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Cgil contro la privatizzazione dell'aeroporto di Cagliari - Elmas
È davvero preoccupante il nulla di fatto con cui ieri si sono chiusi i lavori del Consiglio regionale riunito per discutere della privatizzazione dell’aeroporto di Cagliari-Elmas, con la maggioranza che non è riuscita a trovare l’intesa su una questione che dovrebbe invece unire tutti sull’unica strada percorribile”: così la segretaria della Camera del Lavoro Metropolitana Cgil Cagliari Simona Fanzecco, che sottolinea la posizione di netto contrasto del sindacato alla cessione degli asset fin dal principio e, ricordando l’iniziale silenzio della Regione e poi finalmente la presa di posizione degli ultimi giorni, auspica che si vada avanti compatti, istituzioni, associazioni di imprese e sindacati, contro un’operazione che considera contraria agli interessi della collettività, potenzialmente lesiva del diritto alla mobilità e alla continuità territoriale, dannosa per il futuro del sistema economico e turistico non solo dell’area metropolitana ma di tutto il Sud e dell’Isola.
“E’ uno scalo realizzato e potenziato con fondi pubblici, con un bilancio in attivo e cospicui margini di crescita”, ha spiegato Simona Fanzecco aggiungendo che “ci sono tutti gli elementi perché non possa nemmeno essere ipotizzata una privatizzazione e invece, complice la Camera di Commercio, ci si trova nella preoccupante situazione di contrastare una vendita che renderebbe marginale la quota pubblica e creerebbe un pericoloso monopolio sui cieli della Sardegna”.
La segretaria, che ha accolto favorevolmente la presa di posizione di Enac, ribadisce che “l’infrastruttura deve restare pubblica e non c’è alcuna ragione che possa giustificare la vendita degli asset, anche con un bando di evidenza pubblica”. Il sindacato ricorda che l’aeroporto è strategico e il controllo pubblico indispensabile, non soltanto per le forti opportunità di sviluppo sociale, economico e turistico ma anche per lo stesso diritto alla mobilità dei sardi che non può certo essere subordinato ai desiderata di società e compagnie aeree con interessi ben diversi da quelli della collettività.
Per queste ragioni il sindacato apprezza l’interesse che finalmente la vicenda ha sollevato fra le forze politiche e istituzionali, con l’auspicio che si vada avanti con una posizione di netto contrasto alla privatizzazione, salvaguardando i diritti dei sardi e garantendo la crescita costante del sistema aeroportuale Cagliari-Elmas, i cui numeri sono già importanti e certamente suscettibili di ulteriori incrementi, a patto che si scongiuri ogni possibile vendita.
Cinema, il film di Enrico Pau "L’ombra del fuoco" ha vinto il premio Antropocene Muse
Il film “L’ombra del fuoco – S’umbra ‘e su fogu” di Enrico Pau ha ottenuto il Premio Antropocene assegnato dal Museo della Scienza di Trento (MUSE) nell’ambito del Trento Film Festival, in corso di svolgimento in questi giorni.
Secondo la giuria del concorso, l’opera del regista cagliaritano è quella che “meglio racconta il rapporto tra l’umanità e il resto del mondo naturale nell’epoca dell’Antropocene”. Questa la motivazione: “L’ombra del fuoco sottolinea il forte legame dell’umanità con la terra e gli altri viventi che la popolano. Emergono i sentimenti non solo di chi quella terra la cura, ma anche degli animali e delle piante che hanno subito il dramma dell’incendio. La fine di quel paesaggio locale, stravolto dal fuoco, rimanda alla fine del Mondo nel senso della fine del conosciuto, del familiare, come accade globalmente nell’Antropocene”.
