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La Giunta regionale ha approvato le delibere per gli aiuti sociali e gli aiuti diretti dei vettori per l'apertura di nuove rotte stabili.

 

Aiuti sociali – aiuti diretti ai passeggeri per l’abbattimento del costo del biglietto aereo

Con deliberazione della Giunta regionale n.44/15 del 14.12.2023 è stato approvato, nel rispetto della normativa europea di settore, un regime di aiuti sociali in favore dei residenti in Sardegna, da attuarsi attraverso un contributo sul prezzo del biglietto per le rotte di collegamento tra gli aeroporti situati in Sardegna e aeroporti situati all'interno dello Spazio economico europeo.

A tale scopo è stata predisposta una piattaforma informatica unica a livello regionale, dedicata alla ricezione e gestione delle richieste dell’aiuto sociale da parte dell’utenza.

Le domande per l’accesso al contributo per tutti voli fruiti a partire dal 14.12.2023 (sono esclusi i voli della continuità territoriale e cioè i collegamenti da e per i tre aeroporti sardi con gli scali di Roma-Fiumicino e Milano-Linate) potranno essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma informatica regionale che sarà operativa entro febbraio 2024.

Per l’attuazione della misura è stato previsto il coinvolgimento degli enti locali, nel rispetto dei principi di decentramento amministrativo e sussidiarietà, i quali si occuperanno di evadere le istanze presentate dai residenti attraverso l’erogazione del contributo ammissibile.

In questa prima fase i beneficiari del contributo sono individuati negli utenti residenti fino al compimento del 26° anno di età e gli over 65;

Il singolo contributo, tendente a riportare il costo del biglietto per residente alle tariffe medie applicate in continuità territoriale, partirà da un minimo di € 25,00 a tratta a fronte di una spesa compresa tra i € 100,00 e i € 125,00 e non potrà in alcun modo eccedere l’importo massimo di € 75,00 a tratta  per residente secondo il seguente schema:

Classe

Tariffa media applicata in continuità territoriale *

Tariffa libero mercato

aiuto sociale

limite inferiore

limite superiore

1

75,00

100,00

125,00

25,00

2

75,00

125,01

175,00

50,00

3

75,00

175,01

500,00

75,00

Tab.1.

* Importo comprensivo di IVA, diritti e tasse aeroportuali

 

Al fine di consentire l’accesso alla misura al maggior numero di beneficiari, ogni residente appartenente alle categorie ammesse al contributo non potrà comunque richiedere un contributo complessivamente superiore a € 500,00 per il 2023 e € 1.000,00 per il 2024.

Aiuti diretti alle compagnie per l’apertura di nuove rotte stabili

L’art.136 della legge regionale 23 ottobre 2023 n.9 “Norme in materia di aiuti per il potenziamento del traffico aereo della Sardegna” ha previsto la creazione di nuove misure di aiuto per il potenziamento del traffico aereo da e verso gli aeroporti sardi, nel rispetto della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree.

La norma ha in particolare previsto la preliminare approvazione di direttive per l’elaborazione di un programma di attività finalizzato all’attivazione dei nuovi collegamenti aerei con particolare attenzione alle rotte, all’offerta di trasporto e alla durata.

Con deliberazione n.44/14 del 14.12.2023, la Giunta regionale ha approvate tali direttive le quali dovranno ora attendere il parere della Commissione consiliare competente in materia di trasporti da esprimere entro quindici giorni; spetta quindi adesso al gruppo di lavoro interdisciplinare individuato dalla medesima delibera (composto da Direttore generale dei Trasporti, Direttore del Servizio per il trasporto marittimo e aereo e continuità territoriale, Direttore generale dell'Assessorato del Turismo, Direttore del Servizio osservatorio, ricerca e sviluppo dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e un rappresentante della SFIRS S.p.A.) l’elaborazione del programma di attività da cui scaturiranno i bandi per l’apertura di nuove rotte aeree.

La misura consiste nella concessione di aiuti diretti alle compagnie aeree fino ad un massimo del 50% dei costi aeroportuali ammissibili, ovvero dei diritti aeroportuali in relazione alla rotta, nei limiti finanziari e temporali previsti dal diritto dell’Unione europea, per l’attivazione di nuovi collegamenti, finalizzati a migliorare la connettività della Regione e a contribuire al suo sviluppo, contribuendo anche alla destagionalizzazione delle presenze turistiche, alla connessione con il mercato crocieristico e all’attività di promozione e informazione.

