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Stabiliti i criteri di riparto in favore degli Enti Locali dei fondi per l’assistenza non educativa (prevalentemente socio-sanitaria), pari a 1 milione di euro e definiti i criteri di riparto dei fondi regionali destinati, come ogni anno, a Comuni e Province/Città metropolitana per gli interventi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli studenti con disabilità delle scuole primarie, medie e superiori. “Si tratta - ha sottolineato l’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu -  degli aiuti per il ricorso agli educatori professionali che assisteranno i ragazzi nella comunicazione a supporto degli insegnanti di sostegno, nonché del contributo per il trasporto dei ragazzi con disabilità e per l’acquisto degli ausili per la didattica specificamente indirizzata. Gli Enti Locali dovranno ora, a seguito del bando di imminente pubblicazione, rilevare il fabbisogno delle scuole presenti nel territorio di competenza. Grazie agli incrementi promossi dall’Assessorato e definiti dal Consiglio Regionale negli ultimi anni, la disponibilità è ora arrivata a 19 milioni e 500 mila euro. Di certo ancora insufficiente senza il necessario supporto dei bilanci degli Enti, ma comunque segnale di una continua e rafforzata attenzione alle persone con disabilità.”

Da ricordare che persiste l’esclusione delle Province delle Regioni autonome dal riparto del Fondo nazionale per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità, previsto dalle norme nazionali. Fatto che sottrae alla Sardegna risorse pari ad almeno 3 milioni di euro da destinare ai ragazzi delle scuole superiori. In sede di Conferenza delle Regioni è stato più volte richiesto un cambiamento, ma finora senza successo. Per rimediare a questa esclusione, il riparto prevede un correttivo in favore delle stesse Province/Città metropolitane

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Ritorno sui banchi di scuola con stangata anche in Sardegna. Lo afferma Adiconsum Sardegna, in vista della ripartenza dell’anno scolastico.

“Anche nella nostra regione, come nel resto d’Italia, i listini al dettaglio del cosiddetto “corredo scolastico” hanno subito sensibili aumenti rispetto allo scorso anno. Una spesa obbligata quella per la scuola che quest’anno appare sempre più un salasso, arrivando dopo due anni di caro-bollette e inflazione alle stelle che hanno impoverito le famiglie della regione, soprattutto quelle numerose o con redditi bassi – spiega il presidente Giorgio Vargiu – Per diari, astucci, zaini, quaderni e tutto il materiale legato alla scuola si registrano rincari tra il +10% e il +12% sul 2022, complice i rialzi delle materie prime (carta, plastica, tessuti, ecc.) e l’inflazione ancora elevata. Per i libri di testo gli aumenti medi dei prezzi dovrebbero attestarsi quest’anno attorno al +4%, aggravando la spesa delle famiglie con figli, nonostante gli inutili tetti di spesa fissati dal ministero che ogni anno le scuole sistematicamente sforano. I beni più rincarati sono senza dubbio i prodotti di marca, ossia gli ultimi modelli di zaini, astucci e diari immessi sul mercato col brand di squadre di calcio, influencer, personaggi dei cartoni animati, ecc., e non è difficile trovare zaini griffati venduti sui siti di e-commerce specializzati a prezzi superiori ai 200 euro”.

“Con la riapertura delle scuole le famiglie devono prestare la massima attenzione e fare scelte oculate per risparmiare su una spesa che può arrivare a superare i 1000 euro a studente – spiega Vargiu – Il primo consiglio da dare è quello di non inseguire le mode del momento, e di scegliere zaini e astucci di qualità indipendentemente dalla marca e che possano essere utilizzati per più anni, senza necessariamente rinnovare il corredo ogni settembre. Presso la grande distribuzione è possibile approfittare di offerte e promozioni su tutti i beni legati alla scuola: l’importante è stilare una lista dei prodotti realmente utili rimandando gli acquisti non indispensabili ad altri periodi dell’anno. Per risparmiare sui libri è sempre consigliabile ricorrere all’usato, approfittando di mercatini o di siti web che mettono in contatto gli studenti, o acquistare e-book, il cui prezzo è inferiore rispetto all’edizione cartacea dei testi scolastici. Con una spesa accorta e intelligente, è possibile risparmiare dal 30% al 40% per tutto il materiale scolastico dell’intero anno” – conclude il presidente di Adiconsum Sardegna.  

