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“I ‘parchi urbani’ sono aree verdi pubbliche di almeno 5.000 mq, situate all'interno di una città o nelle sue immediate vicinanze, per fornire uno spazio ricreativo a contatto con la natura. La Regione vuole supportare i Comuni nella gestione e nella manutenzione di questi spazi verdi con l’obiettivo di avviare un processo di valorizzazione”. Lo ha detto l'assessore regionale della Difesa dell'ambiente, Marco Porcu, dopo l’approvazione della delibera che stanzia 3 milioni di euro nel triennio 2023-2025 come contributo ai Comuni.

“Gli effetti positivi si riflettono sul clima, sulla qualità dell’aria, sui livelli di rumore e sulla stabilità del suolo – ha aggiunto l’assessore Porcu – Gli spazi verdi fungono da ‘climatizzatore naturale’, stemperando gli eccessi termici dell’ambiente urbano. L'abbassamento della temperatura nei periodi estivi ha un impatto positivo indiretto su consumi energetici, qualità dell’aria e surriscaldamento globale. La vegetazione può contribuire anche alla riduzione dei livelli di inquinamento atmosferico e attenua l’inquinamento acustico. Non sono da trascurare gli effetti positivi sulla stabilità del suolo: le chiome degli alberi e la vegetazione arbustiva intercettano la pioggia, favorendo l’infiltrazione dell’acqua nelle superfici permeabili sottostanti e rallentandone il deflusso verso le reti di smaltimento. Inoltre, i ‘parchi urbani’, grazie alla presenza di una flora ricca e varia, possono rappresentare habitat idonei per numerose specie animali, concorrendo alla conservazione della biodiversità”.

“Dal punto di vista socio-economico, una città verde, oltre ad apparire esteticamente più apprezzabile e appetibile a livello turistico, è in grado di incontrare i fabbisogni ricreativi, di relazione sociale, crescita culturale e di salute dei propri abitanti. Vogliamo valorizzare gli aspetti legati alle molteplici funzioni che il verde può svolgere con importanti benefici per l’ambiente e, conseguentemente, per la comunità”, ha concluso l’Assessore dell’Ambiente.

Le risorse sono ripartite tra i Comuni con meno di 20.000 abitanti (1 milione 600mila euro per 40 beneficiari da 40mila euro ciascuno) e quelli sopra i 20.000 abitanti (1 milione 400mila euro per 10 beneficiari da 140mila euro ciascuno) e gli interventi possono essere di mitigazione degli impatti; di miglioramento della biodiversità; di gestione razionale delle risorse; sulla fruibilità del parco; altre azioni finalizzate al miglioramento della connettività ecologica ed alla sicurezza. 

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