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Portiamo a casa un altro importante risultato frutto dell’impegno che in questi anni abbiamo profuso per rendere la Sardegna protagonista assoluta nell’ambito della ricerca fisica e astronomica.
L'impegno allo stanziamento di quasi 1000 milioni di euro in 9 anni conferma che la Regione ha saputo imbastire un percorso virtuoso di programmazione che offrirà alla nostra terra una straordinaria ricaduta in termini di occupazione e coesione territoriale.

Lo dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas.

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“È stato un incontro costruttivo che ha consentito di trovare una soluzione che vedrà impegnati il Comune di Villaputzu e la Provincia del Sud Sardegna per la realizzazione, da subito e per la durata dei lavori sul ponte di ferro, di un accesso provvisorio alla statale 125 in località Sant’Angelo e della manutenzione alla viabilità comunale che porta a quell’accesso. Inoltre abbiamo ragionato su una nuova soluzione di collegamento diretto e definitivo sulla 125, una volta terminati i lavori sul ponte, che consentirà di migliorare sensibilmente le condizioni di viabilità per i cittadini del Sarrabus”. Lo dichiara l’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Pierluigi Saiu, che oggi, in assessorato, ha riunito il tavolo di confronto sulla viabilità in vista dell’intervento di manutenzione al ponte sul Flumendosa che rappresenta la principale via d’accesso a Villaputzu. Presenti all’incontro, oltre al sindaco di Villaputzu e ai sindaci dell’Unione dei Comuni del Sarrabus, il Commissario della Provincia del Sud Sardegna, il Genio civile, Anas e Adis.

Per ciò che riguarda le risorse disponibili l’assessore Saiu precisa: “Vorrei ricordare che per i lavori di messa in sicurezza del Ponte, nei primi 30 giorni di mandato da assessore, ho previsto lo stanziamento di 1,8 milioni di euro, programmando apposite risorse del bilancio regionale. A gennaio abbiamo poi ricevuto dal Ministero dell’Ambiente un altro milione e ottocentomila euro, nell’ambito di una serie di interventi prioritari indicati dalla Regione tra cui venne inserito, appunto, anche l’intervento di messa in sicurezza del ponte. Grazie alle maggiori risorse disponibili la Provincia potrà inoltre programmare doppi turni di lavoro per accelerare i tempi di esecuzione degli interventi di manutenzione sull’attraversamento”.

Per ciò che attiene la viabilità alternativa l’assessore Saiu spiega: “Sarà ora compito della Provincia predisporre quanto necessario per la realizzazione dell’accesso sulla SS125 in località Sant’Angelo come prosecuzione della viabilità comunale che sarà interessata dalla manutenzione e della quale dovrà occuparsi il Comune di Villaputzu. Superate le necessità dettate dai lavori sul ponte abbiamo anche pensato con Anas a una soluzione definitiva con la realizzazione di uno svincolo per Villaputzu dalla statale”.

“L’obiettivo dell’incontro di oggi – conclude l’assessore – era quello di trovare soluzioni in grado di dare risposte alle esigenze di mobilità dei cittadini nel territorio del Sarrabus. Lo abbiamo fatto con le risorse già a nostra diposizione e non posso che essere soddisfatto”.

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Sono stati assegnati i primi 3 milioni e 900 mila euro per la realizzazione delle attività di indagine, a partire da quelle strutturali (statiche e sismiche), e per le attività propedeutiche alla progettazione su 62 edifici scolastici della Sardegna.

Si conclude così la prima fase di attuazione della Legge regionale n. 17 del 27/10/2021 che ha autorizzato l’istituzione del fondo di rotazione per l’anticipazione delle spese di progettazione e per le relative indagini propedeutiche alla realizzazione di interventi di edilizia scolastica. Tutte le domande ammissibili sono state finanziate grazie allo stanziamento di ulteriori 1,5 milioni di euro.

