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Distacco dei voti sempre più risicato, c’è chi parla di 800, altri addirittura di 200 tra la governatrice in pectore della Regione Sardegna Alessandra Todde e il candidato del centrodestra Paolo Truzzu. Ma la Todde mette a tacere certe voci e si definisce tranquilla.

"I dati delle 22 sezioni mancanti, stando a quanto ci riferiscono i nostri rappresentanti di lista e presidenti di seggio, ci lasciano tranquilli. Chiaramente aspetteremo le comunicazioni della Corte di appello di Cagliari ma per riuscire ad andare contro l'evidenza dei dati che arriveranno da lì bisognerà fare un ricorso che deve essere motivato". Lo riferisce a Mezz'Ora in Più su rai3, "un riconteggio totale non è previsto dalla legge, ma si può fare solo su singole sezioni". La presidente della Sardegna si dice dunque "molto serena" e spiega che "la 'forchetta', a quanto ci risulta, è tra i 1450 e i 1600 voti, considerando tutte le sezioni scrutinate. Un dato ben lontano - sottolinea ancora - dai 200 di cui sento vagheggiare".

Ora si prepara alla trasferta in Abruzzo, dove sosterrà Luciano D'Amico, candidato presidente di un Campo ancora più largo, dato che in quella regione l'alleanza si estende al terzo polo. «Ci andrò l'8 marzo», annuncia Todde rispondendo prima a Maria Latella su Radio 24, e poi a Monica Maggioni durante la trasmissione di Raitre "In mezz'ora": «Sono felice di trascorrere lì la festa della donna», che poi coincide con la chiusura della campagna elettorale, dato che il voto è previsto per il 10, domenica prossima. «Ci vado con convinzione e determinazione», prosegue, «perché credo che la nostra coalizione debba usare ogni leva per mandare a casa questa destra. Almeno nelle regioni».

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Venerdì, 01 Marzo 2024 20:01

Todde-Solinas, si va allo scontro

Dopo l'intervento della governatrice in pectore Alessandra Todde che chiede alla Giunta uscente di «sospendere immediatamente le delibere inopportunamente adottate» e di «limitarsi all’ordinaria amministrazione», arriva la replica di Christian Solinas.

«Se vuole proprio parlare di richiami, salendo in cattedra, inviterei Alessandra Todde in primo luogo a documentarsi meglio prima di lanciare i suoi strali – scrive in una nota – Infatti, il centrosinistra nella scorsa legislatura con la Giunta Pigliaru non si limitò a deliberare 147 volte in due sedute precedenti alle elezioni del 24 febbraio 2019, ma si riunì addirittura dopo il voto ed una sonora sconfitta per altre due volte, il 5 e il 14 marzo, adottando ben 63 deliberazioni per un totale di 210 atti! Nessuno si stracciò le vesti. Occorrendo, però, potremmo farlo pure oggi e ricordare ogni singola delibera di allora».

Inoltre sulla nota si legge: «Sulla sconfitta della Giunta uscente la inviterei invece ad essere più prudente, non solo perché seppure verrà certificata la sua vittoria per qualche centinaio di voti sul candidato del centrodestra non deve dimenticare che il suo campo largo rappresenta nella realtà la minoranza dei sardi, distaccato come è di oltre 42.000 voti dal centrodestra. In una situazione di divaricazione così palese della società sarda sul voto, sarebbe più opportuna un po’ più di umiltà e di prudenza nelle affermazioni. A breve potrà dimostrarci tutta la sua competenza e la sua bravura nel reperire, programmare e spendere in modo virtuoso le risorse del suo ciclo di programmazione. Buon lavoro!».

