Visualizza articoli per tag: Ranieri
Luvumbo illude il Cagliari, poi il Milan la ribalta e vince
Okafor, Tomori e Luftus-Cheek ribaltano il vantaggio iniziale dell'angolano. Finisce 1-3 alla Domus, rossoblù ultimi in classifica
Il Milan passa in rimonta all’Unipol Domus per 3-1 nella sesta giornata della serie A. Seconda sconfitta di fila, la quarta in questa stagione, per il Cagliari di Ranieri che a tratti ha giocato alla pari con i rossoneri. Le solite disattenzioni difensive, soprattutto nel primo tempo, costringono la squadra di Ranieri ad alzare bandiera bianca contro un avversario obiettivamente più forte. Buona la prova di Hatzidiakos, capace di neutralizzare Leao nella ripresa e di Luvumbo, vera spina nel fianco della difesa rossonera. Ancora insufficiente Augello, non perfetto Radunovic in occasione del pareggio ospite. In ripresa Petagna, ma l’assenza di Lapadula inizia a farsi sentire. Da questa sera i rossoblù sono ultimi in classifica.
Illusione Luvumbo
Primo tempo in chiaro scuro per i rossoblù col secondo gol di Luvumbo in questo campionato e due disattenzioni difensive che costano la rimonta rossonera. Il Milan di Pioli parte come da pronostico, possesso e giro palla cercando di sfondare le linee avversarie. I rossoblù reggono l'urto, difendono con attenzione e bloccano Theo Hernandez, l'uomo più pericoloso del Milan viste le assenze di Leao e Giroud, inizialmente in panchina. Augello soffre a destra la rapidità di Chukwueze, ma è dalle parti di Luvumbo che i rossoblù sono più pericolosi. L'angolano prova più volte a saltare Tomori, chiede anche un calcio di rigore e quando alla mezz'ora Nandez sfonda in area e gli consegna un pallone d'oro non ci pensa due volte, sinistro di potenza sul primo palo dove Sportiello non può nulla. La reazione del Milan è lenta, ma arriva nel finale di tempo prima con Okafor che approfitta di un'uscita non eccellente di Radunovic per infilare a porta vuota, poi con Tomori che in mischia, sugli sviluppi di un corner, completa la rimonta.
Sigillo Luftus-Cheek
Nella ripresa è del Cagliari la prima palla gol con Luvumbo che raccoglie una sponda in area di Petagna e a botta sicura trova la provvideziale deviazione in angolo di Adli. Al 60', però, il Milan cala il tris con un destro da fuori di Luftus-Cheek che non lascia scampo a Radunovic. E' ancora Luvumbo l'uomo più pericoloso dei padroni di casa con una conclusione dal limite smorzata da Tomori e parata centralmente da Sportiello. L'estremo rossonero è protagonista nel finale con una bella parata su una conclusione da dentro l'area di Oristanio. Sull'azione rimane a terra Luvumbo, solo crampi per lui nel silenzio generale della Domus che temeva il peggio. Ora nemmeno il tempo di smaltire il secondo ko di fila che i rossoblù dovranno preparare la difficile trasferta di Firenze.
CAGLIARI-MILAN 1-3 (1-2)
CAGLIARI (3-5-2): Radunovic; Wieteska (46’ Oristanio), Dossena, Hatzidiakos; Zappa (81’ Di Pardo), Nandez, Makoumbou (84’ Deiola), Sulemana (67’ Viola), Augello; Petagna (67’ Shomurodov), Luvumbo. All. Ranieri.
MILAN (4-3-3): Sportiello; Florenzi, Thiaw, Tomori, Theo (84’ Bartesaghi); Loftus-Cheek, Adli (58’ Pobega), Reijnders (58’ Musah); Chukwueze (69’ Leao), Okafor, Pulisic (69’ Romero). All. Pioli.
ARBITRO: La Penna
MARCATORI: 29’ Luvumbo, 41’ Okafor, 45’ Tomori, 60’ Luftus-Cheek
NOTE - Ammoniti: Wieteska, Zappa, Oristanio, Luftus-Cheek. Recupero: 2’, 5’. Spettatori: 16.348.