Il premio è stato consegnato ieri sera al cinema Modena di Trento prima dell’anteprima del film. L’opera è prodotta da Lucrezia Degortes per l’Associazione Culturale Arvèschida, co-produttore ISRE - Istituto Superiore Regionale Etnografico, produttori associati Antioco Floris per l’Università degli Studi di Cagliari - Laurea magistrale in Produzione Multimediale, Dipartimento di Lettere, lingue e beni culturali e Hortus Botanicus Karalitanus, e si avvale della consulenza scientifica di Gianluigi Bacchetta. Gli autori dei testi sono Enrico Pau, Ettore Cannas, Alberto Capitta, Alessandro De Roma, Mauro Tetti, mentre la traduzione dei testi in sardo e la voce narrante è di Giuseppe "Bosco" Falchi.
Il film
All’indomani del gigantesco incendio che nel luglio 2021 ha devastato la zona del Montiferru (Sardegna), il film ha seguito per un anno – con una piccolissima troupe di giovanissimi - le stagioni del fuoco, ascoltato le voci, sentito i canti, assistito, dopo il dolore, al miracolo della natura che rinasce. Così, dopo l’estate è arrivata l’acqua, poi il vento dell’autunno, quindi la neve di novembre, e poi l’inverno gelido, e poi la Pasqua del fuoco, il venerdì santo della Passione.
“Considero la realizzazione del mio documentario come un atto di resistenza a qualcosa alla quale non posso e non voglio rassegnarmi – afferma il regista Enrico Pau - la stupidità, la miopia degli umani in questo momento della nostra presenza devastante su questo pianeta”. Dentro i riti della Settimana santa, Pau ha scoperto la bellezza struggente dei canti de Sos Cantores (i cantori del coro di Cuglieri) che hanno una parte fondamentale nel documentario, fin dall’estate quando hanno cantato in mezzo alla foresta bruciata i versi di un sonetto di un poeta sardo. Il film diventa così un accurato diario di quanto è accaduto, tra le immagini e le interviste, i racconti e il pianto di chi in mezzo ai roghi ha perso tutto, compresa la memoria di un passato distrutto dal fuoco e che non può tornare.
Chi è Enrico Pau
Nato a Cagliari, Enrico Pau ha insegnato nelle scuole superiori e all’Università. Nel suo passato la radio presso la sede regionale della Rai, le arti visive, il teatro come attore, regista e critico teatrale per La Nuova Sardegna. Nel 1996 la sua prima regia cinematografica. I suoi film hanno partecipato fra gli altri ai festival di Locarno, Venezia, Clermont Ferrand, Giffoni, Angers, Karlovy Vary, Bobbio, Annecy, Shanghai, Cape Town, Palm Springs ricevendo premi e segnalazioni.
Link alla pagina de L’Ombra del Fuoco sul sito del Trento Film Festival:
Rc Auto Sardegna: a marzo +20% rispetto a 12 mesi fa
Ancora brutte notizie per gli automobilisti sardi; dopo il caro-mutui e l’aumento generalizzato dei prezzi dei beni di consumo, anche il rincaro dell’Rc auto iniziato quasi un anno e mezzo fa non stenta a rallentare tanto è vero che, come evidenziato dall’ Osservatorio di Facile.it *, in appena 12 mesi, il premio medio pagato in Sardegna per assicurare un veicolo a quattro ruote è cresciuto del 20% arrivando a 457,01 euro. L’incremento annuale risulta leggermente superiore rispetto a quanto rilevato a livello nazionale (+18%).
Il dato emerge dall’analisi di un campione di oltre 300.000 preventivi e relative quotazioni effettuati in Sardegna e raccolti da Facile.it nel corso degli ultimi 12 mesi. «Nell’ultimo anno i premi Rc auto hanno cominciato a salire in maniera graduale, ma costante», spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance di Facile.it. «Solamente sei mesi fa nella regione le tariffe erano più basse del 14% rispetto a quelle rilevate a marzo 2023. A causare gli aumenti è in primo luogo il costo crescente dei sinistri dovuto da un lato all'inflazione, dall'altro a riparazioni più onerose, sia per i pezzi di ricambio che per la manodopera.».
