Giovedì, 16 Novembre 2023 13:28

Sanluri e Cedac, matrimonio culturale di pregio In evidenza

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Cagliari. Una fase della conferenza stampa al Teatro massimo. Da sinistra, Antonio Cabiddu, Alberto Urpi e Valeria Ciabattoni Cagliari. Una fase della conferenza stampa al Teatro massimo. Da sinistra, Antonio Cabiddu, Alberto Urpi e Valeria Ciabattoni

 

Amanda Sandrelli, Giobbe Covatta e Ascanio Celestini tra gli artisti della rassegna che si tiene da dicembre a maggio al teatro Akinu Congia: “La comunità ha fame di buone attività teatrali” dice il sindaco Alberto Urpi  

Mario Frongia

Quel sapiente dosaggio di prosa, danza, musica. Con una cornice teatrale, e quindi scenica, avvicinante, energica capace di attrarre lo spettatore. La perfetta sintesi arriva da un cartellone variegato che ha tra gli artisti in scena vere cinture nere dei teatri nazionali ed europei, quali sono Amanda Sandrelli, Giobbe Covatta e Ascanio Celestini. Poche storie, la rassegna “La grande prosa, musica&danza” del Cedac mette la freccia e vola leggera. Per l’amministrazione comunale di Sanluri, che ospita gli spettacoli al teatro Akinu Congia, potrebbe dirsi che ha il piacere di vincere facile. Dietro le scelte della municipalità guidata da Alberto Urpi, la voglia di creare occasioni di condivisione e riflessione. “Dopo il successo della precedente edizione, siamo grati al Cedac per averci dato modo di fare il bis. I cittadini l’aspettano, chiedono informazioni, sono curiosi e vogliosi di cultura” rimarca il primo cittadino. Il teatro, dunque. E quella straordinaria vitalità che accontenta pubblici dalle aspettative differenti. Una programmazione pensata per gli amanti della prosa, di musica e danza. Ma anche per quanti prediligono l'ironia della commedia, le mutazioni culturali e sociali, la satira e i fatti di cronaca. “Contenuti che si sbaglia a pensare siano distanti dalle giovani generazioni. La nostra municipalità - conclude Alberto Urpi -promuove, crede e rilancia un percorso di conoscenza e approfondimento annuale, che passa per la rassegna”.   

Spettacoli variegati e ad ampio spettro di gradimento. “Nel costruire il cartellone abbiamo pensato a famiglie, giovani e meno giovani. Da un rapper come Ghemon ad Annagaia Marchioro, Lucia Mascino sino alle danze dervisce di Ziya Azazi. La rassegna ha per filo conduttore l’attualità con un filo di leggerezza e ironia” spiega la direttrice artistica, Valeria Ciabattoni. La ricetta si annuncia appetitosa. Con la campagna abbonamenti che si apre il 26 novembre, prevista la prelazione per i fedelissimi dello scorso anno, la bomboniera da 280 posti intitolata ad Akinu Congia si appresta ad applausi e sensazioni con il segno più. “Riteniamo che il filo culturale che Sanluri propone non si solo si sposi a turismo, storia e tradizioni ma sia un fulcro per l’intera zona. E mi riferisco - accelera Alberto Urpi - alla Marmilla, la Trexenta e al Campidano e oltre”. Un quadro convincente, fresco, accattivante: “È quel che facciamo da quarant’anni. Con una reputazione costruita nel tempo grazie a professionalità e competenze specifiche” rilancia Antonio Cabiddu, presidente del Cedac. Informazioni e prenotazioni su Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e 345.2751636.

Riflessioni e condivisione tra sarcasmo e risate. Ma anche la tragedia Moby Prince e il matinée per le scuole. La stagione curata dal Circuito multidisciplinare dello spettacolo dal vivo in Sardegna, ha patrocinio e sostegno di comune di Sanluri, Regione, ministero della Cultura e il contributo della Fondazione di Sardegna. Presentata nel foyer del Teatro Massimo a Cagliari, mette in fila dieci titoli dal 15 dicembre al 9 maggio 2024 con il sipario che sale alle 20.30. “Si spazia tra commedia, dramma, pagine di cronaca e note di costume, monologhi, concerti e coreografie d'autore. Con artisti conclamati e giovani talenti” aggiunge Valeria Ciabattoni. Ad aprire gli appuntamenti Ghemon, cantautore e rapper che per “Una Cosetta Così” ha una richiesta: “Niente spoiler, vi prego”. Il 14 gennaio Annagaia Marchioro, attrice e comica seguitissima sui social, ragiona su potere e significato delle parole (“Mi hanno sempre affascinato, in modo quasi erotico”) in “#Pourparler”. Il 25 gennaio è la volta dell'attore sassarese Daniele Monachella, in scena con Ignazio Chessa, firma testo e regia di “Era l'allodola?”. Lo spettacolo è ispirato alla figura e alle opere del (sedicente) Bardo, in un esilarante dialogo con il suo psicanalista e le opere di Shakespeare e l’amore. La riflessione sulla vita di coppia, tra routine e passione sessuale, la firmano Gigio Alberti, Amanda Sandrelli, Alessandra Acciai e Alberto Giusta con “Vicini di casa”, commedia provocatoria di Cesc Gay. Su stereotipi e simboli erotici, con la conseguente mercificazione del corpo della donna, si sorride in “Il Sen(n)o” di Monica Dolan, con Lucia Mascino per la regia di Serena Sinigaglia. Evidente il gioco di parole del titolo, tra seno e senno, nel senso di razionalità e pulizia intellettuale. Del seme della corruzione morale e politica si racconta in “Le volpi” di Lucia Franchi e Luca Ricci in regia con Antonella Attili, diretta sul set da Tornatore, Avati e Archibugi, con  Giorgio Colangeli, Nastro d’argento per “La cena” di Scola, e Luisa Merloni. Dalla purtroppo nota opacità della quotidianità italica al fascino, tra arte e spiritualità, delle danze dei monaci rotanti in “Dervish” di e con Ziya Azazi, in scena il 25 marzo. Sul palco dell’Akinu Congia il 14 e 15 aprile arriva un’attenta ricostruzione degli eventi in “M/T Moby Prince 3.0”. Tra le 140 vittime della tragedia di mare, la più grave del secondo dopoguerra in Italia, del 10 aprile 1991 anche una famiglia residente a Sanluri, i Brandano. Teatro civile, firmato da Francesco Gerardi e Marta Pettinari, con Lorenzo Satta e Alessio Zirulia per la regia di Federico Orsetti, che va in replica per le scuole in matinée lunedì 15 aprile. Quindi, riflettori su Giobbe Covatta. Inutile sottolineare la sapienta e garbata vis comica con cui l’attore indugia su intelligenza e capacità che dimostrano l'assoluta superiorità femminile nel suo “Scoop (Donna Sapiens)”. In chiusura, il 9 maggio, Ascanio Celestini. Il nuovo spettacolo dell’artista, “Rumba/L'asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato” passa tra periferie urbane e vite ai margini. In sostanza, un efficace e surreale affresco della società contemporanea.   

Ultima modifica il Giovedì, 16 Novembre 2023 13:45