Visualizza articoli per tag: Napoli

La sconfitta sarebbe stata una punizione troppo severa per uno dei migliori Cagliari della stagione. “Sappiamo di essere con l'acqua alla gola, ma arriviamo a delle partite importanti consapevoli che siamo ancora in lotta per la salvezza”

  

 

Un pareggio che muove non solo la classifica. Claudio Ranieri lo sa benissimo. Un pareggio col Napoli, arrivato al 95' dopo aver giocato alla pari il primo tempo e sofferto nel finale con la squadra completamente votata all'attacco alla disperata ricerca dell’1-1, può essere la svolta della stagione, a maggior ragione ora che il Cagliari si appresta ad affrontare una serie di scontri diretti che dirà quanto sarà concreta la possibilità di restare in serie A. “A Udine è iniziato il nostro campionato. Siamo sott’acqua, stiamo affogando, ma dobbiamo dimostrare ai tifosi e, soprattutto, a noi stessi che non vogliamo retrocedere. Oggi non meritavamo di perdere, sarebbe stato ingiusto. Arriviamo a delle partite importanti consapevoli che siamo ancora in lotta per la salvezza”.

 

Ora partite molto importanti

“E’ stata una gara difficile che i ragazzi hanno interpretato bene fino all’incomprensione del gol. Loro sono una grande squadra, non per nulla hanno ancora lo scudetto sul petto. Eravamo riusciti a bloccarli nel primo tempo - analizza Ranieri -, peccato per la disattenzione sul gol subito e menomale che non siano riusciti a sfruttare quelle due occasioni sotto porta avute. Poi nel finale sia Dossena che Luvumbo sono stati bravi a siglare un pareggio meritato. Adesso - prosegue - arrivano delle partite molto importanti, per questo era fondamentale arrivarci con la consapevolezza che siamo ancora in lotta per la salvezza. Sappiamo di essere con l'acqua alla gola e soltanto giocando così possiamo dire la nostra in questo percorso”.

 

La scossa dopo la Lazio

Ranieri torna anche sulle dimissioni post-Lazio: “Quando ho detto ai ragazzi che mi sarei dimesso loro hanno fatto muro, dicendomi che come hanno lottato per salire avrebbero lottato altrettanto duramente per restare in Serie A”. Sui singoli, a partire dall’uomo partita, Luvumbo: “E’ stato bravo in occasione del gol, ma mi è piaciuto tanto anche in fase difensiva. Deve capire che non è solo un attaccante e oggi è stato encomiabile per il lavoro di sacrificio che ha fatto”. La scelta di schierare Nandez su Kvaratskhelia ha un motivo preciso: “E’ l’unico dei difensori che poteva stargli dietro”. Appunto su Augello, colpevole in occasione del vantaggio azzurro: “E’ stata la sua miglior partita stagionale, ho visto quello che ho conosciuto con la Sampdoria, peccato per quell’ingenuità”. Infine Gaetano: “Non è mai facile giocare contro la propria squadra, non riuscivamo mai a trovarlo tra le linee. Il cambio? Ho la fortuna di avere dei ricambi all’altezza, anche se Viola, Pavoletti e Petagna non possono essere considerati ricambi. Oristanio non ha i 90’, dopo una sola settimana di allenamento, ma può darci una mano in futuro”.

 

Scuffet: "Pari che vale più di un punto"

Simone Scuffet, decisivo a inizio gara e nel finale, si gode il pareggio: "In classifica vale un punto, ma dal punto di vista emotivo è una bella botta, benzina per il nostro percorso. Sappiamo di dover fare ancora tanti punti per raggiungere la salvezza, ma adesso affronteremo un calendario particolare sempre con l'umiltà che ci ha caratterizzato finora". Sulle dimissioni di Ranieri dopo la Lazio, il portiere friulano non ha dubbi: "Aver fatto muro alle sue dimissioni è stata la dimostrazione da parte di tutti di voler lottare e lavorare insieme. Siamo uniti e stiamo andando nella stessa direzione, non cercando alibi o puntando il dito verso qualcuno. Mina? Un grande aiuto per la difesa e per le situazioni che devo gestire dalla porta. Ci ha portato entusiasmo ed esperienza, anche oggi su Osimhen si è comportato molto bene limitandolo".