Confrontando la tariffa media dell’Rc auto di marzo 2023 con quella rilevata 12 mesi prima, emerge come l’incremento a doppia cifra sia stato registrato in tutte le province sarde, seppur con valori differenti. A segnare l’aumento più consistente è Nuoro, area dove lo scorso mese i valori medi sono saliti del 24,7% rispetto a marzo 2022, raggiungendo i 459,22 euro, seguita da Sassari (+24,5%, 455,87 euro). Rincari inferiori alla media regionale, invece, per Oristano, che in 12 mesi ha vissuto un incremento del 17,5% (381,91 euro), e Cagliari (+16,7%, 467,70 euro). In valori assoluti, sempre a marzo 2023, Cagliari è risultata essere la provincia più cara della regione, Oristano la più economica.
Considerando le garanzie accessorie sottoscritte dagli automobilisti sardi, emerge come tra coloro che ne hanno inserita una in fase di preventivo, la più richiesta sia stata ancora una volta l’assistenza stradale, scelta dal 44,7% dei guidatori. Seppur a grande distanza, seguono la garanzia infortuni conducente (22,7%). la tutela legale (15%) e la copertura furto e incendio (8,4%).
Sardegna Open 175 al Tc Cagliari: tennis d’autore a Monte Urpinu
Cagliari. “Le mie partite con Filippo sono sempre state lottate sino all’ultimo 15. Tra noi è rimasta una grande intesa, anche fuori dal campo”. Martin Vassallo Arguello, argentino classe ’80, è stato 47 al mondo. Filippo Volandri, livornese, 42 anni, con il record di 218 settimane da numero uno d’Italia, è giunto alla piazza 25 Atp. Attualmente il livornese è il capitano della Davis e dirige la Scuola della Fitp a Tirrenia. L’argentino è all’opera da direttore tecnico al circolo di Monte Urpinu. Dritto, rovescio, passante e smash. Ma anche l’attenzione professionale ai dettagli e quella giusta carica emotiva che catalizza i più giovani. A dirla tutta, ottimo tennis in carriera - e sane qualità umane - per tenere a battesimo il Challenger 175. La prima edizione del torneo si tiene sulla terra rossa del Tennis club Cagliari dal 1° al 7 maggio. Una settimana ad alto valore aggiunto. L’evento cade a pennello per quanti sono impegnati al Master Mille di Madrid ed è l’antipasto per gli Internazionali al Foro Italico. Intanto, alla presentazione dell’evento in casa dell’assessore al Turismo Gianni Chessa, balzano agli occhi i primi possibili presenti. La testa di serie numero 1 dovrebbe finire sulla racchetta del croato Borna Coric, 19 del ranking, seguito da Lorenzo Musetti, 20 al mondo e fresco di vittoria sul numero uno Djokovic. Nel mai draw dovrebbero esserci anche il passato, l’ex top 10 Diego Schwartzman, e il futuro, il ventenne di Atlanta Ben Shelton. Ma è probabile la presenza di Lorenzo Sonego, vincitore dell’ultimo Challener 250 al Tc Cagliari, e di Marco Cecchinato. “Ci sono tornei 250 e 500 che spesso non hanno un entry list così qualificata” dicono all’unisono Volandri e Arguello. Intanto, mentre al club di via Gemelli proseguono i lavori di restyling (“Abbiamo riattato il campo 14 e agiremo in varie aree del circolo. Ci faremo trovare pronti e all’altezza, come sempre” ha detto il presidente Renato Arba), Cagliari mette a segno un’altra perlina di pregio.
“La nostra città dopo Montecarlo, prima di Roma e Parigi: un bel colpo per la visibilità e soprattutto per la credibilità che le manifestazioni che ospitiamo ricevono su scala mondiale. Siamo convinti - ha aggiunto il sindaco del capoluogo regionale, Paolo Truzzu - che la strada dei grandi eventi sportivi lanciati dall’assessore regionale al Turismo, sia quella giusta per esaltare le potenzialità economiche e turistiche”. L’assessore Gianni Chessa ha colto l’assist al volo: “Abbiamo bloccato per tre anni il torneo che cade in un periodo ideale per il circuito tennistico di vertice. Noi ci abbiamo creduto e abbiamo investito, anche durante la pandemia, mentre gli altri si fermavano. Adesso, cercano di strapparci gli appuntamenti. Lo scorso fine settimana il Rally Costa Smeralda ha avuto, oltre ai risultati sportivi e tecnici, numeri impressionanti come presenze, con oltre 500 camere occupate in un periodo poco battuto dai vacanzieri.
