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Michela Demontis è la regina italiana della Muay thai.
La ventiquattrenne sassarese oro ai campionati nazionali assoluti dell'arte dei Re, che si sono disputati a Jesolo nei giorni scorsi
 
La sassarese Michela Demontis si conferma campionessa italiana di Muay thai. L'incoronazione a Regina dell'arte dei Re è arrivata nei giorni scorsi a Jesolo, dove si sono svolte le finali dei campionati nazionali assoluti di Muay thai e dove, sotto l'egida della Federkombat, sono saliti sul quadrato per le varie discipline in gara oltre duemila fighter.
 
L’atleta del team Tarantini, che ha già vestito la maglia azzurra nelle competizioni internazionali, non ha deluso le aspettative ed è salita sul ring del Palazzo del Turismo  con forte determinazione. Michela Demontis ha trovato di fronte a sé un'atleta preparata, Alessia Fiorentino, molto più alta e con un potenziale vantaggio nelle tecniche di pugilato. La ventiquattrenne sassarese non si è, però, fatta intimorire e, grazie alle sue doti tecniche, ha conquistato tutte e tre le riprese, portando a casa la medaglia e il titolo.
 
“Ci tenevo tantissimo a tornare alla vittoria dopo la sconfitta in Spagna, e conservare il titolo - ha detto Michela Demontis a margine del match -. Lavoro tutto il giorno in palestra ma devo conciliare anche gli studi, perché dopo la laurea in Scienze Motorie sto prendendo la seconda laurea in Management dello sport. E' davvero difficile mettere insieme gli impegni e riuscire ad allenarmi tutti i giorni, con due sedute ad altissima intensità. Ringrazio il mio padre sportivo Angelo Tarantini che fa i salti mortali per allenarmi al top, i miei trainer Paride Scanu, Franco Fois, quindi Vincenzo Casu che a Jesolo mi ha seguito all’angolo. Ho un team molto unito, preparatissimo e davvero eccezionale. 
"Un grande grazie, ovviamente, va alla mia famiglia, che non smette un secondo di sostenermi", ha concluso.

Il prossimo obiettivo della campionessa italiana è combattere davanti ai tanti tifosi di casa al Fight club championship, in programma a Sassari il 13 maggio.

La compagine sassarese in gara a Jesolo ha fatto registrare ottime performance e ha portato a casa risultati di tutto rispetto. Sul ring è mancata l’azzurra Jessica Meloni, dopo il ritiro in settimana della sua avversaria.
Copioso il medagliere del settore giovanile - 12 medaglie con 13 atleti -, guidato dal tecnico societario Vincenzo Casu. Nei Cadetti l'oro è andato a Luca Manchia nei 42 Kg, a Sofia Fiori nei 47 kg e a Viola Delaconi nei 37 Kg. Argento per Andrea Sofia Carta -47kg, per Arianna Grussu -37kg, per Rebecca Salis 65 kg e per Mattia Fois -42 kg. Bronzo per Chantal Pattarino nei -47kg, per Alice Campus -47kg, per Giacomo Barbieri -37kg e per Erica Deiana MUAY -55kg.  
Fuori dal podio Federica Meloni nei 48 Kg terza serie, uscita in semifinale, dopo aver disputato un ottimo incontro.
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Domenica, 26 Marzo 2023 11:33

