Martedì, 17 Ottobre 2023 12:10

Il Distretto aerospaziale della Sardegna compie dieci anni

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Cagliari. Giacomo Cao nell'intervento all'Auditorium del Banco di Sardegna Cagliari. Giacomo Cao nell'intervento all'Auditorium del Banco di Sardegna

 

Scienze ingegneristiche, progetti, brevetti, intuito e ricerca. Il Dass riferimento e attrattore internazionale: “Per Marte 2031 ci siamo anche noi” dice Giacomo Cao

Mario Frongia

Cagliari. “Destinazione Marte” è il titolo sintesi. Del volume su carta patinata che narra il decennio del Distretto aerospaziale della Sardegna. Gli stessi dieci anni di innovazione, ingegneria e scienze sofisticate create e promosse dal Dass. Ma anche di una Sardegna che genera ricerca, attrae partner e si siede nei tavoli scientifici più ambiti. Giacomo Cao e il suo staff, competenze e sardità identitaria per corredo. Il presidente e fondatore del Dass, sorta di compendio di energie, entusiasmo e ambizioni in un settore che alla velocità della luce. L’aerospazio e dintorni. Il perimetro operativo utile a ideare, realizzare ed essere competitivi su scala continentale. Il Dass ha spento ieri le candeline. Trentatré soci, dai quindici iniziali, strategie e visione per un brindisi che ha innescato ricadute occupazionali, reputazione e accreditamento internazionale, investimenti regionali con lievitazioni quintuplicate giunte globalmente a oltre sessanta milioni di euro. La giostra ha cominicato a girare nel 2016. Il protocollo con la Regione, che ha riconosciuto la vitalità e le prospettive del settore. I rapporti con l’insieme delle forze politiche locali e nazionali. Gli incontri i sindacati e con un contesto municipale in cui rispetto di sensibilità e regole, ha fatto la differenza. “Sì, ci siamo mossi con cautela e fermezza al tempo stesso”. Il professore mette in fila i dati. Brillano le due domande di brevetto legate all’esplorazione dello spazio concesse in Cina, Europa, Giappone, India, Russia e Stati Uniti.  “Un imponente patrimonio culturale e scientifico. I risultati sono frutto di abnegazione e costanza strategica, forse non immaginabili all’atto della fondazione

del distretto” spiega Cao. Lo scienziato marcia spedito. La sala dell’Auditorium del Banco di Sardegna applaude. In prima fila generali e alti ufficiali delle forze armate, docenti universitari, politici, amministratori, ceo e presidenti di consorzi e aziende del comparto. “La Sardegna è diventata con il Dass un polo internazionale di conoscenza” scandisce il presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica, Marco Tavani. “Grazie al Distretto siamo diventati un laboratorio di innovazione, con investimenti che sono destinati a crescere” aggiunge l’assessore regionale, Andreina Farris. “Nessuno fa il lavoro che sta facendo il professor Cao” sottolinea il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu. Per Gaetano Bergami, presidente del Distretto Emilia Romagna, “il vostro è il territorio del futuro grazie alla bravura di Giacomo Cao”.

Serata da applausi. In platea applaudono anche la consigliera regionale Alessandra Zedda, il professore emerito di Anatomia patologica, Gavino Faa, la farmacologa Micaela Morelli. Tomaso Sciola ricorda il padre Pinuccio, artista indimenticabile. “Mio padre diceva che i suoni delle sue pietre ricorano quelli che gli astrofisici sentono nello spazio”. Lo scultore di San Sperate ha ideato il logo del Dass: sublime. Commemorazione dovuta anche per Nicky D'Amico, già direttore dell’Osservatorio economico di Selargius. Insomma, aria di festa. Sobria ma tesa al domani. Con la constatazione condivisa da specialisti ed esperti: è sempre troppo bassa la frazione di Pil che in Italia viene dedicata alla ricerca. Il tema apre “all’opportunità di recupero e utilizzo dei poligoni per i test”, ai nuovi motori criogenici indispensabili per lanciare i satelliti, in fase di sviluppo a Capo San Lorenzo. Giacomo Cao ascolta. Quindi, ringrazia. La lista delle gratitudini è estesa. Dalle aziende partner al mondo di enti pubblici e privati, banche, politica, pubblica amministrazione. Il prof - ordinario di Principi di ingegneria chimica - è fiero anche dell’accordo del luglio 2016: “L’intesa con il colosso Airbus ci ha consentito nel 2019 anche il finanziamento del progetto Bat da otto milioni di euro utile a migliorare i sistemi di navigazione aerea”. Fatti concreti per  muoversi su test e certificazioni di velivoli senza pilota. O sullo studio e gli esperimenti per l’esplorazione robotica e umana dello spazio. “L’auspicio? Per la prima missione italiana su Marte noi ci saremo”.

