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 Le opere di Giuseppe Biasi, di proprietà regionale e oggi custodite nei locali dell’ex convento del Carmelo di Sassari, nelle more dell’ultimazione del Museo per l’arte del ‘900 e del Contemporaneo di Sassari, andranno in prestito temporaneo alla Pinacoteca Nazionale di Sassari che potrà quindi esporle. La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, d’intesa con l’Assessore regionale dei Beni Culturali, Andrea Biancareddu, ha dato il via libera alla stipula di una Convenzione con la Direzione Generale Musei Sardegna finalizzata appunto all’esposizione delle opere dell’artista sardo, uno dei più importanti del Novecento, presso la Pinacoteca Nazionale di Sassari, prevedendo il comodato d’uso gratuito della durata di un anno eventualmente rinnovabile. 
“Sassari potrà esibire al mondo le oltre 200 opere di un suo artista”, ha annunciato l’Assessore Salaris. “Nelle more della realizzazione del Museo era doveroso trovare soluzioni che consentissero l’esposizione al pubblico delle opere di Giuseppe Biasi, in considerazione soprattutto dell’alto valore artistico e culturale che rappresentano – ha proseguito l’Assessore Salaris – Oggi possiamo finalmente dire che la città di Sassari, i sassaresi e i sardi tutti avranno la possibilità di apprezzare da vicino parte di quel patrimonio straordinario che è rappresentato dalle opere di Biasi”.
L'assessore Salaris a luglio nel corso di un incontro finalizzato a fare il punto della situazione sulla realizzazione e gestione dei musei Tavolara (dal marzo scorso in comodato al Comune di Sassari) e del Carmelo (di proprietà della Provincia di Sassari).aveva chiesto che venisse verificato lo stato di conservazione dell'intera collezione per valutare proprio la possibilità che i dipinti siano resi fruibili al pubblico. Ieri l’atto formale che sblocca la situazione.
L’Assessore Salaris ha proposto alla Giunta regionale di dare mandato alla Direzione Generale degli Enti Locali affinché mediante i servizi competenti proceda alla stipula di una Convenzione con la Direzione Generale Musei Sardegna finalizzata all’esposizione delle opere. Considerato poi che l’esposizione al pubblico risulta di preminente interesse della Regione, è stato anche dato mandato alla Direzione Generale di procedere alla stipula di un’apposita polizza di assicurazione dei beni per tutta la durata del prestito e di organizzare il trasporto sicuro delle opere nella sede espositiva (e il ritiro delle opere al termine del prestito).
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 “Nel 2023 in Sardegna – l’ultimo dato disponibile è aggiornato al 31 ottobre – le denunce per infortunio sul lavoro sono state oltre 10mila. Rafforzare la rete della sicurezza, innovare le strategie della prevenzione e garantire un’azione efficace di contrasto al fenomeno infortunistico e alle malattie professionali è un dovere e una necessità e per farlo serve un’azione sinergica tra le istituzioni. Questa è la ragione per cui aderiamo con convinzione al protocollo d’intesa promosso dall’Inail, i cui obiettivi vanno, appunto, in questa direzione”. Lo dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, che oggi, a Cagliari, insieme ai rappresentanti della direzione regionale Inail Sardegna, dell’Ufficio Scolastico regionale, delle Università degli Studi di Cagliari e Sassari, dell’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza (Areus) e dell’associazione dei medici e infermieri rianimatori Italian Resuscitation Council (Irc), ha siglato un protocollo d’intesa interistituzionale della durata quinquennale per l’attuazione di un programma di azioni per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

“La Regione – spiega l’assessore Doria, che questa mattina, insieme agli altri firmatari, ha illustrato i contenuti dell’Intesa – svolge un ruolo fondamentale nella governance e orientamento della prevenzione, favorendo la collaborazione tra il sistema sanitario regionale e le altre istituzioni, parti sociali o espressioni della collettività che, a vario titolo concorrono alla realizzazione del Piano regionale della prevenzione, lo strumento strategico pluriennale adottato dalla giunta e attualmente in corso per le annualità 2020-2025, in coerenza con il Piano nazionale della prevenzione. Inoltre l’assessorato della Sanità indirizza e monitora l’attuazione dello stesso Piano regionale da parte delle Asl e in particolare le attività degli Spresal, i servizi di prevenzione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che, oltre a un’importante azione di vigilanza, svolgono attività di informazione, formazione e assistenza”.

