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 Bruno Perra, 60 anni,  è il nuovo presidente del Coni della Sardegna. Succede alla storica guida comitato olimpico nazionale italiano dell’Isola, Gianfranco Fara, scomparso a novembre del 2019.  Il numero uno della Federbasket isolana è stato al secondo turno di votazioni, questa mattina al THotel di Cagliari,  con 30 voti,  contro i 26 del suo sfidante, il presidente di Federgolf Stefano Arrica.

Il primo giuro di voti si era chiuso in parità 28 a 28: un risultato che aveva del clamoroso perché nessuno degli schieramenti in campo si aspettava questo dato.

Dopo un giro di consultazioni, è arrivato il verdetto dell’urna. Felice per la vittoria il neo presidente: “Sono  molto emozionato”, ha commentato Perra, “sarò il presidente di tutti gli sport”.

 

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L’8 marzo, secondo i dati riportati dalla Centrale Operativa regionale per l’emergenza (Cor.Sa), sono sbarcati in Sardegna 2.506 passeggeri. Di questi 1.157 si sono sottoposti al tampone antigenico negli scali, all’interno delle apposite aree presidiate dagli operatori di Ares-Ats, 118 e Protezione Civile. Un caso di positività è stato confermato al tampone molecolare.
È il bilancio definitivo della prima giornata dei controlli, effettuati ieri sui passeggeri in arrivo nei porti e negli aeroporti dell’Isola in ottemperanza alle misure a contrasto della diffusione del Covid-19 contenute nell’Ordinanza del Presidente della Regione, Christian Solinas. Quattro complessivamente i porti in cui ieri si è svolta l’attività di controllo (Porto Torres, Santa Teresa Gallura, Golfo Aranci e Olbia. Nessun dato invece per il porto di Cagliari, dove ieri non si sono registrati sbarchi), tre gli aeroporti (Alghero, Olbia e Cagliari)
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ll presidente della Regione Christian Solinas ha firmato, nella serata di ieri, due importanti ordinanze in materia di contrasto e prevenzione della diffusione epidemiologica da Covid-19 in Sardegna. Le misure contenute in entrambi i provvedimenti saranno effettive da lunedì 8 marzo.

Così come anticipato dallo stesso Presidente, a partire dalla prossima settimana e fino al 24 marzo, saranno in vigore nuove regole per chi arriva in Sardegna al fine di impedire una nuova crescita dei contagi nell'Isola, oggi unica regione in Italia a essere classificata a 'rischio basso'. Ai viaggiatori in arrivo, via mare o via aerea, sarà richiesta la registrazione tramite la sezione dedicata nel portale istituzionale della Regione o dall'app 'Sardegna Sicura' disponibile per i dispositivi mobili. All'atto della registrazione, che dovrà essere verificata agli imbarchi, i viaggiatori potranno certificare di essere stati immunizzati tramite vaccinazione (cioè di aver ricevuto entrambe le dosi previste) o di essersi sottoposti a test diagnostico con tampone antigenico o molecolare con esito negativo "eseguito – si legge nel provvedimento – non oltre le 48 ore dalla partenza.

Le persone non vaccinate o che non avessero fatto il test prima dell'arrivo in Sardegna, avranno tre opzioni per adempiere alle prescrizioni indicate nell'ordinanza: sottoporsi al tampone antigenico all'arrivo, presso gli appositi spazi dedicati all'interno di porti e aeroporti, con l'obbligo, in caso di esito negativo, di ripetere il test dopo cinque giorni; sottoporsi a tampone molecolare in una struttura autorizzata (pubblica o privata) entro 48 ore dall'ingresso nell'Isola; mettersi in isolamento al proprio domicilio per dieci giorni, avendo cura di darne comunicazione al proprio medico di famiglia, al pediatra di libera scelta, o per i non residenti all'Azienda sanitaria territorialmente competente per il tramite del numero verde.