Questi sono i numeri che contribuiscono a rendere più forte la nostra regione”. Numeri che lievitano anche a Cagliari: le prenotazioni sono in forte ascesa così come l’acquisto dei biglietti. Intanto, la vetrina di Monte Urpinu si appresta a mettere in prima fila il meglio di uno dei periodi d’oro della racchetta tricolore: “Credo che mai così tanti italiani siano stati tra i primi cento. L’ottavo posto di Jannik Sinner è la prua di un bel convoglio di giovani che diranno la loro a lungo” ha rimarcato Volandri. “Il Challenger 175 porta a Cagliari grandi giocatori. Con questi anche allenatori che hanno seguito numeri uno al mondo, giovani emergenti, vincitori di Coppe Davis e Grande Slam. Un insieme che alimenta passione nei giovanissimi e aiuta la crescita del movimento. Il pronostico? Non mi piace farli. Ma per una serie di combinazioni tecniche, logistiche e meteo, penso che possa essere appannaggio di un italiano. Sonego e Musetti possono arrivare sino in fondo anche se spero che non ci siano: vorrebbe dire che sono arrivati in finale a Madrid” è stato l’auspicio di Martin Vassallo Arguello. “Dall’altura della capitale spagnola, con la superficie e le palle veloci, ai campi quasi al coperto, si passa alle nostre condizioni, complessivamente ideali per giocare un gran tennis. Ottimo trampolino per gli Internazionali d’Italia” ha sottolineato Lorenzo Volandri. Il ct degli azzurri ha usato parole affettuose per il Tc Cagliari: “Sono stato da voi tante volte, anche per la Coppa Davis. Ma prima, nel 2003 ho vinto in finale con Rafa Nadal sul campo centrale. Eravamo due ragazzini ma non potrò scordare mai il successo con Rafa, anche perché è stato il mio primo Challenger in carriera”.
Mario Frongia
La Polizia di Stato impegnata nella campagna roadpol "Speed"
A partire da oggi fino al prossimo 23 aprile gli uomini e le donne della Polizia Stradale saranno presenti lungo le principali arterie stradali dell’Isola, per svolgere un’intesa attività di prevenzione e repressione del superamento dei limiti di velocità, che prevede anche l’utilizzo di apparecchiature elettroniche in dotazione che permettono il rilevamento medio e puntuale della velocità.
Lo scopo di detta iniziativa è quello di ridurre il numero di vittime della strada e degli incidenti stradali in adesione al Piano d’Azione Europeo 2021-2030, con attività di prevenzione, informazione e controllo, ma anche con campagne di comunicazione e operazioni congiunte con le altre Polizia Europee, i cui risultati vengono poi monitorati dal Gruppo Operativo ROADPOL.
Al riguardo, per la massima sensibilizzazione degli utenti al rispetto delle normative vigenti, si tramette con preghiera di divulgazione, il comunicato stampa predisposto da questo Compartimento.
I vitigni autoctoni della Sardegna protagonisti al Vinitaly: masterclass con gli enologi Pala, Murru e Manca
I vitigni autoctoni minori della Sardegna protagonisti di una masterclass d’eccellenza al Vinitaly, la più grande manifestazione dedicata al mondo del vino in programma a Verona dal 2 al 5 aprile. L’appuntamento è per lunedì 3 aprile, dalle ore dalle ore 14.00 alle ore 15.30, al Padiglione 8 (Sardegna). L’evento è speciale perché la “lezione” sarà tenuta da tre punte di diamante dell’enologia italiana: Mariano Murru, Andrea Pala e Antonio Manca. Tre grandi professionisti che hanno avuto importanti riconoscimenti anche a livello nazionale. A loro il compito di presentare tre differenti vitigni: Nasco (Murru), Arvisionadu (Pala) e Granazza (Manca).