Cagliari, count down Sudtirol

L’animo del poker siglato a Reggio per avvicinare l’undici dell’ex Bisoli. Claudio Ranieri riparte dalle due vittorie di fila (Ascoli e Reggina), dagli otto gol all’attivo e dall’unica marcatura subita. Ma con il Sudtirol la guardia sarà alta. Ancora out Rog, Luvumbo e Pavoletti, Lapadula e Makoumbou al rientro dalle nazionali, il tecnico mostrerà i suoi in settimana nell’amichevole fuori porta con la Villacidrese. Il match di mercoledì prossimo sarà utile per capire gerarchie e condizione dei rossoblù. Con i bolzanini degli ex Bisoli e Larrivey, l’occasione è ghiotta: nel trenino play off il Sudtirol, autentica sorpresa della B, è terzo con 51 punti. Il Cagliari segue a 45. Inutile dire quanto valga doppio una vittoria. Ed è proprio questa situazione a diventare insidiosa mentalmente contro una squadra che concede poco, sa arroccarsi e ripartire, è temibile nello sfruttare le palle perse nella tonnara di centrocampo. Ma a otto gare dalla fine, dopo un girone d’andata ignobile, è superfluo intestardirsi sui dettagli. Finali erano e finali rimangono. Dopo il faccia a faccia con la squadra guidata da Bisolone - Pierpaolo ha dato due gambe per i Quattro mori, conta 5 reti in 164 gare, merita un applauso! -, i rossoblù vanno a Pisa. Quindi arriva la capolista Frosinone alla Domus, la trasferta a Parma e, a chiudere aprile, si gioca in casa contro la Ternana.

Cinque test che non ammettono repliche. In un torneo che ha una sola vincitrice, il Frosinone del campione del mondo, Fabio Grosso, e mette le altre sulla giostra, diventa fondamentale agguantare almeno la terza o la quarta piazza. Il secondo piazzamento che porta direttamente in A? Tutto può accadere. Ma appare più un utile supporto motivazionale usato da Sir Claudio: per gli osservatori più accreditati riprendere il Genoa a quota 56 pare in salita. Intanto, il Cagliari nella settimana che porta al Sudtirol fa i conti anche con una fastidiosa sfilza di argomenti extra campo. Un po’ la cifra di una proprietà che ha mostrato troppa enfasi, annunci in pompa magna, acquisti insensati ed esoneri a raffica.

L’ultimo riguarda l’allenatore della Primavera, Michele Filippi. Ma più che Matteo Battilana in panca, colpisce l’arrivo di Fabio Pisacane e Roberto Muzzi con ruoli di supporto. Sui due è possibile che Ranieri sia stato chiaro. Ma non è tutto. A insaporire il count down verso i bolzanini, emergono le questioni giudiziarie inerenti l’operazione Prisma e le plusvalenze su Cerri per la Juve, lo scontro a suon di querele con Walter Mazzarri, il braccio di ferro con il comune di Quartu per la vicenda Is Arenas. Faccende nate male e gestite peggio. Ma adesso, in attesa fiduciosa della magistratura, testa al Sudtirol. La risalita in A è troppo preziosa - specie dopo una retrocessione ignominiosa - per appesantirla con temi lontani, mica tanto, dalle pallonate.

 

 

 

Mario Frongia

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 “Una manifestazione sportiva, giunta alla ventesima edizione in terra sarda, che fa parte del ricco cartellone, composto da 43 manifestazioni nazionali e internazionali, che caratterizzerà il 2023. L’obiettivo è quello di far conoscere la Sardegna, sempre più ‘isola dello sport’, in ogni parte del mondo, puntando sugli eventi sportivi come efficace strumento di promozione turistica”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, durante l’incontro, svoltosi questa mattina a Tempio Pausania nella sede dell’agenzia Forestas, rappresentata dal direttore generale di Forestas, Antonio Casula,  tra gli organizzatori del Rally Italia Sardegna e i sindaci dei Comuni interessanti dalla gara automobilistica: Aglientu, Alà dei Sardi, Arzachena, Buddusò, Loiri Porto San Paolo, Olbia, Oschiri, Ozieri, Padru, Pattada, Tempio Pausania, Tula, Erula e Bortigiadas.  

“Un evento sportivo caratterizzato anche dalla presenza di Forestas, perché buona parte del percorso si snoda nell’ambito dei territori gestiti dall’Agenzia regionale, dando così l’opportunità di far conoscere l’ottima attività svolta anche dal servizio territoriale di Tempio e le bellezze dell’isola in campo forestale”, ha aggiunto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu.

