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Volotea, la compagnia aerea low-cost delle piccole e medie città europee, rende noti i risultati raggiunti nel 2023 presso l'aeroporto del capoluogo sardo. Il vettore ha messo a segno una performance positiva, scendendo in pista a Cagliari con un’offerta complessiva di oltre 330 mila posti in vendita.

Con 16 rotte, 8 delle quali operate in esclusiva, nel 2023 la compagnia ha operato più di 2.000 voli, trasportando a livello locale circa 300 mila passeggeri e facendo registrare un load factor del 91%.

I risultati di business positivi si traducono anche in un’offerta di viaggio dagli standard elevati. A Cagliari, nel corso dell’anno appena concluso, Volotea ha registrato in media un completion factor – la percentuale di voli operati con successo – del 99%. Si tratta di un valore elevato a cui si aggiunge anche l’OTP15, l’indicatore del tasso medio di puntualità a 15 minuti, che nella base sarda raggiunge l’84%. Un’offerta di livello riconosciuta da chi ha scelto Volotea per i propri spostamenti aerei: più del 90% dei cagliaritani iscritti a Megavolotea - il programma che dà diritto a molteplici, esclusivi servizi e promozioni - consiglierebbe la compagnia a familiari e amici.

“La Sardegna si conferma come uno dei mercati più importanti per Volotea, dove disponiamo di due basi operative e offriamo lavoro direttamente a circa 130 persone – ha commentato Carlos Muñoz, Fondatore e CEO di Volotea -. A Cagliari chiudiamo positivamente il 2023, grazie a un bouquet di 16 destinazioni, la metà delle quali operate in esclusiva e con un buon equilibrio tra rotte domestiche e quelle estere, e siamo pronti a continuare ad investire presso lo scalo anche in questo 2024”.

Risultati Volotea per il 2023 a Cagliari:

  • Voli operati: più di 2.000
  • Passeggeri trasportati: circa 300 mila
  • Posti in vendita: più di 330 mila
  • Numero rotte operate: 16, 8 delle quali esclusive
  • Load Factor: 91%
  • Dipendenti: circa 40

Volotea in Italia: forti risultati nel 2023 e previsioni di crescita nel 2024

Volotea chiude il suo 2023 in Italia, con un’offerta complessiva di quasi 4 milioni di posti in vendita e oltre 3,5 milioni di passeggeri trasportati. Con quasi 23.000 voli e 160 rotte, la compagnia ha registrato un tasso di occupazione voli del 92%, con una flotta di 11 aeromobili, arrivando a impiegare circa 400 dipendenti.

Nel 2024, Volotea aumenterà la sua capacità in Italia del 16%, con 4,5 milioni di posti offerti. L'apertura di nuove rotte e della sua ottava base italiana a Bari, operativa dalla prossima estate, conferma la volontà della compagnia di continuare a investire nell'economia locale, con l’obiettivo di raggiungere 440 posti di lavoro nel mercato italiano.

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Manca poco meno di un mese alle elezioni regionali e i candidati governatori della Sardegna si preparano ai primi confronti a quattro. Nei prossimi giorni sono previsti tre appuntamenti, due organizzati da associazioni agricole e uno da Confcommercio.

Il primo confronto si terrà venerdì 2 febbraio organizzato da Copagri Sardegna. Il secondo confronto si terrà lunedì 5 febbraio, organizzato da Confagricoltura.

Il terzo confronto, presentato come il «primo vero confronto», si terrà sabato 3 febbraio intorno alle 15 nella sede di Confcommercio in via Santa Gilla a Cagliari. Modera il giornalista Luca Telese.

Su quest'ultimo appuntamento si è già accesa qualche polemica. Nella locandina si fa riferimento a tre candidati – Renato Soru (Coalizione Sarda), Alessandra Todde (Campo Largo), Paolo Truzzu (centrodestra) – senza prendere in considerazione il quarto, ovvero Lucia Chessa (Sardigna R-esiste).

Intanto, proseguono gli incontri pubblici promossi da ciascuno dei candidati. Ieri Lucia Chessa ha ricordato a chi sostiene che il voto a Sardegna R-esiste sia un voto perso, che «tutte le posizioni hanno uguale diritto di cittadinanza in una democrazia funzionante. Il voto perso sarà quello dato a chi, in alternanza, centrodestra e centrosinistra, ha devastato la Sardegna».

