Visualizza articoli per tag: regione sardegna

Buone notizie dalla Regione per i Comuni sardi: nei prossimi giorni l’Esecutivo regionale licenzierà un provvedimento che offrirà una boccata d’ossigeno straordinaria a favore agli enti locali.

Si tratta – spiega il presidente Christian Solinas – di un intervento che abbiamo voluto mettere in campo per consentire la piena operatività ai nostri enti locali, che attraversano un momento di difficoltà per la carenza di liquidità. Per la prima volta abbiamo incrementato il fondo di 100 milioni come segno di vicinanza della Regione nei confronti dei Comuni, prima ed insostituibile roccaforte della democrazia nei nostri territori.

In questa loro fase di difficoltà è stato imperativo per la Regione mostrar loro un atto concreto, che attestasse che la Regione è sempre accanto a loro ed è sempre pronta a sostenere le loro legittime rivendicazioni volte a garantire livelli di servizi adeguati ai cittadini.

 

Pubblicato in Regione

Da quando sono Assessore, nessuno studente idoneo è rimasto privo di borsa di studio e così sarà anche quest’anno.   Lo ha sottolineato l’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, rispondendo alle accuse mosse in questi giorni dalle opposizioni.

L’Assessorato della pubblica istruzione è perfettamente a conoscenza delle problematiche che la riduzione della quota spettante alla Sardegna del fondo integrativo statale (FIS) nel 2023 potrà  generare.  “Stiamo mettendo in campo tutte le azioni necessarie per garantire la borsa di studio a tutti gli studenti idonei ha detto ancora Biancareddu. La settimana scorsa nel prendere visione della bozza di Decreto Ministeriale, che ripartisce i fondi tra le varie Regioni d’Italia , si è scoperto che la Sardegna, rispetto al 2022 vedrà ridotta, di circa 2,2 milioni di euro, la quota Statale del FIS, che passerà da 15 milioni e 512 mila euro dello scorso anno   a 13 milioni e 271 mila euro.  Questa riduzione comporterà la  conseguente diminuzione anche della quota spettante alla Sardegna dai fondi del PNRR, che stimiamo possa  essere pari a 1,9 milioni di euro.

Complessivamente occorre quindi reperire 4,1 milioni di euro a valere sul Bilancio Regionale. Ricordo  che in sede di Collegato alla Finanziaria, su mia proposta, sono stati finanziati ulteriori  1 milioni e 300 mila euro  per dare copertura all’incremento dei costi scaturito a seguito dell’aumento  dell’importo delle borse e all’incremento  della soglia ISEE,  che è passata da 24.355 a 26.306 euro.

Per l’importo mancante di oltre 4 milioni di euro,  ho già presentato da tempo la proposta finanziaria  che, se il Consiglio Regionale approverà, potrà trovare spazio   nella variazione di Bilancio che nelle prossime settimane verrà discussa in Aula. Qualora l’inter di approvazione in Aula dovesse rallentare, puntualizza ancora l’Assessore Biancareddu,  potrò autorizzare gli ERSU di Cagliari e Sassari ad utilizzare, per questo fine, l’avanzo di Amministrazione.” 

Pubblicato in Regione

Assicurare continuità e migliorare i collegamenti marittimi tra Sardegna e Corsica e tra le isole e il continente. È quanto prevede il programma di lavoro approvato oggi a Torino nel corso della prima riunione del Comitato di cooperazione frontaliera italo-francese, presieduta dal vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani e dal ministro degli Affari esteri francese, Catherine Colonna, alla quale hanno partecipato l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, e il presidente del Consiglio esecutivo della Corsica, Gilles Simeoni.

“La nostra frontiera è il mare – ha detto l’assessore Moro – che non può continuare a essere una barriera tra la Sardegna e la Corsica e tra le isole e il continente europeo. Per questa ragione, unitamente al presidente Simeoni abbiamo chiesto una modifica dell’articolo 10 del Trattato del Quirinale inserendo dopo le parole ‘frontiera terrestre’ le parole ‘e marittima’. Inoltre abbiamo sollecitato un immediato rafforzamento e il pieno supporto del Comitato e dei rispettivi governi perché sia riconosciuta un’effettiva continuità territoriale per mare e per cielo attraverso una più efficace imposizione degli oneri di servizio pubblico in ordine alla frequenza dei voli e alle tariffe”.

L’esponente della Giunta Solinas ha ricordato poi gli sforzi fatti per il potenziamento del collegamento Santa Teresa-Bonifacio, per il ripristino del Porto Torres-Propriano e per l’individuazione di nuove rotte, come la Golfo Aranci-Porto Vecchio, per la quale la Regione ha già dato incarico a un advisor di portare avanti uno studio di mercato.