“Una manifestazione importante soprattutto per il territorio che la ospita, grazie alla copertura mediatica e al seguito di tifosi ed appassionati che questa gara ha da tanti anni. L'ottimo livello sportivo garantisce l’effetto promozionale, mettendo in vetrina alcuni dei luoghi più belli della Gallura e della Provincia di Sassari”, ha concluso l’assessore regionale dello Sport, Andrea Biancareddu

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Torna nelle acque del Golfo degli Angeli, per il quarto anno consecutivo, la regata nazionale della classe Windsurfer con il trofeo intitolato a uno dei grandi precursori della vela in Sardegna, l’indimenticabile Gian Franco Gessa, scomparso nel febbraio 2020, all’età di 87 anni.
 
Organizzata dal Windsurfing Club Cagliari con il sostegno dell’assessorato regionale dello Sport, la regata si disputerà sabato 25 e domenica 26 marzo e vede iscritti oltre 60 atleti provenienti da tutta Italia, con una presenza importante di atleti under 15 e under 19 del club cagliaritano.
“Favoriamo come sempre la partecipazione dei giovani atleti - dichiara il presidente del WCC Roberto Festa - perché sono il nostro investimento sul futuro, e siamo fieri, al tempo stesso, di avere in acqua portacolori del club che regatano da più di cinquant’anni e non hanno perso l’entusiasmo del primo giorno. È un bellissimo segno di vitalità, sano spirito agonistico e passione. Proprio come ci ha insegnato Franco Gessa, sempre presente fra noi fino all’ultimo”.
"La vela a Cagliari l’ho portata io, diceva mio padre esagerando come spesso si divertiva a fare - dichiara Valentina Gessa, figlia di Franco che iniziò ad andare per mare nel 1959 con la deriva “S”, classe che ha avuto vita breve, cedendo il passo al longevo 470. “Però è vero che mio mio padre è stato un pioniere nella vela in città e tra i primi ad appassionarsi alla classe Windsurfer, trasmettendo questa passione a tantissimi giovani. Ecco perché questa regata è il modo migliore per ricordarlo”.
 
La prima partenza, meteo permettendo, è prevista da bando sabato alle ore 13:00 e saranno al massimo 7 le prove che potranno essere disputate nelle due giornate. Tre le categorie in gara (leggeri, pesanti e donne) con possibilità di classifiche separate per gli under 15 e under 19, a seconda del numero dei partecipanti. A discrezione del comitato di giuria, potrà esserci una partenza unica o partenze separate per categoria. Il trofeo Gessa sarà attribuito al primo classificato assoluto.
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Parte venerdì l'Open Day al Centro Sportivo Generale Rossi, rivolto a ragazzi dai 10 ai 14 anni. L'evento si colloca nel Progetto I vivai dello Sport per tutti​, che si pone l’obiettivo generale di promuovere la crescita in salute delle nuove generazioni attraverso la sperimentazione di un modello di vivaio dello sport di base, in grado di integrare i valori della competizione sportiva con quelli dello sviluppo di competenze di vita trasversali (sport, stili di vita sani e socializzazione).

Le attività previste dal progetto riguardano 6 mesi continuativi di attività sportive per 2 ore a settimana e 1 ora a settimana di socializzazione presso ciascun vivaio, rivolti ad un gruppo di minimo 20 e massimo 25 giovani dai 10 ai 14 anni. La pratica motoria è realizzata dagli operatori sportivi del progetto, formati da AICS e in parte già operanti con l’Asd, e si terrà presso gli impianti sportivi del tennis e spazi all’aperto in uso al Gt. Rossi in regime di permuta e ubicati presso il Comprensorio Polisportivo Militare Generale Rossi. Saranno inoltre organizzati 5 eventi multidisciplinari inclusivi, di mezza giornata ciascuno, da svolgersi nelle sedi di svolgimento dei Vivai con l’obiettivo di diffondere attraverso lo sport di squadra i valori della​ cooperazione, del fair play e della solidarietà. I destinatari di tali eventi sono i bambini dai 10 ai 14 anni e le loro famiglie.  L’A.S.D. infatti ha nel suo DNA, oltre che dedicarsi all’attività agonistica pura, anche quello di dare spazio ad altri eventi che comunque hanno a che fare con il nostro sport di riferimento, ma dove l’aspetto degli sani stili di vita, della lotta ai tumori da combattere con l’attività all’aperto, la solidarietà nei confronti di altre organizzazioni tipo Diabete 0 e Unicef per i bambini, piuttosto che Tennis Telethon occupano un posto di rilievo. 
 
