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E’ una vera pioggia di medaglie quella che è arrivata ad Assemini grazie Giulia Cinus, atleta del ballo di 13 anni che si è aggiudicata ben 10 titoli italiani ai 78esimi campionati italiani ANMB,
Associazione Nazionale Maestri di Ballo, svoltisi nella platea del Marriot Hotel di Roma nei giorni scorsi, con competitor provenienti da
ogni parte d’Italia.

Le 10 medaglie d’oro della Cinus, che fa parte della Scuola di danza “The latin Mood” di Selargius, allenata dai maestri Matteo Cossu e Anna Scintu, sono arrivate grazie a 5 primi posti nella categoria “Solo latin” e alle altre 5 vittorie con il “Ballo di coppia” insieme all’atleta Giovanni Cocco.

Ed è grande la soddisfazione dei maestri Cossu e Scintu per questo exploit a livello nazionale: “Siamo molto fieri per i risultati raggiunti da Giulia in questo campionato, soprattutto dopo i sacrifici e il lavoro svolto in sala. Per noi la danza non è un copia e incolla di programmi da gara, puntiamo a tirare fuori i punti di forza di ogni allieva e allievo facendoli crescere tecnicamente ed artisticamente”.

“Faccio danza da quando avevo 4 anni – afferma la pluricampionessa italiana - ho vinto un altro campionato italiano in MSP e sono vice campionessa regionale. Mi alleno dalle 8 alle 10 ore a settimana. Il mio prossimo obiettivo sono i campionati Mondiali che si volgeranno a Blackpool in Inghilterra. Nel frattempo studio: ho finito la seconda media: a settembre entrerò in terza”.

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“Crea preoccupazione l’ipotesi che la procedura di cessione degli asset strategici da parte dell’Eni abbia il benestare del Governo nazionale”. Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, intervenendo sulla vicenda societaria che coinvolge il sito industriale di Macchiareddu ad Assemini.

“Oltre allo sgarbo istituzionale nei confronti della Regione, che non è stata coinvolta nelle decisioni nonostante i protocolli firmati, è particolarmente grave l’atteggiamento di Eni che crede di poter decidere anche per i sardi. Se così fosse – ha aggiunto l’assessore Pili – sono scelte assunte insieme a chi ha maggiormente a cuore l’interesse privato rispetto a quello di un’intera comunità, già fortemente colpita dalla crisi industriale. Anche grazie anche all’inerzia della sottosegretaria allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, convinta di poter influenzare, in modo del tutto inappropriato, lo sviluppo industriale regionale”.

“La Regione, come rappresentante della comunità sarda, è l’unica che può decidere quale industria si debba sviluppare in Sardegna nell’interesse del sistema produttivo e dei lavoratori. Non è ragionevole restare spettatori mentre altri decidono del futuro del nostro territorio, in totale assenza di condivisione e soprattutto del rispetto dei ruoli. Faremo sentire la nostra voce per non compromettere ulteriormente il tessuto industriale regionale”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

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