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"Vogliamo portare a Cagliari il più grande torneo mai visto da queste parti. Con la presenza di alcuni dei più forti giocatori al mondo". Lo ha annunciato questa mattina il presidente della Federazione italiana tennis, Angelo Binaghi, durante la presentazione a Cagliari dei campionati italiani di tennis di seconda categoria.

"Stavamo per avere un Atp a Cagliari nei mesi scorsi per la rinuncia per lockdown dei tornei cinesi", ha spiegato, "L'Atp però ci imponeva delle superfici veloci che non erano nella nostra disponibilità. Avremmo potuto modificare gli impianti di Cagliari all'occorrenza ma, anche considerando che la Sardegna ha ospitato Italia-Francia femminile, stiamo impostando un discorso di medio e lungo periodo. Con la revisione del nuovo calendario ci sono delle opportunità per ospitare un torneo di livello equivalente all'Atp 250". 

Uno sguardo al futuro, lanciato mentre veniva illustrato un evento imminente: i campi del Tennis Club Cagliari ospiteranno sino al prossimo 31 luglio i campionati italiani  di seconda categoria, la massima competizione del tennis nazionale con soli giocatori italiani protagonisti.

Ai campionati sono iscritti 99 atleti per il torneo che assegnerà lo scudetto del singolare maschile. Iscrizioni ancora aperte invece per il doppio maschile. Per i vincitori è previsto un montepremi pari a 13mila euro.

Giovedì sono iniziate le prime sfide delle qualificazioni per l’accesso al tabellone principale. Le prime partite del main draw sono in programma lunedì prossimo. Giudice di gara Gianluigi Serra, direttore Andrea Lecca.

“Questo è il massimo campionato di tennis- ha detto il presidente della Federazione italiana tennis- E il tennis per popolarità in Italia-dati 2020- è secondo solo al calcio. Anzi, con i dati del 2021 che comprendono anche il padel, ci stiamo avvicinando sempre più al calcio e allontanando dalle altre discipline. Dalla combinazione di queste due considerazioni deduciamo che, nell’ambito delle manifestazioni nazionali che si svolgono in Sardegna, questa è la più importante di quest’anno”. 

Le graduatorie indicano come favoriti due siciliani classificati come 2.1. Sono Omar Giacalone, classe 1992, circolo del tennis Palermo, numero 713 del ranking mondiale (ma è stato anche 327esimo) e Alessandro Ingarao, Tennis club Match ball di Siracusa, 932 al mondo, 22 anni, fresco vincitore degli Open del TC Pegli. Attenzione però alla agguerrita truppa dei 2.2.

Nella lista i romani Roberto Miceli, Luciano Carraro e Niccolò Catini (protagonista di un bel torneo nell’edizione 2021), il vicentino Tommaso Del Santo (ha fatto anche da sparring partner a Jannik Sinner, presente e futuro del tennis italiano), il genovese classe 2004 Gianluca Cadenasso, il modenese Leonardo Taddia, l’ex Tc Cagliari Stefano Baldoni. Tra i 2.2 anche il sardo del Tennis club Viterbo Marco Dessì.

Lamberto Corda, vicepresidente del Tennis club Cagliari: “Un torneo- ha detto Lamberto Corda, vicepresidente del Tennis club Cagliari- che assegna uno scudetto si presenta da solo- per il Tennis club è motivo di orgoglio ospitare eventi di questo livello. Ne approfitto dell’occasione per porgere i complimenti alla squadra femminile che è salita in A2, serie che per tradizione ci meritiamo”.

Non solo sport, ma anche immagine e indotto. È il messaggio lanciato dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu: “Manifestazione come queste- ha detto il sindaco di Cagliari- sono importanti per la città anche sotto l’aspetto turistico: si può unire l’utile al dilettevole unendo sport e vacanze. Sono eventi fondamentali per la città”.

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“Il Centro donna, così come il Centro di senologia e screening mammografico, sono servizi fondamentali sotto il profilo sanitario e sociale. Avevamo preso l’impegno che l’utilizzo del Binaghi per la lotta al Covid non avrebbe compromesso queste attività e oggi, grazie alla collaborazione dei diversi soggetti del nostro sistema sanitario, siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo e a inaugurare una bella struttura che continuerà a essere al servizio di tutte le donne”. Lo dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas, che oggi ha inaugurato gli spazi completamente rinnovati all’interno del presidio ospedaliero San Giovanni di Dio, in cui sono statati trasferiti il Centro Donna, il Centro di senologia e screening mammografico e il Centro di Medicina dello sport, precedentemente ospitati nella struttura del Binaghi, riconvertito in ospedale Covid. Oltre 30mila le utenti del Centro Donna e circa 150 visite al giorno, registrate nel periodo pre-Covid, per il Centro di senologia. Gli spazi, in tutto 1.600 metri quadri, al piano terra e al secondo piano del corpo centrale del San Giovanni di Dio, sono stati ristrutturati con un progetto dell’Aou di Cagliari che ha rivalutato gli ambienti mantenendo inalterato il pregio storico del più antico ospedale del capoluogo.

“Ripartono importanti attività rivolte alla prevenzione – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – il Covid ha avuto un forte impatto sul nostro sistema sanitario, ma non intendiamo abbassare la guardia contro le altre patologie per cui l’attività di screening e di controllo sono sempre state un’arma indispensabile. Oggi diamo un segnale importate in questo senso, con un risultato reso possibile dal grande impegno degli operatori e dalle sinergie che siamo riusciti ad attivare”.

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L'ospedale Binaghi di Cagliari è pronto a ospitare i pazienti positivi al Covid-19. Subito disponibili i primi 41 posti letto a media intensità di cura, attrezzati con le dotazioni tecnologiche e suddivisi in due ali da 16 e 25 posti al secondo piano del nosocomio di via Is Guadazzonis. Nella struttura, a pieno regime e secondo la modularità prevista dal piano regionale per l’emergenza, potranno essere attivati fino a 140 posti letto in degenza ordinaria più 13 di terapia intensiva. “Un risultato importante”, ha dichiarato il Presidente della Regione Christian Solinas, che oggi ha inaugurato la nuova apertura dell’ospedale riconvertito. “Abbiamo attuato il piano che ci siamo dati – prosegue il Presidente – anticipando i tempi e con un numero di posti letto superiore a quelli inizialmente preventivati. Manteniamo alta la guardia contro il virus mettendo in campo ogni strumento a nostra disposizione e continuando a potenziare il sistema sanitario dell’Isola”.

“L’emergenza, dal suo inizio, ci ha portato più volte a dover rivedere e riorganizzare strutture e servizi”, dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu. “Siamo stati capaci di realizzare un complesso intervento di adeguamento in tempi rapidi con ottimi risultati. Abbiamo anche attivato importanti sinergie fra le aziende sanitarie del nostro territorio e il personale in servizio metterà insieme operatori dell’Arnas G. Brotzu, Aou di Cagliari e Ats, in una logica di equipe e lavoro di squadra. Superata l’emergenza contiamo di restituire alla città una struttura rinnovata”, ha concluso l’assessore.

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