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Si chiama “Sardegna Academy. Formare per l’occupazione e la qualità del lavoro”, il nuovo bando appena pubblicato dall’Aspal per sostenere e incentivare la creazione di reti stabili (Academy) composte da imprese del settore nautico e altri enti come gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e agenzie formative.

È un'iniziativa sperimentale per rispondere alla crescente richiesta di nuove opportunità formative in un settore in continua espansione, caratterizzato da crescenti necessità di competenze professionali adeguate.

“L’intervento mira a promuovere la formazione di alta qualità e a favorire contemporaneamente l'accesso a opportunità lavorative significative - spiega Ada Lai, assessore regionale al Lavoro. “Questi progetti - continua - non solo rispondono alla richiesta crescente del mercato del lavoro, ma contribuiscono anche a colmare il divario tra le competenze richieste e quelle attualmente disponibili, garantendo un allineamento più efficace tra l'offerta formativa e le esigenze dinamiche del settore nautico in evoluzione."

La sperimentazione prevede un ruolo centrale delle aziende che possono proporre percorsi formativi ad hoc assieme agli enti formativi.

"Questo approccio integrato, che coinvolge attivamente imprese, istituzioni educative e agenzie formative, - afferma Maika Aversano, direttrice generale dell’Aspal - crea un ecosistema collaborativo che può rispondere in maniera efficace alla crescente domanda di professionalità qualificate, costruendo allo stesso tempo un impatto positivo a lungo termine sul tessuto economico e sociale.

L’avviso prevede che la costituzione dell’Academy avvenga sulla base di una proposta progettuale che può essere presentata da un partenariato (due o più imprese, in collaborazione con Agenzie Formative Accreditate e/o ITS Academy operanti in Sardegna, nella forma di ATI/ATS costituita o da costituire). Le proposte si potranno presentare a partire dall’8 gennaio e fino al primo marzo 2024 e verranno poi valutate da una commissione.

Le Academy proporranno i propri percorsi formativi in cui saranno previste importanti esperienze in azienda, sia durante il percorso formativo con un approccio Work based learning (WBL) che post formazione, con lo strumento del tirocinio extracurricolare di 6 mesi, per creare le professionalità della nautica del futuro.

La giunta regionale ha messo a disposizione per l’avviso un milione di euro. La dimensione del finanziamento per ogni Academy che ne fa richiesta dipenderà dal numero dei percorsi formativi proposti, dal numero delle ore per ciascun percorso formativo, dal numero degli allievi, e dai costi del percorso formativo/tirocinio

L’Avviso e i relativi allegati sono disponibili sul sito istituzionale dell’ASPAL nella sezione avvisi pubblici bit.ly/avvisoacademysettorenautico

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Partiranno il prossimo 5 gennaio anche nell’Isola, i saldi invernali. Le promozioni andranno avanti per 60 giorni. Secondo le stime dell'Ufficio Studi Confcommercio si tratta di un giro d’affari nell’Isola di oltre 31 milioni nel Sud Sardegna (lo scorso anno 32,8).
Lo shopping interesserà 155mila nel Sud Sardegna. Mediamente una famiglia (che conta 2,25 componenti, 2,3 a livello nazionale) spenderà 198 euro (212 euro nel 2022).
La spesa per ogni sardo sarà di 90 euro. “L’inizio dei saldi a febbraio avrebbe sicuramente agevolato il commercio”, spiega il direttore di Confcommercio Sud Sardegna Giuseppe Scura, “oggi l’offerta per il consumatore è maggiore rispetto agli scorsi anni, rimodellata con le attuali condizioni meteorologiche. Il mondo del commercio oggi è cambiato più che mai, sempre di più,
anche i cosiddetti negozi di vicinato si attrezzano con le vendite online”. Secondo l’associazione di categoria “mancano ancora i controlli nei confronti di chi propone le
vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno, a discapito di coloro che rispettano le regole e attendono i periodi giusti, imposti per legge”.