La seconda ordinanza, in vigore fino al 15 marzo salvo eventuali proroghe determinate dall'andamento epidemiologico, stabilisce il limite di riempimento su tutti i mezzi del trasporto pubblico locale che, a esclusione del trasporto scolastico dedicato, non potranno trasportare più del 50% dei passeggeri consentiti. Il Presidente ha inoltre definito le modalità della didattica per le scuole secondarie di secondo grado in modo che "almeno al 50% e fino a un massimo del 75% della popolazione studentesca – è riportato nell'Ordinanza – sia garantita l'attività didattica in presenza, comunque in misura non superiore a quella consolidata alla data odierna". Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l'utilizzo di laboratori e per "mantenere una relazione educativa – si legge – che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali", secondo quanto previsto dalle disposizioni nazionali. Continua a svolgersi integralmente in presenza l'attività didattica per i servizi educativi per l'infanzia, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione, mentre è prevista per le università, così come le istituzioni di altra formazione artistica musicale e coreutica, la predisposizione di piani per lo svolgimento delle attività in presenza e a distanza che tengano conto dell'evoluzione del quadro pandemico.

"La Sardegna, prima e attualmente unica regione a essere stata classifica in zona bianca – dichiara il Presidente Solinas – ha il diritto di tornare alla normalità attraverso un percorso graduale che difenda gli importanti risultati raggiunti con grande sacrificio. Il virus è ancora una minaccia e servirà mantenere tutte le precauzioni possibili per uscire dall'emergenza nei tempi più brevi. Continua incessantemente il nostro impegno contro il Covid-19, per i sardi, per i tanti studenti del nostro territorio e per tutte quelle persone che troneranno in Sardegna e che potranno farlo in sicurezza".

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“Un incontro proficuo per esaminare i temi del rinnovo contrattuale, delle progressioni orizzontali e della riclassificazione. A breve, trattandosi di obiettivi importanti, darò gli indirizzi al Coran per avviare il tavolo”. Lo ha detto l’assessore regionale del Personale, Valeria Satta, al termine della riunione con le organizzazioni sindacali rappresentative dei tre comparti dell’amministrazione regionale, dirigenti, dipendenti e Corpo forestale.

“Per quanto riguarda il rinnovo del contratto, sono state già stanziate le risorse per il prossimo triennio, da ripartire tra il comparto separato del Corpo forestale, quello dei dirigenti e quello dei dipendenti regionali. Abbiamo affrontato anche il tema delle progressioni orizzontali, mentre per la riclassificazione del personale regionale, attesa da più di dieci anni, ho invitato le organizzazioni sindacali a presentare le proprie proposte. E’ necessario procedere in tempi brevi per adeguare l’articolazione del personale alle esigenze di un lavoro più efficiente ed efficace”.

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La campagna di screening 'Sardi e sicuri' conclude la terza tappa nell'Isola con il pieno raggiungimento del target. Nel Medio Campidano sono stati eseguiti complessivamente 24.613 tamponi antigenici: 12.760 nella giornata di sabato (404 tamponi in più rispetto a quelli comunicati a fine serata) e 11.853 domenica. Per il monitoraggio, che si è concentrato in un solo weekend, sono stati impiegati unicamente i tamponi antigenici a immunofluorescenza di ultima generazione e alta sensibilità al virus.

Confermate dal test molecolare tre positività al Covid-19 rilevate nella prima giornata, mentre sono attesi per lunedì gli esiti sui tamponi di verifica eseguiti domenica.

Ventotto i comuni del Medio Campidano che hanno partecipato allo screening promosso dalla Regione e condotto da Ares-Ats, 103 i comuni della Sardegna coinvolti dall'avvio del progetto, per oltre 150mila test eseguiti.

“Lo screening – dichiara il presidente della Regione Christian Solinas – prosegue rispettando le attese grazie al prezioso impegno di tutte le forze in campo. Ancora una volta raccogliamo una grande risposta dal territorio, il segnale di un'Isola che non si arrende alla pandemia. 'Sardi e sicuri' si conferma una forza capace di unire cittadini, volontari, sistema sanitario e istituzioni, insieme nella lotta contro il virus. Abbiamo realizzato un modello che funziona, efficace ed efficiente, capace di adeguarsi alle diverse necessità e il monitoraggio continuerà finché non avremo coperto tutta la Sardegna”.

In concomitanza con lo screening, nel corso del weekend, sono stati circa 3.000 (su un target compreso fra i 3.000 e 3.500) gli ultraottantenni vaccinati, tra cui diversi centenari. “Una sfida non facile sul piano organizzativo e logistico – dichiara l'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – portata avanti con successo grazie a un imponente lavoro di squadra. Il contributo dei sindaci e degli operatori sanitari, in particolare, è stato fondamentale. Test e vaccini rappresentano un irrinunciabile arma contro il Covid-19 e il nostro impegno su questi due fronti è totale”.