Un solo gol in cinque giornate, col Milan serve la scossa
A poche ore dalla sfida col Milan, le statistiche offensive dei rossoblù sono impietose. Bisogna subito invertire la rotta per rialzare il morale dell'ambiente
Un solo gol nelle prime cinque giornate, peggior squadra della serie A per tiri in porta, solo 6 in oltre 450'. Persino l'Empoli, ultimo con lo zero nella casella punti, ha fatto meglio. E il calendario, da qui a metà ottobre, vede altre sfide proibitive: dopo il Milan toccherà a Fiorentina e Roma.
Attacco in difficoltà
Non proprio un buon inizio quello del Cagliari con qualche tifoso che sui social inizia già a perdere fiducia in Claudio Ranieri, dimenticando che meno di un anno fa ha preso una squadra allo sbando trascinandola dal +3 dalla zona retrocessione alla serie A. I tifosi, si sa, si lasciano trasportare del momento. Dall'entusiasmo se le cose vanno bene, dal pessimismo se le cose, al contrario, vanno male. I numeri, però, purtroppo non mentono. Le difficoltà dell'attacco rossoblù in questa stagione sono davanti agli occhi di tutti e non è il solo dato preoccupante. La percentuale media di possesso palla è del 37.9%. In tutto il torneo solo il Genoa ha fatto peggio (34.8%). Nella fase di gestione Pavoletti e compagni hanno la terza peggior percentuale di precisione nei passaggi, 76.1%, davanti solo a Genoa (74.2%) e Verona (75.6%). Non solo: anche la media di passaggi effettuati non è esaltante, appena 2,55 che vale la bandiera nera della serie A.
Zito il più pericoloso
Luvumbo fin qui si è dimostrato l'uomo più pericoloso. Suo l'unico gol, ma è anche l'unico che prova a saltare l'uomo, ben 20 i dribbling tentati, un quarto di quelli totali della squadra (20/80). L'angolano è anche il primo dei rossoblù per falli subiti (10). In fase di recupero, invece, spiccano Dossena e Makoumbou rispettivamente con 42 e 39 palloni recuperati. Il difensore è anche il secondo miglior giocatore della serie A ad aver respinto più azioni avversarie, ben 29. Meglio di lui ha fatto solo Radu Dragusin del Genoa con 31.
Atalanta-Cagliari, Ranieri cerca l'impresa
E' il giorno di Atalanta-Cagliari, alle 15:00 al Gewiss Stadium. Il tecnico deve fare i conti con gli assenti
E' un Cagliari in piena emergenza quello che si presenta a Bergamo per la quinta giornata di serie A. Oltre allo squalificato Wieteska e agli infortunati di lungo corso, Ranieri deve rinunciare a Pavoletti, Di Pardo e Jankto, non convocati per la trasferta lombarda. Il tecnico, però, ritrova Petagna.
Trasferta insidiosa
Non sarà semplice contro un'Atalanta che in casa fin qui ha fatto bottino pieno conquistando gli unici punti in classifica. La squadra di Gasperini non è ancora la macchina perfetta degli ultimi anni, i neo-acquisti devono ancora entrare a pieno nei meccanismi del tecnico, ma è pur sempre una formazione che da diverse stagioni naviga serenamente nei piani alti della classifica. Al Cagliari serve una gara di qualità, sacrificio e personalità. La stessa vista contro l'Udinese nell'ultima giornata, consapevole del fatto che una sconfitta, contro l'Atalanta, non è la fine del mondo.
Pochi calcoli
Certo, la classifica non permette questi ragionamenti. Due punti nelle prime quattro giornate, con Atalanta, Milan, Fiorentina e Roma a seguire, non possono far fare sogni tranquilli in chiave salvezza, ma Ranieri tutto ciò l'ha messo in conto. Un rodaggio iniziale per una neo-promossa con tanti esordienti nel massimo campionato è naturale, a tratti salutare. E non ci stupirebbe se sul calendario il mister di Testaccio avesse segnato di rosso il 22 ottobre, giorno della trasferta di Salerno contro quella Salernitana che due stagioni fa restò in A al posto del Cagliari. Che sia quello l'inizio di stagione del nuovo Cagliari di Sir Claudio? Questo lo dirà solo il campo, sperando che da qui al quel 22 ottobre la classifica rossoblù possa vantare qualche punto in più.