Renato Soru era invece a Ula Tirso, a pochi passi dalla diga di Santa Chiara di cui quest'anno ricorre il centenario dall'inaugurazione. «Fu un'opera immane, la prima grande opera idraulica costruita nell'Isola. Oggi dobbiamo costruire una storia nuova, cogliere l'opportunità delle risorse europee che aspettano di essere spese, avviare la transizione verde e quella digitale, rendendo la pubblica amministrazione più trasparente e veloce, rafforzare il federalismo interno sul territorio per portare competenze e servizi più vicini al cittadino».

Alessandra Todde era a Quartu. All'incontro pubblico, il suo cinquantacinquesimo dalla discesa in campo, era presente anche il sindaco Graziano Milia. La deputata ha ricordato che «in Sardegna non sono tutelati diritti fondamentali come la salute, il lavoro, la scuola, i trasporti, la mobilità interna: i sardi sono impegnati ogni giorno a costruirsi la propria sopravvivenza, a resistere mentre tutto attorno non funziona. Non possiamo permetterci di avere un avanzo di cassa regionale di quasi quattro miliardi: questi sono soldi sottratti a noi, alle persone, ai servizi essenziali e ai nostri figli».

Paolo Truzzu ieri al Teatro Comunale di Sassari ha spiegato che su ciò che non funziona in Sardegna ha molte responsabilità chi ha governato la Regione diciotto anni fa, e ha rilanciato, sul fronte trasporti, la necessità di un sistema che permetta ai sardi di viaggiare con prezzi contenuti. In particolare, ha sottolineato, «vogliamo dire al Governo: lavoriamo assieme per risolvere questo problema».

 

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 Il Presidente della Regione, Christian Solinas, in qualità di Commissario straordinario per le opere pubbliche incaricato dal Governo, ha firmato oggi il decreto di occupazione anticipata, finalizzato agli espropri per il completamento dei lavori della Sassari-Alghero e della bretella di collegamento con l’aeroporto di Fertilia. Si tratta di interventi ritenuti indispensabili per la conclusione delle infrastrutture necessarie per il rilancio delle attività produttive nei territori interessati. Nello specifico, si tratta della costruzione del 1° lotto Mamuntanas – Alghero e del 4° lotto di collegamento con l’aeroporto di Fertilia.

Il provvedimento firmato da Solinas, è precisato nel decreto, è volto alla realizzazione di opere pubbliche dichiarate indifferibili e dispone, oltre alla occupazione d’urgenza dei terreni e degli immobili, di determinare, in via provvisoria, l’indennità di esproprio, nonché tutti gli adempimenti previsti dalle normative in vigore. In ultimo, si legge nel decreto firmato da Solinas, si dispone che sia l’Anas, soggetto esecutore dell’intervento, ad organizzare tutti gli atti necessari alla occupazione formale dei terreni e alla valutazione degli stati di consistenza di tutti i beni interessati.

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l ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini è arrivato oggi all'Hotel Regina Margherita di Cagliari in vista delle elezioni regionali del 25 febbraio.

L'evento, intitolato "2023-2032 L'Italia dei Sì – Progetti e grandi opere in Italia e in Sardegna", si è tenuto all'hotel Regina Margherita.

Al suo arrivo, Salvini ha chiesto alla platea un minuto di raccoglimento per la scomparsa di Gigi Riva e di Raffaele Massa, l'operaio morto questa mattina al porto canale di Cagliari.

"Nel 2024 non si può accettare una morte sul lavoro a 50 anni", ha detto Salvini.

Un breve passaggio sulle Regionali: "Mi fa piacere avere in questa sala il governatore Christian Solinas e il candidato Paolo Truzzu".

Salvini ha poi illustrato una serie di slide su opere pubbliche e relativi finanziamenti nell’Isola.

In prima fila, oltre a Solinas e Truzzu, tanti assessori regionali, deputati e senatori di Fratelli d'Italia.

"La Sardegna sta ricordando l'uomo, non solo il campione", ha detto Salvini parlando di Gigi Riva.

"E per questo oltre al minuto di silenzio per lui aggiungo, anche se magari non sarà sulle prime pagine dei giornali, che proprio questa mattina è morto un operaio nel porto canale di 50 anni, Raffaele Massa".

