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È stato approvato nel corso dell’ultima seduta di Giunta il rendiconto 2021 (differenza tra entrate e spese dell’anno, compresi i residui degli anni precedenti), che per la prima volta dal passaggio alla contabilità armonizzata registra un avanzo di amministrazione ci circa 78 milioni di euro. Il miglioramento complessivo di circa 279 milioni rispetto al disavanzo del 2020 (pari a circa 201 milioni, ora coperti), ha consentito di ripianare interamente in anticipo quel risultato negativo ereditato dalle gestioni degli anni passati e rimasto in piedi nel rendiconto precedente, arrivando all’azzeramento del debito in anticipo rispetto alla possibilità che aveva la Regione di ripianarlo in più anni. L’azione di controllo sui conti permette ora di avere a disposizione un ammontare di risorse da riprogrammate nel 2022  (pari a 78 milioni, appunto), che uniti alle linee di finanziamento già ottenute - Pnrr, fondi europei di diversa natura, risorse derivanti dalla vertenza entrate – contribuiranno al processo di sviluppo della Sardegna avviato all’inizio della Legislatura.

“Grazie a un’attenta gestione del Bilancio e un’accurata politica di amministrazione la Sardegna si conferma una regione virtuosa, capace di indirizzare la spesa e garantire la tenuta dei conti pubblici, fondamentale per assicurare lo sviluppo economico della Sardegna senza condizionamenti di natura economico-finanziaria”. Così il Presidente della Regione Christian Solinas, che ha evidenziato gli elementi positivi contenuti nel rendiconto e l’importante azione avviata nel corso della Legislatura per avere a disposizione quelle risorse necessarie alle politiche di sviluppo dei territori e alla tenuta del sistema durante e dopo la crisi. “Siamo la regione d’Italia che ha investito maggiori risorse proprie  per sostenere il mondo dell’impresa durante la pandemia – ha spiegato il Presidente - e abbiamo avviato una serie di riforme normative che hanno riguardato anche l’assetto istituzionale in chiave di contrasto alla burocrazia e accelerazione degli investimenti, oltre al risultato eccezionale ottenuto grazie alla sottoscrizione dell’accordo con il Governo che ha chiuso un’annosa vicenda sulle entrate garantendo alla Sardegna il riconoscimento di una cifra come 1 miliardo e 600 milioni di euro”.

Buona gestione finanziaria e sostegno a imprese e famiglie durante la crisi pandemica (e oggi con gli ultimi provvedimenti approvati in grado di mettere in campo azioni di accompagnamento dei territori verso la ripresa), sono i tratti distintivi dell’azione di governo della Regione, che unita all’azzeramento dei debiti contribuisce a restituire un quadro positivo dei conti pubblici, come ha evidenziato l’Assessore del Bilancio e della Programmazione, Giuseppe Fasolino. “Il rendiconto della Regione fornisce  quelle informazioni di natura economica e statistica utili per verificare l'azione della macchina amministrativa regionale, le risorse disponibili, i programmi di intervento e il raggiungimento degli obiettivi – ha spiegato l’Assessore - Oggi possiamo dire di aver messo in moto un meccanismo cdi controllo sui conti positivo che ci consente di proseguire nell’importante azione si riforma, ammodernamento, sviluppo della Sardegna, senza trascurare la parte relativa al sostegno ai territori. La Regione – ha proseguito l’esponente della Giunta Solinas – ha infatti sanato i conti avviando, al contempo, quegli investimenti utili e necessari alla ripresa nella fase post Covid”.

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La Giunta Regionale ha approvato il nuovo Piano del fabbisogno per il triennio 2021-2023, con il quale ha posto in campo le iniziative programmate, per un ammontare di risorse pari a 30.367.286,81 euro. “La Regione guarda al futuro con un piano di assunzioni di ampio respiro” afferma il presidente della Regione Christian  Solinas. “Tutte le iniziative del Piano del fabbisogno mirano, nei prossimi tre anni, a migliorare l’efficienza della macchina amministrativa grazie alla crescita del personale interno, in particolare con lo sblocco delle progressioni verticali, e al reclutamento di nuove professionalità con nuove competenze. Anche durante la pandemia – prosegue il Presidente – l’amministrazione ha lavorato alacremente grazie ad un’ottima gestione del lavoro a distanza, a riprova del buon funzionamento della nostra istituzione che passa prima di tutto per il personale. L’acquisizione di nuove risorse è un passo imprescindibile per la crescita”.