Nandez e Sulemana titolari
Intanto per ora c'è l'Atalanta, a Bergamo, e come sempre Ranieri adatterà la sua squadra a quelle che sono le caratteristiche dell'avversario. Difesa a tre confermata con Hatzidiakos, Dossena e Obert davanti a Radunovic. In mezzo al campo tornano Nandez e Sulemana dal 1' al fianco di Makoumbou, con Zappa e Augello sulle fasce. Davanti gli unici dubbi del tecnico con Petagna e Oristanio in ballottaggio per far coppia con Luvumbo.
PROBABILI FORMAZIONI
ATALANTA (3-4-1-2): Musso, Toloi, Scalvini, Kolasinac; Zappacosta, De Roon, Ederson, Ruggeri; Koopmeiners; De Ketelaere, Lookman. All. Gasperini.
CAGLIARI (3-5-2): Radunovic; Hatzidiakos, Dossena, Obert; Prati, Makoumbou, Sulemana, Augello, Nandez; Petagna, Luvumbo. All. Ranieri.
Cagliari-Udinese a reti bianche, Radunovic salva nel finale
0-0 alla Domus tra i rossoblù e i friulani. Tante occasioni non sfruttate dagli uomini di Ranieri, palo di Luvumbo poi l'estremo serbo evita la beffa
Finisce 0-0 la sfida dell'Unipol Domus tra Cagliari e Udinese e valida per la quarta giornata di serie A. Un match combattuto e condizionato dal caldo. Non poteva finire, però, altrimenti tra due delle squadre col peggior attacco del massimo campionato, un gol per parte in quattro turni.
Luvumbo a metà, diga Dossena
Rispetto alla formazione friulana, però, quella di Ranieri ci ha provato a più riprese senza trovare la via del gol. Deiola è quello che si è presentato più volte davanti alla porta di Silvestri dimostrandosi impreciso e sfortunato, ma è stato l'unico dei centrocampisti ad inserirsi con costanza nell'area avversaria, almeno fino all'ingresso di Nandez. Luvumbo, benissimo nel primo tempo dove ha anche colpito il palo, si è spento nella ripresa col passare dei minuti. Shomurodov ha dato segnali di ripresa. Bene Prati (all'esordio in A), Dossena e Wieteska. Monumentale come sempre Makoumbou, anche se la poca propensione alla fase offensiva del francese a volte rallenta il gioco in ripartenza. Unica nota stonata la prestazione di Augello, troppo incostante per la sufficienza.
Deiola senza gloria
Ma veniamo alla partita. Partenza a razzo dell'Udinese che va vicina al vantaggio con Thauvin, lanciato da Lucca. Bravo Wieteska a chiudere in angolo il francese. La risposta del Cagliari è immediata e arriva con un colpo di testa di Deiola su cross laterale di Zappa che sfiora il palo alla destra di Silvestri. In una gara col caldo a farla da padrone, bisogna aspettare oltre il 40' per rivedere un'occasione da gol ed è ancora rossoblù, con Luvumbo che colpisce il palo dal limite. Nel finale di gara doppia occasione per i padroni di casa, prima con Dossena su calcio d'angolo, poi con Deiola, ma entrambi i colpi di testa terminano alti sopra la traversa.
Radunovic salva su Lucca
In avvio di ripresa è ancora Deiola ad avere sulla propria testa la palla del possibile vantaggio, ma l'incornata del numero 14 termina a lato. Al 68' altra palla gol per il numero 14 rossoblù che, lanciato a tu per tu con Silvestri, sfiora il palo più lontano da posizione defilata. Dieci minuti più tardi c'è gloria anche per Radunovic che riscatta l'errore di Bologna. Hatzidiakos perde Lucca in area, l'ex Ajax tenta il tap-in da pochi passi trovando l'ottima risposta dell'estremo serbo. Nel finale il caldo inizia a farsi sentire con l'Udinese più abile nell'addormentare la partita. Il Cagliari ci prova da fuori con Azzi senza troppa fortuna. In pieno recupero, con la squadra votata all'attacco, Wieteska si immola per evitare problemi con Lucca. Già ammonito, viene espulso. Un punto che va stretto, ma che serve a muovere la classifica. Ora quattro gare infernali: Atalanta, Milan, Fiorentina e Roma nell’ordine.