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Con il parere favorevole da parte della competente Commissione Consiliare, via libera alla programmazione delle risorse destinate alle Autonomie scolastiche per le iniziative volte al contrasto del bullismo e cyberbullismo.

L’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu ha sostenuto la necessità di incaricare il competente Servizio della Direzione Generale della Pubblica istruzione per l’emanazione di un avviso per la selezione di progetti utili all’istituzione di sportelli di ascolto coordinati e gestiti da professionisti specializzati in interventi sul bullismo che coinvolgano alunni, insegnanti e genitori, destinando in totale 150 mila euro,  di cui 76 mila euro per le scuole primarie e secondarie di primo grado e 74 mila euro per le scuole secondarie di secondo grado. Tra le modalità e i criteri di attuazione e di finanziamento verranno attentamente vagliati i curriculum vitae dei professionisti coinvolti, con particolare riferimento alla durata dell’ esperienza specifica nella cura del fenomeno. Per ogni sportello un finanziamento massimo di 4 mila euro. Ogni Autonomia scolastica potrà proporre un solo sportello, con possibilità di costituire reti associate fra almeno tre Autonomie scolastiche che potranno attivare due sportelli ogni tre scuole associate

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Approvato il calendario scolastico 2023/2024 per la Regione Sardegna. Inizierà il 14 settembre prossimo per tutte le scuole di ogni ordine e grado della Sardegna e, limitatamente alla scuola primaria e alla secondaria di primo e secondo grado, si concludano il giorno 7 giugno 2024.

In considerazione della specificità del servizio educativo offerto, le scuole dell'infanzia protrarranno le attività didattiche al 29 giugno 2024.

L’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu ricorda che la determinazione del calendario delle festività nazionali e degli esami di Stato è competenza dello Stato, pertanto si intende provvedere alla formulazione del calendario scolastico regionale per l'anno scolastico 2023/2024, al fine di consentire la programmazione didattica delle Istituzioni scolastiche autonome, la predisposizione dei servizi di competenza degli Enti Locali e l'organizzazione della vita familiare. Inoltre le singole istituzioni scolastiche, comprese le scuole dell’infanzia, per motivate esigenze e previo accordo con gli enti territoriali competenti ad assicurare i servizi per il diritto allo studio, possono deliberare l’anticipazione della data di inizio delle lezioni.

Stabilite le seguenti sospensioni per le festività nazionali fissate dalla normativa statale: Tutte le domeniche, 8 dicembre - Immacolata Concezione; 25 dicembre – Natale;  26 dicembre - Santo Stefano; 1° gennaio – Capodanno; 6 gennaio – Epifania;  lunedì dopo Pasqua; 1° maggio - festa del Lavoro;  2 giugno - festa nazionale della Repubblica; festa del Santo Patrono, secondo la normativa vigente. A queste si aggiungono inoltre le seguenti sospensioni: 2 novembre; commemorazione dei defunti; vacanze natalizie dal 23 al 31 dicembre e dal 2 al 5 gennaio; vacanze di carnevale. Il martedì antecedente l’avvio del periodo quaresimale; vacanze pasquali, con  3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il martedì immediatamente successivo al Lunedì dell’Angelo. Il 28 aprile, Sa Die de sa Sardigna. Poi anche 2 giorni a disposizione del Consiglio d'Istituto, che diventano 1 nel caso in cui la Festa del Santo Patrono del Comune di pertinenza ricada nel periodo scolastico. Preso atto che i giorni di lezione che risultano nel calendario scolastico regionale sono così ripartiti: - Settembre 2023: giorni 15 - Ottobre 2023: giorni 26 - Novembre 2023: giorni 24 - Dicembre 2023: giorni 18 - Gennaio 2024: giorni 21 - Febbraio 2024: giorni: 24 - Marzo 2024: giorni 23 - Aprile 2024: giorni 22 - Maggio 2024: giorni 26 - Giugno 2024: giorni 6 per un totale di 205 giorni (204 giorni se la festa del Santo patrono ricade nel periodo scolastico).

