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“La storia dell’emigrazione sarda passa inesorabilmente per la storia degli emigrati in Argentina, una terra che ha attirato nei suoi confini tanti emigranti da tutta Italia. Con questo paese abbiamo un legame antico che è rimasto saldo nel tempo. I sardi in Argentina, infatti, nonostante la lontananza fisica, hanno sempre mantenuto un legame strettissimo con la loro terra. Il mondo dell’emigrazione ha capito la grandezza e il valore delle sue tradizioni e vorrebbe incidere ancor di più. La recente Conferenza internazionale per l’Emigrazione ha dimostrato un forte sentimento di vicinanza con la Sardegna, che da terra di emigrazione si sta trasformando in terra di immigrazione.”

Con queste parole l’Assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, è intervenuta al Convegno “Argentina Sardegna, da luogo di arrivo a luogo di ripartenza”, organizzato, oggi, dal CREI ACLI, presso la loro sede di Cagliari.

La Sardegna, storicamente terra di emigrazione, negli ultimi anni è diventata una destinazione per tantissimi giovani argentini che hanno deciso di lasciare il proprio paese travolto dalla recessione. I loro percorsi e i legami tra le due terre sono state approfondite durante il convegno. Un’occasione di confronto e scambio per dare vita ad uno dei capisaldi emersi nella Conferenza dell’Emigrazione: coinvolgere e valorizzare le nuove generazioni, considerandolo il passato un patrimonio importante.

“La Regione sostiene iniziative come queste, l’Assessorato del Lavoro - annuncia l’assessore - ha deciso di incrementare i fondi per i circoli degli emigrati all’estero, affinché l’emigrazione continui a rappresentare una risorsa e sia motivo di orgoglio per la Sardegna nel mondo. Sono felice di aver proposto il riconoscimento di un nuovo Circolo, a Neuquen in Patagonia, dal significativo nome ‘Domus Sardigna’, che inaugureremo proprio questo mese. Richiama il nostro progetto Casa Sardegna - spiega - perché la Sardegna è la casa di tutti i sardi, una sola comunità, dovunque siamo. Un pensiero va oggi al compianto Cosimo Tavera, lo storico iniziatore della comunità sarda in Argentina”.

Durante l’incontro si è parlato, anche, del concorso “Talent IN Sardinia”, indetto da Crei Acli Sardegna, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, con l’obiettivo di attrarre in Sardegna giovani emigrati o figli di emigrati tra i 18 e i 35 anni per lo sviluppo di idee e progetti innovativi.

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Nei giorni in cui si celebra l’orgoglio del popolo sardo, sulle note delle launeddas e della Banda della Brigata Sassari si è aperta oggi, al Teatro Doglio di Cagliari, la Conferenza Internazionale dell’Emigrazione sarda, organizzata dall’Assessorato regionale del Lavoro. Un momento di confronto per capire come attualizzare e valorizzare il ruolo dei sardi nel mondo, anche alla luce dei cambiamenti avvenuti nell’ultimo ventennio e delle sfide globali odierne.

 “Dopo quindici anni, sono orgoglioso di potervi accogliere in Sardegna, in occasione della Conferenza Internazionale dell’Emigrazione Sarda. Un momento tanto atteso sia da voi, che da me, dall’intera Giunta Regionale. Non c’era giorno migliore di questo per celebrare questa Conferenza. Oggi è Sa Die de Sa Sardigna, il giorno dell’orgoglio e dell’identità sarda. So che venite da tutto il mondo e nel mondo vi siete fatti onore, spesso conquistando le vette più alte nelle professioni, nelle scienze, nelle arti, ognuno nel proprio ruolo e nel proprio lavoro, portando alto quel nome, Sardegna, che mai dal vostro cuore e dai vostri pensieri è scomparso”. Così il Presidente della Regione, Christian Solinas, ha aperto i lavori della conferenza.

“I protagonisti di questa assemblea siete voi, figli della Sardegna e ambasciatori della nostra Isola in tutto il mondo - afferma il Presidente - La Regione Sarda, consapevole dell'inestimabile valore espresso dalle comunità degli emigrati sardi in Italia e nel mondo, ha voluto realizzare questo importante evento che sarà non solo un luogo di incontro e condivisione sul tema dell’emigrazione, ma anche l’occasione per dare il giusto riconoscimento al vostro prezioso contributo nella promozione della nostra terra. Il profondo senso di appartenenza e di orgoglio identitario che coltivate e tramandate con passione è un filo che mai si spezzerà, e che intendiamo rafforzare affinché le distanze siano annullate e ci sia sempre in voi un pezzo di Sardegna, e nell’isola una traccia di voi. Un legame che ci unisce nonostante le distanze e che ci rende orgogliosi, perché rappresenta anche la nostra capacità di esportare talenti e competenze oltre i nostri confini regionali. E’ evidente l’importanza e il peso della vostra presenza e dell’esistenza dei circoli - ribadisce Solinas - I vostri circoli, anzi i nostri circoli nel mondo, non sono solo una sede di nostalgia, non sono solo luoghi ricreativi. Possono e devono essere luoghi rilevanti di cultura e di scambio tra i popoli, un fluire di sapere e di tradizioni che resistono al tempo e alle distanze e che arricchiscono i luoghi ove operano ma anche, allo stesso tempo, la Sardegna stessa. Per questo motivo dobbiamo pensare al futuro, ad un ruolo sempre più prestigioso che i circoli sardi nel mondo possono esercitare. E siamo qui anche per questo, per discutere di quanto e come possiamo arricchire le comunità dei sardi nel mondo. La Regione c’è  e ci sarà sempre - sottolinea Solinas - Come voi sapete, la Legge Regionale n.7 del 1991 ha creato la base normativa per un dialogo ed una collaborazione costante tra l’Istituzione Autonomistica e i Sardi nel mondo.