L’esigenza è quella di attuare sul territorio nuove e innovative offerte sportive per il tramite appunto degli Enti di Promozione Sportiva, i quali si configurano come enti deputati alla promozione dello sport per tutti. La partecipazione ai vivai è dedicata per una quota pari al 40% a persone provenienti da ceti fragili o che versano in condizioni socioeconomiche svantaggiate anche attraverso segnalazioni al Comitato/ASD da parte, in primis, dell’Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Cagliari, con il quale verranno attivate le opportune forme di collaborazione. Inoltre, la partecipazione al progetto sarà bilanciata, garantendo un’adeguata partecipazione femminile e maschile per ogni disciplina sportiva praticata nel vivaio.
 
 
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Con una prova di forza e costanza, Marino Gessa e Salvatore Pusceddu, su Skoda Fabia Evo (con un tempo di 39’08”2), hanno vinto il 1º Rally Sulcis Iglesiente, con un tempo di 39’08”2. Il pilota di Arbus, presidente della Scuderia Sardegna Racing, e il suo fidato navigatore cagliaritano oggi hanno vinto sei delle nove prove in programma e sono passati in testa al termine della sesta speciale, nel primo pomeriggio, mantenendo poi il vantaggio fino all’ultimo passaggio sulla “Perdaxius”. L’equipaggio Gessa-Pusceddu, che aveva chiuso la giornata del sabato in seconda posizione, a 5 decimi dagli smeraldini Siddi-Maccioni, ieri vincitori della speciale in notturna, è salito sul gradino più alto del podio di Iglesias precedendo proprio il selargino Auro Siddi e Giuseppe Maccioni, portacolori della Porto Cervo Racing a cui non è bastato vincere le speciali numero 8 e 10 per colmare il gap accumulato, che alla fine è stato di 14”3. Terzi, a 29”8, i torinesi Claudio Marenco e Marina Melella (Skoda Fabia Evo a 29”8), che hanno corso coi colori della Sardegna Racing e vinto la seconda speciale odierna, la “Nuxis-Santadi 1”. Ottimo quarto posto assoluto per i portacolori di Mrc, Maurizio Diomedi e Giuseppe Pirisinu, a 54”7, davanti a Francesco Farci e Francesco Fois, alfieri della Mistral Racing, scuderia organizzatrice. Sesti assoluti Vittorio Musselli e Claudio Mele, settimi Roberto Cocco e Sergio Deiana, ottavi Maurizio Mei (sulcitano trapiantato a Bologna) e Massimiliano Bosi. Noni assoluti e primi tra le “due ruote motrici” Giuseppe Mannu e  Angelo Medas del Magliona Motorsport, decimi Gianluigi Goddi e Stefano Pudda. Al traguardo 31 delle 44 auto al via del Rally Moderno. 

Rally Storico. Il Rally Sulcis Iglesiente Historic lo è stato per due motivi, non solo per le auto storiche in gara, come si evince dal nome, ma perché sul podio, per la prima volta, sono saliti tre piloti con lo stesso cognome, Pes di San Vittorio. A vincere è stato Giulio Pes di San Vittorio, presidente del Comitato Regionale Aci e di Aci Sassari ha corso su Peugeot 205 in coppia col fidato Marco Pala, vice presidente dell’Aci turritano, con cui è stato al comando della gara dalla prima all’ultima prova. A cercare di insidiare il loro primato è stato il primogenito Pietro Pes di San Vittorio, che navigato da Veronica Cottu su Opel Kadett Gsi ha chiuso ad appena 1”5 dal padre e ha preceduto il fratello Enrico, che su Peugeot 205, con Nicola Romano alle note, ha conquistato il terzo posto con un distacco di 3’06”8.

