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Arriva all’Ospedale Oncologico Presidio Ospedaliero Armando Businco dell’Arnas Brotzu, nella Struttura Complessa  di Radioterapia Oncologica, diretta dal dott. Raffaele Barbara, la Tomoterapia elicoidale, ultima frontiera nel campo della radioterapia, che consentirà di trattare tutte le tipologie di neoplasie attraverso i più moderni trattamenti radioterapici, in linea con i centri oncologici più evoluti in Italia.

Stamane, alle 12, è stato presento il nuovo Acceleratore Lineare (LINAC) di ultima generazione, unico sul territorio regionale. Presenti alla cerimonia d’inaugurazione l’Assessore Regionale della Sanità, Carlo Doria, l’Arcivescovo di Cagliari, Monsignor Baturi, i vertici dell’Arnas Brotzu, la Direttrice Generale Agnese Foddis, il Direttore Sanitario Raimondo Pinna, il Direttore Amministrativo Ennio Filigheddu.

 “La Regione ha mantenuto l’impegno di dare la massima attenzione all’ospedale oncologico, investendo in tecnologie avanzate che garantiscono ai pazienti una qualità di cura più alta. Lo scorso mese di novembre abbiamo inaugurato il nuovo acceleratore nella radioterapia, oggi parte la seconda fase del processo di rinnovamento dei macchinari del reparto di Radioterapia Oncologica del Businco. Queste modernissime apparecchiature consentiranno di ridurre la mobilità dei pazienti verso altre regioni”. Così il Presidente della Regione Christian Solinas a margine dell’evento.

Un passo importante che conferma come il Businco rappresenti il polo di riferimento Onco-Ematologico Pediatrico e dell’Adulto per tutta l’isola.  Attraverso l’utilizzo dei nuovi macchinari, più veloci, potenti e mirati sul bersaglio sarà possibile ottenere risultati anche per il trattamento di tumori che colpiscono i pazienti più fragili, riducendo gli effetti collaterali. Il macchinario, infatti, consente di valutare in tempo reale la riduzione della lesione neoplastica durante il trattamento radiante, eseguendo una Radioterapia adattativa (Adaptive Radiotherapy), cioè in grado di adattarsi alle modifiche di volume tumorale.

Soddisfazione è stata espressa dall’Assessorato della Sanità, che ha sottolineato l’importanza di investire in strategie e strumentazioni all’avanguardia a livello nazionale, in grado di migliorare non solo il tasso di efficacia e di successo delle terapie oncologiche, ma anche la qualità di vita dei pazienti più delicati, come i bambini e gli adolescenti,

Il sistema si avvale della tecnologia Synchrony, che permette il monitoraggio e il controllo continuo del movimento d’organo e dell’escursione della lesione durante l’irradiazione e il conseguente cambiamento di direzione del fascio in tempo reale in modo da seguire il movimento della lesione neoplastica da trattare e adeguare perfettamente la distribuzione di dose sul tumore risparmiando gli organi adiacenti.

Per l’acquisto della Tomoterapia sono stati impegnati € 5.897.000,00. L’importo è stato finanziato con le risorse del PNRR – M6.C2 1.1.2 – Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero – Grandi Apparecchiature Sanitarie e con il cofinanziamento regionale (DGR n. 12/16 del 07.04.2022).

Il piano di ammodernamento tecnologico programmato si concluderà a luglio del 2024 con l’operatività del Cyberknife, un LINAC Robotico di ultimissima generazione, estremamente versatile, in grado di soddisfare le esigenze di cure oncologiche e non oncologiche in tutto il territorio regionale.

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Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida ha incontrato i vertici dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura per fare il punto su diverse importanti questioni considerate strategiche come alcuni punti sulla PAC, la politica agricola comune, con la richiesta di inserimento degli ovini e caprini nel livello 2 dell'eco-schema 1 e della richiesta di fondi integrativi nazionali.

Scelte scellerate, hanno detto dall’Assessorato regionale, prese negli anni passati dal Governo che hanno penalizzato fortemente la Sardegna.

