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Lunedì, 18 Dicembre 2023 13:14

Premio donna e lavoro 2023

“Donna e Lavoro” è il premio regionale istituito per la valorizzazione delle migliori esperienze di lavoro delle donne della Sardegna, parte integrante di un piano di interventi a supporto del lavoro femminile, con particolare attenzione ai temi della parità di genere, per la costruzione di un mercato del lavoro più equo in termini di opportunità di carriera, competitività e flessibilità, priorità trasversali per la promozione dell'empowerment femminile, il contrasto alla discriminazione di genere e il sostegno allo sviluppo e al miglioramento continuo dell'imprenditorialità femminile.

Sulle note del Coro femminile di Orani Marianna Bussalai, si è aperta la  cerimonia di premiazione, che si è svolta a Cagliari, negli spazi di Sa Manifattura, alla presenza dell’assessore regionale del Lavoro Ada Lai, del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone e delle massime autorità civili, militari e religiose.

Ad aprire l’evento l’Assessore Lai. “Un premio per le donne che si sono distinte in Sardegna. La testimonianza di quanto sia importante il loro impegno, un simbolo dell’importanza del loro lavoro - ha detto Lai - La Regione Sardegna continuerà a sostenere la formazione e l’occupazione femminile, nei settori dell’istruzione e della ricerca, della cultura, del sociale, dell’imprenditoria e dell’economia identitaria. Un’occasione importante per dare valore e riconoscere la professionalità delle donne che contribuiscono, talvolta silenziosamente, alla crescita del Paese - ha sottolineato l’assessore - La valorizzazione e la condivisione delle migliori esperienze lavorative, professionali e imprenditoriali è uno stimolo per dare impulso al mercato del lavoro. Modelli, esempi ai quali ispirarsi.”

Quindici premi, suddivisi per categoria, per riconoscere l’eccellenza del lavoro femminile nei diversi ambiti del tessuto economico, sociale e culturale dell’Isola, realizzati dalla designer Mara Damiani, che nelle sue creazioni racconta il senso di appartenenza alla propria terra.

Donne che si sono distinte nel proprio lavoro in termini di professionalità, innovatività ed intraprendenza. Dalla ricerca alla sanità, dal mondo delle professioni alla cultura, dalle istituzioni al sociale. Il riconoscimento “Donna e Lavoro” dell’anno è stato conferito al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone. Per la categoria Istituzioni il premio è andato a Maria Alessandra Pelagatti, prima donna a guidare la Procura di Cagliari; per il Sociale a Suor Anna Cogoni che gestisce l'Oasi di San Vincenzo, casa di accoglienza per bambini e ragazzi in difficoltà; per la Didattica e Ricerca a Stella Piro Vernier, professoressa di analisi matematica all'università di Cagliari; per la Sanità alla chirurga senologa Rita Nonnis dell'Aou di Sassari; per il Turismo a Pasqua e Giovanna Palimodde, titolari dell'hotel-ristorante Su Gologone di Oliena (Nuoro); per l'Editoria Network e comunicazione a Caterina Cosseddu, editrice di Telesardegna; per l'Imprenditoria a Lucina Cellino, amministratrice delegata del Gruppo Cellino (farine e pasta); per il Giornalismo alla responsabile della sede ANSA di Cagliari Roberta Celot; per le Professioni all'ingegnera civile Maria Sias; per la Scrittura all'autrice Cristina Caboni; per l'Arte e Spettacolo all'attrice Lia Careddu; per la Comunicazione Sociale alla giornalista de l'Unione Sarda e scrittrice Maria Francesca Chiappe; per l'Artigianato alla tessitrice Wilda Scanu e per l'Agroalimentare alle imprenditrici vitivinicole Luisa e Giulia Mura. Infine tre riconoscimenti alla carriera per le esperte della Giuria, le giornaliste Carmina Conte (esperta in comunicazione) e Susi Ronchi (coordinatrice regionale Giulia giornaliste) e l'imprenditrice del settore florovivaistico Rosina Zuliani Sgaravatti.

“Il lavoro è l'inizio e la fine di tutto e lo dimostra il fatto che sia nell'articolo 1 della Costituzione italiana - ha affermato il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone - La storia, lontana nel tempo ma idealmente vicina, di Francesca Sanna Sulis a cui è intitolato questo premio è un esempio da ammirare e seguire perché dimostra quanto lavoro e politiche sociali siano strettamente legati e camminino di pari passo. Lo ricevo con la consapevolezza dell'urgenza di operare perché i talenti speciali delle donne, e delle giovani donne soprattutto, trovino spazi e modi per la giusta partecipazione e valorizzazione del loro potenziale nel mondo del lavoro. Lavoriamo, con un approccio di sistema, per far sì questo accada”.