“Nelle sedute del 5, 12, 19, 22 febbraio e 5 e 14 marzo la Giunta Pigliaru ha approvato, nella stragrande maggioranza, delibere di sola ordinaria amministrazione e, segnatamente, variazioni contabili delle poste di bilancio”. Lo precisa Luigi Arru, ex assessore alla Sanità della Regione Sardegna nella Giunta di centrosinistra guidata fra il 2014 e il 2019 da Francesco Pigliaru, con riferimento alle 214 delibere in extremis approvate alla fine di quella legislatura. Sottolineando che quanto sostiene “è facilmente rilevabile sul sito istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna”.

“Solo due delibere, entrambe del 12 febbraio, riguardano nomine: una per sostituire il direttore generale dimissionario dei Lavori pubblici, con scadenza prevista al 30/06/2019 in concomitanza con gli altri dg, in modo da non impegnare la subentrante Giunta Solinas (che peraltro lo ha poi confermato per ben tre volte, nel corso della sua legislatura) e l'altra riguarda la nomina dei componenti tecnici, senza diritto di voto, del Comitato tecnico regionale delle opere pubbliche. Insomma ben altra cosa rispetto alle nomine poste in essere dalla Giunta Solinas due giorni prima delle elezioni”.

“Il tentativo di coprire l'ennesimo scivolone istituzionale con polemiche vuote e pretestuose deve essere respinto con fermezza”, conclude l’ex assessore alla Sanità, da cinque anni tornato alla sua professione di medico all’ospedale San Francesco di Nuoro. “Piuttosto c'è da augurarsi che l'ex Presidente Solinas sia in grado di assicurare un ordinato e corretto passaggio di consegne alla Presidente Todde, analogo, se non in qualità almeno in quantità, a quello che gli garantì Francesco Pigliaru nel marzo del 2019”. L’assessore alla Sanità Carlo Doria interviene chiarendo che: “Bene avrebbe fatto l'ex assessore Arru a non scomporsi precipitandosi in una difesa d'ufficio che denota una certa amnesia selettiva. Dimentica infatti cosa egli stesso fece deliberare alla Giunta Pigliaru a ridosso delle scorse elezioni. Per aiutarlo a ricordare cito soltanto alcune delle deliberazioni di sua competenza, ma volendo si potrebbe estendere il revival ad altre nomine e atti di programmazione degli altri suoi colleghi di allora. Ricorda di avere approvato a 10 giorni dal voto la programmazione per il triennio 2019-2021 (e cioè per il periodo di governo della successiva giunta) riguardante le Residenze Sanitarie Assistite (RSA)? Ricorda di aver individuato con quella deliberazione ben 1252 strutture private accreditabili sul territorio regionale? Questo è ciò che intende per "ordinaria amministrazione" alla quale si sarebbero attenuti per correttezza? O magari faceva riferimento alla delibera di rideterminazione dei tetti di spesa per l'acquisto di prestazioni sanitarie dai privati per la salute mentale e la riabilitazione globale, approvando i nuovi schemi di contratto di ciascuna macroarea? O forse preferisce ricordare l'approvazione del programma di investimenti in edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico per il triennio 2019-2021 con l'impegno di oltre 136 milioni di euro?

Potrei andare oltre - e servendo lo farò - ma mai più che in questo caso per l'ex assessore Arru vale l'antico adagio "un bel tacere non fu mai scritto".

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Il job day è arrivato oggi nel cuore dell’isola, a Nuoro, nel centro commerciale di Pratosardo. Una nuova giornata intensa dopo quelle di Sassari e Olbia di una iniziativa che richiama migliaia di persone. 122 imprese, 473 annunci di lavoro, 2669 posizioni ricercate, 1336 colloqui programmati, ai quali se ne  aggiungono 500 di persone che si sono presentate spontaneamente stamattina all’apertura. I numeri forniti dalla direttrice generale dell’Aspal Maika Aversano durante l’inaugurazione parlano chiaro e dicono che il programma, che dall’anno scorso è diventato territoriale con sei tappe nelle varie parti dell’isola, è la giusta formula.