A margine dell’incontro l’assessore Moro e il presidente Simeoni hanno confermato l’ipotesi di un coinvolgimento della compagnia Air Corsica nella gestione delle rotte sarde, anche in considerazione della nuova misura approvata dal Consiglio regionale che prevede aiuti diretti ai vettori per l’apertura di nuovi collegamenti.

Nel programma di lavoro approvato dal Comitato, è stato inserito tra i progetti a breve il miglioramento dei collegamenti marittimi tra Bonifacio e Santa Teresa Gallura e più in generale tra la Corsica e la Sardegna e tra le Isole e la terraferma. Verrà inoltre rafforzata la collaborazione in materia di trasporti e collegamenti tra territori nell’area transfrontaliera e l’istituzione di un osservatorio dei trasporti transfrontalieri e marittimi.

 

Pubblicato in Regione

Al via dal 14 novembre le domande per la concessione di voucher di conciliazione per le madri lavoratrici autonome e libere professioniste. L’Assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato oggi il bando per l’annualità 2023 per promuovere una partecipazione equilibrata e continuativa delle donne nel mercato del lavoro e parità di condizioni lavorative.

  “Aiutare le donne a conciliare la vita privata e il lavoro non solo è un dovere della comunità - afferma l’Assessore regionale del Lavoro, Ada Lai - ma ce lo chiede l’Europa nella progettazione e gestione dei fondi e nell’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali, che ha tre obiettivi: pari opportunità, condizioni di lavoro eque e protezione sociale, per un Europa sempre più inclusiva”.

Le destinatarie del Bando sono le donne lavoratrici autonome, con figli/e di età non superiore a 14 anni (13 anni e 364 giorni), nonché figli/e in condizione di disabilità senza limiti di età.

Il Voucher consiste in un contributo economico a fondo perduto, a rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di servizi di assistenza per i/le figli/e e/o delle spese sostenute per l’acquisto di servizi di assistenza per figli/e non autosufficienti e/o in condizione di disabilità di qualunque età, la cui cura risulti direttamente a carico delle lavoratrici autonome.

L’intervento è finanziato con risorse del PR Sardegna FSE+ 2021-2027, per complessivi € 2.200.000,00. Il valore massimo del Voucher è di € 3.000,00 per ciascun figlio/a fruitore/trice del servizio previsto dall’Avviso e per il quale si può presentare la Domanda Telematica, fino ad un massimo complessivo di € 7.000,00 a destinataria. Le risorse erogate sono finalizzate a compensare in tutto o in quota parte le spese dell’assistenza fornita.

La presentazione della Domanda Telematica (DT) per la concessione del contributo dovrà essere effettuata esclusivamente utilizzando l’apposito applicativo reso disponibile dalla Regione tramite il Sistema Informativo del Lavoro e della formazione Professionale (SIL) al seguente indirizzo: www.sardegnalavoro.it

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 14 novembre 2023 e fino alle ore 23:59 del 7 dicembre 2023. L’ordine cronologico di invio telematico delle domande, certificato dal SIL, costituisce unico elemento di priorità nell’assegnazione del contributo, nei limiti delle risorse complessivamente disponibili.

Le richieste di chiarimenti sulle disposizioni dell’Avviso potranno essere presentate esclusivamente mediante e-mail al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Alle richieste verrà data risposta in forma anonima a mezzo pubblicazione di appositi “chiarimenti” sul sito www.regione.sardegna.it  sul sito www.sardegnalavoro.it  e sul sito www.sardegnaprogrammazione.it  nella pagina relativa all’Avviso pubblico, e al fine di garantire trasparenza e par condicio tra i concorrenti.

Pubblicato in Bandi

Le Regioni Sardegna, Toscana, Piemonte e Liguria si uniscono nella richiesta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy affinché venga convocato con urgenza il tavolo nazionale su Sanac:  l’azienda, da tempo in amministrazione straordinaria, che con i quattro stabilimenti riforniva di materiali refrattari gli impianti dell’ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia.

L’assessore dell’Industria della Regione Sardegna Anita Pili, insieme all’assessore dello Sviluppo Economico della Regione Liguria Andrea Benveduti, l’assessore dell’Istruzione, Regione e Formazione del Piemonte Elena Chiorino, e Valerio Fabiani, consigliere per il Lavoro e le crisi aziendali del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, chiedono al ministro Adolfo Urso e alla sottosegretaria Fausta Bergamotto la riconvocazione urgente del tavolo ministeriale.

