Lunedì, 03 Aprile 2023 13:29

Inaugurata ieri mattina sul prato della basilica papale di Assisi l'installazione scultorea di Giuseppe Carta In evidenza

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E’ stata inaugurata ieri mattina ad Assisi, sul prato antistante alla Basilica papale di San Francesco, l’installazione scultorea dell’artista Giuseppe Carta composta di 140 olive di bronzo che rappresentano un fortissimo e simbolico invito alla pace e un omaggio ai valori francescani e alla città serafica, proprio in coincidenza della Domenica delle Palme. Alla cerimonia erano presenti con l’artista il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, l’assessore al Turismo Fabrizio Leggio e il custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni.

Proietti ha ringraziato Padre Marco Moroni, custode del Sacro Convento “luogo patrimonio dell’umanità, per aver voluto ospitare un’installazione artistica in vista della Pasqua”, e il Maestro Giuseppe Carta “che ha creduto fortemente in questo messaggio artistico di pace, di speranza, di custodia del Creato lanciato attraverso l’olivo, dono della natura. Da questo luogo santo vogliamo dire pace, pace, pace a tutti gli uomini. Ci auguriamo che la speranza si faccia concreta come le opere di Giuseppe Carta che parlano a tutti”.

L’opera si intitola “Germinazione della Pace” ed è stata non a caso collocata in uno dei luoghi simbolo di Assisi e del francescanesimo, grazie alla collaborazione tra Comune e Sacro Convento: “Era un sogno che inseguivo da anni – ha spiegato Giuseppe Carta – L’ho chiamata Germinazione della Pace, ed è nata proprio per essere installata qui. Era il mio sogno, ma mi dicevano che era impossibile: Padre Marco Moroni ha invece detto che avrei potuto realizzarla su questo prato e questo mi ha riempito il cuore di gioia. Ringrazio il sindaco Proietti, l’assessore Leggio e Padre Marco Moroni”. L'artista ha altresì ringraziato Cesare Carloni del quale ha apprezzato l'importante supporto al progetto.

Il custode del Sacro Convento, Padre Marco Moroni, ha sottolineato che “è molto bello che questa inaugurazione avvenga durante la Domenica delle Palme, proprio nel giorno in cui facciamo memoria di Gesù che si è donato a tutti noi. Ringrazio tutti per aver ipotizzato che si potesse fare e avere ottenuto di fare tutto questo in questo luogo”.

“San Francesco – ha proseguito il frate - compose il Cantico delle Creature alla fine della sua vita. Se lo immaginiamo mentre intonava questo cantico in mezzo alle campagne di Assisi, ci viene da pensare che ricordasse il ramoscello d’ulivo, che rappresenta la benedizione di Dio per l’umanità. Certamente ricordava anche il canto del salmo in cui l’autore si considera come un ulivo verdeggiante, e i rami di ulivo e le palme che agitava il popolo per l’entrata di Gesù a Gerusalemme. Ma il suo cuore sobbalzava al ricordo del pianto di Gesù nell’agonia nell’Orto degli ulivi. Pensava alle olive spremute al tornio per farne buon olio, gustoso e terapeutico, simbolo dell’azione dello Spirito nella carne e nei cuori. E non poteva non pensare a come Gesù sarebbe stato spremuto, come le olive, nella sua Passione. Davanti alla tomba di Francesco arde una lampada alimentata con olio che ci ricorda che ogni germinazione della pace passa attraverso una spremitura a cui tante volte ognuno di noi è sottoposto nella vita, come anche spesso – come in questo periodo - lo sono i popoli della terra”.

“Si tratta di un’opera d’arte particolare e altamente simbolica – ha rimarcato l’assessore al turismo Fabrizio Leggio, che ha introdotto l’inaugurazione – attraverso la quale è possibile rafforzare il messaggio di pace e speranza che Assisi evoca ogni giorno. La singolare installazione sarà inoltre un ulteriore elemento utile alla promozione turistica della città, durante le festività pasquali. Ringraziamo il Sacro Convento per la collaborazione e l’artista per aver messo l’opera a disposizione della comunità assisana”.

Presente all’inaugurazione anche il giornalista sardo Tonino Oppes: “Non c’è luogo più bello di questo per parlare di pace – ha sottolineato – Giuseppe Carta è un artista affermato a livello nazionale e internazionale. Tra le sue opere più significative ci sono i ritratti, tra i quali quello di Mario Draghi, conservato alla Banca d’Italia. La Germinazione ricorre spesso nella sua scultura, e inizia con la melagrana. Quando in Sardegna pensiamo alla storia, pensiamo alla nostra dea madre, alla terra che dà nuovi frutti. Giuseppe Carta è un uomo molto sensibile, e sa bene che oggi abbiamo bisogno di pace: queste opere vanno in questa direzione. Se vogliamo la pace tutto deve nascere nei nostri cuori”.

La particolare esposizione può contare sulla regia scenografica dell’architetto Alberto Bartalini e si presenta al pubblico come una grande famiglia così composta: 140 olive disposte con un ramo di ulivo dal valore fortemente evocativo nel prato della Basilica, una oliva madre monumentale che raffigura idealmente la forza generatrice della madre che dà la vita, insieme ad altre tre olive di più contenute dimensioni disposte nella piazza della Basilica superiore. Sono presenti anche dei richiami sul sagrato della Basilica e nella piazza del Comune.