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Innovazione, sostenibilità e buone pratiche sono state al centro dell’incontro tra una delegazione sud coreana e Sardegna Ricerche. Si è appena conclusa la visita del Kidi - Korea Island Development Institute – che stamane era al Parco scientifico e tecnologico di Pula (Cagliari) per conoscere le attività e le strategie per un’innovazione sostenibile messe in campo da Sardegna Ricerche. «È significativo che il Kidi abbia scelto Sardegna Ricerche come prima tappa del suo tour tra i principali enti delle isole del Mediterraneo. Oggi abbiamo gettato le basi per una futura e proficua collaborazione sui temi che ci stanno a cuore: innovazione e sviluppo sostenibile», ha evidenziato Maria Assunta Serra, direttore generale di Sardegna Ricerche. Il Kidi, che fa capo al ministero dell’Interno della Repubblica di Corea, ha tra i suoi obiettivi quello far crescere e migliorare l’economia sostenibile delle sue circa 4000 isole. «Il Kidi è il primo centro in assoluto totalmente dedicato allo sviluppo delle isole. Siamo onorati di essere stati ricevuti da Sardegna Ricerche e certi di aver aperto la strada per le prossime collaborazioni», ha sottolineato Oh Dong-Ho, presidente del Kidi.

All’incontro hanno partecipato anche il centro di Programmazione regionale e l’assessorato regionale all’Ambiente che, con Sardegna Ricerche, hanno illustrato i diversi progetti legati alla sostenibilità. Al termine del meeting la delegazione si è recata al CRS4 per conoscere il centro di ricerca e sviluppo. Giacomo Cao, amministratore unico del CRS4: «Abbiamo accolto con grande piacere la delegazione sud coreana e auspichiamo l’instaurarsi di fecondi rapporti non solo sulle tematiche tecnico-scientifiche di competenza del Centro ma anche su argomenti particolarmente innovativi nei quali potremo essere coinvolti in futuro». 

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Oltre 98 milioni di euro investiti in innovazione e più di 550 imprese sarde finanziate. È ricco e articolato il bilancio dei fondi Por-Fesr 2014-2020 gestiti da Sardegna Ricerche che ha coordinato decine di progetti e gestito centinaia di incentivi a favore delle aziende e delle pubbliche amministrazioni sarde. L’agenzia ha puntato sui settori più all’avanguardia senza mai dimenticare quelli tradizionali, con l’obiettivo di sostenere e rilanciare l’economia isolana.

Più nel dettaglio: oltre 23 milioni di euro sono stati investiti per sostenere e valorizzare l’economia e l’innovazione delle micro, piccole e medie imprese e per le attività che operano nel turismo. Con quasi 15 milioni di euro sono invece state finanziate le attività collaborative tra enti pubblici, università e aziende consorziati verso un obiettivo di innovazione. Da qui nascono i progetti cluster bottom up – nuovi food e birre artigianali – e Top down per le tecnologie sostenibili che hanno coinvolto e fatto collaborare 495 aziende.

Quasi 8 milioni di euro sono stati investiti in progetti che – grazie agli appalti di innovazione – riescono a dare risposte tecnologiche alle necessità delle pubbliche amministrazioni che non trovano soluzioni sul mercato. Da qui nascono i lampioni intelligenti voluti dal Comune di Monserrato per migliorare il traffico. Attraverso dei sensori collegati con la centrale della polizia municipale, i lampioni segnalano le lunghe code o gli incidenti stradali, consentendo un intervento mirato alle forze dell’ordine. Con le barriere smart il Comune di Pula ha trovato il sistema per tutelare la laguna di Nora. Si tratta di sbarramenti capaci di gestire gli scambi tra mare e laguna anche in caso di alluvioni o forti piogge per evitare danni all’ecosistema e alle imprese della zona. L’Areus era invece alla ricerca di un sistema per garantire volo e atterraggio sicuro all’elisoccorso anche in caso di condizioni meteo avverse. Sempre con i bandi di innovazione, l’Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari ha realizzato uno strumento per stadiare il tumore al colon retto – ossia valutare e definire lo stadio del cancro - e garantire così una diagnosi precoce capace di salvare molte vite.