Molti nostri circoli hanno celebrato nel corso del 2022, con una serie di appuntamenti, un grande orgoglio della Sardegna, il premio Nobel Grazia Deledda, nel 150esimo dalla nascita. Era emigrata anche lei, ma la sua anima rimase sempre in Sardegna. Se conto qualcosa nella letteratura italiana e mondiale, scriveva, lo devo esclusivamente alla mia terra d’origine. In Grazia Deledda c’è la Sardegna dei sentimenti, dell’amore per la sua terra. Del resto - aggiunge il presidente Solinas - noi non siamo solo una Regione. Siamo molto di più: siamo una Nazione, e cioè un popolo che al di là dei confini continua a sentirsi tale, e a conservare tradizioni, spiritualità, identità uniche. Per questo oggi celebriamo insieme Sa Die de sa Sardigna: perché  essa ricorda un momento storico nel quale, dopo secoli di dominazioni che sembravano averne cancellato l’identità, questo popolo quell’identità seppe misteriosamente riscoprirla, ritrovarla e scagliarla contro un potere oppressore e tiranno. Lasciamo allora che questo giorno sia un giorno di dibattito costruttivo e utile, ma anche un giorno di sentimenti, come l’amore per la nostra terra, un sentimento di nostalgia che prende voi che siete lontani, ma anche noi che in Sardegna viviamo”.

Il tema della prima giornata della Conferenza è “L’emigrazione sarda oggi”, domani il confronto proseguirà sul futuro dell’emigrazione e il ruolo che dovranno avere i circoli per testimoniare la millenaria cultura sarda alle nuove generazioni.

“I sardi nel mondo sono una grande risorsa - afferma l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai - possiamo considerarli gli ambasciatori della Sardegna. I circoli nel tempo sono cambiati, sia in termini socio-demografici che economici, ma il loro attaccamento alla terra d’origine è rimasto intatto. Oggi, ancor di più è importante coinvolgerli per rilanciare il loro ruolo nel prossimo futuro”.

La Regione, accogliendo  le proposte della Consulta regionale per l’emigrazione che all’unanimità ha espresso parere favorevole al programma, ha già approvato il programma annuale per l'emigrazione 2023, che prevede gli interventi a favore dell'associazionismo tra i sardi in Italia e all’estero e la ripartizione dei contributi annuali per le spese di funzionamento dell’attività dei circoli. Il piano introduce novità importanti, dall’aggiornamento dei criteri per la ripartizione del contributo annuale, in particolare in relazione al numero dei soci iscritti; alla concessione di un sostegno straordinario per quei circoli che nel 2022 abbiano realizzato attività ed eventi coerenti con la programmazione regionale in materia di emigrazione, al finanziamento di progetti per la valorizzazione dell’identità e della conoscenza della cultura sarda tra le giovani generazioni, all’erogazione di un contributo ai Comuni che corrispondono un rimborso ai lavoratori emigrati che intendano rientrare in Sardegna.

Partecipano alla Conferenza  99 circoli, di cui 57 provenienti dal resto dell’Italia, 24 dall’Europa (3 dall’Olanda, 3 dalla Spagna, 1 dalla Bulgaria, 8 dalla Germania, 1 dalla Polonia, 1 dalla Danimarca, 2 dalla Francia, 5 dalla Svizzera), 10 dall’America Meridionale (8 dall’Argentina e 2 dal Brasile),2 dal Canada, 3 dall’Australia, 1 dal Giappone, 2 dagli Stati Uniti, oltre ai rappresentati delle 5 associazioni di tutela e i presidenti delle 4 Federazioni (Italia, Svizzera, Argentina e Germania) e 12 membri della Consulta regionale per l’emigrazione.

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Si è tenuta oggi la seduta della Consulta Regionale dell'Emigrazione, presieduta dall’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, per analizzare ed esprimere il parere sul Programma Annuale dell'Emigrazione 2023. Un adempimento formale finalizzato all'acquisizione della delibera da parte della Giunta Regionale per la concessione dei contributi annuali ai Circoli, Federazioni e Associazioni e per la realizzazione di progetti di promozione della Sardegna e delle sue peculiarità. La Consulta, composta dai Consultori rappresentanti delle comunità in Svizzera, Italia, Argentina, Danimarca, Brasile, Olanda, Germania, Spagna, Canada, Australia, Belgio, Gran Bretagna, Francia, USA, dagli esponenti delle Associazioni di Tutela e dei Sindacati e da tre esperti nominati dal Consiglio Regionale, ha espresso compiacimento per il coinvolgimento e per le proposte formulate dall'Assessore Lai, orientate ad una valorizzazione delle comunità degli emigrati in Italia e nel mondo.

La Giunta Solinas - ha affermato l’assessore regionale del Lavoro Ada Lai -  è impegnata nel favorire la modernizzazione del modello di funzionamento della rete di circoli. Bisogna rilanciare il loro ruolo affinché diventino ambasciatori di Sardegna nel mondo, promotori di progetti identitari, delle nostre eccellenze e tradizioni millenarie.

L'Assessore ha confermato il programma della Conferenza Internazionale dell'Emigrazione,  che si terrà a Cagliari nei giorni 28-29 aprile prossimi, ribadendo che sarà l'occasione "per un necessario confronto propositivo sul futuro dell'emigrazione sarda.

Il Programma Annuale dell'Emigrazione 2023 prevede uno stanziamento complessivo di oltre 2 milioni di euro, stanziamento che colloca la  Sardegna al primo posto tra le Regioni italiane per il sostegno alle proprie comunità di emigrati. 

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