Le regole per il corretto acquisto degli articoli in saldo:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

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Approvata la Finanziaria tecnica: per il 2024 è previsto uno stanziamento di 10 miliardi e 600 milioni circa, per il 2025 uno stanziamento di 10 miliardi e 200 milioni circa, e per il 2026 di 9 miliardi e 600 milioni circa. 
“Con questa ultima Finanziaria evitiamo l’esercizio provvisorio e permettiamo alla Sardegna di proseguire il cammino virtuoso che ha caratterizzato i conti pubblici e lo sviluppo della nostra Isola nel corso della Legislatura”, ha spiegato il Presidente della Regione, Christian Solinas. “Dopo questi cinque anni di governo caratterizzati da criticità ed eventi imprevedibili come la pandemia e la crisi che ne è conseguita, grazie alle misure messe in campo dalla Regione per sostenere il sistema, la Sardegna può guardare con maggior serenità e ottimismo al futuro”, ha concluso il Presidente.
Impegno, senso di responsabilità e unità d’intenti della Giunta i principi richiamati dall’Assessore del Bilancio, Giuseppe Fasolino. “Grazie all’impegno profuso in questi anni e alla piena condivisione delle azioni da porre in essere per il bene della Sardegna e dei sardi si chiude l’ultima legge di bilancio della Legislatura. Si tratta di un provvedimento che conferma quando avviato e riprende gli stanziamenti dei precedenti provvedimenti ma che lascia sicuramente conti in ordine e misure volte a garantire uno sviluppo futuro e duraturo dell’economia sarda”.
Particolare apprezzamento è stato espresso dall’Assessore degli Enti Pubblici, Aldo Salaris sul comparto unico. “Con la giornata odierna si segna finalmente un percorso di giustizia ed equità. Con 52 milioni di euro si avvia la realizzazione del comparto unico che mancava dal 2006, con l’obiettivo di armonizzare il trattamento economico e giuridico dei dipendenti degli Enti locali a quello del personale del sistema Regione”, ha dichiarato l’Assessore Salaris.
 

 

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Ripensare il mondo della formazione professionale per calarla meglio sulle esigenze dei territori: è lo scopo delle Accademie di Formazione volute dall’Assessorato del Lavoro della Regione, la cui istituzione è stata approvata con una delibera di Giunta nel corso dell’ultima seduta.

“Mettiamo in atto una vera e propria rivoluzione nel sistema della formazione professionale mediante l’istituzione delle Accademie” afferma il Presidente della Regione, Christian Solinas. “La formazione professionale è uno strumento mirato allo sviluppo di capacità professionali dedicate, che in questo modo saranno sempre più calate sui territori in cui il personale formato andrà ad inserirsi, rispondendo meglio alle esigenze delle comunità. Il primo settore coinvolto sarà quello della filiera agroalimentare, ambito dalla forte connotazione identitaria e base della nostra economia”. 

La delibera approva infatti l’attuazione della prima “Accademia di formazione”, relativa ad una specifica filiera produttiva, in questo caso l’Agroalimentare, da effettuarsi in Azienda in collaborazione con le agenzie formative. Si rivolge sia al personale interno che a disoccupati e lavoratori del territorio, che intendano formarsi o aggiornarsi nel campo dell’agroalimentare.

Per tale misura sono stati stanziati 8 milioni e mezzo con l’ultima variazione di bilancio, destinati a varie categorie produttive (dallo spettacolo all’artigianato, dalla nautica ai mestieri identitari (come la filiera del cavallo), all’audiovisivo, dal turismo alla cultura, alla conduzione delle aziende). Le risorse sono incrementabili coi fondi europei a disposizione dell’Assessorato del lavoro.

“Le ‘Accademie’ di formazione specifica – spiega l’assessore del Lavoro, Ada Lai “sono rivolte alle filiere di attività produttive, e vengono attuate nelle aziende: questo costituisce una vera rivoluzione culturale della Formazione, perché rispondendo alle esigenze economiche dei territori e delle comunità, forniscono un supporto alle imprese nella valorizzazione dei propri livelli produttivi e qualitativi, e creano opportunità di lavoro sicuro. Un circuito virtuoso, foriero di benessere e che costituirà quindi uno strumento fondamentale per evitare lo spopolamento dei territori”.

Gli avvisi per l’attuazione delle Accademie di Formazione saranno esitati nei primi mesi dell’anno 2024.