"Visto che stiamo parlando di futuro", ha aggiunto Salvini, "la sicurezza sul lavoro deve essere assolutamente centrale per il pubblico e per il privato, ma morire sul lavoro a 50 anni è qualcosa che nel 2024 non si può accettare senza reagire e senza intervenire con ogni mezzo necessario".

Salvini ha poi parlato delle grandi opere in programma in Italia e in Sardegna.

"In Sardegna stiamo investendo 15 miliardi di euro", ha detto Salvini, "tra le opere in programma ci sono il raddoppio della linea ferroviaria Cagliari-Oristano, la realizzazione della metropolitana di Cagliari, il nuovo porto di Olbia e il nuovo aeroporto di Alghero".

Salvini ha concluso il suo intervento lanciando un messaggio ai sardi: "Il centrodestra è la vera alternativa al governo di centrosinistra in Sardegna. Con noi la Sardegna potrà crescere e prosperare".

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Siglato a Cagliari, nella sede dell’Accademia del Buon Gusto, il Protocollo d’intesa che sancisce un’importante collaborazione tra Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale, e l’Unione Regionale Cuochi Sardegna (URCSA). Scopo principale la promozione e la tutela della cultura enogastronomica isolana, considerata un biglietto da visita per la Regione Sardegna, in Italia e nel resto del mondo. La ricchezza agroalimentare dell’isola dei Nuraghi viene considerata da tutti un patrimonio straordinario di unicità e questo è ritenuto fondamentale. Da questo nasce l’accordo, che porterà i protagonisti ad una collaborazione per garantire non solo la promozione ma anche una vera e propria tutela dell’agroalimentare sardo e degli stessi consumatori. L’Assessorato dell’Agricoltura e l’URCSA, attraverso l’agenzia Laore, organo di attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale, si impegnano a tal fine a organizzare e promuovere attività che mirino alla tutela del territorio, a migliorare e garantire la qualità della produzione primaria e della cultura gastronomica intesa come patrimonio storico e culturale.

Le parti ritengono che una mirata sinergia possa stimolare importanti occasioni di confronto e approfondimento su tematiche concernenti il patrimonio agricolo, pastorale ed enogastronomico sardo, il sostegno e la diffusione di modelli alimentari sostenibili legati a forme di produzione territoriale nonché valorizzare la conoscenza di prodotti tipici e della filiera agroalimentare, oltre alla promozione di una sana alimentazione fondata su queste risorse e sulle loro adeguate trasformazioni.

L’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale e l’URCSA manifestano così l’interesse a programmare, promuovere e intraprendere, tra le altre, attività comuni tese a collaborare per l’attuazione di finalità condivise nei campi d’azione specifici. Si impegnano a diffondere l’informazione, l’identificazione, l’origine e la conoscenza dei prodotti agroalimentari favorendo la loro classificazione e valorizzazione lungo la filiera, per consentire la rintracciabilità e la trasparenza nel mercato di riferimento nonché la loro diffusione con particolare riguardo all’offerta di quelli tipici o locali, anche attraverso la rete delle attività o delle strutture ristorative. Si tratta - hanno sottolineato dall’Assessorato dell’Agricoltura - di un momento importante in linea con quanto già fatto per la valorizzazione della nostra enogastronomia, che passa anche attraverso i cuochi, che sono gli ambasciatori del Made in Sardegna nel mondo. Iniziare un percorso di iniziative comuni per far conoscere a cittadini italiani e stranieri la grande qualità dei nostri prodotti, attraverso i cuochi sardi.

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I dati relativi all’attività di donazione e trapianto in Sardegna nell’anno 2023 sono stati presentati questa mattina, nella sede dell’assessorato della Sanità a Cagliari, nel corso di una conferenza stampa dal dottor Lorenzo D’Antonio, Coordinatore del centro regionale trapianti, presente l’assessore Carlo Doria. 

D’Antonio ha messo in evidenza l’importante incremento dell’attività di segnalazione di potenziali donatori, pari a circa il +44% rispetto al 2022 (115 segnalati nel 2023, contro gli 80 nell’anno precedente), ossia 72.4 potenziali donatori segnalati per milione di popolazione. Tale dato, ha specificato D’Antonio, se messo in relazione a quello nazionale del 50.5, colloca la Regione Sardegna tra le prime regioni in Italia per tasso di segnalazione, dopo la Toscana ed insieme al Veneto, Emilia Romagna e il Piemonte, realtà considerate tra le più virtuose nel settore. 

