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L’assessore dell’Agricoltura, Valeria Satta, ha firmato il Decreto che autorizza gli uffici regionali ad erogare i contributi per il pagamento dei premi assicurativi a favore degli agricoltori che stipulano polizze collettive attraverso gli Organismi collettivi di difesa per la copertura dei rischi che gravano sulle produzioni vegetali, sulle strutture, sulle produzioni animali e per lo smaltimento delle carcasse. 
“L’aiuto della Regione, spiega l’assessore Satta, integra altri aiuti nazionali/unionali fino all’intensità massima consentita dalle disposizioni europee. Attraverso l’erogazione degli aiuti - prosegue l’esponente della Giunta Solinas - sarà incentivato il ricorso all’assicurazione agricola agevolata come strumento elettivo di gestione del rischio, al fine di migliorare la competitività delle aziende agricole sarde e favorire una netta riduzione dei cospicui interventi compensativi che gravano pesantemente sul bilancio regionale”.
 
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 “È dovere della politica omaggiare il proprio passato e le fondamenta delle istituzioni. In queste giornate dedicate al ricordo di coloro che hanno lasciato questa terra, ho voluto rendere omaggio agli uomini della politica sarda, che tanto hanno fatto per la Sardegna, ponendo le basi della nostra identità. Il valore del loro lavoro è per me fonte di ispirazione e forza”. Così il Presidente della Regione, Christian Solinas, che oggi, nella mattina della giornata dedicata alla Commemorazione dei Defunti, ha proseguito la visita iniziata ieri a Cagliari, alle tombe degli ex Presidenti della Regione a Villacidro e Oristano.

Dapprima, il Presidente si è recato al cimitero di Iglesias per rendere omaggio a Roberto Frongia, assessore dei Lavori Pubblici deceduto nel 2020, nel corso del suo mandato. “Roberto Frongia è stato un uomo esemplare e un politico eccellente, che ha svolto fino all’ultimo un lavoro prezioso per la Giunta regionale. Un esempio di dedizione al bene comune che tanto avrebbe ancora contribuito alla Sardegna e alla sua città”, ha detto il Presidente ricordando l’esponente della Giunta.

A Villacidro il Presidente ha visitato la tomba del presidente Salvatore Angelo Spano, alla presenza del sindaco Federico Sollai. A Oristano, accompagnato dal sindaco Massimiliano Sanna, il Presidente Solinas si è recato presso le tombe dei Presidenti Alfredo Corrias, Lucio Abis, Alessandro Ghinami e Mario Puddu, e dell’onorevole Ignazio Manunza.

“La loro opera ha contribuito a rendere grande il nome della Sardegna”, ha concluso il Presidente, che ha omaggiato i defunti con delle corone di fiori e si è intrattenuto con i familiari convenuti.

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 Il territorio dell’Ogliastra e i suoi diversi portatori di interesse locali, pubblici e privati, saranno al centro del progetto di ricerca europeo “The HuT – Building a safe haven to cope with climate extreme” (Costruire un rifugio sicuro per far fronte al clima estremo) dedicato, in Sardegna, alla prevenzione degli incendi e inserito in un piano d’azione più ampio sugli eventi climatici estremi, che negli ultimi decenni stanno flagellando il pianeta. Gli interventi, con una prima sessione di lavoro già fissata per il prossimo 9 novembre a Tortolì, prevedono il coinvolgimento delle amministrazioni locali e degli enti preposti alla gestione del rischio incendi, delle comunità e degli operatori economici: dagli imprenditori agricoli a quelli del settore turistico. Il progetto è finanziato dal programma europeo Horizon Europe (https://thehut-nexus.eu/), mentre il coordinamento è in capo all’Università di Salerno e alla Fondazione CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici), che insieme al Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di BioEconomia (CNR-IBE) e a Confragricoltura Nuoro-Ogliastra seguiranno l’organizzazione dei lavori in Sardegna.

La scelta dell’Ogliastra, come area “dimostrativa” nell’ambito di realizzazione delle attività, si è concretizzata alla luce del ricorrente rischio di incendi boschivi, rurali e di interfaccia che caratterizza questa sub-regione dell’Isola.

L’ampia realizzazione del progetto, spalmata in numerose aree dell’Europa, prevede l’analisi delle diverse tipologie di evento climatico estremo: dalle ondate di calore agli incendi, dalle esondazioni ai rischi di dissesto idrogeologico, etc. Negli ultimi 40 anni si stima che, nel vecchio continente, la crisi climatica abbia causato qualcosa come 446miliardi di euro di danni, circa l’81% del totale dei danni causati dai pericoli naturali.