Mariano Murru è stato premiato da Vinoway nel 2020 come Miglior Enologo Italiano, un riconoscimento assegnato per il suo spirito di abnegazione e di dedizione alla sua amata Sardegna. Murru è tra i più apprezzati enologi italiani nel mondo.
A seguire le sue orme, il gallurese Andrea Pala, eletto miglior giovane enologo d’Italia nel 2021 che ha contribuito a creare vini che hanno già ottenuto importanti riconoscimenti. Giovane ma già esperto di vitigni autoctoni non solo sardi ma anche delle Marche, Campania, Calabria, Lazio e Toscana, regioni dove lavora come consulente enologo di importanti aziende.
Giovane ma già di grande esperienza anche Antonio Manca, enologo della cantina Trexenta, che con i vitigni autoctoni ha grande dimestichezza. Insomma, tre enologi per illustrare l’eccellenza dei vini sardi a una platea di buyer nazionali e internazionali.
“L’Arvisionadu – afferma Andrea Pala – è un rarissimo vitigno autoctono la cui diffusione è limitata in un fazzoletto di terra di circa 20/25 ettari, nella regione storica del Goceano, tra i comuni di Benetutti e Bono. Un vero unicum perché è la stessa scienza a dire che per questo straordinario vitigno non è stata trovata nessuna corrispondenza genetica”.
“Preservare questo vitigno – conclude Pala (foto) – significa mantenersi fedeli a un codice genetico enologico della Sardegna, esattamente come si fa per i centenari dell’Isola. Sono davvero felice di poter presentare i vini prodotti da questo vitigno preziosissimo, simbolo dell’identità enologica della Sardegna”.
L’evento è a cura dell’Agenzia Laore Sardegna in collaborazione con l’Associazione Nazionale “Città del Vino”, Assoenologi Sardegna e Agenzia Agris Sardegna.
Calcio a 5, la Sardegna tra le big in Veneto al Torneo delle Regioni
Un feroce confronto agonistico, tecnico e tattico contro le rappresentative di Lombardia, Umbria e Abruzzo. La Sardegna, maschile e femminile, in campo sulle sponde del Garda per salire sul trono del calcio a 5. Da sabato sono quattro le squadre pronte a giocarsi un posto in prima fila. Lo scenario? Uno dei più prestigiosi di un paese che, parafrasando Winston Churcill, prende il pallone come fosse una guerra e una guerra come fosse una partitella scapoli- ammogliati. Il Torneo delle Regioni di futsal si gioca in Veneto e avrà al via le ragazze della Under 15, allenate da Matteo de Agostini, i ragazzi della Under 17 guidati da Gianni Melis, gli Under 19 di Fabio Perdighe e il team femminile seguito da Lucy Alves. Da segnalare il debutto assoluto per i tecnici Melis e Perdighe. Mentre al Torneo delle Regioni hanno collezionato risultati di pregio De Agostini e Alves. “C’è un bello spirito. Dopo una decina di raduni in giro per la Sardegna, andiamo in Veneto fiduciosi aspettando qualche bella sorpresa da parte delle ragazze e dei ragazzi” dice Gianni Cadoni, presidente del Comitato regionale e della Lega nazionale dilettanti isolana. “Alle Rappresentative ho detto che ci vorrà tanta grinta e forza di volontà perché il Torneo prevede la formula delle partite secche. Oltre all’impegno chiediamo alle delegazioni un comportamento corretto e disciplinato” ha aggiunto il vicepresidente regionale e delegato del calcio a 5, Alberto Carta. Insomma, una spedizione che lascia pensare bene.
