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La viabilità nel nuorese e in particolare sulla SS 131 DCN, le misure adottate per il periodo estivo e i nuovi cantieri sono stati al centro del vertice che si è tenuto questa mattina in Prefettura, a Nuoro, a cui ha partecipato l’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Pierluigi Saiu.

“È stata l’occasione – dichiara l’assessore Saiu, stilando un bilancio sulle decisioni che hanno interessato i cantieri – per confermare come la misure concordate prima dell’estate si siano rivelate utili al fine del contenimento dei disagi alla viabilità che, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, sono aggravati dalle maggiori presenze turistiche. Alcuni cantieri sono stati ripiegati, altri sospesi e altri ancora rinviati. Questo ha consentito di liberare alcuni chilometri di strada precedentemente interrotti da deviazioni e restringimenti”.

“Adesso – spiega l’assessore Saiu – i lavori riprenderanno come programmato e bisognerà agire per limitare i disagi e consentire ai lavori di procedere comunque regolarmente. Sulla  statale 131 DCN oggi risultano attivi molti cantieri e questo, ovviamente, causa dei problemi alla viabilità. Purtroppo la concentrazione dei lavori è dovuta alla mancata manutenzioni negli anni passati. Diventa quindi indispensabile assicurarsi che i tempi di esecuzione dei lavori vengano rispettati. Su questo ho avuto modo di interloquire con Anas più volte, evidenziando come alcuni ritardi siano causati dalla mancanza di operai in alcuni cantieri che appaiono fermi. In particolare mi sono riferito a quello dopo le gallerie di Marreri, intervento su un viadotto che procede troppo lentamente. Anas ha avviato le procedure per la risoluzione del contratto con l’impresa. È questa l’unica cosa da fare quando ci sono ritardi eccessivi e difficoltà che mettono in pericolo l’esecuzione dell’opera. Chi non lavora non può tenere ostaggio i cittadini e le amministrazioni. Nell’incontro di oggi abbiamo ricevuto importanti rassicurazioni sui tempi per far ripartire i lavori con una nuova impresa. Non possiamo permetterci né che un cantiere rimanga bloccato né che si rischi di non portare a termine l’opera”.

L’assessore Saiu ha evidenziato inoltre che i numeri di Anas hanno evidenziato negli ultimi anni una crescita negli investimenti e nella produzione, specialmente nel centro nord Sardegna: “Solo negli ultimi quattro anni, su tutto il territorio regionale, la spesa netta degli interventi è quasi quadruplicata, passando da 28,8 milioni del 2019 agli oltre 75 milioni del 2022, con una proiezione per il 2023 di oltre 100 milioni. Gli interventi in progettazione nel 2023 hanno superato un valore di investimento di 210 milioni e ad oggi sono in corso oltre 70 interventi per un investimento totale di oltre 380 milioni. Dobbiamo continuare a lavorare per migliorare la rete stradale sarda dopo anni di abbandono, attivando tutti gli strumenti a nostra disposizione per far rispettare i tempi di esecuzione dei lavori”, conclude l’assessore Saiu.

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 “Il cinema è un settore culturale fondamentale su cui la Regione investe da anni. Sono sempre più numerose le produzioni cinematografiche che hanno scelto la Sardegna come location promuovendo l’isola nel mondo. Non solo, la nostra regione offre uno spazio creativo e di ispirazione fecondo, oltre ad un sistema di accoglienza che ha messo a disposizione infrastrutture logistiche e produttive capaci di competere anche nei mercati internazionali. In Sardegna operiamo con la Fondazione Film Commission, che nasce proprio con lo scopo di valorizzare il nostro patrimonio artistico e ambientale, sviluppare la filiera audiovisiva e creare le condizioni per attrarre investimenti e progetti cinematografici e audiovisivi.” Così l’assessore del Lavoro, Ada Lai, è intervenuta alla tavola rotonda “Formazione ITS: percorsi formativi nel campo audiovisivo e cinema, testimonianze e buone prassi di altre Regioni d’Italia”, organizzata dall’assessore all'Istruzione, Formazione, Lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan e Veneto Film Commission, in occasione della 80^ edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica in corso al Lido di Venezia. Un’occasione di scambio e riflessione sulle misure messe in campo dalle amministrazioni regionali, ma anche un punto di partenza per l’elaborazione di nuove progettualità a pieno beneficio degli operatori, dell’intera filiera e della collettività.

