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L’assessore regionale degli Affari Generali Andreina Farris, delegata dal Presidente della Regione Christian Solinas, fuori sede per impegni istituzionali, e il Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Ivano Gabrielli, a nome del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, hanno sottoscritto oggi a Cagliari un accordo di collaborazione sulla prevenzione dei crimini informatici.

L'accordo prevede uno scambio di servizi resi dalle due istituzioni, Regione e Ministero dell’Interno, volto a contrastare gli attacchi cibernetici.

La collaborazione si concretizzerà, da parte regionale, attraverso l’interconnessione alla Rete Telematica della Regione, con una connessione a banda ultra larga per il tramite del progetto Kentos, dei centri della Polizia postale presenti nel territorio regionale. Dall’altra, questo stesso inserimento dei centri della Postale, costituirà un concreto rafforzamento delle difese davanti alle minacce di natura cibernetica nei confronti dei sistemi informativi e delle infrastrutture critiche gestite dalla Regione Sardegna e garantirà, contestualmente, anche i necessari livelli di cooperazione istituzionale in materia di difesa del perimetro di sicurezza nazionale.

L’accordo siglato oggi formalizza un percorso di collaborazione già avviato tra il Computer Security Incident Response Team (CSIRT) della Direzione Generale Innovazione e Sicurezza IT e il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C). volto al potenziamento della capacità di risposta nel contrasto agli accessi illeciti, e quindi contenere i livelli di rischio relativi all’interruzione di servizi di pubblica utilità, all’indebita sottrazione di informazioni e, più in generale, a fronteggiare gli attacchi cibernetici mirati a compromettere la sicurezza del “sistema paese”.

L’accordo prevede, inoltre, la realizzazione di iniziative congiunte di formazione per la promozione e diffusione in tutto il sistema regionale di un adeguato livello di consapevolezza sui rischi e i pericoli connessi alla rete.

“Il Protocollo firmato oggi segna un ulteriore fondamentale passo nell’impegno della Polizia di Stato nella tutela di cittadini ed istituzioni, con particolare riferimento alla protezione delle infrastrutture critiche informatizzate che erogano servizi essenziali per il Paese, mission specifica della Polizia Postale” - così il Direttore della Polizia Postale Gabrielli – “e struttura una sinergia operativa in risposta ad istanze di sicurezza che, con la digitalizzazione di pressoché tutti i servizi, risultano ormai essenziali per la più completa tutela dei diritti dei cittadini”.

Negli ultimi anni – è stato sottolineato dall’assessore Farris a margine della firma dell’accordo - la Regione Sardegna si è trovata ad affrontare sfide senza precedenti nell'ambito della cyber-security, in un contesto segnato da una crescente insicurezza a livello internazionale e nazionale. L’accelerata digitalizzazione ha portato a un aumento esponenziale delle minacce informatiche, evidenziando la necessità di migliorare gli standard di sicurezza e di reazione dei sistemi regionali. In questo scenario complesso, la Regione si è distinta per la sua visione strategica, e per le scelte adottate sotto il profilo organizzativo, infrastrutturale, gestionale, formativo. L'accordo con il Ministero dell’Interno contribuisce a rafforzare concretamente la cooperazione con le altre istituzioni in materia di sicurezza digitale e a consolidare il processo di transizione digitale della Regione”.