CAGLIARI-UDINESE 0-0
CAGLIARI - Radunovic; Wieteska, Dossena, Hatzidiakos (80' Obert); Zappa (80' Nandez), Deiola, Prati (80' Di Pardo), Makoumbou, Augello (66' Azzi); Pavoletti (60' Shomurodov), Luvumbo.
UDINESE - Silvestri; Perez, Bijol, Kabasele (37' Ebosse; 46' Guessand); Ebosele (72' Ferreira), Samardzic, Walace, Lovric (72' Payero), Kamara; Thauvin (82' Pereyra), Lucca.
ARBITRO: Doveri di Roma.
NOTE: Recupero: 5', 6'. Ammoniti: Wieteska (C), Thauvin (U). Espulso: Wieteska (C). Spettatori: 15.121.
Tutto su Luvumbo, il nuovo "crack" di Ranieri
Zito ha già messo in difficoltà la difesa dell'Inter e fatto gol a quella del Bologna. La sua velocità e la sua potenza possono essere l'arma in più del Cagliari di Ranieri
Un punto nelle prime tre giornate, uno in meno dell’Udinese, prossimo avversario alla Domus. Domenica all’ora di pranzo, il Cagliari è chiamato a una prova di forza. E’ arrivato, infatti, il momento di battere un colpo anche perché da qui a metà ottobre le sfide che attendono gli uomini di Ranieri sono ardue: nell’ordine Atalanta, Milan, Fiorentina e Roma. Non proprio avversari di secondo livello.
Tutto su Luvumbo
La necessità è quella di fare punti cercando la prima vittoria in questa serie A. La realtà, però, narra di un Cagliari in difficoltà in area avversaria. Un solo gol nelle prime tre giornate. Orfano del suo bomber, Lapadula, e con Pavoletti e Petagna a mezzo servizio, il peso dell’attacco ricade tutto su Luvumbo e non è un caso che il primo e unico gol del Cagliari in questa serie A sia arrivato proprio dai suoi piedi.
Il nuovo crack
Zito, alla sua prima stagione nel massimo campionato italiano, può fare la differenza. La sua velocità, la sua tecnica possono e devono essere l’arma in più di Claudio Ranieri. Luvumbo può essere il crack della formazione rossoblù? Sì, ne siamo convinti. Lo ha dimostrato nella sfida interna contro l’Inter dove l’esperienza di Bastoni e De Vrij non è bastata ad arginare l’irruenza e la potenza dell’angolano. Zito contro l’Udinese può essere l’ago della bilancia del match. Senza Becao, passato al Fenerbahçe in estate, i friulani si sono dimostrati più lenti e più fragili in difesa. E allora spazio a Luvumbo, il nuovo crack del Cagliari di Claudio Ranieri.
Bologna-Cagliari, probabili formazioni e dove vederla in tv
Ranieri a Bologna per cercare la prima vittoria in serie A. Coppia inedita in attacco con Shomurodov e Luvumbo
Un punto dopo appena due giornate con un brutto zero nella casella gol segnati. Al Dall'Ara, contro un Bologna alla pari dei sardi in classifica, il Cagliari deve vincere. Sia per iniziare a macinare punti in chiave salvezza visto quanto corrono alcune dirette concorrenti, sia perché il calendario da qui all'8 ottobre non è semplicissimo e partite sulla carta alla portata dei rossoblu vanno sfruttate. La sosta darà poi a Ranieri la possibilità di lavorare e inglobare nel proprio stile di gioco gli ultimi arrivati.
Le probabili scelte di Ranieri
Due le novità rispetto alla partita con l'Inter. Ranieri proprone un più compatto 4-4-2 con Radunovic in porta, Zappa e Augello sulle fasce e Dossena-Obert come coppia centrale difensiva. A centrocampo inamovibile il duo in mezzo Sulemana-Makoumbou, a destra Nandez, a sinistra Jankto. Davanti dovrebbe trovare spazio per la prima volta dal 1' l'ex Roma Shomurodov, affiancato da Luvumbo, l'unico in grado di mettere in difficoltà la difesa interista nell'ultimo match di campionato.