Oltre 40 milioni di euro sono stati impiegati nei progetti complessi: agroindustria, aerospazio, ICT, biomedicina, bioeconomia e reti intelligenti che hanno dato vita a molteplici programmi: dall’uso dei satelliti in agricoltura alla nautica green, dalla rilevazione dei big-data nelle città fino all’edilizia a impatto zero. Tra i progetti finanziati anche quelli nati per ripensare il turismo in chiave sostenibile e collaborativa con reti di imprese che hanno dato vita ai ciclo-percorsi legati all’archeologia, alle vacanze esperienziali o all’astro-turismo che punta a far conoscere la bellezza del cielo stellato della Sardegna libero da inquinamento luminoso. A questi si aggiungono tutti gli studi sviluppati durante la pandemia proprio per contrastare il Covid-19 come i materiali virus repellenti, gli strumenti per le rilevazioni rapide di positività e lo spray nasale anti-virus.

 Al sostegno delle Start-up, con bandi specifici per far crescere la creatività delle iniziative economiche più all’avanguardia, sono andati 9 milioni di euro. Da qui sono nati il tombino intelligente capace di prevenire le alluvioni, l’eco-pelle per l’alta moda realizzata con gli scarti della lavorazione del sughero o l’app che incentiva stili di vita salutari. A questi si aggiungono poco più di 3 milioni di euro, investiti nelle nuove imprese innovative.

«La gestione dei fondi Por-Fesr è un’attività molto complessa che impegna quotidianamente Sardegna Ricerche. Non si tratta solo di finanziare delle pratiche, ma di seguire dei progetti dall’idea alla realizzazione. Il nostro supporto è costante: mettiamo a disposizione di imprese e pubbliche amministrazioni le conoscenze dei nostri professionisti oltre che laboratori e strutture. Inoltre offriamo supporto sul fronte burocratico per la gestione delle non semplici rendicontazioni. Ci stiamo organizzando per affrontare al meglio le sfide che arriveranno dai nuovi fondi Por-Fesr 2021-27», ha evidenziato Maria Assunta Serra, direttore generale di Sardegna Ricerche.

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Sardegna Ricerche organizza il Laboratorio di progettazione di manufatti con la Ricamatrice Digitale. L'iniziativa rientra tra le attività realizzate da Sardegna Ricerche all'interno della Manifattura Tabacchi di Cagliari nei propri spazi CRAFT e FabLab.

Il Laboratorio, che avrà una durata complessiva di sette giornate comprese tra il 21 marzo e il 4 aprile, sarà articolato in tre moduli e consentirà ai partecipanti di acquisire una metodologia di progetto che mette al centro le possibilità del digitale in ambito tessile, decorativo (utilizzo su carta e simili) o dell'accessorio in generale (sughero, pelle).

Possono presentare domanda di partecipazione entro le ore 12:00 del 17 marzo 2023 artigiani, designer, professionisti, studenti e ricercatori residenti/operanti in Sardegna e titolari di imprese con sede legale e operativa nel territorio sardo.

https://www.sardegnaricerche.it/index.php?xsl=370&s=447118&v=2&c=3169&nc=1&sc=&qr=1&qp=2&vd=2&t=3&sb=1

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Lo Sportello Startup di Sardegna Ricerche organizza il corso teorico-pratico "Design for Business". L'iniziativa formativa intende trasmettere le tecniche di base del processo di progettazione, dall'inquadramento del problema agli strumenti per la progettazione grafica e la prototipazione. L'obiettivo è quello di formare figure professionali in grado di elaborare nuove soluzioni di business. Il corso, progettato con il coinvolgimento di The Net Value, è rivolto a persone che lavorano in aziende innovative o in startup, a neolaureati e professionisti. Il corso, della durata complessiva di 56 ore, si svolgerà in modalità mista, combinando lezioni teorico-pratiche online con attività in aula. Sono otto i moduli formativi in programma, più un evento conclusivo di presentazione dei lavori e discussione dei risultati.