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La Sardegna è la prima regione in Italia dove le carni fresche a marchio Igp hanno un impatto economico maggiore rispetto al resto d’Italia. Per l’isola per il 2022 è quantificato infatti in ben 38 milioni di euro, seguita dalla Toscana con 20 milioni. L’agnello di Sardegna Igp è inoltre la seconda carne fresca in Italia a marchio per produzione certificata (nella Penisola sono in tutto 6 le carni fresche certificate con un valore alla produzione totale di 103 milioni di euro nel 2022). È quanto emerge dal XXI Rapporto Ismea Qualivita 2023 pubblicato a dicembre. Un impatto economico ottenuto grazie alla grande rete di produttori e produttrici (le donne rappresentano il 25% degli oltre 5mila consorziati, con il 15% di under 35) che fanno capo al Consorzio di tutela che ha sede a Macomer. Nel 2022 sono state infatti prodotte e immesse nel mercato 4478 tonnellate di carni certificate di Agnello di Sardegna Igp per un totale di 38 milioni di euro di valore alla produzione (+ 8,3% in più rispetto al 2021), 61 milioni di euro di valore al consumo (+ 3,1% rispetto al 2021) e 12 milioni di euro di valore all’export (+5,5% rispetto al 2021). A livello nazionale è la seconda carne in Italia dopo il Vitellone bianco dell’Appennino centrale Igp, ed è seguita dall’Abbacchio romano Igp che si attesta a 862 tonnellate prodotte nel 2022 per un valore alla produzione di 6,3 milioni di euro. L’altra Igp ovina in Italia, l’Agnello del Centro Italia Igp, con 675 tonnellate e 5 milioni di euro di valore alla produzione è al quarto posto.
L’agnello di Sardegna Igp ha contribuito nel 2022 a portare la Sardegna al 5 posto in Italia in quanto a valore economico dato dalla produzione di prodotti a marchio IGP e DOC attestato su 423 milioni di euro di impatto economico sull’isola, valore che nel 2022 è cresciuto del 22%. Cifre che territorialmente hanno portato Sassari e Nuoro ad avere rispettivamente il 16esimo e 17esimo posto nella top 20 delle province italiane. “Numeri che si commentano da soli e danno appunto la misura di quanto sia importante la nostra filiera certificata – commenta Battista Cualbu, presidente del Consorzio -. I dati del 2022 saranno superati da quelli del 2023 anno in cui abbiamo investito numerose risorse in quanto  a promozione. Risorse destinate a presentarci al meglio davanti a mercati internazionali per i quali abbiamo lavorato con ulteriori certificazioni, portando il prodotto in numerose fiere ed eventi”.  
“Ad esempio con il finanziamento dal progetto europeo “Agnello di Sardegna IGP: buono, sano e garantito” – spiega il direttore Alessandro Mazzette - che prevede tra gli obiettivi quello di raccontare la qualità e le proprietà di prodotti come il nostro siamo riusciti ad ampliare il ventaglio promozionale arrivando a far conoscere i nostri prodotti a numerose fasce di pubblico. Iniziativa co-finanziata nell’ambito del programma europeo per la promozione di prodotti agroalimentari sotto lo slogan “Enjoy, It’s from Europe”, con azioni dentro e fuori i confini dell’Europa. Importante per il 2024 sarà la partecipazione alla Fiera internazionale  Foodex Japan che si terrà a Tokyo tra il 5 e l'8 marzo, evento a cui prendiamo parte insieme all'Istituto del Commercio Estero convinti che le nostre carni abbiamo tutte le caratteristiche per essere apprezzate anche nel mercato Asiatico”.

 
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L’assessore dell’Agricoltura, Valeria Satta, ha inviato oggi al Ministero delle politiche agricole un'ulteriore nota con la quale chiede il concreto intervento su diverse importanti questioni considerate strategiche per il rilancio dell’economia della Sardegna.

In particolare, l'assessore Satta ha sollecitato con forza che il Ministero si faccia parte diligente per compensare concretamente le penalizzazioni, “vere e proprie ingiustizie”, subite dalla Sardegna all’interno della nuova PAC, la politica agricola comune.

"Mi preme ricordare le battaglie che i pastori hanno fatto in questi anni per rivendicare le ingiustizie che la Sardegna ha subito nella nuova PAC. Battaglie per l'esclusione dell'ovicaprino dall’ecoschema 1 livello 2, la mancata convergenza dei valori dei titoli al valore della media nazionale e la riduzione di 115 milioni paragonando un quinquennio tra vecchia e nuova programmazione sul totale della spesa pubblica del CSR.