“Si tratta di un investimento economico importante, sottolinea l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, che abbiamo voluto per permettere al maggior numero possibile di Enti di approfondire la conoscenza strutturale, impiantistica e degli spazi degli edifici scolastici in modo da poter sviluppare una progettualità in grado di rispondere alle reali esigenze infrastrutturali e qualitative della scuola”.

In totale sono 40 i Comuni interessati con la Città Metropolitana di Cagliari che, con i finanziamenti appena disposti, potranno realizzare indagini sulla sicurezza degli edifici scolastici e avviare le attività necessarie per la predisposizione dei primi livelli di progettazione degli interventi di riqualificazione degli edifici. 

Le attività appena concluse si inseriscono nell’ambito del piano straordinario di edilizia scolastica Iscol@, in tale contesto le attività di indagine assumono una rilevanza strategica in quanto attività propedeutiche all’avvio dei successivi interventi per il miglioramento della qualità degli spazi scolastici e per la loro funzionalità rispetto alle esigenze didattiche. I Comuni con questo finanziamento potranno predisporre il documento di indirizzo alla progettazione (DIP) redatto sulla base di un’analisi puntuale dei fabbisogni come i quantitativi degli spazi educativi, la valutazione di vulnerabilità sismica, i rilievi architettonici e impiantistici, la diagnosi energetica e in generale di tutte le indagini utili e necessarie in funzione della tipologia di intervento.

Si tratta di un finanziamento che assume una rilevanza strategica nell'attuale momento di programmazione e attuazione di interventi finanziati a valere sulle risorse nazionali ed europee. Gli Enti Locali si potranno infatti dotare di un parco progetti di edilizia scolastica immediatamente utilizzabile per l'attuazione rapida ed efficace degli interventi per i quali  saranno, inoltre, quantificate puntualmente le risorse economiche necessarie.

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Da oggi, con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, l’area della spiaggia di Porto Tramatzu, nel poligono di Capo Teulada e relative pertinenze, la spiaggia di S’Enna e S’Arca, nell’area del poligono di Capo Frasca e l’ulteriore porzione di scogliera attigua alla spiaggia di S’Enna e S’Arca, non fanno più parte delle servitù militari presenti in Sardegna. “Si tratta - ha detto il presidente della Regione Christian Solinas - della conclusione di un lungo iter per la riconquista e la liberazione dalle servitù militari di luoghi simbolo delle rivendicazioni sardiste. Ancora una volta il lavoro e il pragmatismo hanno dato i loro frutti. Non è un caso che la via del dialogo - conclude Solinas - sia sempre la più produttiva,  anche per affermare diritti sacrosanti dei sardi e tutelare gli interessi della Sardegna”.
Al termine della Seconda guerra mondiale, con la sottoscrizione del piano Marshall, l'Italia si impegnò a dare agli americani una sede di addestramento e basi militari nel Mediterraneo. Nacquero così, negli anni '50, con l'esproprio dei terreni in alcune regioni italiane a Statuto Speciale, le prime servitù militari. La Sardegna ha pagato più di tutti: è una delle regioni italiane più militarizzate dove si addestrano gli eserciti di tutto il mondo. Infatti, nell’isola, migliaia sono gli ettari di territorio interessati a servitù militari a cui si aggiunge un vasto tratto di mare dove è vietata la navigazione, così come la pesca, durante tutto il periodo delle esercitazioni militari.
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L’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, ha convocato per domani, 12 dicembre (alle 12 in Assessorato), un incontro con Trenitalia per avere chiarimenti sui disservizi registrati recentemente nei collegamenti ferroviari, in particolare nel nord Sardegna, ultimo in ordine di tempo quello sull’Olbia-Cagliari di ieri, domenica 10 dicembre. L’esponente della Giunta Solinas chiede di conoscere “le misure che l’Azienda ha intenzione di intraprendere per ripristinare, quanto prima, una capacità di trasporto, in termini di offerta di posti a sedere e senza rotture di carico, proporzionata alla domanda di passeggeri”.