Nella Regolarità Sport, valida per la Coppa Regolarità Sport tricolore, sfortuna per l’unico equipaggio in gara, Pietro Ruiu e Guido Canu, fermati da un guasto elettrico alla Alfa Romeo 33 ancora prima della partenza della speciale in notturna di ieri e quindi impossibilitati a disputare la gara.

I commenti. A premiare i vincitore l’Assessore Regionale al Turismo, Gianni Chessa: “Gli eventi sportivi sono importanti, possiamo vivere di mare, di Sport, di enogastromia  e tanto altro. la Grazie all’organizzazione, grazie per l’accoglienza non solo alla città di Iglesias ma a tutto il territorio”.

Il vincitore del Rally Moderno, Marino Gessa, ha commentato: “Ci tenevo particolarmente a questa. Ringrazio l’Erreffe Rally Team che mi ha dato un mezzo spettacolare, il mio navigatore Salvatore Pusceddu è stato perfetto oggi, siamo Stati un grande equipaggio, non abbiamo sbagliato nulla. Nel 2002, a 300 metri da qua, ho fatto le mie prime verifiche tecniche per la cronoscalata Iglesias-Sant’Angelo, e da allora a oggi sono riuscito col tempo a guidare macchine come questa Skoda. Sono molto contento, e vi dico: inseguite i vostri sogni”.

“Ci siamo divertiti, siamo contentissimi, una gara lunga e impegnativa e abbiamo chiuso terzi ed è il terzo podio in altrettante gare sarde” ha commentato Claudio Marenco.

Gli spettatori. Dopo il bagno di folla a Iglesias, ieri, durante la cerimonia di partenza, in trasferimento e all’arrivo, oggi il pubblico sulcitano si è ripetuto in tutte le speciali, al controllo a timbro di San Giovanni Suergiu, al parco assistenza di Carbonia e ai riordini di Tratalias e della Cantina di Santadi, partner della gara, e alla cerimonia di premiazione, in Piazza Sella a Iglesias. Una presenza che non è passata inosservata agli occhi attenti degli equipaggi, sorpresi ed entusiasti del supporto ricevuto.

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Lunedì, 20 Marzo 2023 08:59

Cagliari, colpaccio a Reggio Calabria!

Ambizioni che lievitano, entusiasmo della tifoseria pure. Il poker con l’Ascoli, in rimonta, aveva lasciato percepire una netta inversione di Marcia. Quello del Granillo ha riaperto giochi e prospettive. Il 4-0 del Cagliari alla Reggina ha messo ancora più ordine nel cammino guidato da Claudio Ranieri. Dunque, il sole in tasca con un’esaltazione contenuta: nel giro di un mese i Quattro mori dovranno mostrare cosa vogliono fare da grandi. Intanto, musica per le orecchie della tifoseria, specie quella meno ottimista dopo una retrocessione impossibile da digerire e un girone d’andata frutto di una gestione, societaria e tecnica, davvero inguardabile. I rossoblù che fanno il botto in Calabria sono la cartina al tornasole del rigoroso lavoro del tecnico di Testaccio. Organizzazione, testa e quel filo di coraggio indispensabile per provarci con intelligenza tattica e concentrazione. In più, il recupero di una pedina chiave come Mancosu (in rete su rigore, seconda  marcatura di fila, così come Zappa che ha firmato la quarta rete contro i calabresi), la ferocia sotto porta di Lapadula (doppietta e assist, 15 reti all’attivo, in alta quota nella best list dei cannonieri della B, a insidiare Keddira), la rapidità di Makoumbou (palla in avanti e massimo due tocchi), le conferme di Dossena e Radunovic dietro. Insomma, la squadra prima del singolo. L’orgoglio e la praticità prima del correre in punta di piedi. Un Cagliari ritrovato. Con Ranieri che batte Inzaghi e una squadra partita a mille all’andata, con otto sconfitte nelle ultime dieci gare. A quota 45 si vede un altro orizzonte. Ma le otto partite che chiudono la stagione sono tutte ad alzo zero. A partire dalla prossima in casa contro il SudTirol, sorpresa del torneo allenata dall’ex Pierpaolo Bisoli.   