Le istituzioni scolastiche, nel rispetto del monte ore annuale previsto per le singole discipline e attività obbligatorie, possono disporre gli eventuali ed opportuni adattamenti del calendario scolastico d’istituto - debitamente motivati e deliberati dall’istituto scolastico o formativo e comunicati tempestivamente alle famiglie entro l’avvio delle lezioni. Per esigenze derivanti dal Piano dell’Offerta Formativa.

Qualora l’ adattamento del calendario comporti sospensione delle lezioni, nel limite massimo di tre giorni annuali, è necessario un preventivo accordo con gli enti territoriali competenti ad assicurare i servizi per il diritto allo studio. Per esigenze connesse a specificità dell’istituzione scolastica determinate da disposizioni normative di carattere particolare.

“ Il calendario scolastico – sottolinea l’assessore della Pubblica Istruzione , Andrea Biancareddu - si configura come strumento di programmazione territoriale, in considerazione delle ripercussioni che le scansioni temporali stabilite hanno sull'organizzazione della vita familiare degli alunni nonché dei servizi connessi alle attività didattiche, tenuto conto anche dell'impegno assunto dalle competenti autonomie locali. Ricordo anche che, riconosciuto il valore dell'autonomia scolastica che, in raccordo con gli Enti territoriali erogatori dei servizi connessi alle attività didattiche, può meglio rispondere sia alle finalità educative e formative sia alle esigenze di flessibilità dell'offerta formativa, potrebbe apportare modifiche al calendario scolastico con  eventuali adattamenti che possono riguardare la data di inizio delle lezioni, una diversa articolazione delle vacanze natalizie e pasquali nonché la sospensione, nel corso dell'anno scolastico, delle attività educative o didattiche qualora ritenute funzionali al migliore svolgimento dell'offerta formativa.” 

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 L’Assessore alla Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, conferma le forti perplessità della Sardegna, nel corso di un incontro, svoltosi in videoconferenza, con il Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara e i colleghi delle altre Regioni d’Italia e conferma il suo no, alla firma del nuovo Dimensionamento Scolastico, proposto dal Governo, su richiesta dell’Unione Europea.

“Sono collaborativo per natura – ha esordito Biancareddu nel suo intervento con il Ministro. Ho ascoltato con attenzione, cercando di capire i vostri ragionamenti. Purtroppo non ne condivido neanche uno e le dico perché nel merito. E’ una legge di stampo fortemente centralista dove la Regione è chiamata ad applicare dati meramente algebrici ed è relegata a mera esecutrice di queste norme. Per cui insomma dovranno commissariarmi.”

“ Siamo di fronte a un Decreto che sicuramente penalizza la Regione Sardegna in quanto è basato esclusivamente su dati numerici algebrici. Non si può fare la riforma della scuola contando solo la popolazione e gli alunni. Ho chiesto fortemente al Ministro che si tenesse conto della morfologia della Sardegna, delle difficoltà di collegamento, del tasso di dispersione scolastica e dalle prove Invalsi. Questo pare che non sia non sia stato recepito, per cui ci sarebbero anche gli estremi per impugnare il Decreto, in quanto si parla di fattori perequativi come la densità demografica, come i collegamenti, come la presenza di piccole isole di minoranze linguistiche.”

“Poi di fatto ci si basa solo su numeri. È chiaro che scaricare sulle Regioni il compito oneroso di tagliare, accorpare, ricucire, vedere quanti Comuni ci vogliono per arrivare a un numero legale di autonomia. Teniamo presente che noi abbiamo autonomie con 23 25 Comuni che arriverebbero a 40, per cui per visitarli tutti, il dirigente scolastico incaricato dovrebbe fare un Tour de France per cui il mio parere è negativo, naturalmente in termini propositivi, ma io sicuramente se le cose rimangono tali, non sono in condizione di applicare questa norma così come. “

“Per cui insomma dovranno commissariarmi. Spero ancora in un ripensamento operoso che possa portare a una soluzione decente che tuteli il diritto allo studio dei ragazzi sardi e che tenga conto della nostra insularità e delle nostre peculiarità. Io in questi quattro anni mi sono battuto fortemente e ci sono riuscito anche con la ministra Azzolina ad avere una deroga per i Comuni montani. Sarei inoltre curioso di sapere  - ha detto ancora l’assessore Andrea Biancareddu - come da Bruxelles abbiano pensato di accorpare l'autonomia di Seui con un'altra di un paese limitrofo. Se i burocrati siano a conoscenza di come sono le nostre strade, della nostra densità demografica che è pari a 67 abitanti per chilometro quadro e di tutte le nostre peculiarità che, per carità, non è il dato oggettivo della nostra Sardegna e anche la nostra bellezza. Però trattare in modo uguale casi diversi è una palese violazione del principio di eguaglianza.”