Non ultimo la manifestazione che fecero il 20 ottobre 2022 in Consiglio Regionale per portare avanti quelle istanze”.

Dal momento del mio insediamento - tiene a sottolineare l'assessore Satta - dopo un lavoro congiunto e di collaborazione tra le parti, stante l'urgenza in cui il comparto agricolo versava, si è deciso di mettere in Finanziaria i 115 milioni mancanti direttamente dal Bilancio Regionale, ad integrazione della dotazione CSR 2023-2027 destinata al benessere animale, all'indennità compensativa e agli investimenti, pari a 23 milioni per ogni annualità 2023-2027.

Comunico - aggiunge - che in data 21/11/2023 è stata trasmessa al Ministero dell’Agricoltura la proposta di ripartizione di queste risorse.

Tale intervento si è reso necessario - spiega l'esponente della giunta - per garantire nella nuova programmazione le risorse utili all’indennità compensativa, al fine di evitare la riduzione prevista del 30%. Inoltre, con questa integrazione si garantisce il sostegno per la misura SRA30 “Benessere animale” per tutte e 5 annualità considerato che le risorse attualmente disponibili sarebbero state sufficienti a finanziarne solo 4.

Specifico che sempre per la misura SRA30 "Benessere Animale" per la quale era prevista una riduzione sul valore degli UBA oggetto di finanziamento, si è intervenuti con l'aggiunta di 20 euro/UBA a premio per tutte le specie, cercando così di mantenere invariati gli importi come riconosciuti nella precedente programmazione.

Infine è presente un'integrazione di risorse finanziarie sulla parte degli investimenti.

Continuerò a sollecitare il Ministero dell'Agricoltura - rassicura l'assessore Satta - affinché possa riconoscere le giuste compensazioni alla nostra regione e ringrazio ancora i pastori per aver portato avanti le giuste battaglie contro le ingiustizie subite".

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Si chiama “Sardegna Academy. Formare per l’occupazione e la qualità del lavoro”, il nuovo bando appena pubblicato dall’Aspal per sostenere e incentivare la creazione di reti stabili (Academy) composte da imprese del settore nautico e altri enti come gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e agenzie formative.

È un'iniziativa sperimentale per rispondere alla crescente richiesta di nuove opportunità formative in un settore in continua espansione, caratterizzato da crescenti necessità di competenze professionali adeguate.

“L’intervento mira a promuovere la formazione di alta qualità e a favorire contemporaneamente l'accesso a opportunità lavorative significative - spiega Ada Lai, assessore regionale al Lavoro. “Questi progetti - continua - non solo rispondono alla richiesta crescente del mercato del lavoro, ma contribuiscono anche a colmare il divario tra le competenze richieste e quelle attualmente disponibili, garantendo un allineamento più efficace tra l'offerta formativa e le esigenze dinamiche del settore nautico in evoluzione."

La sperimentazione prevede un ruolo centrale delle aziende che possono proporre percorsi formativi ad hoc assieme agli enti formativi.

"Questo approccio integrato, che coinvolge attivamente imprese, istituzioni educative e agenzie formative, - afferma Maika Aversano, direttrice generale dell’Aspal - crea un ecosistema collaborativo che può rispondere in maniera efficace alla crescente domanda di professionalità qualificate, costruendo allo stesso tempo un impatto positivo a lungo termine sul tessuto economico e sociale.

L’avviso prevede che la costituzione dell’Academy avvenga sulla base di una proposta progettuale che può essere presentata da un partenariato (due o più imprese, in collaborazione con Agenzie Formative Accreditate e/o ITS Academy operanti in Sardegna, nella forma di ATI/ATS costituita o da costituire). Le proposte si potranno presentare a partire dall’8 gennaio e fino al primo marzo 2024 e verranno poi valutate da una commissione.

