Mario Frongia

Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi

Domenica, 20 Agosto 2023 10:02

Torino-Cagliari, vigilia calda

Torino-Cagliari, una striscia positiva da proseguire

 

Per chi crede nei corsi e ricorsi storici applicati allo sport, la serie delle ultime dieci gare giocate a Torino dal Cagliari sorride ai rossoblù: quattro vittorie, tre pareggi e tre sconfitte. Un viatico beneaugurante, chissà. Comunque sia, con Sir Claudio in panca, l'ottimismo accompagna la tifoseria. Mai, anche per la riconquista miracolosa della A, l'attesa per il debutto in campionato ha avuto così tante attenzioni. Con i ko di Empoli, Frosinone e Genoa, sconfitte in casa da Verona, Napoli e Fiorentina, e la vittoria interna dell'Inter sul Monza, si è avuto qualche brandello - comunque inservibile per capire a fondo cosa e con quali tempistiche il pallone tricolore disegnerà la stagione - incoraggiante. Utile anche per volare bassi. Missione che Claudio Ranieri ha sempre avuto come mantra. In attesa, dei due difensori centrali esperti e della punta da doppia cifra - è arrivato Prati, play dal futuro intenso, arrivato in rossoblù dopo anni di vuoto nel ruolo - con il Torino sarà indispensabile la guardia alta. Juric - contattato dal patron, poi mollato quando ha chiesto uomini certi, ingaggio elevato e una serie di premi di garanzia, mentre pareva scontata la riconferma di Semplici, autore di un'altra salvezza al fotofinish - non fa sconti. Si vedrà. Intanto, per completare il quadro statistico su 35 gare giocate in A in casa del Toro, i padroni di casa hanno vinto 17 volte. otto i successi del Cagliari, dieci match si sono chiusi in parità. I gol? Cinquantadue dei granata e 39 dei rossoblù. Il ghiotto colpaccio dei Quattro mori è abbastanza fresco: il 27 febbraio dell'anno scorso l'incontro si è chiuso 2-1, in rete Bellanova e Deiola per l'1-2. Per il Torino, in rete Belotti per il momentaneo pareggio. Belotti non c'è, Bellanova sì ma è dall'altra parte. Partita aperta.

Mario Frongia

Sabato, 19 Agosto 2023 19:12

Addio Carletto!

Ciao, Carletto!

Pratico, onesto, conoscitore di uomini e pallone ha portato il Cagliari in Uefa. Mazzone, sor Magara, ci ha lasciati. Aveva 86 anni

Per la sconfitta con il Piacenza a Napoli non si dava pace. Quel Cagliari che ha perso lo spareggio per stare in A al San Paolo, gli era un po' sfuggito di mano. Ma la tifoseria non l'ha mai condannato. Anzi. Carletto Mazzone è un'altra di quelle grandi icone unite per sempre al rossoblu. Maestro, in campo e fuori. "Non farti mai dare la valutazione di un giocatore o di un allenatore da un tuo collega, anche se anziano e bravo. Per sapere la verità chiedi a un altro giocatore o a un altro allenatore" le parole di sor Magara al cronista alle prime armi in una saletta dell'hotel Mediterraneo, residenza abituale nei suoi anni alla guida del Cagliari. Con l'impresa del '93, settimo posto e biglietto per la Coppa Uefa, massimo traguardo raggiunto dal club. Carisma e temperamento, anche focoso, come ricordano gli ultras del Brescia. O Tejera, talento uruguagio mai esploso in rossoblu.

L'allenatore e l'uomo. Talvolta, a seconda dei momenti e dei singoli, anche padre. Specie con gli scapoli e i più giovani. E non sorprende il post di Claudio Ranieri, intriso di rispetto e dispiacere. Con 792 panchine in A, record della categoria, ultima esperienza nel 2006 al Livorno, se ne è andato nella sua Ascoli. Aveva 86 anni. "Me farebbe molto piacere venire da voi, ma non mi muovo più, sto con i miei nipotini" la frase in risposta all'invito ai Premi Ussi Sardegna 2016, dove avrebbe ricevuto il premio alla carriera. "Carlo, è stanco, vi vuole bene, non dimenticherà mai Cagliari e la sua gente. Ma dovete capirlo" le parole della moglie. L'abbiamo capito e apprezzato. Addio e grazie, Carletto. Ti sia lieve la terra.

Mario Frongia 

Sabato, 19 Agosto 2023 17:41

Carlo Mazzone ci ha lasciati

Il mondo del calcio piange la scomparsa di Carlo Mazzone. L'ex allenatore del Cagliari si è spento ad Ascoli Piceno all'età di 86 anni. Poeta romantico di un calcio che non c'è più, Mazzone è parte integrante della storia del Cagliari. Arrivato sulla panchina dei sardi nel 1991 subentrando a Massimo Giacomini, nel 1993 riesce a portare i rossoblu in Europa, 21 anni l'ultima volta con un incredibile sesto posto. Torna al Sant'Elia nel 1996 prendendo il posto di Gregorio Perez, esonerato dopo 6 giornate, ma non riesce a evitare la retrocessione arrivata dopo lo spareggio col Piacenza.

 

Panchina da record e campioni d'oro

1278 panchine ufficiali, 792 delle quali in serie A. Nessuno come lui nella massima serie, Nereo Rocco e Giovanni Trapattoni seguono rispettivamente con 787 e 689 gettoni. "Carletto" ha allenato anche tre tra gli allenatori più noti di oggi: Pep Guardiola, Claudio Ranieri e Antonio Conte. Innumerevoli i campioni scesi in campo sotto la sua guida, da Francesco Totti a Roberto Baggio, passando (tra gli altri) da Andrea Pirlo e Beppe Signori. La serie A omaggerà l'ex allenatore del Cagliari con un minuto di silenzio su tutti i campi.