“Nello scenario di tensione che coinvolge Accierie, testimoniato anche dalle cronache nazionali degli ultimi giorni, emerge la necessità di bloccare l’impoverimento progressivo di capacità produttive e capitale umano di Sanac”. Così gli esponenti delle Regioni in una lettera al Mimit. “L’azienda soffre l’assenza di prospettive, posto che ancora si attende la pubblicazione del bando di vendita degli stabilimenti, fermo al Ministero”.

I livelli istituzionali di Toscana, Ligura, Piemonte e Sardegna si allineano alle richieste già pervenute al Ministero dalle organizzazioni sindacali anche su un altro punto: “Il tavolo nazionale deve affrontare il nodo degli ordinativi di Acciaierie, che si rifornisce all’estero anziché dall’azienda italiana i cui lavoratori sono in cassa integrazione”.

Pubblicato in Regione
Etichette:

Approvati i criteri relativi alla concessione del contributo fitto casa per l’anno accademico 2023/2024, a studenti sardi che frequentano corsi universitari in Sardegna o in Atenei ubicati fuori dall’Isola. Lo stanziamento complessivo è di 3 milioni e 800 mila euro per l’anno 2023. Lo ha stabilito l’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu. I fondi sono destinati al competente Servizio dell’Assessorato della Pubblica Istruzione e agli ERSU di Cagliari e di Sassari. I contributi possono essere erogati nella misura massima di 2.500 euro annui per studente.

I dati relativi all’andamento dell’intervento riferiti ai bandi degli ultimi due anni accademici 2021/2022 e 2022/2023 vedono 678 studenti idonei per l’anno accademico 2021/2022 all’ERSU di Cagliari e 312 all’ERSU di Sassari, mentre 811 della Regione Sardegna. Per l’anno accademico 2022/2023 gli studenti idonei sono stati  627 all’ERSU di Cagliari e 316 in quello di Sassari oltre a 884 per la Regione Sardegna.

 

L’Assessore Biancareddu evidenzia come per l’anno accademico 2022/2023, mentre gli ERSU di Cagliari e di Sassari hanno garantito il contributo a tutti gli studenti in possesso dei requisiti, nelle graduatorie definitive della Regione Sardegna, alla data odierna, risultano 149 studenti idonei non beneficiari per un importo complessivo necessario pari a 362 mila euro. Sulla base del numero delle istanze presentate dagli studenti negli ultimi

due anni accademici, si rileva un aumento delle domande idonee degli studenti fuori sede che frequentano atenei ubicati fuori della Sardegna del 9% rispetto all’anno accademico precedente 2021/2022  e si prevede un incremento delle domande anche per l’anno accademico 2023/2024.

Possono beneficiare del contributo fitto-casa gli studenti “fuori sede” nati in Sardegna o residenti da almeno 5 anni, iscritti per l’anno accademico 2023/2024 a corsi accademici istituiti presso Università italiane, corsi accademici istituiti presso Scuole o Istituti che costituiscono il Sistema dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM), corsi accademici istituiti presso le Scuole Superiori per Mediatori Linguistici, corsi accademici istituiti presso una qualsiasi Facoltà delle Università Pontificie e corsi istituiti presso Università estere, autorizzate a rilasciare titoli di studio aventi valore legale sul territorio in cui operano e/o su tutta la Comunità Europea. Inoltre l’Assessore Biancareddu, fa presente che il Servizio Politiche per la Formazione Terziaria e per la Gioventù dell’Assessorato della Pubblica Istruzione predisporrà entro l’anno 2023 il Bando riservato

agli studenti che frequentano corsi universitari in Atenei ubicati fuori dalla Sardegna nel corso dell’ anno accademico 2023/2024. A tal fine ha proposto che per far fronte ai pagamenti dei contributi fitto casa, venga previsto a valere sui fondi regionali di competenza anno 2024 l’importo di 1 milione e 800 mila euro che sarà impegnato successivamente alla pubblicazione delle graduatorie definitive.

Pubblicato in Regione

Dieci milioni in arrivo per i Comuni come contributo per far fronte all’aumento delle indennità degli Amministratori locali previsto dalla legge nazionale. Così come avvenuto per i Comuni in sofferenza economica (a cui verranno erogati 15 milioni di euro per l’anno in corso), sempre in riferimento al sostegno per gli Enti locali da parte della Regione, è  stata sbloccata anche per il 2023 la procedura che consente di parametrare il trattamento economico dei sindaci delle città metropolitane, dei sindaci degli altri Comuni sardi (compresi i membri delle Giunte e dei Consigli comunali) e degli Amministratori locali a quello dei Presidenti delle Regioni.

