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Politiche di sviluppo e sostenibilità ambientale. Negli ultimi provvedimenti proposti dall’assessore regionale dei Lavori pubblici, Pierluigi Saiu, e approvati dalla Giunta, sono state previste nuove risorse e nuovi programmi di intervento in materia di efficientamento energetico degli edifici pubblici e difesa dell’ambiente nell’ambito della portualità turistica.

Più nello specifico, nel Piano di interventi sui porti, sul quale sono stati destinati complessivamente 33 milioni di euro, una parte dei finanziamenti sono stati dedicati alla difesa delle coste. Il provvedimento mette infatti a disposizione una dotazione di 1,5 milioni di euro destinati a un programma per il miglioramento della qualità delle acque all’interno dei bacini portuali attraverso la dotazione di sistemi in grado di trattenere plastiche, microfibre e altri rifiuti sospesi, nonché oli e idrocarburi. “Un programma – spiega l’assessore Saiu – da inquadrare in un processo più ampio di sviluppo sostenibile della portualità turistica, in grado di mettere insieme le esigenze del turismo e la salvaguardia ambientale. Per raggiungere questo obiettivo è già stata avviata un’azione di coinvolgimento dei Comuni nei quali ricadono i porti in cui questa esigenza è più forte, per l’avvio di un progetto pilota”.

Rientra sempre nel quadro delle misure ‘green’ il contenuto di un’altra delibera, tra le ultime approvate dalla Giunta, che definisce i criteri per l’erogazione di 1,8 milioni di euro a favore dei Comuni per le spese di diagnosi e attestazione energetica sugli edifici pubblici di loro proprietà, per cui la Regione ha recentemente emanato l’avviso per raccogliere dalle amministrazioni civiche interessate le richieste di finanziamento. “In vista della direttiva comunitaria ‘Case Green’, tutt’ora in fase di negoziazione, che prevede la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, il finanziamento regionale rappresenta una prima misura di sostegno ai Comuni. Abbiamo strutturato il bando in modo da agevolare la partecipazione e ampliare al massimo la platea dei beneficiari. La certificazione degli edifici, inoltre, darà la possibilità ai Comuni di accedere alle risorse della prossima programmazione POR-FESR 2021-2027, che per gli interventi di riqualificazione prevede risorse importanti. Nell’ultima legge di stabilità sono state programmate risorse per circa quaranta milioni di euro a favore di interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici”, conclude l’assessore Saiu. 

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Ha preso concretamente avvio, con l’ultima delibera di Giunta, il processo di attuazione del Programma Just Transition Fund (JTF) Italia 2021/2027 che vede stanziati oltre 367 milioni di euro per il Piano territoriale Sulcis. La Commissione europea, grazie al lavoro svolto dalla Regione, ha infatti individuato il Sulcis Iglesiente (insieme alla provincia di Taranto) come area interessata dal programma europeo e quindi supportata dal ‘Fondo per la Transizione Giusta’, ovvero lo strumento finanziario che mira a fornire sostegno ai territori che devono far fronte a gravi sfide socio-economiche derivanti dalla transizione verso la neutralità climatica.

“Il Fondo per la Transizione Giusta rappresenta una opportunità unica di transizione, il miglior strumento per accompagnare la trasformazione di un territorio che è stato sempre al centro dell’attenzione di questa Giunta – spiega il Presidente della Regione, Christian Solinas - Come Regione abbiamo fatto uno sforzo importante per far sì che il Sulcis fosse interessato da questa misura inserita nel quadro della politica di coesione e ora proseguiamo per dare concretezza al Piano. La Sardegna – ha concluso il Presidente Solinas - sceglie con decisione la strada del green e dell’alta tecnologia per un’azione di riqualificazione a lungo raggio, aprendo nuovi scenari per uno sviluppo industriale diverso rispetto al passato, più rispettoso dell’ambiente”.