La prima edizione del Premio “Donna e Lavoro”, istituita in attuazione di una delibera della Giunta regionale, recentemente adottata, è stata intestata a Francesca Sanna Sulis, imprenditrice, stilista e filantropa  sarda, nata a Muravera nel 1716, nota per la sua attività imprenditoriale nel campo dell’agricoltura, del welfare e soprattutto dell’abbigliamento e della seta; una donna affermata tra le personalità più importanti della sua epoca, nonché sostenitrice delle donne e dei giovani nel campo delle conquiste sociali, didattiche e del lavoro

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“Voglio ringraziare il ministro Locatelli per la sua sensibilità e per il dono che ci ha fatto oggi nell’incontrarci in questa impegnativa giornata in Sardegna. Siamo felici che possa osservare personalmente le numerose iniziative che la Regione intraprende per unire il mondo dell’assistenza socio-sanitaria a quella del sociale, affinché sia sempre la persona ad essere posta al centro. La Sardegna costituisce una grande avanguardia in quanto già da tempo dedichiamo 200 milioni del bilancio regionale all’assistenza ai soggetti più fragili e portatori di disabilità, uno stanziamento che fa di noi un unicum nel panorama nazionale”.

Lo ha detto il Presidente della Regione, Christian Solinas, che questa mattina ha ricevuto a Villa Devoto il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. Presente anche il Presidente del Consiglio Regionale Michele Pais.

“È anche importante sottolineare – ha proseguito il Presidente – quanto sia importante il nostro capitale umano: in Sardegna esiste un mondo vastissimo di associazioni del terzo settore e del no profit che collaborano costantemente con le Istituzioni regionali e che sono oggetto di finanziamenti specifici volti a offrire un servizio sempre migliore”.

“Ringrazio il Governatore Solinas e il Presidente Pais – ha detto il Ministro Locatelli – e tutto il mondo delle associazioni che in questi giorni avrò modo di visitare. In particolare sono felice di vedere alcune realtà che svolgono inclusione lavorativa delle persone con disabilità: è un tema su cui stiamo lavorando anche attraverso la riforma della Legge 68, nella quale crediamo molto. Inoltre stiamo portando avanti la riforma, che deriva dalla legge 227/2021 (Legge Delega) e prevede diversi decreti attuativi, il cui cuore è la semplificazione dell’iter per il riconoscimento dell’invalidità civile, che dovrà essere calato su tutto il territorio all’interno delle commissioni, con un accertatore unico. Tutti gli enti di tutte le Regioni dovranno adeguarsi e quindi garantire ai cittadini il superamento di accertamenti superflui e di tempi di attesa lunghissima. Credo che per la Sardegna sarà più facile che per altre regioni proprio grazie all’importante stanziamento di 200 milioni della Regione”.

“Oltre alle barriere architettoniche e culturali – ha sottolineato ancora il Ministro – spesso l’ostacolo è dato dalle barriere istituzionali che gravano in particolar modo sulle persone con disabilità e sulle loro famiglie. Inoltre, cosa rivoluzionaria ed importante, stiamo lavorando sull’introduzione del Progetto Individuale di Vita, attraverso appunto il superamento della frammentazione tra mondo sociosanitario e sociale e cercando di fare una presa in carico delle scelte delle persone. Perché la persona ha sì necessità del supporto sanitario ma anche e soprattutto di quella dimensione sociale e ricreativa, di quel ‘diritto alla felicità’ imprescindibile per tutti. Sono felice – ha continuato il Ministro – di essere in Sardegna a vedere personalmente il lavoro fatto dalla Regione in questi anni a garanzia di questi progetti anche sul Progetto di Vita. Un lavoro da proseguire insieme perché l’anno prossimo inizieranno i percorsi di formazione relativi ai decreti attuativi della riforma della Legge Delega, che riguarderanno il mondo dell’università, quello delle Istituzioni e quello del terzo settore”.