Il Ministro Lollobrigida ha così preannunciato la riapertura del tavolo a Roma, per trovare soluzioni che vadano nella giusta direzione, a vantaggio del comparto agricolo sardo

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Oltre 2 mila tra agricoltori, allevatori e stakeholder hanno affollato il padiglione della Fiera di Cagliari per l’incontro organizzato ieri da Coldiretti Sardegna che ha presentato ai candidati alla presidenza della Regione i principali punti della visione del mondo agricolo sardo per lo sviluppo dell’isola nel prossimo futuro.
Sburocratizzazione della macchina amministrativa con la digitalizzazione dei procedimenti, riformare l’assessorato dell’Agricoltura e gli Enti agricoli, una legge di governo del territorio che punti a liberare le terre vincolate, credere in una Sardegna che pensi nel cibo come asse strategico per lo sviluppo e, ancora, il governo alla Sardegna del sistema energetico e dell’acqua per l’autosufficienza. Senza dimenticare la necessità di una Unità di crisi per le emergenze in agricoltura. Infine, una delle necessità principali per la possibilità di creare politiche efficaci in agricoltura: la nomina come prima scelta del nuovo assetto di Giunta, di un assessore dell’Agricoltura competente e politicamente forte.
Sono solo alcuni dei punti programmatici principali su cui si è concentrato il dibattito. All’appuntamento guidato dai vertici Coldiretti Sardegna, con in testa il presidente, Battista Cualbu e il direttore, Luca Saba hanno partecipato portando le domande al futuro presidente della Regione anche i rappresentanti territoriali dell’associazione sarda, delle donne dei giovani e pensionati che hanno condiviso la visione strategica per la Sardegna del futuro. Tanti i punti toccati sulle proposte di Coldiretti per rivitalizzare i settori economici e sociali dell’isola e, al termine dell’incontro, è stato consegnato anche il documento con le proposte Coldiretti.

COLDIRETTI. “Gli agricoltori sardi sono stanchi ma combattivi e mai rassegnati a essere l’ultimo anello della catena produttiva e di non vedere riconosciuta la loro dignità lavorativa con la giusta remunerazione – hanno sottolineato presidente e direttore – sono stanchi dei ritardi e delle inefficienze della pubblica amministrazione e di essere in continuo stato di emergenza per le calamità naturali ed epizoozie. Su di loro vengono scaricate le inefficienze e i costi della filiera agroalimentare” Secondo Coldiretti Sardegna “Bisogna cambiare questa visione – aggiungono Saba e Cualbu - lo sviluppo sostenibile della Sardegna che nel prossimo futuro vogliamo consegnare ai nostri figli e nipoti, passa necessariamente da una piattaforma di programmi a lungo termine orientati almeno ai prossimi 20 anni”. Secondo presidente e direttore “la nostra isola con la sua superficie agricola utilizzabile di oltre 1,2 milioni di ettari è centrale nel Mediterraneo e può candidarsi a un ruolo chiave, soprattutto nella produzione di cibo in un mondo sempre più popolato e come hub logistico. Per farlo servono riforme che puntino a far superare la quota di 4 miliardi di euro di produzione lorda vendibile”.

BUROCRAZIA E REGIONE. Davanti alla platea gremita di agricoltori e allevatori arrivati da tutta la Sardegna si è parlato di uno dei punti fondamentali per superare le gravi incertezze delle imprese agricole, la burocrazia e la riforma dell’assessorato dell’agricoltura. Su questo fronte per Coldiretti Sardegna ci sono due priorità: la riforma dell’assessorato dell’Agricoltura e la sburocratizzazione della macchina amministrativa. Sul primo fronte è evidente come l’assessorato, oggi, sia “sempre più lontano dagli agricoltori – sottolinea Coldiretti - sempre più abbandonato a sé stesso. Occorre una sua revisione e riorganizzazione con uno spirito che torni a dare servizi agli agricoltori per gli agricoltori. Si deve puntare su una riforma degli Enti Agricoli che ne ridisegni numeri, funzioni, organizzazione e struttura e con un coordinamento delle attività in capo all'assessorato per il ritorno ai servizi utili che sono stati cancellati. Dal lato burocrazia, per l’associazione “occorre garantire una volta per tutte che i tempi della burocrazia rispettino quelli delle imprese. La macchina amministrativa deve essere in grado di rendere più snelle le procedure amministrative con l’introduzione di processi informatici che già esistono. La Regione – aggiunge Coldiretti - è in possesso di una enorme mole di dati che devono essere utilizzati per semplificare la vita alle aziende e programmare i settori”. Un esempio virtuoso può essere il “cruscotto dell’agricoltura” di Coldiretti, elemento fondamentale per la programmazione politica e l'allocazione dei fondi pubblici. Questo può permettere di ridare dignità a settori oggi dimenticati come vitivinicolo, olivicolo, risicolo, cerealicolo, apistico, florovivaistico e ortofrutticolo.