Tra i temi affrontati ci sono ad esempio le tecniche di "go to market": MVP (Minime Viable Product) e lean startup, i principi della user experience, tecniche di prototipazione rapida e tecniche di pitch. Sono previste inoltre sessioni di mentoring individuali o di gruppo. Il corso si svolgerà indicativamente tra aprile e luglio e prevede la partecipazione di un massimo di 20 persone. Possono presentare domanda entro le ore 12:00 del 15 marzo i laureati residenti in Sardegna in possesso dei requisiti indicati nell'Avviso pubblico.

https://www.sardegnaricerche.it/index.php?xsl=370&s=446522&v=2&c=3169&nc=1&sc=&qr=1&qp=2&vd=2&t=3&sb=1

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Sardegna Ricerche ha pubblicato l’avviso "FaberArt – Suoni & Musica", finalizzato allo sviluppo di prototipi funzionanti di dispositivi sonori e musicali con le tecniche della fabbricazione digitale. Il bando è rivolto ad artigiani digitali, musicisti e costruttori di strumenti musicali, programmatori e appassionati di elettronica che saranno assistiti, dal punto di vista tecnico ed economico, nello sviluppo e nella realizzazione del prototipo.

La direttrice generale di Sardegna Ricerche, Maria Assunta Serra, riassume così le finalità del bando: “Attraverso questa iniziativa Sardegna Ricerche mette le competenze del FabLab a disposizione di un settore, quello musicale e dell’elaborazione del suono, in cui creatività e sapienza artigianale si coniugano con l’innovazione tecnologica. Ai partecipanti daremo l’opportunità di accrescere il proprio bagaglio di competenze tecniche e sviluppare le proprie idee fino alla fase prototipale. I servizi di Sardegna Ricerche potranno poi accompagnarli nelle fasi della verifica della brevettabilità dell’idea e della creazione d’impresa.”

A titolo indicativo i dispositivi sviluppati potranno essere strumenti musicali e dispositivi sonori appartenenti alle seguenti tipologie: strumenti musicali acustici; sintetizzatori, drum machine e simili; giocattoli musicali e dispositivi sonori interattivi; sperimentazioni sonore da fonti e materiali alternativi.

Possono presentare domanda diplomati o laureati residenti in Sardegna in possesso dei requisiti indicati nell'avviso. La presentazione delle candidature deve avvenire entro le ore 12:00 del 10 marzo 2023 secondo le modalità indicate nell'avviso.

All’atto della domanda i candidati dovranno presentare un progetto di massima, che, se supererà la prima selezione, consentirà la partecipazione ad un percorso formativo intensivo, propedeutico alla stesura del progetto definitivo che, dopo la seconda selezione, sarà ammesso al finanziamento.

Il percorso formativo si svolgerà nell’arco di due mesi e prevede una serie di workshop tematici e seminari, oltre a consulenze specifiche in merito ai singoli progetti proposti. A tal fine il FabLab Sardegna Ricerche metterà a disposizione gli esperti che cureranno la formazione iniziale e forniranno assistenza su: tecniche di modellazione 3D e di fabbricazione digitale; tecniche di costruzione di dispositivi sonori acustici ed elettronici; coding per microcontrollori, ecc.

Alla conclusione del percorso i partecipanti potranno sottoporre la proposta definitiva alla commissione giudicatrice che assegnerà ai progetti migliori una somma sino a 5000 euro a copertura dei costi di realizzazione.

L’Avviso pubblico con l’elenco dei requisiti per la partecipazione, i criteri di valutazione e i moduli per la candidatura, sono disponibile sul sito di Sardegna Ricerche alla sezione “Bandi” (www.sardegnaricerche.it). Per informazioni ci si può rivolgere a Danilo Spiga (email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel. +39 070.9243.1).

