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Giovedì, 30 Novembre 2023 16:57

L'Aou di Sassari premiata con due Bollini Rosa

C'è anche l'Aou di Sassari tra i 367 ospedali premiati dalla Fondazione Onda con i Bollini Rosa per il biennio 2024-2025. Si tratta di un riconoscimento riconosciuto agli ospedali che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili. Il numero di ospedali premiati quest'anno è salito da 354 a 367 rispetto al biennio precedente, evidenziando anche un miglioramento qualitativo con 126 strutture che hanno ottenuto il massimo riconoscimento. L'Aou di Sassari è tra le 188 strutture a cui vengono riconosciuti due Bollini Rosa.

La premiazione, che si è svolta nella fine mattinata di oggi il ministero della Salute, ha visto la partecipazione di 31 enti e società scientifiche che hanno patrocinato l'11a edizione dei Bollini Rosa. Gli ospedali premiati sono valutati sulla base di servizi personalizzati per la salute femminile e la gestione di patologie trasversali a entrambi i generi.

La valutazione, condotta tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ha coinvolto 367 ospedali. Un Advisory Board presieduto dal Prof. Walter Ricciardi ha validato i Bollini conseguiti, considerando anche elementi qualitativi rilevanti non inclusi nel questionario. Tre criteri di valutazione sono stati presi in considerazione: specialità clinichepercorsi diagnostico-terapeutici gender-oriented servizi clinico-assistenziali. La cerimonia ha incluso un riconoscimento speciale a 34 referenti Bollino Rosa per il loro impegno, tra questi anche la referente dell'Aou di Sassari Maria Grazia Morittu della struttura Affari generali e comunicazione e Urp.

"I due bollini rosa - afferma la direzione generale dell'Aou di Sassari - confermano come gli ospedali sassaresi siano dalla parte della donna. Il nostro impegno, intanto, ha consentito quest'anno, con l'approvazione del nuovo atto aziendale, l'attivazione della Breast unit come vera e propria struttura, quindi a luglio scorso l'approvazione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale Codice rosa per le vittime di violenza. A queste iniziative si aggiungono quelle che ci consentiranno di avere apparecchiature all'avanguardia per la diagnostica dedicata alla Senologia".

Sul sito www.bollinirosa.it è possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.

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In dieci mesi 101 casi di donne vittime di violenza, 46 di violenza di genere, 55 di violenza altrui. Queste ultime per il 44 per cento sono state vittime di violenza o aggressione in famiglia, 44 per cento per vari motivi o non dichiarati e 12 per cento sul lavoro. Sono questi i dati registrati dal Pronto soccorso dell’Aou di Sassari, da gennaio a ottobre, di quest’anno che danno il quadro di un fenomeno, la violenza di genere, che rappresenta un problema sociale complesso e diffuso. Numeri che sono stati esposti ieri sera, durante il convegno Codice Rosa: percorso di assistenza alle vittime di violenza. L'impegno dell'Aou di Sassari, organizzato dall’Aou di Sassari nell’aula magna dell’Università di Sassari nell’ambito dell’(H)Open week contro la violenza sulle donne, organizzato dalla Fondazione Onda.

Il quadro delineato sin da subito dagli esperti fa capire quanto il potenziamento dei servizi di supporto alle vittime e la sensibilizzazione continua siano fondamentali, per garantire una società equa e libera dalla violenza di genere. Un tema di forte attualità e che, ogni giorno, riporta sulle pagine di cronaca dei giornali atti di violenza, aggressione e femminicidi.

E l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari è partita proprio da qui, con la presentazione di un percorso assistenziale che, rispondendo alle linee guida nazionali, è stato approvato a luglio di quest’anno.

Un percorso, il Pdta elaborato dall’Aou di Sassari, Percorso Codice Rosa e per persone in condizioni di fragilità, vittime di violenza d'abusoche rappresenta un vero e proprio strumento di aiuto, che ha l’obiettivo di garantire una tempestiva e adeguata presa in carico delle donne, e dei loro figli minori, a partire dal triage del Pronto soccorso. Uno strumento che le accompagni e le orienti, se consenzienti, ai servizi presenti sia all’interno della Aou sia sul territorio, per elaborare un progetto di assistenza multidisciplinare per la fuoriuscita dall'esperienza di violenza.