“Questo conferma l’importanza di promuovere progetti formativi nel campo del settore audiovisivo e cinematografico - aggiunge l’assessore - attraverso gli Istituti Tecnici Superiori e le Academy: percorsi di alta formazione innovativi, concreti e pratici in grado di formare figure professionali altamente specializzate, particolarmente richieste dal mercato, ma carenti nel territorio regionale. La Regione, oltre ad incentivare le imprese operanti nei settori della cultura, dello spettacolo e della produzione cinematografica - sottolinea l’esponente dell’esecutivo Solinas - sta investendo risorse importanti anche in formazione mirata per innalzare le competenze delle professionalità che lavorano nel settore e formare nuove figure innovative, i mestieri del futuro, come il produttore multimediale e l’animatore 3D che saranno formati negli ITS. Grazie alla sinergia con l’Aspal, la nostra Agenzia del Lavoro e la Fondazione Sardegna Film Commission - aggiunge Lai -  l’assessorato del Lavoro ha già finanziato percorsi di alta formazione destinati a professionalità da inquadrare all'interno del settore cinematografico, nei reparti di regia sonora, montaggio, suono, composizione di musica, costume, scenografia, fotografia e produzione. Un altro progetto importante è portare a Cagliari l’Accademia di Belle Arti con un piano di studi dedicato proprio agli audiovisivi. Al momento, in collaborazione Aspal e la Fondazione Sardegna Film Commission, sono stati già finanziati due percorsi, che hanno ottenuto un grande successo tra i nostri giovani, tanto da convincerci ad aumentare i posti in graduatoria”.

Il corso per green manager è partito lo scorso mese di maggio. Si tratta di una figura importante all’interno delle produzioni che opera anche nell’ambito di eventi culturali (festival, rassegne o spettacoli dal vivo) per garantire la sostenibilità ambientale. Il green manager, infatti, si occupa di ridurre l’impatto sull’ambiente dei set, definendo criteri e protocolli e certificando il livello di sostenibilità. Nei prossimi mesi partirà anche quello di tecnico di scena, di cui sono state appena pubblicate le graduatorie. Una figura professionale altamente specializzata, capace di ideare e realizzare soluzioni tecniche a supporto della regia, dei sistemi di ripresa e di illuminazione, mediante la costruzione, l’installazione e la messa in opera di strutture e attrezzature. Professionalità con competenze nei ruoli di caposquadra, carrellista, gruista/crane operator, macchinista di preparazione di scena, addetto al ciak e tecnico luci.

Non solo teoria, ma tanta pratica, i corsi infatti sono basati su un metodo di apprendimento sul campo /learn by doing. I partecipanti al corso, infatti, sono inseriti all’internodi produzioni cinematografiche, audiovisive e televisive.

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“Il settore sughericolo rappresenta un comparto economico rilevante e strategico: nell’Isola, infatti, si trova l’83% della copertura sughericola nazionale. In Sardegna, dove il 50% del territorio è forestale, dopo le leccete, le sugherete sono le più diffuse, occupando circa 140.000 ettari. Un elemento centrale per le politiche forestali regionali, sia per la sua importanza come filiera economico–produttiva che come elemento caratterizzante della Sardegna”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, durante il convegno “Le opportunità del settore sughericolo nella programmazione 2023-2027”, in corso di svolgimento a Cagliari, organizzato dalla Rete rurale nazionale, in collaborazione con l’agenzia regionale Forestas e l’Associazione nazionale delle Attività regionali forestali (Anarf).