Probabile formazione Bologna (4-2-3-1): Skorupski, Posch, Beukema, Lucumì, Kristiensen, Moro, Aebischer, Orsolini, Ferguson, Ndoye, Zirkee. All. Thiago Motta.
Probabile formazione Cagliari (4-4-2): Radunovic, Zappa, Dossena, Obert, Augello, Nandez, Soulemana, Makoumbou, Jankto, Shomurodov, Luvumbo. All. Ranieri.
Dove vedere Bologna-Cagliari in tv
La partita tra Bologna e Cagliari verrà trasmessa in co-esclusiva sia su DAZN sul canale 214 del satellite che su Sky sui canali Sky Sport Calcio (numero 202 e 249 del satellite, numero 473 e 483 del digitale terrestre) e Sky Sport (numero 251). Per vederla in streaming, invece, Dazn permette la visione sul proprio sito ufficiale, mentre per gli abbonati Sky c’è a disposizione la piattaforma Sky Go oltre che Now, il servizio di streaming live e on demand dell'emittente satellitare.
AAA... gol cercasi. Petagna è l'uomo giusto?
Il bomber, cinque gol nell'ultima stagione, arriva dal Monza con la formula del prestito con diritto di riscatto. Una necessità per Ranieri
"Non vedo l'ora di iniziare a lavorare con mister Ranieri". Così Andrea Petagna dopo la firma col Cagliari. 190 cm di muscoli, attaccante d'area, con un passato, tra le altre, al Milan e al Napoli. Il giocatore arriva dal Monza con la formula del prestito con diritto di riscatto che si aggira intorno agli otto milioni di euro.
Una necessità
Con Lapadula out per altri due mesi e con Pavoletti uscito per infortunio nel primo tempo della partita con l'Inter (solo affaticamento, nessuna lesione muscolare per lui), al Cagliari serviva come il pane una punta capace di occupare l'area. Ranieri lo chiedeva da tempo, anche perché l'ultimo capocannoniere del campionato di serie B va verso i 34 anni e l'eroe del San Nicola a novembre ne compirà 35. Non che Petagna sia un ragazzino. Classe 1995, lo scorso 30 giugno ne ha fatti 28.
Gol cercasi
Petagna era quello che ha chiesto Ranieri? Probabilmente no, ma il mercato degli attaccanti è abbastanza sterile in queste ultime ore di movimenti. Ne sa qualcosa Galliani che ha ceduto il suo centravanti per far spazio a Colombo del Milan (cercato anche dal Cagliari e probabilmente più adatto al gioco di Ranieri) e ora rischia di trovarsi con un nulla di fatto in mano. Petagna non è un attaccante da 15 gol a stagione. In carriera solo una volta ha superato il muro delle 15 reti, nella stagione 2018/19 con addosso la maglia della Spal, confermandosi l'anno dopo con 12 centri. Prima e dopo, però, i numeri sono impietosi: 0 gol col Milan, 9 col Napoli, 11 con l'Atalanta, 7 con l'Ascoli, solo 5 col Monza in 31 presenze nell'ultima stagione. Il bello dello sport, però, è che le statistiche sono fatte per essere smentite. Ne sa qualcosa Lapadula che è esploso solo dopo l'arrivo di Ranieri a Cagliari, quindi la speranza è che anche il gigante triestino possa seguire le orme dell'italo-peruviano sotto la guida del tecnico di Testaccio.
Il Cagliari si arrende all'Inter, Dumfries e Lautaro stendono i sardi
I nerazzurri passano con due reti nel primo tempo. Primo ko alla Domus per Claudio Ranieri
Il Cagliari lotta, si difende, ma alla fine deve arrendersi a un’Inter più forte. Finisce 0-2 per la squadra di Inzaghi all’Unipol Domus. Si tratta della prima sconfitta casalinga di Claudio Ranieri dal suo ritorno sulla panchina sarda. Un ko che non scalfisce le certezze del gruppo, ma che mette in mostra una lacuna su tutte, l’attacco. L’assenza di Lapadula pesa (e non poco). Oggi si è fatto male anche Pavoletti. Se l’infortunio del numero 30 dovesse essere serio, la società sarà costretta ad intervenire sul mercato e anche in fretta visto che dal 1 settembre non si potranno più fare acquisti.
