Visualizza articoli per tag: aeroporti

Inaugurato il primo collegamento diretto da Atene ad Olbia della compagnia Aegean Airlines, membro Star Alliance e più grande compagnia aerea greca per numero di passeggeri trasportati. L’Airbus 320 della compagnia è atterrato all’Aeroporto Olbia Costa Smeralda alle 18.55 di ieri, dove è stato accolto dallo staff della Geasar che ha omaggiato i passeggeri con dei dolcetti tipici sardi.
Il collegamento con Atene, operato con aeromobili A320, è disponibile il mercoledì e la domenica sino al 17 settembre 2023
Salgono così a tre nuovi mercati esteri collegati direttamente con lo scalo di Olbia, che per la Summer 2023 vede ampliato il proprio il network inaugurando 15 nuovi collegamenti, di cui 7 novità assolute, e accogliendo tre nuove compagnie aereeAegean AirlinesAer Lingus e flydubai.
Complessivamente l’Aeroporto di Olbia offre collegamenti per/da 76 destinazioni, di cui 55 internazionali e 21 domestiche in 22 Paesi.
Pubblicato in Turismo
Etichette:

La Regione ha votato contro il progetto di fusione delle società di gestione degli aeroporti di Olbia e Alghero approvato stamattina dall’assemblea degli azionisti della Sogeaal. L’assessore dei Trasporti, Antonio Moro, ha ribadito la posizione della Regione (che detiene il 23,06% delle quote della società di gestione dello scalo algherese, la Sfirs il 5,69%) chiedendo al socio di maggioranza, F2i Ligantia, di sospendere la deliberazione e aggiornare la riunione tra 60 giorni, il 28 luglio prossimo, per poter valutare approfonditamente tutta la documentazione, a tutela degli interessi pubblici.

Nel suo intervento, l’esponente della Giunta Solinas ha anche ricordato che l’Enac, il 15 maggio scorso, “ha comunicato alle società incorporante Geasar e incorporata Sogeaal di ritenere che allo stato non possa essere autorizzato il prospettato  ‘progetto di fusione’ in un’unica società  di gestione  aeroportuale, perché in contrasto con i principi normativi di riferimento e ha subordinato l'autorizzazione al progetto di fusione alla individuazione di soluzione idonea garantire alla Regione l’esercizio delle prerogative societarie”.

“Considerato – ha evidenziato l’assessore – che per preminente sopraggiunte ragioni di interesse pubblico l’Enac può disporre la revoca della concessione degli affidamenti aeroportuali demaniali di Alghero e Olbia e che il diniego dell’Enac, dettato a tutela di un interesse  generale che trascende gli interessi dei soci, potrebbe determinare la nullità delle assumende delibere di fusione, la Regione esprime parere non favorevole al progetto di fusione del quale non condivide il percorso tecnico-amministrativo per giungere alla definizione della compagine della nuova società”.

“Dalla documentazione, seppur incompleta, di cui la Regione è in possesso – ha detto l’assessore Moro – appare incontrovertibilmente l’iniquità del criterio di definizione della compagine della nuova società, individuato unilateralmente senza il coinvolgimento del socio pubblico, in quanto non tiene in alcun conto gli apporti finanziari che la Regione ha assicurato tempo per tempo alle società aeroportuali”.

Infatti "la quota di partecipazione di Regione, e conseguentemente il ruolo in seno alla compagine della nuova Società, non sarebbe, per nulla, rappresentativa del concreto e fattivo contributo che la Regione Sardegna assicura a tutte le società aeroportuali finanziando in maniera significativa gli investimenti sulle infrastrutture e sottoscrivendo contratti pluriennali di pubblicità e di prestazioni di servizi attraverso i quali la Regione sostiene il conto economico delle società di gestione, assicurando loro quella quota dei cosiddetti ricavi ‘non aviation’, in assenza dei quali non sarebbe possibile sottoscrivere gli accordi con importanti compagnie aeree”.

Da un punto di vista procedurale, ha sottolineato l’assessore dei Trasporti, “si evidenzia che solamente dalla lettura del parere espresso dall’esperto incaricato si è appreso dell’esistenza di un corredo documentale di cui il socio pubblico è stato informato in modo incompleto e parziale e pertanto del tutto insufficiente”.

La Regione, “registrato il rifiuto da parte del socio di maggioranza di ‘aggiornare la deliberazione per la fusione di incorporazione di Sogeaal in Geasar al 28 luglio 2023 (60 giorni)’ per consentire la formulazione di una proposta condivisibile che contemperi gli interessi e gli obiettivi delle parti in  gioco, nel rimarcare in conclusione le specificità che la questione delle gestioni aeroportuali riveste per lo sviluppo economico e la crescita sociale dell’Isola, ribadisce il voto non favorevole alla proposta di fusione di Sogeaal in Geasar”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas. 