D’altronde, il futsal made in Sardinia è da sempre di buon profilo. L’appuntamento è da vertice: in Veneto il torneo si annuncia imponente. Infatti, sono coinvolti 864 tesserati e 72 squadre in rappresentanza di 18 regioni e dei Comitati Autonomi di Bolzano e Trento. Un faccia a faccia da 130 sfide che tiene in fibrillazione, tra staff tecnici e accompagnatori, oltre 1.250 addetti ai lavori. Nel dettaglio, la Sardegna è stata inserita nel girone D, comune a tutte le categorie. Di fronte, le squadre lombarde, umbre e abruzzesi.
La formula prevede triangolari o quadrangolari da cui vengono promosse la prima e le migliori seconde. Dopodomani, sabato 1 aprile la Sardegna gioca contro l’Abruzzo. Domenica il test con Lombardia, lunedì quello con l’Umbria. Dopo la fase a gironi scatta la fase finale. Il 5 aprile si terranno sedici partite dei quarti di finale in cinque palazzetti. Il 6 aprile sono previste le otto gare delle semifinali. Mentre il giorno seguente si disputeranno le quattro le finali di categoria nell’imponente Agsm Forum di Verona con una capienza di oltre cinquemila posti. Una mini notizia? Il Veneto ospita il top del futsal tricolore mentre il calcio a 11 giocherà dal 21 al 27 aprile tra Piemonte e Valle D’Aosta.
Mario Frongia
Mutui: a Cagliari chiesti gli importi medi più alti
Secondo l’analisi di Facile.it e Mutui.it, nel secondo semestre del 2022 l’importo medio richiesto per un mutuo prima casa in provincia di Cagliari è stato pari a 134.236 euro, il valore più alto rilevato in Sardegna.
Se a livello regionale gli aspiranti mutuatari hanno cercato di ottenere, in media, 126.025 euro - in calo rispetto allo stesso periodo del 2021 (-1,2%) - guardando alle richieste a livello provinciale emerge che l’area dove è stato rilevato l’importo medio più alto è quella di Cagliari (134.236 euro), seguita da Sassari (123.083 euro) e Nuoro (121.514 euro). Chiudono la classifica Sud Sardegna (107.852 euro) e, staccata di un soffio, Oristano (107.412 euro).
Interessante anche notare come l’aumento dei tassi abbia spinto in alto le surroghe, le quali, secondo l’analisi Facile.it, nei primi due mesi del 2023 hanno rappresentato l’11% del totale domande di finanziamento raccolte in Sardegna, valore più che raddoppiato (+104%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Indici più alti, inoltre, possono aver contribuito al rallentamento delle compravendite di immobili residenziali; nel primo semestre del 2022 gli scambi in Sardegna sono aumentati del 13% rispetto al 2021, mentre a partire dalla seconda metà dell'anno è stato rilevato un rallentamento significativo tanto è vero che, da luglio a dicembre, le compravendite sono cresciute di appena il 4%.
Sul fronte dei tassi, invece, si registrano condizioni meno favorevoli rispetto al passato sia per i fissi sia per i variabili e oggi, ad esempio, secondo le simulazioni effettuate dal comparatore un mutuo medio a tasso fisso può costare fino a 36mila euro in più.
Testamento Biologico, la Sardegna tra le regioni meno "virtuose" d'Italia: solo un biotestamento ogni 302 abitanti
Grazie a un accesso agli atti generalizzato, l'Associazione Luca Coscioni ha avviato nei mesi scorsi un’indagine, condotta da Matteo Mainardi e Alessandro De Luca, in collaborazione con le Cellule Coscioni di tutta Italia, per richiedere a 6500 comuni quante DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento) sono state ricevute dall’entrata in vigore della legge (il 31 gennaio 2018) a oggi e quante di queste sono state trasferite alla Banca dati nazionale.
Solo lo 0,4% degli italiani (185.500) ha depositato le disposizioni anticipate di trattamento, e la Sardegna risulta tra le regioni meno virtuose. Un vuoto determinato innanzitutto dalla mancanza di conoscenza dello strumento entrato in vigore esattamente cinque anni fa, il 31 gennaio del 2018. A questo link tutti i dati per comune e provincia di tutte le Regioni.