Il protocollo d’intesa, che resterà aperto a successive adesioni, prevede, tra le altre, azioni a sostegno dei programmi previsti dal Piano regionale della prevenzione 2020-2025, interventi di informazione e sensibilizzazione, progetti universitari, l’innovazione tecnologica delle procedure, per migliorare le condizione di salute e sicurezza dei lavoratori nei settori più a rischio, e lo scambio di informazioni, dati e flussi informatici per la realizzazione di studi e analisi volti a indirizzare politiche efficaci di prevenzione sul territorio. Il Comitato regionale di coordinamento delle attività di prevenzione, già istituito in Regione e presieduto dall’assessore della Sanità, avrà anche il compito di coordinare le attività delle istituzioni che hanno aderito all’intesa.

Le specifiche attività da mettere in campo saranno oggetto di specifici accordi attuativi che, secondo quanto previsto dal protocollo siglato oggi, dovranno indicare obiettivi, gli impegni assunti e i tempi di realizzazione.

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Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del Decreto di approvazione, via libera definitivo all’accordo di Programma finalizzato alla realizzazione del nuovo stadio del Comune di Cagliari, in attuazione dell’articolo 11 della Legge regionale del 21 febbraio scorso, secondo gli standard previsti per le competizioni internazionali, entro i termini per ospitare i campionati europei del 2032. Lo ha annunciato il Presidente della Regione, Christian Solinas.

“ Con la firma e la pubblicazione sul Buras, a completamento dell’iter burocratico diventa definitivamente operativo il progetto per la realizzazione del nuovo Stadio che verrà intitolato a Gigi Riva.”

La Regione concorre, con uno stanziamento complessivo di 50 milioni di euro, alla realizzazione del nuovo Stadio secondo gli standard previsti dalle competizioni internazionali. La Regione destina le risorse già disponibili sul bilancio regionale attribuite alla competenza dell'Assessorato regionale dei Lavori Pubblici, per la realizzazione del nuovo Stadio secondo il seguente quadro finanziario che vede 3 milioni di euro sul bilancio regionale per l'anno 2023, 15 milioni sul bilancio regionale per l'anno 2024,  12 milioni di euro sul bilancio per l'anno 2025 e 20 milioni sul bilancio regionale per l'anno 2026.

“ Finalmente – ha sottolineato il Presidente Solinas - un nuovo spazio all'altezza, per la Sardegna  e per il tifo che i sardi possono dare alla propria squadra del cuore. “

Il Comune diCagliari, si impegna a sostenere gli oneri finanziari di cui al piano economico finanziario di propria competenza, gestire l'iter procedurale tecnico/amministrativo connesso all'approvazione della progettazione ed alla realizzazione dell'intervento nel rispetto delle disposizioni normative di riferimento, monitorando e assicurando il rispetto del cronoprogramma formalmente approvato in coerenza con le tempistiche assegnate dal Comitato Esecutivo UEFA. Inoltre si impegna a presentare alla Regione al termine dell'intervento, una relazione finale che dà atto dei risultati raggiunti e delle modalità di utilizzo delle risorse trasferite in attuazione dell’ Accordo di Programma.

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È stato pubblicato il primo bando per il finanziamento di progetti relativo al Programma Interreg NEXT MED, la più grande iniziativa di cooperazione dell’Unione europea nel Mediterraneo di cui la Regione Sardegna è Autorità di Gestione.

Con un budget di 103,6 milioni di euro, il bando si propone di sostenere progetti che rispondano a sfide comuni tra le due sponde del Mediterraneo. Tra queste, il rafforzamento delle capacità di innovazione, la competitività delle PMI, il contrasto agli effetti del cambiamento climatico, la transizione verso un'economia circolare, oltre a iniziative di formazione, inclusione lavorativa e miglioramento dell'assistenza sanitaria. Sono 15 i Paesi coinvolti: Algeria, Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Giordania, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna, Tunisia e Turchia.

“Nonostante il Mediterraneo sia segnato da molteplici crisi e complessità - afferma il Presidente Christian Solinas - la Regione Sardegna, in sinergia con le autorità nazionali dei Paesi partecipanti, vuole contribuire alla crescita e allo sviluppo dell'area. Affrontando le sfide uniche che caratterizzano lo spazio di cooperazione, il bando si propone come uno strumento per stimolare scambio e collaborazione, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita e le prospettive ambientali, economiche e sociali nel Mediterraneo”.

Tre le tipologie di progetti previste dal bando: tematici, dedicati ai giovani e di governance. Il contributo finanziario a progetto ammonta a un minimo di 500.000 euro fino a massimo a 2,5 milioni di euro, con un tasso di cofinanziamento non superiore all’89% dei costi eleggibili. Ogni proposta dovrà essere presentata da un partenariato che rappresenta un minimo di 3 diversi Paesi ammissibili, incluso almeno un Paese partner del sud del Mediterraneo.

