada e, dopo aver superato il biennio terribile dovuto alla pandemia, il turismo ha le carte in regola per diventare definitivamente un settore trainante dell’economia isolana, anche in termini occupazionali”, ha aggiunto l'assessore Chessa.

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Anche a Torino brilla il sito Unesco di Su Nuraxi insieme alle bellezze storico culturali del Comune di Barumini. L’occasione è stata il World Tourism Event (WTE), il più importante salone mondiale dei siti e città patrimonio mondiale Unesco andato in scena a Palazzo Carignano nella città sabauda. L’evento, arrivato alla sua quattordicesima edizione, ha visto ancora una volta Barumini rappresentare la Sardegna con il suo immenso patrimonio storico-archeologico, portato in vetrina dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura. L’appuntamento rappresenta una delle tante tappe del percorso di promozione e valorizzazione in campo internazionale del territorio di Barumini che la Fondazione con il Comune portano avanti in sinergia. Alla più importante kermesse dedicata al turismo Barumini ha mostrato anche tutte le altre sue bellezze storico culturali, quelle dell'area archeologica e del Polo museale di Casa Zapata che custodiscono ancora oggi i reperti, i segreti e le tracce dell’antichissima cultura sarda nuragica e di quelli dell'epoca più moderna. 

FONDAZIONE. "Su Nuraxi è stato e continua a rappresentare un’opportunità di crescita e di sviluppo per il territorio – spiega il Presidente della Fondazione Barumini Sistema Cultura, Emanuele Lilliu – non solo per gli importanti risultati in termini di presenze turistiche nell’area, arrivate a superare i livelli pre Covid, ma anche perchè tutto questo stimola nuova occupazione, nuovi servizi e attività - dice – siamo consapevoli che insieme si ottengono risultati migliori e più duraturi, con minore sforzo. Per questo, abbiamo avviato una serie di collaborazioni finalizzate a valorizzare ancora di più la nostra storia, cultura e tradizione – conclude Lilliu – con la consapevolezza che esse rappresentano i punti di forza per la crescita del nostro territorio, soprattutto nelle aree interne della Sardegna, grazie a un turismo attento, responsabile e sostenibile”. Secondo Salvatore Bellisai, presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione, inoltre “ancora una volta la presenza di Barumini a questo importante forum mondiale dei siti Unesco dimostra quanto il nostro territorio e i nostri siti siano riconosciuti in questi contesti internazionali al pari dei più importanti monumenti mondiali – sottolinea – l’applicazione rigorosa dei principi della convenzione Unesco ci ha consentito di superare le difficoltà della pandemia Covid e attestarci di nuovo sugli stessi livelli di flussi del 2019 e con prospettive di ulteriore crescita. L’impegno che mettiamo in campo è sempre massimo per perseguire non solo lo sviluppo territoriale locale ma anche quello più ampio che abbraccia la Marmilla – conclude – ma intendiamo continuare a sviluppare rapporti istituzionali per una rete efficace di sviluppo e valorizzazione del territorio”. 

IL WTE UNESCO 2023. All’appuntamento la Fondazione ha rilanciato il messaggio che per permettere a Su Nuraxi di essere, oggi, un modello di gestione di siti patrimonio dell’Umanità è anche grazie al costante e attento lavoro della Fondazione Barumini Sistema Cultura non solo dal lato della tutela del sito ma anche della promozione e incremento degli standard di qualità per la sua fruizione. L’edizione numero quattordici è stata rinnovata e, oltre al tradizionale spazio espositivo dedicato ai siti Patrimonio Mondiale e agli workshop e b2b riservato a buyer e seller del settore italiani e internazionali, ha visto un ricco calendario di approfondimenti sui temi di attualità legati al turismo e alla conservazione, promozione e valorizzazione dei siti Patrimonio Mondiale. All’appuntamento si sono confrontati rappresentanti istituzionali, operatori turistici, esperti e testimonial con l’obiettivo di far “toccare con mano” al pubblico del Salone il bello e il buono del Patrimonio Mondiale, di sensibilizzare i visitatori alla realtà dei territori e delle comunità locali, di fare rete per lo sviluppo e il miglioramento di strategie di valorizzazione dei siti.