Da parte del Ministero della Salute infatti non è mai stata condotta alcuna campagna informativa a beneficio delle persone, come invece dovrebbe avvenire e indicato nella legge stessa. “Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministero della salute, le regioni e le aziende sanitarie provvedono a informare della possibilita' di redigere le DAT in base alla presente legge, anche attraverso i rispettivi siti internet”.
E proprio a 5 anni dalla entrata in vigore delle legge 219 del 2017, l’Associazione lancia una campagna informativa attraverso i propri strumenti di comunicazione suddivisa in due principali iniziative: un’iniziativa stampa/social che farà leva su un video narrato da Giobbe Covatta dal titolo “Il biotestamento spiegato agli adulti”, un contenuto animato realizzato da Simona Angioni e Giovanni di Modica con la direzione creativa di Avy Candeli, per illustrare l'importanza del testamento biologico e offrire tutte le informazioni per poterlo fare subito. "Nonno, tu pensi di morire?”. Con questa domanda una bambina, a partire dell'esperienza della morte del proprio gatto, coinvolge il nonno sul tema del biotestamento, e gli spiega in modo leggero e delicato l'importanza di poter esprimere anticipatamente le proprie scelte in termini di trattamenti sanitari, per evitare che siano altri, tipo lei, a dover decidere per lui. Un video semplice e chiaro per spiegare ai cittadini cos'è, come si fa e dove si può depositare il testamento biologico.
“Ci sostituiamo ancora una volta allo Stato, coi mezzi a nostra disposizione, nel realizzare una campagna di informazione su uno strumento di libertà fondamentale, ma finora tenuto nascosto dal Ministero della Salute dei Governi che si sono succeduti in questi 5 anni. Abbiamo chiesto ufficialmente un incontro anche all’attuale Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per parlare di questo e altri temi cruciali legati alle libertà fondamentali e al diritto alla salute,” dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretaria e tesoriere Associazione Luca Coscioni.
Inoltre dal 30 gennaio al 3 febbraio, al NUMERO BIANCO PER FARE LUCE SUI DIRITTI ALLA FINE DELLA VITA (06 9931 3409), la linea telefonica nata due anni fa e gestita dalla compagna di Dj Fabio, Valeria Imbrogno, prenderà il via una settimana informativa in cui oltre al consueto supporto offerto quotidianamente dai volontari, si aggiungerà la consulenza gratuita da parte di medici che risponderanno su appuntamento ai quesiti legati al testamento biologico.
“Il numero bianco già offre un servizio di informazione legale e pratica sui temi legati al fine vita, per una settimana medici ed esperti offriranno una consulenza utile alla piena comprensione dei termini tecnici presenti nel modello di DAT predisposto dall’Associazione Luca Coscioni che può essere utilizzato come traccia essendo la forma libera. Ci auguriamo che tale servizio possa presto essere fornito da medici che abbiano ricevuto adeguata formazione dallo Stato italiano come previsto per legge”, concludono Filomena Gallo e Marco Cappato.
I traffici dei porti di sistema della Sardegna si riallineano al periodo pre-covid
Traffico passeggeri in costante crescita e tonnellaggio merci in sostanziale tenuta, nonostante la pesante crisi economica determinata dal conflitto russo – ucraino. Sono numeri che segnano un totale riallineamento - ed in alcuni casi una crescita rispetto al 2019 - quelli registrati nel 2022 dagli otto porti di competenza dell’AdSP del Mare di Sardegna.
A partire dai traffici passeggeri che, dalla somma dei volumi movimentati nei principali porti commerciali (Cagliari, Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci ed Arbatax), registrano un più 22 per cento rispetto al 2021 (anno di netta ripresa), con numeri prossimi ai 5 milioni di unità. In risalita anche il traffico delle rotte inferiori alle 20 miglia (Santa Teresa e Portovesme), che si attestano a poco meno di 826 mila passeggeri, per un più 21 % sull’anno precedente (sul dato influisce la chiusura di un mese dello scalo di Santa Teresa per interventi di
ripristino delle banchine).