 

Luvumbo: "Il gol mi mancava"

Eroe di giornata, Zito Luvumbo: "Una sensazione molto bella pareggiare una partita così difficile. Un Napoli forte, che ci ha messo in difficoltà, ma siamo stati bravi a mettere in campo tutto quello che ci ha chiesto Ranieri, conquistando un punto importante per la salvezza. Mi mancava da tanto segnare, sono felice di aver fatto nuovamente gol davanti ai nostri tifosi".

Pubblicato in Gol Rossoblu
Domenica, 25 Febbraio 2024 09:39

A Cagliari arriva il Napoli dell'ex Calzona

Sfida proibitiva per la squadra di Ranieri. Alla Domus arrivano i campioni d'Italia rinvigoriti dal tecnico che con Spalletti li ha condotti al tricolore

 

Quella tra Cagliari e Napoli non è e non sarà mai una gara come le altre. La rivalità tra le due tifoserie, quella tra le due squadre affonda le radici nel passato. E i tanti ex in campo, Pavoletti, Ranieri, Petagna e (soprattutto) Gaetano da una parte e Calzona (vice di Di Francesco nella stagione 20/21) e Simeone dall'alta arricchiscono di ulteriore significato il confronto tra i campioni d'Italia e i rossoblù.

 

Calzona torna a Cagliari da avversario

Il Napoli, dalla partita d'andata contro il Cagliari del 16 dicembre scorso al Maradona, ha vinto solo due gare in campionato, tra l'altro faticando all'inverosimile contro Salernitana e Verona e vincendo solo nei minuti finali. Il Cagliari, dal canto suo, ha interrotto a Udine, col pareggio firmato Gaetano, un filotto negativo di quattro sconfitte consecutive. Entrambe hanno faticato in questa stagione. Il Napoli, al terzo cambio in panchina dopo gli esoneri di Rudy Garcia e Walter Mazzarri, si è affidato a Francesco Calzona, ct della nazionale slovacca, ma anche vice di Sarri e, soprattutto, di Spalletti sulla panchina partenopea. Conosce alla perfezione i giocatori e le dinamiche che hanno permesso al gruppo di conquistare il tricolore solo pochi mesi fa. Il cambio di panchina a una settimana dalla sfida di Cagliari non favorisce certo i rossoblù che si ritrovano una squadra rinata nell'orgoglio e motivata verso il proprio obiettivo, ovvero un posto in Champions, distante ora ben 12 lunghezze (ma con una gara in meno).

 

Il ribaltone del 2008

Il Cagliari non batte in casa il Napoli dal lontano 19 aprile del 2009 quando un gol per tempo di Jeda e Lazzari consegna il successo ai rossoblù per 2-0. Ma di Cagliari-Napoli se ne sono giocati 73 in serie, con 33 vittorie azzurre, 26 pareggi e 14 successi sardi. Tra questi ricordiamo l'incredibile rimonta del 27 gennaio 2008 quando il Cagliari di Ballardini, sotto 0-1 al 90' con gol di Hamsik, ribaltò tutto con Matri e Conti tra il 93' e il 94'. Quella vittoria, con i sardi ultimi in classifica, diede il là a una clamorosa rimonta che portò poi alla salvezza.