“La tappa era molto attesa e il territorio ha risposto entusiasta. I job day sono fondamentali per far incontrare vis a vis imprese e lavoratori, ma non è solo questo: è un momento di incontro e confronto che aiuta a capire più a fondo il mondo del lavoro e della formazione, il modo in cui sta cambiando. Con i job day territoriali l'Aspal riesce ad intercettare con più efficacia le esigenze dei territori, soprattutto di quelli in difficoltà, delle loro imprese e di chi li abita”, ha affermato la direttrice generale dell’Aspal.

Molto frequentati, soprattutto dai 1600 studenti delle quarte e quinte  degli Istituti superiori, gli stand di Università, Enti di formazione, Istituti tecnici superiori, Istituzioni, le Forze armate, mentre i Centri per l'Impiego di Nuoro, Macomer, Siniscola e Sorgono, protagonisti di questa terza tappa, hanno fornito le informazioni ai cittadini e indicazioni concrete su come orientarsi e accedere alle opportunità offerte.

Quattro i convegni e 20 i  seminari e laboratori che si sono svolti nelle sale cinema, anche in contemporanea e in live streaming, per rispondere alle molteplici esigenze in tema di ricerca attiva di lavoro e formazione.

Un grandissimo interesse per i tanti ragazzi presenti ha suscitato la “lezione” di Elvis Tusha , tiktoker , divulgatore e content creator, che ha raccontato i segreti dell'intelligenza artificiale e del corretto approccio per il suo utilizzo.

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Le operazioni di scrutinio non sono ancora terminate, ma si può già capire come sarà formato il nuovo Consiglio Regionale della Sardegna. Trentasei scranni andranno alla maggioranza, ventiquattro all'opposizione. Volti nuovi, ma anche vecchi. 

Tornano nella massima assemblea ventisette eletti nel 2019, pari al 45 per cento. 

Rispetto al 2019, nell'Assemblea andrà a sedersi con certezza una donna in meno (forse due dato che i conteggi non sono ancora chiusi). Le consigliere uscenti sono undici. Le nuove saranno dieci o nove. Includendo Todde, il record della rappresentanza femminile ce l'ha M5s: la neopresidente è una delle tre elette insieme a Desirè Manca (Sassari) e Lara Serra (Nuoro). Manca è anche la più votata in Sardegna, con 8.010 preferenze. E quindi nel gruppo consiliare da sette, M5s avrà il 42,85 per cento di donne (gli altri sono Michele Ciusa, Alessandro Solinas e Roberto Li Gioi e Gianluca Mandas). Il Pd risulta il primo partito dell'Isola con 13,8%, quindi in Aula ci saranno undici consiglieri. Il più votato, secondo nell'Isola, è il gallurese Giuseppe Meloni (6.751 preferenze). Tornano in aula anche il segretario regionale Piero Comandini, Valter Piscedda, Roberto Deriu e Salvatore Corrias.E dopo una pausa di 5 anni nella scorsa legislatura spuntano di nuovo anche Antonio Solinas e Gigi Piano. Sempre nel Pd i volti nuovi sono Camilla Soru, Alessandro Pilurzu, Carla Fundoni e Antonio Spano. Il secondo partito più votato è quello del candidato del centrodestra Paolo Truzzu. Fratelli d'Italia arriva a 13,6% contro il 4,72 del 2019. Otto quindi i posti in consiglio regionali, compreso quello di Paolo Truzzu. Tornano in aula Fausto Piga, capogruppo uscente ed Emanuele Cera (che nella precedente legislatura apparteneva a Forza Italia). Un posto anche per Gigi Rubiu. Tra i nuovi volti: Corrado Meloni, Antonello Floris, Franca Masala e Cristina Usai. 

Entra anche l’ex assessore alla Programmazione Giuseppe Fasolino candidati con i Riformatori. E sempre nei Riformatori entra anche l’ex assessore all’Urbanistica Aldo Salaris. Dal Comune di Cagliari arriva anche Umberto Ticca. Forza Italia piazza tre consiglieri, di cui due uscenti. Angelo Cocciu e Giuseppe Talanas, il nuovo volto è Ivan Piras, sindaco di Dolianova.