Incontro Tortolì. La prima tappa, in calendario il 9 novembre a Tortolì, prevede un incontro al mattino nella sala consiliare del Comune con una rappresentanza di amministratori del territorio e degli enti preposti alla gestione del rischio incendi e nel pomeriggio, nella sede cittadina di Confagricoltura, una ulteriore sessione di lavoro dedicata a una delegazione di agricoltori e allevatori.

Fondazione CMCC. “Il progetto The HuT ha come ambizione principale la definizione e la promozione di una serie di strumenti e approcci transdisciplinari di gestione del rischio, da trasferire e adottare in diversi contesti territoriali e su diversi rischi naturali”, ha osservato Costantino Sirca, professore del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari e affiliato alla Fondazione CMCC, per la quale coordina l’area dimostrativa Ogliastra. “Nell’ambito del progetto, il CMCC e il CNR-IBE, in collaborazione con Confragricoltura Nuoro-Ogliastra – ha proseguito Sirca – svilupperanno insieme alle comunità coinvolte una serie di incontri mirati a sostenere la transizione socio-ecologica verso comunità più resilienti agli incendi, anche in contesto di cambiamento climatico”.

Confagricoltura Nuoro-Ogliastra. “Siamo profondamente convinti che il contesto generale, in termini climatici, ambientali e sociali, richieda un maggior coinvolgimento delle comunità nella gestione delle attività di prevenzione. Da una parte, con questi incontri, vogliamo sensibilizzarle rispetto al rischio, e dall’altra vogliamo dare un supporto concreto affinché le comunità siano parte attiva nella prevenzione e nella mitigazione del rischio incendi, a medio e lungo termine”, così il direttore di Confagricoltura Nuoro-Ogliastra, Giuseppe Demelas.

CNR-IBE. “I primi incontri saranno prevalentemente introduttivi”, ha spiegato Valentina Bacciu, ricercatrice del CNR-IBE. “In primo luogo, verranno presentati gli obiettivi generali del progetto The HuT e quelli specifici dell’area dimostrativa Ogliastra. Successivamente verrà chiesto, ai portatori di interesse, di illustrare quelle che ritengono le necessità del territorio rispetto al porre in essere azioni di prevenzione del rischio incendi, focalizzandosi sulle problematiche e sulle opportunità offerte dal contesto locale, amministrativo e socioeconomico. Infine, si inizierà a discutere su possibili buone pratiche, azioni o strategie che possono essere attuate per superare le criticità rilevate nell’area”, ha concluso Bacciu.

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Giovedì, 02 Novembre 2023 13:05

Unioni dei comuni, in arrivo 24 milioni per il 2023

Unioni dei Comuni, Comunità montane, Rete metropolitana del Nord Sardegna  (tutti soggetti che svolgono le gestioni associate di funzioni comunali) possono accedere ai fondi stanziati per l’annualità 2023, pari a quasi 24 milioni di euro, di cui 10.925.490 quali assegnazioni statali e 12.990.880 come  fondi regionali. La Giunta regionale su proposta dell’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, ha infatti confermato i criteri per l’erogazione delle risorse di cui è stato già pubblicato l’avviso.  

“È evidente la vicinanza della Regione ai Comuni nei temi che più li contraddistinguono e che maggiormente impattano sul buon funzionamento amministrativo e sui servizi ai cittadini. Siamo consapevoli delle difficoltà che gli Enti locali attraversano in questo momento e confermiamo la volontà di essere sostegno e alleato dei Comuni, dal più grande al più piccolo, con la stessa attenzione e vicinanza”. Così l’Assessore Salaris che ha anche annunciato la pubblicazione dell’avviso riguardante il “Premio Luigi Crespellani” (100 mila euro per il 2023) per l’individuazione e il riconoscimento pubblico degli Enti Locali sardi che si sono distinti per innovazione organizzativa nella gestione delle funzioni associate, in particolare nella tutela e valorizzazione del paesaggio; negli obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030; nella solidarietà e valorizzazione del patrimonio sociale e culturale. “L’obiettivo – spiega sempre l’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris - è quello di avviare o rafforzare le comunità territoriali che sviluppano una maggiore coesione sociale e culturale, tra le comunità aderenti. L'intitolazione del Premio all'insigne figura di Luigi Crespellani – prosegue l’Assessore - deriva dal suo alto profilo etico, culturale e umano e dall'importante ruolo politico svolto nel secondo dopoguerra, connotato dall'impegno nella ricostruzione delle istituzioni politiche e amministrative della Sardegna”.