“Il Sulcis, con una spendita delle risorse che dovrà essere conclusa entro il 2026, potrà contare in tempi relativamente brevi su una importante leva di sviluppo e riconversione che avvia quel processo di crescita di cui da anni si sente urgente bisogno, più incentrato sulle reali esigenze delle Comunità e in linea con gli obiettivi legati a uno sviluppo sostenibile”, ha aggiunto l’Assessore della Programmazione e del Bilancio Giuseppe Fasolino, che ha portato la delibera all’attenzione della Giunta regionale, che già un anno fa aveva assegnato al Centro regionale di programmazione, Crp, incardinato nell’Assessorato guidato da Fasolino, il ruolo di  supporto all’Autorità di gestione, AdG, nella stesura del Programma JTF_Sulcis e alla sua attuazione. Ora la Giunta con l’ultima delibera ha preso atto del Programma JTF Italia 2021-2027- Piano Sulcis e per consentire un rapido avvio del programma, ha dato mandato al CRP di sottoscrivere l'Atto di delega delle funzioni di Organismo Intermedio con l’Agenzia per la Coesione Territoriale (che rappresenta l’Autorità di Gestione).

Il negoziato con la Commissione europea, ha ricordato sempre l'Assessore Fasolino, si è svolto nel corso del 2022 ed è giunto a conclusione con l’approvazione del Programma Nazionale e dei due Piani territoriali. I Piani Territoriali, pensati con forte coerenza e sinergia con i Programmi regionali finanziati dai Fondi FESR e FSE+ e con altri programmi territoriali (per esempio il Piano Sulcis), contengono per entrambe le aree – quella sarda e quella pugliese - una descrizione del processo di transizione a livello nazionale, una valutazione delle sfide da affrontare e dei relativi effetti sociali, economici e ambientali e una descrizione delle tipologie di intervento da finanziare. Nello specifico, spiega l’esponente della Giunta Solinas, “le sfide individuate sono focalizzate su tre ambiti principali: energia e ambiente, a cui è destinato il 30% delle risorse; diversificazione economica, a cui è destinato il 28% delle risorse; misure destinate a mitigare gli effetti economici e occupazionali causati dalla transizione, a cui è destinato il 32% delle risorse”.

Le linee di sviluppo del piano individuate per il Sulcis riguardano principalmente la promozione delle energie rinnovabili, il supporto alla costituzione delle comunità energetiche e la bonifica dei siti da destinare alle nuove attività economiche. Gli interventi di risanamento mirano a generare un percorso di diversificazione economica anche attraverso l’utilizzo di materiali riciclati, e percorsi di adeguamento delle competenze rivolti ai lavoratori per accompagnare il processo della transizione giusta. Nel programma è stato individuato un progetto di rilevanza strategica inerente la sperimentazione dell'utilizzo dell'idrogeno come fonte di energia alternativa.

“Le strutture regionali sono ormai da tempo al lavoro con i Comuni del Sulcis, chiamati a una sorta di co-copartecipazione – ha aggiunto l’Assessore dell’Industria, Anita Pili - Abbiamo fin da subito attivato un percorso partecipato avviando una collaborazione istituzionale fondamentale per restituire vita e dignità a un’area strategica per la Sardegna come è il Sulcis, accogliendo anche tutti i suggerimenti dei players industriali impegnati proprio nel Sulcis.  Il dialogo con i rappresentanti dei territori e con chi lì opera ci ha consentito di raccogliere ed elaborare le idee e le proposte che poi hanno portato alla stesura del Piano territoriale. Grazie alle risorse messe in campo dal Governo e all’impegno, anche di carattere economico, della Regione per il Sulcis – ha concluso l’esponente della Giunta Solinas - siamo certi di aver avviato quel percorso virtuoso capace di generare la rinascita del territorio”. 

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Prosegue il trend positivo del mercato del lavoro in Sardegna. Secondo i dati dell’Istat, nei primi tre trimestri del 2023, le posizioni lavorative si mantengono su valori costantemente superiori a quelli registrati nello stesso periodo del 2022. Dopo la crisi del 2020/21 a seguito della crisi pandemica, il mercato del lavoro regionale appare in ripresa, riportandosi su valori dell’occupazione superiori a quelli registrati prima della pandemia.

“La fotografia scattata dall’Istat dimostra una crescita significativa dell’occupazione. Siamo di fronte a un trend positivo che si è consolidato nei mesi estivi, grazie anche all’apporto dei contratti stagionali. Il turismo e il commercio si confermano, ancora una volta, settori trainanti di importanza strategica per la nostra economia, che appare sempre più vitale e dinamica. Promuovere un lavoro dignitoso per tutti resta la nostra priorità”. E’ il commento del Presidente della Regione, Christian Solinas, agli ultimi dati Istat sull’occupazione.