La Regione Sardegna ha destinato alle finalità predette la spesa di euro 5.000.000 per l'anno 2023 e di euro 10.000.000 per ciascuno degli anni 2024 e 2025, che potrebbero consentire l’attivazione di circa 10/20 nuove rotte, di cui almeno il 65% dovrà essere destinato a collegamenti di rilievo internazionale.

Questionario “Riprogettiamo la nuova continuità territoriale” sulla piattaforma Sardegna ParteciPA

L’Assessorato regionale dei trasporti è attualmente impegnato nello svolgimento delle analisi propedeutiche alla definizione del nuovo modello di continuità aerea da/per la Sardegna.

Nell’ambito di tali attività, è stata pubblicata un’indagine che risulterà fondamentale per l’efficacia di tale progetto, finalizzata all'acquisizione di informazioni da parte di chi viaggia tra la Sardegna e il resto dell'Italia.

Tale indagine ha lo scopo di comprendere se l’attuale regime di continuità territoriale aerea soddisfi le esigenze espresse dall'utenza attuale e potenziale. Servirà inoltre a raccogliere dati utili ad avviare iniziative volte a migliorare i collegamenti aerei, con particolare riferimento allo scenario attuale e/o a rotte alternative o aggiuntive, e incentivare, incrementare, potenziare l'utilizzo del vettore aereo.

La consultazione è disponibile sulla piattaforma istituzionale Sardegna ParteciPA, attraverso il linkhttps://sardegnapartecipa.regione.sardegna.it/processes/continuitaterritoriale,con l’obiettivo di suscitare ampio coinvolgimento in termini di partecipazione pubblica, considerata l’importanza che tale iniziativa riveste per l’efficacia del progetto di definizione della nuova continuità territoriale.

Il questionario, compilabile online in forma assolutamente anonima, è rivolto agli utenti che hanno viaggiato da e per la Sardegna a partire dal gennaio 2022, o che lo faranno in futuro.

La rilevazione si è aperta il 14 dicembre 2023 e si concluderà il 15 gennaio 2024.

A seguire, si svolgerà una fase che prevedrà l’analisi dei dati raccolti e la restituzione dei risultati tramite report.