“Con il Ministro Casellati – ha aggiunto Locatelli – stiamo anche portando avanti il testo unico sulla disabilità, un riordino normativo fondamentale che da tempo doveva essere attuato. Inoltre sempre a livello governativo abbiamo attivato diversi tavoli, come quello sul riconoscimento della figura del care giver familiare convivente, per il quale per il 2024 sarà pronta una bozza di proposta normativa. Altri tavoli riguardano l’accessibilità universale, il diritto a partecipare agli eventi, a mobilità e trasporti, e a gennaio sarà attivato quello sulla modifica alla legge per i piani delle barriere architettoniche nel mondo pubblico e privato. Sono molto contenta che in Senato a tarda notte sia stato votato l’emendamento che incrementa e istituisce il fondo unico per le disabilità con una dotazione di oltre 150 milioni con il quale cercheremo di raggiungere i territori, le associazioni, per fare progetti che possano davvero favorire l’inclusione mediante la valorizzazione dei talenti di ogni persona. Nel 2024, per la prima volta al mondo l’Italia ospiterà un G7 a tema ‘Inclusione e disabilità’ – ha ricordato il Ministro Locatelli -  una grande sfida che siamo felici di poter intraprendere”.

“La Regione Sardegna dopo questi cinque anni può affermare di essere la regione più virtuosa in quanto a stanziamenti – afferma il Presidente Solinas. Oltre ai 200 milioni per l’assistenza, con le ultime manovre di bilancio, abbiamo investito su accessibilità e rimozione delle barriere architettoniche che rendono più difficile l’inclusione nella vita quotidiana, a partire dalle scuole. Questo non è certamente un punto d’arrivo, vogliamo fare ancora di più e per questo condividiamo totalmente l’opera del Governo in materia di accessibilità e inclusione di tutti: dobbiamo dare a tutti la possibilità di essere perfettamente integrato nella comunità in cui vive, nel lavoro così come in tutte le attività sportive, culturali e ricreative”.

Il Presidente Solinas e il Ministro Locatelli hanno in seguito fatto visita all’Istituto dei Ciechi della Sardegna, accolti dal Commissario Maurizio Porcelli, che insieme ad alcuni collaboratori ha omaggiato il Presidente e il Ministro con dei testi in braille. “Tra le varie iniziative dedicate, abbiamo finanziato la trascrizione in braille di numerosi testi”, ha ricordato il Presidente. “Inoltre ci inorgoglisce avere tanti esempi di docenti portatori di disabilità con una grande capacità didattica”.

“È essenziale una rivoluzione della prospettiva – ha detto il Ministro al pubblico dell’Istituto – ovvero passare dal modello, ormai inadatto e anacronistico, di assistenzialismo, a quello di valorizzazione della persona, dei suoi talenti e delle sue competenze. Per tanti anni le persone con disabilità sono state viste solo come persone da aiutare o assistere: oggi, ferma restando l’importanza dell’assistenza sanitaria, cerchiamo di eliminare la rigidità burocratica, e poniamo al centro l’individuo in un modo diverso, perché finalmente si è capito che per crescere lo Stato ha bisogno di tutti. Va bene l’inclusione lavorativa ma c’è ancora tanto da fare, e non è più pensabile fare politica senza il coinvolgimento del mondo del terzo settore, delle associazioni, dei privati e anche di ogni singolo cittadino. La strada intrapresa però è quella giusta e dà soddisfazione vedere che le Regioni seguono e condividono questa visione. Ogni persona, come dice anche la convenzione Onu, ha il diritto ad essere felice e per esercitarlo deve sentirsi libera di compiere le proprie scelte”.

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 “Dopo il primo test, che ha coinvolto l’intera Sardegna lo scorso 30 giugno, prosegue la fase di sperimentazione del nuovo sistema di allarme pubblico nazionale per l'informazione diretta alla popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, che, questa mattina nella sede della Protezione civile regionale, ha presentato il nuovo test “IT-alert”, riferito al collasso di una grande diga: Nuraghe Arrubiu, nel Comune di Orroli, previsto per mercoledì 20 dicembre.

“Questo test, ipotizzando il collassamento di una grande diga, non coinvolgerà tutta l’Isola ma solo undici comuni: Armungia, Ballao, Escalaplano, Goni, Muravera, Orroli, San Vito, Silius, Siurgus Donigala, Villaputzu e Villasalto – ha spiegato l’assessore Porcu - L'attività ha un duplice obiettivo: sperimentare l’utilizzo di ‘IT-alert’ su porzioni ridotte e circoscritte di territorio e fare un passo avanti nel processo di familiarizzazione con il sistema di allarme pubblico, permettendo alle persone di acquisire maggiore confidenza con la ricezione del messaggio. In questo caso, si tratterà di un testo declinato in base al rischio e al sito interessato. Tra il 19 e il 20 dicembre, oltre la Sardegna, i test coinvolgeranno altre quattro Regioni”.