Pubblicato in Gol Rossoblu

Rammarico nelle parole del tecnico dopo il ko del Maradona: "Il loro vantaggio iniziale è arrivato proprio nel nostro momento migliore. Pavoletti ancora in gol? Ho diversi capitani in questa squadra"

  

Claudio Ranieri esce dal Diego Armando Maradona, dove il suo Cagliari si è arreso 2-1 ai padroni di casa del Napoli, con una certezza: "I ragazzi vogliono rimanere in Serie A e il mio lavoro sarà completato quando avrò salvato questa squadra. Nelle prime partite di campionato molti giocatori erano in ritardo di condizione. Ora viene fuori la nostra abnegazione e forza di volontà".

 

"I loro gol nel nostro momento migliore"

Sul match il tecnico non ha dubbi: "Quando ci sono dei campioni come Kvara e Osimhen è normale che ti risolvano la partita. I miei ragazzi sono stati bravi a soffrire nel primo tempo e poi nel secondo a crescere. Probabilmente il gol del Napoli è arrivato proprio nel nostro momento migliore". Ranieri ha poi spiegato il motivo del cambio modulo nella ripresa col passaggio alla difesa a tre. "Soffrivamo gli inserimenti della loro mezz'ala alle spalle di Augello. Nel secondo tempo siamo andati molto meglio e i campioni del Napoli sono entrati in partita nel nostro miglior momento".

 

"Una squadra di leader"

Ancora una volta in gol Pavoletti, ma questa volta la rete dell'attaccante non è stata sufficiente a evitare il ko, ma il centravanti si è comunque ancora confermato uno dei trascinatori della squadra. "Ho diversi capitani, vedi anche Lapadula, Viola e Mancosu. Tutti i giocatori esperti sono leader positivi e per un allenatore questa è una grande fortuna. Nel momento della necessità questi leader sono positivi e trascinano tutti i compagni - spiega Ranieri -. Luvumbo? Meglio da subentrato, perché mi permette di accendere la miccia. Lui e Oristano sono ragazzi davvero in gamba e ci stanno dando molte soddisfazioni".

Pubblicato in Gol Rossoblu

Il tecnico azzurro dopo il licenziamento in rossoblù proverà a vendicarsi. Il Sir torna là dove nei primi anni '90 conquisto l'accesso alla coppa Uefa

 

Il passato si intreccia al Diego Armando Maradona dove Walter Mazzarri, tornato a sedersi sulla panchina del Napoli dopo l'addio di Rudy Garci, affronta il suo recente passato, quel Cagliari che dopo averlo accolto a settembre nel 2021 come "salvatore della patria" in seguito all'esonero di Leonardo Semplici, lo mandò via nemmeno, licenziandolo, otto mesi dopo con la squadra quartultima in serie A e che di lì a poco sarebbe retrocessa. Avrà qualche sassolino da togliersi dalla scarpa il buon vecchio Walter. Sa di avere la squadra più forte, sa che può vincerla in qualsiasi momento, sa anche di avere di fronte un "vecchio marpione" come Claudio Ranieri che farà di tutto per imbrigliare il gioco azzurro.

 

E proprio Claudio Ranieri è un altro che farà un piccolo tuffo nel passato quando metterà piede nel Diego Armando Maradona. Perché se è vero che Mazzarri dopo il Cagliari ha allenato il Napoli, per il Sir è vero il contrario. Dopo i tre anni meravigliosi in Sardegna dal 1988 al 1991 con le due promozioni di fila e la salvezza in A, passò al Napoli dove ottenne la qualificazione in coppa Uefa grazie al quarto posto in campionato. Anche per lui poi ci fu l'esonero, il primo della sua lunga e straordinaria carriera. E se Mazzarri non ha ancora dimenticato il brusco addio al Cagliari e tutti gli strascichi che il licenziamento si è portato dietro, Ranieri del suo esonero ha solo un lontano ricordo. Sarà, quindi, Napoli contro Cagliari, sarà Mazzarri contro Ranieri, ma sarà anche il passato che torna prepotentemente in auge, perché Napoli-Cagliari non è mai banale.

Pubblicato in Gol Rossoblu