“È un servizio indegno e una situazione non più tollerabile”, commenta l’assessore Moro. “I collegamenti di Trenitalia dal Nord dell’Isola sono un’offesa per i viaggiatori e mortificano gli sforzi fatti dalla Regione per restituire dignità al trasporto pubblico”.

“Ritardi, cancellazioni, orari non corrispondenti alle esigenze dell’utenza, modifiche unilaterali dei programmi e un discutibile ricorso ai bus sostitutivi hanno raggiunto livelli inaccettabili che, uniti alle opinabili scelte del passato, tendenti a penalizzare il trasporto su gomma a vantaggio di un inadeguato trasporto ferroviario, rendono non più rinviabili radicali modifiche nei rapporti tra il gestore ferroviario e la Regione sarda”, conclude l’assessore Moro. 

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La Giunta regionale ha finalizzato la procedura di assegnazione dei fondi per i consorzi industriali: 15 milioni di euro previsti dalla delibera del 6 ottobre scorso, ripartiti nelle annualità 2023, 2024 e 2025, e destinati alla realizzazione di infrastrutture negli agglomerati industriali della Sardegna.

“Diamo atto a un importante lavoro di riqualificazione delle aree industriali della Sardegna, attraverso il finanziamento della realizzazione di infrastrutture utili a creare nuove realtà occupazionali, o al miglioramento di quelle esistenti, andando così a rendere sempre più virtuoso il sistema isolano” afferma il Presidente della Regione, Christian Solinas.

Ciascun Consorzio Industriale Provinciale beneficerà di un finanziamento pari a €1.875.000, ai fini di una più equa ripartizione territoriale delle risorse: in totale sono stati finanziati dieci progetti.

Queste le tipologie di intervento ammesse: manutenzione straordinaria, messa a norma e/o in sicurezza di opere pubbliche e infrastrutture già esistenti; completamento di opere pubbliche e infrastrutture già esistenti; bonifica e recupero di insediamenti produttivi abbandonati o dismessi; realizzazione (ex novo) di opere pubbliche e infrastrutture di interesse comunale e/o sovracomunale.

“Nel finanziare questi interventi – precisa l’assessore dell’Industria, Anita Pili – si è inteso rafforzare la politica di sostegno agli enti locali e alle imprese. Avere aree industriali maggiormente qualificate consentirà da un lato l’attrazione di nuovi investimenti e dall’altro migliori condizioni di competitività per il tessuto imprenditoriale esistente”.

 

I Consorzi Industriali Provinciali beneficiari del finanziamento, con i relativi progetti, sono:

-       CIP Cagliari: Zona industriale Macchiareddu – Infrastrutturazione area compresa tra la 2^ strada est, la 6^ strada e la S.P. 92”

-       CIP Carbonia-Iglesias: Opere di completamento e di manutenzione straordinaria delle reti e della piattaforma depurativa consortile dell'agglomerato industriale di Portovesme”

-       CIP Ogliastra: "Recupero e Riqualificazione urbana di due vasche a servizio della cartiera di Arbatax” e “Frazionamento con cambio di destinazione d’uso da abitazione a ufficio nell’alloggio del custode –Modifiche delle aperture del prefabbricato ex Aerostazione – Modifiche interne dell’Aerostazione”

-       CIP Medio Campidano – Villacidro: "Lavori di completamento e manutenzione straordinaria impianti IPPC"

-       CIP Nord Est Sardegna – Gallura: “Lavori di ripristino funzionale e manutenzione straordinaria e ordinaria delle infrastrutture primarie dell’agglomerato industriale di Olbia di competenza del CIPNES – Gallura”

-       CIP Nuoro: "Impianto di trattamento rifiuti liquidi non pericolosi" e “Nuovo impianto di potabilizzazione, demineralizzazione, modifiche e nuovi allacciamenti alle reti di adduzione e distribuzione consortili"

-       CIP Oristanese: "Interventi di riqualificazione, ristrutturazione, abbattimento barriere architettoniche ed efficientamento energetico del corpo uffici Consortile"

-       CIP Sassari: "Impianto per la messa in riserva della posidonia spiaggiata per il successivo trattamento e recupero, nella zona industriale “San Marco” nel comune di Alghero”.