L’Assessore dell’Ambiente ha presentato anche la proposta di istituire 51 ‘Ambiti territoriali organizzativi ottimali’: “Un lavoro realizzato anche grazie all’organizzazione di trenta tavoli di lavoro locali, che hanno visto la partecipazione dei rappresentanti di prefetture, enti locali e delle strutture di protezione civile dei vari livelli territoriali”.

Questa mattina, Il progetto è stato presentato, per una valutazione congiunta, alla Protezione civile nazionale, al rappresentante del Governo per la Regione Sardegna, ai prefetti di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari e ai presidenti regionali di Anci, Cal e Uncem. 

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La Giunta regionale ha approvato le delibere per gli aiuti sociali e gli aiuti diretti dei vettori per l'apertura di nuove rotte stabili.

 

Aiuti sociali – aiuti diretti ai passeggeri per l’abbattimento del costo del biglietto aereo

Con deliberazione della Giunta regionale n.44/15 del 14.12.2023 è stato approvato, nel rispetto della normativa europea di settore, un regime di aiuti sociali in favore dei residenti in Sardegna, da attuarsi attraverso un contributo sul prezzo del biglietto per le rotte di collegamento tra gli aeroporti situati in Sardegna e aeroporti situati all'interno dello Spazio economico europeo.

A tale scopo è stata predisposta una piattaforma informatica unica a livello regionale, dedicata alla ricezione e gestione delle richieste dell’aiuto sociale da parte dell’utenza.

Le domande per l’accesso al contributo per tutti voli fruiti a partire dal 14.12.2023 (sono esclusi i voli della continuità territoriale e cioè i collegamenti da e per i tre aeroporti sardi con gli scali di Roma-Fiumicino e Milano-Linate) potranno essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma informatica regionale che sarà operativa entro febbraio 2024.

Per l’attuazione della misura è stato previsto il coinvolgimento degli enti locali, nel rispetto dei principi di decentramento amministrativo e sussidiarietà, i quali si occuperanno di evadere le istanze presentate dai residenti attraverso l’erogazione del contributo ammissibile.

In questa prima fase i beneficiari del contributo sono individuati negli utenti residenti fino al compimento del 26° anno di età e gli over 65;

Il singolo contributo, tendente a riportare il costo del biglietto per residente alle tariffe medie applicate in continuità territoriale, partirà da un minimo di € 25,00 a tratta a fronte di una spesa compresa tra i € 100,00 e i € 125,00 e non potrà in alcun modo eccedere l’importo massimo di € 75,00 a tratta  per residente secondo il seguente schema:

Classe

Tariffa media applicata in continuità territoriale *

Tariffa libero mercato

aiuto sociale

limite inferiore

limite superiore

1

75,00

100,00

125,00

25,00

2

75,00

125,01

175,00

50,00

3

75,00

175,01

500,00

75,00

Tab.1.

* Importo comprensivo di IVA, diritti e tasse aeroportuali

 

Al fine di consentire l’accesso alla misura al maggior numero di beneficiari, ogni residente appartenente alle categorie ammesse al contributo non potrà comunque richiedere un contributo complessivamente superiore a € 500,00 per il 2023 e € 1.000,00 per il 2024.

Aiuti diretti alle compagnie per l’apertura di nuove rotte stabili

L’art.136 della legge regionale 23 ottobre 2023 n.9 “Norme in materia di aiuti per il potenziamento del traffico aereo della Sardegna” ha previsto la creazione di nuove misure di aiuto per il potenziamento del traffico aereo da e verso gli aeroporti sardi, nel rispetto della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree.

La norma ha in particolare previsto la preliminare approvazione di direttive per l’elaborazione di un programma di attività finalizzato all’attivazione dei nuovi collegamenti aerei con particolare attenzione alle rotte, all’offerta di trasporto e alla durata.