A moderare gli interventi che si sono succeduti in un'aula magna gremita, sono stati la professoressa Alessandra Nivoli e il dottor Fabrizio Demaria, referenti del Coordinamento codice rosa, previsto dall’Aou come figura trasversale della Clinica psichiatrica e la Psicologia ospedaliera, e che coinvolge un gruppo multidisciplinare di professionisti al servizio della vittima di violenza. e a illustrare la “genesi” del Pdta è stata Fulvia Ferrari (Qualità, accreditamento e gestione del rischio) che ha ricordato come il pronto soccorso sia la porta d’accesso di questo percorso. «È importante che vengano colti subito i segnali di questa violenza – ha detto la dottoressa Laura Piras, del Pronto soccorso generale, perché le possa essere attribuito subito un codice di priorità».

Un codice (quello rosa è virtuale), definito nel contesto dell'organizzazione del Pronto Soccorso, che attiva un percorso specifico che è fondamentale nell’impegno per contrastare la violenza di genere. Si attivano quindi subito i professionisti del Pdta, lo psicologo, lo psichiatra, il ginecologo, l’infettivologo, il medico legale e gli assistenti sociali

«Dobbiamo rispettare i tempi della vittima, in questo caso della donna che arriva nel nostro pronto soccorso ginecologico – ha detto Maria Carmela Fadda della Clinica di Ginecologia e ostetricia – dobbiamo rispettare i suoi silenzi, essere empatici nei suoi confronti». Un ruolo complesso quello svolto dai professionisti. «Il nostro diventa un intervento di riparazione del terremoto emotivo della vittima – ha detto la psicologa Stefania Casula – dobbiamo sostenerla, perché non corra il rischio di una sua ri-traumatizzazione».

Un percorso che deve essere allargato con l’inserimento di altri soggetti fragili, come i minori. «La nostra attività – ha detto Alessandra Carta, della Neuropsichiatria infantile – è volta alla prevenzione verso le categorie più a rischio. È importante intervenire con la prevenzione primaria, con una formazione che comprenda territorio, scuole, famiglie». Un’azione che consente di avvicinare i soggetti più a rischio alle cure degli specialisti: minori, minori con problemi di neuro-sviluppo.

Sugli aspetti legali, del percorso e sull’importanza del codice rosso finalizzato a rafforzare la tutela delle vittime di maltrattamento e violenza sessuale si sono soffermati la professoressa Claudia Trignano e il sostituto procuratore del Tribunale di Sassari Angelo Beccu.

E' stata invece la dottoressa Monica Fiori del Centro di vittimologia della Clinica psichiatrica a illustrare la presa in carico psichiatrica della vittima di violenza. Il professor Giordano Madeddu di Malattie infettive ha, invece, parlato del ruolo dell'infettivologo nei casi di violenza sessuale. Di consulenza psichiatrica in urgenza ha parlato anche la dottoressa Franceschina Piras dell'Spdc dell'Asl 1 Sassari.

La dottoressa Simona Serra del Servizio sociale della Direzione medica di presidio dell'Aou di Sassari ha spiegato il ruolo del servizio all'interno del percorso Codice rosa e dell'attività di raccordo con i servizi territoriali di tutela.

 A chiudere il convegno è stato un dibattito scientifico con i responsabili delle strutture aziendali che hanno partecipato alla stesura del Pdta e che sono le protagoniste dello stesso percorso. A discutere con il pubblico erano presenti, oltre ad Alessandra Nivoli (Clinica psichiatrica) e Fabrizio Demaria (Psicologia ospedaliera),  Roberto Foddanu (Qualità accreditamento e gestione del rischio) coordinatore del gruppo di lavoro che ha prodotto il documento aziendale, Paolo Pinna Parpaglia (Pronto soccorso e Obi), Stefano Sotgiu (Neuropsichiatria infantile), Giampiero Capobianco (Ginecologia e ostetricia), Claudia Trignano (Medicina Legale), Sergio Babudieri (Malattie infettive). Un dibattito partecipato con numerose domande da parte del pubblico e il racconto di una dottoressa della sua vicenda che l’ha vista vittima di stalking di un paziente psichiatrico. Al dibattito sono intervenuti anche il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri Massimiliano Pricchiazzi e il comandante provinciale della Guardia di finanza Stefano Rebecchesu.