GOVERNO TERRITORIO. Dalla platea Coldiretti si è alzata la voce: Basta con vincoli inutili per i terreni agricoli: le terre incolte devono tornare a essere agricole. Questo approccio che parte dal rispetto e dalla tutela dell'ambiente può consentire all'agricoltura di riconquistare le terre un tempo agricole e oggi abbandonate al sopravvento delle formazioni arbustive che le norme inutili, oggi, ne vincolano l’utilizzo. Renderle nuovamente produttive può permettere la liberazione del potenziale agricolo, incentivando uno sviluppo sostenibile del territorio attraverso l'incremento della produzione alimentare: è possibile una coesistenza armoniosa tra agricoltura e ambiente dove anche le foreste possono diventare risorsa economica e turistica per lo sviluppo delle imprese e del territorio.

CIBO. Tassello necessario per sostenere i settori economici sardi, fare del cibo l’elemento primario per il futuro in un mondo sempre più popolato. Qui la Sardegna può avere un ruolo da protagonista. Per Coldiretti, però, l’agroalimentare non è può essere, come è sempre stato, lo slogan di tutte le campagne elettorali per poi essere puntualmente dimenticato. Da qui la forte richiesta degli agricoltori sardi alla politica di cogliere la sfida di mettere sul podio delle scelte politiche la produzione del cibo e supportarla, perchè gli agricoltori vogliono una Regione che scelga il modo per affrontare i mercatini globali. Questo si può fare solo credendo nella logistica, nella continuità territoriale delle merci, nella cooperazione integrata, nella promozione di contratti di filiera, nello sviluppo delle reti d’impresa e della filiera e su un programma di internazionalizzazione serio per il cibo sardo.

ACQUA ED ENERGIA. Sono due tasselli centrali per lo sviluppo. Gli agricoltori e allevatori isolani lamentano come in Sardegna si conservi bene l’acqua ma se ne sprechi il 40% e come dall’acqua non si produca energia e non si possano abbattere i costi per gli agricoltori. Per Coldiretti lo sviluppo futuro rimodellato dai cambiamenti climatici, passa per una gestione sostenibile della risorsa idrica, proteggendola, conservandola e riducendo gli sprechi. Per questo Coldiretti chiede: la sostituzione delle reti obsolete; l’ampliamento delle zone irrigate; l’abbattimento dei costi; il riutilizzo dei reflui; l’interconnessione dei bacini e l’innnovazione dei sistemi d’irrigazione nelle imprese agricole. Dal lato dell’energia non si può essere sempre inermi all’invasione di progetti sulle energie rinnovabili senza che la regione prenda una posizione netta. Per gli agricoltori sardi: basta progetti calati dall’alto che non lasciano niente ai sardi. Serve una Sardegna protagonista e consapevole delle scelte energetiche puntando su transizione energetica green con la costituzione di comunità energetiche.

EMERGENZE. In 24 anni la Sardegna è stata colpita dalla lingua blu e ha subito 17 procedimenti di calamità naturali; 15 trombe d’aria, 14 grandinate e continue ondate di siccità che affliggono il settore agricolo. Per Coldiretti queste non sono più emergenze mentre oggi ancora gli interventi sono tardivi, inadeguati e inutili. Per questo gli agricoltori chiedono una Unità di crisi permanente che intervenga in modo immediato e programmato.

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Firmato il Protocollo d’Intesa che disciplina l’utilizzo dell’area del Poligono di Capo Frasca fra il Comando Logistico dell’Aeronautica Militare e la Regione Autonoma Sardegna. Il Presidente della Regione Christian Solinas e il Generale dell’aeronautica Davide Marzinotto hanno siglato stamane l’accordo per il coordinamento delle attività militari nell’area dell’oristanese .