Le Academy proporranno i propri percorsi formativi in cui saranno previste importanti esperienze in azienda, sia durante il percorso formativo con un approccio Work based learning (WBL) che post formazione, con lo strumento del tirocinio extracurricolare di 6 mesi, per creare le professionalità della nautica del futuro.

La giunta regionale ha messo a disposizione per l’avviso un milione di euro. La dimensione del finanziamento per ogni Academy che ne fa richiesta dipenderà dal numero dei percorsi formativi proposti, dal numero delle ore per ciascun percorso formativo, dal numero degli allievi, e dai costi del percorso formativo/tirocinio

L’Avviso e i relativi allegati sono disponibili sul sito istituzionale dell’ASPAL nella sezione avvisi pubblici bit.ly/avvisoacademysettorenautico

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Partiranno il prossimo 5 gennaio anche nell’Isola, i saldi invernali. Le promozioni andranno avanti per 60 giorni. Secondo le stime dell'Ufficio Studi Confcommercio si tratta di un giro d’affari nell’Isola di oltre 31 milioni nel Sud Sardegna (lo scorso anno 32,8).
Lo shopping interesserà 155mila nel Sud Sardegna. Mediamente una famiglia (che conta 2,25 componenti, 2,3 a livello nazionale) spenderà 198 euro (212 euro nel 2022).
La spesa per ogni sardo sarà di 90 euro. “L’inizio dei saldi a febbraio avrebbe sicuramente agevolato il commercio”, spiega il direttore di Confcommercio Sud Sardegna Giuseppe Scura, “oggi l’offerta per il consumatore è maggiore rispetto agli scorsi anni, rimodellata con le attuali condizioni meteorologiche. Il mondo del commercio oggi è cambiato più che mai, sempre di più,
anche i cosiddetti negozi di vicinato si attrezzano con le vendite online”. Secondo l’associazione di categoria “mancano ancora i controlli nei confronti di chi propone le
vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno, a discapito di coloro che rispettano le regole e attendono i periodi giusti, imposti per legge”.

Le regole per il corretto acquisto degli articoli in saldo:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

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Approvata la Finanziaria tecnica: per il 2024 è previsto uno stanziamento di 10 miliardi e 600 milioni circa, per il 2025 uno stanziamento di 10 miliardi e 200 milioni circa, e per il 2026 di 9 miliardi e 600 milioni circa. 
“Con questa ultima Finanziaria evitiamo l’esercizio provvisorio e permettiamo alla Sardegna di proseguire il cammino virtuoso che ha caratterizzato i conti pubblici e lo sviluppo della nostra Isola nel corso della Legislatura”, ha spiegato il Presidente della Regione, Christian Solinas. “Dopo questi cinque anni di governo caratterizzati da criticità ed eventi imprevedibili come la pandemia e la crisi che ne è conseguita, grazie alle misure messe in campo dalla Regione per sostenere il sistema, la Sardegna può guardare con maggior serenità e ottimismo al futuro”, ha concluso il Presidente.
Impegno, senso di responsabilità e unità d’intenti della Giunta i principi richiamati dall’Assessore del Bilancio, Giuseppe Fasolino. “Grazie all’impegno profuso in questi anni e alla piena condivisione delle azioni da porre in essere per il bene della Sardegna e dei sardi si chiude l’ultima legge di bilancio della Legislatura. Si tratta di un provvedimento che conferma quando avviato e riprende gli stanziamenti dei precedenti provvedimenti ma che lascia sicuramente conti in ordine e misure volte a garantire uno sviluppo futuro e duraturo dell’economia sarda”.
Particolare apprezzamento è stato espresso dall’Assessore degli Enti Pubblici, Aldo Salaris sul comparto unico. “Con la giornata odierna si segna finalmente un percorso di giustizia ed equità. Con 52 milioni di euro si avvia la realizzazione del comparto unico che mancava dal 2006, con l’obiettivo di armonizzare il trattamento economico e giuridico dei dipendenti degli Enti locali a quello del personale del sistema Regione”, ha dichiarato l’Assessore Salaris.
 