"Vorrei rivolgere un invito a tutti gli attori del territorio regionale - enti locali, agenzie, comuni, università, associazioni e imprese – affinché colgano questa straordinaria opportunità offerta dal programma Interreg NEXT MED. La partecipazione a progetti di cooperazione può sicuramente tradursi in ricadute positive in termini ambientali, economici, lavorativi e scientifici, nonché in una maggiore apertura del sistema regionale sul piano internazionale", conclude il Presidente.

Le proposte progettuali devono essere presentate esclusivamente in lingua inglese o francese. Il testo integrale del bando, nonché tutta la documentazione necessaria alla presentazione di proposte, sono disponibili nel sito web istituzionale del Programma all’indirizzo www.interregnextmed.eu

La scadenza per la presentazione delle proposte di progetto è il 28 marzo 2024 alle ore 13:00

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Lunedì, 18 Dicembre 2023 13:14

Premio donna e lavoro 2023

“Donna e Lavoro” è il premio regionale istituito per la valorizzazione delle migliori esperienze di lavoro delle donne della Sardegna, parte integrante di un piano di interventi a supporto del lavoro femminile, con particolare attenzione ai temi della parità di genere, per la costruzione di un mercato del lavoro più equo in termini di opportunità di carriera, competitività e flessibilità, priorità trasversali per la promozione dell'empowerment femminile, il contrasto alla discriminazione di genere e il sostegno allo sviluppo e al miglioramento continuo dell'imprenditorialità femminile.

Sulle note del Coro femminile di Orani Marianna Bussalai, si è aperta la  cerimonia di premiazione, che si è svolta a Cagliari, negli spazi di Sa Manifattura, alla presenza dell’assessore regionale del Lavoro Ada Lai, del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone e delle massime autorità civili, militari e religiose.

Ad aprire l’evento l’Assessore Lai. “Un premio per le donne che si sono distinte in Sardegna. La testimonianza di quanto sia importante il loro impegno, un simbolo dell’importanza del loro lavoro - ha detto Lai - La Regione Sardegna continuerà a sostenere la formazione e l’occupazione femminile, nei settori dell’istruzione e della ricerca, della cultura, del sociale, dell’imprenditoria e dell’economia identitaria. Un’occasione importante per dare valore e riconoscere la professionalità delle donne che contribuiscono, talvolta silenziosamente, alla crescita del Paese - ha sottolineato l’assessore - La valorizzazione e la condivisione delle migliori esperienze lavorative, professionali e imprenditoriali è uno stimolo per dare impulso al mercato del lavoro. Modelli, esempi ai quali ispirarsi.”

Quindici premi, suddivisi per categoria, per riconoscere l’eccellenza del lavoro femminile nei diversi ambiti del tessuto economico, sociale e culturale dell’Isola, realizzati dalla designer Mara Damiani, che nelle sue creazioni racconta il senso di appartenenza alla propria terra.

Donne che si sono distinte nel proprio lavoro in termini di professionalità, innovatività ed intraprendenza. Dalla ricerca alla sanità, dal mondo delle professioni alla cultura, dalle istituzioni al sociale. Il riconoscimento “Donna e Lavoro” dell’anno è stato conferito al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone. Per la categoria Istituzioni il premio è andato a Maria Alessandra Pelagatti, prima donna a guidare la Procura di Cagliari; per il Sociale a Suor Anna Cogoni che gestisce l'Oasi di San Vincenzo, casa di accoglienza per bambini e ragazzi in difficoltà; per la Didattica e Ricerca a Stella Piro Vernier, professoressa di analisi matematica all'università di Cagliari; per la Sanità alla chirurga senologa Rita Nonnis dell'Aou di Sassari; per il Turismo a Pasqua e Giovanna Palimodde, titolari dell'hotel-ristorante Su Gologone di Oliena (Nuoro); per l'Editoria Network e comunicazione a Caterina Cosseddu, editrice di Telesardegna; per l'Imprenditoria a Lucina Cellino, amministratrice delegata del Gruppo Cellino (farine e pasta); per il Giornalismo alla responsabile della sede ANSA di Cagliari Roberta Celot; per le Professioni all'ingegnera civile Maria Sias; per la Scrittura all'autrice Cristina Caboni; per l'Arte e Spettacolo all'attrice Lia Careddu; per la Comunicazione Sociale alla giornalista de l'Unione Sarda e scrittrice Maria Francesca Chiappe; per l'Artigianato alla tessitrice Wilda Scanu e per l'Agroalimentare alle imprenditrici vitivinicole Luisa e Giulia Mura. Infine tre riconoscimenti alla carriera per le esperte della Giuria, le giornaliste Carmina Conte (esperta in comunicazione) e Susi Ronchi (coordinatrice regionale Giulia giornaliste) e l'imprenditrice del settore florovivaistico Rosina Zuliani Sgaravatti.

