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Una produzione in calo, sino al 20% nel Sud Sardegna, rispetto all’annata precedente, ma resta l'eccellente qualità del prodotto che porta buone rese sia dal punto di vista dei trasformati che per i prezzi. La stagione del pomodoro in Sardegna ha fronteggiato due trend opposti, quello della diminuzione delle quantità di prodotto e quello della crescita di qualità e remunerazione, quest’ultima, sostengono i produttori, grazie soprattutto a buoni pagamenti da parte dell’unica azienda che trasforma nell’isola il prodotto per la grande distribuzione, la Casar.

STAGIONE. “È stata una buona stagione per la qualità del nostro pomodoro che ha dato una buona remunerazione grazie soprattutto all’intervento aggiuntivo, rispetto al prezzo pattuito a inizio campagna, pagato dalla Casar che trasforma il prodotto sardo per immetterlo nei mercati - sottolinea Giuseppe Onnis, produttore di Samassi anche dirigente Coldiretti - a fronte di questa buona notizia su qualità e remunerazione che ci ha permesso di chiudere questa stagione, dall’altra, registriamo il calo della produzione in campo. Una situazione dettata dalle difficoltà climatiche con gli eccessi di calore e i picchi di oltre 45 gradi registrati in estate e le abbondanti piogge cadute dalla scorsa tarda primavera - ricorda - tutto questo han reso più difficile la stagione a livello quantitativo, andata sotto le aspettative". A incidere sul fronte aziendale, poi, ci sono stati i problemi economici portati "dagli aumenti dei costi di produzione e le altalene di prezzo - dice Onnis - che ha reso difficoltoso fare programmi a medio-lungo termine e rientrare sui costi”.

COLDIRETTI. “Ancora una volta segnaliamo quanto i rincari, non compensati dai necessari sostegni pubblici, su alcuni importanti versanti del ciclo produttivo delle nostre aziende, abbiano influito a frenare le remunerazioni che i nostri produttori avrebbero potuto ottenere in condizioni normali - sottolineano Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore di Coldiretti Sardegna - oltre ai rialzi sulle materie prime come energia e concimi, si sono aggiunti per queste tipologie di aziende anche quelli sui trasporti - concludono - sono fattori che incidono sui guadagni aziendali anche se nel caso del pomodoro sono stati coperti dall’azienda di trasformazione”.

CASAR. Ottima qualità e difficoltà confermate anche dalla Casar, l’azienda di trasformazione e vendita delle produzioni di pomodoro in Sardegna. “Gli eventi atmosferici avversi hanno influito sulla resa agli agricoltori generando una decisa perdita di quantitativi per ettaro - sottolinea Michel Elias, amministratore unico della Casar - nonostante questo la qualità del prodotto è stata ottima. Purtroppo veniamo da due campagne di aumenti sul fronte delle materie prime come energia elettrica, vetro e latta ma anche trasporti. Questo ha inciso sulle produzioni”. Per quanto concerne le difficoltà in campagna  per gli agricoltori "la proprietà Muscas ha integrato il prezzo pattuito a inizio campagna remunerando maggiormente il pomodoro conferito - ricorda - la nostra politica è quella di lavorare insieme all’agricoltore in filiera e per questo abbiamo cercato di trovare un punto d’incontro che accontentasse tutte le parti, cercando di mantenere bassa l'inflazione al punto vendita cosa che avrebbe comportato problemi per i clienti finali". Nel frattempo l’azienda ha puntato su nuovi investimenti. “Negli ultimi 5 anni abbiamo investito oltre 6 milioni di euro per i macchinari su nuove linee - conclude - ora cercheremo di allargare il commerciale per cercare nuovi clienti e incrementare la produzione di pomodoro da lavorare".

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Da oggi 6 novembre e per tutta la settimana fino a domenica 12 novembre sulle strade dell’isola, le pattuglie della Polizia Stradale saranno impegnate nella campagna congiunta europea ROADPOL denominata “TRUCK & BUS” e che riguarderà il controllo dei mezzi pesanti adibiti al trasporto di merci, degli autobus e dei veicoli destinati al trasporto di merci pericolose, sia d’immatricolazione nazionale sia straniera.

Gli Agenti oltre al controllo dello stato psicofisico dei conducenti fermati, verificheranno il rispetto dei limiti di velocità e della normativa ADR sul trasporto delle merci pericolose e di tutte le altre prescrizioni sull’autotrasporto indicate nelle licenze ed ogni altro controllo documentale che fanno riferimento alla normativa nazionale e comunitaria.

Lo scopo della campagna è quello di sensibilizzare sempre di più i conducenti dei mezzi pesanti e dei bus rendendoli consapevoli dell’importanza del rispetto delle regole attraverso l’adozione di comportamenti responsabili quando si è in viaggio sulle strade.

Al riguardo, per la massima sensibilizzazione degli utenti al rispetto delle normative vigenti, si tramette con preghiera di divulgazione, il comunicato stampa predisposto da questo Compartimento.