 

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Ripensare il mondo della formazione professionale per calarla meglio sulle esigenze dei territori: è lo scopo delle Accademie di Formazione volute dall’Assessorato del Lavoro della Regione, la cui istituzione è stata approvata con una delibera di Giunta nel corso dell’ultima seduta.

“Mettiamo in atto una vera e propria rivoluzione nel sistema della formazione professionale mediante l’istituzione delle Accademie” afferma il Presidente della Regione, Christian Solinas. “La formazione professionale è uno strumento mirato allo sviluppo di capacità professionali dedicate, che in questo modo saranno sempre più calate sui territori in cui il personale formato andrà ad inserirsi, rispondendo meglio alle esigenze delle comunità. Il primo settore coinvolto sarà quello della filiera agroalimentare, ambito dalla forte connotazione identitaria e base della nostra economia”. 

La delibera approva infatti l’attuazione della prima “Accademia di formazione”, relativa ad una specifica filiera produttiva, in questo caso l’Agroalimentare, da effettuarsi in Azienda in collaborazione con le agenzie formative. Si rivolge sia al personale interno che a disoccupati e lavoratori del territorio, che intendano formarsi o aggiornarsi nel campo dell’agroalimentare.

Per tale misura sono stati stanziati 8 milioni e mezzo con l’ultima variazione di bilancio, destinati a varie categorie produttive (dallo spettacolo all’artigianato, dalla nautica ai mestieri identitari (come la filiera del cavallo), all’audiovisivo, dal turismo alla cultura, alla conduzione delle aziende). Le risorse sono incrementabili coi fondi europei a disposizione dell’Assessorato del lavoro.

“Le ‘Accademie’ di formazione specifica – spiega l’assessore del Lavoro, Ada Lai “sono rivolte alle filiere di attività produttive, e vengono attuate nelle aziende: questo costituisce una vera rivoluzione culturale della Formazione, perché rispondendo alle esigenze economiche dei territori e delle comunità, forniscono un supporto alle imprese nella valorizzazione dei propri livelli produttivi e qualitativi, e creano opportunità di lavoro sicuro. Un circuito virtuoso, foriero di benessere e che costituirà quindi uno strumento fondamentale per evitare lo spopolamento dei territori”.

Gli avvisi per l’attuazione delle Accademie di Formazione saranno esitati nei primi mesi dell’anno 2024.

Nella stessa delibera si prevede di destinare la quota ancora disponibile delle risorse relative al Programma integrato plurifondo per il lavoro LavorRAS, per l’annualità 2023, pari a euro 307.482,06 (ad integrazione del fondo di premialità di euro 450.000.00, così come costituito con la Deliberazione di 41/24 del 1.12.2023).

Il fondo è destinato a consentire la previsione di premialità in caso di ‘placement’ all’interno degli avvisi di formazione professionale di prossima pubblicazione, a vantaggio della Agenzie formative che avranno proposto percorsi in Azienda a conclusione dei quali i soggetti frequentanti trovano occupazione con contratti di lavoro subordinato (a tempo indeterminato, o determinato di almeno 6 mesi) o apprendistato, entro 120 giorni dalla conclusione del percorso.

“Con tale misura – dichiara l’Assessore Lai – si lega sempre più la formazione all’ottenimento concreto del lavoro nelle Imprese valorizzando le professionalità e gli sforzi formativi specifici in Azienda per la creazione di lavoro “sicuro”.

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Una Sardegna in crescita: tra il 2019 e il 2022, i redditi delle famiglie sarde sono aumentati del 10,4%. È quanto emerge dall’analisi del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne e Unioncamere sulle stime 2022 del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, misura della capacità di spesa della popolazione residente in Italia.