A portare i saluti istituzionali sono stati il professor Giampiero Capobianco per il rettore dell'Uniss, il sindaco di Sassari Nanni Campus, il professor Paolo Castiglia per la direzione strategica dell'Aou di Sassari, il direttore generale dell'Asl 1 Sassari Flavio Sensi, il dottor Gianni Caria procuratore generale del Tribunale di Sassari, il dottor Francesco Cattari per l'Ordine delle psicologhe e degli psicologi delle Sardegna e il dottor Nicola Addis presidente dell'Ordine dei medici della provincia di Sassari.

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Tutti i mobili di un appartamento buttati per strada, creando sia pericolo per i passanti sia un grande senso di degrado. È accaduto nello scorso fine settimana ed è solo una delle tante azioni incivili sanzionate grazie all'attività di controllo della Polizia locale. Domenica sera in una strada del centro storico è stata rovesciata l’intera mobilia di una casa tra arredi, materiale ferroso, plastica, vernici, ecc.: oltre dieci quintali di rifiuti.

Il trasgressore, immediatamente identificato dagli agenti, dovrà rispondere, insieme al proprietario della casa, di una serie di illeciti: violazione delle norme del testo unico ambientale che punisce l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti con sanzioni fino a 3.000 euro; violazione del regolamento comunale di polizia urbana (che prevede 200 euro di sanzione); violazione del codice della strada per occupazione abusiva del suolo pubblico (l’ingombro provocato dai rifiuti ha bloccato il traffico in via Sant’Apollinare e per questo motivo i colpevoli sono stati sanzionati per 694 euro); violate anche le norme del regolamento comunale di igiene urbana (altri 500 euro di multa) e l'ordinanza sindacale, che prevede sanzioni per 500 euro. In totale, i responsabili hanno subito sanzioni per circa 4.894 euro; agli stessi saranno, inoltre, imputati i costi sostenuti dall’Amministrazione per la rimozione dei rifiuti, la pulizia e la sanificazione dell’area. Sono in corso accertamenti tributari sulla proprietà dell’immobile.

A questo caso eclatante si aggiunge tutta una serie di illeciti in materia ambientale: ben 403 in soli 22 giorni di controlli sulle modalità di conferimento nelle batterie di cassonetti.

Un dato pesante che mette in risalto che ancora troppi violano le più elementari norme ambientali incidendo in misura drammatica sui fenomeni di degrado che troppo spesso si registrano nel territorio urbano della città, e nelle periferie.

I controlli sono stati effettuati dagli agenti grazie alle fototrappole sparse in città e di nuove, sofisticate, microtelecamere.

Il numero di sanzioni sono un dato rilevante, se letto unilateralmente, ma meno drammatico se comparato alla quantità di video e immagini analizzati dal nucleo di polizia ambientale del Comando di via Carlo Felice: 4528 filmati analizzati, 403 condotte illecite contestate, pari al 8,9% sul totale dei controlli effettuati. Purtroppo, però, le azioni degli incivili, anche se in minoranza, creano un senso di degrado che pesa su tutti, per non parlare delle conseguenze economiche perché si riduce la percentuale di raccolta differenziata generale.

Analizzando le condotte illecite per tipologia, si è rilevato che la più alta percentuale di violazioni riguarda il mancato rispetto delle regole per il ritiro porta a porta; un numero rilevante di condotte illecite sono imputabili ai residenti in altri comuni che conferiscono i propri rifiuti nei cassonetti di Sassari. Risulta, inoltre, frequente l’utilizzo di voluminosi sacchi neri con in genere rifiuti indifferenziati.

Il contributo di video e fotogrammi sono rappresentativi del degrado in cui sono trasformate le strade e le piazze del territorio comunale dagli incivili che violano manifestamente e consapevolmente le norme ambientali.

