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Siglato a Cagliari, nella sede dell’Accademia del Buon Gusto, il Protocollo d’intesa che sancisce un’importante collaborazione tra Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale, e l’Unione Regionale Cuochi Sardegna (URCSA). Scopo principale la promozione e la tutela della cultura enogastronomica isolana, considerata un biglietto da visita per la Regione Sardegna, in Italia e nel resto del mondo. La ricchezza agroalimentare dell’isola dei Nuraghi viene considerata da tutti un patrimonio straordinario di unicità e questo è ritenuto fondamentale. Da questo nasce l’accordo, che porterà i protagonisti ad una collaborazione per garantire non solo la promozione ma anche una vera e propria tutela dell’agroalimentare sardo e degli stessi consumatori. L’Assessorato dell’Agricoltura e l’URCSA, attraverso l’agenzia Laore, organo di attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale, si impegnano a tal fine a organizzare e promuovere attività che mirino alla tutela del territorio, a migliorare e garantire la qualità della produzione primaria e della cultura gastronomica intesa come patrimonio storico e culturale.

Le parti ritengono che una mirata sinergia possa stimolare importanti occasioni di confronto e approfondimento su tematiche concernenti il patrimonio agricolo, pastorale ed enogastronomico sardo, il sostegno e la diffusione di modelli alimentari sostenibili legati a forme di produzione territoriale nonché valorizzare la conoscenza di prodotti tipici e della filiera agroalimentare, oltre alla promozione di una sana alimentazione fondata su queste risorse e sulle loro adeguate trasformazioni.

L’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale e l’URCSA manifestano così l’interesse a programmare, promuovere e intraprendere, tra le altre, attività comuni tese a collaborare per l’attuazione di finalità condivise nei campi d’azione specifici. Si impegnano a diffondere l’informazione, l’identificazione, l’origine e la conoscenza dei prodotti agroalimentari favorendo la loro classificazione e valorizzazione lungo la filiera, per consentire la rintracciabilità e la trasparenza nel mercato di riferimento nonché la loro diffusione con particolare riguardo all’offerta di quelli tipici o locali, anche attraverso la rete delle attività o delle strutture ristorative. Si tratta - hanno sottolineato dall’Assessorato dell’Agricoltura - di un momento importante in linea con quanto già fatto per la valorizzazione della nostra enogastronomia, che passa anche attraverso i cuochi, che sono gli ambasciatori del Made in Sardegna nel mondo. Iniziare un percorso di iniziative comuni per far conoscere a cittadini italiani e stranieri la grande qualità dei nostri prodotti, attraverso i cuochi sardi.

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I dati relativi all’attività di donazione e trapianto in Sardegna nell’anno 2023 sono stati presentati questa mattina, nella sede dell’assessorato della Sanità a Cagliari, nel corso di una conferenza stampa dal dottor Lorenzo D’Antonio, Coordinatore del centro regionale trapianti, presente l’assessore Carlo Doria. 

D’Antonio ha messo in evidenza l’importante incremento dell’attività di segnalazione di potenziali donatori, pari a circa il +44% rispetto al 2022 (115 segnalati nel 2023, contro gli 80 nell’anno precedente), ossia 72.4 potenziali donatori segnalati per milione di popolazione. Tale dato, ha specificato D’Antonio, se messo in relazione a quello nazionale del 50.5, colloca la Regione Sardegna tra le prime regioni in Italia per tasso di segnalazione, dopo la Toscana ed insieme al Veneto, Emilia Romagna e il Piemonte, realtà considerate tra le più virtuose nel settore. 

“Un risultato - ha precisato il Coordinatore regionale trapianti Lorenzo D’Antonio - che è stato possibile  grazie all'attività sinergica che viene svolta da tutto il Sistema Sanitario Regionale, a partire per esempio dai Pronto Soccorso, dalle terapie intensive, passando per le Neurochirurgie e Neurologie e da tutti quei reparti che trattano le patologie tempo-dipendenti . Il percorso di donazione e trapianto - ha spiegato D’Antonio - coinvolge moltissime discipline e, oltretutto, è un settore che non è programmabile nella sua attività e tale caratteristica impone ulteriori criticità che, grazie all'impegno di tutta la rete, riusciamo a superare”.