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Al via domenica 29 ottobre la Winter Season dell’Aeroporto di Cagliari. La prossima stagione invernale è caratterizzata da circa 210 voli settimanali, 33 collegamenti di linea, di cui 23 nazionali e 10 internazionali, operati da 7 compagnie aeree in 9 Paesi diversi.
Il network nazionale, oltre ai voli di continuità territoriale per Roma Fiumicino e Milano Linate operati da ITA Airways, vede Ryanair attiva sulle rotte per Bari, Bergamo, Bologna, Catania, Cuneo, Genova, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Parma, Pisa, Roma Ciampino, Torino, Venezia e Verona, più Perugia e Rimini come novità della stagione Winter ’23-’24. Sempre sul fronte domestico, Volotea quest’inverno effettuerà i collegamenti per Firenze, Torino e Verona, mentre easyJet volerà su Milano Malpensa.

Per quanto riguarda il network internazionale, le destinazioni proposte da Ryanair nella Winter sono Bruxelles Charleroi, Budapest, Cracovia, Londra Stansted, Malta, Parigi Beauvais e Siviglia. Confermati i voli Vueling per Barcellona in tutta la stagione invernale e quelli Edelweiss e Luxair che opereranno nella peak season rispettivamente su Zurigo e Lussemburgo.
La chiusura della Summer IATA 2023 evidenzia la buona performance dell’Aeroporto di Cagliari che, con circa 3,6 milioni di viaggiatori da aprile a ottobre, registra una crescita del flusso passeggeri intorno al 7% rispetto al 2022 e del 6% rispetto al 2019.
Il dato rilevante è la performance positiva nei periodi di spalla che ha fatto registrare sulle direttrici internazionali +150.559 viaggiatori per un incremento percentuale sul 2022 pari al 16%. Nelle tratte nazionali si è avuta una crescita superiore al 3% rispetto al 2022 e prossima al 10% sul traffico dell’estate 2019.
Complessivamente, i 4.302.592 passeggeri registrati all’Aeroporto Cagliari tra gennaio e ottobre 2023 vedono una crescita del traffico superiore al 10% nel raffronto con lo stesso periodo del 2022 e di quasi il 4% sui dati 2019. Nel mese di ottobre 2023 gli arrivi e le partenze mostrano un incremento passeggeri superiore al 10% rispetto a ottobre 2022.

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Sono parte costante della nostra vita, dai campi alle case, passando per il loro utilizzo nelle ricorrenze o semplicemente per un regalo. I fiori e le piante rappresentano una fetta importante della quotidianità e anche per le ricorrenze e l’omaggio ai defunti, saranno parte degli acquisti dei sardi. E proprio a ridosso di queste ricorrenze, nell’isola secondo una stima Coldiretti Sardegna, ogni famiglia in media potrebbe spendere circa 30 euro per l’acquisto dei fiori da portare ai propri cari defunti. Un trend in linea con le vendite degli anni scorsi ma con un aumento dei giovani che acquistano. 

ANDAMENTI FIORI. E se da un lato, come detto, reggono gli acquisti da parte dei consumatori, dall’altra è calato il numero delle imprese produttrici in particolare quelle sul fiore reciso, ma le aziende rimaste segnalano un aumento della produzione. “L’andamento delle aziende dell’isola mostra nel tempo un calo dei produttori in particolare quelli da fiore reciso e questo ha inciso sicuramente sulla produzione generale che però continua a reggere bene considerato che le aziende rimaste hanno incrementato la loro produzione sia per un mercato che continua a reggere che per compensare proprio l’effetto del calo dei produttori”, evidenzia Francesco Carboni, titolare dell’azienda Florgarden di Sassari. In aumento, di contro, anche le importazioni di alcune tipologie in particolare quelle che arrivano da Centro e Sud America che però devono fronteggiare un rincaro dei costi soprattutto su tipologie come le orchidee, oggi vendute a 9 euro circa in media. 

NOVEMBRE. Intanto a ridosso delle ricorrenze di novembre si assiste anche in queste occasioni a una conferma sugli acquisti da parte dei clienti delle aziende florovivaistiche e dei negozi di fiori: “Il cliente ormai sa sempre più quello che vuole - aggiunge Carboni - registriamo un calo delle vendite dei fiori classici del passato come il gladiolo e il garofano a vantaggio dell’acquisto di margherite, crisantemi o i classici mazzi di fiori già pronti che restano sempre molto venduti. I costi sono anche abbastanza contenuti per i clienti, da noi per esempio con 15 euro si può fare un buon acquisto di crisantemo che dura anche tre mesi nella fioritura e orna benissimo la tomba dei nostri cari”, aggiunge. Anche nel Sud Sardegna bene sul fronte vendite, in questo periodo che conferma la media di spesa per circa 30 euro a famiglia. “Come azienda lavoriamo molto sul fiore reciso e il momento ci sta andando molto bene, per esempio, dal lato dei ciclamini e crisantemi, questi ultimi nonostante un calo di produzione del 20% - conferma Alessandra Leori della Floricoltura Loi di Santa Margherita di Pula - registriamo anche un crescente acquisto di tipologie più costose tra le persone più grandi mentre le nuove generazioni si concentrano di più sull'acquisto di mazzetti già pronti”. Anche nell’Oristanese “le vendite sono in linea con gli ultimi anni, con i crisantemi che restano sempre molto venduti, ma vanno bene anche i ciclamini e i fiori recisi che la fanno da padrona come le composizioni che rappresentano il nostro pezzo forte - continua Assunta Vinci, dell’azienda agricola Assunta Garden Vinci, di San Nicolò d'Arcidano - abbiamo registrato, di contro, qualche problema sulle temperature che hanno influito su un leggero calo produttivo, ma compensato da buone vendite".  