Attrattore di riferimento. Il Distretto aerospaziale isolano calamita di aziende leader al mondo, attrae cervelli e progetti di sviluppo. Il professore ricorda i laboratori delle Università sarde, il pool dei collaboratori, la caccia ai finanziamenti. Ma anche il gol internazionale con le ricerche sui mattoncini da riprodurre sul pianeta rosso, così come fertilizzanti, ossigeno, acqua e altre materie prima indispensabili per una missione. “Giacomo Cao si è guadagnato l’indipendenza dell’intero arco politico. Il suo lavoro merita” dice Salvatore Deidda, presidente Commissione trasporti alla Camera dei deputati. Il professore mostra un filo di commozione: nella serata che applaude al decennio del Distretto, ci sta. “Nulla è più appagante del costruire qualcosa che non esiste. Questa è stata la frase di un luminare di astrofisica indiano. Eravamo a cena, all’estero. Avevo 28 anni, ero un giovane ricercatore ambizioso. Non sapevo cosa avrei fatto. Rientrato a Cagliari ho scelto”. Giacomo Cao parla lentamente. "L'idea del Dass è nata anche in quell’incontro". Dal protocollo d’intesa sulle attività di supporto al Distretto siglato con la Regione, sono trascorsi sette anni. L’aerospazio entra nella strategia di specializzazione intelligente regionale e nel  2017 arrivano nove milioni di euro di risorse pubbliche.

Work in progress. A seguire, viene acquisito l’aeroporto di Fenosu, sottoscritto l’accordo quadro quinquennale con il ministero della Difesa per attività in campo spaziale e aerospaziale di tipo civile. In pratica, semaforo verde all’utilizzo di infrastrutture militari. Ad esempio, l’aeroporto di Decimomannu/Villasor e il Poligono interforze di Salto di Quirra. Ma non è tutto. Il Dass si muove con celerità  su più fronti. Dal progetto Sardinia Uav Test Range, finanziato dalla Regione con un milione e duecentomila euro, per creare la piattaforma italiana più evoluta per i test e le relative certificazioni di droni di qualunque dimensione e tipo. Fino all’avvio di Generazione E, finanziato con quattro milioni di euro, il Distretto capofila nazionale sui lanciatori per la messa in orbita di satelliti. Senza scordare l’investimento di trenta milioni di euro e l’impiego di trentacinque dipendenti, per l’insediamento industriale Sptf (Space propulsion test facility) che ha consentito la realizzazione di un banco di prova per motori a liquido e prevede la costruzione di un impianto per l’ottenimento di componenti in composito carbonio-carbonio a Perdasdefogu. Infine, lo Small mission to Mars, progetto che potrà consentire al sistema Paese il raggiungimento della superficie del pianeta rosso nel 2031. E siamo a “Destinazione Marte”. Il presidente, confermato nel maggio 2022 per il prossimo triennio presidente del Distretto aerospaziale della Sardegna, tira dritto. Con fermezza e senso pratico. Il volume riprende per mano le attività progettuali, sinergiche e scientifiche. E le narra con un’intimità culturale che avvicina. Dieci anni - “di significative innovazioni (…) nel rapporto tradizione/modernità, con l’eloquente testimonianza del Dass” come scrive nella post fazione il presidente della giunta regionale Christian Solinas -  di un lungo cammino. I passi di un percorso di pregio. Per il Distretto, per il professore, per l’intera comunità isolana.

Ultima modifica il Martedì, 17 Ottobre 2023 17:11