Per quanto riguarda i finanziamenti per le gestioni associate di funzioni e servizi così come per il Premio Crespellani, le domande di partecipazione dovranno essere presentate sempre online collegandosi al portale Sardegna Autonomie.

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Buone notizie dalla Regione per i Comuni sardi: nei prossimi giorni l’Esecutivo regionale licenzierà un provvedimento che offrirà una boccata d’ossigeno straordinaria a favore agli enti locali.

Si tratta – spiega il presidente Christian Solinas – di un intervento che abbiamo voluto mettere in campo per consentire la piena operatività ai nostri enti locali, che attraversano un momento di difficoltà per la carenza di liquidità. Per la prima volta abbiamo incrementato il fondo di 100 milioni come segno di vicinanza della Regione nei confronti dei Comuni, prima ed insostituibile roccaforte della democrazia nei nostri territori.

In questa loro fase di difficoltà è stato imperativo per la Regione mostrar loro un atto concreto, che attestasse che la Regione è sempre accanto a loro ed è sempre pronta a sostenere le loro legittime rivendicazioni volte a garantire livelli di servizi adeguati ai cittadini.

 

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Da quando sono Assessore, nessuno studente idoneo è rimasto privo di borsa di studio e così sarà anche quest’anno.   Lo ha sottolineato l’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, rispondendo alle accuse mosse in questi giorni dalle opposizioni.

L’Assessorato della pubblica istruzione è perfettamente a conoscenza delle problematiche che la riduzione della quota spettante alla Sardegna del fondo integrativo statale (FIS) nel 2023 potrà  generare.  “Stiamo mettendo in campo tutte le azioni necessarie per garantire la borsa di studio a tutti gli studenti idonei ha detto ancora Biancareddu. La settimana scorsa nel prendere visione della bozza di Decreto Ministeriale, che ripartisce i fondi tra le varie Regioni d’Italia , si è scoperto che la Sardegna, rispetto al 2022 vedrà ridotta, di circa 2,2 milioni di euro, la quota Statale del FIS, che passerà da 15 milioni e 512 mila euro dello scorso anno   a 13 milioni e 271 mila euro.  Questa riduzione comporterà la  conseguente diminuzione anche della quota spettante alla Sardegna dai fondi del PNRR, che stimiamo possa  essere pari a 1,9 milioni di euro.

Complessivamente occorre quindi reperire 4,1 milioni di euro a valere sul Bilancio Regionale. Ricordo  che in sede di Collegato alla Finanziaria, su mia proposta, sono stati finanziati ulteriori  1 milioni e 300 mila euro  per dare copertura all’incremento dei costi scaturito a seguito dell’aumento  dell’importo delle borse e all’incremento  della soglia ISEE,  che è passata da 24.355 a 26.306 euro.

Per l’importo mancante di oltre 4 milioni di euro,  ho già presentato da tempo la proposta finanziaria  che, se il Consiglio Regionale approverà, potrà trovare spazio   nella variazione di Bilancio che nelle prossime settimane verrà discussa in Aula. Qualora l’inter di approvazione in Aula dovesse rallentare, puntualizza ancora l’Assessore Biancareddu,  potrò autorizzare gli ERSU di Cagliari e Sassari ad utilizzare, per questo fine, l’avanzo di Amministrazione.” 

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Assicurare continuità e migliorare i collegamenti marittimi tra Sardegna e Corsica e tra le isole e il continente. È quanto prevede il programma di lavoro approvato oggi a Torino nel corso della prima riunione del Comitato di cooperazione frontaliera italo-francese, presieduta dal vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani e dal ministro degli Affari esteri francese, Catherine Colonna, alla quale hanno partecipato l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, e il presidente del Consiglio esecutivo della Corsica, Gilles Simeoni.

“La nostra frontiera è il mare – ha detto l’assessore Moro – che non può continuare a essere una barriera tra la Sardegna e la Corsica e tra le isole e il continente europeo. Per questa ragione, unitamente al presidente Simeoni abbiamo chiesto una modifica dell’articolo 10 del Trattato del Quirinale inserendo dopo le parole ‘frontiera terrestre’ le parole ‘e marittima’. Inoltre abbiamo sollecitato un immediato rafforzamento e il pieno supporto del Comitato e dei rispettivi governi perché sia riconosciuta un’effettiva continuità territoriale per mare e per cielo attraverso una più efficace imposizione degli oneri di servizio pubblico in ordine alla frequenza dei voli e alle tariffe”.