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Sono stati approvati ieri dalla Giunta, su proposta dell’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, i criteri per le assegnazioni del Fondo per la montagna, destinato a Comunità Montane e Unioni di Comuni. Le risorse assegnate alla Regione Sardegna per l’annualità 2023 sono complessivamente pari a 13 milioni di euro (la Regione è già stata beneficiaria dell’importo di oltre 11 milioni di euro per l’annualità 2022, per le quali sono in corso le assegnazioni alle amministrazioni locali sarde). 
“La Regione, anche con questa misura, interviene a sostegno dei nostri territori montani, parte importante e caratterizzante dell’identità paesaggistica sarda. Si tratta di risorse destinate a sostenere, a realizzare e a promuovere interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna e misure di sostegno in favore dei comuni totalmente e parzialmente montani”, ha spiegato l’Assessore Salaris ricordando il percorso  che nel corso dell’anno lo ha visto protagonista di una serie di incontri territoriali. Incontri nel corso dei quali, ha detto, “siamo andati direttamente sui territori per dare un importante segnale di vicinanza e attenzione e per aiutare i Comuni a cogliere le opportunità legate all’Avviso, entrando così nello specifico della misura che grazie alle risorse disponibili finanzierà gli interventi di salvaguardia della montagna”.
Alimentato da trasferimenti statali (derivanti appunto dal fondo nazionale per la montagna) e da risorse regionali, il fondo ha come finalità quella di sostenere gli investimenti per la realizzazione di interventi localizzati nelle zone oggetto del bando. 
La Sardegna è la regione d’Italia che ha avuto maggiori risorse come contributo al Fondo regionale per la montagna. 
L’importo di 13 milioni è suddiviso in due capitoli. Per la prima linea di intervento (11.210.177 di euro) le risorse sono destinate a misure di prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico nei territori montani; azioni di tutela, promozione e valorizzazione delle risorse ambientali dei territori montani, anche attraverso la realizzazione delle Green Community;
interventi volti alla creazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabile, compresi quelli idroelettrici; progetti finalizzati alla salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità e allo sviluppo delle attività agro-silvo-pastorali, anche con riferimento alla filiera del legno; misure di incentivazione per la crescita sostenibile e lo sviluppo economico e sociale dei territori montani, compresi interventi di mobilità sostenibile; interventi per l’accessibilità alle infrastrutture digitali e per il rafforzamento dei servizi essenziali, con particolare riguardo a quelli socio-sanitari e dell’istruzione; iniziative volte a contrastare lo spopolamento dei territori.
Per la seconda linea di intervento (1.864.545 euro) le risorse sono destinate a interventi di rigenerazione urbana; di efficientamento energetico di edifici adibiti ad uffici pubblici; di manutenzione della viabilità; infine sono previsti interventi volti a conseguire risparmi energetici relativi all’illuminazione pubblica e iniziative volte a contrastare lo spopolamento dei territori, anche in relazione al sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali.
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La Regione, nell’ambito delle misure contro lo spopolamento, supporta la capacità imprenditoriale per favorire e sostenere lo sviluppo dei piccoli comuni. Sono state approvate ieri le direttive di attuazione che riguardano un ulteriore incentivo  all’insediamento delle attività imprenditoriali nei Comuni sotto i 3mila abitanti: entra quindi nel vivo la misura a favore delle imprese con il riconoscimento dell’utilizzo di un  credito d’imposta da utilizzarsi in compensazione con F24.
“Il contrasto allo spopolamento rappresenta uno degli obiettivi principali che la Regione Sardegna intende perseguire nel ciclo di programmazione 21-27 attraverso le proprie strategie di sviluppo territoriale – spiega il Presidente della Regione, Christian Solinas - È in questo contesto che si inseriscono le politiche per le famiglie e le imprese, tese da un lato a favorire la natalità e rallentare lo spopolamento dei comuni più piccoli e dall'altro – prosegue il Presidente - a incentivare l'attrazione degli investimenti e di nuove imprese e a contrastare la chiusura delle attività esistenti. La Sardegna – prosegue il Presidente - vive da tempo una condizione di desertificazione e declino demografico che nel corso di questa Legislatura, per la prima volta, è stata affrontata con decisione e fermezza. Oggi - conclude il Presidente Solinas – aggiungiamo un altro importante tassello nella lotta allo spopolamento, una battaglia che ci vede protagonisti”. 
Le direttive appena approvate dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, definiscono le modalità operative che si applicano alle imprese in senso stretto e a ogni forma di attività che consiste in una iniziativa produttiva (anche esercitata sotto forma di lavoro autonomo o libero professionale). 
“Entra nel vivo la misura a favore delle imprese con il riconoscimento del credito d’imposta, un importante ulteriore passo in avanti a sostegno delle imprese nei Comuni sotto i 3mila abitanti e che si aggiunge alle altre agevolazioni già erogate – spiega l’Assessore Fasolino - La Sardegna è interessata ormai da anni da processi di trasformazione che si ripercuotono sui territori più fragili, svuotati dal punto di vista demografico e sempre più poveri dal punto di vista economico – conclude l’Assessore Fasolino – è per combattere questi mali atavici che abbiamo programmato una ingente quantità di risorse individuando le tre linee d’azione più utili a dare nuova vita ai territori”. 
L’agevolazione, una delle tre previste insieme al bonus nascita e alle agevolazioni sui mutui per l’acquisto o la ristrutturazione di una casa nei Comuni sotto i 3mila abitanti, è a favore di tutte le attività consistenti in “iniziative produttive nuove o esistenti” indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Per attuare la misura la Regione dispone di 40 milioni che finanziano  la  annualità riferite al  2022 e ulteriori 40 milioni sono programmati nel 2025 per finanziare la annualità riferita al 2023: l’agevolazione, nel primo anno di attuazione, è calcolata sull’imposta dovuta nel 2022 e sugli incrementi occupazionali avutosi nel medesimo anno.
Nel dettaglio, la leva fiscale è rappresentata da agevolazioni consistenti in un credito d’imposta, fruibile a decorrere dal 2024, nella misura massima del 40% dell’imposta risultante nella dichiarazione dei redditi relativa all’annualità precedente e incrementato nella misura massima di 2.000 euro per ogni nuovo dipendente assunto, a tempo indeterminato, a far data dal 2022, nell’unità operativa del territorio oggetto del beneficio. Il regime individuato dalle direttive è il “de minimis”, fatta salva la possibilità di applicare temporaneamente regimi differenti.
Con la delibera approvata ieri è stata autorizzata l’Agenzia sarda delle entrate, l’ASE, e la Direzione Generale dei Servizi Finanziari, ognuna per quanto di competenza, a stipulare le  convenzioni e gli accordi necessari. L’Agenzia delle Entrate, in seguito alla delibera, potrà emanare una risoluzione per la definizione dei codici tributo. 
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Confermato l'accordo tra le due tonnare sarde. Tonnare Sulcitane e Carloforte Tonnare riprenderanno a collaborare riaprendo un nuovo capitolo che le vedrà lavorare ancora insieme e unite come un tempo per rappresentare la nostra Regione al meglio sul settore del tonno. Lo ha detto l’Assessore dell’Agricoltura e Pesca, Valeria Satta, al termine di un vertice svoltosi a Roma, al Ministero dell’Agricoltura.