 
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Giovedì, 18 Maggio 2023 12:35

Cavalcata sarda rinviata al 4 giugno

Data l’altissima probabilità di precipitazioni per sabato e domenica, confermata anche oggi dai bollettini meteorologici nazionali e regionali, l’Amministrazione comunale ha deciso di rinviare al fine settimana del 3 e 4 giugno la Cavalcata sarda e i suoi eventi collegati. È la prima volta, almeno da quando la gestione è in capo al Comune, che una Amministrazione si assume questa responsabilità, mentre in passato si sono attese le evoluzioni meteorologiche fino alla domenica, eventualmente annullandola la mattina stessa.

«Abbiamo sperato fino a stamattina che le previsioni potessero migliorare prima di prendere una decisione così importante – spiega il sindaco Nanni Campus -. Purtroppo però oggi è stato segnato un ulteriore peggioramento. La Cavalcata sarda non è una manifestazione legata allo scioglimento di un voto religioso che deve tenersi necessariamente in una data, ma l’appuntamento della penultima domenica di maggio è semplicemente una consuetudine. Nel fare questa scelta abbiamo preso in considerazione diversi aspetti e sentito il direttore artistico, Giuliano Marongiu, per valutare la fattibilità dell’idea. I preziosi abiti abiti indossati dai componenti dei gruppi rischiano di rovinarsi irrimediabilmente, se bagnati, per non parlare della sicurezza dei cavalli e di cavalieri e amazzoni. Fare affrontare ai gruppi un viaggio per poi non potere sfilare, ballare o cantare non è giusto né corretto nei loro confronti. Abbiamo anche pensato che fermare l’organizzazione oggi e indicare da subito una nuova data permette di limitare i danni economici che subirebbero esercenti, ristoratori, e tutte le altre attività interessate, compresi i venditori ambulanti. Anche “rinchiudere” il concerto-evento in un teatro limiterebbe la partecipazione, mentre noi vogliamo che sia una festa di tutti, così come i canti e i balli che per definizione si tengono in piazza».

«Abbiamo iniziato a valutare l’idea dai giorni scorsi, ma si tratta di un’organizzazione così imponente, non soltanto per l’Amministrazione ma per tutte le attività che ruotano intorno, che abbiamo voluto attendere fino a stamattina, perché le previsioni fossero il più attendibili possibile» spiega ancora il sindaco Campus.

Concerto-evento, Cavalcata sarda, pariglie e canti e balli rinviati dunque a sabato 3 e domenica 4. «Il settore Cultura, il direttore artistico e il Gabinetto del sindaco sono già al lavoro per riorganizzare tutto, affiancati da tutti i settori del Comune. In particolare, Giuliano Marongiu sta già contattando i gruppi per verificare la disponibilità in quelle date ed eventualmente, se necessario, si attingerà all’elenco delle numerose richieste arrivate nei mesi scorsi». Prosegue il sindaco Campus. «Ringrazio tutti i dipendenti che, nonostante la pesante mole di lavoro, si sono immediatamente messi all’opera, con forte senso di appartenenza e del bene comune, affrontando una situazione completamente nuova».

«Abbiamo deciso di spostarla e non cancellarla perché il ritorno economico e di immagine per la città è molto elevato. Già l’anno scorso la Cavalcata è stata spostata a settembre a causa del Covid. Ed è stata un successo. Siamo fiduciosi e ci prendiamo questa responsabilità anche questo anno: la pioggia non cancellerà la Festa della Bellezza, la rinvierà soltanto e Sassari avrà la sua due giorni di grandi eventi» conclude il sindaco.

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Il 25 aprile l’Amministrazione comunale di Sassari celebrerà il 78° anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo, con una cerimonia pubblica, a partire dalle 10 in piazza del Comune.

Sarà il corteo organizzato dall'Anpi a dare l'avvio alle manifestazioni: l’appuntamento è all'Emicilo Garibaldi, da dove alle 9:30, con in testa la banda musicale "G. Verdi", il corteo si dirigerà verso il Comune, attraversando via Carlo Alberto, piazza d’Italia, i portici Crispo-Bargone, piazza Castello, largo Cavallotti, piazza Azuni, Corso Vittorio Emanuele II, via Pais, piazza Mazzotti, via al Duomo, e vicolo del Campanile giungendo di fronte a Palzzo Ducale.