“Il lavoro è l'inizio e la fine di tutto e lo dimostra il fatto che sia nell'articolo 1 della Costituzione italiana - ha affermato il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone - La storia, lontana nel tempo ma idealmente vicina, di Francesca Sanna Sulis a cui è intitolato questo premio è un esempio da ammirare e seguire perché dimostra quanto lavoro e politiche sociali siano strettamente legati e camminino di pari passo. Lo ricevo con la consapevolezza dell'urgenza di operare perché i talenti speciali delle donne, e delle giovani donne soprattutto, trovino spazi e modi per la giusta partecipazione e valorizzazione del loro potenziale nel mondo del lavoro. Lavoriamo, con un approccio di sistema, per far sì questo accada”.

La prima edizione del Premio “Donna e Lavoro”, istituita in attuazione di una delibera della Giunta regionale, recentemente adottata, è stata intestata a Francesca Sanna Sulis, imprenditrice, stilista e filantropa  sarda, nata a Muravera nel 1716, nota per la sua attività imprenditoriale nel campo dell’agricoltura, del welfare e soprattutto dell’abbigliamento e della seta; una donna affermata tra le personalità più importanti della sua epoca, nonché sostenitrice delle donne e dei giovani nel campo delle conquiste sociali, didattiche e del lavoro

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“Voglio ringraziare il ministro Locatelli per la sua sensibilità e per il dono che ci ha fatto oggi nell’incontrarci in questa impegnativa giornata in Sardegna. Siamo felici che possa osservare personalmente le numerose iniziative che la Regione intraprende per unire il mondo dell’assistenza socio-sanitaria a quella del sociale, affinché sia sempre la persona ad essere posta al centro. La Sardegna costituisce una grande avanguardia in quanto già da tempo dedichiamo 200 milioni del bilancio regionale all’assistenza ai soggetti più fragili e portatori di disabilità, uno stanziamento che fa di noi un unicum nel panorama nazionale”.

Lo ha detto il Presidente della Regione, Christian Solinas, che questa mattina ha ricevuto a Villa Devoto il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. Presente anche il Presidente del Consiglio Regionale Michele Pais.

“È anche importante sottolineare – ha proseguito il Presidente – quanto sia importante il nostro capitale umano: in Sardegna esiste un mondo vastissimo di associazioni del terzo settore e del no profit che collaborano costantemente con le Istituzioni regionali e che sono oggetto di finanziamenti specifici volti a offrire un servizio sempre migliore”.

“Ringrazio il Governatore Solinas e il Presidente Pais – ha detto il Ministro Locatelli – e tutto il mondo delle associazioni che in questi giorni avrò modo di visitare. In particolare sono felice di vedere alcune realtà che svolgono inclusione lavorativa delle persone con disabilità: è un tema su cui stiamo lavorando anche attraverso la riforma della Legge 68, nella quale crediamo molto. Inoltre stiamo portando avanti la riforma, che deriva dalla legge 227/2021 (Legge Delega) e prevede diversi decreti attuativi, il cui cuore è la semplificazione dell’iter per il riconoscimento dell’invalidità civile, che dovrà essere calato su tutto il territorio all’interno delle commissioni, con un accertatore unico. Tutti gli enti di tutte le Regioni dovranno adeguarsi e quindi garantire ai cittadini il superamento di accertamenti superflui e di tempi di attesa lunghissima. Credo che per la Sardegna sarà più facile che per altre regioni proprio grazie all’importante stanziamento di 200 milioni della Regione”.

“Oltre alle barriere architettoniche e culturali – ha sottolineato ancora il Ministro – spesso l’ostacolo è dato dalle barriere istituzionali che gravano in particolar modo sulle persone con disabilità e sulle loro famiglie. Inoltre, cosa rivoluzionaria ed importante, stiamo lavorando sull’introduzione del Progetto Individuale di Vita, attraverso appunto il superamento della frammentazione tra mondo sociosanitario e sociale e cercando di fare una presa in carico delle scelte delle persone. Perché la persona ha sì necessità del supporto sanitario ma anche e soprattutto di quella dimensione sociale e ricreativa, di quel ‘diritto alla felicità’ imprescindibile per tutti. Sono felice – ha continuato il Ministro – di essere in Sardegna a vedere personalmente il lavoro fatto dalla Regione in questi anni a garanzia di questi progetti anche sul Progetto di Vita. Un lavoro da proseguire insieme perché l’anno prossimo inizieranno i percorsi di formazione relativi ai decreti attuativi della riforma della Legge Delega, che riguarderanno il mondo dell’università, quello delle Istituzioni e quello del terzo settore”.