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Grande successo del turismo baltico in Sardegna nell’estate 2023. A testimoniarlo sono i dati provvisori dell’Osservatorio della Regione Sardegna: +32 per cento di presenze rispetto all’anno scorso, grazie anche ai voli diretti da Riga a Olbia con Air Baltic, e da Tallin e Vilnius programmati sullo scalo cagliaritano di Elmas (via Bergamo). Un incremento che premia in particolare le strutture alberghiere di Cagliari, Villasimius, San Teodoro, Porto Cervo e Stintino, realtà che hanno registrato un buon 40 per cento in più di soggiorni in hotel a 4 stelle e ottime presenze anche nell’extra alberghiero per chi predilige una comoda soluzione in famiglia.

Un risultato raggiunto anche grazie alla presenza degli operatori isolani al “BaltTour 2023”, il più grande evento del settore turistico nei Paesi Baltici svoltosi a Riga (Lettonia) lo scorso febbraio. Una presenza voluta fortemente da Gianni Chessa, l’Assessore Regionale al Turismo: “Il mercato turistico dei Paesi Baltici rappresenta una nuova opportunità per la nostra regione – ha sottolineato l’assessore -. Puntiamo a conquistare nuove fette di mercato con l’obiettivo di una crescita costante dei flussi: una Sardegna che vuole andare ‘oltre il mare’ per puntare a una definitiva destagionalizzazione”.

E proprio con l’obiettivo di aprire l’Isola al turismo del nord Europa anche in bassa e media stagione, è in arrivo in Sardegna nei prossimi giorni un folto gruppo di operatori turistici baltici. Dal 29 settembre al 4 ottobre, grazie al patrocinio dei Comuni di Cagliari, Mandas e Villasimius, in collaborazione con Welcome to Sardinia DMC & MICE-Brand 11 Travel Group, una decina di operatori provenienti da Lettonia, Estonia e Lituania, saranno ospiti di alcune delle località isolane più significative a livello turistico. Una quattro giorni che prevede un programma particolarmente intenso e che darà la possibilità di conoscere il Sud Sardegna sotto diversi aspetti, a partire da quelli culturali, enogastronomici e paesaggistici. Sono previste infatti visite con guide specializzate nei Comuni di Cagliari, Chia, Villasimius, Mandas, compreso un pranzo in ovile coi pastori di Villaputzu, offerto da Sa Rutta Experience, e soggiorni in strutture di eccellenza come il Forte Village di Pula (Chia), Palazzo Doglio a Cagliari, Hotel Flora a Cagliari, Hotel Cala Caterina di Villasimius e Casa Pasolini a Mandas.

“Il sostegno dei Comuni è stato decisivo per la realizzazione di questo educational - hanno commentato gli organizzatori di Welcome to Sardinia -. È la dimostrazione di come le amministrazioni possano fare la differenza nella promozione del territorio facendo rete nelle strategie di azioni marketing e comunicazione”. Un’occasione molto importante per incentivare il flusso di turisti nordici di qualità in Sardegna dove attualmente è operativo stagionalmente solo un volo diretto da Riga, operato su Cagliari dalla compagnia Air Baltic e che potrebbe essere incrementato anche con una nuova linea su Cagliari o Alghero per l’estate 2024.