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Uno spazio per l’arte e la creatività. È questo il futuro del cineteatro dell’ex Manifattura tabacchi di viale Regina Margherita a Cagliari che rinascerà a nuova vita grazie al progetto di recupero e ristrutturazione avviato da Sardegna Ricerche su impulso della Giunta Regionale. L’Immobile di proprietà della Regione è sottoposto a tutela secondo il Codice dei Beni Culturali e del  Paesaggio e dunque le attività di recupero sono sottoposte al parere della Soprintendenza.

Insieme allo storico salone del dopolavoro - noto in seguito come cinema “Due palme” - sarà ripensata anche la sovrastante terrazza panoramica che, con i suoi oltre 700 metri quadrati vista mare,  sarà destinata a eventi di rilievo capaci di attirare anche i turisti. 

L’obiettivo è quello di offrire alla città un luogo che, caratterizzato da una forte identità storica e architettonica, possa accogliere esposizioni, eventi o manifestazioni legati principalmente alle arti applicate come il design, la moda, la grafica, la comunicazione, la fotografia, l’artigianato artistico fino ad arrivare ai brevetti industriali di particolare interesse. Uno spazio dove allestire mostre e dove potrà trovare casa ed esposto al pubblico anche l’importante patrimonio artistico di proprietà della Regione.

Con il bando di Sardegna Ricerche che, a seguito di autorizzazione della Giunta, ha già stanziato quattro milioni di euro, prende il via la prima fase della rinascita di uno spazio storico che, dopo il recupero, sarà adeguato ai migliori standard di accessibilità e sostenibilità con tutta la strumentazione necessaria per farne un luogo per eventi a disposizione della Sardegna. 

«L’ex cineteatro diventerà un elemento centrale della Fabbrica della Creatività nella  ex Manifattura Tabacchi. Stiamo lavorando da 2 anni con non poche difficoltà per poter ridare vita a un luogo così importante al centro della città di Cagliari. Ci piacerebbe anche poter rivedere gli spazi, abbattendo quel grande muro che ad oggi separa Manifattura dalla città e aprirla verso il mare con una bellissima piazza - ha sottolineato il direttore generale di Sardegna Ricerche Maria Assunta Serra - e l’ idea è stata condivisa con la Regione, con la Soprintendenza e con il Comune di Cagliari.” Ad oggi sono conclusi tutti gli studi e analisi strutturali e si sta per pubblicare la gara per la progettazione.

L’ex Manifattura di Cagliari è nata alla fine Quattrocento come monastero per poi diventare, dopo alterne vicende, sede di una fabbrica di tabacchi già nella seconda metà del Settecento.

Alla fine del XIX secolo la Manifattura Tabacchi di Cagliari è una delle più grandi fabbriche della città, che nel 1896 conta oltre 650 dipendenti, per la maggior parte donne. Con la crescita della produzione, furono necessari diversi ampliamenti e alla fabbrica si aggiunse l’edificio che ospitò prima i locali del “dopolavoro” aziendale, inaugurato nel 1931. Gli ultimi ampliamenti, contenuti, sono stati eseguiti nel dopoguerra per riparare i danni inferti dai bombardamenti aerei del 1943. Il complesso della Manifattura Tabacchi di Cagliari ha chiuso definitivamente i battenti nel dicembre del 2001 per poi divenire proprietà della Regione Sardegna, che nel 2016 lo ha affidato a Sardegna Ricerche in aderenza al finanziamento comunitario appositamente stanziato da Bruxelles per farne un grande Hub regionale dell’innovazione, l’Innovation Living Lab, centro di divulgazione della scienza,  creazioni artistiche, cinematografiche  e culturali.