“Un risultato - ha precisato il Coordinatore regionale trapianti Lorenzo D’Antonio - che è stato possibile  grazie all'attività sinergica che viene svolta da tutto il Sistema Sanitario Regionale, a partire per esempio dai Pronto Soccorso, dalle terapie intensive, passando per le Neurochirurgie e Neurologie e da tutti quei reparti che trattano le patologie tempo-dipendenti . Il percorso di donazione e trapianto - ha spiegato D’Antonio - coinvolge moltissime discipline e, oltretutto, è un settore che non è programmabile nella sua attività e tale caratteristica impone ulteriori criticità che, grazie all'impegno di tutta la rete, riusciamo a superare”.

Un sensibile aumento - ha aggiunto - si registra nel numero dei donatori utilizzati (ovvero donatori di cui è stato trapiantato almeno un organo) con un + 17.3%  rispetto al 2022 (pari al 38.4 per milione di popolazione, rispetto al 28.1 del dato nazionale). 

Nel 2023 il numero dei trapianti sono aumentati rispetto al 2022 (79 rispetto ai 76 trapianti del 2022).

In particolare, risultano 35 trapianti di fegato (contro i 33), 2 trapianti combinati fegato-rene (nessuno nel 2022), 30 trapianti di rene singolo (contro i 34), 7 trapianti di cuore (erano stati 7 anche nell’anno precedente), 5 trapianti polmone eseguiti a Torino in base a convenzione con organi di donatori sardi (erano 2 trapianti nel 2022). Inoltre nel corso del 2023 sono stati effettuati 40 prelievi di cornee. 

Riguardo ai tempi medi di attesa dei pazienti trapiantati ed a quelli relativi ai tempi medi di attesa in lista, questi risultano migliori rispetto ai dati medi nazionali. In Sardegna, infatti, il tempo medio di attesa in lista dei pazienti trapiantati è di 0.68 anni per trapianto di fegato (contro lo 0.83 a livello nazionale), 0.48 anni per trapianto di cuore (contro lo 0.83 anni a livello nazionale), e lo 0.56 anni per trapianto di rene (a fronte di 1.75 anni a livello nazionale).

Nell’ambito della divulgazione della cultura della donazione, nel 2023 - ha spiegato D’Antonio, sono state intraprese diverse iniziative da parte del Centro Regionale Trapianti per sensibilizzare i cittadini e in modo particolare sono stati realizzati incontri con gli studenti delle scuole superiori, nonché appuntamenti formativi con i dirigenti degli uffici dell’anagrafe dei Comuni della Sardegna, nell’ambito del progetto “Una scelta in Comune‟. A tal proposito, risultano circa 316.000 i sardi che, presso i Comuni di residenza, si sono espressi riguardo la donazione: il 76.9% si è detto disponibile (lo stesso dato a livello nazionale è del 70%), mentre la percentuale di coloro che hanno comunicato di non voler donare i propri organi è pari al 23.1% ( a fronte di quello nazionale che è pari al 30%). 

Riguardo le dichiarazioni di volontà rilasciate in Sardegna, la provincia di Nuoro ha l’84.1% di quelle favorevoli, quella di Oristano il 78.1%, quella di Sassari il 77.4%, mentre quella di Cagliari il 75.4%. Da sottolineare che tra i comuni medio-grandi, le città di Nuoro e Alghero occupano rispettivamente il 2° e 3° posto a livello nazionale per dichiarazioni in Comune favorevoli alla donazione; mentre tra i comuni medio-piccoli, il Comune di Oliena occupa il 7° posto a livello nazionale. Infine, le opposizioni in Sardegna sono state, nel 2023, il 31.3% (contro il 29.6% del 2022 ed il 29.5% del dato nazionale 2023).

Infine, per quanto riguarda le opposizioni, D’Antonio, ha sottolineato che si tratta di una problematica di tipo culturale che dovrà essere affrontata soprattutto con la revisione dell’attuale normativa, ossia la Legge 91/99. 

Una legge - ha precisato il Coordinatore regionale dei trapianti - non più adeguata alla luce dei numeri dell'attività, che non sono più rapportabili al progresso scientifico che si è registrato recentemente nel settore. “Lavoriamo in una materia e in un ambito tecnologicamente avanzatissima, ma - conclude D’Antonio - con una norma vecchia di più di 25 anni”.