Consapevolezza e lavoro. La vittoria, tonda, matura e a rete intonsa, non capita a casaccio. Anzi, se Ranieri ha detto ai suoi di ripartire dal secondo tempo con l’Ascoli, ha ottenuto la risposta che cercava. “Momento clou del campionato, ho avuto quel che cercavo”. Battere la Reggina narra una storia del collettivo. Un collettivo che sa soffrire, ribattere, sporcare il gioco altrui, difendersi con le unghie. Ma è altrettanto capace di avere la giusta personalità nella gestione della palla, di cercare spazi senza palla, di trovare spazio per il tiro. Un mix che ci porta al flash che conta: in zona play off ha perso terreno solo il Parma, sconfitto dal Como e uscito dal trenino delle migliori otto. Le altre marciano rapide: Frosinone a 62, Genoa 56, Sudtirol 51, Bari 50, Pisa e Cagliari 45, Reggina 42 e Palermo, fresco di ingresso tra le papabili per la A. I rossoblù, dopo il SudTirol atteso sabato 1° aprile, vanno a Pisa, ricevono i primi della classe del Frosinone e giocano a Parma: un poker, anche in questo caso, di partite con formazioni altrettanto motivate. Giocate che possono valere una fetta enorme di futuro. 

 

Mario Frongia

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Doveroso sommergerla di complimenti e rimanere continuamente stupefatti per la sua pluriennale confidenza con i risultati eclatanti. Ma per la nuotatrice della Sa.Spo. Cagliari Francesca Secci, i due ori conquistati a Lignano Sabbiadoro durante i Campionati Italiani Assoluti Invernali di Nuoto Paralimpico, evolutisi in simbiosi con la tappa italiana delle World Series di Para Swimming, passano un pochetto in secondo piano, lasciando spazio all’argento nei 400 stile che ha disegnato nella sua testa quel noto visino indicante uno stato di perplessità.

Lei e il suo allenatore Alessandro Medda si sono guardati negli occhi e hanno cominciato a indagare sul perché la performance non sia andata secondo le aspettative, dopo ore e ore di sedute al cloro nelle settimane invernali.

“Non sono soddisfatta perché rispetto al tempo che ho realizzato agli estivi di Napoli in vasca lunga è un po’ alto – ammette Francesca – ma cercherò di capire cosa è successo fra due settimane, nella gara in vasca corta master; li constaterò se la differenza è dovuta alla lunghezza della corsia, oppure a qualcos’altro.

Eh, già, l’allenamento a senso unico con a disposizione solo piscine da venticinque metri penalizza la campionessa selargina che in Sardegna non può trovare di meglio.

La piazza d’onore è stata condizionata pure dalla presenza della forte nuotatrice Margherita Sorini che è stata riclassificata passando dalla categoria S10 a quella di Francesca (S9). Sente pure la mancanza della sua rivale Vittoria Bianco che ha preferito cimentarsi nelle World Series ma non negli Italiani. Al contrario l’isolana, dopo aver incamerato la silver medal con il tempo di 5.26.91, nonostante mancasse poco all’imbarco, ha disputato anche la finale B Para Swimming concludendola in 5.27.34. E poi, infilata la tuta in fretta e furia, è seguita la fuga in aeroporto.