“È un programma assunzionale di vasto respiro, destinato a migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’amministrazione regionale” commenta l’assessore regionale del Personale Valeria Satta. “Grazie all’avvio di una nuova fase di concorsi dall’esterno che daranno respiro alle esigenze di nuovo personale e all’acquisizione di nuove professionalità, e di selezioni interne che premieranno e valorizzeranno l’esperienza acquisita dal personale interno, puntiamo a consolidare e rafforzare il buon andamento della macchina regionale”.


Per quanto riguarda le nuove assunzioni, verranno banditi i concorsi pubblici per l’accesso dall’esterno di 35 dirigenti e 495 dipendenti, incrementando i posti messi a concorso attraverso la riduzione della percentuale riservata alla mobilità da altre amministrazioni che passerà dal 20% al 10%.

Verranno inoltre messe in atto le progressioni interne, ferme da diciassette anni, riservate ai dipendenti delle categorie B e C che potranno così accedere agli inquadramenti superiori.

Saranno portate a termine anche le procedure di stabilizzazione di Enti e Agenzie, come previsto dall’art. 6, comma 6, della L.R. n. 30 del 2020, che potranno così completare le proprie stabilizzazioni attingendo dove necessario alla capacità assunzionale della Regione.

In conclusione anche la procedura di rientro nell’amministrazione regionale dei dipendenti dell’ex Esaf, impiegati in Abbanoa Spa; 130 nuove assunzioni sono previste invece per il Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale, mediante concorso pubblico.

La Regione si riserva inoltre di attingere alle graduatorie di altre amministrazioni per sopperire ad eventuali urgenti carenze di personale, sia amministrativo che tecnico. Altre attività finora affidate ad esterni verranno internalizzate in un’ottica di revisione dei costi

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Sul sito istituzionale della Regione  sono stati pubblicati gli avvisi per la mobilità volontaria mediante passaggio diretto tra diverse amministrazioni. Sono disponibili 20 posti di istruttore tecnico (categoria C), dei quali 14 di istruttore tecnico geometra, 4 di istruttore tecnico informatico e 2 di istruttore tecnico-perito agrario; 11 posti di funzionario amministrativo (categoria D); 15 posti di istruttore amministrativo (categoria C); 3 posti di assistente amministrativo (categoria B); 8 posti di funzionario tecnico (categoria D), dei quali 6 di funzionario tecnico ingegnere e 2 di funzionario tecnico geologo. La domanda dovrà essere inviata entro un mese.

“L’avvio delle procedure di mobilità permette all’Amministrazione regionale di compiere un ulteriore passo verso l’espletamento dei concorsi pubblici – ha commentato l’assessore regionale del Personale, Valeria Satta – Con il piano del fabbisogno del personale, approvato nel 2020, abbiamo pianificato nuove assunzioni con lo scopo di rafforzare e modernizzare la macchina regionale, anche grazie a nuove figure professionali”.

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“Un incontro proficuo per esaminare i temi del rinnovo contrattuale, delle progressioni orizzontali e della riclassificazione. A breve, trattandosi di obiettivi importanti, darò gli indirizzi al Coran per avviare il tavolo”. Lo ha detto l’assessore regionale del Personale, Valeria Satta, al termine della riunione con le organizzazioni sindacali rappresentative dei tre comparti dell’amministrazione regionale, dirigenti, dipendenti e Corpo forestale.

“Per quanto riguarda il rinnovo del contratto, sono state già stanziate le risorse per il prossimo triennio, da ripartire tra il comparto separato del Corpo forestale, quello dei dirigenti e quello dei dipendenti regionali. Abbiamo affrontato anche il tema delle progressioni orizzontali, mentre per la riclassificazione del personale regionale, attesa da più di dieci anni, ho invitato le organizzazioni sindacali a presentare le proprie proposte. E’ necessario procedere in tempi brevi per adeguare l’articolazione del personale alle esigenze di un lavoro più efficiente ed efficace”.

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Abbandonati e per troppo tempo dimenticati, 13 edifici di proprietà regionale saranno rimessi a nuovo e valorizzati. Ex caserme e ville storiche, da Cagliari a La Maddalena, saranno restaurate e inserite in un circuito storico-turistico. È questo quanto prevede il piano di valorizzazione degli immobili del patrimonio regionale, approvato con delibera della giunta regionale proposta  dall’assessore agli Enti Locali Quirico Sanna.