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Otto milioni in arrivo ai Comuni per la realizzazione del primo studio sullo stato di fatto degli edifici scolastici, un importante passo verso il miglioramento della conoscenza rispetto alle condizioni delle Scuole e il primo passo per mettere in campo quei correttivi necessari a garantire la sicurezza.  È il contenuto della comunicazione inviata in questi giorni dall’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, a tutti i Comuni della Sardegna, con cui la Regione dà concretamente avvio alla misura. L’obiettivo, così come previsto dalla Finanziaria 23-25 che ha stanziato le risorse, è appunto di migliorare il livello di dettaglio delle informazioni sulle scuole, evidenziare eventuali interventi di messa in sicurezza, efficientamento energetico e acquisizione di certificazioni obbligatorie. Gli studi restituiranno quindi una sorta di documento d’identità delle strutture.

“Con questo importante stanziamento la Regione ha risposto a una sfida di civiltà: rendere sicuri gli edifici scolastici e dare nuovo impulso alle attività didattiche, consentendo agli studenti e a tutti gli operatori scolastici di vivere la scuola in condizioni di salute e sicurezza – spiega il Presidente della Regione Christian Solinas - La Giunta regionale per la prima volta è intervenuta per prevenire, e poi aggredire, quel deficit di dati che caratterizza i nostri edifici scolastici”. Lo stanziamento delle risorse, ha proseguito il Presidente Solinas, “contribuirà, anche in coerenza con il piano straordinario di edilizia scolastica Iscol@, a rendere le scuole luoghi sicuri, accoglienti e piacevoli per i ragazzi migliorando la qualità degli spazi scolastici e la loro funzionalità nel rispetto alle esigenze didattiche”.

Così come avvenuto anche nel 2021, quando era stata autorizzata a favore delle amministrazioni pubbliche, la spesa di 3.000.000 per l’istituzione del fondo di rotazione per l’anticipazione delle spese di progettazione e per le relative indagini propedeutiche alla realizzazione di interventi di edilizia scolastica, anche quest’anno la Regione ha mostrato la massima attenzione verso i Comuni, gravati da difficoltà crescenti nel reperire le risorse necessarie per la progettazione degli interventi di edilizia scolastica.

“Non possiamo esporre gli studenti a rischi di alcun tipo: le scuole devono essere luoghi sicuri perché è lì che trascorrono una gran parte di ore i nostri figli”, evidenzia l’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris prima di ripercorrere i passi che hanno portato alla lettera inviata in questi giorni ai Comuni. “Avevamo davanti un’esigenza impellente, quella di garantire la sicurezza degli edifici scolastici senza però avere quelle informazioni utili a mettere in campo correttivi e pianificare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria  – precisa l’Assessore Salaris – I comuni della Sardegna, a causa della cronica esigua disponibilità di risorse finanziarie proprie hanno mostrato, in maniera sempre maggiore soprattutto negli ultimi anni, grandi difficoltà a reperire le risorse necessarie per la progettazione degli interventi di edilizia scolastica e l’esecuzione delle relative indagini propedeutiche. Questo fatto e la non conoscenza dello stato di fatto degli edifici scolastici – prosegue l’Assessore - rappresenta una delle principali cause di ritardo nella progettazione e quindi nell’attuazione di interventi di ristrutturazione, manutenzione o nuova costruzione, impedendo perfino il rispetto delle tempistiche di attuazione dei finanziamenti assegnati da parte dello Stato o dell’Unione Europea. È stato davanti a questa necessità che la Giunta ha cercato e trovato il modo per intervenire”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

I beneficiari della misura sono tutti i Comuni nel cui territorio ricade una scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado o una dell’infanzia, senza distinzione alcuna (sono ovviamente i scusi dal finanziamento i Comuni che non hanno al loro interno una struttura scolastica).

