Venerdì, 10 Novembre 2023 11:19

I colori dell’amore al Pronto soccorso pediatrico del Brotzu In evidenza

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Al Brotzu ci sono i fumetti e gli idoli dei cartoni animati per distrarre i piccoli pazienti Al Brotzu ci sono i fumetti e gli idoli dei cartoni animati per distrarre i piccoli pazienti

L’arte e le immagini a supporto di accoglienza, cure e assistenza di alta qualità. “Supportiamo situazioni di fragilità per pazienti da un mese di vita ai quattordici anni” dice la direttrice generale, Agnese Foddis. La struttura ha oltre ventimila accessi annui

Mario Frongia

Sulle pareti, in reparto, tra anditi, stanze e ambulatori, la Sirenetta, Mowgli, l’Uomo Ragno. Ma anche Minnie, Cenerentola e zio Paperone. Sorridenti e avvicinanti. Dipinti con i colori dell’amore e della solidarietà. Ma, soprattutto, l’abito adatto che contribuisce a offrire un’assistenza e cure di alto profilo. Ai più piccoli, da un mese di vita ai quattordicenni. Il Pronto soccorso pediatrico dell’Arnas Brotzu indossa l’arcobaleno per migliorare l’accoglienza e l’approccio di un reparto che, con una medicina efficiente e di qualità, deve anche saper coccolare e abbracciare i baby pazienti. Per capirci, oltre ventimila l'anno, una media di milleottocento al mese. Nel solco delle terapie che prendono per mano e coccolano, l’azienda ospedaliera diretta da Agnese Foddis, si porta avanti. L’inaugurazione del Pronto soccorso per gli under 14 al San Michele è un tassello di pregio. “Siamo grati all’Associazione Amelia Sorrentino e agli artisti che hanno collaborato alla realizzazione di questo percorso con immagini che rivestono funzioni terapeutico-ricreative” dice la dottoressa Foddis. L’Azienda di via Peretti mette le ali. Sposa “l’arte condivisa”, la mette a disposizione di circa ventimila accessi annui, qualcosa come milleottocento bimbi al mese. E coglie l’attimo: “L’idea ha lo scopo di promuovere i benefici apportati dall’arte in situazioni fragili. Ad esempio - spiega Gabriella Cherchi, direttrice del Pronto soccorso pediatrico - durante la permanenza in modalità di emergenza urgenza in ospedale. L’indirizzo conduce al target infanzia-famiglia, teso ad aiutare e superare i sentimenti di ansia e paura a cui i bambini e i genitori sono esposti”. Gli affreschi sono di Eraclio e Marco Masala: “Realizzarli, in circa due mesi, è stato un piacere” dicono padre e figlio.

I cartoon per la salute. Alla presentazione della struttura il team di governo dell’azienda. Oltre ad Agnese Foddis e alla dottoressa Cherchi,  hanno apprezzato e sostenuto il percorso i direttori sanitario, di presidio e del dipartimento emergenza-urgenza, Raimondo Pinna, Marinella Spissu e Giuseppe Dessì. “Un percorso che nasce anche dal confronto con altre realtà nazionali impegnate sul fronte di una medicina sempre più tarata sulle esigenze dei pazienti e su modalità che possano rendere meno cruenti gli accessi alla struttura” sottolinea il dottor Pinna. Insomma, L’azienda ha anima e mostra attenzioni anche per i dettagli. “Un passo gioioso e ricco di umanità per i nostri piccoli pazienti e per i loro genitori” rimarca la dottoressa Spissu. “Dedicare investimenti ai più piccoli, che versano in condizioni di dolore e sofferenza, e ai loro familiari rientra nella nostro filosofia” aggiunge il dottor Dessì. Un dovere, proficuo sotto svariati punti di vista.   

Il sorriso e la speranza. “Le malattie - spiegano gli specialisti dell’Arnas Brotzu - debilitano il corpo e la mente. Più la mente è stanca meno il corpo è in grado di guarire. L’uso di terapie alternative, che curano la psiche prima del fisico, si diffondono sempre di più e risultano essere sempre più importanti ed essenziali, soprattutto se i pazienti sono bambini”. Tra queste, anche l’arteterapia, un insieme di tecniche che utilizzano le attività artistiche visuali come mezzi terapeutici. Il richiamo a pet-therapy, clown therapy e arteterapia in genere, “distraggono il bambino dalle esperienze e dalle sensazioni negative, attraverso l’attuazione di situazioni che catturano l’attenzione e infondono emozioni positive. Così - aggiunge la dottoressa Cherchi - l’arte entra negli ospedali che si occupano di bambini. Per riportare il sorriso e la speranza”.

Ultima modifica il Venerdì, 10 Novembre 2023 17:09