Mercoledì, 31 Marzo 2021 18:38

L'Atp 250 Sardegna Open al Tc Cagliari, Chessa: "Siamo l'Isola dello sport"

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Il Sardegna Open raddoppia. Quest’anno Cagliari ospita il torneo di tennis di apertura dell’Atp 250, in programma al Tennis Club dal 4 all’11 aprile. “Il ruolo della Regione è stato fondamentale per lo svolgimento del torneo a Cagliari”, spiega  Gianni Chessa, assessore regionale al Turismo “Un evento di questo tipo ci dà una grande visibilità in tutto il mondo”, spiega. L’obiettivo dell’assessorato è quello di trasformare la Sardegna in isola dello sport, perché - secondo Chessa - investendo in eventi di questo tipo ci sono molte possibilità di farla conoscere come destinazione sana e sicura.  “Dalla pandemia ho colto una grande opportunità, con un grande evento che altrimenti non sarebbe mai passato in Sardegna”, continua Chessa. 

La tappa cagliaritana è stata presentata dal presidente della Federazione italiana tennis, Angelo Binaghi. “È un'occasione straordinaria poter avere un torneo di questa dimensione ancora una volta in Sardegna”, spiega Binaghi. “Il grande tennis torna al Tc Cagliari, un percorso inimmaginabile per chi 60 anni fa chiese al Comune un’area periferica e degradata per costruire alcuni campi da tennis. Credo che renda onore alle varie generazioni di dirigenti che si sono succeduti, perché utilizzando per lo più fondi propri sono stati capaci di cerare questo miracolo sportivo. La previsione è che l'evento abbia un riscontro persino superiore a quello del torneo che si è svolto lo scorso ottobre al Forte Village di Pula, che ha avuto un milione e 600 mila spettatori medi davanti alla tv, decine di paesi al mondo collegati, tra cui Filippine e Stati Uniti”, aggiunge sottolineando che “è potuto accadere perché finalmente c’è un piano della Regione, dell'assessorato al Turismo, strutturale e pluriennale, che permette alle federazioni e agli organizzatori in generale di fare programmazione per avere questo tipo di manifestazioni, che permettono da una parte di dare visibilità alla Sardegna e dall’altra di individuare lo sport come volano per l’economia turistica della nostra Regione. Questo succede anche in un momento molto particolare per il tennis italiano, in cui per la prima volta in 110 anni della nostra Federazione, nove giocatori italiani sono nella Top 100 mondiale. Siamo entrati ormai nel ristretto gruppo delle superpotenze mondiali e, cosa più importante, due di questi nove giocatori sono i più giovani tra i primi 100. 

Uno di questi è Lorenzo Musetti che verrà a Cagliari con una wild card e ci dà grandi prospettive per il futuro. Sulle altre wild card abbiamo le richieste di Berrettini, numero 10 al mondo, ma che sta cercando di risolvere un problema agli addominali, e di Fognini, numero 17 al mondo. Se Cecchinato, che è stato il primo a fare richiesta di wild card entrerà, come ci auguriamo, direttamente in tabellone, potremo soddisfare entrambe la richieste di Berrettini e Fognini”.

Assessore Chessa, cosa rappresenta per la Sardegna questo torneo?

“Purtroppo, a me dispiace anche dirlo - perché non si vive sulle disgrazie degli altri -, ma il torneo doveva essere fatto a Houston (in Texas ndr), invece per via del Covid non si è più fatto, quindi abbiamo colto l’occasione per farlo in Sardegna.  Un evento di tale portata, soprattutto in un momento di pandemia,  e anche se è uno sport parzialmente a porte chiuse, ci dà una grande visibilità in tutto il mondo. Il tennis è il terzo sport al mondo più visto.  Dalla pandemia ho colto una grande opportunità di cogliere un grande evento che altrimenti non sarebbe mai passato in Sardegna”.

Per questo, il ruolo della Regione è stato fondamentale?

“Il ruolo della Regione è stato fondamentale, perché appena mi è stato proposto dal presidente Binaghi ho colto subito l’opportunità.  Ho bloccato l’evento in modo che non si facesse in altre regioni o da altre parti.  L’Atp 250 è un evento sportivo organizzato con delle tappe che non possiamo decidere noi. Quindi è una grande fortuna ospitarlo per la seconda volta in Sardegna. Poi avere un evento del genere in periodo prefestivo a Cagliari ci rappresenta una grande opportunità di ripartenza, un grande segnale che dimostra che la Sardegna c’è, la Sardegna organizza e offre tanti servizi.  Dobbiamo catturare i grandi eventi internazionali ed è ciò che sto cercando di fare da mesi”

Dal punto di vista del turismo, quindi, questa iniziativa permette di mettere in mostra il nostro territorio?

“Assolutamente sì. Non dobbiamo escludere nulla, dobbiamo cogliere tutte le forme, abbiamo bisogno l’uno dell’altro e l’uno non esclude l’altro. La promozione Sardegna la facciamo in tutti i modi, sto cercando di catturare tutte le cose che possono dare visibilità alla Sardegna”. 

Qual è l’obiettivo del suo assessorato quindi?

“Diventare l’isola degli sport. Portare i grandi eventi internazionali in Sardegna, catturarli tutti a condizione che ci siano i requisiti giuridici giusti e i passaggi regolari da chi proporne questi eventi. Quindi investire su questi eventi. Se il percorso resta regolare la volontà politica è quella di portare i più grandi eventi mondiali, internazionali, europei. Dai grandi sport a quelli minori, nessuno escluso. L’importante che siano eventi a carattere internazionale perché ci danno visibilità e ci permettono anche attraverso le reti televisive pubbliche e private di far conoscere la nostra isola”.



Ultima modifica il Venerdì, 30 Aprile 2021 09:09