Nel dettaglio, lo stanziamento delle (trasferimenti correnti agli Enti e Amministrazioni Locali) è destinato alla esecuzione di tutte quelle attività e indagini propedeutiche alla predisposizione del DPI (Documento preliminare alla Progettazione). In particolare potranno essere destinate all’inventario funzionale degli arredi; rilievo architettonico, rilievo impianti, elementi e presidi antincendio, rilievo impianti idrico-sanitari, rilievo impianti elettrici ordinari, rilievo impianti elettrici speciali (videosorveglianza, domotica, ecc.), rilievo impianti alimentati da fonti rinnovabili, rilievo impianti di condizionamento/riscaldamento/VMC, rilievo impianti di sollevamento, indagini strutturali (statiche e sismiche), indagini geologiche, indagini geotecniche, indagini idrologiche, indagini idrogeologiche, indagini idrauliche, indagini urbanistiche, indagini rischio radon, pratiche catastali e accatastamenti, diagnosi energetica, attestato di prestazione energetica.

I Comuni devono attuare le attività entro il 31 dicembre 2024 e devono procedere alla rendicontazione delle spese entro il 31 marzo 2025 (la verifica tecnica sulla coerenza delle attività svolte da beneficiari verrà effettuata e attestata dall’Unità di Progetto Iscol@ a cui sono demandate tutte le attività di assistenza tecnica a favore dei beneficiari).

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La Sardegna è la prima regione d’Italia ad aver avviato l’apertura degli uffici di prossimità nella fase di sperimentazione del progetto del Ministero della Giustizia. Sono complessivamente 17, sui 21 previsti, quelli già inaugurati dalla Regione. Ha infatti tagliato il nastro stamani ad Alghero, dopo quello di Milis, il diciassettesimo ufficio al servizio della comunità (seguirà domani l’inaugurazione a La Maddalena e nei giorni a seguire verranno inaugurati gli uffici di Nule, Quartu Sant’Elena e infine Sant’Antioco).

“Si avvia a compimento nella nostra Isola un importante progetto avviato per rendere la Giustizia più vicina alle Comunità, in particolare alle periferie e ai comuni più isolati rispetto ai centri di riferimento”, ha detto l’Assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, che oggi ha appunto inaugurato l’ufficio di Alghero, con la partecipazione dei Comuni di Olmedo, Monteleone Roccadoria, Putifigari, Romana, Villanova Monteleone e Uri, del Tribunale di Sassari e dei referenti del Centro regionale di Programmazione, Crp.

“Un progetto - ha proseguito l’esponente della Giunta Solinas - qualificante e ritenuto ormai essenziale nell’ambito dei servizi al cittadino, che si aggiunge alle misure già messe in campo dalla Regione in favore del miglioramento della qualità della vita, della lotta allo spopolamento e del sostegno agli Enti locali che anche nella Variazione di Bilancio appena approvata ha visto ingenti risorse impiegate per sostenere i Comuni”, ha concluso l’Assessore Fasolino ringraziando il Presidente del Tribunale di Sassari, Massimo Zaniboni per la sua presenza, che, ha detto l’Assessore “dà forza a questo progetto: la Sardegna è la prima regione d'Italia ad aver avviato l'apertura degli Uffici di prossimità nella fase di sperimentazione, seguendo quindi le linee del Ministero della Giustizia”.

Nel corso dei due incontri, quello di Milis prima e quello di Alghero in chiusura, sono stati illustrati i punti qualificanti dell’iniziativa. Attraverso gli Uffici di prossimità i cittadini potranno inoltrare le pratiche per l’Amministrazione di Sostegno; richiedere un’autorizzazione al giudice tutelare; richiedere un’autorizzazione al rilascio dei documenti validi per l’espatrio; richiedere la nomina di un curatore speciale; ricevere supporto per la compilazione della modulistica vigente presso gli uffici giudiziari; avere consulenza e supporto sugli istituti di protezione giuridica (tutele, tutele minori, amministrazione di sostegno); ottenere assistenza per altri servizi della volontaria giurisdizione che non richiedono l’ausilio di un avvocato. Gli uffici di prossimità permetteranno insomma di ricevere informazioni e presentare istanze nell'ambito della volontaria giurisdizione (è esclusa l’attività di assistenza legale).