“Con il Ministro Casellati – ha aggiunto Locatelli – stiamo anche portando avanti il testo unico sulla disabilità, un riordino normativo fondamentale che da tempo doveva essere attuato. Inoltre sempre a livello governativo abbiamo attivato diversi tavoli, come quello sul riconoscimento della figura del care giver familiare convivente, per il quale per il 2024 sarà pronta una bozza di proposta normativa. Altri tavoli riguardano l’accessibilità universale, il diritto a partecipare agli eventi, a mobilità e trasporti, e a gennaio sarà attivato quello sulla modifica alla legge per i piani delle barriere architettoniche nel mondo pubblico e privato. Sono molto contenta che in Senato a tarda notte sia stato votato l’emendamento che incrementa e istituisce il fondo unico per le disabilità con una dotazione di oltre 150 milioni con il quale cercheremo di raggiungere i territori, le associazioni, per fare progetti che possano davvero favorire l’inclusione mediante la valorizzazione dei talenti di ogni persona. Nel 2024, per la prima volta al mondo l’Italia ospiterà un G7 a tema ‘Inclusione e disabilità’ – ha ricordato il Ministro Locatelli -  una grande sfida che siamo felici di poter intraprendere”.

“La Regione Sardegna dopo questi cinque anni può affermare di essere la regione più virtuosa in quanto a stanziamenti – afferma il Presidente Solinas. Oltre ai 200 milioni per l’assistenza, con le ultime manovre di bilancio, abbiamo investito su accessibilità e rimozione delle barriere architettoniche che rendono più difficile l’inclusione nella vita quotidiana, a partire dalle scuole. Questo non è certamente un punto d’arrivo, vogliamo fare ancora di più e per questo condividiamo totalmente l’opera del Governo in materia di accessibilità e inclusione di tutti: dobbiamo dare a tutti la possibilità di essere perfettamente integrato nella comunità in cui vive, nel lavoro così come in tutte le attività sportive, culturali e ricreative”.

Il Presidente Solinas e il Ministro Locatelli hanno in seguito fatto visita all’Istituto dei Ciechi della Sardegna, accolti dal Commissario Maurizio Porcelli, che insieme ad alcuni collaboratori ha omaggiato il Presidente e il Ministro con dei testi in braille. “Tra le varie iniziative dedicate, abbiamo finanziato la trascrizione in braille di numerosi testi”, ha ricordato il Presidente. “Inoltre ci inorgoglisce avere tanti esempi di docenti portatori di disabilità con una grande capacità didattica”.

“È essenziale una rivoluzione della prospettiva – ha detto il Ministro al pubblico dell’Istituto – ovvero passare dal modello, ormai inadatto e anacronistico, di assistenzialismo, a quello di valorizzazione della persona, dei suoi talenti e delle sue competenze. Per tanti anni le persone con disabilità sono state viste solo come persone da aiutare o assistere: oggi, ferma restando l’importanza dell’assistenza sanitaria, cerchiamo di eliminare la rigidità burocratica, e poniamo al centro l’individuo in un modo diverso, perché finalmente si è capito che per crescere lo Stato ha bisogno di tutti. Va bene l’inclusione lavorativa ma c’è ancora tanto da fare, e non è più pensabile fare politica senza il coinvolgimento del mondo del terzo settore, delle associazioni, dei privati e anche di ogni singolo cittadino. La strada intrapresa però è quella giusta e dà soddisfazione vedere che le Regioni seguono e condividono questa visione. Ogni persona, come dice anche la convenzione Onu, ha il diritto ad essere felice e per esercitarlo deve sentirsi libera di compiere le proprie scelte”.

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 “Dopo il primo test, che ha coinvolto l’intera Sardegna lo scorso 30 giugno, prosegue la fase di sperimentazione del nuovo sistema di allarme pubblico nazionale per l'informazione diretta alla popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, che, questa mattina nella sede della Protezione civile regionale, ha presentato il nuovo test “IT-alert”, riferito al collasso di una grande diga: Nuraghe Arrubiu, nel Comune di Orroli, previsto per mercoledì 20 dicembre.

“Questo test, ipotizzando il collassamento di una grande diga, non coinvolgerà tutta l’Isola ma solo undici comuni: Armungia, Ballao, Escalaplano, Goni, Muravera, Orroli, San Vito, Silius, Siurgus Donigala, Villaputzu e Villasalto – ha spiegato l’assessore Porcu - L'attività ha un duplice obiettivo: sperimentare l’utilizzo di ‘IT-alert’ su porzioni ridotte e circoscritte di territorio e fare un passo avanti nel processo di familiarizzazione con il sistema di allarme pubblico, permettendo alle persone di acquisire maggiore confidenza con la ricezione del messaggio. In questo caso, si tratterà di un testo declinato in base al rischio e al sito interessato. Tra il 19 e il 20 dicembre, oltre la Sardegna, i test coinvolgeranno altre quattro Regioni”.