Un sensibile aumento - ha aggiunto - si registra nel numero dei donatori utilizzati (ovvero donatori di cui è stato trapiantato almeno un organo) con un + 17.3%  rispetto al 2022 (pari al 38.4 per milione di popolazione, rispetto al 28.1 del dato nazionale). 

Nel 2023 il numero dei trapianti sono aumentati rispetto al 2022 (79 rispetto ai 76 trapianti del 2022).

In particolare, risultano 35 trapianti di fegato (contro i 33), 2 trapianti combinati fegato-rene (nessuno nel 2022), 30 trapianti di rene singolo (contro i 34), 7 trapianti di cuore (erano stati 7 anche nell’anno precedente), 5 trapianti polmone eseguiti a Torino in base a convenzione con organi di donatori sardi (erano 2 trapianti nel 2022). Inoltre nel corso del 2023 sono stati effettuati 40 prelievi di cornee. 

Riguardo ai tempi medi di attesa dei pazienti trapiantati ed a quelli relativi ai tempi medi di attesa in lista, questi risultano migliori rispetto ai dati medi nazionali. In Sardegna, infatti, il tempo medio di attesa in lista dei pazienti trapiantati è di 0.68 anni per trapianto di fegato (contro lo 0.83 a livello nazionale), 0.48 anni per trapianto di cuore (contro lo 0.83 anni a livello nazionale), e lo 0.56 anni per trapianto di rene (a fronte di 1.75 anni a livello nazionale).

Nell’ambito della divulgazione della cultura della donazione, nel 2023 - ha spiegato D’Antonio, sono state intraprese diverse iniziative da parte del Centro Regionale Trapianti per sensibilizzare i cittadini e in modo particolare sono stati realizzati incontri con gli studenti delle scuole superiori, nonché appuntamenti formativi con i dirigenti degli uffici dell’anagrafe dei Comuni della Sardegna, nell’ambito del progetto “Una scelta in Comune‟. A tal proposito, risultano circa 316.000 i sardi che, presso i Comuni di residenza, si sono espressi riguardo la donazione: il 76.9% si è detto disponibile (lo stesso dato a livello nazionale è del 70%), mentre la percentuale di coloro che hanno comunicato di non voler donare i propri organi è pari al 23.1% ( a fronte di quello nazionale che è pari al 30%). 

Riguardo le dichiarazioni di volontà rilasciate in Sardegna, la provincia di Nuoro ha l’84.1% di quelle favorevoli, quella di Oristano il 78.1%, quella di Sassari il 77.4%, mentre quella di Cagliari il 75.4%. Da sottolineare che tra i comuni medio-grandi, le città di Nuoro e Alghero occupano rispettivamente il 2° e 3° posto a livello nazionale per dichiarazioni in Comune favorevoli alla donazione; mentre tra i comuni medio-piccoli, il Comune di Oliena occupa il 7° posto a livello nazionale. Infine, le opposizioni in Sardegna sono state, nel 2023, il 31.3% (contro il 29.6% del 2022 ed il 29.5% del dato nazionale 2023).

Infine, per quanto riguarda le opposizioni, D’Antonio, ha sottolineato che si tratta di una problematica di tipo culturale che dovrà essere affrontata soprattutto con la revisione dell’attuale normativa, ossia la Legge 91/99. 

Una legge - ha precisato il Coordinatore regionale dei trapianti - non più adeguata alla luce dei numeri dell'attività, che non sono più rapportabili al progresso scientifico che si è registrato recentemente nel settore. “Lavoriamo in una materia e in un ambito tecnologicamente avanzatissima, ma - conclude D’Antonio - con una norma vecchia di più di 25 anni”.

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 Il 50% dei sardi acquista in rete e il 22% delle imprese vende on line prodotti e servizi, nonostante le criticità. Fabio Mereu e Daniele Serra (Confartigianato Sardegna): “Le attività adeguino i
propri sistemi di vendita e i “non regolari” intraprendano la transizione imprenditoriale”.