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Da oggi Olbia si potrà raggiungere facilmente anche d’inverno, grazie a Volotea, la compagnia aerea low-cost delle piccole e medie città europee, che ha messo in vendita i biglietti per volare alla volta della pittoresca città sarda da Torino, Verona, Venezia e Bologna. E non è tutto, infatti l’offerta invernale di Volotea si amplia con un volo internazionale, novità assoluta: la nuova rotta collegherà il Costa Smeralda con Barcellona 2 volte a settimana, fino a gennaio 2024 compreso. Voli bisettimanali (il giovedì e la domenica) anche per Torino, Venezia e Verona (il lunedì e il venerdì), mentre chi vola da e per Bologna potrà scegliere tra il lunedì, il giovedì, il venerdì o la domenica. Volotea opera anche, in regime di continuità territoriale, la tratta che collega Olbia e Roma Fiumicino.
 
“Intendiamo continuare a supportare la connettività sarda e questa attività ne è la conferma. Siamo felici che, grazie al nostro impegno, i passeggeri sardi potranno continuare a viaggiare anche d’inverno e a raggiungere da Olbia alcuni più importanti aeroporti italiani e, novità assoluta, anche Barcellona. Inoltre, Olbia è una meta incantevole che può regalare grandi emozioni non solo d’estate” - ha affermato Valeria Rebasti, International Market Director di Volotea.
 
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 “Il progetto ‘Noi camminiamo in Sardegna’, ideato dall’Assessorato regionale del Turismo, si inserisce nel segmento del turismo lento e sostenibile. Un modello di turismo esperienziale, nel quale i cammini, le destinazioni di pellegrinaggio e i borghi, accompagnati dall’ospitalità, rappresentano una nuova proposta turistica unitaria, orientata ad integrare il tradizionale e consolidato turismo balneare”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, durante l’incontro di presentazione della manifestazione “Noi camminiamo in Sardegna 2023”, organizzato dal Gist (Gruppo italiano stampa turistica), in programma dal 2 al 7 ottobre. La conferenza di chiusura si terrà a Laconi e si realizzerà attraverso la narrazione e la condivisione delle esperienze maturate dagli esperti e dagli addetti ai lavori durante le giornate di cammino, con l'obiettivo finale di promuovere la Sardegna nello scenario nazionale e pianificare l’edizione 2024. L’evento, organizzato con la collaborazione della Conferenza episcopale sarda (sono coinvolte dieci diocesi), l’editore “Terre di mezzo”, la fiera “Fa la cosa giusta”, il Cipnes e il Gist, ha ricevuto il patrocinio del Ministero del Turismo.

Nel progetto sono coinvolti otto itinerari lungo i Cammini: Cammino minerario di Santa Barbara (da Nuxis a Tratalias); Cammino di San Giorgio Vescovo in Sardegna (da Osini al Santuario di Suelli); Cammino di Santu Jacu (da Nugheddu Santa Vittoria a Ittireddu); Cammino di Sant’Efisio (da Cagliari a Nora, luogo del Martirio); Cammino 100 Torri (da Villasimius a Orosei); Cammino La via dei Santuari (da Biru ‘e Concas , Sorgono, a Nostra di Gonare, Orani-Sarule); Percorso francescano in Sardegna (da Cagliari a Laconi); Percorso ‘Studenti in cammino’ (progetto pilota) su Cammino minerario di Santa Barbara. E sette itinerari nelle Destinazioni di pellegrinaggio: Borutta (Monastero San Pietro di Sorres); Dorgali (sulle orme della beata Maria Gabriella Sagheddu); Galtellì (dal borgo di Grazia Deledda al Monte del Cristo miracoloso); Gesturi, Genoni e Laconi (la via francescana in Sardegna); Orgosolo (i luoghi della beata Antonia Mesina); Luogosanto (dalla Chiesa dell’Eremita alla Porta Santa della Gallura); Sant’Antioco (sulle tracce del martire Antioco).