L’Assessore dell’Ambiente ha presentato anche la proposta di istituire 51 ‘Ambiti territoriali organizzativi ottimali’: “Un lavoro realizzato anche grazie all’organizzazione di trenta tavoli di lavoro locali, che hanno visto la partecipazione dei rappresentanti di prefetture, enti locali e delle strutture di protezione civile dei vari livelli territoriali”.

Questa mattina, Il progetto è stato presentato, per una valutazione congiunta, alla Protezione civile nazionale, al rappresentante del Governo per la Regione Sardegna, ai prefetti di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari e ai presidenti regionali di Anci, Cal e Uncem. 

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La Giunta regionale ha approvato le delibere per gli aiuti sociali e gli aiuti diretti dei vettori per l'apertura di nuove rotte stabili.

 

Aiuti sociali – aiuti diretti ai passeggeri per l’abbattimento del costo del biglietto aereo

Con deliberazione della Giunta regionale n.44/15 del 14.12.2023 è stato approvato, nel rispetto della normativa europea di settore, un regime di aiuti sociali in favore dei residenti in Sardegna, da attuarsi attraverso un contributo sul prezzo del biglietto per le rotte di collegamento tra gli aeroporti situati in Sardegna e aeroporti situati all'interno dello Spazio economico europeo.

A tale scopo è stata predisposta una piattaforma informatica unica a livello regionale, dedicata alla ricezione e gestione delle richieste dell’aiuto sociale da parte dell’utenza.

Le domande per l’accesso al contributo per tutti voli fruiti a partire dal 14.12.2023 (sono esclusi i voli della continuità territoriale e cioè i collegamenti da e per i tre aeroporti sardi con gli scali di Roma-Fiumicino e Milano-Linate) potranno essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma informatica regionale che sarà operativa entro febbraio 2024.

Per l’attuazione della misura è stato previsto il coinvolgimento degli enti locali, nel rispetto dei principi di decentramento amministrativo e sussidiarietà, i quali si occuperanno di evadere le istanze presentate dai residenti attraverso l’erogazione del contributo ammissibile.

In questa prima fase i beneficiari del contributo sono individuati negli utenti residenti fino al compimento del 26° anno di età e gli over 65;

Il singolo contributo, tendente a riportare il costo del biglietto per residente alle tariffe medie applicate in continuità territoriale, partirà da un minimo di € 25,00 a tratta a fronte di una spesa compresa tra i € 100,00 e i € 125,00 e non potrà in alcun modo eccedere l’importo massimo di € 75,00 a tratta  per residente secondo il seguente schema:

Classe

Tariffa media applicata in continuità territoriale *

Tariffa libero mercato

aiuto sociale

limite inferiore

limite superiore

1

75,00

100,00

125,00

25,00

2

75,00

125,01

175,00

50,00

3

75,00

175,01

500,00

75,00

Tab.1.

* Importo comprensivo di IVA, diritti e tasse aeroportuali

 

Al fine di consentire l’accesso alla misura al maggior numero di beneficiari, ogni residente appartenente alle categorie ammesse al contributo non potrà comunque richiedere un contributo complessivamente superiore a € 500,00 per il 2023 e € 1.000,00 per il 2024.

Aiuti diretti alle compagnie per l’apertura di nuove rotte stabili

L’art.136 della legge regionale 23 ottobre 2023 n.9 “Norme in materia di aiuti per il potenziamento del traffico aereo della Sardegna” ha previsto la creazione di nuove misure di aiuto per il potenziamento del traffico aereo da e verso gli aeroporti sardi, nel rispetto della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree.

La norma ha in particolare previsto la preliminare approvazione di direttive per l’elaborazione di un programma di attività finalizzato all’attivazione dei nuovi collegamenti aerei con particolare attenzione alle rotte, all’offerta di trasporto e alla durata.

Con deliberazione n.44/14 del 14.12.2023, la Giunta regionale ha approvate tali direttive le quali dovranno ora attendere il parere della Commissione consiliare competente in materia di trasporti da esprimere entro quindici giorni; spetta quindi adesso al gruppo di lavoro interdisciplinare individuato dalla medesima delibera (composto da Direttore generale dei Trasporti, Direttore del Servizio per il trasporto marittimo e aereo e continuità territoriale, Direttore generale dell'Assessorato del Turismo, Direttore del Servizio osservatorio, ricerca e sviluppo dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e un rappresentante della SFIRS S.p.A.) l’elaborazione del programma di attività da cui scaturiranno i bandi per l’apertura di nuove rotte aeree.