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 Il 50% dei sardi acquista in rete e il 22% delle imprese vende on line prodotti e servizi, nonostante le criticità. Fabio Mereu e Daniele Serra (Confartigianato Sardegna): “Le attività adeguino i
propri sistemi di vendita e i “non regolari” intraprendano la transizione imprenditoriale”.

830mila sardi, il 50,3% della popolazione, nel 2023 ha usato costantemente la rete per effettuare acquisti on line. Nel 2022 erano 648mila (il 40,5%) mentre solo 6 anni fa, nel 2018, erano solo 285mila gli isolani che acquistavano sul web. 
Numeri importanti che mettono l’Isola al 12esimo posto della classifica nazionale sull’uso di internet per fare le compere. Apre il Trentino Alto Adige con il 58%, seguito dalla Lombardia con il 56%.
All’ultimo posto la Calabria con il 37,4%.
Dall’analisi delle imprese sarde che vendono on line e offrono servizi digitali, (dati del 2022), emerge come in testa ci sia sempre il Trentino con il 25,9 %. Al secondo posto c’è la Sicilia (23,3%), al
terzo la Sardegna (22,4%). Nelle ultime tre posizioni troviamo Toscana (14,4%), Calabria (13,3%) e Liguria (10,1%). Nonostante i buoni numeri sardi, dal dossier emergono anche le criticità segnalate dalle aziende. Ovvero costi connessi all’avvio dell’e-commerce superiori ai benefici attesi. Inoltre, in un caso su dieci, pesa la logistica (10,8%), il quadro legislativo di riferimento (10,3%) e i problemi dei pagamenti online (9,1%).

Sono questi i dati salienti dell’analisi realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna sull’utilizzo dell’e-commerce nell’Isola, su fonte Istat 2018/2023.

Dall’analisi emerge come i sardi per il 62% comprino abbigliamento e scarpe, per il 28% articoli per la casa, per il 23% pc e cellulari, per il 22% film, per il 21% libri, riviste e giornali cartacei, per il 20% cosmetici, per il 18% articoli sportivi, per il 17% pasti e cibo dalle rivendite di prossimità, per il 16% farmaci, per il 15% abbonamenti internet, per il 14% giocatoli e articoli per l’infanzia,
per il 13% musica, per il 12% biglietti per i concerti, per il 9% tv, stereo e macchine fotografiche, per l’8% articoli per la pulizia della casa, per il 7% software, sempre per il 7% cibo e prodotti alimentari pronti con consegna a domicilio, 6% giochi on line e 5% ebook e giornali on line.

“Se da una parte abbiamo buoni numeri su coloro che acquistano online, è ancora bassa la percentuale delle aziende isolane che vendono prodotti e servizi in rete – commenta Fabio Mereu, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – per questo dobbiamo impegnarci a stimolare le piccole imprese, soprattutto quelle artigiane, ad adeguare la propria attività di vendita”. “In ogni caso – prosegue Mereu – stiamo notando che le realtà più piccole, pur a fronte di un ritardo rispetto alla performance digitale dei competitor di grandi dimensioni, ha voglia di cogliere le opportunità delle trasformazioni dei canali di vendita indotte dalla tecnologia”.

Infatti, migliaia di piccoli imprenditori hanno scoperto le infinite possibilità offerte da social network e portali e hanno sfruttato le nuove tecnologie che vanno a intercettare nuove fette di mercato, promuovono l’artigianato locale e fidelizzano i consumatori.

“Tanti hanno iniziato con la vendita, amatoriale, di piccoli oggetti o servizi – sottolinea Mereu – e molti di questi hanno voluto trasformare questa attività in vere e proprie imprese uscendo da
situazioni “non regolari” dal punto di vista imprenditoriale. In pratica la passione per la vendita on line, grazie all’esperienza maturata, si è trasformata in impresa vera e propria. La nostra Associazione sta accompagnando, ogni giorno, queste realtà in questa importante transizione imprenditoriale”.

Secondo le recenti evidenze del sistema Excelsior di Unioncamere-Anpal, nel 2023 il 78,5% delle piccole imprese sarde che ha effettuato investimenti per la trasformazione digitale, il 51% adottando piani integrati di investimenti nel digitale (investimenti di elevata importanza in due o più ambiti), il 23,7% investendo in un solo ambito del digitale.