Nella stessa delibera si prevede di destinare la quota ancora disponibile delle risorse relative al Programma integrato plurifondo per il lavoro LavorRAS, per l’annualità 2023, pari a euro 307.482,06 (ad integrazione del fondo di premialità di euro 450.000.00, così come costituito con la Deliberazione di 41/24 del 1.12.2023).

Il fondo è destinato a consentire la previsione di premialità in caso di ‘placement’ all’interno degli avvisi di formazione professionale di prossima pubblicazione, a vantaggio della Agenzie formative che avranno proposto percorsi in Azienda a conclusione dei quali i soggetti frequentanti trovano occupazione con contratti di lavoro subordinato (a tempo indeterminato, o determinato di almeno 6 mesi) o apprendistato, entro 120 giorni dalla conclusione del percorso.

“Con tale misura – dichiara l’Assessore Lai – si lega sempre più la formazione all’ottenimento concreto del lavoro nelle Imprese valorizzando le professionalità e gli sforzi formativi specifici in Azienda per la creazione di lavoro “sicuro”.

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Una Sardegna in crescita: tra il 2019 e il 2022, i redditi delle famiglie sarde sono aumentati del 10,4%. È quanto emerge dall’analisi del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne e Unioncamere sulle stime 2022 del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, misura della capacità di spesa della popolazione residente in Italia.

“La Sardegna ha superato con forza e tenacia la sfida della pandemia – afferma il Presidente della Regione, Christian Solinas. “Lo studio di Unioncamere dimostra come il Sud sia in crescita in Italia e la Sardegna è tra le regioni che registrano un incremento maggiore della disponibilità di spesa delle famiglie. Il sistema imprenditoriale sardo ha dimostrato in questi anni una capacità di resilienza straordinaria, portando avanti le attività e salvaguardando i posti di lavoro in condizioni di estrema difficoltà. Questo ha fatto sì che l’economia dell’isola continuasse a crescere. Il lavoro fatto in questi anni come Giunta regionale – continua il Presidente – è servito ad accompagnare e supportare l’equilibrio di un sistema che rischiava di essere fortemente compromesso da una crisi senza precedenti, causata dalla pandemia prima e dal conflitto in Ucraina poi, con il conseguente aumento dei prezzi, in particolare quelli dell’energia. Politiche mirate ci hanno consentito di far pesare il meno possibile sui sardi gli effetti di una congiuntura senza precedenti”.

Complessivamente, lo studio dell’Istituto Tagliacarne evidenzia una diminuzione del divario tra il Sud e il resto del Paese per quanto riguarda i redditi delle famiglie nei 4 anni compresi tra il 2019 e il 2022.

Il reddito disponibile pro-capite al Sud ha recuperato terreno, anche per effetto delle politiche redistributive: se i 14.432 euro del 2019 rappresentavano il 74,9% del valore medio italiano, i 16.046 euro del 2022 ne costituiscono il 76,0%: un quadro che restituisce l’immagine di un paese meno diseguale rispetto alla geografia del Pil. Se il processo inflattivo in questi anni ha colpito più il Mezzogiorno del resto d’Italia, contribuendo ad ampliare i divari del potere di acquisto reale, risulta chiaro dallo studio come occorra ancora intervenire sulla “crescita della base produttiva per assicurare una occupazione di maggiore qualità e una più elevata consistenza del reddito delle famiglie fuoriuscendo dalle situazioni di precarietà oggi più diffuse nel Meridione”, come ha evidenziato il Direttore generale del Centro Studi Tagliacarne Gaetano Fausto Esposito.

In generale sono tutte del Sud le regioni che presentano gli incrementi del reddito delle famiglie più consistenti tra il 2019 e il 2022 a prezzi correnti: in Sardegna, così come in Puglia, si registra una crescita del +10,4%. Anche la graduatoria provinciale vede la presenza di ben sei province meridionali tra le prime dieci per variazioni di reddito registrate nel 2022 rispetto al pre-Covid: tra queste, vi sono il Sud Sardegna con un +11,9% e la Provincia di Oristano con +11,2%.