La Giunta regionale su proposta dell’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, ha infatti confermato i criteri già individuati in sede di Conferenza permanente Regioni-Enti locali (e che hanno consentito nel corso del 2022 di erogare la tranche prevista nel triennio, ovvero 10 milioni ad annualità).

“Accelerando l’iter che porterà all’erogazione delle risorse la Regione conferma il suo ruolo di sostegno ai sindaci, schierati quotidianamente in prima linea, sempre pronti a intervenire nelle emergenze e impegnati per garantire i servizi essenziali ai cittadini”, ha spiegato l’Assessore Salaris evidenziando il ruolo “sempre più difficile e importante di chi è chiamato a governare i territori e fare da tramite tra i cittadini e le Istituzioni”.

Le risorse sono state stanziate appunto con la Finanziaria del 2022, che ha istituito un Fondo che concorre alla copertura del maggiore onere sostenuto dai Comuni per l’incremento delle indennità di funzione spettanti agli Amministratori.

 “Il ruolo dei sindaci è radicalmente cambiato nel corso di questi anni, è divenuto totalizzante e come tale comporta oggi un impegno maggiore e un’attenzione crescenti per quelle che sono le esigenze dei cittadini e dei territori – ha proseguito Salaris – Con questo contributo che non copre il fabbisogno totale ma concorre alla spesa, la Regione conferma la volontà di intervenire a sostegno del buon funzionamento degli Enti locali, riconoscendone non solo il valore strategico ma anche il forte impegno profuso al servizio della cittadinanza”.

Pubblicato in Regione

La Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore del Lavoro, Ada Lai, ha stanziato dieci milioni di euro per gli interventi di politica del lavoro e formazione professionale, di cui otto milioni per il Fondo Lavoro in Sardegna Annualità 2022 e due per il Programma integrato plurifondo per il lavoro LavoRAS Annualità 2023, per la pubblicazione di un Avviso per l’avvio di percorsi di formazione breve finalizzati alla certificazione delle competenze.

“Il 2023 è l’anno europeo delle competenze - afferma Lai - proclamato dall'Unione per rilanciare il valore della formazione. La Regione ha avviato investimenti senza precedenti sulle persone, sempre più efficaci e inclusivi, per creare le competenze richieste dal mercato del lavoro, che garantiscono occupazione ai disoccupati, ai giovani e alle donne”.

La delibera, inoltre, prevede un altro milione per lo scorrimento della graduatoria dell’Avviso pubblico a sportello per la concessione di aiuti a favore delle agenzie formative accreditate (Annualità 2022-23 -2024, Legge Regionale n. 22).

Pubblicato in Regione

Per le 13 cantine sarde presenti a Chicago, all’International Wine Expo (IWE) in collaborazione con Vinitaly è stato sicuramente un grande successo.

L’evento è stato organizzato da Italian Expo e dalla Camera di Commercio Italiana del MidWest USA, in collaborazione con Vinitaly e con il supporto di tutti gli uffici ITA- ICE del nord America. La Sardegna si conferma dunque ancora una volta Isola della Qualità e ha presentato in una vetrina d’eccellenza, l'unicità e la storia millenaria dei suoi vitigni e dei suoi vini. Le cantine sarde hanno rappresentato l'eccellenza della produzione isolana negli spazi dedicati alla "Collettiva Sardegna", voluta dalla Regione attraverso l’Assessorato dell’Agricoltura e curata da Laore Sardegna. Quasi duecento le cantine italiane che hanno preso parte alla kermesse statunitense.

Hanno partecipato oltre 500 buyers da tutti gli Stati Uniti e dal Canada con oltre 2000 incontri tra produttori partecipanti e operatori commerciali organizzati prima dello svolgimento della manifestazione.

L’assessore dell’Agricoltura, Valeria Satta, ha espresso grande soddisfazione. “ Abbiamo creduto all’importante partecipazione delle cantine sarde a quest’edizione americana di Vinitaly. I vini sardi hanno destato grande interesse tra gli operatori americani e canadesi intervenuti. Quello americano è il primo mercato per i vini italiani e le nostre cantine hanno ancora importanti margini di crescita, sia per quelle che sono già presenti con una loro rete di distribuzione, che vogliono ampliare e rafforzare, sia per quelle che invece vogliono iniziare a lavorare in questo importante mercato”.

Durante l’International Wine Expo si sono svolte anche due degustazioni educational dedicate ai vini sardi al fine di spiegare agli operatori partecipanti le unicità della Sardegna e la varietà dei vitigni che la Regione offre. “La Sardegna - ha detto ancora l’Assessore Satta -  esprime tutto il suo valore in ogni banco di prova ed anche in questo caso la promozione del territorio è andata oltre le attese. 

