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Gabriella Mameli si ricandida alle amministrative per il Comune di Selargius. Per lei è la quarta volta. Sostiene (con i Riformatori) ancora una volta l’attuale sindaco Gigi Concu in corsa per la carica di primo cittadino. 

Gabriella Mameli ha 50 anni, è sposata e ha un bimbo di 11 anni, Davide.  Laureata in Giurisprudenza, è avvocato con una lunga carriera politica alle spalle, sempre al servizio di Selargius.

Attualmente è consulente dell’assessore regionale dei Lavori pubblici Aldo Salaris. Consigliera comunale dal 2007, presidente del Consiglio dal 2012, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici dal 2017 al 2021. Ha ancora tanto da dare alla sua città quindi ha scelto di rimettersi in gioco. 

Perché si candida per la quarta volta?

“Perché amo Selargius e voglio continuare a dare il mio contributo attivo alla sua crescita e vederla migliorare sempre di più. Credo che gli importanti traguardi raggiunti nei dieci anni a guida Cappai, e in questi cinque di mandato Concu siano palesi e sotto gli occhi di tutti. Abbiamo fatto tanto e continueremo a fare sempre più in un’ottica di continuità amministrativa”.

Si presenta con questo slogan: “Esperienza, impegno e concretezza per Selargius”. Cosa significa?

“L’esperienza è data dal mio lungo percorso politico al servizio di Selargius, città dove sono nata, cresciuta, abito e nella quale svolgo la mia attività professionale. L’impegno l’ho dimostrato quotidianamente, nei vari ruoli che ho ricoperto in Consiglio e in Giunta. Per quanto riguarda la concretezza, ha contraddistinto il mio operato e quello dell’amministrazione Concu nei cinque anni passati, in cui siamo riusciti a realizzare tanti progetti importanti per il nostro territorio. La stessa concretezza che caratterizza il programma per i prossimi cinque anni della nostra coalizione, composto in gran parte da progetti già finanziati”.

Cosa si aspetta da queste elezioni? 

“Che Selargius ci riconfermi fiducia, dimostrando di avere voglia di continuare a migliorare e crescere”. 

Da dove deve ripartire Selargius?

“In realtà Selargius non si è mai fermata, perché in questi cinque anni, nonostante la pandemia, la macchina amministrativa ha continuato a lavorare quotidianamente, dando risposte concrete ai cittadini e al territorio”.

Cinque anni in giunta, facciamo un bilancio?

“Abbiamo riqualificato le nostre scuole, realizzando interventi per oltre cinque milioni di euro in tutti gli istituti presenti nel territorio, siamo riusciti a ultimare l’iter per il completamento del Campus della Scienza e della tecnica, che presto consentirà di aprire la terza sede nazionale dell’Agenzia spaziale italiana, con significative ricadute economiche e occupazionali nel nostro territorio.  Abbiamo realizzato importanti opere di viabilità nel quartiere di Is Corrias, riqualificando il rione, così come abbiamo fatto a Su Planu, intervenendo su strade dimenticate da anni e aprendo il collegamento tra via Mossa e via Metastasio. Ricordo ancora il progetto di ampliamento del nostro cimitero e la demolizione del rudere dell’ex cinema Astra con la creazione di nuovi parcheggi destinati ai residenti e ai nostri commercianti. Abbiamo inoltre investito in sicurezza, nel verde e nel sociale, con tate altre opere concluse e in corso ”. 

Vuole fare appello ai cittadini? Perché dovrebbero votarla?

“Perché credo di avere dimostrato in tutti questi anni il mio valore, le mie capacità,  e la mia disponibilità nei confronti di tutti i miei concittadini ogni giorno, non solo in occasione delle elezioni. Oltre al grande amore che nutro per la mia città”. 



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"Lascio un gruppo politico dopo ventidue anni di militanza, un leader incontrastato ed amici, con cui ho condiviso progetti e iniziative che rimarranno uniche nella storia politica della nostra regione: i Referendum regionali del 2012; la prima proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare “Insularità in costituzione”, che porterà ad un risultato incredibile per la nostra Sardegna. Mi rendo conto, che queste iniziative, pur importanti, non sono state sufficienti a cambiare il sistema politico, che risulta essere sempre più distante dai cittadini, per la mancanza di attrattività e quindi di una partecipazione attiva importante". 

Con queste parole lo storico esponente dei Riformatori a Quartu, Gabriele Marini, annuncia la sua fuoriuscita dal partito. 

"Il rammarico è non essere riuscito a far prevalere tale principio nell’organizzazione che lascio, posso dire di averci provato seriamente, ma non sempre, il partito ha corrisposto all'emergere di opinioni differenti e un efficace confronto di idee, che nel tempo hanno determinato incertezze politiche ma anche scelte improvvide per la mancanza di ascolto delle sollecitazioni dei dirigenti quartesi", spiega Marini, "Ecco le principali ragioni che mi hanno determinato a lasciare i Riformatori. Da tempo si sono allontanati dalla politica nei territori e in particolare da Quartu che ha dato tanto alla crescita regionale del partito. Questo è il mio modo per dire basta ad un percorso politico senza via d'uscita, nella convinzione che non si governa una "Regione o una Città senza coinvolgere i cittadini".

Lascia i Riformatori ma, precisa, non la politica.  "Ho 57 anni, sono stato Consigliere comunale eletto nelle liste dei Riformatori a Quartu per tre mandati, dal 2001 al 2015,  ho ricoperto l'incarico di assessore e vicesindaco, primo dei non eletti in Consiglio regionale nel 2014, nella lista dei Riformatori", prosegue la lettera, "L'entusiasmo e le energie che accompagnano la mia attività politica è per me pari alla responsabilità che ancora sento nei confronti dei cittadini, ai quali intendo offrire la mia credibilità personale. La mia idea è che per troppo tempo la politica ha immaginato di poter governare senza i cittadini, occupandosi poco dei loro bisogni, del loro disagio e delle loro speranze. La politica che parla a se stessa, che fa gioco a sè, non è una buona politica. E questo non piace nè a me nè agli elettori. 

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