“Il mercato del lavoro regionale migliora - afferma l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai - grazie alle politiche occupazionali messe in campo,   che stanno portando i risultati sperati; dai ristori post Covid, con i quali abbiamo già erogato alle imprese oltre 180 milioni di sostegni, ai Bandi SAL LAVORO per le aziende del comparto turistico, ai cantieri occupazionali, un volano per l’economia dei territori, alle politiche attive del lavoro e alla formazione finalizzata all’inserimento lavorativo”.

Nei primi 9 mesi del 2023 le posizioni lavorative a tempo determinato sono aumentate del 3% rispetto allo stesso periodo del 2022, mentre quelle a tempo indeterminato sono aumentate di circa l’1%. Sia le posizioni lavorative femminili che quelle maschili hanno subito un incremento. La crescita è generalizzata anche a livello settoriale (tutti i settori produttivi sono cresciuti di percentuali intorno al 2%). Anche a livello territoriale, si assiste a una crescita dell’occupazione estesa a tutte le province sarde.

Infine, con riferimento ai livelli di istruzione dei lavoratori, si osserva una performance significativamente superiore dei titoli di studio più elevati rispetto a quelli meno elevati: a fronte di una riduzione delle posizioni lavorative per coloro che possiedono al massimo un titolo di licenza elementare, si registra una sostanziale stabilità per chi  possiede il titolo di licenza media e una crescita significativa sia per i diplomati (+4%) che per i  laureati (+3%), confermando la programmazione dell’Assessorato del Lavoro sulle politiche di formazione professionale, mirata sia ai livelli più fragili del tessuto lavorativo che per tutte le altre categorie, disoccupati e giovani.

“Un segnale di fiducia da parte della nostra economia che torna a crescere - aggiunge l’assessore - Favorire le condizioni per chi cerca e offre lavoro è il nostro obiettivo. C’è sicuramente ancora molto da fare, dai dati emerge, infatti, la carenza di manodopera e di competenze, problemi strutturali che stiamo affrontando investendo in formazione mirata e sostenendo il costo del lavoro per le imprese”. 

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Per valutare le possibili azioni di contrasto alla lotta alle cavallette, insieme all'Agenzia Laore si è tenuta una videoconferenza con le Associazioni di Categoria ed i Comuni coinvolti e le Prefetture in vista della prossima campagna 2024. Lo ha detto l’Assessore dell’Agricoltura, Valeria Satta che ha sottolineato come quest'anno si è riusciti a contenere un problema che andava avanti da anni. Il lavoro deve continuare ed andare avanti, per questo motivo l’Agenzia LAORE con l’Assessorato Regionale dell’Agricoltura vuole organizzare un ciclo di azioni informative rivolte a  chi opera direttamente nel territorio.

Le cavallette costituiscono una piaga endemica nell’areale della Media Valle del Tirso, piaga probabilmente acuita dai cambiamenti climatici in corso e dall’azione antropica nell’areale interessato da questi acrididi. Chi vive ed opera in questo territorio, soprattutto gli imprenditori agricoli, oggi più di ieri, sono chiamati a svolgere un ruolo importante e determinante nel contrasto verso questo gruppo di insetti, ma in quest’ottica è fondamentale la collaborazione di tutti, attraverso azioni coordinate, in primis è fondamentale la collaborazione degli amministratori locali.

Solo in questa maniera si riuscirà a tenere sotto la soglia di danno economico questi insetti, che dovranno essere monitorati costantemente per evitare un incremento eccessivo della loro popolazione e la conquista di nuovi areali, come già successo in questi ultimi anni, ad iniziare dal 2017.

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Al via il bando regionale a favore dei Comuni della Sardegna per il finanziamento delle diagnosi energetiche e le attestazioni di prestazioni energetiche sugli edifici e le strutture pubbliche di loro proprietà. L’avviso, pubblicato oggi sul portale della Regione, a pochi giorni dall’approvazione dei criteri da parte della Giunta, su proposta dell’assessore dei Lavori Pubblici, Pierluigi Saiu, mette a disposizione dei Comuni i fondi stanziati a questo scopo nella legge di stabilità 2023, complessivamente 1,8 milioni di euro.

“Oggi – dichiara l’Assessore Saiu – si è provveduto a pubblicare l’avviso per la presentazione delle domande da parte dei Comuni interessati, in tempo utile per l’erogazione dei contributi regionali già a partire dal 2023”.