830mila sardi, il 50,3% della popolazione, nel 2023 ha usato costantemente la rete per effettuare acquisti on line. Nel 2022 erano 648mila (il 40,5%) mentre solo 6 anni fa, nel 2018, erano solo 285mila gli isolani che acquistavano sul web. 
Numeri importanti che mettono l’Isola al 12esimo posto della classifica nazionale sull’uso di internet per fare le compere. Apre il Trentino Alto Adige con il 58%, seguito dalla Lombardia con il 56%.
All’ultimo posto la Calabria con il 37,4%.
Dall’analisi delle imprese sarde che vendono on line e offrono servizi digitali, (dati del 2022), emerge come in testa ci sia sempre il Trentino con il 25,9 %. Al secondo posto c’è la Sicilia (23,3%), al
terzo la Sardegna (22,4%). Nelle ultime tre posizioni troviamo Toscana (14,4%), Calabria (13,3%) e Liguria (10,1%). Nonostante i buoni numeri sardi, dal dossier emergono anche le criticità segnalate dalle aziende. Ovvero costi connessi all’avvio dell’e-commerce superiori ai benefici attesi. Inoltre, in un caso su dieci, pesa la logistica (10,8%), il quadro legislativo di riferimento (10,3%) e i problemi dei pagamenti online (9,1%).

Sono questi i dati salienti dell’analisi realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna sull’utilizzo dell’e-commerce nell’Isola, su fonte Istat 2018/2023.

Dall’analisi emerge come i sardi per il 62% comprino abbigliamento e scarpe, per il 28% articoli per la casa, per il 23% pc e cellulari, per il 22% film, per il 21% libri, riviste e giornali cartacei, per il 20% cosmetici, per il 18% articoli sportivi, per il 17% pasti e cibo dalle rivendite di prossimità, per il 16% farmaci, per il 15% abbonamenti internet, per il 14% giocatoli e articoli per l’infanzia,
per il 13% musica, per il 12% biglietti per i concerti, per il 9% tv, stereo e macchine fotografiche, per l’8% articoli per la pulizia della casa, per il 7% software, sempre per il 7% cibo e prodotti alimentari pronti con consegna a domicilio, 6% giochi on line e 5% ebook e giornali on line.

“Se da una parte abbiamo buoni numeri su coloro che acquistano online, è ancora bassa la percentuale delle aziende isolane che vendono prodotti e servizi in rete – commenta Fabio Mereu, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – per questo dobbiamo impegnarci a stimolare le piccole imprese, soprattutto quelle artigiane, ad adeguare la propria attività di vendita”. “In ogni caso – prosegue Mereu – stiamo notando che le realtà più piccole, pur a fronte di un ritardo rispetto alla performance digitale dei competitor di grandi dimensioni, ha voglia di cogliere le opportunità delle trasformazioni dei canali di vendita indotte dalla tecnologia”.

Infatti, migliaia di piccoli imprenditori hanno scoperto le infinite possibilità offerte da social network e portali e hanno sfruttato le nuove tecnologie che vanno a intercettare nuove fette di mercato, promuovono l’artigianato locale e fidelizzano i consumatori.

“Tanti hanno iniziato con la vendita, amatoriale, di piccoli oggetti o servizi – sottolinea Mereu – e molti di questi hanno voluto trasformare questa attività in vere e proprie imprese uscendo da
situazioni “non regolari” dal punto di vista imprenditoriale. In pratica la passione per la vendita on line, grazie all’esperienza maturata, si è trasformata in impresa vera e propria. La nostra Associazione sta accompagnando, ogni giorno, queste realtà in questa importante transizione imprenditoriale”.

Secondo le recenti evidenze del sistema Excelsior di Unioncamere-Anpal, nel 2023 il 78,5% delle piccole imprese sarde che ha effettuato investimenti per la trasformazione digitale, il 51% adottando piani integrati di investimenti nel digitale (investimenti di elevata importanza in due o più ambiti), il 23,7% investendo in un solo ambito del digitale.