L’esponente della Giunta Solinas ha ricordato poi gli sforzi fatti per il potenziamento del collegamento Santa Teresa-Bonifacio, per il ripristino del Porto Torres-Propriano e per l’individuazione di nuove rotte, come la Golfo Aranci-Porto Vecchio, per la quale la Regione ha già dato incarico a un advisor di portare avanti uno studio di mercato.

A margine dell’incontro l’assessore Moro e il presidente Simeoni hanno confermato l’ipotesi di un coinvolgimento della compagnia Air Corsica nella gestione delle rotte sarde, anche in considerazione della nuova misura approvata dal Consiglio regionale che prevede aiuti diretti ai vettori per l’apertura di nuovi collegamenti.

Nel programma di lavoro approvato dal Comitato, è stato inserito tra i progetti a breve il miglioramento dei collegamenti marittimi tra Bonifacio e Santa Teresa Gallura e più in generale tra la Corsica e la Sardegna e tra le Isole e la terraferma. Verrà inoltre rafforzata la collaborazione in materia di trasporti e collegamenti tra territori nell’area transfrontaliera e l’istituzione di un osservatorio dei trasporti transfrontalieri e marittimi.

 

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Al via dal 14 novembre le domande per la concessione di voucher di conciliazione per le madri lavoratrici autonome e libere professioniste. L’Assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato oggi il bando per l’annualità 2023 per promuovere una partecipazione equilibrata e continuativa delle donne nel mercato del lavoro e parità di condizioni lavorative.

  “Aiutare le donne a conciliare la vita privata e il lavoro non solo è un dovere della comunità - afferma l’Assessore regionale del Lavoro, Ada Lai - ma ce lo chiede l’Europa nella progettazione e gestione dei fondi e nell’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali, che ha tre obiettivi: pari opportunità, condizioni di lavoro eque e protezione sociale, per un Europa sempre più inclusiva”.

Le destinatarie del Bando sono le donne lavoratrici autonome, con figli/e di età non superiore a 14 anni (13 anni e 364 giorni), nonché figli/e in condizione di disabilità senza limiti di età.

Il Voucher consiste in un contributo economico a fondo perduto, a rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di servizi di assistenza per i/le figli/e e/o delle spese sostenute per l’acquisto di servizi di assistenza per figli/e non autosufficienti e/o in condizione di disabilità di qualunque età, la cui cura risulti direttamente a carico delle lavoratrici autonome.

L’intervento è finanziato con risorse del PR Sardegna FSE+ 2021-2027, per complessivi € 2.200.000,00. Il valore massimo del Voucher è di € 3.000,00 per ciascun figlio/a fruitore/trice del servizio previsto dall’Avviso e per il quale si può presentare la Domanda Telematica, fino ad un massimo complessivo di € 7.000,00 a destinataria. Le risorse erogate sono finalizzate a compensare in tutto o in quota parte le spese dell’assistenza fornita.

La presentazione della Domanda Telematica (DT) per la concessione del contributo dovrà essere effettuata esclusivamente utilizzando l’apposito applicativo reso disponibile dalla Regione tramite il Sistema Informativo del Lavoro e della formazione Professionale (SIL) al seguente indirizzo: www.sardegnalavoro.it

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 14 novembre 2023 e fino alle ore 23:59 del 7 dicembre 2023. L’ordine cronologico di invio telematico delle domande, certificato dal SIL, costituisce unico elemento di priorità nell’assegnazione del contributo, nei limiti delle risorse complessivamente disponibili.

Le richieste di chiarimenti sulle disposizioni dell’Avviso potranno essere presentate esclusivamente mediante e-mail al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Alle richieste verrà data risposta in forma anonima a mezzo pubblicazione di appositi “chiarimenti” sul sito www.regione.sardegna.it  sul sito www.sardegnalavoro.it  e sul sito www.sardegnaprogrammazione.it  nella pagina relativa all’Avviso pubblico, e al fine di garantire trasparenza e par condicio tra i concorrenti.

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Le Regioni Sardegna, Toscana, Piemonte e Liguria si uniscono nella richiesta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy affinché venga convocato con urgenza il tavolo nazionale su Sanac:  l’azienda, da tempo in amministrazione straordinaria, che con i quattro stabilimenti riforniva di materiali refrattari gli impianti dell’ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia.