“L’iniziativa da parte della Regione – precisa l’assessore Saiu – rappresenta un primo supporto ai Comuni in vista della direttiva ‘Case green’ dell’Unione Europea, tuttora in corso di negoziazione tra gli Stati membri, che prevede la riqualificazione energetica degli edifici pubblici esistenti entro i prossimi anni”.

Le domande presentate saranno inserite in una graduatoria che terrà conto principalmente del rapporto tra la superficie dell’edificio espressa in metri quadri e il numero di utenti, al fine di privilegiare gli edifici più utilizzati. “L’Avviso è volutamente semplificato – spiega l’Assessore Saiu – per agevolare la partecipazione da parte dei Comuni ed è impostato in modo da ampliare il più possibile il numero dei beneficiari del finanziamento e garantire un’equa distribuzione delle risorse”.

“Questa misura vuole inoltre fornire uno strumento che potrà consentire ai Comuni di cogliere l’opportunità rappresentata dai finanziamenti nell'ambito della riqualificazione energetica dei propri immobili, in vista dell'imminente avvio della programmazione POR FESR 2021-2027 che prevede ingenti risorse destinate a questo scopo”, conclude l’esponente della Giunta. (vm)

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A breve sarà stipulato con il Ministero del Lavoro, il MIMIT e il MASE,  un nuovo Addendum al Protocollo d’Intesa per l’attivazione della cassa integrazione straordinaria”. Lo ha assicurato l’Assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, durante il vertice interassessoriale con gli Assessori dell’Industria, Anita Pili, della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu, i sindacati regionali dei chimici, gli RSA di fabbrica, i rappresentanti di  Confindustria e dell’azienda Eurallumina, che ha ribadito la volontà di riavviare la produzione.

“Il nostro obiettivo - afferma Lai - è quello di mettere in sicurezza il personale fino a quando non sarà riavviata la produzione e di scongiurare i licenziamenti. Proseguono le interlocuzioni con il Ministero del Lavoro e il MIMIT per la proroga degli ammortizzatori sociali. Siamo in attesa di una prossima convocazione, che potrebbe arrivare in settimana. Nel frattempo esamineremo con l’azienda anche altre soluzioni di transizione occupazionale, nelle more dell’accordo definitivo per la messa in sicurezza dei lavoratori.”

“Il superamento del contenzioso legato al DPCM energia è in fase conclusiva - ha dichiarato l’Assessore dell’Industria, Anita Pili - contiamo di arrivare ad un’intesa con il Governo entro le prossime settimane. Una partita importante che riguarderà la strategicità dell’intero sistema industriale sardo. La Regione con fermezza lavora per garantire un adeguato approvvigionamento del gas necessario al riavvio delle produzione e una giusta perequazione per rafforzare la competitività del sito industriale. Nei prossimi giorni proseguiranno gli incontri con i ministri competenti per finalizzare le questioni, non dimenticandoci la necessità di mettere in sicurezza i lavoratori”.

 “L’Assessorato della Difesa dell’Ambiente ha fatto la sua parte e ha mantenuto gli impegni assunti - ha dichiarato l’Assessore della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu - il risultato portato a casa è importante. Con l’approvazione della delibera regionale sul Paur (Provvedimento autorizzativo unico regionale) richiesto dalla società Eurallumina, si è conclusa positivamente una procedura fondamentale ed indispensabile per il rilancio delle produzioni dell’Eurallumina, onnicomprensiva di tutte le autorizzazioni e i permessi previsti dalla legge. Eventuali criticità saranno approfondite con l’azienda con la quale manteniamo un contatto costante”. 

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L'autorevole rivista statunitense "Forbes” ha posizionato la Sardegna al primo posto tra le 24 migliori destinazioni, scelte da un consulente di viaggio, dove viaggiare nel 2024. Una scelta che viene motivata dal fatto che "l'anno prossimo, le persone cercheranno una connessione più profonda ed esperienziale con destinazioni che sono fuori dai sentieri battuti".

“Proprio il turismo esperienziale è uno dei segmenti sui quali la Regione sta puntando con convinzione, attraverso alcune iniziative importanti, come il progetto ‘Noi camminiamo in Sardegna’ che promuove cammini, destinazioni di pellegrinaggio e borghi, e la promozione in occasione dei più importanti appuntamenti fieristici nazionali e interazionali – ha evidenziato l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa – Il turismo lento e sostenibile rappresenta una nuova proposta turistica, di grosso successo negli ultimi anni, che contribuirà ad integrare il tradizionale e consolidato turismo balneare”.