“ Sono particolarmente felice - ha sottolineato la Satta - per questo accordo che mi ha visto da tempo  impegnata in prima persona per riavvicinare i due imprenditori e ricreare così il clima di unione e cooperazione, che da troppo tempo mancava. Un lungo e complesso lavoro che ha visto alla fine la giusta conclusione. Adesso inizia un nuovo capitolo per la valorizzazione del tonno rosso sardo in tutto il mondo. Per questo ringrazio anche il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, per l'attenzione e l'impegno prestato. Le nostre tonnare sarde, Carloforte e Portoscuso, uniche due realtà di tonnara fissa in Italia e in tutto il mediterraneo finalmente unite. Qualità ed eccellenza tutta Sarda.”

In Sardegna si trovano le ultime tonnare attive del Mediterraneo, nell’Isola di San Pietro e a Portoscuso. Qui sopravvive un rito e una tradizione unica in Italia e in tutto il Mediterraneo. Sono le uniche attive e proprietarie di licenza di pesca di tutto il Mare Nostrum. Ne esistono di attive solo in Andalusia, nel Marocco Atlantico e nell’Algarve portoghese mentre le altre restanti in Italia non sono più attive. Per tonnara si intende sia l’insieme delle reti utilizzate per la pesca del tonno rosso, sia il luogo in cui si pratica la mattanza ancora in uso in Sardegna che viene considerata da molti esperti internazionali di pesca, una pratica molto più sostenibile di altre dal punto di vista ambientale. Oggi quelle dell’Isola tabarchina e del Sulcis sono le uniche tonnare attive di tutto il Mediterraneo.

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Venerdì, 15 Dicembre 2023 11:11

Università: fondi per le sedi decentrate sarde

Le sedi Universitarie decentrate della Sardegna potranno usufruire di uno stanziamento di 7 milioni e 810 mila euro per l'anno 2023 del Fondo a favore delle sedi universitarie decentrate presenti nel territorio regionale, concernente l'anno accademico 2023/2024. Un sostegno importante alle sedi universitarie che, sottolinea il Presidente della Regione, Christian Solinas, rappresentano un presidio di formazione di importanza vitale per i territori e che aiutano i nostri giovani a prepararsi alle professioni, offrendo loro la possibilità di mantenere in Sardegna il loro patrimonio di cultura.

Per attività didattica decentrata si intende quella svolta in presenza da docenti e da studenti presso le sedi decentrate (Oristano, Nuoro, Alghero e Olbia) per il Corso di Laurea, di Laurea Magistrale e di Specializzazione. “ Gli stanziamenti destinati - ha detto l’assessore Andrea Biancareddu - devono essere impiegati dagli attori dell’università diffusa per garantire il funzionamento delle sedi universitarie che sono decentrate nonché per la realizzazione di adeguati servizi per gli studenti, incluse le attività di supporto agli Atenei nello svolgimento della proprie attività istituzionali e didattiche. La deliberazione conferma il riconoscimento ai Consorzi delle spese per la propria promozione, quelle per i servizi generali di assistenza ai docenti, quelli di assistenza agli studenti, quali ad esempio i tutor d’aula e i tutor dei laboratori nonché le spese relative alle attività di raccordo con gli Atenei e le loro strutture amministrative e didattiche.“

Nello specifico, euro 2 milioni e 587 mila euro a favore del Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna di Nuoro quale quota forfettaria per i corsi universitari istituiti presso la sede di

Nuoro. A favore del Consorzio Uno di Oristano  sono stati assegnati 2 milioni e 592 mila euro quale quota forfettaria per i corsi universitari istituiti presso la sede di Oristano. Oltre 1 milione di euro a favore del Consorzio Polo universitario di Olbia quale quota forfettaria per gli oneri gestionali, amministrativi e organizzativi dei corsi universitari istituiti dall'Università degli Studi di Sassari presso la sede di Olbia. Un altro milione di euro a favore dell'Università degli Studi di Sassari quale quota forfettaria per gli oneri didattici dei corsi universitari istituiti presso la sede di Alghero e 567 mila euro a favore dell'Università degli Studi di Sassari quale quota forfettaria per gli oneri didattici dei corsi universitari istituiti presso la sede di Olbia.