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Combattere le disuguaglianze raccontando la disabilità. Con questo intento, l’assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu ha presentato il  progetto educativo sulla disabilità denominato “Millo Mì … Va a scuola”, destinato a tutti i bambini delle 480 primarie della Sardegna, con una popolazione di quasi 47 mila alunni. Una platea molto vasta che verrà sensibilizzata grazie ad un fumetto che si intitola proprio Millo Mi… Va a Scuola, la storia del granchio parlante. L’iniziativa, voluta dal campione Jeff Onorato è stato patrocinato anche dal CONI Regionale e dall’Ufficio Scolastico della Sardegna.

“È un progetto formidabile - sottolinea Biancareddu - che mira finalmente a far sì che l'inclusione non sia solo una frase di rito, ma sia qualcosa che vogliamo mettere in concreto. Lo vogliamo fare rivolgendoci ai ragazzi, alle elementari, con un progetto che dimostra che tutti siamo uguali, tutti abbiamo delle doti nonostante qualche malattia che può apparentemente distogliere da quelle che sono le nostre aspettative. La cosa migliore è avere autostima, accettare la propria condizione e avere forza di volontà. Volontà che però bisogna avere di gruppo, nel senso che facendo sport si impara a soffrire assieme, a cadere e a rialzarsi. Si impara da disciplina, ma si impara che siamo tutti uguali. Ognuno di noi può dare quello che ha dentro e non necessariamente quello che naturalmente magari può dimostrare fuori con qualche limitazione sensoriale, uditiva e di deambulazione.”

Il fumetto che verrà distribuito in tutte le scuole primarie assume il delicato ruolo di rappresentare, in chiave metaforica, quella parte della società che ancora fatica ad accreditare al mondo della diversa abilità: talento, autonomia, ricchezze di pensiero e di azione. Il libro è in bilico tra realtà e fantasia, ed evidenzia con leggerezza importanti concetti legati all’accettazione, l’autostima, la forza di volontà. Verbi insostituibili ed elementi indispensabili per costruire il futuro dei giovani.

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 E’ stato aperto l’avviso per la costituzione di un catalogo di laboratori didattici extracurriculari nelle lingue minoritarie sardo e catalano di Alghero e nelle varietà alloglotte sassarese, gallurese e tabarchino, per gli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025. Lo ha annunciato l’assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura, Andrea Biancareddu. L’avviso pubblico scadrà il prossimo 2 Maggio.

“L’obiettivo principale, ha detto Biancareddu, è quello di valorizzare tutte le lingue parlate in Sardegna, utilizzandole in laboratori didattici extracurriculari destinati in primis agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, ma anche ai loro familiari.”

Possono partecipare all’avviso Associazioni e Imprese che abbiano le competenze per progettare e realizzare attività coerenti con la realizzazione di un catalogo Laboratori Didattici Extracurriculari. Condizione essenziale è quella che si dotino di una coppia di operatori in possesso della certificazione della conoscenza orale della lingua sarda come rilasciata dalla Regione, secondo l’avviso NARA-MI. I progetti ritenuti ammissibili da una Commissione di valutazione, saranno inseriti in un catalogo per essere poi selezionati dagli Istituti scolastici che risultassero beneficiari di contributi per laboratori extracurricolari nelle lingue di Sardegna, chiamati FRAILES.  

L’Assessore Biancareddu inoltre sottolinea che le novità di quest’anno riguardano principalmente gli ambiti tematici dei laboratori che diventano, Area artistica e di manualità creativa,  Area educazione civica, salute e sicurezza,  Area identità territoriale, tradizioni e cultura,  Area scientifica e tecnologica e  Area attività teatrali, cinematografiche e musicali. Gli operatori potranno svolgere i laboratori in tutti gli ambiti territoriali delle Province sarde.  Novità anche per la presentazione dei progetti. Si possono presentare domande per un massimo di due progetti di laboratorio, ciascuno realizzabile massimo due volte in un anno (per un totale di massimo 4 laboratori all’anno da realizzare presso lo stesso Istituto scolastico o presso Istituti diversi). Questo garantirà la costituzione di un catalogo più ricco e variegato che avrà valenza biennale e potrà essere comunque aggiornato all'inizio del secondo anno scolastico

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Con il parere favorevole espresso dalla competente Commissione Consiliare per l'acquisizione del parere di competenza, è stata approvata definitivamente la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa della Regione Sardegna per l’anno scolastico 2023/2024.