“Un’iniziativa che attraverserà i territori di settantadue Comuni per 800 chilometri complessivi, al quale prenderanno parte circa 500 persone, tra cui settanta tra giornalisti e videoreporter specializzati, oltre a camminatori, guide e accompagnatori – ha aggiunto l’assessore Chessa – Il progetto pone al centro della sua strategia temi come la sostenibilità, lo spopolamento, il presidio del territorio, che intende diversificare l’offerta e punta alla destagionalizzazione. Proponiamo un modello originale ed efficace per sperimentare e definire il livello di fruibilità dei cammini e degli itinerari spirituali, così da poterli promuoverli sul mercato nazionale ed internazionale”.

“Infine, la Regione ha ricevuto dal Fondo unico nazionale per il Turismo (Funt) la somma di oltre 2,1 milioni di euro per interventi di valorizzazione della rete dei Cammini, attraverso l’implementazione della segnaletica (fisica e digitale) da realizzare nei Comuni che ne fanno parte. Grazie a questo finanziamento potranno essere realizzati interventi per un ammontare complessivo di oltre 4,5 milioni di euro”, ha concluso l’Assessore del Turismo.

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“Con la ‘Brazilian Jiu Jitsu Summer Week’ riprende l’intenso cartellone dei grandi eventi sportivi internazionali per la promozione turistica della Sardegna, che a partire da settembre sarà caratterizzato da oltre venti appuntamenti”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, durante la presentazione dell’ottava edizione della manifestazione che si svolgerà a Cagliari dal 17 al 24 settembre.

“Saranno presenti 800 atleti, in rappresentanza di 52 paesi, che per una decina di giorni contribuiranno a consolidare il progetto di destagionalizzazione, uno degli obiettivi turistici della Regione – ha aggiunto l’assessore Chessa – Grazie ad un’attenta programmazione triennale, la Sardegna è sempre più ‘Isola dello sport’, con evidenti ricadute economiche e occupazionali sul territorio, grazie anche alle iniziative collaterali di carattere culturale ed enogastronomico che valorizzano anche l’interno dell'Isola”.

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Una storia di successo che si perpetua un anno dopo l’altro. Una storia che accomuna il rispetto dell’ambiente con l’esaltazione naturale dei luoghi e delle persone. La compagnia Delphina, la Gallura, un mare e una serie di location mozzafiato. Curate, gestite e tutelate con garbo, eleganza e buon senso. Con i tempi legati alle stagioni, al vento, a una vegetazione regina e bussola senza confini. Nel segno dei residenti e degli ospiti. Il tutto grazie a un’intesa perfetta, tra uomo e territorio. Oasi di relax, svago e vacanze intelligenti. apprezzate in mezzo mondo, narrate come felici intuizioni in un habitat con pochi eguali. Investimenti e percorsi che innescano applausi, dalla clientela ai competitor. Applausi e riconoscimenti. Come l’ennesima nomina ai prestigiosi World Travel Awards. Il focus plana su un turismo green, meditato, distante dal mordi e fuggi. Ma, soprattutto, culla di buone pratiche indispensabili per una seria politica di esaltazione del territorio, delle tradizioni e della genuinità isolana. In pratica il dna Delphina, ideato e custodito dalla famiglia Muntoni, con i Peru progenitrici del favoloso brand gallurese. Non a caso l'anno scorso il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha insignito Francesco Muntoni, 75 anni, originario di Aggius, del cavalierato della Repubblica. Mica male se si è partiti dal nulla e ci si ritrova con dodici tra alberghi, resort e ville, oltre milletrecento addetti e un giro d'affari annuo che sfiora i cento milioni di euro. Il tutto nel cuore della Gallura, nel nord della Sardegna, una terra che con il turismo potrebbe marciare a testa altissima su scala mondiale. L'immagine del gruppo è nitida: imprenditoria seria, corretta, capace di sfidare e vincere con i colossi internazionali in un settore che non fa prigionieri. Ma non solo. Oltre a vantare un'offerta al top per ospitalità e qualità dei luoghi e dei servizi, Delphina si fregia dal 2017 del titolo di prima catena alberghiera italiana con energia al cento per cento verde. "Per la salvaguardia ambientale siamo fieri - spiega Elena Muntoni, brand manager della catena - di essere cresciuti così tanto da poter utilizzare energia verde che proviene interamente da fonti rinnovabili e da sistemi di trasformazione a basso impatto ambientale”. Una modalità di fornitura energetica che negli ultimi sei anni ha permesso di risparmiare circa 20.663 tonnellate di CO2, quantità assorbita da circa 146.089 alberi in un anno. Numeri straordinari, studiati con attenzione dagli esperti, obiettivo delle altre aziende. Insomma, la ricetta è chiara: amore per il proprio lavoro, le proprie origini legate al rispetto dell'ambiente e della genuinità. Un mix che piace e appaga i visitatori. Intanto, si marcia spediti. Con alle spalle, un bel pezzo di stagione con il segno più. E i riflettori internazionali sulle strutture che conquistano il consenso degli addetti ai lavori, degli ospiti e degli aficionados. Il Resort Valle dell'Erica Spa Thalasso & Spa di Santa Teresa Gallura è in corsa per essere riconfermato il resort più green d'Europa. In corsa alle luci della ribalta anche il Resort & Spa Le Dune di Badesi. L’albergo con annesso uno splendido centro benessere, è nella lista delle Nomination per la categoria Italy’s Leading hotel e resort. E non è tutto. La catena Delphina hotels & resorts é nella lista delle migliori del reame per avere una pregiata riconferma: salire sul trono come Italy’s leading hotel group. In sostanza, una regione che cresce, ci crede, innova e propone il top di gamma della ricettività alberghiera. Ma se si parla di Delphina, questa non è più una notizia.