“La Sardegna ha superato con forza e tenacia la sfida della pandemia – afferma il Presidente della Regione, Christian Solinas. “Lo studio di Unioncamere dimostra come il Sud sia in crescita in Italia e la Sardegna è tra le regioni che registrano un incremento maggiore della disponibilità di spesa delle famiglie. Il sistema imprenditoriale sardo ha dimostrato in questi anni una capacità di resilienza straordinaria, portando avanti le attività e salvaguardando i posti di lavoro in condizioni di estrema difficoltà. Questo ha fatto sì che l’economia dell’isola continuasse a crescere. Il lavoro fatto in questi anni come Giunta regionale – continua il Presidente – è servito ad accompagnare e supportare l’equilibrio di un sistema che rischiava di essere fortemente compromesso da una crisi senza precedenti, causata dalla pandemia prima e dal conflitto in Ucraina poi, con il conseguente aumento dei prezzi, in particolare quelli dell’energia. Politiche mirate ci hanno consentito di far pesare il meno possibile sui sardi gli effetti di una congiuntura senza precedenti”.

Complessivamente, lo studio dell’Istituto Tagliacarne evidenzia una diminuzione del divario tra il Sud e il resto del Paese per quanto riguarda i redditi delle famiglie nei 4 anni compresi tra il 2019 e il 2022.

Il reddito disponibile pro-capite al Sud ha recuperato terreno, anche per effetto delle politiche redistributive: se i 14.432 euro del 2019 rappresentavano il 74,9% del valore medio italiano, i 16.046 euro del 2022 ne costituiscono il 76,0%: un quadro che restituisce l’immagine di un paese meno diseguale rispetto alla geografia del Pil. Se il processo inflattivo in questi anni ha colpito più il Mezzogiorno del resto d’Italia, contribuendo ad ampliare i divari del potere di acquisto reale, risulta chiaro dallo studio come occorra ancora intervenire sulla “crescita della base produttiva per assicurare una occupazione di maggiore qualità e una più elevata consistenza del reddito delle famiglie fuoriuscendo dalle situazioni di precarietà oggi più diffuse nel Meridione”, come ha evidenziato il Direttore generale del Centro Studi Tagliacarne Gaetano Fausto Esposito.

In generale sono tutte del Sud le regioni che presentano gli incrementi del reddito delle famiglie più consistenti tra il 2019 e il 2022 a prezzi correnti: in Sardegna, così come in Puglia, si registra una crescita del +10,4%. Anche la graduatoria provinciale vede la presenza di ben sei province meridionali tra le prime dieci per variazioni di reddito registrate nel 2022 rispetto al pre-Covid: tra queste, vi sono il Sud Sardegna con un +11,9% e la Provincia di Oristano con +11,2%.

“Si tratta – afferma il Presidente Solinas – di una crescita forte, che ci consente di guardare al futuro con ottimismo. Questo non significa adagiarsi sui risultati raggiunti ma prendere atto del buon lavoro fatto per perseguire gli obiettivi. La nostra Isola – conclude – ha già dimostrato di possedere specificità uniche che la rendono attrattiva per investimenti e progetti all’avanguardia sotto molti punti di vista. Pertanto ci auguriamo di poter continuare ad accompagnarla in questa meritata fase di ascesa”.

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 La Giunta Solinas, nel corso dell’ultima seduta, ha destinato, su proposta dell’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, ulteriori 3 milioni di euro, stanziati nell’ultima variazione di bilancio in aggiunta ai 10 milioni già disponibili, per l’acquisto e fornitura di dispositivi per il monitoraggio della glicemia a favore delle persone con diabete in Sardegna. Le risorse, secondo quanto disposto dalla delibera, che conferma le linee di indirizzo sulla prescrivibilità dei dispositivi, serviranno a estendere ulteriormente la possibilità di arruolamento dei pazienti insulino-trattati all’uso delle nuove tecnologie per la misurazione della glicemia.

