Lunedì, 30 Settembre 2024 11:27

Sharper, festoso e riuscito happening tra scienza e ricerca In evidenza

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Ateneo, ricerca e scienza a portata di mano nel cuore di Cagliari Ateneo, ricerca e scienza a portata di mano nel cuore di Cagliari

L’Università di Cagliari e una Notte da non scordare. All’Exma l’evento che ha sposato capoluogo regionale, accademia e futuro. “Siamo al servizio delle nuove generazioni e dei cittadini” ha detto il prorettore Fabrizio Pilo  

Mario Frongia

C'erano anche i Ris dei Carabinieri e la Polizia scientifica. Con tanto di slide, video, illustrazioni e oggetti tratti da indagini con al centro omicidi e rapine. Ma anche i sindaci di Cagliari e Monserrato, Massimo Zedda e Tommaso Locci, hanno partecipato a quella che un tempo non lontano è stata battezzata “Università diffusa”. Circondati da un centinaio tra ricercatrici e ricercatori. Più decine di bambine e bambini affascinate da esperimenti con l’acqua, figure cangianti, bilancini, computer, microscopi elettronici. Tra proiezioni, biglie, puzzle, cartoncini. I colori di un mondo incantato. Nel cuore di Cagliari, in una serata afosa apertasi nel primo pomeriggio e chiusasi a notte fonda. Per gli operatori coordinati dalla Direzione ricerca, uno spicchio di umile e orgogliosa soddisfazione. Sharper è stato un film interessante. Curioso, aperto, inclusivo. Adatto e trasversale alle varie anime del sociale e dei tanti che hanno voluto saperne di più. All’Exma, con l’Università del capoluogo, immersi in un piccolo grande viaggio tra le pieghe della formazione avanzata. Un mix  di sapere e conoscenza che ha incrociato la quotidianità. “Non siamo una torre d’avorio, né viviamo in una campana di vetro. Siamo vicini ai giovani e alle loro famiglie. Sharper per le nostre politiche di engagement è stato e rimarrà un fondamentale passo avanti” ha ben detto la prorettrice Ester Cois. Il filo verde trova compatto e performante lo stato maggiore dell’ateneo. I 404 anni dell’Accademia si sono librati leggeri nel cielo del capoluogo regionale. La scaletta con i talk su diritti - con gli applausi preoccupati per un tribunale in cui potrebbe svettare anche il giudice-robot! -, miniere e detriti tossici, chimica verde, informatica (hacker e bullismo cibernetico incluso!), diseguaglianze di genere, economia circolare, transizione energetica con tanto di indicazioni da tenere a mente: far partire la lavatrice alle dieci di sera non è più una genialata. In breve, nel posto giusto e al momento giusto. Anche per un progetto che ampli l’insegnamento della storia e delle potenzialità dell’isola. Portando sul tavolo, per dire, quella sarda. L’elenco delle bellezze scientifiche e la loro narrazione, è stato lungo e incoraggiante. Sharper ha messo in vetrina aspetti e dinamiche per lo più sconosciute su ambiti disciplinari variegati. Insomma, un happening genuino per la comunità accademica, i partner, gli oltre trecento tra docenti, volontarie e volontari a disposizione di un pubblico numeroso. attento e partecipe.

Slancio accademico e passione. “Sharper è anche un modo per avvicinarci ulteriormente ai nostri allievi e alle loro esigenze. La Notte delle ricercatrici e dei ricercatori serve per coinvolgere, favorire il confronto, dare forza al lavoro quotidiano, specie sul fronte della Terza missione” ha aggiunto il prorettore vicario, Gianni Fenu. “Vicinanza e attenzione per le necessità del territorio e il benessere dei cittadini, passano per l’insieme delle filiere di ricerca. Siamo strafelici per aver coinvolto così tanti cittadini e per aver offerto un pomeriggio diverso, che testimonia quanta passione sia indispensabile per un ricercatore, alle famiglie e ai tanti allievi delle scuole dell’obbligo” ha puntualizzato Fabrizio Pilo, prorettore Innovazione e territorio. “Un contesto di straordinaria vitalità, fondamentale per rafforzare l’educazione e i valori insiti nella scienza e nella democrazia” ha rimarcato la farmacologa Micaela Morelli, già prorettrice per la Ricerca  e vice presidente della Fondazione di Sardegna.

Il ring del sapere tra via Sonnino e via San Lucifero. Con un soffio di musica new wave per colonna sonora, centinaia di palloncini, maglie rosse e il brand con la civettona nera di Sharper, gli stand e le connessioni con altri dodici atenei, venerdì 27 settembre è stato pratica e teoria di un canovaccio moderno e inclusivo. Di pari passo, attuale e volto al domani. E pazienza per i 33 gradi che hanno fatto sbuffare relatori e ospiti. Negli spazi del vecchio mattatoio, proposte e percorsi multidisciplinari diretti alle nuove generazioni. Tecnologie innovative, economia circolare, clima, qualità della vita, fonti rinnovabili ed energia. Spazio anche a spigoli e meandri dell’Intelligenza artificiale. Ben accompagnata dagli interventi su sicurezza, mare, ambiente, storia, architettura. Discipline “avvicinate” con giochi interattivi, test, mini lezioni e un bel sorriso. Finanziato da Commissione Europea e Fondazione di Sardegna, l’evento ha avuto al via Inaf, Istat, Airc, ScienzaSocietàScienza, Sardegna Ricerche-10Lab, InFn, UniCa radio, Polo universitario penitenziario, Polizia e Carabinieri. Un momento che è stato sintesi e cornice di una visione solida e mirata. Con il benessere delle comunità per obiettivo. D’altronde, se l’acronimo della manifestazione (Sharing researchers’ passion for education and rights) mette in gioco conoscenza, diritti, educazione e passione, non poteva che andare così. I linguaggi utilizzati, accessibili e fruibili su vasta scala, hanno reso scienza e saperi a portata di mano. Con interessanti rimbalzi mediatici, Sharper è stata condita da apprezzati pre-eventi con visite e seminari. Di assoluto pregio, quelli dei ricercatori dell’ateneo di Cagliari in alcune scuole secondarie e ai penitenziari di Uta e Massama. Ma l’agenda pre-Notte ha offerto visite guidate alle collezioni museali d’ateneo, alle cere anatomiche di Clemente Susini e ai musei di fisica e zoologia. Apprezzati anche i laboratori per bimbi nella cornice dell’Orto botanico e le mostre dedicate all’architetto Paolo Portoghesi allestite nel museo universitario di arte e cultura contemporanea (Muacc) e nell’aula “Stefano Asili”. Queste ultime saranno visitabili sino al 22 novembre. In breve, un affresco interattivo stringente e attuale. Che non ha lasciato nessuno a terra e ha avuto un pensiero per gli ultimi, che si tratti di didattica o socialità. L’input adatto per crescere e maturare con intelligenza. E se poi si scopre, piacevolmente sorpresi, che il rifacimento del manto stradale si può fare con il guscio delle cozze, l’assist è servito. È la scienza, bellezza, si potrebbe dire parafrasando Humprey Bogart.

Ultima modifica il Lunedì, 30 Settembre 2024 12:32