Qui, nella piazza del Comune, alle 10 avrà luogo la prima parte delle celebrazioni ufficiali, con i discorsi commemorativi che saranno pronunciati dalla prefetta Paola Dessì, dal presidente della sezione sassarese dell'Anpi, Thomas Arras e dal sindaco Nanni Campus. Quest’anno è inoltre previsto l'intervento di due studenti delle scuole secondarie di secondo grado cittadine che hanno preso parte al progetto "Promemoria Aushwitz", promosso da Arci e dall'associazione Deina e sostenuto economicamente dall’Amministrazione comunale, che porteranno la loro testimonianza dopo l'esperienza vissuta con altri giovani di tutta Italia in quello che fu il campo di concentramento diventato simbolo degli orrori della guerra e dello sterminio del popolo ebraico.

La terza parte della cerimonia, quella della resa degli onori ai Caduti, si svolgerà subito dopo i discorsi, nel cortile di Palazzo Ducale, dove è collocata la lapide che ricorda la data del 25 aprile 1945, dinanzi alla quale saranno deposte le corone del Comune e della Provincia.

Alle celebrazioni per la Liberazione sono state invitate a partecipare le autorità civili e militari del territorio, lassociazioni combattentistiche e d'Arma e diverse associazioni sindacali e di promozione sociale.

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Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi: metti in agenda la prevenzione!” È questo il motto dell’ottava Giornata nazionale della salute della donna in programma il 22 aprile e che ha l’obiettivo di promuovere l’informazione, la prevenzione e la cura al femminile. L’Aou di Sassari, in collaborazione con la Fondazione Onda e in occasione dell’(H)Open week che in Italia si svolgerà dal 17 al 22 aprile, offrirà gratuitamente una serie di servizi clinici, diagnostici e informativi – questi ultimi in presenza e a distanza – nelle aree specialistiche della Ginecologia e ostetricia, della Psichiatria quindi della Cardiologia.

 A Sassari, a partire dal 18 aprile e sino al 21 aprile, nel padiglione del Materno infantile si svolgeranno le visite, le consulenze e i colloqui della Ginecologia e ostetricia. L’obiettivo è quello di fare attività di prevenzione per le patologie della sfera genitale femminile.

 Sono quindi previste, visite ginecologiche per la prevenzione e studio dei tumori della sfera genitale femminile, visita uroginecologica per le disfunzioni del pavimento pelvico femminile. Sono previsti, poi, consulenza uroginecologica e prescrizione di eventuali ulteriori accertamenti quindi consulenze oncoginecologiche. 

Per prenotare le visite – che si svolgeranno dalle ore 9 alle ore 16 – è necessario telefonare dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13, al numero 079/228261 oppure scrivere via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Quindi ancora visita ginecologica, ecografia transvaginale, con valutazione della riserva ovarica, prescrizione esami, consulenza e visita ginecologica e un colloquio con gli operatori del Centro di procreazione medicalmente assistista, rivolto a coppie infertili di età compresa tra i 25 e i 40 anni.

Per prenotare una visita e una consulenza per il Centro di procreazione medicalmente assistita per il 19 aprile è possibile telefonare dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13, al numero 079/228479, oppure scrivere una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 Il 19 aprile, dalle 9 alle 14, la Clinica psichiatrica al villaggio San Camillo aprirà le proprie porte per consulenze psichiatriche e psicologiche con le donne che desiderano aderire all’iniziativa.

In questo caso è necessario prenotarsi chiamando la struttura al numero 079/2644640.

 Il 21 aprile, infine, sarà la Cardiologia clinica e interventistica a incontrare le donne con una video conferenza, trasmessa online dalle ore 12 alle ore 13, dal titolo: Le malattie cardiovascolari nella donna: quali sono e come fare prevenzione.

Per accedere alla conferenza sarà necessario utilizzare il link: https://meet.google.com/rrh-vmye-oug

L’obiettivo è offrire un approfondimento sulle principali tematiche della salute femminile, dei fattori di rischio e della malattia cardiovascolare nella donna. Un’occasione per sensibilizzare le donne sui fattori di rischio modificabili (fumo di sigaretta, ipercolesterolemia, diabete), promuovere uno stile di vita attivo, un'alimentazione corretta, l'attività fisica in età giovanile e avanzata.