“La Sardegna è fra le regioni al mondo in cui il diabete registra l’incidenza più elevata. Le nuove tecnologie per il monitoraggio della glicemia – dichiara l’assessore Doria – rappresentano uno strumento in grado di rendere questa patologia più gestibile, con ricadute importanti in termini di qualità della vita. Negli ultimi anni la Regione ha investito un gran numero di risorse per poter consentire a tutti i diabetici dell’Isola l’accesso ai moderni dispositivi, lettori e sensori, per la misurazione della glicemia, da prima, nel 2021, con lo stanziamento di 4 milioni di euro l’anno e una programmazione pluriennale poi incrementata, nel 2022, a 10 milioni di euro l’anno e oggi a 13 milioni di euro. Oltre all’estensione nella platea degli adulti, con questi fondi è stato garantito l’accesso ai dispositivi soprattutto ai giovani in età pediatrica, nella fascia dai quattro ai diciassette anni, ed è stata assicurata la continuità della prescrizione nella transizione in età adulta. Oggi, grazie all’aumento delle risorse disponibili il sistema sanitario regionale è in grado di raggiungere ancora più persone con le nuove tecnologie”.

“Per rispondere alle necessità delle persone con diabete e garantire le cure e l’assistenza migliori nell’Isola siamo costantemente al lavoro con i rappresentanti dei pazienti e gli specialisti all’interno della Consulta regionale diabetologica”, conclude l’assessore Doria.

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 Le opere di Giuseppe Biasi, di proprietà regionale e oggi custodite nei locali dell’ex convento del Carmelo di Sassari, nelle more dell’ultimazione del Museo per l’arte del ‘900 e del Contemporaneo di Sassari, andranno in prestito temporaneo alla Pinacoteca Nazionale di Sassari che potrà quindi esporle. La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, d’intesa con l’Assessore regionale dei Beni Culturali, Andrea Biancareddu, ha dato il via libera alla stipula di una Convenzione con la Direzione Generale Musei Sardegna finalizzata appunto all’esposizione delle opere dell’artista sardo, uno dei più importanti del Novecento, presso la Pinacoteca Nazionale di Sassari, prevedendo il comodato d’uso gratuito della durata di un anno eventualmente rinnovabile. 
“Sassari potrà esibire al mondo le oltre 200 opere di un suo artista”, ha annunciato l’Assessore Salaris. “Nelle more della realizzazione del Museo era doveroso trovare soluzioni che consentissero l’esposizione al pubblico delle opere di Giuseppe Biasi, in considerazione soprattutto dell’alto valore artistico e culturale che rappresentano – ha proseguito l’Assessore Salaris – Oggi possiamo finalmente dire che la città di Sassari, i sassaresi e i sardi tutti avranno la possibilità di apprezzare da vicino parte di quel patrimonio straordinario che è rappresentato dalle opere di Biasi”.
L'assessore Salaris a luglio nel corso di un incontro finalizzato a fare il punto della situazione sulla realizzazione e gestione dei musei Tavolara (dal marzo scorso in comodato al Comune di Sassari) e del Carmelo (di proprietà della Provincia di Sassari).aveva chiesto che venisse verificato lo stato di conservazione dell'intera collezione per valutare proprio la possibilità che i dipinti siano resi fruibili al pubblico. Ieri l’atto formale che sblocca la situazione.
L’Assessore Salaris ha proposto alla Giunta regionale di dare mandato alla Direzione Generale degli Enti Locali affinché mediante i servizi competenti proceda alla stipula di una Convenzione con la Direzione Generale Musei Sardegna finalizzata all’esposizione delle opere. Considerato poi che l’esposizione al pubblico risulta di preminente interesse della Regione, è stato anche dato mandato alla Direzione Generale di procedere alla stipula di un’apposita polizza di assicurazione dei beni per tutta la durata del prestito e di organizzare il trasporto sicuro delle opere nella sede espositiva (e il ritiro delle opere al termine del prestito).
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