Un trend che, complessivamente, supera le performances del 2019. Rispetto al periodo pre-covid, infatti, il 2022 segna un + 0,02 per cento sui traffici passeggeri di linea, mentre resta ancora negativo – meno 27 per cento – su quelli per le isole di Carloforte e Corsica (nel 2021 era pari a – 40 %). Risultato, in particolare, spinto dal record degli scali di Olbia – Isola Bianca (poco più di 3 milioni e 62 mila passeggeri nell’anno appena concluso) e Porto Torres (circa 1 milione e 135 mila), che crescono rispettivamente del 3 e del 10 per cento rispetto all’ultimo dato
positivo di tre anni fa.
Crescita a tre cifre per il mercato delle crociere, che ha chiuso il 2022 con un più 284,5 per cento rispetto al 2021, raggiungendo quota 220 mila e 595 passeggeri, 152 mila dei quali nel porto di Cagliari. Dato incoraggiante, ma ancora al di sotto dei risultati del 2019 (- 50%). Nonostante la differenza del numero di scali sia pressoché assottigliata (184 toccate nel 2022 rispetto alle 212 del 2019) resta incisivo il fattore riempimento nave che, per tutta la prima metà del 2022, è stato ridotto dalle restrittive misure sanitarie per il contenimento del contagio.
Sostanziale tenuta anche per il settore delle merci che, globalmente, chiude il 2022 con 43.814.388 tonnellate (circa 31 milioni nel porto di Cagliari) ed una minima flessione rispetto all’anno precedente (poco meno di 100 mila tonnellate di differenza). In dettaglio, le rinfuse liquide (principalmente petrolio e raffinati) hanno chiuso con un più 1,2 per cento rispetto al 2021. Ad un più 26 per cento ammonta, invece, il risultato della crescita di quelle solide (cereali, carbone e minerali). In calo, invece, il rapporto 2022 – 2021 per le merci su gommato, che si attesta ad un meno 11,4 per cento (circa un milione e mezzo di tonnellate in meno). Dato che evidenzia un rallentamento degli approvvigionamenti dovuto all’attuale crisi mondiale determinata dal conflitto russo –
ucraino. Non ultima, la movimentazione dei contenitori nel compendio del Porto Canale che, dopo la revoca della concessione alla CICT, restituisce statisticamente un segnale positivo (circa 55 mila TEUS), con un 68 per cento di incremento rispetto al 2021 ed un 54,6 sul 2019.
“I numeri registrati nel 2022 ufficializzano, almeno sul versante dei traffici passeggeri, il superamento del record 2019 e la definitiva uscita da un biennio di crisi sanitaria mondiale senza precedenti – dice Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Un bilancio incoraggiante, quello appena stilato, frutto di un lavoro costante e sinergico di tutto il cluster portuale, che ha visto tutti gli scali del Sistema resistere con determinazione alle sferzate della crisi ed operare con profonda dedizione e professionalità, nonostante le restrizioni dettate dai
protocolli per il contenimento del contagio che, è bene ricordare, hanno inciso anche per la prima parte del 2022. Scriviamo, quindi, una nuova pagina, mantenendo, però, una certa prudenza dettata, questa volta, dalla nuova crisi mondiale generata dal conflitto russo – ucraino e, di conseguenza, dall’incremento dei costi energetici e di
trasporto che, nel 2022, hanno intaccato la movimentazione delle merci su gommato. Anche in questo caso, i porti di sistema opereranno in regime di massima efficienza, aprendo a nuove sfide di mercato e mantenendo sempre viva l’attenzione sul settore dei contenitori che, alla luce dei piccoli segnali positivi sull’operatività dell’anno appena concluso, necessita di quel salto decisivo al quale, da anni, lavoriamo incessantemente, creando sempre nuove condizioni di attrattività commerciale, finanziaria ed operativa: dalle Zes, alla Zona Franca Doganale, fino all’Agenzia per il Lavoro Portuale del Transhipment”.