 

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Giovedì, 30 Marzo 2023 16:27

La settimana Santa in Aou Sassari

 Inizieranno il 2 aprile in Aou Sassari, con la celebrazione della Domenica delle palme, i riti della Settimana Santa. Le messe di avvicinamento alla Pasqua si svolgeranno tutte nella cappella al settimo piano dell’ospedale civile di via Enrico De Nicola, con la diretta streaming sul canale Facebook della Cappellania ospedaliera.

 La messa della Domenica delle palme e la loro benedizione si svolgerà alle ore 10,20

 Giovedì 6 aprile, alle 17, sarà celebrata la messa in Coena domini.

 Venerdì 7 aprile, sempre alle ore 17, si svolgerà l’azione liturgica della passione.

 Sabato 8 aprile, alle ore 20, i cappellani ospedalieri celebreranno la messa della vigilia pasquale.

 Domenica 9 aprile le messe di Pasqua si svolgeranno alle ore 10,30 nelle tre cappelle ospedaliere: al settimo piano del Santissima Annunziata, nella cappella della Sacra Famiglia al quinto piano del Materno infantile e nella cappella San Pietro, al piano terra del Palazzo Clemente.

 Il programma delle funzioni religiose è stato predisposto dai cappellani ospedalieri: don Piero Bussu, don Virgilio Bosincu e padre Eugenio Pesenti.

 Per l’accesso alle strutture ospedaliere è necessario indossare la mascherina FFP2.

 

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Dal 30 marzo al 3 aprile sono riaperti i termini per le domande di partecipazione alla 72ª edizione della Cavalcata Sarda. Nonostante siano arrivate oltre 220 domande (molte di più rispetto allo scorso anno, quasi eguagliando il dato della grande festa per la settantesima edizione) l’Amministrazione comunale nei giorni scorsi ha ascoltato le esigenze dei gruppi, durante una serie di incontri, e ha ritenuto equo e opportuno modificare l'avviso nella parte relativa ai rimborsi spese e quindi riaprire i termini. Tutte le informazioni sulle nuove condizioni sono pubblicate sul sito www.comune.sassari.it. Queste, naturalmente, saranno applicate, qualora l’associazione sia selezionata, anche a chi abbia inoltrato domanda di partecipazione entro la data prevista dal precedente avviso scaduto il 20 marzo. Non è dunque necessario presentare una nuova istanza.

Le ulteriori associazioni, gruppi folcloristici e gruppi di cavalieri e amazzoni interessati a partecipare possono fare richiesta esclusivamente attraverso la piattaforma appositamente creata sul sito www.comune.sassari.it. È necessario accedere alla sezione Servizi online del sito web del Comune di Sassari. Per presentare la domanda è indispensabile essere in possesso di Spid (Sistema Pubblico d’Identità Digitale). Possono inoltrare la richiesta i legali rappresentanti delle associazioni o loro delegati allegando la delega. Eventuali richieste pervenute anticipatamente alla pubblicazione del presente avviso od oltre il termine non saranno prese in considerazione. Non saranno prese in esame richieste in forma cartacea o tramite pec.

Tutte le comunicazioni saranno pubblicate sul sito www.comune.sassari.it, nella pagina "72a edizione della Cavalcata sarda, 21 maggio 2023 – Partecipazione alla sfilata e alla rassegna". Per chiarimenti contattare gli uffici del Settore Cultura, Sviluppo turistico e Gestione del patrimonio immobiliare del Comune di Sassari alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

La manifestazione avrà luogo la penultima domenica di maggio (21 maggio). La mattina si svolgerà la sfilata degli abiti tradizionali e dei cavalli mentre la sera si terrà la rassegna dei canti e delle danze tradizionali della Sardegna.

L’organizzazione della manifestazione è in capo al Comune di Sassari. La selezione dei gruppi, l’ordine di sfilata e di esibizione durante la Rassegna saranno a cura del direttore artistico individuato dall’Amministrazione. La selezione avverrà nel rispetto dei criteri di rotazione e di adeguata rappresentatività dei diversi territori della Sardegna.