L'Assessore alla Pubblica Istruzione, Biancareddu ha sottolineato che il totale delle somme richieste dai Consorzi è inferiore rispetto a quelle assegnate per l'anno accademico 2022-2023 e osserva che il corretto impiego di risorse pubbliche richiede un processo di monitoraggio della spesa che consenta di riscontrare il rispetto dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità. Nelle more della definizione di un modello di costi omogeneo, Biancareddu ha proposto di definire in sede di Partenariato con gli attori dell'università diffusa, al fine di standardizzare i costi e valutare le reali ed effettive esigenze di spesa dei Consorzi alla base di future proposte di stanziamento

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“Grazie al progetto ‘Sardegna isola dello sport’, dopo trent’anni torna a Cagliari il grande pugilato con un evento valido per il titolo mondiale, che vede protagonista un pugile sardo. L’Isola vanta una grossa tradizione e grandi campioni, perciò sono molto contento di essere riuscito a riportare un evento pugilistico in terra sarda. Soprattutto, per il valore promozionale di questa nobile disciplina sportiva che vanta tanti appassionati sia in Sardegna che in Italia. Un’importante occasione di promozione turistica per la Sardegna, che continua ad investire negli eventi sportivi, consapevole che le dirette garantite da alcuni importanti media televisivi consentono di portare la Sardegna nelle case degli sportivi”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, in occasione della presentazione di “Cagliari boxing night”, che si terrà sabato 16 dicembre al PalaPirastu di via Rockefeller.

“Come ribadito in occasione della presentazione del ‘Piano strategico regionale del turismo’ – ha aggiunto l’assessore Chessa – gli eventi sportivi, soprattutto grazie alla realizzazione di una programmazione triennale, sono uno dei segmenti turistici indispensabili che, come Assessore del Turismo, ho individuato per raggiungere l’obiettivo della destagionalizzazione dei flussi turistici. I dati su arrivi e presenze nel 2023 mi stanno dando ragione e a breve presenteremo il calendario degli eventi per il 2024 ”.

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La Sardegna si è già espressa a suo tempo con un NO che non poteva lasciare spazio a dubbi. La riproposizione della Sardegna come sede di deposito di rifiuti nucleari – se fosse vero – sarebbe un attacco frontale che la Regione e l’intero Popolo sardo non sono disposti ad accettare. Reagiremo, senza indugio o tentennamenti, con ogni strumento democratico a disposizione.

Sarebbe inaccettabile che si calpestassero esiti referendari e specifiche norme regionali, di cui la Sardegna ha voluto dotarsi per scongiurare inaccettabili forme prevaricatorie come queste.

Prenderò immediati contatti con i vertici del Governo, per accertarmi che la leale collaborazione fra istituzioni e la correttezza dei rapporti fra Stato e Regione non sia stata compromessa.

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Portiamo a casa un altro importante risultato frutto dell’impegno che in questi anni abbiamo profuso per rendere la Sardegna protagonista assoluta nell’ambito della ricerca fisica e astronomica.
L'impegno allo stanziamento di quasi 1000 milioni di euro in 9 anni conferma che la Regione ha saputo imbastire un percorso virtuoso di programmazione che offrirà alla nostra terra una straordinaria ricaduta in termini di occupazione e coesione territoriale.

Lo dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas.

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“È stato un incontro costruttivo che ha consentito di trovare una soluzione che vedrà impegnati il Comune di Villaputzu e la Provincia del Sud Sardegna per la realizzazione, da subito e per la durata dei lavori sul ponte di ferro, di un accesso provvisorio alla statale 125 in località Sant’Angelo e della manutenzione alla viabilità comunale che porta a quell’accesso. Inoltre abbiamo ragionato su una nuova soluzione di collegamento diretto e definitivo sulla 125, una volta terminati i lavori sul ponte, che consentirà di migliorare sensibilmente le condizioni di viabilità per i cittadini del Sarrabus”. Lo dichiara l’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Pierluigi Saiu, che oggi, in assessorato, ha riunito il tavolo di confronto sulla viabilità in vista dell’intervento di manutenzione al ponte sul Flumendosa che rappresenta la principale via d’accesso a Villaputzu. Presenti all’incontro, oltre al sindaco di Villaputzu e ai sindaci dell’Unione dei Comuni del Sarrabus, il Commissario della Provincia del Sud Sardegna, il Genio civile, Anas e Adis.