Completiamo la serie di disciplinari che sono stati avviati con Capo Teulada - ha sottolineato il Presidente Solinas - che hanno previsto la regolamentazione delle attività militari. Questa importante sottoscrizione determina finalmente la possibilità di un utilizzo duale di queste sedi e cioè l'apertura anche a finalità civili, come ad esempio quella dell'utilizzo delle piazzole per gli elicotteri dell'AREUS che svolgono servizio nell’assistenza ai pazienti urgenti che devono essere trasportati da luoghi distanti verso i presidi di cura per ricevere al meglio le prestazioni sanitarie”.

Per il Generale Davide Marzinotto si tratta di uno step importante. Un passaggio che disciplina al meglio le relazioni che sono state costruite e che attualmente sono ottime e fruttuose per il miglior rapporto tra la Regione Sardegna e la Forza Armata azzurra.

L'area interessata costituisce un poligono permanente, di proprietà del Demanio dello Stato, ramo Aeronautica Militare, idoneo allo svolgimento di attività militari addestrative con esecuzione di prove a fuoco, con l’impiego di munizionamento esclusivamente convenzionale, ad eccezione dei periodi d chiusura estiva, di norma dal 1 giugno al 30 settembre e le giornate festive. Il Protocollo ha una durata di 5 anni a decorrere dal giorno successivo alla sua sottoscrizione con tacito rinnovo, per un ulteriore quinquennio, alla sua scadenza.

L’Ente gestore dell’area, agli effetti del controllo e dell’applicazione delle presenti norme, è il Poligono di Capo Frasca.  Il Comando Poligono e la Regione Autonoma della Sardegna, che si coordina con il Comune di Arbus, si impegnano a vigilare scrupolosamente sul rispetto del disciplinare, per quanto di rispettiva competenza.

La Regione si impegna a redigere i Piani di Assetto Territoriale e di Sviluppo Economico e Sociale, tenendo conto dei condizionamenti conseguenti alla presenza dell’area di poligono in questione.

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Le Guide Turistiche ARGTS (Associazione di Categoria delle Guide Turistiche della Sardegna) scrivono alla Regione – Assessorato del Turismo - e chiedono un incontro urgente per discutere delle criticità della nuova normativa nazionale.
La 
legge 13 dicembre 2023, n. 190 ha infatti apportato diverse novità, sia per coloro che vorranno avvicinarsi alla professione sia per le guide già abilitate, che dovranno iscriversi al nuovo elenco nazionale. Le guide hanno già avuto un confronto tra loro il 2 febbraio durante un incontro a Cagliari sulla disciplina della professione di Guida, nel quale sono emerse preoccupanti criticità.

“ Chiediamo un incontro urgente – ha detto la Presidente Argts Michela Mura - per poter esprimere il parere in merito alla legge in oggetto e al Decreto attuativo attualmente sospeso dal Consiglio di Stato, nella speranza che ci siano margini di intervento e correzione. Sono diverse le criticità e i problemi che verranno a crearsi – ha spiegato la Presidente Mura - in merito alle guide già abilitate e già specializzate. Infatti le abilitazioni rilasciate dalla RAS, contrariamente alle altre regioni, non riportano le lingue in cui si è stati autorizzati a lavorare né riportano le specializzazioni conseguite in sede di esame e/o con altri corsi. Questo determina un impedimento nell'essere iscritti all'Elenco nazionale come la legge prevede”.

L'incontro servirebbe a chiarire anche la situazione per le aspiranti guide e come verranno valutati corsi di laurea specifici - indirizzo in archeologia, beni culturali o similari - al momento non contemplati come specializzazione tematica nel decreto attuativo. Infine, anche la prestazione occasionale e temporanea per le guide estere quantificata in 60 giorni lavorativi:
“Sessanta giorni 
rappresentano quasi l'intera stagione per la Sardegna – ha ribadito Michela Mura - mettendo a rischio il lavoro di tanti professionisti che avrebbero indubbiamente più competenze essendo radicati nel territorio. Questi e altri aspetti vorremmo sottoporre all'attenzione della Regione nella convinzione che sia comune interesse non aggravare la situazione lavorativa di tanti professionisti (partite IVA) e aspiranti tali”.