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Il presidente della regione Christian Solinas era atteso alle 16 di mercoledì 17 febbraio in consiglio regionale per illustrare i progetti sardi per il recovery fund. Non si è presentato e in aula è scoppiato il caos.

La seduta è stata aperta dal presidente del Consiglio, Michele Pais, che dopo le formalità di rito ha concesso parola all’onorevole Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, che ha detto: “Ci state prendendo in giro calpestando il semplice diritto di entrare in quest’Aula e di incidere sulle decisioni care ai sardi. Su nostra richiesta, da mesi, il presidente Solinas aveva fissato una data e un orario e nonostante il tempo sia scaduto il presidente Solinas non è ancora in aula. Non è rispettoso convocare alle 16 una riunione e presentarsi forse alle 19: è indecoroso. Si può spostare a domani una riunione così importante”.

Durissimo l’on. Giorgio Oppi (Udc), rivolto al presidente Pais: “Lei ha sbagliato tutto perché ha consentito che si commemorasse il padre di un consigliere regionale, per carità, e non mio fratello. Ha ragione l’opposizione, anche noi ce ne andiamo. Qui nessuno è fesso. Abbiamo il diritto di verificare tutti i progetti e sarebbe meglio che lei aggiornasse a domattina i lavori”.

Ha preso la parola l’on. Franco Mula (capogruppo del Psd’Az) e ha invitato l’opposizione al dialogo. Per l’on. Desirè Manca (Cinque stelle) “ci sono 206 progetti presentati dal presidente Solinas, che non mi avete voluto consegnare. Siamo qui dalle 16 e alle 18.20 di Solinas non c’è traccia. Di cosa stiamo Parlando? Noi vogliamo i progetti e le azioni, non un ordine del giorno come quello di cui parla l’on. Mula”.

A seguire l’on. Massimo Zedda (Progressisti), che ha espresso le sue condoglianze all’on. Oppi e ha invitato la maggioranza a “un momento di sintesi dove verificare i progetti. C’è il rischio che i vostri progetti siano irricevibili per la Presidenza del Consiglio. Tirate fuori dati e idee per lo sviluppo della Sardegna per i prossimi 30 anni”.

Il presidente Pais ha aggiornato la seduta dopo aver detto: “Il dibattito era incalanato su una strada corretta per valutare i progetti con un gruppo di lavoro costituito per questo.  Non stiamo discutendo delle sorti della destra o della sinistra ma di quelle della Sardegna, che riguardano tutti noi. Evitiamo animosità e contrapposizioni e cerchiamo di lavorare con serenità. Visto che non ci sono le condizioni per affrontare oggi il tema aggiorno i lavori agli esiti di una conferenza di capigruppo che terremo anche stasera stessa”.

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Quasi metà delle risorse sono destinate alla sanità, per la lotta al Covid. Ma la Regione, nello stilare la manovra finanziaria da 8,8 miliardi che arriverà martedì in consiglio regionale, ha cercato di trovare un equilibrio per non intaccare capitoli di spesa fondamentali in altri settori. 

Sono 3,7 miliardi di euro le risorse destinate alla sanità e alla tutela della salute, per complessivi 11 miliardi nel triennio 2021-2023 (quasi il 50% dell’intera manovra). Potenziata la dotazione finanziaria per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza (Lea), con un incremento di 100 milioni rispetto al 2020. Crescono quindi gli investimenti, in particolare per rispondere alle necessità rese ancora più pressanti dall’emergenza Covid e viene, contestualmente, rafforzata anche la presenza sanitaria sui territori con lo stanziamento di 4,6 milioni di euro a integrazione delle risorse per la medicina specialistica ambulatoriale. “La pandemia ci ha costretto ad affrontare, anche dal punto di vista sanitario, un periodo di profonde trasformazioni a cui sono inevitabilmente seguite misure straordinarie messe in campo per arginare gli effetti della crisi, che con la Finanziaria abbiamo voluto confermare e arricchire”, ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas commentando le misure relative alla sanità e alle politiche sociali contenute nella manovra. “Pur permanendo un approccio orientato a sostenere lo sviluppo complessivo e sistemico già avviato nel 2020, la nuova programmazione è stata fortemente influenzata dalla pandemia, che ancora oggi impone misure restrittive e richiama alla massima prudenza – continua il Presidente – Il Covid ha comportato lo stravolgimento degli ospedali e delle altre strutture: con il mutamento degli stili di vita sono cambiate le esigenze dei pazienti, con l’introduzione di tecnologie e nuovi protocolli sanitari è cambiata la formazione del personale. Con questa manovra, la cui spesa sanitaria rappresenta quella con maggiore incidenza sul bilancio regionale, si confermano risorse importanti e altre se ne mettono in campo per sostenere le famiglie sarde e garantire la tenuta del sistema sanitario della Sardegna, con un'attenzione particolare a quei territori in passato troppo trascurati”, ha concluso il Presidente.