AUMENTANO COSTI. “Come tanti dei nostri settori agricoli e di allevamento, anche su quello florovivaistico ha inciso sul fatturato delle aziende l’aumento dei costi di produzione, incrementati in media anche dell’11% in Sardegna, che hanno inciso pesantemente sui ricavi - sottolineano il presidente e direttore di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu e Luca Saba - come per tante aziende che utilizzano energia elettrica e acqua anche per le imprese del settore questi rincari hanno influito sui ricavi aziendali. In generale sono cresciuti i costi energetici anche per i riflessi della guerra in Ucraina così come quelli sul terriccio che ha comportato un innalzamento del costo patito dai florovivaisti al pari di quelli sul trasporto“. Aumento dei costi che, però “gli operatori del settore difficilmente hanno scaricato sul cliente finale - precisa proprio Carboni - questo anche per non gravare sugli acquirenti e tenere il mercato dinamico”.

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Una città più green, smart e sostenibile, questo l’obiettivo del progetto “Cagliari smart city: integrazione della governance urbana con la mitigazione delle isole di calore urbano” finanziato con fondi PON Metro 2014-2020 REACT EU e attualmente in fase di completamento.
Il progetto, che è stato realizzato con Fastweb in qualità di partner tecnologico in collaborazione con Abinsula e WiData, e il supporto scientifico del DICAAR dell’Università di Cagliari, è finanziato con fondi europei per un importo di circa 4 milioni di euro e si basa sulla realizzazione di una piattaforma digitale intelligente predisposta per raccogliere i dati e le immagini provenienti dal territorio attraverso l’utilizzo di sensoristica IoT (Internet of Things) e telecamere innovative. I dati così raccolti e memorizzati nel Cloud confluiscono attraverso la rete in fibra ottica dell’Amministrazione in una Control Room, allestita nella sede del Comune, che è in grado di utilizzare le informazioni a supporto della strategia di interventi sulla città, per una migliore e più efficiente gestione dei servizi.
La Smart City Control Room consentirà la visualizzazione e la rappresentazione dei dati provenienti da molteplici fonti, anche se di natura eterogenea, di condividere un modello omogeneo di analisi e la loro valutazione, di individuare e implementare procedure rapide, contestuali e chiare per l’assunzione di decisioni, sia di tipo predittivo che real time.

“Cagliari da oggi è ancora più smart. Con questo progetto finanziato con fondi europei PON METRO REACT EU e in fase di completamento – ha affermato il Sindaco Paolo Truzzu – possiamo essere a buon titolo inseriti nelle best practice internazionali. Si tratta di un sistema di governance urbana, che ha già oggi immediate ricadute sulla vita dei cittadini. Grazie a questa infrastruttura, infatti, abbiamo ampliato la rete della videosorveglianza, soprattutto nei punti sensibili, come le zone della movida e delle scuole, anche in funzione di contrasto a fenomeni quali lo spaccio o la microcriminalità, e questo ci permetterà di controllare meglio il territorio, garantendo ai cittadini maggiore sicurezza. Inoltre, è stata incrementata la copertura della rete in fibra ottica in aree della città ancora non coperte. Allo stesso tempo è stato esteso il perimetro dei servizi di accesso ad Internet attraverso hot-spot Wi-fi pubblici. Il progetto rispecchia la volontà dell’Amministrazione di utilizzare tecnologie e sistemi innovativi per risolvere tematiche fondamentali, relative all'ambiente, alla sicurezza urbana, alla fruibilità della città, in un’ottica di sviluppo e crescita complessiva. Cagliari oggi è una delle prime città in Italia a dotarsi di un sistema integrato così evoluto: attualmente i dati raccolti ed elaborati serviranno come valido supporto alla governance del territorio ma in un futuro, speriamo prossimo, vorremmo metterli a disposizione di ogni cittadino, su ogni smartphone, per poter vivere così la città con maggiore consapevolezza e sicurezza”. 

“Il nostro sistema – afferma l’Assessore all’innovazione tecnologica, ambiente e politiche del mare Alessandro Guarracino – consente di far evolvere la città verso una governance consapevole del territorio. Grazie all’applicazione dei nuovi apparati intelligenti della tecnologia IOT, siamo in grado di prevedere i fenomeni che impattano sull’ambiente urbano e quindi di mettere in atto tutte le attività programmatorie volte a migliorare la qualità di vita dei cittadini, sia dal punto di vista ambientale che della sicurezza. In un futuro, speriamo prossimo, utilizzando una App collegata al sistema, potremo fornire la possibilità ai cittadini di avere direttamente sui propri device informazioni e servizi avanzati relativi al territorio, come: la rappresentazione in real time dello stato del traffico per facilitare la mobilità, i dati sull’affollamento o sull’inquinamento atmosferico”.