“La filiera del sughero interessa molteplici settori dell’attività regionale, ambiente, agricoltura e industria, perciò è necessaria un'efficace azione sinergica – ha aggiunto l’assessore Porcu – Nel nostro ordinamento regionale le politiche forestali sono di competenza dell’Assessorato dell’Ambiente, mentre nelle altre Regioni fanno riferimento all’Agricoltura, per l’importanza che la Sardegna ha attribuito al rapporto tra ambiente e sviluppo. Un aspetto che deve rappresentare un punto di forza perché garantisce una migliore integrazione con le politiche dello sviluppo sostenibile”.

“La Sardegna, che partecipa anche al tavolo nazionale per il comparto sughericolo, gestisce le sugherete e la pianificazione forestale attraverso Forestas, mentre Agris è incaricata della ricerca. L’impegno della Regione su questo fronte è massimo, anche per favorire la pianificazione di interventi a valere su fondi comunitari, nazionali o regionali che possano incidere sullo sviluppo del settore“, ha concluso l’Assessore  dell’Ambiente.

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Una nuova strategia in tre fasi, con l'introduzione di una fase "zero" in cui non saranno più attivi reparti Covid19 a bassa intensità di cure negli ospedali sardi, è quanto stabilito nell'ultimo decreto dell'assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, emanato ieri, che modifica il piano regionale per la gestione dei pazienti affetti dal Covid nei presidi ospedalieri dell’Isola.

“L’attuale quadro epidemiologico nazionale – dichiara l’assessore Doria – è caratterizzato da un importante abbassamento dell’incidenza con un dato che si assesta di poco al di sotto dei 33 casi per 100mila abitanti, notevolmente inferiore rispetto ai 226 casi per 100mila abitanti dello scorso dicembre”.

“Nell’attuale fase post-pandemia – sottolinea l’assessore Doria – appare evidente che la priorità debba essere quella di garantire ai nostri ospedali la massima capacità assistenziale e la riapertura di tutti i servizi temporaneamente ridotti per far fronte all’emergenza Covid19. La rimodulazione che stiamo effettuando va appunto nella direzione di garantire la migliore qualità d’assistenza a tutti i pazienti ospedalizzati, sulla base della loro patologia prevalente e non in funzione o meno di positività al virus Sars Cov2, mantenendo allo stesso tempo ogni precauzione per impedire la circolazione di tutti i patogeni per via respiratoria e tutte le buone pratiche per la protezione dei pazienti più fragili come indicato anche nella ordinanza del ministero della salute n. 100 del 29 aprile 2023”.

Secondo le disposizioni indicate dall’assessorato, l’attivazione o la disattivazione di posti letto dedicati ai pazienti positivi al Covid19 negli ospedali sardi saranno determinate dall’andamento della curva epidemiologica e sulla base della saturazione dei posti letto Covid, in numero crescente secondo quanto indicato per le tre fasi (0, 1 e 2).

Sarà compito dei direttori sanitari di ogni azienda, tramite i propri ‘bed manager’, garantire un flusso dei dati puntualmente aggiornato sui ricoveri di pazienti affetti da Covid19, mentre eventuali trasferimenti di pazienti positivi da presidi ospedalieri non dotati di reparti Covid19 verso altri ospedali saranno gestiti dal bed manager regionale.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro, Ada Lai, ha approvato, nell’ultima seduta, le linee di indirizzo per gli interventi a sostegno dell’occupazione femminile e l’istituzione di un premio annuale, dedicato alle donne che si distinguono nel proprio lavoro in termini di innovazione  ed intraprendenza.

L’Italia, oggi, si colloca al quattordicesimo posto in Europa per parità di genere con un punteggio ben lontano dalla media del resto dei paesi europei. Dai dati emerge anche una forte differenza tra il Nord e il Sud del paese, nel 2022 il tasso di occupazione femminile in Italia è del 50,8 %, in Sardegna del 46,5%. Significativo il dato relativo alla partecipazione femminile al mercato del lavoro, che vede l’Italia al ventottesimo posto, ultima in Europa, con un gender gap pari al 13%. Per non parlare dell’assistenza e cura della casa, che in Italia appare significativamente sbilanciata: l’80% delle donne si dedicano alla cura della casa quotidianamente, contro il 20% degli uomini.