“Quelle che si sono già strutturate, offrono una ampia gamma di prodotti e servizi, – commenta Daniele Serra, Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – e parliamo dei manufatti tipici e
tradizionali, venduti sulle più importanti piattaforme di commercio, oppure dei prodotti agroalimentari che, attraverso dei piccoli portali, raggiungono qualunque tavola del Mondo, oppure ancora i
servizi che le imprese digitali offrono a migliaia di clienti in ogni angolo del nostro Pianeta”. “Per questo – rimarca Serra - continuiamo a ribadire come per le aziende sia fondamentale la presenza sul web: l’innovazione è una delle ricette vincenti per superare la difficile congiuntura. Gli artigiani hanno tanto da offrire in termini di qualità e di unicità dei prodotti e non devono limitarsi all’utenza locale: grazie al web i potenziali acquirenti sono moltissimi”.

“Per sfruttare al meglio questa opportunità di business – proseguono Mereu e Serra –occorre attivarsi per ottenere il massimo rendimento; è una occasione che è davvero a misura di qualsiasi azienda e si rivolge anche ai mercati europei e mondiali”. “In ogni caso – concludono Presidente e Segretario - bisogna stare con i piedi per terra e non farsi prendere da facili entusiasmi”.


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 Il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, accompagnato dall'Assessore Valeria Satta, ha visitato questa mattina a Rimini lo stand della Regione Sardegna, presente alla 45a edizione del  SIGEP, il Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianale e caffè.

Nel corso della visita, Lollobrigida ha simbolicamente tagliato il nastro inaugurale dello stand, sottolineando così l'importanza della presenza della Regione Sardegna, per la prima volta, all'importante fiera internazionale ospitata a Rimini in questi giorni.

La presenza di Lollobrigida allo stand, è stato sottolineato dai rappresentanti della Regione, conferma l'attenzione che il Ministero sta riservando alle questioni della Sardegna e della promozione dei suoi prodotti agroalimentari nel mondo.

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 Il rilancio della Sider Alloys di Portovesme è stato al centro di un incontro svoltosi oggi a Roma nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Oltre i rappresentanti del Ministero, vi hanno preso parte i vertici aziendali, gli assessori del Lavoro Ada Lai e dell’Industria Anita Pili, la presidenza, con il consulente Carlo Lolliri, e le segreterie nazionali e territoriali delle organizzazioni sindacali. Nel corso della riunione, l’assessorato del Lavoro ha confermato di aver attivato, con la legge regionale 17/2023, tutti gli interventi volti a ridurre la condizione di disagio dei lavoratori che percepiscono la mobilità in deroga, attraverso l’erogazione di un’indennità ad integrazione del reddito per gli anni 2023 e 2024, pari a 500 euro mensili.

Durante l’incontro i rappresentanti della Regione hanno inoltre manifestato l’esigenza di avere reali garanzie sul futuro della fabbrica di Portovesme, alla luce delle ulteriori risorse stanziate dai fondi del proprio bilancio per circa 2,5 milioni di euro.

I due assessori hanno infatti sottolineato che sono più di 300 i lavoratori che attendono da anni di essere reintegrati nell’azienda e che pertanto è ormai improcrastinabile che giunga la conferma della reale e concreta volontà di ripresa dell’attività di produzione dell’alluminio, con la sua attesa ricaduta occupazionale. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha fissato un nuovo incontro per il prossimo 6 febbraio.

 

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Oggi, nella sede del Ministero del Lavoro - presenti l’Assessore regionale del Lavoro Ada Lai, l’azienda Eurallumina Spa e le Organizzazioni Sindacali - è stato sottoscritto l’Accordo in sede Ministeriale per la concessione della CIGS in deroga in favore dei 201 lavoratori della società Eurallumina SpA. La Regione ha messo a disposizione i residui dei fondi assegnati nel 2023 per le aree di crisi complessa per un importo pari a 626.473 euro, consentendo, pertanto, l’erogazione in tempi brevi dei primi mesi di Cassa Integrazione senza dover attendere il Decreto di ripartizione del Ministero del Lavoro per l’annualità 2024. Con la firma del presente accordo, la Regione auspica che venga sottoscritto quanto prima l’Addendum al Protocollo di Intesa, indispensabile per la prosecuzione degli investimenti da parte di Eurallumina SpA e per gli ammortizzatori sociali nel triennio, per il quale il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha fissato un incontro a fine mese.