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L’assessore dell’Agricoltura ha provveduto a firmare il decreto che autorizza lo scorrimento del Bando “Pacchetto Giovani”, destinando ulteriori 12 milioni di euro per finanziare i progetti presentati da giovani agricoltori sardi che, sino ad ora, non sono si potuti realizzare per la carenza di risorse. L’incremento delle risorse finanziarie è un intervento importante per il mondo agro pastorale in quanto agevola il ricambio generazionale nella conduzione delle aziende agricole, uno degli obbiettivi prioritari del Programma di Sviluppo rurale della Regione. Si tratta, hanno precisato dall’assessorato dell’Agricoltura, di una operazione molto importante per i giovani che stavano aspettando. Con questo Bando si scorrerà la graduatoria che era ferma per mancanza di risorse. I 12 milioni stanziati sono un primo importante passaggio per far scorrere la graduatoria e consentire di sbloccare la situazione a favore dei giovani imprenditori agricoli

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 L’Assessorato della Pubblica Istruzione e Spettacolo, ha pubblicato l'avviso per la concessione di contributi per la produzione di lungometraggi, cortometraggi e sceneggiature. La data di scadenza per la presentazione delle domande scade il 15 marzo prossimo. Al fine di dare impulso alla filiera del settore cinematografico in Sardegna, l’Assessore ha dato mandato al Servizio competente in materia di Cinema per la predisposizione e pubblicazione del Bando per l’attribuzione delle risorse, pari a 300 mila euro per la concessione di contributi per la produzione di cortometraggi di interesse regionale a favore di Persone giuridiche, in base alle norme per lo sviluppo del cinema in Sardegna. I soggetti ammissibili sono le imprese cinematografiche e audiovisive, in forma singola e le reti di imprese cinematografiche e audiovisive. Sono escluse le associazioni culturali o fondazioni senza scopo di lucro. Sono altresì esclusi, non trattandosi di risorse comunitarie, i liberi professionisti.

Per la concessione di contributi finalizzati alla coproduzione di lungometraggi di rilevante interesse regionale sono stati stanziati un milione e 800 mila euro. Soggetti ammissibili le imprese cinematografiche e audiovisive, in forma singola o  Reti di imprese cinematografiche e audiovisive. Escluse le associazioni culturali o fondazioni senza scopo di lucro.  Per i progetti di sviluppo della sceneggiatura finalizzati alla produzione di lungometraggi di interesse regionale sono stati stanziati ulteriori 100 mila euro.

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Partirà da Sassari, il prossimo 8 febbraio, negli spazi della Promocamera, in Via Predda Niedda 18, il JOB DAY Sardegna 2024, l'iniziativa itinerante promossa dall’assessorato del Lavoro e dall’Aspal per favorire l'incontro fra domanda e offerta di lavoro nei diversi territori dell'isola. Il programma, che prevede complessivamente sei tappe in altrettante città della Sardegna, è stato illustrato questa mattina da Maika Aversano, direttrice generale dell’Aspal, nel corso di una conferenza stampa. “Il successo del Job Day itinerante - ha affermato - è stato un moltiplicatore di opportunità, la formula ha funzionato sotto tutti i profili e in particolare per la straordinaria mobilitazione di forze e risorse messe in campo, che ha visto, lo ricordiamo, circa 17 mila persone in cerca di lavoro che si sono iscritte, oltre 40 mila le candidature, a fronte di 18.359 posti di lavoro, da 852 offerti da aziende dislocate nelle diverse aree territoriali. Ben 309 le imprese che hanno assunto persone selezionate durante i job day, 2.543 i contratti di lavoro stipulati”.
 
A Sassari sono già oltre 1.500 gli iscritti ad oggi, più di 4000 le candidature, 110 le aziende partecipanti, di cui una sessantina in presenza, con la richiesta di 450 figure professionali diverse. Saranno presenti, inoltre, tutte le V classi degli istituti superiori della provincia, con oltre 1.800 studenti; terze e quarte in streaming, con più di 1.500 studenti. “Un mondo di opportunità vicino a te”. Questo lo spirito che anima l’iniziativa e che ha modificato l'ottica stessa alla base delle politiche di animazione, promozione del lavoro e dell'occupazione, della formazione professionale e di contrasto alla disoccupazione e che si presenta come un format unico a livello nazionale.
 