Durante il viaggio, con Alessandro Medda alla guida, hanno anche discusso sui due successi nei 200 misti (3.00.83) e i 100 farfalla (1.22.34). “Alessandro mi è sembrato abbastanza contento di come sono andate le cose - dice Francesca - ma è già proiettato a maggio, quando affronterò il campionato italiano nazionale master FINP e agli assoluti estivi di giugno. Poi mi si spalancheranno le avventure in acque libere”.

Doveroso precisare che nelle due prestazioni vincenti l’insegnante campidanese è scesa di due secondi rispetto alle analoghe competizioni dello scorso anno. “C’è sempre un ma – interviene di nuovo l’olimpionica - perché se confrontiamo i tempi con quelli ottenuti in vasca corta c’è qualche differenza”.

Nei momenti di relax si è fatta coinvolgere dall’evento internazionale e dalla presenza di tanti prospetti famosi e vincenti: “E’ sempre un piacere rivedere i vecchi compagni di nazionale – continua Secci – e anche guardare le gare è molto bello e piacevole, mi diverte moltissimo quando poi si respira un bel clima extra nazionale”.

Infine i ringraziamenti: “In primis ad Alessandro, oltre ad essere un bravo tecnico è anche un accompagnatore indispensabile; il suo supporto è fondamentale, tutto questo non si potrebbe fare se non ci fosse lui. Grazie anche a papà Claudio che come al solito ha organizzato la trasferta. Alla Sa.Spo, alla Ferrini che mi consente di fare qualche gara in più, concedendomi pure qualche spazio d’acqua quando gli impegni lavorativi mi impediscono di usufruire di quelli riservatimi dalla Sa.Spo”.

E dal sodalizio cagliaritano, a nome di tutta la società interviene il presidente Luciano Lisci: “Francesca prepara con attenzione i suoi obiettivi e se non ci sono fattori esterni che la ostacolano, riesce sempre a centrarli. Complimenti da tutti noi e ci auguriamo che possa collezionare tanti podi anche nella stagione 2023”.

 

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Dopo le novità annunciate di recente sul suo nuovo sito ufficiale www.fabiosalis.com, entra nel vivo la stagione 2023 del trentatreenne navigatore gallurese.
Nella nuova gara sulcitana, che darà il via alla stagione, affiancherà per la prima volta il rientrante Alessandro Cadelano, pilota con all’attivo oltre una ventina di gare ma assente dalle competizioni dal 2016.
 
“Sono contento di rientrare nel mondo delle corse, negli anni scorsi ho dato priorità alla famiglia e al lavoro, questa nuova gara vicina a casa mi è sembrata l’occasione giusta per tornare ad indossare tuta e casco” ha dichiarato il driver quartese, che andrà a debuttare sulla Skoda Fabia R5.
 
“Son contento di partecipare a questa gara nuova in luoghi per me speciali” commenta Fabio Salis, “userò tutta la mia esperienza per mettere Alessandro quanto più a suo agio possibile; una vettura per lui nuova ed impegnativa, unita a sette anni di pausa rendono la sfida ancora più ardua. Credo che avremo ampi margini di miglioramento, l’obbiettivo è crescere passo dopo passo, cercando comunque di fare del nostro meglio senza pressioni di classifica.”
 
La gara prevede 391,79 chilometri, di cui 62,91 cronometrati e partirà alle 18 di sabato 18 da Piazza Sella a Iglesias, seguita dalla speciale d’apertura Fluminimaggiore-Iglesias. Domenica 19 si svolgeranno i tre passaggi sulle prove di Narcao, Nuxis-Santadi e Perdaxius, l’arrivo è previsto per le 18:45 sempre a Iglesias.
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Domenica, 12 Marzo 2023 13:28