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L'Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città più care d'Italia del 2023, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti.

Uno studio basato sull'inflazione media dello scorso anno resa nota oggi dall'Istat che consente di dare, quindi, la spesa che una famiglia nel 2023 ha pagato effettivamente in più rispetto al 2022.

In testa alla classifica delle città più care del 2023, Milano dove l'inflazione media pari a +6,1%, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua, pari, per una famiglia media, a 1656 euro in più rispetto al 2022. Medaglia d'argento per Varese, +6%, con un incremento di spesa sul 2022 pari a 1582 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Bolzano, con +5,8% e dove una famiglia tipo ha avuto nel 2023 una spesa supplementare pari a 1541 euro annui.

Segue Grosseto (+6,8%, 2° inflazione più alta d'Italia, pari a 1533 euro), al quinto posto Genova, che nel 2023 ha avuto, insieme a Brindisi, la maggior inflazione del Paese, +6,9%, con un esborso a famiglia di 1504 euro in più rispetto al 2022.

Seguono Perugia (+6,4%, +1470 euro), al settimo posto Alessandria, terza in Italia per inflazione ex aequo con Benevento (+6,6%), con una stangata pari a 1466 euro, poi Siena (+6,5%, +1465 euro).

Chiudono la top ten Lecco e Lodi (entrambe con +5,7% e +1447 euro). 

Sull'altro fronte della classifica, la città più virtuosa è Potenza, con l'inflazione più bassa d'Italia (+3,7%) e dove in media si sono spesi "solo" 731 euro in più nel corso del 2023. Al 2° posto Catanzaro (+4,4%, la seconda inflazione più bassa ex aequo con Reggio Emilia, +822 euro). Medaglia di bronzo Reggio Calabria, terza sia per inflazione (+4,5%) che per spesa (+840 euro).

Bene anche Bari (7° con +5,3% e +920 euro), Ancona (8° con +4,7% e + 934 euro). Chiude la top ten della città risparmiose Cagliari (+5,4%, +1014 euro).

 

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La Legge regionale 12 marzo 1984, n. 9, in occasione delle Elezioni del Presidente della Regione e del Consiglio regionale della Sardegna, prevede che gli elettori sardi iscritti all'Anagrafe italiana residenti all'estero (e quelli che hanno in corso la procedura di iscrizione, attestata dall’Ufficio consolare dello Stato estero di provenienza) abbiano diritto ad un contributo per la partecipazione al voto.

Il contributo è commisurato alle spese di viaggio effettivamente sostenute, fino a un massimo di 250 euro per gli elettori provenienti da paesi europei e di 1.000 euro per gli elettori provenienti da paesi extraeuropei. Tale rimborso potrà essere erogato per le seguenti categorie:

  • iscritti all'Anagrafe italiana residenti all'estero;
  • residenti all’estero che hanno in corso la procedura di iscrizione, attestata dall’Ufficio consolare dello Stato estero di provenienza;
  • i dipendenti di ruolo dello Stato in servizio all’estero, che siano notificati ai sensi delle Convenzioni di Vienna sulle relazioni diplomatiche e sulle relazioni consolari rispettivamente del 1961 e del 1963 (sarà necessario certificare con apposita documentazione questo stato);
  • i militari italiani in servizio presso gli uffici e le strutture della NATO dislocate all’estero (sarà necessario certificare con apposita documentazione questo stato).

Non hanno, invece, diritto al contributo gli elettori che si trovano all’estero per motivi di studio o per lavoro a tempo determinato che non possono, per legge, trasferire la residenza all’estero.