A favore dei pazienti diabetici della Sardegna è stata autorizzata la spesa per di 4 milioni, per ciascun anno nel triennio in corso, per l’acquisto di dispositivi di misurazione della glicemia, che rappresenta una delle misure più attese e di sicuro una delle novità della manovra. Dopo anni d’attesa, grazie a uno stanziamento di un milione di euro, potrà finalmente essere attivato l’Hub unico del farmaco, strumento che consentirà una gestione più efficiente e snella della distribuzione dei farmaci sul territorio.

Massima attenzione alle persone più fragili: 328 milioni di euro le risorse stanziate per le politiche sociali e la famiglia, di cui oltre 250 destinati a sostegno di interventi per la disabilità, finanziamenti per cui la Sardegna si posiziona fra le regioni più virtuose. Confermata la dotazione del Fondo regionale per la non autosufficienza per cui è stata prevista una programmazione pluriennale per circa 694 milioni sul 2021, 2022 e 2023. Di questi, confermati nel 2021 gli oltre 231 milioni di euro destinati al Fondo che andranno a integrarsi con le risorse nazionali per l’attuazione di misure come ‘Ritornare a casa’, i programmi personalizzati a favore di persone con grave disabilità, compresi gli interventi previsti dalla legge 162 del 1998, le azioni di integrazione socio-sanitaria e gli interventi rivolti a persone affette da particolari patologie (leggi di settore).

"È un disegno di legge, aggiunge l'assessore alla Sanità Mario Nieddu, che ha l'obiettivo di restituire ai cittadini servizi sempre più efficienti e cure moderne, in un sistema che sia realmente vicino alle esigenze dei sardi. Abbiamo lavorato e continueremo a lavorare per un sistema sanitario e socio-sanitario che garantisca assistenza a tutti, senza lasciare nessuno indietro”.

Intanto però  la Regione tutela il valore sociale, ricreativo e della salute che lo sport rappresenta, destinando risorse ad hoc per le tipologie di imprese sportive che più a lungo sono state interessate dalle restrizioni. Particolare attenzione, nella Finanziaria che a inizio settimana verrà esaminata dall’Aula del Consiglio, è infatti stata dedicata alle imprese di uno dei settori più colpiti dalla crisi sanitaria ed economica, quello sportivo, in virtù delle chiusure a inizio pandemia e di quelle più recenti.

Per l’anno in corso è stata autorizzata la spesa nel limite complessivo di 2.500.000 euro finalizzata alla concessione di un contributo a fondo perduto a favore delle società e associazioni iscritte all’Albo regionale delle società sportive a copertura delle spese di gestione sostenute nei mesi di chiusura durante l'emergenza epidemiologica Covid-19 e per garantire la ripartenza. Nel dettaglio, 1.500.000 euro sono stati destinati alle palestre e alle scuole di danza affiliate ad una Federazione ovvero ad Ente di promozione sportiva. Si tratta di strutture che tra chiusure, riaperture con adeguamento alle norme sanitarie nazionali che hanno seguito la prima e più feroce fase del Covid e poi nuovamente chiusure, hanno pagato il prezzo più alto.  Ai Centri sportivi natatori della Sardegna affiliati alla Federazione italiana Nuoto, alla Federazione italiana nuoto paralimpico, alla Federazione italiana sport disabilità intellettivo relazionale oppure ad un Ente di promozione sportiva è stato invece destinato 1.000.000 di euro.

Limitatamente al 2021 è stata autorizzata la spesa complessiva di 4.500.000 di euro per la concessione di contributi per la corrente stagione sportiva a favore del settore sportivo regionale e di 4.250.000 euro a favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche aventi sede operativa in Sardegna.