La Seconda Commissione Consiliare aveva richiesto alcuni approfondimenti in merito alla soppressione dell’Autonomia scolastica “Direzione Didattica Via Is Mirrionis” nel Comune di Cagliari e alla soppressione del punto di erogazione della scuola secondaria di primo grado di Scano di Montiferro.

In merito alle osservazioni espresse dalla Seconda Commissione consiliare, l’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, ha sottolineato che le richieste di soppressione delle Autonomie Scolastiche e dei punti di erogazione del servizio, sono state deliberate dai Comuni interessati e approvate in seno alle competenti Conferenze provinciali. Pertanto la Regione, in sede di Piano Regionale, ha recepito esclusivamente quanto proposto dai territori, purché conforme a quanto disposto nelle Linee Guida Regionali. La volontà dei territori, sottolinea Biancareddu, è stata quella di non apportare modifiche rilevanti alla rete scolastica sarda, fatte salve le specifiche richieste di riorganizzazione proposte e approvate nei piani provinciali.

Il Piano di Programmazione è stato stilato in base alle indicazioni pervenute da parte delle Conferenze Provinciali competenti per territorio.

Per quanto concerne la rete scolastica sono state recepite le richieste dei territori di non apportare modifiche rilevanti alla rete scolastica esistente. Per la programmazione 2023/2024, sono state pertanto accolte le modifiche espressamente approvate in sede di Piani provinciali, volte in particolare al superamento delle Autonomie non correttamente parametrate sia rispetto ai parametri in deroga che ai parametri normativi della legge nazionale.

In merito alla programmazione della rete scolastica, Biancareddu ha evidenziato le difficoltà espresse dai territori in merito al processo di riorganizzazione della propria rete locale e delle criticità che gli Enti locali coinvolti nel processo, si sono trovati a dover affrontare per garantire un equilibrio tra le diverse istanze locali e i vincoli stringenti imposti dalla normativa nazionale per l’attribuzione delle dirigenze.

 Biancareddu inoltre precisa che l’intervento normativo nazionale che disciplina la riforma del sistema di dimensionamento della rete scolastica nazionale, mira ad adeguare la rete scolastica all’andamento anagrafico della popolazione studentesca, applicando anche alcuni correttivi che tengono conto delle specifiche criticità di alcuni territori: comuni montani, piccole isole, minoranze linguistiche. La norma prosegue l’Assessore, consentirà alle Regioni di provvedere autonomamente al dimensionamento scolastico, sulla base del contingente di organico assegnato secondo i criteri definiti, su base triennale con eventuali aggiornamenti annuali, con decreto del Ministro dell'istruzione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo accordo in sede di Conferenza unificata. In caso di mancato accordo, il contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le regioni saranno definiti con decreto del Ministro dell'istruzione.

 “Su questo punto, ritengo doveroso ricordare che la deroga ai parametri previsti dalla normativa statale vigente ha carattere transitorio, pertanto le Istituzioni scolastiche saranno di nuovo considerate normo dimensionate, esclusivamente sulla base della normativa di carattere generale (parametri 400/600 studenti), con le conseguenti e ormai note difficoltà connesse all’attribuzione delle reggenze e della gestione tecnico amministrativa e organizzativa dell’istituzione scolastica. Sono inoltre perfettamente consapevole delle difficoltà che gli Enti locali incontrano nel processo di dimensionamento soprattutto nel trovare un costante equilibro tra le esigenze del territorio e la definizione di una rete scolastica correttamente parametrata, tuttavia ricordare l’importanza per le Autonomie scolastiche, di disporre in via continuativa della presenza del Dirigente Scolastico e del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi al fine di garantire una maggiore funzionalità organizzativa e gestionale per una programmazione scolastica efficiente.”