L'interessato deve presentarsi presso il Comune nel quale ha votato e consegnare al funzionario incaricato la seguente documentazione:

  • tessera elettorale o autorizzazione sostitutiva della stessa, vidimata presso la sezione elettorale e attestante l’avvenuta votazione;
  • documento d'identità;
  • biglietti e carte d’imbarco di andata e ritorno da cui risulti che il viaggio è stato effettuato entro i seguenti termini: essere giunti al Comune sardo non prima dei due mesi antecedenti la data delle votazioni e ripartire verso il Paese estero di residenza entro i due mesi successivi alle votazioni. Nel caso in cui il viaggio di andata o ritorno preveda la necessità di più mezzi, lo scalo non dovrà superare le 24 ore di sosta, pena la non rimborsabilità.

Il contributo sarà erogato all’interessato dall'Amministrazione comunale soltanto se la documentazione presentata sarà completa.

Gli elettori interessati devono richiedere personalmente il contributo al Comune prima del rientro al Paese estero e non è ammessa la delega.

La documentazione deve essere compilata dall’elettore (con eventuale supporto del comune di appartenenza) sui modelli disponibili e consegnata al Comune di appartenenza.

Sono incluse nel contributo le spese riconducibili all’elettore per viaggio in aereo, nave, treno e autobus extraurbani, mentre sono escluse le spese per pedaggi autostradali, taxi, autonoleggio (con o senza conducente), rimborso chilometrico carburante e parcheggio e passaggio auto in nave anche se auto di proprietà.

Per Il rimborso tramite bonifico bancario personale o anche cointestato con il beneficiario, all’atto della compilazione della modulistica sarà necessario comunicare il codice IBAN completo di SWIFT.

Per maggiori informazioni visitare il sito della Regione Autonoma della Sardegna - RAS al seguente link https://sus.regione.sardegna.it/sus/searchprocedure/details/24

L'ufficio Comunale per la ricezione pratiche AIRE, al piano primo del palazzo comunale di piazza De Gasperi 2, aprirà al pubblico nei seguenti giorni e orari:

  • venerdì 23 febbraio 2024, dalle ore 15 alle ore 17.30;
  • sabato 24 febbraio 2024, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18;
  • domenica 25 febbraio 2024, dalle ore 8 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 19;
  • lunedì 26 febbraio 2024, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18;
  • martedì 27 febbraio 2024, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 17.30;
  • mercoledì 28 febbraio 2024, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 17.30.

Gli elettori possono presentare la documentazione venerdì 23 o sabato 24 febbraio 2024. In particolare, se devono ripartire domenica 25 o lunedì 26 febbraio 2024, dovranno definire la pratica (considerato che la tessera elettorale verrà vidimata solo dopo la votazione di domenica 25 febbraio 2024) presentando tempestivamente e di persona la tessera elettorale vidimata e sottoscrivendo la domanda.

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Un nuovo sito internet e una moderna campagna di comunicazione istituzionale. Per l’Agenzia sarda delle politiche attive del lavoro il nuovo anno si apre con due iniziative a cui l’Agenzia ha lavorato a lungo con l’obiettivo di mettere a disposizione dei cittadini interessati ai temi del lavoro strumenti e informazioni aggiornate e aumentare la consapevolezza del ruolo dei Centri per l'impiego, vero cuore pulsante dell’Aspal.

La campagna di comunicazione "Centro per l'impiego vuol dire opportunità" è stata progettata proprio per promuovere i CPI e mettere in luce le molteplici opportunità professionali e servizi che ogni giorno offrono.

Al centro del visual un forziere da cui scaturisce “il tesoro” dei Centri per l’impiego con i simboli a rappresentare capacità di orientamento, spinta per l’innovazione, supporto alla creatività, sostegno nell’accesso al lavoro, aiuto nell’inserimento, stimolo alla formazione. Tutti servizi resi con grande professionalità quotidianamente e gratuitamente.

La campagna è stata realizzata nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), specificamente all'interno della Missione M5C1- Investimento 1.1 "Potenziamento dei Centri per l'impiego".