La rivista “Forbes” indica anche chi e perché dovrebbe visitare la Sardegna: Amanti della spiaggia, appassionati di cibo e di storia, perché è possibile esplorare i villaggi costieri, gustare una cucina raffinata e concedersi ricche esperienze locali”.

“Un altro prestigioso riconoscimento per la Sardegna, dopo quello ufficializzato ieri della rivista internazionale di viaggi “Condé Nast Traveller”, che l’ha consacrata come l’isola europea più gradita tra i suoi lettori”, ha aggiunto l'assessore Chessa.

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Approvata dalla Giunta Regionale la Delibera che autorizza interventi di ripristino della batimetrica dei canali, delle rive spondali e delle bocche a mare per garantire la corretta regimazione del bacino idraulico. “ Con questa Delibera - ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Valeria Satta – vengono destinati 2 milioni di euro a favore dell’Agenzia Agris Sardegna individuata come soggetto attuatore dell'intervento. Questo sulla base di quanto rappresentato dalla Direzione Generale dell'Assessorato e dall’Agenzia Agris Sardegna che ha curato il monitoraggio sull’attuale situazione dei compendi ittici regionali e sulla base delle numerose segnalazioni pervenute dai concessionari dei compendi ittici sardi.”

Sarà definita una procedura a sportello che consentirà agli Enti locali, in possesso di elaborati progettuali esecutivi degli interventi, di poter presentare tempestivamente domanda di finanziamento già dalla data di pubblicazione del previsto avviso pubblico che verrà predisposto da AGRIS. 

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Mercoledì, 04 Ottobre 2023 15:09

Lingua sarda: al via la prima conferenza aperta

Celebrata a Cagliari la Prima Conferenza della Lingua Sarda e delle lingue minoritarie: Sardu, Català de L’Aguer, Gadduresu, Sassaresu, Tabarchin.

La Cunferèntzia Aberta de sa limba sarda è organizzata in applicazione dell’art. 6 della LR 22/2018, che prevede che la Regione organizzi una conferenza aperta (Cunferentzia aberta) sulla lingua sarda, il catalano di Alghero e il sassarese, gallurese e tabarchino, quale strumento di impulso, iniziativa e partecipazione alla definizione delle linee di indirizzo e alla valutazione dei risultati conseguiti. La Conferenza nasce come esigenza di confronto tra i vari attori della politica linguistica regionale.

“Si passa da una fase teorica legislativa finalmente a una fase attuativa, hs detto aprendo i lavori, l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu. Un grande sforzo dell'assessorato e di tutto lo staff, ma soprattutto la grande volontà politica di trasformare quello che era una era un sogno in una realtà. Portare la lingua sarda nelle scuole, portarla negli sportelli linguistici, portarla sui media, quindi sui giornali, sulle tv e sulle radio. Far conoscere la nostra identità, l'identità di un popolo e anche la lingua. Ethnos, che vuol dire popolo in senso lato, non è solo l'essere biondo o nero ma appartenere a una razza, alla nostra cultura, le nostre origini e le nostre usanze, le nostre poesie e le nostre canzoni, la nostra enogastronomia. Quindi la lingua è lo straordinario mezzo di locomozione e di comunicazione, di contatto tra i popoli e tutelare le minoranze, valorizzarle, metterle in condizione di interagire tra loro, ha proseguito Biancareddu. La Regione Sardegna lo ha fatto investendo risorse lavoro. Lo ha fatto con la caparbietà mia, che ci ho creduto e di tutti i miei collaboratori. Quindi questo è un grande risultato. Spiegare il sardo può essere addirittura terapeutico, migliorativo per i livelli di apprendimento dei ragazzi nelle scuole. Abbiamo formato gli insegnanti. Ora non vanno più dopolavoristi o i nonni per parlare il dialetto. Ora vanno insegnanti che hanno fatto il corso con la certificazione C1 che ci porta a un livello quasi di madrelingua. Quindi c'è stato un salto di qualità notevole. La mia ulteriore proposta sarà quello di insegnare la storia sarda. Nelle aule sino ad ora pochissimi hanno mai parlato della civiltà dei nuraghi o della storia sarda. Sarebbe un metodo per disegnare la storia, magari parlando il sardo, che può essere gallurese, tabarchino e sassarese, il catalano è stimolare così i nostri figli e avere una cultura del loro passato che è la nostra identità, ha concluso Biancareddu”.