“Questi dati dimostrano che il talento femminile è mortificato - afferma l’assessore Lai - e la presenza di evidenti squilibri di genere nel mercato del lavoro. L’assessorato del lavoro corre ai ripari con un pacchetto di misure volte a favorire la piena partecipazione delle donne nel mercato del lavoro, in linea con la Strategia Nazionale per la parità di genere 2021/2026 e il Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il nostro obiettivo - spiega l’esponente dell’esecutivo Solinas - è quello di  aiutare le donne ad esprimere il loro potenziale, incentivare il loro inserimento nel mercato del lavoro e di sviluppare una rete di welfare capillare, che aiuti le lavoratrici a conciliare il lavoro con la vita personale e familiare”.

Dai Bonus assunzionali in settori strategici nell’economia regionale, agli incentivi all’imprenditoria femminile e all’autoimpiego, attraverso il ricorso al micro-credito e ai prestiti fiduciari e partecipativi. Dai voucher di conciliazione, come contributo economico alle famiglie per la copertura degli oneri della cura e all’assistenza ai bambini e agli anziani, alle sovvenzioni agli asili nido e ai doposcuola. Non mancano azioni di sostegno al welfare aziendale e territoriale, come gli incentivi ai datori di lavoro che intendano attivare piani di sviluppo organizzativo per l’acquisizione della certificazione della parità di genere. Senza dimenticare gli interventi mirati all’orientamento e alla formazione professionale per sviluppare le competenze necessarie per valorizzare il proprio talento e inserirsi nel mondo del lavoro, nonché il potenziamento degli interventi in favore delle donne vittime di violenza o in situazioni di disagio sociale.

La delibera prevede anche l’istituzione di un ‘Premio annuale Donna e Lavoro’ dedicato alle donne che si distinguono nel proprio lavoro in termini di professionalità, innovazione ed intraprendenza, intestato ad Francesca Sanna Sulis, filantropa, imprenditrice, nonché sostenitrice dei diritti delle donne, tanto da introdurre, nel ‘700, il nido aziendale per le sue dipendenti. 

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Sono già pronti, a decorrere dall’esercizio 2022, i cinque milioni di euro a regime destinati alla riclassificazione del personale regionale. Il finanziamento è il risultato di un emendamento alla Legge Regionale 17 (27 ottobre 2021) fortemente voluto dall’Assessore degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione, Valeria Satta, che giovedì prossimo, 4 agosto alle 11, ascolterà in videoconferenza i rappresentanti dei sindacati CGIL-FP, CISL-FPS, UIL-FPL, CLARES, SNAF e FESAL.

“La riunione di giovedì servirà ad un confronto con le organizzazioni sindacali – spiega l’assessore Satta – relativamente all’articolazione del programma di riclassificazione del personale. Tra le misure che abbiamo ipotizzato prevediamo ad esempio l’introduzione della figura del quadro, le riclassificazioni del personale inquadrato nelle categorie A e B, oltre alle progressioni orizzontali”.

“La riclassificazione – prosegue l’assessore – era attesa dai dipendenti da oltre vent’anni, in quanto l’ultima risale al 2001, anno in cui si effettuò un cambiamento delle categorie. Si tratta di uno strumento fondamentale ai fini dell’efficienza della Regione, che adesso, grazie a questo nuovo stanziamento, permetterà di ottimizzare le funzioni dell’amministrazione e delle varie categorie mediante metodologie di lavoro più moderne. Allo stesso tempo, sarà un’importante occasione in cui verranno riconosciute la professionalità e l’anzianità dei lavoratori.”

Il finanziamento è destinato alla riclassificazione del personale dell’amministrazione centrale e delle agenzie che non hanno bilancio autonomo.

“Il confronto di giovedì – conclude l’esponente della Giunta Solinas – sarà fondamentale per la preparazione di una bozza di delibera di indirizzi da portare in Giunta che, se approvata, verrà trasmessa al Co.Ra.N. per poter aprire il tavolo con le stesse sigle sindacali”.