E veniamo alla struttura del progetto. Nella sostanza, sui pali di infrastruttura presenti sul territorio o in alcuni casi su pali di nuova installazione sono stati posizionati sistemi di sensori, collegati alla piattaforma digitale, e predisposti a raccogliere una serie di dati utili per la mobilità sostenibile, per la realizzazione di una città sicura e interconnessa, per l’erogazione di servizi di prossimità, per il controllo dei flussi turistici, per la rilevazione della qualità dell’aria e la presenza di agenti inquinanti e per il monitoraggio del microclima. Il sistema diventa anche strumento per aumentare le aree coperte dalla connessione wi-fi oltre che per garantire una maggiore sicurezza ai cittadini grazie all’installazione di telecamere di video sorveglianza. Tra gli obiettivi, anche quello di utilizzare i sensori per studiare fenomeni quali le isole di calore, che hanno un impatto significativo sulla salute, sul comfort urbano e in generale sulla qualità della vita.

L’intera infrastruttura tecnica del progetto è stata realizzata da Fastweb. La società ha infatti implementato la piattaforma digitale che collegherà in un unico sistema centralizzato in Cloud tutti i punti di accesso per il wi-fi, le videocamere e i sensori IoT per rendere più efficace la raccolta in tempo reale di dati e informazioni direttamente dalle varie aree della città.

“Con questo progetto il Comune di Cagliari si candida a diventare una vera e propria Smart City attraverso la creazione di un ecosistema digitale a servizio dei propri cittadini – ha dichiarato Onofrio Pecorella, Head of Local Government Sales di Fastweb – Grazie alle nuove tecnologie, che consentono la raccolta diffusa dei dati sul territorio, sarà possibile per l’amministrazione attuare politiche pubbliche volte al miglioramento della qualità della vita delle persone che vivono ogni giorno la città e proseguire così sul percorso di trasformazione digitale che Fastweb promuove da sempre presso le amministrazioni pubbliche per lo sviluppo di servizi innovativi a favore della collettività”.

Per fornitura della sensoristica per il rilevamento ambientale e la misurazione dei flussi di persone, Fastweb si è avvalsa della collaborazione di Abinsula e WiData che hanno inoltre sviluppato la piattaforma software per la rappresentazione dei dati ed il controllo, integrando anche le informazioni provenienti dal sistema di videosorveglianza.

Partner scientifico, l’Università di Cagliari, che grazie ad un accordo attuativo sottoscritto tra il Servizio Smart City del Comune e il DICAAR della facoltà di Ingegneria, in particolare con il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Mauro Coni con i docenti Giorgio Querzoli, Maria Grazia Badas, Chiara Garau, Francesca Maltinti, ha il compito di monitorare in tempo reale le condizioni dell’ambiente urbano e studiarne le informazioni raccolte, con particolare focus sulle isole di calore urbano.

Il fenomeno delle isole di calore affligge le nostre città, che soffrono di un livello di temperatura maggiore rispetto alle aree rurali, a conseguenza del cambiamento climatico e all’estrema antropizzazione. I metodi di contrasto e mitigazione del fenomeno richiedono la conoscenza e lo studio del territorio, per arrivare ad una migliore pianificazione degli interventi.
Proprio in questa cornice si colloca la collaborazione del DICAAR dell’Università di Cagliari con il Comune, finalizzata al monitoraggio in tempo reale delle condizioni dell’ambiente urbano e allo studio delle informazioni raccolte.

Centinaia di sensori intelligenti installati in numerose vie e nei contesti più differenti consentono di acquisire una serie di dati anonimi, necessari anche al costante monitoraggio del microclima urbano. Il gruppo di ricerca del DICAAR ha il compito di esaminarli e di renderli fruibili attraverso software e modellazioni, per stabilire le aree a rischio e gli interventi materiali e di pianificazione da porre in atto. L’Università effettua quindi le analisi che servono per trasformare i “dati grezzi” in informazioni utili al pianificatore e al decisore, individuando le zone della città nelle quali la temperatura risulta effettivamente più elevata e i possibili interventi correttivi. Tra questi si citano ad esempio infrastrutture verdi e blu, tetti e pavimentazioni fredde, copertura vegetale, interventi sui nuovi quartieri con allineamenti stradali funzionali alla migliore esposizione.

 “Su queste tematiche – afferma Il prof. Mauro Coni, docente di Costruzione di Strade, Ferrovie e Aeroporti e coordinatore del CdS di Ingegneria Civile - già moltissime città nel mondo stanno iniziando ad intervenire e Cagliari in Italia è una delle prime, allineandosi, in questo modo, alle buone pratiche internazionali. L’Università è fondamentale nella valorizzazione dei dati raccolti dalle Amministrazioni, per trasformare le informazioni in azioni più efficaci e la collaborazione con il Comune rappresenta anche un’occasione per aggiornare la didattica, legandola alle attività pubbliche e trasformando la città in un vero e proprio laboratorio diffuso per le studentesse e gli studenti di Ingegneria, in un ciclo virtuoso tra ricerca e attività condotte dalla PA”.