La partita
E’ un Cagliari pimpante quello che apre la sfida contro i vice-campioni d’Europa dell’Inter, ma sono i nerazzurri a sfiorare il vantaggio con un palo di Lautaro Martinez al quarto d’ora. La risposta rossoblù sta tutta in un colpo di testa di Pavoletti su cross laterale di Nandez. Al 20’ Sulemana salva in scivolata su una conclusione a botta sicura del Toro. 2’ più tardi, però, l’Inter passa in vantaggio con Dumfries. Palla persa dai sardi in mezzo al campo, Thuram vede e serve l’ex Psv che col destro batte Radunovic. Il Cagliari ci prova subito per il pareggio, ancora con un colpo di testa di Pavoletti che termina sul fondo. Sull’azione seguente ecco il raddoppio del solito Lautaro Martinez, vera bestia nera dei rossoblù. L’argentino raccoglie un traversone basso dalla sinistra di Dimarco e con precisione batte nuovamente il numero uno di casa. Nono gol per lui contro il Cagliari. Poco dopo la mezz’ora piove sul bagnato in casa sarda con Pavoletti che chiede il cambio per infortunio. Al suo posto Luvumbo. Nel finale di primo tempo ingenuità di Dossena che regala palla a Barella, tiro centrale dell’ex.
Nella ripresa l’Inter controlla con ordine e senza troppi affanni, almeno fino a un quarto d’ora dalla fine quando si accende letteralmente Luvumbo. Zito semina il panico nella retroguardia nerazzurra, poi cade in area agganciato da Darmian. Per Fabbri e il Var non è rigore. Il Cagliari ci crede, ci prova da fuori con Sulemana, ma la conclusione del ghanese termina alto. Nel finale Inter a un passo dallo 0-3 con Calhanoglu: il destro del turco si stampa sul palo. Allo scadere l’occasione più ghiotta per i padroni di casa nata ancora dalla velocità di Luvumbo e conclusa da Azzi con Sommer bravo e reattivo a bloccare sul primo palo. E’ l’ultima emozione di un match che sancisce il ritorno in A del pubblico di Cagliari.
CAGLIARI-INTER 0-2 (0-2)
CAGLIARI (4-4-2): Radunovic; Zappa (85' Shomurodov), Dossena, Obert, Augello; Nandez, Makoumbou, Sulemana (85' Deiola), Jankto (60' Azzi); Pavoletti (30' Luvumbo), Oristanio (46' Di Pardo). Allenatore: Claudio Ranieri.
INTER (3-5-2): Sommer; Darmian, De Vrij, Bastoni; Dumfries (71' Cuadrado), Barella (71' Frattesi), Calhanoglu, Mkhitaryan (82' Sensi), Dimarco (71' Carlos Augusto); Thuram (77' Arnautovic), Lautaro. Allenatore: Simone Inzaghi.
MARCATORI: 21' Dumfries, 29' Lautaro
Arbitro: Fabbri.
Note: Recupero: 3', 5'. Ammoniti: Mkhitaryan. Spettatori: 16412.
Cagliari-Inter, numeri e statistiche del match
I rossoblù hanno fermato i nerazzurri in 29 occasioni su 48 confronti. Occhio a Lautaro Martinez, sempre a segno contro i sardi. Ranieri, Barella, Zappa e Oristanio gli ex
In una Domus tutta esaurita arriva l'Inter di Simone Inzaghi, vice-campione d'Europa e in gran forma. E' il 48° confronto sull'isola tra le due formazioni con i nerazzurri vincenti in ben 18 occasioni. Solo 8 i successi rossoblù. I sardi, però, hanno fermato 21 volte i lombardi con il pareggio.