“Si tratta – afferma il Presidente Solinas – di una crescita forte, che ci consente di guardare al futuro con ottimismo. Questo non significa adagiarsi sui risultati raggiunti ma prendere atto del buon lavoro fatto per perseguire gli obiettivi. La nostra Isola – conclude – ha già dimostrato di possedere specificità uniche che la rendono attrattiva per investimenti e progetti all’avanguardia sotto molti punti di vista. Pertanto ci auguriamo di poter continuare ad accompagnarla in questa meritata fase di ascesa”.

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 La Giunta Solinas, nel corso dell’ultima seduta, ha destinato, su proposta dell’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, ulteriori 3 milioni di euro, stanziati nell’ultima variazione di bilancio in aggiunta ai 10 milioni già disponibili, per l’acquisto e fornitura di dispositivi per il monitoraggio della glicemia a favore delle persone con diabete in Sardegna. Le risorse, secondo quanto disposto dalla delibera, che conferma le linee di indirizzo sulla prescrivibilità dei dispositivi, serviranno a estendere ulteriormente la possibilità di arruolamento dei pazienti insulino-trattati all’uso delle nuove tecnologie per la misurazione della glicemia.

“La Sardegna è fra le regioni al mondo in cui il diabete registra l’incidenza più elevata. Le nuove tecnologie per il monitoraggio della glicemia – dichiara l’assessore Doria – rappresentano uno strumento in grado di rendere questa patologia più gestibile, con ricadute importanti in termini di qualità della vita. Negli ultimi anni la Regione ha investito un gran numero di risorse per poter consentire a tutti i diabetici dell’Isola l’accesso ai moderni dispositivi, lettori e sensori, per la misurazione della glicemia, da prima, nel 2021, con lo stanziamento di 4 milioni di euro l’anno e una programmazione pluriennale poi incrementata, nel 2022, a 10 milioni di euro l’anno e oggi a 13 milioni di euro. Oltre all’estensione nella platea degli adulti, con questi fondi è stato garantito l’accesso ai dispositivi soprattutto ai giovani in età pediatrica, nella fascia dai quattro ai diciassette anni, ed è stata assicurata la continuità della prescrizione nella transizione in età adulta. Oggi, grazie all’aumento delle risorse disponibili il sistema sanitario regionale è in grado di raggiungere ancora più persone con le nuove tecnologie”.

“Per rispondere alle necessità delle persone con diabete e garantire le cure e l’assistenza migliori nell’Isola siamo costantemente al lavoro con i rappresentanti dei pazienti e gli specialisti all’interno della Consulta regionale diabetologica”, conclude l’assessore Doria.