Nell’elenco delle priorità spiccano edifici di grande prestigio come Villa Laura a Cagliari, realizzata nei primi anni del Novecento non lontano dalla grotta della Vipera, con vista sulla necropoli punica di Tuvixeddu. Vista mozzafiato anche per l’ex palazzina ufficiali di Calamosca composto da 10 unità residenziali che si affacciano sulla scogliera.

Sullo splendido mare de La Maddalena insiste invece l’ex ospedale militare, dalla storia travagliata. Realizzato agli inizia della Seconda guerra mondiale, successivamente usato come centro di assistenza medica per i dipendenti della Difesa, nel 2008 è stato restaurato e riconvertito in vista del famigerato G8 del 2009. L’evento che aveva trasformato l’isola in un cantiere, era poi stato spostato frettolosamente a L’Aquila distrutta dal terribile terremoto. Da allora la struttura ha conosciuto solo abbandono e polemiche.

Sono invece immerse nel verde l’Hotel Villafiorita di Sorgono (Nuoro) - costruito nel 1955 e circondato da un parco-giardino di quasi 6mila metri quadrati – l’ex seminario pontificio di Cuglieri (Oristano) - un complesso immenso realizzato negli anni Venti e circondato da un’area verde di oltre 16mila metri quadrati – e l’ex compendio immobiliare di Foresta di Burgos (Sassari) con i suoi 19 ettari di estensione complessiva nella zona degli altipiani del Goceano, comprende anche un maneggio. 

Di grande valore storico è l’ex carcere di Castiadas (Sud Sardegna) proprio al centro del paese e costituito da diversi edifici, così come l’ex villa del direttore depositi penitenziali di Arborea (Oristano) inaugurata nel 1928 e inizialmente destinata al direttore della Società bonifiche sarde. Nell’elenco figurano anche la caserma Trieste di Cagliari realizzata nei primi anni Quaranta; l’ex batteria capitana di Quartu Sant’Elena (Sud Sardegna); l’ex cantina di Castiadas; l’ex vivaio forestale di Gran Torre a Oristano e i fabbricati dell’ex aeronautica di Bari Sardo (Nuoro) che ricadono in un’area di pregio.

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La giunta regionale ha disegnato la nuova mappa della gestione della sanità in Sardegna, con la nomina dei commissari delle Asl che dovrebbero traghettare la salute dei sardi versi la riforma del settore. L'Ats, innanzitutto, destinata a diventare Ares: alla guida è stato confermato Massimo Temussi. Conferme anche alla guida della Aou di Sassari, dove resta Antonio Spano, e alla Aou di Cagliari, dove il ruolo di Dg rimane in capo a Giorgio Sorrentino.

Alla Asl numero uno, quella di Sassari, va Flavio Sensi, attuale commissario della Asl di Sassari, indicato da Fratelli d'Italia. Alla 2 (Olbia), approda Francesco Logias, direttore della Nefrologia all'ospedale San Francesco di Nuoro, in quota Riformatori, ma vicino anche a Forza Italia. I sardisti, come richiesto, invece, piazzano Gesuina Cherchi, responsabile del coordinamento Usca di Nuoro, alla guida della Asl nuorese. In Ogliastra è stato nominato Ugo Stochino, medico igienista di Arzana, attuale direttore del servizio di Igiene pubblica nelle Asl di Lanusei e Nuoro. Ed è il pezzo della Lega.  Alla Asl numero 5 di Oristano arriva Francesco Cossu, già direttore ad interim della struttura complessa direzione ospedaliera della Assl, indicato da Forza Italia. Di riferimento azzurro anche  Alessandro Baccoli, dirigente dell'ospedale di Ghilarza, nominato alla Asl del Medio Campidano. Il Sulcis Iglesiente  resta all'Udc di Giorgio Oppi: il nuovo commissario è Gianfranco Casu, già commissario di Laore. Sempre quota Udc  Bruno Simola, ex dirigente amministrativo del Brotzu, nominato al vertice dell'Asl di Cagliari. sempre nel capoluogo, all'Arnas Brotzu conferma per Paolo Cannas. 