Nonostante minori entrate da trasferimento nazionali, si è pensato anche agli enti locali, con  600 milioni per il Fondo Unico per gli Enti locali e 25 milioni destinati alle sofferenze finanziarie e salvaguardia degli equilibri degli Enti locali, misure decise dalla Giunta regionale nella Finanziaria all’esame delle Commissioni e che a giorni verrà discussa dall’Aula del Consiglio. “Siamo consapevoli delle difficoltà del momento e conosciamo da vicino le conseguenze che la pandemia ha avuto per le casse di Comuni ed Enti locali. È per questo motivo – ha continuato il Solinas – che pur approvando una Finanziaria snella abbiamo considerato questa misura necessaria per continuare a garantire la salute del sistema sardo”.

Dall’analisi macroeconomica sulla Sardegna che ha preceduto la predisposizione della manovra è infatti risultato evidente l’impatto della crisi sul tessuto economico e sociale sardo, anche in riferimento agli Enti locali che senza la volontà politica di riconfermare l’ammontare del fondo per il prossimo triennio (552.871.000 per ciascuno degli anni 2021,2022, 2023) si sarebbero visti costretti ad attivare ulteriori razionalizzazioni delle spese, con conseguenti tagli sui servizi e aumento dei tributi locali.

Complessivamente, l’articolo 2 della Finanziaria conferma il riparto di spese previsto dal Fondo Unico per gli Enti locali. Sono garantiti 484.705.120 a favore dei comuni; 65.565.880 per il riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna); 600.000 a favore della provincia di Nuoro per il funzionamento del museo MAN; 600.000 per gli studi di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica in materia di difesa del suolo; 1.400.000 a favore della città metropolitana di Cagliari.

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Abbandonati e per troppo tempo dimenticati, 13 edifici di proprietà regionale saranno rimessi a nuovo e valorizzati. Ex caserme e ville storiche, da Cagliari a La Maddalena, saranno restaurate e inserite in un circuito storico-turistico. È questo quanto prevede il piano di valorizzazione degli immobili del patrimonio regionale, approvato con delibera della giunta regionale proposta  dall’assessore agli Enti Locali Quirico Sanna.

Nell’elenco delle priorità spiccano edifici di grande prestigio come Villa Laura a Cagliari, realizzata nei primi anni del Novecento non lontano dalla grotta della Vipera, con vista sulla necropoli punica di Tuvixeddu. Vista mozzafiato anche per l’ex palazzina ufficiali di Calamosca composto da 10 unità residenziali che si affacciano sulla scogliera.

Sullo splendido mare de La Maddalena insiste invece l’ex ospedale militare, dalla storia travagliata. Realizzato agli inizia della Seconda guerra mondiale, successivamente usato come centro di assistenza medica per i dipendenti della Difesa, nel 2008 è stato restaurato e riconvertito in vista del famigerato G8 del 2009. L’evento che aveva trasformato l’isola in un cantiere, era poi stato spostato frettolosamente a L’Aquila distrutta dal terribile terremoto. Da allora la struttura ha conosciuto solo abbandono e polemiche.

Sono invece immerse nel verde l’Hotel Villafiorita di Sorgono (Nuoro) - costruito nel 1955 e circondato da un parco-giardino di quasi 6mila metri quadrati – l’ex seminario pontificio di Cuglieri (Oristano) - un complesso immenso realizzato negli anni Venti e circondato da un’area verde di oltre 16mila metri quadrati – e l’ex compendio immobiliare di Foresta di Burgos (Sassari) con i suoi 19 ettari di estensione complessiva nella zona degli altipiani del Goceano, comprende anche un maneggio. 

Di grande valore storico è l’ex carcere di Castiadas (Sud Sardegna) proprio al centro del paese e costituito da diversi edifici, così come l’ex villa del direttore depositi penitenziali di Arborea (Oristano) inaugurata nel 1928 e inizialmente destinata al direttore della Società bonifiche sarde. Nell’elenco figurano anche la caserma Trieste di Cagliari realizzata nei primi anni Quaranta; l’ex batteria capitana di Quartu Sant’Elena (Sud Sardegna); l’ex cantina di Castiadas; l’ex vivaio forestale di Gran Torre a Oristano e i fabbricati dell’ex aeronautica di Bari Sardo (Nuoro) che ricadono in un’area di pregio.