 
 
 
 
 
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mprese 4.0 grazie ai manager dell’innovazione. Al via il corso per “Digital innovation manager” promosso da Sardegna Ricerche. L’obiettivo è creare figure professionali capaci di guidare le aziende nei cambiamenti tecnologici ed economici. Il corso – aperto a laureati in ingegneria, architettura, economia, informatica e scienze matematiche, fisiche, chimiche – prevede 100 ore di formazione con la realizzazione di un project work finale da presentare all'evento di chiusura. Il percorso si articola da marzo a settembre 2023 con 56 ore di lezioni a distanza, 36 ore in presenza nella sede di Pula e 8 ore di visite in centri specializzati. I posti disponibili sono solo 25 per questo è previsto un processo di selezione dei candidati sulla base della valutazione dei titoli, del curriculum vitae e di un colloquio. È possibile inoltrare le domande entro il prossimo 13 febbraio.

Il “Digital innovation manager” è una figura strategica e sempre più richiesta dalle aziende alle prese con un mondo economico e tecnologico che corre e cambia sempre più repentinamente. Da qui la necessità dei manager dell’innovazione, figure professionali formate per comprendere, gestire e favorire l'innovazione e quindi guidare gli aggiornamenti e aumentare la competitività delle imprese.

Tutti i dettagli al link:

https://www.sardegnaricerche.it/index.php?xsl=558&tipodoc=3&s=13&v=9&c=4200&c1=4200&id=103476&va=

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Sardegna Ricerche dà il via alla terza fase del progetto Centro di eccellenza sull'energia pulita “Ceep-3” della Sotacarbo, che punta alla completa decarbonizzazione del sistema energetico. Un investimento sul futuro dell'Isola e del pianeta quello di Sardegna Ricerche che, su mandato dell’assessore regionale alla Programmazione Giuseppe Fasolino, ha destinato 2 milioni di euro per avviare l’ultima tappa del Ceep-3 per la produzione di energia dagli scarti e la trasformazione della CO2 in una risorsa.

Il Centro di eccellenza sull'energia pulita di Carbonia prevede la realizzazione di un’infrastruttura per lo sviluppo di tecnologie avanzate finalizzate alla produzione di energia da materiali di scarto e da fonti rinnovabili, oltre che al riutilizzo in chiave energetica dell’anidride carbonica (CO2). Quest’ultima, dunque, non sarebbe più un problema ma diventerebbe una risorsa. Il tutto generando un'economia circolare a emissioni zero.

Una ricerca all'avanguardia contro i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale quella avviata dall’accordo siglato tra Maria Assunta Serra, commissario straordinario di Sardegna Ricerche, e Mario Porcu, presidente di Sotacarbo.

«Quello dell'energia è un tema strategico per il futuro della Sardegna e delle sue imprese, in termini di costi e sostenibilità. Per questo abbiamo ritenuto importante sostenere in maniera più incisiva queste attività e quello firmato tra il commissario di Sardegna Ricerche e il presidente di Sotacarbo è un accordo importante: guarda allo sviluppo senza dimenticare l’ambiente», sottolinea l’assessore Fasolino.

In ambito regionale, la principale ricaduta industriale è rappresentata dalle applicazioni nel settore dell'accumulo di energia convertita in combustibili liquidi rinnovabili, capaci di sostituire quelli fossili, liberando la Sardegna dai problemi di isolamento.

«Con questo progetto prosegue il percorso avviato per sviluppare nel centro ricerche di Carbonia sistemi e impianti innovativi per la produzione di idrogeno da rifiuti plastici e di metanolo rinnovabile, anche grazie alla tecnologia qui brevettata», ricorda Mario Porcu, presidente di Sotacarbo.

Inoltre, grazie alle sue strutture all'avanguardia e al personale altamente qualificato, Sotacarbo ha avviato ricerche congiunte con enti internazionali come l’Indian Institute of Technology Madras (India), il Peter Cook Centre on Carbon Capture and Storage dell'Università di Melbourne (Australia) e il prestigioso National Energy Technology Laboratory (Stati Uniti).

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