Viene dal Veneto, invece, la nuova guida per l'Areus, l'azienda regionale per l'emergenza urgenza: il nome è quello di Cinzia Simonetta Bettelini, fino a pochi giorni fa commissaria della Azienda sanitaria di Cosenza. Il suo nome è stato fatto dalla Lega.

Nella seduta del 31 dicembre la giunta ha anche prorogato per sei mesi Adamo Pili come commissario di Area, Stefania Masala alla guida dell'Isre, Alberto Piras commissario di Enas e Gian Michele Camoglio all'Ersu di Cagliari. All'agenzia Laore, rimasta orfana di Gianfranco Casu, approdato alla Asl del Sulcis Iglesiente, dovrebbe arrivare Mimmo Solina, già dirigente del Comune di Cagliari, e considerato molto vicino al Partito sardo d'Azione.

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La Regione  ha una strategia digitale per la promozione turistica della Sardegna che passa per un'app. Ne parla l'assessore regionale al Turismo Gianni Chessa, con 'amministratore unico del Crs4 Giacomo Cao, il fondatore di Video On Line Nicola Grauso, l'innovatore sociale Andrea Pugliese e la comunicatrice del settore turismo Elsa Pascalis. Modera la giornalista del Tg2 Anna Mazzone.

Perché il turista ha cambiato modo di organizzare i suoi viaggi: ora lo fa attraverso strumenti mobili, come smartphone e tablet. E per questo nasce l'app della Sardegna, con contenuti sempre aggiornati e aperta ai Comuni. Si troverà tutto quello che serva al turista per arrivare in Sardegna e soggiornarvi, dalle strutture ricettive ai ristoranti, fino ai parcheggi. 

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“L’accordo con la Città metropolitana di Cagliari, per la condivisione di interventi di natura tecnologica e lo scambio di servizi di alta qualificazione nel settore dei sistemi informativi e telematici, è solamente il primo passo del percorso predisposto dalla Regione per mettere a disposizione di Comuni ed altri enti alcuni preziosi servizi regionali, come ‘Kentos’, la nostra rete telematica veloce fino a 100 Gbps, la videosorveglianza, le videoconferenze”. Lo ha detto l’assessore regionale degli Affari generali, Valeria Satta, che, questa mattina in assessorato, ha firmato col sindaco Paolo Truzzu l’accordo quadro con la Città metropolitana di Cagliari, prima pubblica amministrazione ad aderire, e presentato la ‘Carta dei Servizi tecnologici della Regione Sardegna’.

“La candidatura del Data center regionale a Polo strategico nazionale  – ha aggiunto l’assessore Satta – consentirà di soddisfare non solo le esigenze del sistema Regione, ma anche quelle di altre pubbliche amministrazioni, regionali e nazionali, con servizi al massimo dell’efficienza, ormai indispensabili. Finora, sei comuni sardi e cinque agenzie hanno già presentato la manifestazione di interesse per aderire. Perciò, a breve saranno sottoscritti gli accordi quadro, che consentiranno di avere una Sardegna più ‘smart’ e al passo coi tempi, sempre nell’interesse del cittadino”.

La Città Metropolitana, in qualità di ente di secondo livello, è la prima pubblica amministrazione ad aderire ufficialmente al data center regionale. “Questa collaborazione con la Regione è un passo strategico verso una crescita digitale che metta al centro le esigenze delle amministrazioni, dei cittadini e delle imprese”, ha sottolineato il sindaco Truzzu. “Il nostro intento è quello di proporre l’estensione dell’accordo quadro a tutti i Comuni della Città Metropolitana che vorranno aderire”.

Nel corso dell’incontro è stata presentata la Carta dei servizi che il Polo Strategico Regionale mette a disposizione delle amministrazioni locali, tra i quali videosorveglianza, videoconferenze, pagamenti elettronici, conservazione e protezione dati, domini e posta elettronica, cloud computing. Nei prossimi mesi sarà inoltre avviata una ‘Academy’ volta alla formazione di nuove competenze digitali per i dipendenti della pubblica amministrazione.

Oltre ad usufruire dei servizi del Polo Strategico Regionale, la Città Metropolitana contribuirà alla sua implementazione e ne supporterà la candidatura a Polo Strategico Nazionale. Quello della Regione Sardegna è infatti uno dei 35 data center, su un totale di 1.252 censiti, individuati dall’Agenzia per l’Italia Digitale quali potenziali poli strategici nazionali.