Pubblicato in Regione

La Regione chiede “di voler rivalutare, vista la delicatezza e complessità delle questioni in argomento” il rinvio delle assemblee straordinarie convocate per lunedì 29 maggio, con all’ordine del giorno la fusione per incorporazione di Sogeaal in Geasar, “per un tempo sufficiente e comunque non inferiore a 60 giorni”. Lo ribadisce il presidente della Regione, Christian Solinas, in una lettera inviata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, al viceministro Galeazzo Bignami, al presidente della Commissione Trasporti della Camera, Salvatore Deidda, all’Enac, a F2i Ligantia, a F2i Smeralda, Geasar, Sogeaal, e per conoscenza al presidente della Fondazione Sardegna, Giacomo Spissu, e al consigliere della F2i Sgr, Antonello Cabras.

“L’Enac – scrive il presidente Solinas – all’esito di approfondimenti istruttori, ha comunicato alle società Geasar e Sogeaal di ritenere che, allo stato, non possa essere autorizzato il prospettato progetto di fusione in un’unica società di gestione aeroportuale poiché in contrasto con le previsioni, i principi e il quadro normativo di riferimento”. Per le stesse ragioni, “l’Enac ha subordinato l’autorizzazione al progetto di fusione all’individuazione di soluzioni idonee a garantire alla Regione l'esercizio delle prerogative societarie”.

“Resta comunque – prosegue il presidente Solinas – un preliminare nodo politico fondamentale che involve interessi pubblici prevalenti e riguarda la visione strategica del sistema aeroportuale sardo, connessa all’affermazione del diritto costituzionalmente garantito alla mobilità e alla accessibilità dell’Isola di Sardegna”.

La Giunta regionale, ricorda il Presidente, “ha costituito un gruppo interdisciplinare di lavoro in materia di gestione aeroportuale, col compito di predisporre un documento di analisi, di posizionamento e di proposta di azioni coerenti con la miglior tutela degli interessi pubblici di cui questa Regione è portatrice”. E nel corso della riunione odierna “è stata altresì ribadita dalla Regione Sardegna l’inderogabile urgenza di un preventivo confronto politico a livello governativo, al fine di portare a sintesi e a condivisione le scelte strategiche in ordine alle gestioni aeroportuali dell’Isola”.

“Malgrado il richiamato, fisiologico e lineare percorso istituzionale proposto, F2i Sgr ha ribadito di non voler accogliere i ripetuti inviti finalizzati a postergare le riunioni assembleari in oggetto per consentire un confronto libero e sereno sul punto”, conclude il presidente Solinas, rinnovando la richiesta a posticipare la data delle assemblee straordinarie già convocate.

Pubblicato in Regione

Parte il modello sardo di continuità territoriale. È pronto per l’inserimento all’ordine del giorno dei lavori della Giunta regionale il disegno di legge per il potenziamento del traffico aereo da e per l’Isola. Il provvedimento – illustrato oggi all’Università di Sassari dall’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro nel corso di un incontro al quale hanno partecipato il rettore Gavino Mariotti e docenti dell’Ateneo turritano, e il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma – prevede uno stanziamento di 25 milioni di euro in tre anni (5 milioni per il 2023 e 10 milioni ciascuno per il 2024 e il 2025), risorse ricavate dai ribassi d’asta delle gare della continuità da destinare alle compagnie per l’attivazione di nuovi collegamenti.

“Questo disegno di legge – ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, collegato in videoconferenza – rappresenta un modello innovativo in materia di aiuti per il potenziamento del traffico aereo della Sardegna. Andare a incidere con un abbattimento dei diritti aeroportuali fino al 50% per l’apertura di nuove rotte, significa utilizzare uno strumento realmente incisivo che può restituire alla Regione la possibilità di pianificare una rete di collegamenti che siano in grado non solo di garantire il diritto sociale alla mobilità dei sardi, ma soprattutto il diritto all’accessibilità dell’Isola”.

“Ed è quello che abbiamo sempre cercato di fare: ricostruire il problema della continuità territoriale non solo come mobilità, ma come accessibilità e coesione territoriale. Questo – ha aggiunto il presidente Solinas – significa poter disegnare una rete che consenta di connettere di più e meglio la Sardegna con i principali aeroporti nazionali ed europei, favorendo non solo la destagionalizzazione turistica, ma l'affermazione di una serie di rapporti con altri Paesi e altre realtà che possono dare esternalità positive in ogni settore”, dando alla Sardegna “la possibilità di connettersi ma soprattutto di attrarre nuovi flussi e quindi andare ad aumentare il Pil e di avere quindi risorse nuove da reinvestire in politiche attive in tutti i settori”. Ecco perché “ritengo questo disegno di legge veramente strategico e la Giunta lo approverà nel più breve tempo possibile per portarlo in Consiglio regionale dove spero incontri una condivisione ampia”, ha concluso il presidente Solinas.