Per ciò che riguarda le risorse disponibili l’assessore Saiu precisa: “Vorrei ricordare che per i lavori di messa in sicurezza del Ponte, nei primi 30 giorni di mandato da assessore, ho previsto lo stanziamento di 1,8 milioni di euro, programmando apposite risorse del bilancio regionale. A gennaio abbiamo poi ricevuto dal Ministero dell’Ambiente un altro milione e ottocentomila euro, nell’ambito di una serie di interventi prioritari indicati dalla Regione tra cui venne inserito, appunto, anche l’intervento di messa in sicurezza del ponte. Grazie alle maggiori risorse disponibili la Provincia potrà inoltre programmare doppi turni di lavoro per accelerare i tempi di esecuzione degli interventi di manutenzione sull’attraversamento”.

Per ciò che attiene la viabilità alternativa l’assessore Saiu spiega: “Sarà ora compito della Provincia predisporre quanto necessario per la realizzazione dell’accesso sulla SS125 in località Sant’Angelo come prosecuzione della viabilità comunale che sarà interessata dalla manutenzione e della quale dovrà occuparsi il Comune di Villaputzu. Superate le necessità dettate dai lavori sul ponte abbiamo anche pensato con Anas a una soluzione definitiva con la realizzazione di uno svincolo per Villaputzu dalla statale”.

“L’obiettivo dell’incontro di oggi – conclude l’assessore – era quello di trovare soluzioni in grado di dare risposte alle esigenze di mobilità dei cittadini nel territorio del Sarrabus. Lo abbiamo fatto con le risorse già a nostra diposizione e non posso che essere soddisfatto”.

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Sono stati assegnati i primi 3 milioni e 900 mila euro per la realizzazione delle attività di indagine, a partire da quelle strutturali (statiche e sismiche), e per le attività propedeutiche alla progettazione su 62 edifici scolastici della Sardegna.

Si conclude così la prima fase di attuazione della Legge regionale n. 17 del 27/10/2021 che ha autorizzato l’istituzione del fondo di rotazione per l’anticipazione delle spese di progettazione e per le relative indagini propedeutiche alla realizzazione di interventi di edilizia scolastica. Tutte le domande ammissibili sono state finanziate grazie allo stanziamento di ulteriori 1,5 milioni di euro.

“Si tratta di un investimento economico importante, sottolinea l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, che abbiamo voluto per permettere al maggior numero possibile di Enti di approfondire la conoscenza strutturale, impiantistica e degli spazi degli edifici scolastici in modo da poter sviluppare una progettualità in grado di rispondere alle reali esigenze infrastrutturali e qualitative della scuola”.

In totale sono 40 i Comuni interessati con la Città Metropolitana di Cagliari che, con i finanziamenti appena disposti, potranno realizzare indagini sulla sicurezza degli edifici scolastici e avviare le attività necessarie per la predisposizione dei primi livelli di progettazione degli interventi di riqualificazione degli edifici. 

Le attività appena concluse si inseriscono nell’ambito del piano straordinario di edilizia scolastica Iscol@, in tale contesto le attività di indagine assumono una rilevanza strategica in quanto attività propedeutiche all’avvio dei successivi interventi per il miglioramento della qualità degli spazi scolastici e per la loro funzionalità rispetto alle esigenze didattiche. I Comuni con questo finanziamento potranno predisporre il documento di indirizzo alla progettazione (DIP) redatto sulla base di un’analisi puntuale dei fabbisogni come i quantitativi degli spazi educativi, la valutazione di vulnerabilità sismica, i rilievi architettonici e impiantistici, la diagnosi energetica e in generale di tutte le indagini utili e necessarie in funzione della tipologia di intervento.

Si tratta di un finanziamento che assume una rilevanza strategica nell'attuale momento di programmazione e attuazione di interventi finanziati a valere sulle risorse nazionali ed europee. Gli Enti Locali si potranno infatti dotare di un parco progetti di edilizia scolastica immediatamente utilizzabile per l'attuazione rapida ed efficace degli interventi per i quali  saranno, inoltre, quantificate puntualmente le risorse economiche necessarie.

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