Con deliberazione n.44/14 del 14.12.2023, la Giunta regionale ha approvate tali direttive le quali dovranno ora attendere il parere della Commissione consiliare competente in materia di trasporti da esprimere entro quindici giorni; spetta quindi adesso al gruppo di lavoro interdisciplinare individuato dalla medesima delibera (composto da Direttore generale dei Trasporti, Direttore del Servizio per il trasporto marittimo e aereo e continuità territoriale, Direttore generale dell'Assessorato del Turismo, Direttore del Servizio osservatorio, ricerca e sviluppo dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e un rappresentante della SFIRS S.p.A.) l’elaborazione del programma di attività da cui scaturiranno i bandi per l’apertura di nuove rotte aeree.

La misura consiste nella concessione di aiuti diretti alle compagnie aeree fino ad un massimo del 50% dei costi aeroportuali ammissibili, ovvero dei diritti aeroportuali in relazione alla rotta, nei limiti finanziari e temporali previsti dal diritto dell’Unione europea, per l’attivazione di nuovi collegamenti, finalizzati a migliorare la connettività della Regione e a contribuire al suo sviluppo, contribuendo anche alla destagionalizzazione delle presenze turistiche, alla connessione con il mercato crocieristico e all’attività di promozione e informazione.

La Regione Sardegna ha destinato alle finalità predette la spesa di euro 5.000.000 per l'anno 2023 e di euro 10.000.000 per ciascuno degli anni 2024 e 2025, che potrebbero consentire l’attivazione di circa 10/20 nuove rotte, di cui almeno il 65% dovrà essere destinato a collegamenti di rilievo internazionale.

Questionario “Riprogettiamo la nuova continuità territoriale” sulla piattaforma Sardegna ParteciPA

L’Assessorato regionale dei trasporti è attualmente impegnato nello svolgimento delle analisi propedeutiche alla definizione del nuovo modello di continuità aerea da/per la Sardegna.

Nell’ambito di tali attività, è stata pubblicata un’indagine che risulterà fondamentale per l’efficacia di tale progetto, finalizzata all'acquisizione di informazioni da parte di chi viaggia tra la Sardegna e il resto dell'Italia.

Tale indagine ha lo scopo di comprendere se l’attuale regime di continuità territoriale aerea soddisfi le esigenze espresse dall'utenza attuale e potenziale. Servirà inoltre a raccogliere dati utili ad avviare iniziative volte a migliorare i collegamenti aerei, con particolare riferimento allo scenario attuale e/o a rotte alternative o aggiuntive, e incentivare, incrementare, potenziare l'utilizzo del vettore aereo.

La consultazione è disponibile sulla piattaforma istituzionale Sardegna ParteciPA, attraverso il linkhttps://sardegnapartecipa.regione.sardegna.it/processes/continuitaterritoriale,con l’obiettivo di suscitare ampio coinvolgimento in termini di partecipazione pubblica, considerata l’importanza che tale iniziativa riveste per l’efficacia del progetto di definizione della nuova continuità territoriale.

Il questionario, compilabile online in forma assolutamente anonima, è rivolto agli utenti che hanno viaggiato da e per la Sardegna a partire dal gennaio 2022, o che lo faranno in futuro.

La rilevazione si è aperta il 14 dicembre 2023 e si concluderà il 15 gennaio 2024.

A seguire, si svolgerà una fase che prevedrà l’analisi dei dati raccolti e la restituzione dei risultati tramite report.