La bestia nera
L'addio di molti big non ha indebolito la squadra di Simone Inzaghi che all'esordio in campionato contro il Monza si è imposta per 2-0 con la doppietta di uno scatenato Lautaro Martinez. Proprio il Toro è l'uomo da tenere maggiormente d'occhio e che Claudio Ranieri affiderà ad Alberto Dossena, bravo nell'annullare una settimana fa il granata Sanabria. Certo, Lautaro non è Sanabria, ma la crescita di una squadra, soprattutto se di una neo-promossa, passa anche dall'affrontare questo tipo di avversari. Lautaro è una vera e propria bestia nera per il Cagliari, al quale ha già segnato 8 gol. Anche il tecnico nerazzurro ha un buon bilancio contro la formazione sarda: 10 vittorie e 2 pareggi da allenatore.
Gli ex del match
Tra le tante esperienze in panchina, quella di Claudio Ranieri, su quella dell'Inter non è stata tra le più fortunate. Subentrato nel settembre del 2011 per sostituire Gasperini, viene poi esonerato a marzo. In campo, invece, è Nicolò Barella il grande ex della sfida con 112 presenze e 7 reti tra il 2014 e il 2019. Tra i sardi, invece, il neo-acquisto Oristanio e Gabriele Zappa, entrambi provenienti dal settore giovanile nerazzurro.
Riflessioni sul Cagliari
Cagliari, tra passato e presente
Claudio Ranieri, da Tonino Orrù a Lautaro e Barella
Valerio Vargiu
L’intervistatore pone una domanda: “Mi scusi Ranieri ma lei sarebbe potuto essere l’allenatore ideale per il dopo Mancini?”.La risposta: “Purtroppo sono già impegnato con la nazionale quattro mori”. Anche Radunovic riceve un quesito: “Cosa è cambiato nel Cagliari con il passaggio di consegne tra Liverani e Ranieri?”. La risposta: “Da quando c’è il nuovo mister avversari e allenatori sembrano avere un grande rispetto, forse anche un timore reverenziale, nei nostri confronti”. Questa è la base di una ricetta vincente che è insuperabile nella sua semplicità. È il vestito che indossa e ha indossato il tecnico di Testaccio nel corso di una carriera ineguagliabile per risultati, esperienze vissute in tutta Europa alla guida di piccole, medie e grandi squadre. In un flash della memoria torniamo indietro di oltre trent’anni. Il Cagliari che giocava in terza serie dopo aver rischiato il fallimento e la retrocessione tra i dilettanti è impegnato in trasferta sul campo del Campania Puteolana ed il presidente Tonino Orrù accompagnato dall’inseparabile direttore sportivo Carmine Longo passeggiano a bordo campo prima dell’inizio della partita. Si guardano intorno avvolti dalla malinconia, il piccolo stadio di Pozzuoli è circondato dai palazzi, i panni stesi sventolano quasi a lambire le tribune. Un ragazzotto elegante, in cravatta e camicia, guida il riscaldamento degli avversari con una grinta come se dovesse giocarsi i novanta minuti della vita. Inizia la partita che si concluderà in parità ed il Cagliari, molto più forte tecnicamente, incassa una indimenticabile lezione di gioco dai campani. Tonino e Carmine, sul volo di rientro, si guardano negli occhi,hanno maturato la stessa convinzione. Quel ragazzotto tanto per bene è l’uomo giusto per il prossimo campionato, sempreché si riesca ad evitare la retrocessione. Detto fatto e da quel giorno inizia un sogno che va ancora avanti dopo la scomparsa del grande presidente e dell’ottimo direttore sportivo. Negli occhi del nostro protagonista, Claudio Ranieri, che si appresta a festeggiare le 72 Primavere, c’è la stessa grinta e la stessa determinazione. Lunedì alla Unipol Domus arriva l’Inter e sir Claudio non ha ancora dimenticato i tre gol di Jurgen Klinsmann nel giorno del suo debutto in serie A nel glorioso Sant’Elia. Conoscendolo siamo sicuri che sta già studiando come fermare Lautaro e Barella forte di una coppia di debuttanti nel massimo campionato che si chiamano Alberto Dossena e Ibrahim Sulemana, i migliori in campo all’esordio di Torino.