La scelta di utilizzare canali multimediali (affissioni, spot radiofonici e televisivi, social media, siti web tematici, autobus, distribuzione di

locandine e brochure) evidenzia la volontà di raggiungere un vasto pubblico e comunicare in modo efficace il messaggio.

Il sito internet (www.aspalsardegna.it) di facile navigazione e ottimizzato per dispositivi mobili, è realizzato per fornire in modo chiaro e efficace e accessibile informazioni aggiornate, contenuti informativi e servizi utili. Si tratta di una piattaforma digitale avanzata per offrire un'esperienza ottimale per gli utenti (design responsive, interfaccia intuitiva, contenuto visuale coinvolgente, velocità di caricamento rapida, contenuti dinamici, navigazione intelligente).

Dal nuovo sito oltre che avere tutte le informazioni sull’Aspal e i CPI si potrà accedere direttamente ai servizi del SIL e dell’aspalPOST.

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“La capacità della politica di accogliere le esigenze delle comunità si pesa soprattutto attraverso i risultati che arrivano dalla buona collaborazione tra Enti, in particolare tra Comuni e Regione. Non era mai successo che il Comune di Torpè avesse beneficiato di risorse così importanti per il sostegno allo sviluppo e alla crescita della qualità della vita dei territori”. Lo ha detto l’assessore dei Lavori pubblici di Torpè, Enrico Satta, nel commentare uno stanziamento generale da oltre due milioni di euro, per diversi interventi infrastrutturali in partenza nei prossimi mesi, che la Regione Sardegna ha destinato al centro baroniese con l’approvazione dell’ultima variazione di bilancio. “Si tratta di risorse fondamentali – ha proseguito Enrico Satta – attraverso le quali intendiamo creare i presupposti e le condizioni affinché tutta la comunità goda di un territorio adeguato al buon vivere e appetibile a tutti coloro che intendono trascorrere a Torpè le proprie vacanze”.

I progetti da realizzare. Uno dei principali progetti che beneficerà dei fondi regionali è la pista ciclabile con cui si collegherà Torpè al litorale dell’alta Baronia. “Un collegamento molto atteso da residenti e turisti che permetterà a Torpè di offrirsi come valida alternativa alla storica proposta dei centri costieri”. L'Unione dei Comuni del Montalbo ha ricevuto infatti i finanziamenti per realizzare questa importante infrastruttura dopo un costante confronto, durato mesi, dove “l’amministrazione comunale di Torpè, coordinata dal sindaco, Martino Sanna, ha giocato un ruolo centrale nelle trattative con gli uffici dell’Assessorato regionale dei Lavori pubblici e con lo stesso assessore, Pierluigi Saiu, che ha seguito sempre con particolare attenzione tutte le argomentazioni che abbiamo illustrato sui suoi tavoli e a cui riconosciamo il merito di aver onorato gli impegni presi”, ha ricordato Satta. “Al contempo è giusto ringraziare, per lo straordinario gioco di squadra portato avanti, tutti i consiglieri di maggioranza, sempre presenti e fondamentali nell’attività amministrativa e di supporto alla Giunta”.

Nel quadro delle azioni di riqualificazione, i fondi provenienti dall’Assestamento sono stati destinati anche per gli interventi nella piazza Liberazione e in via San Nicolò, con l'obiettivo di riqualificare le condotte delle acque bianche e della sede stradale, risolvendo così il gravoso problema degli allagamenti che si riscontra durante le forti piogge ed eliminando pertanto il disagio che da anni grava sui residenti. "A breve – ha precisato Satta – inizieranno i lavori del canale tombato che collegherà il Rio Preda Jana, da via Monte Nurres, al Rio Santa Caterina".

“Con questa nuova disponibilità di risorse – ha concluso l’assessore comunale – Torpè si prepara quindi ad affrontare sfide future importanti nell’offrire ai suoi cittadini un ambiente più gradevole. Si prevede, infatti, che tali progetti avranno un impatto positivo sulla quotidianità e qualità della vita, rendendolo il nostro paese un posto sicuro e gradevole dove vivere tutto l’anno o passare le proprie vacanze”.

 

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