La misura consiste nella concessione di aiuti diretti alle compagnie aeree fino ad un massimo del 50% dei costi aeroportuali ammissibili, ovvero dei diritti aeroportuali in relazione alla rotta, nei limiti finanziari e temporali previsti dal diritto dell’Unione europea, per l’attivazione di nuovi collegamenti, finalizzati a migliorare la connettività della Regione e a contribuire al suo sviluppo, contribuendo anche alla destagionalizzazione delle presenze turistiche, alla connessione con il mercato crocieristico e all’attività di promozione e informazione.

La Regione Sardegna ha destinato alle finalità predette la spesa di euro 5.000.000 per l'anno 2023 e di euro 10.000.000 per ciascuno degli anni 2024 e 2025, che potrebbero consentire l’attivazione di circa 10/20 nuove rotte, di cui almeno il 65% dovrà essere destinato a collegamenti di rilievo internazionale.

Questionario “Riprogettiamo la nuova continuità territoriale” sulla piattaforma Sardegna ParteciPA

L’Assessorato regionale dei trasporti è attualmente impegnato nello svolgimento delle analisi propedeutiche alla definizione del nuovo modello di continuità aerea da/per la Sardegna.

Nell’ambito di tali attività, è stata pubblicata un’indagine che risulterà fondamentale per l’efficacia di tale progetto, finalizzata all'acquisizione di informazioni da parte di chi viaggia tra la Sardegna e il resto dell'Italia.

Tale indagine ha lo scopo di comprendere se l’attuale regime di continuità territoriale aerea soddisfi le esigenze espresse dall'utenza attuale e potenziale. Servirà inoltre a raccogliere dati utili ad avviare iniziative volte a migliorare i collegamenti aerei, con particolare riferimento allo scenario attuale e/o a rotte alternative o aggiuntive, e incentivare, incrementare, potenziare l'utilizzo del vettore aereo.

La consultazione è disponibile sulla piattaforma istituzionale Sardegna ParteciPA, attraverso il linkhttps://sardegnapartecipa.regione.sardegna.it/processes/continuitaterritoriale,con l’obiettivo di suscitare ampio coinvolgimento in termini di partecipazione pubblica, considerata l’importanza che tale iniziativa riveste per l’efficacia del progetto di definizione della nuova continuità territoriale.

Il questionario, compilabile online in forma assolutamente anonima, è rivolto agli utenti che hanno viaggiato da e per la Sardegna a partire dal gennaio 2022, o che lo faranno in futuro.

La rilevazione si è aperta il 14 dicembre 2023 e si concluderà il 15 gennaio 2024.

A seguire, si svolgerà una fase che prevedrà l’analisi dei dati raccolti e la restituzione dei risultati tramite report.