 

 

 

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Sono in arrivo in tempi brevi 10 milioni per le aziende danneggiate dall’alluvione e altri 3 milioni dei 5 stanziati in precedenza per intervenire sulle strade rurali. E ancora: via libera a quasi venti milioni per i Consorzi di bonifica, per i crediti vantati con Enas, e alla stabilizzazione degli avventizi, e alla proroga degli aiuti alle associazioni degli allevatori. Sono alcune delle misure urgenti approvate ieri con l’assestamento di bilancio, grazie agli emendamenti presentati dalla Giunta, per sostenere il comparto agricolo. “Non abbiamo perso tempo”, sottolinea il presidente della Regione, Christian Solinas. “Davanti a disastri e a tragedie che colpiscono tutti i sardi, stiamo dando risposte immediate per consentire alle nostre imprese di andare avanti in una situazione economica già delicata. Queste misure servono a dare un primo e rapido ristoro agli agricoltori e un segnale concreto di attenzione della Giunta al settore in vista di un ritorno alla normalità”.

Ecco gli interventi. Dieci milioni di euro vengono affidati all’Agenzia Laore per i primi interventi urgenti a favore di aziende agricole che hanno subito danni a causa dell’alluvione del 28 novembre scorso. Tre milioni di euro serviranno invece a integrare le risorse della sottomisura 4.3.1 del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per ampliare il numero delle domande finanziabili presentate per “investimenti volti a migliorare le condizioni della viabilità rurale e forestale”.

Con l’assestamento di bilancio vengono anche sbloccati 19,7 milioni a favore di Enas (Ente acque della Sardegna) per rimborsare i Consorzi di bonifica dei costi energetici sostenuti per il sollevamento delle acque.

“Sono stati stanziati altri due milioni di euro – evidenzia l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia – per la stabilizzazione degli avventizi dei Consorzi di bonifica. Con questo passaggio importante chiudiamo una lunga vertenza, che abbiamo ereditato dal passato e seguito costantemente in Assessorato, sbloccando l’assunzione di decine di lavoratori, che aspettavano da tempo una soluzione positiva, e mettendo in condizione i Consorzi di operare con i giusti organici”.

Con un altro emendamento sono stati prorogati fino al 31 gennaio del 2022 gli aiuti alle associazioni degli allevatori previsti dalla legge regionale 21 del 2000. Saranno anche estesi alle mense delle case di riposo gestite dalle amministrazioni comunali i finanziamenti destinati alle campagne di educazione alimentare per stimolare il consumo di prodotti agroalimentari sardi.

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Quaranta milioni di euro subito disponibili per il ristoro dei danni subiti dalle popolazioni colpite dall’alluvione. Il Presidente della Regione Christian Solinas, prendendo la parola in apertura della seduta del Consiglio Regionale, ha illustrato all’Aula i provvedimenti che entrano a far parte, con un emendamento proposto dalla Giunta, della manovra di assestamento di Bilancio.

“Ieri – ha detto il Presidente – insieme al Capo della Protezione Civile Nazionale Borrelli, ad alcuni rappresentanti istituzionali della Regione e al Sindaco Ciccolini, ho visitato Bitti per verificare i gravi danni subiti da quella comunità”.

“Fin da sabato, la Giunta Regionale da me riunita d’urgenza ha provveduto a dichiarare lo stato di emergenza, e avviato la procedura per richiedere al Governo il riconoscimento dello stato di calamità. Oggi – ha detto il Presidente – propongo a quest’Aula un emendamento per lo stanziamento immediato di 40 milioni di euro per dare in tempi rapidi un segno di presenza della Regione e delle Istituzioni, e per sostenere le volontà di ritorno alla normalità delle popolazioni colpite. Tale intervento è finalizzato a consentire un immediato ristoro alle famiglie, affinché possano ritornare nelle abitazioni nelle quali è possibile fare rientro in sicurezza”.

“L’intervento economico proposto dalla Giunta – ha proseguito il Presidente – consentirà anche un immediato intervento sulle opere infrastrutturali danneggiate. Ulteriori stanziamenti sono previsti per il prossimo anno, per completare gli interventi necessari. Abbiamo inoltre chiesto al Governo una corsia preferenziale per la realizzazione degli interventi da attuare, perché le opere di mitigazione del rischio idrogeologico soffrono troppo spesso per le ben note lentezze dei percorsi burocratici”.