"Nei nostri territori - ha sottolineato la direttrice dell’Aspal - esistono realtà imprenditoriali in vari settori estremamente interessanti, ma che hanno difficoltà a intercettare le professionalità richieste, così come esiste una forte domanda di lavoro che non trova risposte adeguate. Con il Job Day itinerante riusciamo a intercettare le competenze di chi cerca lavoro e le esigenze di chi lo offre, in termini decisamente più efficaci rispetto al passato. Con gli incontri e i seminari, che coinvolgono studenti, precari e disoccupati, scaturiscono indicazioni per l'inserimento in percorsi di crescita e di formazione con il concreto supporto dei Centri per l’impiego. Quest’anno una delle novità più importanti è rappresentata dall’occupational barometer, uno strumento che contribuirà, col coinvolgimento di tanti stakeholder del territorio, a capire e prevedere l’orientamento del mercato del lavoro".
 
Sassari: prima tappa. Densissimo e articolato il programma della giornata sassarese, che sarà trasmesso anche in streaming. Dopo i saluti delle autorità, sono previsti una serie di momenti e incontri dalle 9:30 alle 13:00 e poi dalle 15:00 alle 17:30. Tantissimi i temi affrontati in momenti di convegni e seminari, con la partecipazione di esperti e personalità, dall'orientamento sui percorsi di istruzione e sulle opportunità professionali post diploma al viaggio alla scoperta di storie di innovatori e di start up di successo; alle opportunità e agli strumenti per fare un’esperienza formativa o lavorativa a livello europeo.

I Job Day. Supportare le persone nel percorso di scoperta delle proprie attitudini, competenze e delle proprie motivazioni; fornire strumenti utili ad una ricerca di lavoro e ad una riqualificazione professionale; offrire momenti di orientamento e di confronto sui percorsi di vita e di lavoro che si aprono dopo il diploma e dopo la laurea; raccontare l’offerta formativa attiva nel territorio e i lavori del futuro.

Queste le tappe del Job Day.
Sassari (8 febbraio), Olbia (15 febbraio), Nuoro (29 febbraio), Oristano (7 marzo), Tortolì (13 marzo) e Cagliari (26 e 27 marzo).
 
Info. Il programma, in via di completamento e le modalità per l'iscrizione sono nel link seguente: www.jobdaysardegna.it
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Oggi parte la linea bus non stop Sassari-Cagliari. Il primo collegamento, operato dall’azienda Logudoro Tours srl, prenderà il via alle 6 dalla fermata di via De Nicola a Sassari e arriverà alle 9 a Cagliari alla Stazione Marittima. Tutti i collegamenti con partenza e destinazione Sassari, interessano anche l’aeroporto di Alghero (partenza 05.30 e 14.30, arrivo 9.30 e 18.30). Le coppie di corse sono due e al medesimo orario: Sassari-Cagliari, partenza alle 6 e alle 15 e Cagliari-Sassari, partenza alle 6 e alle 15.

Il costo del biglietto è di 14 euro per ciascuna corsa e sarà possibile acquistare il titolo di viaggio a bordo con l’aggiunta di un euro (sono accettati anche i pagamenti elettronici). Sono state autorizzate dall’assessorato dei Trasporti anche tutte le altre linee ricomprese nel piano dei collegamenti diretti tra le città capoluogo. Entro la prossima settimana saranno attivate la Sassari-Nuoro e la Sassari-Oristano, operate dall’Arst, e completate le procedure amministrative e il resto di quelle autorizzative, partirà anche il collegamento diretto Olbia-Cagliari, operato dalla società Turmo Travel.

All’Arst è anche affidata la linea diretta di nuova istituzione che collegherà il porto e l’aeroporto di Olbia con la città di Sassari, con due corse giornaliere. Sono inoltre in fase di completamento le procedure per far sì che tutti i bus del piano non stop, nella città di Sassari, possano contare su una fermata nel Corso Margherita di Savoia, nei pressi del parcheggio interrato dell’Emiciclo Garibaldi e in prossimità dei capolinea Atp di via Tavolara.  Ripristinare un collegamento diretto tra Sassari e Cagliari – precisano gli uffici dell’assessorato dei Trasporti – significa dare una risposta concreta alle necessità di tanti sardi che, da tempo, non disponevano più di servizi di collegamento efficienti tra le due principali città della Sardegna. La piena operatività del piano bus non stop permetterà finalmente all’intera Isola e al Nord Ovest in particolare, di poter contare su connessioni dirette tra i capoluoghi con immaginabili benefici per studenti, professionisti e pendolari in genere.