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L'eventuale risoluzione del rapporto della Regione con SardegnaIt "si ripercuoterà inevitabilmente nei confronti degli organi amministravi della società" ma "non certo nei confronti della totalità dei dipendenti". Lo scrive il direttore generale dell'assessorato agli Affari generali, Riccardo Porcu, in risposta ai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs Uil, che avevano manifestato profonde preoccupazioni sul destino dei lavoratori della società dopo l'esplosione dello scandalo dell'hackeraggio di oltre 150 giga di file riservati che sono stati pubblicati sul deep web. 

Il Dg aveva puntato il dito contro la società, che gestisce il sistema informatico della Regione (sua unica committente), paventando una risoluzione del rapporto: da qui i timori dei rappresentanti dei lavoratori. 

"Il sillogismo riportato dalla stampa secondo il quale dalla risoluzione della convenzione (per la quale si ribadisce si è solo ipotizzato l’avvio del procedimento amministrativo) deriverebbe l’automatico licenziamento del personale non trova alcun riscontro all’interno della mia nota", sottolinea Porcu. 

Documento, quello inviato a Sardegna It, che per il direttore generale avrebbe dovuto mantenere il carattere della riservatezza. E così è stato sul lato della Regione." Purtroppo, come effetto della predetta notifica, anziché ottenere un pronto riscontro formale da parte della società", aggiunge il direttore generale, "si è ottenuta la repentina divulgazione alla stampa dei contenuti della nota in questione e una risposta sempre a mezzo stampa da parte dei vertici della società. Ciò non contribuisce a trovare le corrette soluzioni per superare le criticità derivate dall’evento dannoso, così come non consente ai cittadini e agli stessi dipendenti della società di formarsi una corretta opinione sulla vicenda, la quale, essendo in una fase di istruttoria amministrativa nonché di indagine giudiziaria, necessita di rimanere riservata". 

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La Regione sta predisponendo il ricorso contro il ‘Decreto Energia’, che presenterà formalmente nei prossimi giorni. L'obiettivo è quello di tutelare i diritti dei sardi ad avere una soluzione definitiva e strutturale al problema energetico, tale da poter garantire un futuro adeguato al territorio e al sistema produttivo.

"La Regione Sardegna ha avuto un ruolo decisivo sul tema energetico all’interno della Commissione Energia nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni – ha sottolineato l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, coordinatrice della Commissione nazionale, in risposta ad alcune polemiche sollevate dall’opposizione durante il dibattito – Abbiamo guidato la Commissione ad esprimere i pareri su tutti i decreti energia, evidenziando in particolare la posizione di contrarietà, espressa da tutte le Regioni, al metodo che il Governo nazionale ha utilizzato per implementare le rinnovabili e per rispondere all’emergenza energetica nel territorio nazionale”.

“Il Governo non può accantonare la leale collaborazione istituzionale, non può venir meno ai principi che sono sanciti dalla Carta costituzionale e non può dimenticare che la materia energetica è una materia concorrente – ha aggiunto l’assessore Pili – La Regione vuole rivendicare i suoi diritti con forza in tutti i tavoli”.

“E’ innegabile che la Sardegna sia stata protagonista in tutte le occasioni in cui è stato necessario rivendicare la propria autonomia, i propri diritti e lo ha fatto in maniera concreta”, ha aggiunto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, coordinatore della Commissione Ambiente nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni.

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Pubblicato dall’assessorato regionale degli Affari generali l’avviso di mobilità volontaria esterna mediante passaggio diretto tra amministrazioni diverse per l’acquisizione di due dirigenti amministrativi e tre dirigenti tecnici, da inquadrare presso l’amministrazione regionale con cessione del contratto di lavoro.

Per l’ammissione alla procedura sono richiesti i seguenti requisiti:
a) essere dipendenti di ruolo a tempo indeterminato provenienti da Pubbliche Amministrazioni di esterne al sistema Regione con qualifica di dirigente;
b) essere in possesso del diploma di laurea (DL) o laurea specialistica (LS) o laurea magistrale (LM) o Laurea Magistrale a Ciclo Unico (LMCU);
c) essere inquadrato nella qualifica di dirigente tecnico o dirigente amministrativo;
d) aver superato il periodo di prova previsto nel contratto applicato nell’ente di provenienza;
e) non aver riportato condanne penali passate in giudicato che comportano l'interdizione dai pubblici uffici o l’estinzione del rapporto di lavoro;
f) non aver subito condanne per danno erariale a seguito di procedimenti di responsabilità della Corte dei Conti.
g) non aver subito, nei due anni antecedenti alla data di presentazione della domanda, provvedimenti per responsabilità dirigenziale o sanzioni disciplinari superiori alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione per 10 giorni;
h) non essere stato valutato negativamente a seguito di verifica dei risultati e delle attività di dirigente negli ultimi tre anni.

