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Oggi la mia battaglia è per i giovani e la fascia più debole, quella dei bambini”. Caterina Argiolas, consigliera comunale a Monserrato, fa il bilancio di un anno passato all’opposizione della giunta Locci, tra progetti e risultati raggiunti. E nel post-emergenza proietta le sue idee per costruire una “vera identità della città”. Questo è ciò che manca, secondo la Argiolas che, da docente, ha particolarmente a cuore la realtà delle scuole e, più in generale, dei piccoli cittadini. “I bambini hanno sopportato mesi di isolamento senza scuola”, ricorda la consigliera, “per questo ho sollecitato in questi ultimi mesi la giunta affinché ci fosse un interesse particolare per loro: fortunatamente lo slancio c’è stato con l’agevolazione all’apertura dei centri ludico-ricreativi”.

Così l’estate per i più piccoli a Monserrato è salva. Ma a settembre? “Da insegnante dico che non sappiamo ancora precisamente cosa ci aspetta al rientro a scuola”, confessa la Argiolas, “I contributi della Regione sono arrivati e c’è stato un incontro tra dirigenti scolastici, assessore e sindaco per mettere a sistema gli acquisti da fare: i banchi, ad esempio, dovranno essere singoli”. Ma fa una promessa: “Da consigliera farò il possibile per assicurare che tutto proceda velocemente e che non si perda tempo in lungaggini burocratiche”.

I lavori di manutenzione delle scuole, intanto, vanno avanti: “L’assessore ai Lavori pubblici si muove sempre in maniera puntuale”, spiega, “sta mettendo a sistema la programmazione di tutte le aree sportive e non solo. Le strutture scolastiche che fanno capo a un unico circolo didattico sono seguite in maniera eccellente”.

Tuttavia, in altri settori, i problemi, secondo la Argiolas, ci sono eccome: “Monserrato è una realtà difficile”, dice la consigliera, “Credo che il sindaco Locci abbia buone intenzioni e si sia dotato, in parte, di una giunta molto in gamba, ma a mio avviso dovrebbe delegare ancora di più: è necessario, ad esempio, che ci sia un assessore allo Sport e il sindaco non tenga a sé tutte le deleghe”.

Tra i disagi ci sono “i parcheggi, perché non c’è mai stato un piano adeguato”, ma anche “l’aspetto urbanistico, che mi ha portato a votare a favore del bilancio, nella speranza di uno sblocco dei progetti per il centro storico”, e ancora il commercio. “I cittadini purtroppo non sono abituati a comprare dentro Monserrato”, spiega la consigliera, “invece dovrebbe essere un’abitudine, una pratica importante per rendere più viva la città. I commercianti oggi sono in asfissia”.

Immancabile, come ogni estate, il problema delle blatte: “Le disinfestazioni in questo momento sono prioritarie perché i cittadini, giustamente, si lamentano: è un problema che tocca tutti”.

Per la consigliera Argiolas, però, il futuro di Monserrato passa per una sola parola-chiave: identità. “Le azioni-spot messe in atto finora”, attacca, “non servono a nulla se non sappiamo quale sia l’identità che si vuole mostrare: per questo siamo ancora così”. E conclude: “Si deve lavorare a una progettazione univoca dellidentità della città: bisogna capire come deve diventare Monserrato, prima di mettere in atto le azioni”.

 

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