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Questa mattina, gli assessori regionali del Personale, Valeria Satta, e della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, hanno partecipato (in videoconferenza) al primo tavolo di contrattazione separata con le sigle sindacali per esporre gli indirizzi da approvare in Giunta regionale prima degli incontri per il nuovo contratto regionale del Corpo forestale davanti al Coran, dando così completa attuazione alla Legge regionale, approvata lo scorso anno, che ha introdotto un comparto separato di contrattazione.

“Vogliamo consentire al Corpo forestale di disporre di una disciplina contrattuale adeguata al rilievo del ruolo ed alla delicatezza del lavoro svolto nel territorio, perciò era importante dare immediato avvio alla trattativa – ha detto l’assessore Satta – Tra i temi, si dovrà dare priorità all’adeguamento dell’indennità di funzione. Altri punti importanti sono quelli dell’orario di lavoro, di un nuovo regolamento disciplinare, della formazione e del trattamento retributivo. Argomenti che andranno definiti tenendo conto delle esigenze del Corpo forestale e, per quanto possibile, degli istituti dettati per il corpo di polizia”.

“Dopo 30 anni di attesa – ha aggiunto l’assessore Lampis – la Giunta regionale ha disposto di inserire in legge l’assegnazione dell’indennità di funzione, consentendo la risoluzione di una battaglia che le donne e gli uomini del Corpo forestale portavano avanti da allora. Oggi, abbiamo provato a dare indirizzi precisi rispetto alle priorità che la Giunta intende dare al Coran, anche sulla base del nuovo contratto collettivo regionale, e vogliamo arrivare preparati prima della nuova campagna antincendio”.

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È partita oggi nel Nuorese la seconda tappa della campagna di screening ‘Sardi e sicuri’, il progetto della Regione, condotto da Ares-Ats, con la collaborazione del professor Andrea Crisanti, microbiologo e ordinario dell'Università degli studi di Padova. La ‘macchina’ dei test per la rilevazione del virus Sars-cov-2 è stata messa in moto alle 8.30 nelle aree designate all'interno dei 52 Comuni della provincia. I punti allestiti sono almeno uno per Comune, sette per la sola Nuoro.

I test si svolgeranno in quattro giornate, due turni suddivisi in altrettanti weekend. Una sola giornata per ciascun turno nei centri più piccoli: per i Comuni di Loculi, Noragugume e Osidda il primo turno si svolgerà solo oggi, mentre a Lei, Onanì e Onifai nella giornata di domani.

I test antigenici rapidi saranno ripetuti nel prossimo weekend su tutte le persone risultate negative al virus. In entrambi i turni i soggetti che dovessero risultare positivi saranno immediatamente testati con il tampone molecolare per confermare l'eventuale infezione e consentire il tracciamento dei contatti stretti.

Il target: la popolazione a esclusione dei minori di 10 anni, per un numero di test stimato tra i 70mila e i 100mila tamponi.

“Prosegue un progetto in cui crediamo con forza. L’obiettivo – dichiara il presidente della Regione Christian Solinas – è l’abbattimento della circolazione virale, che ci consentirà di portare l’Isola fuori dall’emergenza il più rapidamente possibile. Oggi che la Sardegna vede un generale miglioramento dei dati riferibili alla pandemia è fondamentale consolidare i risultati raggiunti per poter successivamente invertire l’andamento della curva dei contagi”.

Una grande opportunità per la Sardegna: “Puntiamo a un risultato importante che può essere raggiunto solo con il contributo di tutte le istituzioni e dei cittadini”, dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu. "Abbiamo avviato un’azione sinergica di tutti gli attori in campo - prosegue l'assessore - e la collaborazione del territorio sarà, anche in questa fase, un elemento chiave. Inoltre la città di Nuoro sarà il banco di prova per testare il nostro modello su un grande centro urbano. Ribadiamo la nostra attenzione per la sanità nuorese, non solo in ragione dell’emergenza Covid. La salute dei cittadini è la nostra priorità".

Si rafforza il modello inaugurato in Ogliastra. Test anche per gli studenti delle scuole, che potranno sottoporsi al tampone volontariamente e gratuitamente negli spazi organizzati presso gli istituti. Si punta a un maggiore coinvolgimento della fascia d’età 14-18 anni: 2.700 gli studenti già iscritti agli elenchi per l’esecuzione dei test, ma si stima potranno essere il doppio (anche chi non ha effettuato la prenotazione potrà richiedere l'esecuzione del test).

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