“Quelle che si sono già strutturate, offrono una ampia gamma di prodotti e servizi, – commenta Daniele Serra, Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – e parliamo dei manufatti tipici e
tradizionali, venduti sulle più importanti piattaforme di commercio, oppure dei prodotti agroalimentari che, attraverso dei piccoli portali, raggiungono qualunque tavola del Mondo, oppure ancora i
servizi che le imprese digitali offrono a migliaia di clienti in ogni angolo del nostro Pianeta”. “Per questo – rimarca Serra - continuiamo a ribadire come per le aziende sia fondamentale la presenza sul web: l’innovazione è una delle ricette vincenti per superare la difficile congiuntura. Gli artigiani hanno tanto da offrire in termini di qualità e di unicità dei prodotti e non devono limitarsi all’utenza locale: grazie al web i potenziali acquirenti sono moltissimi”.

“Per sfruttare al meglio questa opportunità di business – proseguono Mereu e Serra –occorre attivarsi per ottenere il massimo rendimento; è una occasione che è davvero a misura di qualsiasi azienda e si rivolge anche ai mercati europei e mondiali”. “In ogni caso – concludono Presidente e Segretario - bisogna stare con i piedi per terra e non farsi prendere da facili entusiasmi”.


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 Il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, accompagnato dall'Assessore Valeria Satta, ha visitato questa mattina a Rimini lo stand della Regione Sardegna, presente alla 45a edizione del  SIGEP, il Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianale e caffè.

Nel corso della visita, Lollobrigida ha simbolicamente tagliato il nastro inaugurale dello stand, sottolineando così l'importanza della presenza della Regione Sardegna, per la prima volta, all'importante fiera internazionale ospitata a Rimini in questi giorni.

La presenza di Lollobrigida allo stand, è stato sottolineato dai rappresentanti della Regione, conferma l'attenzione che il Ministero sta riservando alle questioni della Sardegna e della promozione dei suoi prodotti agroalimentari nel mondo.

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 Il rilancio della Sider Alloys di Portovesme è stato al centro di un incontro svoltosi oggi a Roma nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Oltre i rappresentanti del Ministero, vi hanno preso parte i vertici aziendali, gli assessori del Lavoro Ada Lai e dell’Industria Anita Pili, la presidenza, con il consulente Carlo Lolliri, e le segreterie nazionali e territoriali delle organizzazioni sindacali. Nel corso della riunione, l’assessorato del Lavoro ha confermato di aver attivato, con la legge regionale 17/2023, tutti gli interventi volti a ridurre la condizione di disagio dei lavoratori che percepiscono la mobilità in deroga, attraverso l’erogazione di un’indennità ad integrazione del reddito per gli anni 2023 e 2024, pari a 500 euro mensili.

Durante l’incontro i rappresentanti della Regione hanno inoltre manifestato l’esigenza di avere reali garanzie sul futuro della fabbrica di Portovesme, alla luce delle ulteriori risorse stanziate dai fondi del proprio bilancio per circa 2,5 milioni di euro.

I due assessori hanno infatti sottolineato che sono più di 300 i lavoratori che attendono da anni di essere reintegrati nell’azienda e che pertanto è ormai improcrastinabile che giunga la conferma della reale e concreta volontà di ripresa dell’attività di produzione dell’alluminio, con la sua attesa ricaduta occupazionale. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha fissato un nuovo incontro per il prossimo 6 febbraio.

 

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Oggi, nella sede del Ministero del Lavoro - presenti l’Assessore regionale del Lavoro Ada Lai, l’azienda Eurallumina Spa e le Organizzazioni Sindacali - è stato sottoscritto l’Accordo in sede Ministeriale per la concessione della CIGS in deroga in favore dei 201 lavoratori della società Eurallumina SpA. La Regione ha messo a disposizione i residui dei fondi assegnati nel 2023 per le aree di crisi complessa per un importo pari a 626.473 euro, consentendo, pertanto, l’erogazione in tempi brevi dei primi mesi di Cassa Integrazione senza dover attendere il Decreto di ripartizione del Ministero del Lavoro per l’annualità 2024. Con la firma del presente accordo, la Regione auspica che venga sottoscritto quanto prima l’Addendum al Protocollo di Intesa, indispensabile per la prosecuzione degli investimenti da parte di Eurallumina SpA e per gli ammortizzatori sociali nel triennio, per il quale il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha fissato un incontro a fine mese.

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