Tre caselle anche per Sardegna al centro 20/20: Stefano Tunis e Antonello Peru, insieme al nuovo ingresso Alberto Urpi, sindaco di Sanluri.

Alice Aroni rientra con l’Udc, mentre il Psd’Az tiene Gianni Chessa, Piero Maieli e Alfonso Marras.

La Lega rinuncia al consigliere-assessore uscente, Pierluigi Saiu ed elegge solo l’ex assessore alle Attività produttive del Comune di Cagliari Alessandro Sorgia. Gli ex sardisti, oggi arrivati in “Alleanza Sardegna” che tornano in aula sono Stefano Schirru e Franco Mula.

Tornano in aula anche Maria Laura Orrù, Antonio Piu e Diego Loi con Alleanza Verdi e Sinistra insieme a Giuseppe Dessena, ex assessore alla Cultura della Giunta Pigliaru.

Con i Progressisti tornano Francesco Agus e Gian Franco Satta insieme al nuovo volto Ivan Pintus.

Nuovi volti anche con La civica Uniti per Todde che piazza Giuseppe Frau, Sebastian Cocco e Valdo Di Nolfo.

Lorenzo Cozzolino torna in aula con il Partito socialista e nella stessa lista c’è anche Martino Davide Canu.

Tre posti per Orizzonte Comune: Franco Cuccureddu, Sandro Porcu e Salvatore Cau.

In forse i posti per Sinistra Futura. Di certo c’è Luca Pizzuto, mentre non è certo l’ingresso della sindaca di Guasila Paola Casula, i conteggi in tre sezioni sono ancora in corso, e risulta in vantaggio di 24 voti con Andrea Dettori. 

 

 

 

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Mercoledì, 28 Febbraio 2024 08:03

Lavoro, domani a Nuoro la terza tappa del Job Day

Dopo Sassari e Olbia sarà a Nuoro la terza tappa del Job Day Sardegna 2024, promosso dall’assessorato regionale del Lavoro e dall’Aspal. Appuntamento il 29 febbraio negli spazi del Centro Commerciale di Prato Sardo, alle porte della città e, come già nelle precedenti tappe, è prevista una ampia partecipazione di persone e imprese (sono 122, con 471 annunci per 2600 posizioni), giovani alla ricerca di una occupazione, ragazzi delle quarte e quinte superiori e, più in generale, di chi vuole avere maggiori informazioni su orientamento e formazione professionale. Al Job Day infatti avranno i loro stand anche le Università, gli Enti di formazione, gli Istituti tecnici superiori, le Istituzioni, le Forze armate. 

I protagonisti saranno i Centri per l'impiego di Nuoro, Macomer, Siniscola e Sorgono che saranno a disposizione dei cittadini per orientarli sulle nuove opportunità del mercato del lavoro e per supportarli nel candidarsi spontaneamente anche il giorno stesso dell'evento. Gli operatori dei Centri per l’impiego terranno anche seminari per facilitare la ricerca attiva del lavoro.

Le porte saranno aperte a partire dalle 9:00, mentre l'inaugurazione è prevista alle 10.30 alla presenza della direttrice generale dell'Aspal Maika Aversano e delle autorità civili e militari.

Intenso il programma dei lavori con convegni, seminari, incontri e soprattutto colloqui fra imprese e candidati negli stand e negli spazi allestiti in tutto il centro commerciale e nelle sale cinema.

In particolare sono previsti il convegno OrientaMenti (orientamento post diploma), Aspal4Future (un viaggio nel mondo dell’innovazione) e Cross the line, Europe for youth (sulle esperienze all’estero).