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Venerdì, 27 Ottobre 2023 09:12

Torna Su Prugadoriu a Seui

Non è Halloween ma neppure la solita sagra: “SU PRUGADORIU” è la manifestazione culturale dedicata ai riti de is animas.
A Seui la 27esima edizione dal 31 ottobre al primo novembre: due giornate di festa tra cultura, storia, tradizione, enogastronomia e molto altro ancora.
 
In tempi di globalizzazione, un atto di resistenza culturale, curato dal Comune di Seui: la rievocazione autentica del culto ancestrale delle anime che incrocia identità e schegge di storia della comunità seuese. 
 
Una dimensione di festa e convivialità.
 
Lo scenario,  quello incantevole, del suo esteso centro storico, immersi nelle suggestioni che le vie strette, di impianto medievale, evocheranno tornando ad animarsi di vita, musica, allegria e naturalmente il ristoro del cibo e del vino, quelli veri della tradizione.
 L'occasione giusta per scoprire o ritrovare un grande paese, Seui, senza tralasciare i tesori del suo immenso patrimonio naturalistico, la foresta Montarbu e altre meraviglie.
 
La prima edizione di Su Prugadoriu è datata 1996 e nacque dall'idea di un gruppo di amici; con il tempo, si è affermata come la più significativa manifestazione nell'Isola, dedicata al culto "de is animas", diffuso in tutta la Sardegna, sostenuto da una mole di leggende e racconti. 
 
 
Secondo la tradizione popolare, nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre, le anime del purgatorio violerebbero, dal tramonto all'alba, il confine tra il mondo delle ombre e quello dei vivi, a cercare conforto o chissà, forse, indurre alcuni a seguirle oltre il limite della vita terrena. 
 
 
Come vuole la leggenda cantata dall'artista nuorese Piero Marras. 
 
In un paese, non meglio precisato della Sardegna, un uomo, mentre, a notte fonda,  rincasava, s'imbattè in una folla disposta in un grande ballu tundu; quando la comitiva festante prese ad incitarlo affinchè si unisse ai balli, l'anonimo, protagonista del racconto, riconobbe i volti di compaesani ormai passati a miglior vita, e prontamente ma con garbo, perché con le anime erranti non si sa mai, declinò l'invito: "Adesso ballate voi che i balli sono i vostri, quando arriveranno i nostri, balleremo noi". 
 
 
Lo stesso spirito di prudenza animò i progenitori seuesi che, per esorcizzare le nquietudini intorno all'eterno mistero dell'aldilà, ricorsero ai riti dedicati alle anime del purgatorio. Il compito dei più piccoli, all'imbrunire era di scorrazzare cercando, di porta in porta, offerte per le anime, mentre agli adulti spettava di propiziare pace ai trapassati attraverso un altro simbolo eterno, il dono, perlopiù di frutti e qualche dolce. 
 
 
La manifestazione "Su Prugadoriu", organizzata dal comune di Seui, preserva e tramanda questa tradizione.
 
Il programma.
Alla vigilia della festa-lunedì 30 ottobre:
alle 17, alla Casa del fanciullo- il convegno: “Paolo Pillonca tra poesia e giornalismo” relatori Tonino Oppes e Anna Cristina Serra; a seguire, alle 18.00, Gara poetica, in memoria di Paolo Pillonca. Poeti improvvisatori Bruno Agus di Gairo, Tore Senes di Bonorva, Salvatore Scanu di Ozieri, accompagnati dal tenore di Orgosolo. 
La 27esima edizione "Su Prugadoriu"  insieme all'offerta enogastronomica, allestita  nei 
"mangasinus"- i locali adibiti alle degustazioni- contemplerà quella esperienziale con i laboratori artiginali, in cui assistere e cimentarsi nella confezione di culurgionis, civargeddus, civargiu, formaggi e torrone; laboratori dedicati anche alla lavorazione del legno, del ferro, dei coltelli. 
L'apertura alle 9.30 dei "Mangasinus", alle 10 quella dei laboratori darà lo start alle due giornate della manifestazione.
Il paese: un palcoscenico a cielo aperto per spettacoli, musica, tra gli altri la band Nuoro Swing Paioneers, sfilate, giocoleria e teatro di strada con la compagnia -Teatro del Sottosuolo-.
Martedì 21.30  la pièce “Hope, hope, hoplà". 
Mercoledì 16.30 "All’arrembaggio" giocolorie e manipolazioni con il performer Adoliere.
L’associazione Falconieri di Eleonorae, con la collaborazione di Nicola Marcello, in uno spazio dedicato, ci faranno vivere un'esperienza culturale, ricreativa e formativa con i loro affascinanti rapaci. 
 
 
Nel dettaglio le manifestazioni itineranti.
Martedì 31 ottobre: 
Ore 11 esibizione della Banda G. Rossini Seui
Ore 16 -musica etnica;  
alle 18 riproposizione della tradizione de Su Prugadoriu ed esibizione del coro Ardasai di Seui; alle 19 Seuinstreet Band; 
ore 20 sfilata della maschera tradizionale di Seui S'Urtzu e sa Mamulada;
21.30 Teatro del Sottosuolo "Hope, Hope, Hoplà!".
22-musica etnica e balli sardi
Mercoledì 1 novembre:
Con l’associazione Falconieri di Eleonorae, con la collaborazione di Nicola Marcello, in uno spazio dedicato, dalle ore 11 alle ore 18.30, si potrà vivere un'esperienza assieme ai loro affascinanti rapaci. 
 