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 Le opere di Giuseppe Biasi, di proprietà regionale e oggi custodite nei locali dell’ex convento del Carmelo di Sassari, nelle more dell’ultimazione del Museo per l’arte del ‘900 e del Contemporaneo di Sassari, andranno in prestito temporaneo alla Pinacoteca Nazionale di Sassari che potrà quindi esporle. La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, d’intesa con l’Assessore regionale dei Beni Culturali, Andrea Biancareddu, ha dato il via libera alla stipula di una Convenzione con la Direzione Generale Musei Sardegna finalizzata appunto all’esposizione delle opere dell’artista sardo, uno dei più importanti del Novecento, presso la Pinacoteca Nazionale di Sassari, prevedendo il comodato d’uso gratuito della durata di un anno eventualmente rinnovabile. 
“Sassari potrà esibire al mondo le oltre 200 opere di un suo artista”, ha annunciato l’Assessore Salaris. “Nelle more della realizzazione del Museo era doveroso trovare soluzioni che consentissero l’esposizione al pubblico delle opere di Giuseppe Biasi, in considerazione soprattutto dell’alto valore artistico e culturale che rappresentano – ha proseguito l’Assessore Salaris – Oggi possiamo finalmente dire che la città di Sassari, i sassaresi e i sardi tutti avranno la possibilità di apprezzare da vicino parte di quel patrimonio straordinario che è rappresentato dalle opere di Biasi”.
L'assessore Salaris a luglio nel corso di un incontro finalizzato a fare il punto della situazione sulla realizzazione e gestione dei musei Tavolara (dal marzo scorso in comodato al Comune di Sassari) e del Carmelo (di proprietà della Provincia di Sassari).aveva chiesto che venisse verificato lo stato di conservazione dell'intera collezione per valutare proprio la possibilità che i dipinti siano resi fruibili al pubblico. Ieri l’atto formale che sblocca la situazione.
L’Assessore Salaris ha proposto alla Giunta regionale di dare mandato alla Direzione Generale degli Enti Locali affinché mediante i servizi competenti proceda alla stipula di una Convenzione con la Direzione Generale Musei Sardegna finalizzata all’esposizione delle opere. Considerato poi che l’esposizione al pubblico risulta di preminente interesse della Regione, è stato anche dato mandato alla Direzione Generale di procedere alla stipula di un’apposita polizza di assicurazione dei beni per tutta la durata del prestito e di organizzare il trasporto sicuro delle opere nella sede espositiva (e il ritiro delle opere al termine del prestito).
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 “Nel 2023 in Sardegna – l’ultimo dato disponibile è aggiornato al 31 ottobre – le denunce per infortunio sul lavoro sono state oltre 10mila. Rafforzare la rete della sicurezza, innovare le strategie della prevenzione e garantire un’azione efficace di contrasto al fenomeno infortunistico e alle malattie professionali è un dovere e una necessità e per farlo serve un’azione sinergica tra le istituzioni. Questa è la ragione per cui aderiamo con convinzione al protocollo d’intesa promosso dall’Inail, i cui obiettivi vanno, appunto, in questa direzione”. Lo dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, che oggi, a Cagliari, insieme ai rappresentanti della direzione regionale Inail Sardegna, dell’Ufficio Scolastico regionale, delle Università degli Studi di Cagliari e Sassari, dell’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza (Areus) e dell’associazione dei medici e infermieri rianimatori Italian Resuscitation Council (Irc), ha siglato un protocollo d’intesa interistituzionale della durata quinquennale per l’attuazione di un programma di azioni per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

“La Regione – spiega l’assessore Doria, che questa mattina, insieme agli altri firmatari, ha illustrato i contenuti dell’Intesa – svolge un ruolo fondamentale nella governance e orientamento della prevenzione, favorendo la collaborazione tra il sistema sanitario regionale e le altre istituzioni, parti sociali o espressioni della collettività che, a vario titolo concorrono alla realizzazione del Piano regionale della prevenzione, lo strumento strategico pluriennale adottato dalla giunta e attualmente in corso per le annualità 2020-2025, in coerenza con il Piano nazionale della prevenzione. Inoltre l’assessorato della Sanità indirizza e monitora l’attuazione dello stesso Piano regionale da parte delle Asl e in particolare le attività degli Spresal, i servizi di prevenzione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che, oltre a un’importante azione di vigilanza, svolgono attività di informazione, formazione e assistenza”.

Il protocollo d’intesa, che resterà aperto a successive adesioni, prevede, tra le altre, azioni a sostegno dei programmi previsti dal Piano regionale della prevenzione 2020-2025, interventi di informazione e sensibilizzazione, progetti universitari, l’innovazione tecnologica delle procedure, per migliorare le condizione di salute e sicurezza dei lavoratori nei settori più a rischio, e lo scambio di informazioni, dati e flussi informatici per la realizzazione di studi e analisi volti a indirizzare politiche efficaci di prevenzione sul territorio. Il Comitato regionale di coordinamento delle attività di prevenzione, già istituito in Regione e presieduto dall’assessore della Sanità, avrà anche il compito di coordinare le attività delle istituzioni che hanno aderito all’intesa.

Le specifiche attività da mettere in campo saranno oggetto di specifici accordi attuativi che, secondo quanto previsto dal protocollo siglato oggi, dovranno indicare obiettivi, gli impegni assunti e i tempi di realizzazione.

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Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del Decreto di approvazione, via libera definitivo all’accordo di Programma finalizzato alla realizzazione del nuovo stadio del Comune di Cagliari, in attuazione dell’articolo 11 della Legge regionale del 21 febbraio scorso, secondo gli standard previsti per le competizioni internazionali, entro i termini per ospitare i campionati europei del 2032. Lo ha annunciato il Presidente della Regione, Christian Solinas.

“ Con la firma e la pubblicazione sul Buras, a completamento dell’iter burocratico diventa definitivamente operativo il progetto per la realizzazione del nuovo Stadio che verrà intitolato a Gigi Riva.”