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Sono stati approvati ieri dalla Giunta, su proposta dell’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, i criteri per le assegnazioni del Fondo per la montagna, destinato a Comunità Montane e Unioni di Comuni. Le risorse assegnate alla Regione Sardegna per l’annualità 2023 sono complessivamente pari a 13 milioni di euro (la Regione è già stata beneficiaria dell’importo di oltre 11 milioni di euro per l’annualità 2022, per le quali sono in corso le assegnazioni alle amministrazioni locali sarde). 
“La Regione, anche con questa misura, interviene a sostegno dei nostri territori montani, parte importante e caratterizzante dell’identità paesaggistica sarda. Si tratta di risorse destinate a sostenere, a realizzare e a promuovere interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna e misure di sostegno in favore dei comuni totalmente e parzialmente montani”, ha spiegato l’Assessore Salaris ricordando il percorso  che nel corso dell’anno lo ha visto protagonista di una serie di incontri territoriali. Incontri nel corso dei quali, ha detto, “siamo andati direttamente sui territori per dare un importante segnale di vicinanza e attenzione e per aiutare i Comuni a cogliere le opportunità legate all’Avviso, entrando così nello specifico della misura che grazie alle risorse disponibili finanzierà gli interventi di salvaguardia della montagna”.
Alimentato da trasferimenti statali (derivanti appunto dal fondo nazionale per la montagna) e da risorse regionali, il fondo ha come finalità quella di sostenere gli investimenti per la realizzazione di interventi localizzati nelle zone oggetto del bando. 
La Sardegna è la regione d’Italia che ha avuto maggiori risorse come contributo al Fondo regionale per la montagna. 
L’importo di 13 milioni è suddiviso in due capitoli. Per la prima linea di intervento (11.210.177 di euro) le risorse sono destinate a misure di prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico nei territori montani; azioni di tutela, promozione e valorizzazione delle risorse ambientali dei territori montani, anche attraverso la realizzazione delle Green Community;
interventi volti alla creazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabile, compresi quelli idroelettrici; progetti finalizzati alla salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità e allo sviluppo delle attività agro-silvo-pastorali, anche con riferimento alla filiera del legno; misure di incentivazione per la crescita sostenibile e lo sviluppo economico e sociale dei territori montani, compresi interventi di mobilità sostenibile; interventi per l’accessibilità alle infrastrutture digitali e per il rafforzamento dei servizi essenziali, con particolare riguardo a quelli socio-sanitari e dell’istruzione; iniziative volte a contrastare lo spopolamento dei territori.
Per la seconda linea di intervento (1.864.545 euro) le risorse sono destinate a interventi di rigenerazione urbana; di efficientamento energetico di edifici adibiti ad uffici pubblici; di manutenzione della viabilità; infine sono previsti interventi volti a conseguire risparmi energetici relativi all’illuminazione pubblica e iniziative volte a contrastare lo spopolamento dei territori, anche in relazione al sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali.
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La Regione, nell’ambito delle misure contro lo spopolamento, supporta la capacità imprenditoriale per favorire e sostenere lo sviluppo dei piccoli comuni. Sono state approvate ieri le direttive di attuazione che riguardano un ulteriore incentivo  all’insediamento delle attività imprenditoriali nei Comuni sotto i 3mila abitanti: entra quindi nel vivo la misura a favore delle imprese con il riconoscimento dell’utilizzo di un  credito d’imposta da utilizzarsi in compensazione con F24.
“Il contrasto allo spopolamento rappresenta uno degli obiettivi principali che la Regione Sardegna intende perseguire nel ciclo di programmazione 21-27 attraverso le proprie strategie di sviluppo territoriale – spiega il Presidente della Regione, Christian Solinas - È in questo contesto che si inseriscono le politiche per le famiglie e le imprese, tese da un lato a favorire la natalità e rallentare lo spopolamento dei comuni più piccoli e dall'altro – prosegue il Presidente - a incentivare l'attrazione degli investimenti e di nuove imprese e a contrastare la chiusura delle attività esistenti. La Sardegna – prosegue il Presidente - vive da tempo una condizione di desertificazione e declino demografico che nel corso di questa Legislatura, per la prima volta, è stata affrontata con decisione e fermezza. Oggi - conclude il Presidente Solinas – aggiungiamo un altro importante tassello nella lotta allo spopolamento, una battaglia che ci vede protagonisti”. 
Le direttive appena approvate dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, definiscono le modalità operative che si applicano alle imprese in senso stretto e a ogni forma di attività che consiste in una iniziativa produttiva (anche esercitata sotto forma di lavoro autonomo o libero professionale). 
“Entra nel vivo la misura a favore delle imprese con il riconoscimento del credito d’imposta, un importante ulteriore passo in avanti a sostegno delle imprese nei Comuni sotto i 3mila abitanti e che si aggiunge alle altre agevolazioni già erogate – spiega l’Assessore Fasolino - La Sardegna è interessata ormai da anni da processi di trasformazione che si ripercuotono sui territori più fragili, svuotati dal punto di vista demografico e sempre più poveri dal punto di vista economico – conclude l’Assessore Fasolino – è per combattere questi mali atavici che abbiamo programmato una ingente quantità di risorse individuando le tre linee d’azione più utili a dare nuova vita ai territori”. 
L’agevolazione, una delle tre previste insieme al bonus nascita e alle agevolazioni sui mutui per l’acquisto o la ristrutturazione di una casa nei Comuni sotto i 3mila abitanti, è a favore di tutte le attività consistenti in “iniziative produttive nuove o esistenti” indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Per attuare la misura la Regione dispone di 40 milioni che finanziano  la  annualità riferite al  2022 e ulteriori 40 milioni sono programmati nel 2025 per finanziare la annualità riferita al 2023: l’agevolazione, nel primo anno di attuazione, è calcolata sull’imposta dovuta nel 2022 e sugli incrementi occupazionali avutosi nel medesimo anno.
Nel dettaglio, la leva fiscale è rappresentata da agevolazioni consistenti in un credito d’imposta, fruibile a decorrere dal 2024, nella misura massima del 40% dell’imposta risultante nella dichiarazione dei redditi relativa all’annualità precedente e incrementato nella misura massima di 2.000 euro per ogni nuovo dipendente assunto, a tempo indeterminato, a far data dal 2022, nell’unità operativa del territorio oggetto del beneficio. Il regime individuato dalle direttive è il “de minimis”, fatta salva la possibilità di applicare temporaneamente regimi differenti.
Con la delibera approvata ieri è stata autorizzata l’Agenzia sarda delle entrate, l’ASE, e la Direzione Generale dei Servizi Finanziari, ognuna per quanto di competenza, a stipulare le  convenzioni e gli accordi necessari. L’Agenzia delle Entrate, in seguito alla delibera, potrà emanare una risoluzione per la definizione dei codici tributo. 
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Confermato l'accordo tra le due tonnare sarde. Tonnare Sulcitane e Carloforte Tonnare riprenderanno a collaborare riaprendo un nuovo capitolo che le vedrà lavorare ancora insieme e unite come un tempo per rappresentare la nostra Regione al meglio sul settore del tonno. Lo ha detto l’Assessore dell’Agricoltura e Pesca, Valeria Satta, al termine di un vertice svoltosi a Roma, al Ministero dell’Agricoltura.