L’assessore dell’Industria della Regione Sardegna Anita Pili, insieme all’assessore dello Sviluppo Economico della Regione Liguria Andrea Benveduti, l’assessore dell’Istruzione, Regione e Formazione del Piemonte Elena Chiorino, e Valerio Fabiani, consigliere per il Lavoro e le crisi aziendali del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, chiedono al ministro Adolfo Urso e alla sottosegretaria Fausta Bergamotto la riconvocazione urgente del tavolo ministeriale.

“Nello scenario di tensione che coinvolge Accierie, testimoniato anche dalle cronache nazionali degli ultimi giorni, emerge la necessità di bloccare l’impoverimento progressivo di capacità produttive e capitale umano di Sanac”. Così gli esponenti delle Regioni in una lettera al Mimit. “L’azienda soffre l’assenza di prospettive, posto che ancora si attende la pubblicazione del bando di vendita degli stabilimenti, fermo al Ministero”.

I livelli istituzionali di Toscana, Ligura, Piemonte e Sardegna si allineano alle richieste già pervenute al Ministero dalle organizzazioni sindacali anche su un altro punto: “Il tavolo nazionale deve affrontare il nodo degli ordinativi di Acciaierie, che si rifornisce all’estero anziché dall’azienda italiana i cui lavoratori sono in cassa integrazione”.

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Approvati i criteri relativi alla concessione del contributo fitto casa per l’anno accademico 2023/2024, a studenti sardi che frequentano corsi universitari in Sardegna o in Atenei ubicati fuori dall’Isola. Lo stanziamento complessivo è di 3 milioni e 800 mila euro per l’anno 2023. Lo ha stabilito l’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu. I fondi sono destinati al competente Servizio dell’Assessorato della Pubblica Istruzione e agli ERSU di Cagliari e di Sassari. I contributi possono essere erogati nella misura massima di 2.500 euro annui per studente.

I dati relativi all’andamento dell’intervento riferiti ai bandi degli ultimi due anni accademici 2021/2022 e 2022/2023 vedono 678 studenti idonei per l’anno accademico 2021/2022 all’ERSU di Cagliari e 312 all’ERSU di Sassari, mentre 811 della Regione Sardegna. Per l’anno accademico 2022/2023 gli studenti idonei sono stati  627 all’ERSU di Cagliari e 316 in quello di Sassari oltre a 884 per la Regione Sardegna.

 

L’Assessore Biancareddu evidenzia come per l’anno accademico 2022/2023, mentre gli ERSU di Cagliari e di Sassari hanno garantito il contributo a tutti gli studenti in possesso dei requisiti, nelle graduatorie definitive della Regione Sardegna, alla data odierna, risultano 149 studenti idonei non beneficiari per un importo complessivo necessario pari a 362 mila euro. Sulla base del numero delle istanze presentate dagli studenti negli ultimi

due anni accademici, si rileva un aumento delle domande idonee degli studenti fuori sede che frequentano atenei ubicati fuori della Sardegna del 9% rispetto all’anno accademico precedente 2021/2022  e si prevede un incremento delle domande anche per l’anno accademico 2023/2024.

Possono beneficiare del contributo fitto-casa gli studenti “fuori sede” nati in Sardegna o residenti da almeno 5 anni, iscritti per l’anno accademico 2023/2024 a corsi accademici istituiti presso Università italiane, corsi accademici istituiti presso Scuole o Istituti che costituiscono il Sistema dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM), corsi accademici istituiti presso le Scuole Superiori per Mediatori Linguistici, corsi accademici istituiti presso una qualsiasi Facoltà delle Università Pontificie e corsi istituiti presso Università estere, autorizzate a rilasciare titoli di studio aventi valore legale sul territorio in cui operano e/o su tutta la Comunità Europea. Inoltre l’Assessore Biancareddu, fa presente che il Servizio Politiche per la Formazione Terziaria e per la Gioventù dell’Assessorato della Pubblica Istruzione predisporrà entro l’anno 2023 il Bando riservato

agli studenti che frequentano corsi universitari in Atenei ubicati fuori dalla Sardegna nel corso dell’ anno accademico 2023/2024. A tal fine ha proposto che per far fronte ai pagamenti dei contributi fitto casa, venga previsto a valere sui fondi regionali di competenza anno 2024 l’importo di 1 milione e 800 mila euro che sarà impegnato successivamente alla pubblicazione delle graduatorie definitive.

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