 “Negli ultimi anni – dice ancora l’assessore Biancareddu – la Regione ha mantenuto tutti i punti di erogazione del servizio esistenti e nel Piano regionale, sono state inserite le proposte di soppressione dei punti di erogazione del servizio deliberati e approvati dalle Conferenze provinciali".

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 Rimborsi per le attività extrascolastiche, rimborsi chilometrici per le spese di trasporto per raggiungere la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria di Elini e servizio di accoglienza pomeridiano con giochi e opportunità di aggregazione. Per il secondo anno consecutivo si confermano con successo a Elini, i bonus erogati dal Comune e dedicati agli studenti. Il servizio di accoglienza è dedicato a tutti, il supporto economico erogato in due forme (Scuola e Trasporto), tutte le azioni sono rivolte alle famiglie degli iscritti a Elini che devono sostenere spese di viaggio e gestire gli impegni lavorativi.

Bonus Scuola - I bonus sono spendibili a rimborso di attività di socializzazione, culturali, formative e sportive e sono erogati per aiutare le famiglie a sostenere le spese derivanti dalle attività pomeridiane extrascolastiche. Non ci sono limiti alle scelte che i bambini possono compiere: corsi di ballo o di informatica, equitazione o calcio, arti marziali o piscina. Unici requisiti: essere iscritti alla Scuola dell’Infanzia o alla Primaria di Elini e che le strutture, che sono frequentate per le attività extra scolastiche, devono essere riconosciute, regolarmente accreditate ed essere in grado di rilasciare la certificazione attestante la frequenza delle attività.

Bonus trasporto – E’ un contributo a titolo di rimborso delle spese di viaggio sostenute per frequentare la Scuola dell’Infanzia o la Primaria di Elini. Il valore economico del Bonus Trasporto Infanzia e Primaria è un importo forfettario annuale calcolato, in base al comune di residenza, al costo del carburante e delle spese di usura del mezzo di trasporto in base alle tabelle Aci.

“Abbiamo firmato il Patto per la Scuola- dice il sindaco di Elini Vitale Pili - proprio per promuovere e sostenere un progetto educativo globale che si muova per la crescita e lo sviluppo della personalità degli alunni. Crediamo che possa esistere una scuola nuova, innovativa, aperta al territorio e alla comunità. Sappiamo che c’è la possibilità di lavorare per creare un ambiente armonioso intorno agli alunni, che non significa proteggerli ma metterli al centro della comunità”.

“Sono certo che i percorsi didattici ed educativi – dice il dirigente scolastico Alessandro Virdis - portati avanti con professionalità dal corpo docente del nostro Istituto, congiuntamente alle iniziative promosse dal Comune di Elini, potranno soddisfare appieno i bisogni formativi dei bambini che frequentano le nostre scuole, nel rispetto dei tempi e delle modalità di apprendimento di ciascuno di loro”.

Accoglienza Post Scolastica - Un'ulteriore iniziativa prevede il sostegno e il supporto alle famiglie per conciliare i tempi di cura dei figli con i tempi di lavoro e consiste nel servizio di Accoglienza Post Scolastica. Gestito dalla Cooperativa Sociale Serena è articolato tutti i giorni con inizio dalle ore 16.20 alle ore 16.30 e prevede il ritiro dei bambini dalla Scuola dell’Infanzia e dalla Primaria e l’accompagnamento presso il Centro di Aggregazione Sociale a cura degli educatori professionali della cooperativa dove dalle ore 16.30 alle ore 18.30 si svolgono le attività ludiche e aggregative.

“Un aiuto importante per le famiglie – continua Vitale Pili -  che conferma l’importanza del sostegno alle spese per i bisogni educativi dei bambini. I servizi per la prima infanzia sono rilevanti perché rispondono ad esigenze concrete delle famiglie che non sempre hanno i mezzi per fare scelte serene. Noi possiamo portare avanti esperienze attive che dimostrano come sia possibile garantire l’istruzione anche e soprattutto nei piccoli paesi, coniugando la funzione di presidio territoriale con un'elevata qualità dell’insegnamento e dei servizi extra scolastici. Ciò è possibile se si resta concentrati sulla centralità del bambino e sulla importanza delle piccole scuole, che anzi rappresentano spesso, soprattutto se sostenute dalle forze locali, esempi di efficienza e di modernità educativa”.

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