Momento particolarmente significativo sarà quello con un ospite d’eccezione come Elvis Tusha , tiktoker e content creator, che parlerà dei pro e i contro dell'intelligenza artificiale e di come questo strumento può essere utilizzato al meglio.

Le offerte di lavoro sono visibili nel sito www.jobdaysardegna.it .
Le candidature ai colloqui possono essere fatte online o presentandosi direttamente giovedì.
L'Aspal ha inoltre ha messo a disposizione un supporto telefonico.
Per info: www.aspalsardegna.it/novita/supporto-telefonico-job-day-sardegna-2024/

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"Ringrazio tutti. Siete stati 16 ore ad attendere il testa a testa che è stato lungo e faticoso. Ma come tutte le cose lunghe e faticose hanno dato un risultato importante. Sono orgogliosa di essere la prima donna presidente della regione. Dopo 75 anni siamo riusciti a rompere questo tetto di cristallo. Ringrazio anche tutte le donne della mia squadra per il ruolo che hanno avuto e per il compito che hanno svolto". Lo ha detto la presidente della Regione Sardegna appena eletta Alessandra Todde nella sua prima conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Tirso a Cagliari.

Nella sua prima dichiarazione dopo la vittoria, Todde ha espresso la sua gratitudine per il sostegno ricevuto durante la campagna elettorale, in particolare da parte di Giuseppe Conte ed Elly Schlein. Ha sottolineato l'importanza dell'alleanza tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, definendola l'unica strada percorribile per unire l'elettorato e portare avanti un progetto solido per il futuro della Sardegna. "Credo che la Sardegna non sia un laboratorio perché i sardi non sono delle cavie: sono stata contentissima di condividere questo passaggio con Giuseppe Conte ed Elly Schlein che mi hanno supportato per tutta la campagna, sono molto contenta che questo progetto di unione possa avere trovato in Sardegna un progetto solido per dimostrare che la nostra alleanza può funzionare". 

Todde non ha esitato a ricordare i recenti eventi di Pisa, dove una protesta studentesca è stata repressa con violenza dalle forze dell'ordine. Ha ribadito il suo impegno a essere la presidente di tutti i sardi e ha sottolineato che la risposta dei cittadini alle violenze è stata pacifica e democratica, attraverso il voto.

Sono rimasta “colpita dai fatti di Pisa, ai manganelli i sardi hanno risposto con le matite”. Inoltre la Todde ha aggiunto: “Voglio essere la presidente di tutti i sardi”. 

D'altra parte, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, candidato del centrodestra sconfitto, ha ammesso la responsabilità della sconfitta, dichiarando che è sua e di nessun altro. Ha anche fatto sapere di aver chiamato Todde per congratularsi con lei per la vittoria. Nonostante una gara serrata, Todde ha prevalso con una stretta differenza di voti, consolidando così la sua leadership e il suo mandato a capo della regione.

La Todde diventa la prima donna a guidare l'isola dopo 75 anni di autonomia sarda. 

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La notizia arriva solo a tarda notte, dopo una giornata passata con un infinito testa a testa: Alessandra Todde è la prima presidente della Sardegna.

Un aggiornamento sulla base dei dati caricati dai Comuni della Sardegna nel sistema SIER, il Sistema informativo elettorale regionale, rivela che Alessandra Todde arriva a 330.619 voti (45,3 %).

Il candidato del centrodestra, Paolo Truzzu, a 327.695 (45 %), Renato Soru  a 63.021 (8,7 %), mentre Lucia Chessa si ferma 7.147 (1 %).

Il dato è aggiornato alle ore 5.00 ed è riferito a 1822 sezioni su un totale di 1844.

Lo scrutinio delle rimanenti 22 sezioni elettorali (4 a Sassari, 2 a Sorso, 3 a Sestu, 2 a Bonarcado, 3 a Luras, 2 a Musei, 2 a Serdiana, 2 a Silius, 1 a San Gavino Monreale, 1 a Villasor), sarà completato, come previsto dalle norme vigenti, dagli uffici dei Tribunali dei rispettivi territori.