 

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Le cantine sarde saranno protagoniste, con l’Assessorato all’Agricoltura, all’International Wine Expo organizzato in collaborazione con Vinitaly in programma a Chicago, il 22 e 23 ottobre prossimi. Quest’anno la Sardegna punta ad essere protagonista all’IWE di Chicago, organizzato in collaborazione con Vinitaly, visto che il mercato USA è assolutamente strategico per i vini italiani. Con un’economia solida e in crescita, si ritiene fondamentale, per le cantine sarde, creare rapporti commerciali negli Stati Uniti. Questa iniziativa mira, pertanto, a consentire alle cantine sarde già presenti sul mercato di rafforzarsi, incrementando i propri clienti ed individuando nuovi distributori in Stati in cui non sono ancora presenti, così come dare l’opportunità a cantine non ancora conosciute di creare un canale d’importazione diretta negli USA.

“Credo - ha sottolineato l’Assessore dell’Agricoltura, Valeria Satta - che questo progetto sia fondamentale per consentire la conoscenza delle nostre eccellenti produzioni vinicole nel territorio degli Stati Uniti, sia in termini di ulteriore occasione di promozione per le cantine già conosciute che per l’opportunità di far conoscere altre cantine che ad oggi non hanno avuto la possibilità di farlo”.

L’Assessorato dell’Agricoltura parteciperà con una “collettiva Sardegna”, composta da dieci cantine sarde, all’International Wine Expo (IWE) organizzato in collaborazione con Vinitaly a Chicago. Partner dell’iniziativa,  anche la Camera di Commercio Italiana del MidWest USA. La manifestazione sarà preceduta da un evento inaugurale il 21 ottobre, aperta ai soli ad operatori commerciali, importatori, distributori e buyer di Chicago e del MidWest USA e del resto degli Stati Uniti. È prevista la partecipazione di oltre trecento buyers. Il mercato USA si conferma il mercato principale per il consumo di vini italiani.