11.30 esibizione della Seuinstreet Band e della maschere S'Urtzu e sa Mamulada; 
15.30 musica etnica e sfilata del gruppo Folk Santa Lucia di Seui; 
16.30 Teatro del Sottosuolo con lo spettacolo "All’arrembaggio"; 
Ore 17 sfilata della maschera S'Urtzu e sa Mamulada.
Tra i prodotti tipici di Seui, quelli "immateriali".
L'ultracentenaria, Banda Rossini si esibirà per le vie del paese, martedì alle 11 mentre l'esibizione del suo- alter ego- Seuinstreet Band- che ormai spopola in tutta l'Isola, sarà alle 19 e ancora mercoledì alle 11.30.
"Arcuerì"-annuario della comunità seuese-.
 
Eccezionale, la proposta del polo museale, che in un piccolo paese, forse, non ci si aspetterebbe. 
Articolata in cinque edifici di interesse storico: la Palazzina Liberty, Casa Farci, Sa Omu ‘e sa Maja, il Carcere Spagnolo, il  palazzo ottocentesco del municipio, sede della Galleria civica che, tra altre opere, espone un dipinto attribuibile alla scuola caravaggesca, raffigurante uno splendido San Cristoforo, esposto nell'aula consiliare. Da vedere anche la Chiesa parrocchiale, Santa Maria Maddalena e la storica stazione ferroviaria.
 
Tutti gli approfondimenti: presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche e convegni si terranno alla Fabbrica di Kimbe- (pseudonimo dell'architetto, Salvatore Carboni)-atelier di arte e cultura-.
Convegni:
Martedi 31 ottobre alle 11.30- "Il culto dei morti in Eta' Nuragica: La tomba di Anulù" relatrice, Gianfranca Salis, della sopraintendenza di Cagliari, interviene, l'ex preside in pensione, Giampaolo Desogus, "Continuità del culto e lo sviluppo dell'idea del Purgatorio".
 
I libri:
Martedì, ore 17 alla Casa del fanciullo, presentazione di "Arcuerì" annuario curato dal giornalista Mauro Mura. 
 
Alle 19.30 “Abracadabra” di Cristina Muntoni e Alberto Priori. 
Mercoledì alle 11 presentazione del romanzo “Eva e Petra” di Gianni Loy; presenta Banne Sio, partecipa l’Autore.
I film:
Martedì, alle 21- proiezione- "Cara a su ‘entu – con il vento in faccia" diretto dal regista e giornalista, di origini seuesi,  Andrea Deidda. Il film ha vinto il premio-Italymbas al Babel Film Festival- dedicato alle pellicole realizzate nelle lingue minoritarie.
 
Mercoledì alle 17.30: Proiezione del film “Bruja – Catalina Lay, Seui”, di Gabriele Boi e Riccardo Muroni.
 
Mostre d'arte in calendario durante le due giornate della Manifestazione :
Fabbrica di Kimbe: "Arte e Fotogafia?" di Franco Docchio e Alfonso Silba.
Ventidue scatti rielaborati in acrilico su tela, otto di questi dedicati a personaggi e scorci di Seui. 
Silba esporrà inoltre dieci tele ispirate al romanzo dello scrittore Sergio Atzeni "Passavamo sulla terra leggeri".
Palazzina Liberty: "Bon à Tirer" di Simonetta Secci-incisioni ispirate al bestiario di Guillaume Apollinaire-a cura di Mariolina Cosseddu. Visitabile fino al 12 dicembre.
 
 
 
 
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Prima donazione italiana di midollo osseo in Ucraina: cellule staminali emopoietiche volano da Cagliari a Kiev
Il Centro donatori dell’Ospedale Binaghi della ASL di Cagliari ha verificato la disponibilità della donatrice sarda risultata idonea, certificato il suo buon stato di salute e, grazie al consenso della donna, è stato possibile procedere al prelievo di cellule destinate a un paziente ucraino.

CAGLIARI, 25 ottobre 2023 - La guerra non ferma la solidarietà: è stata completata con successo nelle scorse settimane una procedura di prelievo di midollo osseo, effettuato a Cagliari grazie a una donatrice volontaria. Il midollo è stato trasportato e consegnato a Kiev per un trapianto di cellule staminali emopoietiche su un paziente ucraino.

Il reperimento del donatore e l’organizzazione del trasporto del materiale biologico sono stati gestiti dal Registro IBMDR attraverso un trasporto a “staffetta”. La richiesta era partita 3 mesi prima dall’Ukrainian Bone Marrow Donor Registry per una persona bisognosa di un trapianto di midollo che non aveva trovato un donatore compatibile tra i propri familiari. Come avviene sempre in questi casi, la ricerca è stata estesa a livello mondiale, dato che le possibilità di rintracciare un “gemello genetico” idoneo sono circa una su 100mila. La compatibilità era stata riscontrata dall’IBMDR in una donna afferente al Registro regionale della Sardegna, una delle regioni con il tasso di donazione più alto in Italia.