“ Sono particolarmente felice - ha sottolineato la Satta - per questo accordo che mi ha visto da tempo  impegnata in prima persona per riavvicinare i due imprenditori e ricreare così il clima di unione e cooperazione, che da troppo tempo mancava. Un lungo e complesso lavoro che ha visto alla fine la giusta conclusione. Adesso inizia un nuovo capitolo per la valorizzazione del tonno rosso sardo in tutto il mondo. Per questo ringrazio anche il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, per l'attenzione e l'impegno prestato. Le nostre tonnare sarde, Carloforte e Portoscuso, uniche due realtà di tonnara fissa in Italia e in tutto il mediterraneo finalmente unite. Qualità ed eccellenza tutta Sarda.”

In Sardegna si trovano le ultime tonnare attive del Mediterraneo, nell’Isola di San Pietro e a Portoscuso. Qui sopravvive un rito e una tradizione unica in Italia e in tutto il Mediterraneo. Sono le uniche attive e proprietarie di licenza di pesca di tutto il Mare Nostrum. Ne esistono di attive solo in Andalusia, nel Marocco Atlantico e nell’Algarve portoghese mentre le altre restanti in Italia non sono più attive. Per tonnara si intende sia l’insieme delle reti utilizzate per la pesca del tonno rosso, sia il luogo in cui si pratica la mattanza ancora in uso in Sardegna che viene considerata da molti esperti internazionali di pesca, una pratica molto più sostenibile di altre dal punto di vista ambientale. Oggi quelle dell’Isola tabarchina e del Sulcis sono le uniche tonnare attive di tutto il Mediterraneo.

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Venerdì, 15 Dicembre 2023 11:11

Università: fondi per le sedi decentrate sarde

Le sedi Universitarie decentrate della Sardegna potranno usufruire di uno stanziamento di 7 milioni e 810 mila euro per l'anno 2023 del Fondo a favore delle sedi universitarie decentrate presenti nel territorio regionale, concernente l'anno accademico 2023/2024. Un sostegno importante alle sedi universitarie che, sottolinea il Presidente della Regione, Christian Solinas, rappresentano un presidio di formazione di importanza vitale per i territori e che aiutano i nostri giovani a prepararsi alle professioni, offrendo loro la possibilità di mantenere in Sardegna il loro patrimonio di cultura.

