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Mercoledì, 15 Novembre 2023 09:31

A Macchiareddu nasce un polo per la logistica

Sessanta ettari pronti ad essere messi a disposizione delle imprese, un’intera area destinata a diventare un grande polo logistico: con il completamento dei lavori per la realizzazione delle Strade 11 e 12 di Macchiareddu, il Cacip è pronto ad aprire le porte ai giganti del settore. Nella zona dove lo scorso anno sono cominciati i lavori per la costruzione del primo magazzino della Lidl in Sardegna – una struttura da 37mila metri quadri,alimentata al 100% da fonti rinnovabili grazie con un pannello fotovoltaico da 1.100 kilowatt, che darà supporto ai 21 supermercati presenti nell’Isola, per un investimento da 70 milioni – il Consorzio industriale di Cagliari ha completato i lavori di urbanizzazione che rendono i terreni della zona di Grogastu pronti ad accogliere altre imprese. “I lavori, costati 1milione e 600mila euro, e finanziati con i fondi del Consorzio, ci consentono di mettere finalmente a disposizione degli investitori un’area dotata di tutti i servizi – spiega la presidente del Cacip, Barbara Porru -, con l’apertura delle nuove strade la zona sarà d’ora in poi facilmente raggiungibile. L’obiettivo, dopo la Lidl, è quello di accogliere altre aziende del settore logistico, per realizzare a Macchiareddu un grande polo dedicato a questo settore”. L’ingegnere del Cacip Matteo Bordignon, progettista e direttore dei lavori per la realizzazione delle due importanti vie di comunicazione, spiega come il Consorzio sia al lavoro per sbloccare nuove aree da destinare alle imprese: “Con la realizzazione delle Strade 11 e 12, i lavori di urbanizzazione di quella zona possono considerarsi completati, le imprese che decideranno di insediarsi in questi terreni potranno contare su una condotta di acqua potabile e una industriale, reti fognarie, più la possibilità di allacciarsi alla fibra ottica”. Nei piani del Consorzio industriale di Cagliari c’è la volontà di procedere alla urbanizzazione di nuove aree a Macchiareddu per attirare altre imprese. “Abbiamo presentato alla Regione un progetto preliminare per ottenere un finanziamento che ci consentirà di urbanizzare ulteriori 60 ettari – spiega la presidente Porru -, i nuovi terreni destinati alle aziende sorgeranno tra la le Strade 2 e 6, e la Strada provinciale 92”. 

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“Crea preoccupazione l’ipotesi che la procedura di cessione degli asset strategici da parte dell’Eni abbia il benestare del Governo nazionale”. Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, intervenendo sulla vicenda societaria che coinvolge il sito industriale di Macchiareddu ad Assemini.

“Oltre allo sgarbo istituzionale nei confronti della Regione, che non è stata coinvolta nelle decisioni nonostante i protocolli firmati, è particolarmente grave l’atteggiamento di Eni che crede di poter decidere anche per i sardi. Se così fosse – ha aggiunto l’assessore Pili – sono scelte assunte insieme a chi ha maggiormente a cuore l’interesse privato rispetto a quello di un’intera comunità, già fortemente colpita dalla crisi industriale. Anche grazie anche all’inerzia della sottosegretaria allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, convinta di poter influenzare, in modo del tutto inappropriato, lo sviluppo industriale regionale”.

“La Regione, come rappresentante della comunità sarda, è l’unica che può decidere quale industria si debba sviluppare in Sardegna nell’interesse del sistema produttivo e dei lavoratori. Non è ragionevole restare spettatori mentre altri decidono del futuro del nostro territorio, in totale assenza di condivisione e soprattutto del rispetto dei ruoli. Faremo sentire la nostra voce per non compromettere ulteriormente il tessuto industriale regionale”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

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