La domanda deve pervenire entro il 30 luglio 2022 tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Lo scorso 1 febbraio la società in house SardegnaIT ha subito un attacco informatico di tipo ransomware che si è propagato anche ai sistemi di gestione degli archivi digitali dell’Amministrazione Regionale. L’attacco rilavato il primo febbraio è stato gestito con la Polizia Postale di Cagliari con il supporto del CNAIPIC.

Non è stato richiesto nessun riscatto e non è stata attivata alcuna trattativa dagli uffici dell’Amministrazione Regionale. Era presente nei PC e server attaccati la tipica richiesta di contatto al gruppo HACKER, che da parte dei nostri uffici è stata notificata esclusivamente alla Polizia Postale.

L’attacco è stato perimetrato esclusivamente ad una parte dei sistemi gestione, postazioni di lavoro ed archivi dei file (oggetto poi di pubblicazione nel dark web il 17 giugno).  Dopo la prima fase di gestione della crisi, si è proceduto immediatamente al ripristino dei dati dai sistemi di backup che risultavano integri.

Rispetto ad analoghi episodi criminosi che hanno interessato altre pubbliche amministrazioni, Regione Sardegna non ha avuto subito alcun disservizio impattante ai sistemi di base. L’attacco non si è quindi propagato ai sistemi centrali: contabile, protocollo, gestione del personale.

Il databreach è stato immediatamente notificato dal Titolare (per il tramite dell’ufficio del Responsabile della Protezione Dati) al garante per la protezione dei dati, seguendo il corretto iter amministrativo.

È stata inoltre presentata denuncia alle autorità competenti per il tramite della Polizia Postale di Cagliari che sta svolgendo le indagini, e considerato il contesto internazionale gli uffici hanno tenuto il massimo riserbo anche in ragione della prima fuga di notizie in quanto le indagini sono ancora in corso al fine di identificare i responsabili.

“Qualunque intervento tecnico venga introdotto, non risulterà mai sufficiente senza la partecipazione dell’essere umano che dovrà raggiungere piena consapevolezza del rischio insito dell’uso delle tecnologie digitali. Ecco perché si stava operando prima ancora di questo attacco alle Academy di formazione, tra cui quella sulla Cyber dedicata ai referenti informatici della Regione e degli enti locali, la prima rivolta alla P.A in collaborazione stretta con la Polizia Postale e l’università di Cagliari, Facoltà di Ingegneria Indirizzo Cybersicurezza e intelligenza artificiale”, precisa l’Assessora Valeria Satta, che aggiunge: “Non si tratta infatti del primo attacco subito: la Regione Sardegna subisce ogni mese, come tutti gli enti pubblici, numerosi attacchi di livelli diversi di gravità. Questi episodi, dice ancora l'assessora Satta, vengono sistematicamente neutralizzati dai sistemi di protezione e dai tecnici informatici che presidiano incessantemente le infrastrutture telematiche regionali.

Di seguito la comunicazione ai dipendenti, pubblicata sul sito istituzionale. 

La Regione Autonoma della Sardegna rende noto che lo scorso 17 giugno la Regione ha ricevuto comunicazione della pubblicazione nel dark web di cartelle contenenti dati personali dei propri dipendenti e degli utenti di alcune Direzioni generali.
La documentazione illegittimamente divulgata potrebbe arrecare conseguenze ai diritti degli interessati coinvolti quali ad esempio l’usurpazione di identità, la perdita di controllo da parte degli interessati sui dati personali che li riguardano, l’utilizzo dei dati personali degli interessati a scopo di phishing.