L’Agenzia Laore Sardegna ha pubblicato un avviso rivolto alle imprese sarde interessate a partecipare all’evento. Le richieste di partecipazione devono essere inviate al seguente link: https://www.sardegnaagricoltura.it/index.php?xsl=443&s=451225&v=2&c=3572&vd=1

Previste inoltre anche alcune attività collaterali in modo da poter dare la massima visibilità alle cantine sarde partecipanti. “Il nostro territorio - ha detto ancora l’Assessore Satta - ha una grande biodiversità e un patrimonio di vitigni autoctoni che consentono alla Sardegna produzioni, spesso di nicchia che conquistano sempre di più i mercati internazionali”.

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 «I passeggeri nei porti e negli aeroporti sardi sono da record, così come gli arrivi nell’Isola», lo affermano gli assessori dei Trasporti, Antonio Moro e del Turismo, Gianni Chessa, che hanno diffuso i dati dei passeggeri negli scali aeroportuali e portuali dell’Isola.

«I numeri, prima ancora delle parole – spiegano i due esponenti dell’esecutivo guidato dal presidente Solinas - certificano come nei porti e negli aeroporti della Sardegna, il traffico superi non soltanto quello del 2022 ma anche quello della stagione ante covid del 2019».

Dall’1 al 30 luglio 2023 nei porti di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres i passeggeri totali sono stati 1.098.087, nel 2022 sono stati 961.560, nel 2019 erano 953.187. Da gennaio a luglio 2023, soltanto gli arrivi nei 4 porti sardi sono stati 1.446.630, contro i 1.345.431 dell’analogo periodo 2022 e 1.346.729 del 2019.

Nel luglio di quest’anno nel porto di Cagliari si sono registrati 38.006 passeggeri con 20.107 arrivi. Nel 2022, il totale dei passeggeri è stato di 30.970 con 16.563 arrivi.

Nel porto di Olbia, nel mese appena concluso i passeggeri sono stati 756.156, con 411.581 arrivi. Nel 2022 erano 674.701 con 370.484 arrivi.

A Golfo Aranci i passeggeri totali nel mese di luglio sono stati 105.634 con 58.594 arrivi, mentre nello stesso periodo a Porto Torres i passeggeri sono stati 198.282 con 113.001 arrivi. Questi ultimi due scali hanno registrato una leggera flessione rispetto al luglio 2022, rispettivamente di 30.000 e 40.000 passeggeri, un calo ampiamente compensato dall’incremento del traffico sulle banchine di Olbia e Cagliari, così come dimostrato dal numero totale di transiti (1.098.087 contro i 961.560 del luglio 2022).

I numeri di luglio 2023 confermano la crescita già evidenziata dai dati del giugno 2023 nei quattro scali portuali sardi, che hanno registrato un incremento degli arrivi rispetto allo stesso periodo 2022 e 2019: 671.477 sbarchi contro i 569.224 del 2022 e i 616.911 del giugno 2019.

Nei tre aeroporti sardi il traffico complessivo da gennaio a luglio 2023 è stato di 5.263.147; nell’analogo periodo 2022, si è fermato a 4.822.850 e nel 2019 a 4.941.211.

Nel mese di luglio 2023 negli scali aeroportuali di Cagliari, Alghero e Olbia si è registrato traffico passeggeri per 1.534.813, contro 1.471.027 del luglio 2022 e 1.394.654 del 2019

Nell’aeroporto di Cagliari nel luglio 2023 il traffico è stato di 614.674, nel 2022 si era fermato a 582.497 e nel 2019 a 586.762.

Nell’aeroporto di Olbia i passeggeri del luglio 2023 sono stati 704.139, nel 2022 erano 672.530 e nel 2019 sono stati 603.892.

Nello scalo di Alghero Fertilia, nel mese appena concluso si sono raggiunti 216.000 passeggeri, stesso valore del 2022 mentre nel 2019 erano 204.000.

Nel complesso, soltanto gli arrivi nei 3 aeroporti e nei 4 porti della Sardegna, nel periodo gennaio-luglio 2023 sono stati 4.123.447 contro i 3.812.118 dell’analogo periodo 2022 e i 3.880.087 del gennaio-luglio 2019.

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