Durante i lavori ci si è soffermati soprattutto su tre aspetti.  L’operatività degli Sportelli linguistici territoriali, con particolare attenzione alle ricadute in termini di servizi alla popolazione. Gli Sportelli linguistici sono presidi territoriali a presenza capillare, con funzioni di promozione del sardo nella Pubblica amministrazione. la Certificazione linguistica provvisoria C1 che ha lo scopo di avere parlanti di lingue minoritarie in possesso di idonea certificazione linguistica. I progetti IMPRENTAS, con i quali la Regione sostiene e incentiva l’utilizzo della lingua sarda, del catalano di Alghero, del gallurese, del sassarese e del tabarchino per la pubblicazione di articoli in quotidiani, periodici e testate giornalistiche on-line, la produzione di opere editoriali in formato cartaceo o multimediale e la produzione di programmi televisivi o radiofonici trasmessi con ogni mezzo di diffusione.

Tra i relatori, quello di Davith Hicks, Segretario Generale ONG ELEN (European Language Equality Network). Lo scopo di ELEN è quello di rappresentare i 50 milioni di persone, il 10% della popolazione UE, che parlano una lingua regionale, minoritaria o a rischio di estinzione. ELEN, e comprende 174 enti ed associazioni che rappresentano 50 lingue in 25 stati europei. All’Assemblea ELEN 2023 parteciperà altresì Fernand de Varennes, relatore speciale delle Nazioni Unite sulle questioni inerenti alle minoranze.

Verranno proiettate le produzioni IMPRENTAS e dei film in lingua minoritaria partecipanti al Babel Film Festival. In serata  spazio all’improvvisazione ed allo spettacolo. All’interno della Passeggiata Coperta ci sarà lo spettacolo “Unu work-sciopinu gràtzias!” con Elio Turno Arthemalle ed Emanuele Contis, mentre all’esterno sulla Terrazza del Bastione intorno alle 20 è previsto l’evento di musica e balli tradizionali “Tra Sardo e profano”, organizzato dall’Associazione Symponia con Folk&Roll e Ballade Ballade Bois.

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“Un riconoscimento prestigioso che premia gli sforzi dell’intero comparto turistico sardo e la programmazione della Regione. Ma soprattutto la bellezza e l’unicità della Sardegna, che è stata votata come l’isola europea più gradita tra i lettori di Condé Nast Traveller, la più autorevole rivista mensile di viaggi pubblicata nel mondo, ottenendo uno dei premi più ambiti nel settore dei viaggi”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, commentando il risultato del “Condé Nast Readers' Choice Awards”, un sondaggio on line che la rivista internazionale di viaggi realizza annualmente tra i suoi lettori per decretare la classifica dei migliori al mondo. Quest'anno ha visto il coinvolgimento di ben 526.518 lettori, che hanno espresso il proprio voto nelle diverse categorie. Nell’edizione 2022, la Sardegna si era classificata al terzo posto, dopo Ibiza e Creta.

“Duemila chilometri di costa, alla deriva nel Mediterraneo. La Costa Smeralda, nel nord-est, è un parco giochi per miliardari e celebrità del jet set ed è probabilmente l'insediamento più conosciuto qui. Tuttavia, anche i villaggi colorati e le rovine archeologiche attirano qui i viaggiatori e li inducono a tornare”, così la rivista descrive il primo posto della Sardegna, spiegando che i punteggi rappresentano il livello di soddisfazione: “La Sardegna ha totalizzato 88,08 punti, davanti a Mykonos, Ibiza, Creta e Sicilia. Si tratta di un risultato che ci incoraggia a fare sempre meglio, affinché la proposta turistica sarda sia fortemente competitiva nel mercato internazionale. I numeri degli arrivi di questa stagione testimoniano che siamo sulla buona strada e, dopo aver superato il biennio terribile dovuto alla pandemia, il turismo ha le carte in regola per diventare definitivamente un settore trainante dell’economia isolana, anche in termini occupazionali”, ha aggiunto l'assessore Chessa.

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