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Lunedì, 26 Febbraio 2024 19:41

Testa a testa fra Truzzu e Todde

Iniziano ad arrivare sulla piattaforma informatica regionale i dati dei grandi Comuni ed è sorpasso. Alessandra Todde ritorna in vantaggio su Paolo Truzzu nella competizione elettorale per la guida della Regione Sardegna. Quando sono state scrutinate 1228 sezioni su 1844 (il 66,6%), la candidata del campo largo a trazione Pd-M5s passa nuovamente avanti col 45,5%, in vantaggio sullo sfidante del centrodestra - che durante la serata aveva allungato di 4 punti percentuali, resta per ora al 45,1%. Seguono sempre Renato Soru con la Coalizione Sarda all'8,5% e Lucia Chessa con SardignaR-esiste allo 0.9%. E in merito all’esposizione dei risultati elettorali sul proprio sito istituzionale, la Regione precisa che il Sistema Informativo Elettorale Regionale (SIER) deputato alla raccolta, sta operando regolarmente. Il sistema è alimentato esclusivamente dai comuni che provvedono direttamente al caricamento dei relativi dati, una volta ricevuti dalle sezioni elettorali. Grazie all’operato dei comuni che hanno immesso con regolarità e tempestività i risultati, a questo momento il SIER registra alle 19.13 una percentuale del 66,6%. Si auspica nella fattiva e consueta collaborazione dei comuni per il completamento del caricamento dei dati.

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Terza e ultima rilevazione sull’affluenza alle urne per l'elezione del Presidente della Regione e per il rinnovo del XVII Consiglio Regionale della Sardegna.

Alla conclusione delle operazioni di voto, ieri alle 22 hanno votato, nelle 1884 sezioni, 758.252 elettori che rappresentano il 52.4 % degli aventi diritto al voto.

Il corpo elettorale, ripartito nei 377 comuni dell’isola e nelle 1884 sezioni del territorio regionale, è di 1.447.753 elettori, di cui 709.837 uomini e 737.916 donne; l’età media degli elettori è di 54,2 anni.

Nelle elezioni regionali del 2019, alla stessa ora, avevano votato 780.769 su 1.470.401 aventi diritto al voto (53,09 %).

Nelle elezioni regionali del 2014, invece, avevano votato 774.031 elettori su 1.480.332 aventi diritto al voto (52,28 %). 

Affluenza al 47% ad Assemini, a Quartu è al 49%. Si conferma il trend che vede l'affluenza in calo, in generale, nelle città del cagliaritano. A Nuoro ha votato invece il 60% degli aventi diritto e, al contrario di Cagliari, qui l'affluenza è in rialzo di 3 punti rispetto le scorse elezioni. Crolla di tre punti anche quella di Sassari, tre in meno del 2019.

 

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Venerdì, 23 Febbraio 2024 11:36

Ultimi tour prima del silenzio elettorale

Ultimi appuntamenti in Sardegna dei candidati alle elezioni regionali del prossimo 25 febbraio. Quella di oggi è una giornata importante. Da sabato vige il silenzio elettorale, ma oggi c'è l'ultima corsa soprattutto per accaparrarsi i voti degli indecisi, di coloro che non hanno ancora preso una decisione e magari non sanno nemmeno se votare. Il grande avversario dei quattro candidati, lo hanno ammesso anche loro a più riprese, è l'astensionismo. 

Paolo Truzzu continua il suo tour in giro per l'Isola e oggi la tappa è nei comuni di San Vito, Muravera, Castiadas e Villasimius. Renato Soru, invece, sta a Cagliari, alle 18, al teatro Massimo. Anche Alessandra Todde sarà a Cagliari, alla fiera, con un evento di fine campagna. Più a nord Lucia Chessa, che chiude la sua corsa nella biblioteca Satta.

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