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Sono stati approvati ieri dalla Giunta, su proposta dell’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, i criteri per le assegnazioni del Fondo per la montagna, destinato a Comunità Montane e Unioni di Comuni. Le risorse assegnate alla Regione Sardegna per l’annualità 2023 sono complessivamente pari a 13 milioni di euro (la Regione è già stata beneficiaria dell’importo di oltre 11 milioni di euro per l’annualità 2022, per le quali sono in corso le assegnazioni alle amministrazioni locali sarde). 
“La Regione, anche con questa misura, interviene a sostegno dei nostri territori montani, parte importante e caratterizzante dell’identità paesaggistica sarda. Si tratta di risorse destinate a sostenere, a realizzare e a promuovere interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna e misure di sostegno in favore dei comuni totalmente e parzialmente montani”, ha spiegato l’Assessore Salaris ricordando il percorso  che nel corso dell’anno lo ha visto protagonista di una serie di incontri territoriali. Incontri nel corso dei quali, ha detto, “siamo andati direttamente sui territori per dare un importante segnale di vicinanza e attenzione e per aiutare i Comuni a cogliere le opportunità legate all’Avviso, entrando così nello specifico della misura che grazie alle risorse disponibili finanzierà gli interventi di salvaguardia della montagna”.
Alimentato da trasferimenti statali (derivanti appunto dal fondo nazionale per la montagna) e da risorse regionali, il fondo ha come finalità quella di sostenere gli investimenti per la realizzazione di interventi localizzati nelle zone oggetto del bando. 
La Sardegna è la regione d’Italia che ha avuto maggiori risorse come contributo al Fondo regionale per la montagna. 
L’importo di 13 milioni è suddiviso in due capitoli. Per la prima linea di intervento (11.210.177 di euro) le risorse sono destinate a misure di prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico nei territori montani; azioni di tutela, promozione e valorizzazione delle risorse ambientali dei territori montani, anche attraverso la realizzazione delle Green Community;
interventi volti alla creazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabile, compresi quelli idroelettrici; progetti finalizzati alla salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità e allo sviluppo delle attività agro-silvo-pastorali, anche con riferimento alla filiera del legno; misure di incentivazione per la crescita sostenibile e lo sviluppo economico e sociale dei territori montani, compresi interventi di mobilità sostenibile; interventi per l’accessibilità alle infrastrutture digitali e per il rafforzamento dei servizi essenziali, con particolare riguardo a quelli socio-sanitari e dell’istruzione; iniziative volte a contrastare lo spopolamento dei territori.
Per la seconda linea di intervento (1.864.545 euro) le risorse sono destinate a interventi di rigenerazione urbana; di efficientamento energetico di edifici adibiti ad uffici pubblici; di manutenzione della viabilità; infine sono previsti interventi volti a conseguire risparmi energetici relativi all’illuminazione pubblica e iniziative volte a contrastare lo spopolamento dei territori, anche in relazione al sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali.
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La Regione, nell’ambito delle misure contro lo spopolamento, supporta la capacità imprenditoriale per favorire e sostenere lo sviluppo dei piccoli comuni. Sono state approvate ieri le direttive di attuazione che riguardano un ulteriore incentivo  all’insediamento delle attività imprenditoriali nei Comuni sotto i 3mila abitanti: entra quindi nel vivo la misura a favore delle imprese con il riconoscimento dell’utilizzo di un  credito d’imposta da utilizzarsi in compensazione con F24.
“Il contrasto allo spopolamento rappresenta uno degli obiettivi principali che la Regione Sardegna intende perseguire nel ciclo di programmazione 21-27 attraverso le proprie strategie di sviluppo territoriale – spiega il Presidente della Regione, Christian Solinas - È in questo contesto che si inseriscono le politiche per le famiglie e le imprese, tese da un lato a favorire la natalità e rallentare lo spopolamento dei comuni più piccoli e dall'altro – prosegue il Presidente - a incentivare l'attrazione degli investimenti e di nuove imprese e a contrastare la chiusura delle attività esistenti. La Sardegna – prosegue il Presidente - vive da tempo una condizione di desertificazione e declino demografico che nel corso di questa Legislatura, per la prima volta, è stata affrontata con decisione e fermezza. Oggi - conclude il Presidente Solinas – aggiungiamo un altro importante tassello nella lotta allo spopolamento, una battaglia che ci vede protagonisti”. 
Le direttive appena approvate dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, definiscono le modalità operative che si applicano alle imprese in senso stretto e a ogni forma di attività che consiste in una iniziativa produttiva (anche esercitata sotto forma di lavoro autonomo o libero professionale). 
“Entra nel vivo la misura a favore delle imprese con il riconoscimento del credito d’imposta, un importante ulteriore passo in avanti a sostegno delle imprese nei Comuni sotto i 3mila abitanti e che si aggiunge alle altre agevolazioni già erogate – spiega l’Assessore Fasolino - La Sardegna è interessata ormai da anni da processi di trasformazione che si ripercuotono sui territori più fragili, svuotati dal punto di vista demografico e sempre più poveri dal punto di vista economico – conclude l’Assessore Fasolino – è per combattere questi mali atavici che abbiamo programmato una ingente quantità di risorse individuando le tre linee d’azione più utili a dare nuova vita ai territori”. 
L’agevolazione, una delle tre previste insieme al bonus nascita e alle agevolazioni sui mutui per l’acquisto o la ristrutturazione di una casa nei Comuni sotto i 3mila abitanti, è a favore di tutte le attività consistenti in “iniziative produttive nuove o esistenti” indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Per attuare la misura la Regione dispone di 40 milioni che finanziano  la  annualità riferite al  2022 e ulteriori 40 milioni sono programmati nel 2025 per finanziare la annualità riferita al 2023: l’agevolazione, nel primo anno di attuazione, è calcolata sull’imposta dovuta nel 2022 e sugli incrementi occupazionali avutosi nel medesimo anno.
Nel dettaglio, la leva fiscale è rappresentata da agevolazioni consistenti in un credito d’imposta, fruibile a decorrere dal 2024, nella misura massima del 40% dell’imposta risultante nella dichiarazione dei redditi relativa all’annualità precedente e incrementato nella misura massima di 2.000 euro per ogni nuovo dipendente assunto, a tempo indeterminato, a far data dal 2022, nell’unità operativa del territorio oggetto del beneficio. Il regime individuato dalle direttive è il “de minimis”, fatta salva la possibilità di applicare temporaneamente regimi differenti.
Con la delibera approvata ieri è stata autorizzata l’Agenzia sarda delle entrate, l’ASE, e la Direzione Generale dei Servizi Finanziari, ognuna per quanto di competenza, a stipulare le  convenzioni e gli accordi necessari. L’Agenzia delle Entrate, in seguito alla delibera, potrà emanare una risoluzione per la definizione dei codici tributo. 
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