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Rivoluzione Ranieri, Scuffet in porta e spazio ai giovani
Con la Roma il tecnico punterà sull'ex Udinese. Radunovic paga i tre errori decisivi in questo inizio di stagione. Chance dal 1' anche per Prati e Oristanio
Due punti nelle prime sette giornate, solo due reti all’attivo e ben dodici al passivo. Su tre di queste pesano altrettanti errori di Boris Radunovic. Il primo a Bologna che ha permesso ai felsinei di portare a casa i tre punti. Il secondo in casa col Milan che ha dato il là alla rimonta rossonera. Il terzo a Firenze, dopo neanche 3’ che ha aperto i giochi in favore dei viola.
Tre errori decisivi
Ranieri ha soprasseduto sul primo, ha storto il muso sul secondo, sul terzo, però, non ha potuto far finta di nulla. Tanto che a fine gara ha tuonato: “Il ragazzo non è sereno, parlerò con lui”. Un avvertimento che fa il palio con quanto sostenuto in sala stampa nel post-Milan: “Abbiamo un secondo valido”. E allora ecco Simone Scuffet. L’enfant prodige del calcio italiano, quello che disse ‘no’ all’Atletico Madrid del Cholo Simeone pur di restare nella sua Udine. Un ‘no’ che a posteriori costò caro, perché l’anno dopo l’Udinese lo relegò in panchina e di quell’enfant prodige iniziarono a perdersi le tracce. Da allora Simone cercò fortuna altrove. Spezia, Apoel, Cluj fino a questa estate con la chiamata del Cagliari.
E’ il momento di Scuffet
E’ rimasto l’unico dei volti nuovi a non aver esordito in rossoblù e Claudio Ranieri è intenzionato a schierarlo titolare proprio domenica contro la Roma. Per Scuffet non sarà un esordio semplice. Sia perché di fronte ci saranno giocatori del calibro di Lukaku e Dybala, sia perché avrà gli occhi degli oltre 16mila della Domus puntati addosso. In tanti hanno evocato la sua presenza, ora toccherà a lui confermare le attese.
Non solo il portiere
Scuffet potrebbe non essere l’unica novità. Dopo il ko di Firenze, Ranieri sta preparando una mini rivoluzione. Più spazio ai giovani che, a suo dire, “sentono meno la pressione della classifica”. E allora ecco Prati, oggetto misterioso del mercato estivo, e spazio nuovamente a Oristanio che, dopo la débâcle con l’Inter, ha trovato sempre meno spazio riconquistandosi la fiducia con le buone prestazioni messe in mostra con Milan e Fiorentina.