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La Giunta regionale ha approvato, lo scorso 18 gennaio, su proposta dell’assessore del Lavoro, le linee di indirizzo per l’utilizzo delle risorse a sostegno dell’occupazione e sviluppo dell’Isola, sulla base di quanto è emerso dalle consultazioni con le categorie economiche e sociali dell’anno scorso e dall'ultima Conferenza Regionale del Lavoro di dicembre.

L’intervento dell’Esecutivo, articolato in quattro direttrici, riguarda, nello specifico, l’impiego di 735 milioni di euro dei Fondi regionali per il triennio 2024-2026 e di ulteriori 744 milioni del Fondo Sociale Europeo per il settennio 2021-2027 a supporto delle imprese per creare e sostenere l’occupazione, l’istruzione, la formazione e competenze, l’inclusione e lotta alla povertà e all'occupazione giovanile, a cui aggiungono gli interventi per i cantieri occupazionali. Lo stanziamento del Fondo Sociale Europeo - precisano gli uffici dell’assessorato - è ripartito per il 32,5% a favore dell’occupazione, un 24,5% è destinato al sostegno dell’istruzione e alla formazione e competenze, il 27% alle azioni di inclusione e contrasto alla povertà e il restante 16% agli interventi per il lavoro giovanile. 

Particolare attenzione da parte della Regione sarà rivolta al coinvolgimento dei territori, all’incremento delle nuove competenze, al sostegno delle imprese, all’inclusione sociale, in termini di valorizzazione del lavoro femminile e di supporto alle categorie più fragili e ai cantieri di lavoro per disoccupati. Previsti, inoltre, interventi a favore dei lavoratori delle industrie strategiche nelle aree di crisi complessa di Portovesme, Ottana e Porto Torres. Mentre per quanto riguarda il Sulcis, attraverso il programma Just Transitional Found (JTF) del PNRR, è previsto un ulteriore stanziamento di 377 milioni di euro per il “Piano territoriale Sulcis”, di cui circa 116 milioni destinati agli interventi di competenza dell’assessorato del Lavoro, da realizzarsi con il coinvolgimento del territorio interessato. 

Nella fase di programmazione sarà fondamentale il ruolo dell’Amministrazione regionale, insieme alle forze economiche e sociali, per la definizione delle strategie e degli interventi da realizzare, nonché per l’avvio della semplificazione delle procedure amministrative, il tutto accompagnato da una specifica campagna di comunicazione per avvicinare le istituzioni ai cittadini e alle imprese.

 

Queste le quattro linee di intervento.

La prima riguarda il coinvolgimento delle comunità locali per favorire lo sviluppo, individuare le specificità locali per valorizzarne le potenzialità in modo da contrastare il fenomeno dello spopolamento e ridurre il divario esistente tra zone rurali e urbane.

La seconda, invece, è rivolta alla formazione con lo scopo di creare nuove competenze, adeguandole alle richieste delle imprese e alle esigenze del mercato del lavoro per raggiungere un alto livello di prestazioni formative e, partendo dalla scuola, una adeguata informazione legata sugli aspetti della sicurezza negli ambienti di lavoro.

La terza linea è rivolta agli aiuti alle imprese, così come ai professionisti e agli artigiani.

La quarta linea è dedicata agli interventi per l'inclusione sociale in termini di valorizzazione del lavoro femminile e di sostegno alle categorie più fragili, con lo scopo di incentivare la partecipazione alla vita economica e sociale della popolazione a rischio di esclusione.

 

In ultimo, una misura importante è rappresentata dagli interventi sull’emigrazione sarda con il sostegno ai Circoli dei Sardi, ambasciatori, in Italia e nel mondo, dell’identità sarda, promotori della cultura e delle produzioni tipiche dell’Isola, che offrono un prezioso sostegno allo sviluppo economico della Sardegna.

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