Cagliari-Ascoli 4-1: poker che incoraggia

Il poker dopo quattro pareggi deludenti e asfitici. Il 4-1 del Cagliari sull’Ascoli è arrivato al momento giusto. Per la squadra e per Ranieri, per il pubblico e per la fase del torneo: sbagliare ora, specie in casa, non permette recuperi e voli di fantasia. La classifica comincia a pesare e una gara dopo l’altra l’asticella sale. Gioco, finalizzazione, maturità e spirito di sacrificio vengono perfino dopo atteggiamento e approccio. Anche per questo, la risposta di venerdì notte è incoraggiante. I rossoblù sono partiti bene, occasioni di Mancosu, Dossena e Luvumbo, tiro rimpallato da un difensore con il portiere a terra. L’avvio frizzante non è usuale. È già questa è una buona notizia. Poi, sono andati sotto contro un Ascoli ben organizzato, tonico, abile nel cercare le fasce e nell’infilarsi in mezzo al 4-4-2 imbastito da Sir Claudio. Il forfait muscolare di Luvumbo, sino ad allora un chiodo nel fianco degli ospiti, è stato l’assist tattico: con Lella si è passati al 4-3-1-2. Il modulo ha permesso a Mancosu di muoversi negli ultimi 25 metri senza dare riferimenti, mettendo a soqquadro i piani dell’Ascoli, abile nel passare in vantaggio, anche grazie a un errore di Barreca. E a un pelo da 2-0 su incornata di Botteghin. Da qui, i cori contro la presidenza e i fischi dell’intero stadio - poco più di diecimila paganti - al rientro negli spogliatoi.

Nella ripresa la musica è cambiata. “La contestazione mi ha e ci ha fatto male. Fischiateci alla fine ma non a gara in corso” il commento a fine partita di Ranieri. Che ha rivelato di aver detto ai suoi prima del secondo tempo “Usciamo prima, andiamo in campo ad aspettarli cosi capiranno che ci sarà battaglia”. Ecco, la carica motivazionale che ha fatto la differenza. Un colpo da maestro. Con il gruppo che ha risposto presente. Mancosu è salito in cattedra, innescando il fallo da rigore, trasformato da Lapadula. Il trequartista cagliaritano - che proprio contro l’Ascoli nel 2007 aveva esordito e segnato con la maglia rossoblù, lanciato da Marco Giampaolo - ha poi firmato il 3-1 frutto di uno scambio perfetto con il centravanti italo peruviano. Quindi, il pressing determinato contro un Ascoli ormai sgonfio e arreso. L’errore di Eramo che permette il 4-1 di Zappa (al primo gol in 80 presenze con i Quattro mori) è stato il game over dei marchigiani.

Chiuso al meglio il compito casalingo, adesso, la posta si alza. A Reggio Calabria contro un  Pippo Inzaghi che traballa, dovrà capirsi cosa farà il Cagliari da grande. Settimo in classifica a quota 42, alla pari di Pisa e Reggina: e proprio al “Granillo” ci sarà il primo crash test delle cinque prossime partite di fuoco. “Avremo solo finali, sinché la matematica non dice il contrario, guardo al secondo posto, intorno ai 65, 67 punti: dobbiamo vincerle tutte e pareggiarne al massimo due!” il bersaglio ambizioso disegnato da Ranieri. Ma sarà il campo a dire cosa vale davvero la squadra che è stata anche a pochi passi dai play out. Dopo la Reggina arriva il Sudtirol, quarta forza del campionato. Quindi trasferta a Pisa, e a seguire il Frosinone alla Domus. Un programma intenso e avvincente.

Intanto, nella notte del 4-1 ha fatto scalpore la decisione del club, voluta dal presidente Giulini - forse amareggiato per la vittoria dello Spezia sull’Inter, con i liguri guidati all’impresa da Leonardo Semplici, autore in terra sarda di una salvezza miracolosa e cacciato dopo le prime tre giornate del campionato chiuso con la vergognosa retrocessione di Venezia - di non far parlare i giocatori. Sentire uno strepitoso Mancosu o Lapadula, autore della prima doppietta in rossoblù, non sarebbe stato solo un obbligo per i diritti tv. Ma anche un gesto di normale rispetto per i  cronisti e, soprattutto, per la tifoseria. Peccato.

 

Mario Frongia

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