Pubblicato in Regione

La Commissione europea ha riconosciuto ufficialmente l’eradicazione della peste suina africana dal cinghiale su tutto il territorio sardo. La proposta è stata votata venerdì scorso a unanimità dai rappresentanti degli stati membri dell’Unione europea e la decisione sarà pubblicata ufficialmente nelle prossime ore. Un verdetto che ridefinisce in modo significativo la geografia delle prescrizioni ancora in vigore nell’Isola, fino a oggi caratterizzata da tre zone, oltre a una zona ‘libera’ da restrizioni estesa già a maggio al 62% dei Comuni della Sardegna. La decisione di Bruxelles cancella infatti la ‘zona 2’ (del selvatico) e restringe la ‘zona 1’ (la cosiddetta zona cuscinetto, ora ridotta a 35 Comuni) al solo perimetro attorno alla ‘zona 3’ (zona in fase di regolarizzazione sul piano dei suini non censiti), che rimane invariata per dodici Comuni della Sardegna centro-orientale e a cui si aggiunge una zona di restrizioni, in vigore fino al 22 dicembre, sui territori interessati dal recente focolaio ‘di importazione’ del genotipo 2 in un allevamento a Dorgali, prontamente gestito dall’Unità di progetto.

Le aree completamente libere in cui non sarà più necessario il ricorso alle deroghe per la movimentazione degli animali, delle carni o per la caccia, passano così a oltre l’85% del territorio, per un totale di 330 Comuni.

“Il riconoscimento a livello comunitario dell’eradicazione del genotipo 1 della peste suina nel selvatico, che in Sardegna circolava da oltre quarant’anni, rappresenta un traguardo storico a coronamento del grande lavoro portato avanti nell’Isola su questo fronte. Un risultato che assume ancora più rilevanza in un momento in cui, ovunque, a livello nazionale ed europeo, la peste suina continua a rappresentare una piaga. La Sardegna ha dimostrato che quella contro il virus è una battaglia che si può vincere e siamo orgogliosi che questo messaggio di speranza, al mondo, arrivi dal nostro territorio”.

Una lotta, quella intrapresa nell’Isola contro la peste suina africana, che arriva a un punto di svolta nel 2021, in seguito all’audit della Commissione europea da cui partiranno le osservazioni che, porteranno la Sardegna al potenziamento della sorveglianza sanitaria, all’estensione del censimento degli animali, fino all’implementazione dei più moderni strumenti di condivisione delle informazioni e dei dati tra la Regione, il Ministero della Salute e Bruxelles. Azioni rese possibile anche grazie a una collaborazione sinergica di diverse forze in campo, dal Ministero della Salute, all’Istituto zooprofilattico e i servizi veterinari delle Asl, passando per l’Agenzia Forestas, il Corpo Forestale e di vigilanza ambientale, le associazioni di categoria degli allevatori, le associazioni venatorie e cinofile e le amministrazioni locali su tutto il territorio. Lo dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas, che oggi, nel corso di una conferenza stampa a Villa Devoto, a presentato la decisione della Commissione europea insieme all’assessore della Sanità, Carlo Doria, e il responsabile dell’Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina, Giovanni Filippini.

“La gestione della malattia nell’isola - spiega l’assessore Doria - è sensibilmente migliorata, sia in termini epidemiologici, con la notifica di un numero di focolai di malattia in continuo decremento, sia in termini di risoluzione di molte criticità organizzative che avevano ostacolato o rallentato l’eradicazione della malattia. Negli ultimi tre anni sono stati compiuti notevoli passi in avanti che hanno permesso alla Sardegna di ottenere formalmente il riconoscimento del suo percorso di eradicazione. Un percorso che lo scorso dicembre ha portato alla fine di un lungo embargo e che a maggio ha visto ulteriormente aumentare il numero dei territori nella zona ‘libera’. Il risultato odierno è frutto di un impegno che non si è mai interrotto e che proseguirà fino alla completa alla rimozione delle ultime restrizioni e anche oltre, per garantire la sicurezza di un settore, quello suinicolo, che in Sardegna può esprimere un grande potenziale. A questo fine, per garantire il potenziamento per il potenziamento dei servizi veterinari in risposta alle azioni previste nel piano di mitigazione del rischio PSA genotipo 2 abbiamo previsto uno stanziamento nella prossima variazione di bilancio di 2.437.000 euro per il 2023 e 2024 e 1.950.00 per il 2025”.

Pubblicato in Regione
Pagina 17 di 54