Martedì, 16 Luglio 2024 19:31

FIP Platinum Sardegna, il Papu Gomez al TC Cagliari: “Qui per seguire Tolito, Maxi Sanchez e Lamperti, ma io somiglio a Chingotto!” In evidenza

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Per una volta, il mondo di Alejandro 'Papu' Gomez si è ribaltato: lui sugli spalti a fare il tifo e i giocatori a darsi battaglia sul campo. Giocatori di padel naturalmente, sul tappeto azzurro mare del TC Cagliari, 'casa' del FIP Platinum Sardegna, uno dei tornei clou della stagione del prestigioso CUPRA FIP Tour, il circuito mondiale che conta 180 tornei nei cinque continenti. Il Papu è un fan del padel, di quelli a cinque stelle per capirci, un po' come tutti gli argentini. E ha sfidato il sole e il caldo per seguire le gesta dei suoi amici del cuore: Tolito Aguirre, Miguel Lamperti - che hanno battuto 6-3, 6-1 la coppia azzurra Perino-Dominguez - e l'ex numero uno al mondo Maxi Sanchez che in coppia con Luciano Capra ha battuto con doppio 6-4 Medina-Garcia. Giocatori che hanno fatto e fanno la storia della disciplina impreziosendo il tabellone del FIP Platinum Sardegna, dall'idolo della 'Generazione Z' Tolito Aguirre, ai due che hanno letteralmente scritto pagine di storia nella scena mondiale.

 

«Sì, sono qui a Cagliari per seguire Tolito, Miguel e Maxi, sono cari amici e faccio il tifo per loro, senza disdegnare l'idea di imparare qualcosina». Il padel, passione che nasce in tenerissima età: «Come molti argentini gioco a padel da quando sono ragazzino, poi è arrivato il pallone e per molto tempo ho giocato solo in vacanza o qualche volta quando capitava». Poi però, è arrivata la squalifica di due anni per doping  - tesserato con il Siviglia ha assunto uno sciroppo per la tosse che contiene sostanza vietata, quindi punito in Spagna per non aver ottemperato alle precauzioni normalmente richieste a un atleta professionista – contro la quale continua a lottare e adesso che ha un po' di tempo libero «il padel è un gioco che si adatta perfettamente alle caratteristiche di noi calciatori, gioco tutti i giorni a padel, faccio lezione per migliorare e mi diverto moltissimo. Ho molti amici calciatori che giocano, l'ultimo che ho visto crescere tantissimo nel padel è Diego Perotti, mio grande amico».

 

Poi, il calcio. Ok il padel, ma la voglia di tornare a calciare ufficialmente il pallone lo divora: «Sto lottando per la mia situazione (la squalifica ndr) e non vedo l'ora di tornare a giocare. Il Monza è una grande realtà con gente importante e competente come 'el señor' Galliani. Ha fatto un gran campionato con Palladino e adesso è arrivato mister Nesta per fare ancora bene e vivere un campionato di soddisfazione». Poi il Papu, ex Siviglia, parla della Spagna che domina il mondo, dal calcio al padel: «Io credo che dipenda dalla cultura sportiva, dalla capacità di organizzare scuole attrezzate per i ragazzini. Però io i talenti li vedo anche qui in Italia, magari bisognerebbe aiutarli di più a crescere». 

 

Si torna al padel e gli chiediamo a chi somiglia il Papu: «Fisicamente a Chingotto! - scherza l'ex bandiera dell'Atalanta – tutti mi dicono che gli somiglio, ma non tecnicamente intendiamoci, io gioco un altro sport davvero. Il mio colpo migliore? Ultimamente ho migliorato molto la 'vibora' e la 'bandeja' – spiega Gomez - sono un giocatore di destra, sono ancora veloce, tatticamente sono bravo e quindi costruisco gioco». Sicuramente con qualche colpo di genio, così come gli succede su quel campo verde con due porte un po' più grande di quello da padel.