I cittadini potranno quindi compiere operazioni e avere informazioni direttamente nel Comune sede dell’Ufficio di Prossimità senza necessità di recarsi nelle sedi dei sei Tribunali Ordinari della Sardegna (Cagliari, Sassari, Oristano, Nuoro, Tempio, Lanusei)

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro, Ada Lai, ha approvato, nell’ultima seduta, le “linee guida sugli standard formativi per il profilo professionale dell'operatore di tatuaggio e piercing" per la gestione in sicurezza delle attività.

“La delibera - spiega Lai - prevede i requisiti utili per ottenere le autorizzazioni igienico sanitarie necessarie all'esercizio dell'attività, oltre che l'obbligo di partecipare ad un corso di formazione organizzato e gestito dalle Aziende Sanitarie Locali, finalizzato al riconoscimento dei titoli abilitativi. Definisce - aggiunge l’assessore - gli standard professionali degli operatori e i relativi percorsi formativi, le modalità per l’esercizio delle funzioni di controllo e vigilanza, per prevenire eventuali rischi nelle attività di tatuaggio e piercing”.

Il provvedimento prevede un’esenzione parziale o totale della frequenza dei percorsi di formazione per il conseguimento dell'attestato di certificazione dell'Operatore di tatuaggio e piercing, per coloro che abbiamo già conseguito un attestato di frequenza ad un corso obbligatorio igienico sanitario (anche presso un’altra regione che abbia regolamentato il settore), che dimostrino di aver maturato un'esperienza lavorativa pregressa in attività di tatuaggio e/o piercing; o che siano in possesso di un documento di validazione delle competenze acquisite con la frequenza di un percorso di individuazione e validazione delle competenze presso il Servizio di Individuazione Validazione e Certificazione delle Competenze (SIVaC) nell'ambito del Sistema Regionale di Certificazione delle Competenze (SRCC). Si rende necessario, inoltre, integrare l'offerta formativa regionale con i percorsi per la qualificazione di coloro che operano o intendono operare nel settore

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Sono dieci le domande arrivate da tutte le Diocesi della Sardegna per accedere al bando che stanzia i contributi per la realizzazione di centri di aggregazione che assolvano alla funzione di contrasto alle devianze giovanili. Si tratta di 15 milioni di euro, cinque ad annualità fino al 2025, stanziati con l’ultima Legge Finanziaria, a cui l’Assessorato degli Enti locali ha dato seguito con la pubblicazione del bando chiuso oggi.

“La partecipazione di tutte le Diocesi sarde è un segnale per noi importantissimo – spiega l’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris - Obiettivo della Regione è di prevenire forme di disagio anche mediante la pianificazione e l’implementazione di misure e azioni di contrasto  alle condizioni di emarginazione sociale nell’ambito delle quali rivestono grande importanza i centri di aggregazione e formazione sociale che con questo bando abbiamo voluto sostenere. La buona politica e il buon governo – ha proseguito l’esponente della Giunta Solinas - passano anche per l’impegno concreto affinché vengano create condizioni favorevoli alla crescita sana dei giovani. La realizzazione di centri in grado di agevolare l’inclusione e a sostenere le buone pratiche giovanili rappresenta il primo tassello per uno sviluppo sano, equo e giusto della società”. “I giovani sono il futuro della Sardegna – ha concluso l’Assessore Salaris – Sostenerne la crescita con progetti di questo genere è un dovere  a cui la Regione ha dato una risposta pronta e decisa”.

Hanno partecipato al bando tutte le diocesi (Cagliari, Tempio-Ampurias, Iglesias, Ozieri, Lanusei, Nuoro, Sassari, Alghero-Bosa, Oristano, Ales-Terralba). Partirà ora la fase istruttoria da parte degli Uffici ed entro il 31 dicembre verranno impegnate le risorse.

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