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Il Consiglio comunale oggi, 30 marzo, ha celebrato il mese della consapevolezza sull’endometriosi poiché conoscere la patologia è il primo mezzo per combatterla. Dopo aver patrocinato le iniziative organizzate nel territorio sul tema, aver condiviso nei canali di informazione del Comune materiale esplicativo sulla malattia, oggi presidente del Consiglio, sindaco, assessore e assessori, consigliere e consiglieri, tutta la segreteria e il personale presente hanno indossato simbolicamente il fiocco giallo, il colore dell'endometriosi, oltre ad avere ricevuto materiale informativo, perché solo riconoscendo per tempo la malattia si possono ridurre i danni che causa in chi ne è affetta.

Negli ultimi anni, il Comune di Sassari è stato al fianco delle donne affette da questa patologia proprio per rafforzare la comunicazione e la sensibilizzazione sulla malattia. Un percorso iniziato già durante la pandemia e che negli anni ha visto il Comune sposare e patrocinare diverse iniziative e attività; anche quest’anno l’amministrazione ha voluto dimostrare alle donne affette da endometriosi la sua vicinanza e partecipazione al mese della consapevolezza.

L’endometriosi è una patologia che colpisce il 10/15% delle donne in età fertile. Spesso si pensa che questa patologia sia solo ginecologica, ma non è così. L’endometriosi è una malattia sociale. Parlarne è molto importante, ma è ancor più fondamentale che le donne trovino il sostegno, l’ascolto e la comprensione di cui hanno bisogno.

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Sabato 18 al “Salone delle Botteghe”, il laboratorio di mosaico con il vetro. Iniziativa di Confartigianato Sassari all’interno del “Padiglione Tavolara” di Sassari. Rau: “Continuiamo a valorizzare l’artigianato sardo sotto ogni aspetto”. Prosegue la mostra e vendita degli oltre 300 prodotti artigiani d’arte.

Nel mese dedicato alle donne, saranno le donne artigiane le protagoniste dei laboratori che, per le prossime 3 settimane, animeranno il “Salone delle Botteghe” di Sassari, l’area espositiva del “Padiglione Tavolara” gestita da Confartigianato Sassari.

Si inizia il prossimo sabato, 18 marzo, dalle 17:00 alle 20:00, con il laboratorio di mosaico con il vetro, curato dall’artigiana Francesca Tedesco.

Aperto ad adulti e bambini (che sotto i 10 anni dovranno essere accompagnati), a partecipazione gratuita, in circa 3 ore di attività, l’esperta illustrerà le tecniche di lavorazione e composizione e
metterà a disposizione strumenti e il materiale che verranno utilizzati per realizzare un piccolo mosaico con tessere di vetro che, alla fine della giornata, potrà essere portato via.

L’iniziativa di sabato è la seconda, dopo quella dedicata alla realizzazione delle maschere di cartapesta, inserita all’interno dell’ampia  attività del “Salone delle Botteghe”, la cui riapertura è stata possibile grazie al finanziamento del Comune di Sassari.

Grazie alla collaborazione con l’Organizzazione “Menti vaganti”, Confartigianato Sassari, continua a elaborare un fitto programma di eventi che riguarderanno numerose iniziative che, per le prossime settimane, riguarderanno attività artistiche sulla ceramica e sulla tessitura.

L’area espositiva delle Botteghe, nel frattempo, continua a proporre centinaia di oggetti tipici della tradizione artigiana sarda, rivisitati e trasformati in articoli unici da 25 artigiani-artistici provenienti da ogni angolo della Sardegna, quali gioielli, abiti e borse, tappeti, cuscini, quadri, arazzi, cestini, coltelli e complementi ma anche maschere, ceramiche, piatti, creazioni in marmo,
vetro, legno e ferro battuto, pipe e mosaici. Lo spazio, gestito da Confartigianato Sardegna è aperto dal martedì alla domenica, la mattina dalle 10 alle 13, e il pomeriggio dalle 17 alle 20.

“Stiamo ricevendo molte richieste da parte di artigiani che vogliono proporre le proprie lavorazioni nell’area delle Botteghe – commenta Marco Rau, Presidente di Confartigianato Sassari – ma c’è ancora spazio per tutti coloro che volessero far conoscere, esporre e vendere le proprie produzioni. La loro disponibilità è fondamentale per continuare a puntare sulla valorizzazione delle eccellenze dell’artigianato artistico e tradizionale di tutta la Sardegna”.

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