A quel punto il Centro donatori dell’Ospedale Binaghi della ASL di Cagliari ha verificato la disponibilità della donatrice, certificato il suo buon stato di salute e, grazie al consenso confermato dalla donna, è stato possibile procedere al prelievo.

Il prelievo di cellule staminali emopoietiche,  è stato eseguito presso il Centro Prelievi del Brotzu (ARNAS Brotzu) di Cagliari, quindi la sacca contenente le cellule salva-vita, preparata dall’Istituto dei tessuti dell’Ospedale Businco dell’ARNAS Brotzu di Cagliari, è stata consegnata a un primo corriere del gruppo Time:matters che l’ha scortata fino al checkpoint di Medyka-Shehyni, sul confine tra Polonia e Ucraina: lì un secondo corriere inviato dal Registro ucraino l’ha presa in carico e l’ha recapitata all’Ospedale Okhmatdyt di Kiev, dove è stato effettuato il trapianto di midollo.

"E' davvero motivo di orgoglio vedere un lavoro di squadra tra Aziende sanitarie, una macchina perfetta che in questi casi si attiva immediatamente per salvare vite umane - ha affermato il direttore sanitario della ASL di Cagliari Roberto Massazza - . In questa occasione, inoltre, sono stati superati i confini tra Stati e popoli diversi. Per questo è fondamentale iscriversi al Registro Donatori Midollo Osseo: con un semplice gesto è possibile salvare la vita di tante persone in ogni parte del mondo!"

Tutte le donazioni portano con loro una meravigliosa storia umana, ma questa donazione è stata un po’più speciale: la donazione è un atto solidaristico che supera tutte le barriere ma questa volta c’era un’altra barriera da superare: la guerra”, ha dichiarato la Dr.ssa Sara Lai referente del Registro Regionale della Sardegna della ASL Cagliari.

Con questa consapevolezza tutto il personale sanitario della Sardegna, coinvolto nel processo di donazione, si è riunito presso l’Ospedale Businco di Cagliari (ARNAS G.Brotzu), sede dell’Istituto dei tessuti, quando la sacca è stata consegnata al primo corriere, che l’avrebbe dovuta portare fino al confine Ucraino.

Il Registro Regionale Donatori di Midollo Osseo della Sardegna

Il Registro Regionale Donatori di Midollo Osseo della Sardegna, attualmente sotto la Direzione della Prof.ssa Sabrina Giglio,  è nato nel 1987 per volontà del Prof. Licinio Contu, Ematologo e Genetista, con lo scopo di creare un Registro di donatori volontari che potessero aiutare i pazienti Sardi, in attesa di trapianto, che non avevano trovato un donatore familiare.

Con la nascita del Registro Italiano IBMDR, il Registro Sardo, è entrato a far parte della rete dei 17 Registri Regionali che coprono tutta la Nazione. Nei 36 anni di attività ha iscritto circa 34.000 donatori.

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Cagliari prima classificata nella categoria Grandi Comuni / Sud e Isole al City Vision Score 2023.

"Il risultato raggiunto è frutto di un intenso lavoro che ha visto tutta l'Amministrazione comunale impegnata a creare le condizioni per una maggiore vivibilità della città e una più facile impresa da parte degli imprenditori fermo restando l'obiettivo di favorire, semplificare e rendere più agevole la vita anche alle persone più bisognose e più fragili".

Così Alessandro Guarracino, assessore all'Innovazione Tecnologica, Ambiente e Politiche del mare, alla cerimonia di premiazione del City Vision Score di ieri, mercoledì 11 ottobre 2023, ospitata al Centro Congressi di Padova.

Il Comune di Cagliari si è infatti classificato al primo posto nella categoria Grandi Comuni / Sud e Isole di quello che è il ranking che valuta il livello di “intelligenza” dei Comuni italiani secondo le sei direttrici Smart City: smart governance, smart economy, smart environment, smart living, smart mobility, smart people.

Lanciata da Fiera di Padova e Blum, City Vision è dunque una piattaforma dedicata al confronto tra amministratori pubblici, imprese e professionisti sui temi della smart city e della trasformazione digitale sostenibile e inclusiva dei territori italiani.

Nel corso dei molti appuntamenti che City Vision promuove durante l’anno su tutto il territorio italiano, i Comuni hanno l’occasione di incontrarsi e di raccontare le proprie "buone pratiche", i percorsi di trasformazione intelligente e di miglioramento sui fronti più diversi – mobilità, servizi, energia, pianificazione urbana etc – tutti orientati a semplificare e migliorare la vita di cittadini e imprese.

Gli Stati generali delle città intelligenti sono il momento in cui quei percorsi, quei progetti vengono condivisi per ispirare altri amministratori e altri territori, in un circolo virtuoso che coinvolge da Nord a Sud l’intero Paese.