Ti informiamo che i contenuti delle informazioni sono disponibili sul dark web, si tratta di una rete che offre i contenuti attraverso un indirizzo nascosto che non permette di individuare facilmente il proprietario del sito, accessibile soltanto utilizzando uno strumento specifico, il browser TOR, progettato per assicurare l’anonimato sulle reti di computer. La pubblicazione appare collegata ad un attacco informatico subito da questa amministrazione ai primi di febbraio, rispetto al quale la Regione si è immediatamente attivata interessando tempestivamente le autorità competenti.

Le Direzioni direttamente coinvolte sono: Direzione generale degli enti locali, Direzione generale della Protezione civile; le stesse Direzioni hanno attivato delle caselle e-mail dedicate a cui i potenziali interessati possono rivolgersi per avere informazioni sulla natura dei dati coinvolti. Il Titolare terrà aggiornati gli interessati non appena saranno disponibili maggiori dettagli.

Di seguito alcune risposte per la gestione dei tuoi diritti:
1) Quali aree della Regione sono state coinvolte?
In allegato alla presente comunicazione trovi il dettaglio delle aree coinvolte e dei possibili interessati

2) Come faccio a sapere se la divulgazione ha avuto ad oggetto i miei dati personali?
Per sapere se la divulgazione ha avuto ad oggetto i tuoi dati personali contatta via e-mail una delle Direzioni indicate di seguito, specificando il tuo nome, cognome e il procedimento in cui sei stato potenzialmente coinvolto. In una prima fase potrai sapere se sei interessato alla violazione e quale tipologia di dati ti riguarda, nel caso in cui richiedi l'accesso alle singole informazioni dovrai comprovare la tua identità.

Direzione degli enti locali: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Direzione protezione civile: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

3) Quali dati sono stati coinvolti?
La divulgazione ha ad oggetto dati anagrafici (documenti di identità, curriculum vitae, numeri di cellulare), dati sanitari, informazioni relative al proprio stato patrimoniale o finanziario.

4) Quali rimedi posso adottare per mitigare le conseguenze dell’illegittima divulgazione?
Ti consigliamo di fare particolare attenzione alla posta elettronica e ai messaggi SMS/istantanei (tipo WathsApp); le tue informazioni personali potrebbero essere utilizzate per rivolgerti comunicazioni telefoniche o messaggi di phishing a scopo fraudolento, grazie alla conoscenza dei dati personali da parte dei soggetti terzi che hanno condotto l’attacco informatico; accerta sempre l’autenticità del messaggio prima di scaricare gli allegati o fornire informazioni personali.
Le banche non chiedono mai le credenziali di accesso al conto e i codici delle carte del cliente. Qualora si ricevano richieste di questo tipo, avvisare la propria banca per avere conferma della sua estraneità all’invio ed evitare di dare alcun riscontro alla richiesta ricevuta.

Ti suggeriamo di reimpostare le tue password, soprattutto nel caso in cui utilizzi combinazioni riconducibili ai tuoi dati anagrafici o a tue informazioni personali.

Le informazioni potrebbero essere utilizzate in modo illecito – ad esempio furto di identità. Nel caso in cui il proprio cellulare non sia più in grado di effettuare/ricevere chiamate, verificarne i motivi contattando il proprio operatore telefonico: si potrebbe essere vittima di una frode effettuata tramite scambio della tua scheda telefonica (ovvero una truffa denominata Sim Swap).

In caso di presenza di documenti personali quali ad esempio il documento di identità, recati immediatamente dalle Autorità di polizia per sporgere denuncia.

Se alcune informazioni sono impossibili da rimuovere direttamente dalla fonte, è possibile chiedere ai motori di ricerca di rimuovere dai risultati i link a siti web contenenti i vostri dati privati, esercitando il cosiddetto diritto all'oblio. Questo potrebbe accadere se altri utenti utilizzassero i tuoi dati personali sui social o su siti identificabili.

5) A chi posso rivolgermi per maggiori chiarimenti in ordine al trattamento di dati personali?
Puoi rivolgerti al Responsabile della protezione dei dati personali: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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