Per attività didattica decentrata si intende quella svolta in presenza da docenti e da studenti presso le sedi decentrate (Oristano, Nuoro, Alghero e Olbia) per il Corso di Laurea, di Laurea Magistrale e di Specializzazione. “ Gli stanziamenti destinati - ha detto l’assessore Andrea Biancareddu - devono essere impiegati dagli attori dell’università diffusa per garantire il funzionamento delle sedi universitarie che sono decentrate nonché per la realizzazione di adeguati servizi per gli studenti, incluse le attività di supporto agli Atenei nello svolgimento della proprie attività istituzionali e didattiche. La deliberazione conferma il riconoscimento ai Consorzi delle spese per la propria promozione, quelle per i servizi generali di assistenza ai docenti, quelli di assistenza agli studenti, quali ad esempio i tutor d’aula e i tutor dei laboratori nonché le spese relative alle attività di raccordo con gli Atenei e le loro strutture amministrative e didattiche.“

Nello specifico, euro 2 milioni e 587 mila euro a favore del Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna di Nuoro quale quota forfettaria per i corsi universitari istituiti presso la sede di

Nuoro. A favore del Consorzio Uno di Oristano  sono stati assegnati 2 milioni e 592 mila euro quale quota forfettaria per i corsi universitari istituiti presso la sede di Oristano. Oltre 1 milione di euro a favore del Consorzio Polo universitario di Olbia quale quota forfettaria per gli oneri gestionali, amministrativi e organizzativi dei corsi universitari istituiti dall'Università degli Studi di Sassari presso la sede di Olbia. Un altro milione di euro a favore dell'Università degli Studi di Sassari quale quota forfettaria per gli oneri didattici dei corsi universitari istituiti presso la sede di Alghero e 567 mila euro a favore dell'Università degli Studi di Sassari quale quota forfettaria per gli oneri didattici dei corsi universitari istituiti presso la sede di Olbia.

L'Assessore alla Pubblica Istruzione, Biancareddu ha sottolineato che il totale delle somme richieste dai Consorzi è inferiore rispetto a quelle assegnate per l'anno accademico 2022-2023 e osserva che il corretto impiego di risorse pubbliche richiede un processo di monitoraggio della spesa che consenta di riscontrare il rispetto dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità. Nelle more della definizione di un modello di costi omogeneo, Biancareddu ha proposto di definire in sede di Partenariato con gli attori dell'università diffusa, al fine di standardizzare i costi e valutare le reali ed effettive esigenze di spesa dei Consorzi alla base di future proposte di stanziamento

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“Grazie al progetto ‘Sardegna isola dello sport’, dopo trent’anni torna a Cagliari il grande pugilato con un evento valido per il titolo mondiale, che vede protagonista un pugile sardo. L’Isola vanta una grossa tradizione e grandi campioni, perciò sono molto contento di essere riuscito a riportare un evento pugilistico in terra sarda. Soprattutto, per il valore promozionale di questa nobile disciplina sportiva che vanta tanti appassionati sia in Sardegna che in Italia. Un’importante occasione di promozione turistica per la Sardegna, che continua ad investire negli eventi sportivi, consapevole che le dirette garantite da alcuni importanti media televisivi consentono di portare la Sardegna nelle case degli sportivi”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, in occasione della presentazione di “Cagliari boxing night”, che si terrà sabato 16 dicembre al PalaPirastu di via Rockefeller.

“Come ribadito in occasione della presentazione del ‘Piano strategico regionale del turismo’ – ha aggiunto l’assessore Chessa – gli eventi sportivi, soprattutto grazie alla realizzazione di una programmazione triennale, sono uno dei segmenti turistici indispensabili che, come Assessore del Turismo, ho individuato per raggiungere l’obiettivo della destagionalizzazione dei flussi turistici. I dati su arrivi e presenze nel 2023 mi stanno dando ragione e a breve presenteremo il calendario degli eventi per il 2024 ”.

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La Sardegna si è già espressa a suo tempo con un NO che non poteva lasciare spazio a dubbi. La riproposizione della Sardegna come sede di deposito di rifiuti nucleari – se fosse vero – sarebbe un attacco frontale che la Regione e l’intero Popolo sardo non sono disposti ad accettare. Reagiremo, senza indugio o tentennamenti, con ogni strumento democratico a disposizione.

Sarebbe inaccettabile che si calpestassero esiti referendari e specifiche norme regionali, di cui la Sardegna ha voluto dotarsi per scongiurare inaccettabili forme prevaricatorie come queste.

Prenderò immediati contatti con i vertici del Governo, per accertarmi che la leale collaborazione fra istituzioni e la correttezza dei rapporti fra Stato e Regione non sia stata compromessa.

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