“Il City Vision Score è la prima classifica che misura, grazie a 30 indicatori, il grado di “smartness” di tutti i 7.901 comuni italiani”, ha spiegato Domenico Lanzilotta. “Per rendere il City Vision Score più inclusivo abbiamo scelto di suddividere la classifica per macroaree geografiche, distinguendo tra Nord, Centro e Sud, e per dimensione, confrontando tra loro i Comuni comparabili per numero di abitanti e per contesto socioeconomico. Tra le città medio-grandi, tra 100mila e 500mila abitanti – ha puntualizzato il direttore di City Vision -Cagliari si è classificata prima per il Sud e Isole: ci congratuliamo con l’amministrazione per questo riconoscimento e speriamo che sia da sprone per un protagonismo sempre maggiore del Mezzogiorno e delle aree insulari”.

Informazioni e dettagli sull'evento al link https://city-vision.it/evento/city-vision-2023/ .

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Giovedì, 12 Ottobre 2023 16:03

Rc auto: Cagliari maglia nera della Sardegna

La corsa dell’Rc auto non stenta a rallentare tanto è vero che, secondo l’Osservatorio di Facile.it, in soli 12 mesi il premio medio per assicurare un veicolo a quattro ruote in provincia di Cagliari è cresciuto del 32,9% arrivando, a settembre 2023, a 561,69 euro, vale a dire quasi 140 euro in più rispetto allo scorso anno.

Altra brutta notizia è che Cagliari conquista la maglia nera come provincia sarda dove assicurare un’auto costa di più.

A livello regionale l’aumento medio è stato del 34,4%, con incrementi a doppia cifra in tutte le province sarde; a guidare la classifica dei rincari è Sassari, che ha visto un incremento del 36,5% (premio medio pari a 530,87 euro), seguita, a pari merito, da Nuoro (+36%, 537,59 euro) e Sud Sardegna (+36%, 531,30 euro). A Cagliari l’aumento è stato del 32,9% (premio medio 561,69 euro), mentre ultima in graduatoria si posiziona Oristano, che in 12 mesi ha segnato un rialzo del 25,6%, arrivando a 450 euro.

In valori assoluti, a settembre 2023, come detto Cagliari è risultata essere la provincia più cara della regione, Oristano la più economica.

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Una chiamata alla solidarietà di tutti per raccogliere i 35 mila euro ancora necessari a far sì che il docufilm Deu ci seu possa sbarcare fuori dalla Sardegna. Da ieri sulla piattaforma produzionidalbasso è aperta la campagna di crowdfunding pensata per aiutare il progetto nato da un’idea di Michele Badas, Michele De Murtas Nicolò Falchi: andando sul link https://www.produzionidalbasso.com/project/deu-ci-seu-il-viaggio-di-un-popolo/ è possibile fare una donazione.

Deu ci seu ripercorre, attraverso immagini di repertorio e le testimonianze dei protagonisti, la vicenda del giugno 1997, quando circa 20mila persone si misero in viaggio dalla Sardegna verso Napoli per assistere allo spareggio Cagliari- Piacenza che avrebbe determinato quale delle due squadre sarebbe rimasta in Serie A. E’ la storia di un viaggio unico e irripetibile. L’esodo più imponente nella storia della Sardegna: un intero popolo mobilitato per sostenere, tra mille ostacoli, uno dei simboli della propria identità.

Dopo il successo di critica e di pubblico registrato in questi mesi durante le tappe di presentazione del film in Sardegna, e gli eventi speciali a Bologna e Milano, Deu ci seu ha ora bisogno di sostegno per coprire i costi del materiale d’archivio ed essere distribuito sulle piattaforme e sulle TV nazionali.  Infatti, la distribuzione nazionale è stata limitata solo ai cinema sardi per la mancanza dei fondi necessari a coprire totalmente i costi delle immagini di archivio.

“E’ come se, dopo una lunga traversata in nave, si rimanesse bloccati a poche centinaia metri dal porto di arrivo, senza avere la possibilità di sbarcare”, dicono gli autori, riferendosi metaforicamente a ciò che successe veramente ai protagonisti del doc.

Sinora, i costi di produzione sono stati in parte coperti dai fondi dei Bandi cinema della Regione autonoma della Sardegna, dell’ISRE (Istituto superiore regionale etnografico), della Fondazione Sardegna film Commission, e dagli incassi delle proiezioni. Tuttavia, per permettere al film di intraprendere il suo viaggio fuori dai confini dell’isola occorre ancora un sforzo: attraverso la piattaforma di crowdfunding nei prossimi due mesi sarà possibile sostenere il film attraverso una donazione che darà diritto al ricevimento di un premio (dalla visione del doc in streaming a un’opera dell’artista Crisa- Federico Carta, sino alle magliette con la scritta del titolo). Tutti i sostenitori diventeranno parte del film e i loro nomi saranno nei titoli di coda.

Deu ci seu- Crediti: Regia di Michele Badas e Michele De Murtas. Scritto da Michele Badas, Michele De Murtas, Nicolò Falchi. Prodotto da Claudio Marceddu. Produttori esecutivi: Michele Badas, Michele De Murtas. Montaggio: Andrea Lotta. Direttore della Fotografia: Alberto Badas, Claudio Marceddu, Matteo "Gola" Piras. Musiche: Michele De Murtas, Matteo "Yog" Piras, Tristano Pala. Documentario, durata 82 minuti - Italia, 2023.

 

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