“La Regione – ha aggiunto il Presidente Solinas – ha messo in campo tutte le proprie forze: la colonna mobile della Protezione Civile, mezzi di ogni genere, centinaia di uomini della Protezione Civile, del Corpo Forestale, dell’Agenzia Forestas, riuscendo ad agire tempestivamente con 48 ore di anticipo sull’evento calamitoso, con la collaborazione dei Sindaci per la chiusura di scuole ed esercizi commerciali, per la pulizia di alvei e foci fondamentale per favorire il rapido deflusso delle acque”.

“Anche nelle fasi di evacuazione abbiamo osservato la massima attenzione all’emergenza sanitaria – ha detto ancora il Presidente – allestendo aree covid e no covid per i cittadini”.

“Sono particolarmente grato – ha aggiunto il Presidente Solinas – al Capo dello Stato Sergio Mattarella, che mi ha raggiunto al telefono mentre mi trovavo a Bitti e ha voluto manifestare affetto, vicinanza e attenzione a tutti i cittadini sardi e alle istituzioni”.

“Ora è fondamentale – ha detto il Presidente – l’unità e la collaborazione tra istituzioni. A Bitti – ha detto – ho trovato una comunità forte anche nella disgrazia e nella difficoltà di questi giorni. Uniti – ha concluso il Presidente – potremo affrontare e superare anche questo momento difficile”.

Dopo l’intervento del presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, nella seduta del Consiglio regionale dedicata all’emergenza maltempo dei giorni scorsi, è intervenuto l’assessore della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, con delega alla Protezione civile, per illustrare le attività svolte e la risposta dell'organizzazione regionale: “L’avviso di allerta di elevata criticità per rischio idrogeologico, riferito ad alcune aree dell’Isola, e un preallarme per l’intero territorio regionale, per le giornate di venerdì 27 e sabato 28 novembre è stato diramato tempestivamente dalla Protezione civile nella giornata di giovedì 26, allertando i Comuni affinché assumessero le adeguate misure preventive secondo il 'Piano regionale di Protezione civile”.

“Abbiamo considerato la chiusura degli uffici per il fine settimana e lo svolgimento dello ‘smart working’ in tutte le amministrazioni, che così hanno avuto il tempo per disporre la chiusura di alcune strutture pubbliche – ha aggiunto l’assessore Lampis - Inoltre, la Protezione civile ha contattato i sindaci neoeletti di 115 comuni e ha organizzato una videoconferenza di coordinamento alla quale hanno partecipato anche le Prefetture. Da quel momento tutte le operazioni sono state seguite costantemente grazie ai collegamenti garantiti anche dai ponti radio regionali, unico modo che ci ha permesso di avere un contatto diretto con il sindaco di Bitti. Proprio recentemente, grazie ad uno stanziamento di 10 milioni di euro, la Giunta regionale ha predisposto l’istituzione di un punto radio in tutti i 377 comuni della Sardegna, dotazione importante per attivare in qualsiasi situazione un filo diretto con gli amministratori locali”.

“Il ciclone mediterraneo ha investito la Sardegna con precipitazioni intense sulla parte orientale (in particolare, Ogliastra, Baronie, Barbagie e Nuorese) e nel Medio e Alto Campidano e in misura minore in altre zone, come Sarrabus e Gerrei. Rispetto agli eventi storici, le piogge sono state simili a quelle dell’evento che investì Villagrande Strisaili nel dicembre 2004, mentre la struttura spaziale del fenomeno e la sua evoluzione temporale ricordano quello del novembre 2013 in Gallura. Dal punto di vista idrologico e idraulico le piene più importanti si sono registrate nei bacini del Cedrino, del Posada e del Fluminimannu di Pabillonis. Evacuazioni preventive si sono rese necessarie nei comuni di Galtellì, Torpè, Posada e Villacidro, ma i maggiori danni si sono registrati a Bitti, dove purtroppo ci sono state anche tre vittime”.

“Il sistema regionale non si è fatto trovare impreparato e ha schierato tutte le forze a disposizione per affrontare l’emergenza, Corpo forestale, Protezione civile e Forestas. A loro va un sentito ringraziamento per l’attività svolta in questi giorni difficili, da estendere ai vigili del fuoco, ai militari dell’Esercito, ai volontari ed ai primi cittadini”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

 



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