Mercoledì, 31 Maggio 2023 15:26

Cagliari Città Gentile In evidenza

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La gentilezza è il miglior investimento che un’Istituzione possa fare per il benessere della propria comunità. La scienza ha, infatti, dimostrato come essere gentili sia una medicina naturale che incide sul nostro DNA, aiuta a contrastare i mali del nostro secolo come ansia, stress e depressione. Inoltre, ha dimostrato che l'effetto benefico della gentilezza su salute e qualità della vita si riversa positivamente anche sulle relazioni interpersonali e sulla società. Per questi motivi Cagliari ha scelto di abbracciare quella che viene chiamata “biologia dei valori” a favore dei propri cittadini e del territorio, aderendo al Movimento Italia Gentile, progetto nazionale fondato dal biologo naturalista Daniel Lumera e promosso dall’Organizzazione di Volontariato My Life Design.

Alla presenza dell’assessora all’Istruzione Marina Adamo, dell’assessora alle politiche sociali Viviana Lantini, di Maria Marcella Vacca, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Via Stoccolma”, di Valentino Pasquale Pusceddu, dirigente dell’Istituto Comprensivo “Pirri 1-2”, e di Francesco Feliziani, direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Sardegna, insieme a Daniel Lumera, da questa sera di martedì 30 maggio nel plesso scolastico di via Stoccolma Cagliari sarà “Città Gentile”.

In linea con gli altri 47 Comuni Gentili d’Italia, il Capoluogo della Sardegna si assume così l’impegno di riconoscere la gentilezza come valore sociale in grado di incrementare benessere e longevità, di realizzare e supportare iniziative gentili a beneficio della collettività tramite percorsi e attività che valorizzino la gentilezza, a partire dalla comunità scolastica.

“Cagliari vuole aderire alle Città Gentili con convinzione”, la testimonianza recapitata dal sindaco Paolo Truzzu, che stasera per impegni istituzionali non ha potuto prendere parte all'incontro. “Dobbiamo cominciare dai nostri comportamenti, dagli atteggiamenti e dal linguaggio quotidiano. Pensiamo alla politica, ai social, alle parole: sempre più cattive e fuori misura. Un modo di fare, che ormai ha preso piede, ma che non produce niente di positivo, se non incitare alla rissa e alla confusione. Così, sempre più cittadini crescono senza decifrare ciò che succede, senza discernere tra ciò che è serio e ciò che non lo è. La gentilezza – ha aggiunto il primo cittadino - deve essere un modo di agire soprattutto nei luoghi di lavoro, nelle relazioni pubbliche, nel dibattito politico, nei social. Gentilezza anche nell'amministrare la cosa pubblica, soprattutto quando si ha a che fare con persone in difficoltà o fragili, persino nell'accoglienza dei turisti. Personalmente, cerco di stabilire rapporti corretti quando non direttamente cordiali: la gentilezza, come dicono tanti esperti, ha un impatto genetico fortissimo sulle persone, non è solo un valore morale, ma un imperativo biologico e quindi sociale. Mai come adesso, in un momento in cui si tende a cercare consenso e senso di identità dalla colpevolizzazione e dalla creazione di un nemico, è fondamentale rimettere al centro la cura del prossimo”.

Dello stesso avviso le assessore Adamo e Lantini della gentilezza come stile e opportunità per “accrescere il benessere della comunità”, partendo dalle scuole come “luogo di istruzione e educazione”. Al centro di tutto “i nostri bambini e ragazzi affinché la gentilezza diventi una buona pratica, un’abitudine condivisa e diffusa”. Perché “la gentilezza è un valore trasversale che si basa sul rispetto e sulla collaborazione anziché sulla competizione”, che “crea senso di appartenenza”. Proponendo dunque alle studentesse e agli studenti progetti e attività mirate per fasce d’età, saranno loro i “protagonisti del cambiamento sociale e veri costruttori della Città Gentile”. Non sarà però utilizzato un format predefinito, piuttosto sarà adottata una “pratica di gentilezza aperta alle idee, alla creatività, all’innovazione che verrà diffusa nella comunità educante” con l'ambizione di un riverbero positivo sulle famiglie e sull’intera società.

“Sono molto orgoglioso – conclude Daniel Lumera – che il Capoluogo della mia regione abbracci la gentilezza e sia concretamente impegnato a trasformarla in progetti sociali importanti, a partire dai contesti educativi e sanitari, andando così ad incrementare la salute, il benessere e la qualità della vita dei suoi cittadini. In questo momento storico caratterizzato da profonde crisi ambientali, politiche e sociali è quantomai necessario ripartire dalla biologia dei valori, medicina naturale che ci indica un modo di vivere non più competitivo, ma cooperativo e che affonda le sue radici nell’empatia, nell’interconnessione, nel perdono, nell’amore e nella pace. È all’insegna di questi valori che si sta espandendo il Movimento Italia Gentile, circolo virtuoso inarrestabile basato sull’unione tra scienza e coscienza, capace di generare un impatto sociale concreto e tangibile con benefici non solo per il nostro benessere, ma anche per la nostra comunità, l’ambiente che ci circonda e il pianeta stesso”.

Ad arricchire la serata organizzata nell’ambito del Festival “ProssimaMente… la Scuola intorno a noi” e promossa dall’Istituto Comprensivo Statale Pirri 1 e Pirri 2, la presentazione del nuovo libro “28 respiri per cambiare vita”, che ha visto Lumera, in veste di autore, impegnato in dialogo con don Ettore Cannavera, psicologo, psicoterapeuta, pedagogista responsabile della “Comunità La Collina”, realtà sorta nel Comune Gentile di Serdiana rivolta all’accoglienza di giovani adulti che possono usufruire di misure alternative alla detenzione.