“Oggi – ha spiegato l’assessore Moro – presentiamo il lavoro, realizzato con il prezioso e determinante contributo dell’Università di Sassari e dell’Enac, per mettere a sistema con un disegno di legge apposito gli aiuti diretti ai vettori, un lavoro che sarà portato dall’Enac come modello alle altre Regioni. È uno dei tre pilastri su cui si reggerà il modello sardo di continuità territoriale aerea: gli aiuti andranno alle compagnie, con bandi gestiti direttamente dalla Regione, per attivare nuove rotte, italiane ed europee, che siano finalizzate anche alla destagionalizzazione delle presenze turistiche e alla connessione con il mercato croceristico, comprese le attività di promozione e informazione”. E per questo, ha aggiunto Moro, “che il mio assessorato procederà in armonia con quello del Turismo, perché è evidente che queste nuove rotte dovranno essere indirizzate anche per dare risposta al comparto strategico del turismo in Sardegna”.

Gli altri due pilastri, ha ricordato l’esponente della Giunta Solinas, sono “la continuità territoriale come la conosciamo, quella dei tre aeroporti sardi con gli scali di Roma e Milano, con gli oneri di servizio, per la quale con Enac e Ministero vogliamo riaprire il confronto a Bruxelles per ridefinirne alcuni aspetti, a cominciare dal fissare un tetto massimo alla tariffa dei non residenti, e infine gli aiuti diretti al passeggero per l’abbattimento del costo tariffario, da finanziare con uno stanziamento di 2 milioni e mezzo di euro di risorse statali”. Quest’ultimo regime di aiuti, ha precisato Moro, “viene definito modello Baleari, ma in realtà presenta alcune sostanziali differenze, soprattutto dai contesti nei quali viene applicato, e garantirà l’abbattimento diretto del costo del biglietto aereo su tutte le tratte a particolari categorie di residenti”.

Gli aiuti ai vettori, secondo quanto prevede il disegno di legge, potranno essere concessi, “al fine di migliorare la connettività della Regione Sardegna e la mobilità dei cittadini dell'Unione europea”, fino a un massimo del 50 per cento dei costi sostenuti per le rotte. Dovranno essere soddisfatti alcuni criteri: la rotta deve promuovere l’aumento del volume del traffico dei passeggeri; gli aiuti non devono determinare il trasferimento di passeggeri da una compagnia all’altra; gli aiuti non si cumulino con altri presenti sulla stessa rotta, o rotta comparabile, come ad esempio obblighi di servizio pubblico o altri finanziamenti che coprono gli stessi costi ma erogati da altri Stati; gli aiuti possono essere concessi solo se il servizio aereo proposto non è già operato tra i due aeroporti della rotta in questione.

Pubblicato in Regione

L’Enac non può autorizzare il progetto di fusione delle società di gestione degli aeroporti di Olbia e Alghero “fino a quando non sia data soluzione all’esigenza di mantenere in capo alla Regione Sardegna le attuali prerogative societarie e quindi le correlate necessarie funzioni di verifica e tutela degli interessi pubblici di cui è portatrice”. Lo ha scritto oggi in una lettera indirizzata all’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, il presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, Pierluigi Di Palma, che ha già comunicato alle due società, Geasar e Sogeaal, lo stop all’operazione finalizzata alla nascita di un’unica società aeroportuale per i due scali, la Nord Sardegna Aeroporti Spa.

“La Regione – commenta il presidente Christian Solinas – non può essere tagliata fuori dalla gestione e dal controllo degli scali sardi, parte integrante di un sistema nevralgico per tutta l’Isola, e anzi ha il dovere di intervenire in difesa del diritto alla mobilità di tutti i sardi. E la presa di posizione netta e autorevole dell’Enac è il giusto riconoscimento del nostro ruolo di garanti dell'Autonomia e del principio di insularità e una nuova conferma che la linea portata avanti dalla Giunta va nella direzione giusta”.

“Avevamo ragione noi”, ribadisce l’assessore Moro, che nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale ha letto la comunicazione del presidente dell’Enac. “Alla società che sta portando avanti questo progetto di fusione abbiamo chiesto da subito chiarimenti su un’operazione per la quale la Regione non è mai stata consultata e per tutta risposta abbiamo ricevuto una diffida a rilasciare dichiarazioni o intraprendere iniziative. Oggi è l’Enac a chiarire ogni cosa e a riportare il tutto sulla strada del rispetto delle regole e del riconoscimento delle prerogative della Regione”

Pubblicato in Regione