La Regione concorre, con uno stanziamento complessivo di 50 milioni di euro, alla realizzazione del nuovo Stadio secondo gli standard previsti dalle competizioni internazionali. La Regione destina le risorse già disponibili sul bilancio regionale attribuite alla competenza dell'Assessorato regionale dei Lavori Pubblici, per la realizzazione del nuovo Stadio secondo il seguente quadro finanziario che vede 3 milioni di euro sul bilancio regionale per l'anno 2023, 15 milioni sul bilancio regionale per l'anno 2024,  12 milioni di euro sul bilancio per l'anno 2025 e 20 milioni sul bilancio regionale per l'anno 2026.

“ Finalmente – ha sottolineato il Presidente Solinas - un nuovo spazio all'altezza, per la Sardegna  e per il tifo che i sardi possono dare alla propria squadra del cuore. “

Il Comune diCagliari, si impegna a sostenere gli oneri finanziari di cui al piano economico finanziario di propria competenza, gestire l'iter procedurale tecnico/amministrativo connesso all'approvazione della progettazione ed alla realizzazione dell'intervento nel rispetto delle disposizioni normative di riferimento, monitorando e assicurando il rispetto del cronoprogramma formalmente approvato in coerenza con le tempistiche assegnate dal Comitato Esecutivo UEFA. Inoltre si impegna a presentare alla Regione al termine dell'intervento, una relazione finale che dà atto dei risultati raggiunti e delle modalità di utilizzo delle risorse trasferite in attuazione dell’ Accordo di Programma.

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È stato pubblicato il primo bando per il finanziamento di progetti relativo al Programma Interreg NEXT MED, la più grande iniziativa di cooperazione dell’Unione europea nel Mediterraneo di cui la Regione Sardegna è Autorità di Gestione.

Con un budget di 103,6 milioni di euro, il bando si propone di sostenere progetti che rispondano a sfide comuni tra le due sponde del Mediterraneo. Tra queste, il rafforzamento delle capacità di innovazione, la competitività delle PMI, il contrasto agli effetti del cambiamento climatico, la transizione verso un'economia circolare, oltre a iniziative di formazione, inclusione lavorativa e miglioramento dell'assistenza sanitaria. Sono 15 i Paesi coinvolti: Algeria, Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Giordania, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna, Tunisia e Turchia.

“Nonostante il Mediterraneo sia segnato da molteplici crisi e complessità - afferma il Presidente Christian Solinas - la Regione Sardegna, in sinergia con le autorità nazionali dei Paesi partecipanti, vuole contribuire alla crescita e allo sviluppo dell'area. Affrontando le sfide uniche che caratterizzano lo spazio di cooperazione, il bando si propone come uno strumento per stimolare scambio e collaborazione, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita e le prospettive ambientali, economiche e sociali nel Mediterraneo”.

Tre le tipologie di progetti previste dal bando: tematici, dedicati ai giovani e di governance. Il contributo finanziario a progetto ammonta a un minimo di 500.000 euro fino a massimo a 2,5 milioni di euro, con un tasso di cofinanziamento non superiore all’89% dei costi eleggibili. Ogni proposta dovrà essere presentata da un partenariato che rappresenta un minimo di 3 diversi Paesi ammissibili, incluso almeno un Paese partner del sud del Mediterraneo.

"Vorrei rivolgere un invito a tutti gli attori del territorio regionale - enti locali, agenzie, comuni, università, associazioni e imprese – affinché colgano questa straordinaria opportunità offerta dal programma Interreg NEXT MED. La partecipazione a progetti di cooperazione può sicuramente tradursi in ricadute positive in termini ambientali, economici, lavorativi e scientifici, nonché in una maggiore apertura del sistema regionale sul piano internazionale", conclude il Presidente.

Le proposte progettuali devono essere presentate esclusivamente in lingua inglese o francese. Il testo integrale del bando, nonché tutta la documentazione necessaria alla presentazione di proposte, sono disponibili nel sito web istituzionale del Programma all’indirizzo www.interregnextmed.eu

La scadenza per la presentazione delle proposte di progetto è il 28 marzo 2024 alle ore 13:00

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