Dal San Nicola all'Olimpico Grande Torino. Sono passati poco più di due mesi dal gol di Pavoletti sotto il diluvio di Bari, due mesi di festa dopo un anno nel purgatorio della B. Ora, però, il tempo dei bagordi è finito, si torna a fare sul serio in quella che è la massima espressione del calcio italiano, la serie A. Il Cagliari ci arriva in punta di piedi, consapevole che per guadagnarsi la salvezza dovrà sudare e fare più di quanto fatto pochi mesi fa per conquistare la promozione. Inizierà a farlo lunedì alle 18.30 sul campo del Torino di Ivan Juric, squadra ben collaudata e che lo scorso anno ha chiuso la stagione al decimo posto salvandosi con largo anticipo.

 

Calendario difficile

La squadra di Claudio Ranieri ha già assaporato l'aria dei match ufficiali, in coppa Italia, andando a vincere all'ultimo respiro dei supplementari contro il Palermo. Alti e bassi in quella partita, come è giusto che sia in una calda serata di metà agosto quando le gambe sono ancora imballate e il peso della preparazione affatica più la mente che il corpo. Partire bene, però, è fondamentale anche perché il calendario del Cagliari, da qui alla prima settimana di ottobre non è dei migliori. Inter, Atalanta, Milan, Fiorentina, Roma le più ostiche, Torino, Bologna e Udinese le più abbordabili. Si fa per dire, perché parliamo di squadre solide che vivono il palcoscenico della serie A da anni.

 

"Ho già dimenticato la promozione"

A Torino la squadra deve entrare in campo con grande umiltà, consapevole della forza della formazione granata, ma anche della propria, eliminando dalla mente i ricordi della cavalcata trionfale in B. Ranieri conosce benissimo le trappole dei successi. Sa quanto la testa possa far funzionare male le gambe. Lo ha già vissuto sulla panchina del Leicester dopo lo storico successo in Premier League, esonerato poi un anno dopo con la squadra in piena lotta per non retrocessione. "Siamo saliti in A e l'ho già dimenticato, ora dobbiamo rimboccarci le maniche e lottare in ogni partita, centimetro su centimetro - le parole del tecnico nella consueta conferenza stampa pre-partita -. I granata vogliono l'Europa e hanno speso tanto. Hanno un allenatore bravo che conosce a memoria i calciatori, con automatismi perfetti. Li rispettiamo, ma così come ci metteranno in difficoltà dovremo farlo noi".

 

"Alleno la nazionale dei 4 mori"

L'ultima di Claudio Ranieri allenatore del Cagliari in Serie A risale a oltre 32 anni fa, 26 maggio 1991: 1-1 al Sant'Elia col Bari e grande festa per la salvezza ottenuta una settimana prima a Bologna, al termine di un triennio eccezionale partito in C1. "Sarò emozionato - ammette pensando al suo ritorno nella massima serie con i colori rossoblu -. Ma me lo terrò dentro". E poco male se Gravina non ha chiamato lui per la panchina della Nazionale: "Alleno la 'Nazionale dei 4 Mori', sono contento e soddisfatto". Intanto si attendono due difensori, di cui uno dovrebbe essere il greco Pantelis Hatzidiakos dall'AZ Alkmaar, e un attaccante che difficilmente sarà Lorenzo Colombo del Milan. "Stiamo lavorando bene, tutti gli obiettivi stanno arrivando e così sarà anche per difensori e attaccante. Non capisco perché si inizi col mercato aperto, non solo qui in Italia: gli affari si fanno l'ultima settimana, se non l'ultimo secondo". E sull'ultimo arrivato, Matteo Prati: "Era fra i primi che volevamo e l'avevo segnalato subito dopo la gara giocata contro la Spal a gennaio, parlandone anche con De Rossi. Ha un'ottima visione di gioco ed è molto intelligente". Ora bisogna far parlare il campo. Partire bene è fondamentale.

 

Antonio Farinola

Sabato, 19 Agosto 2023 09:20

Gol rossoblu, nata per piacervi!

Gol rossoblù, nata per piacervi!

Una sezione che punta ad alimentare un dibattito corretto che può accomunare sportivi e tifosi del Cagliari

L'abbiamo battezzata così, con quel che universalmente piace di più del calcio: il gol. Abbiamo unito alla testata i colori che accomunano tutti i sardi, da Golfo Aranci a Villasimius, passando per Oristano e Tortolì. E pensiamo di poter essere un comodo e appassionante ritrovo per i tifosi e gli amanti dello sport. Ci spruzzeremo sopra notizie, interviste, servizi, approfondimenti. Seguiremo l'evolversi del campionato e del mercato. Faremo tesoro delle vostre risposte su un pacchetto che avrà per oggetto il Cagliari di Claudio Ranieri. E lo faremo dopo una risalita in serie A che ha avuto del miracoloso.

Siamo convinti che il carisma, l'esperienza, la competenza e la serietà del tecnico di San Saba, frazione del quartiere Testaccio, valgano davvero oro in un mondo che ha più ombre che luci. Grazie all'ospitalità e alla collaborazione con Vivi la Sardegna, testata on line del Cra Regione Sardegna, cercheremo di esaltare la prima squadra professionistica sarda di una regione ambiziosa e di parola. E ci piacerebbe aprire un utile percorso sportivo e sociale. Ma, se possibile, auspichiamo un dibattito corretto che possa animare il prima e il dopo delle gare dei rossoblù, le scelte societarie, la passione della tifoseria e, perché no, i temi che vanno oltre campionato e Coppa. Ad esempio, la questione stadio, la cura del settore giovanile, o quelle, più delicate, riguardanti il rispetto e la tutela ambientale inerenti le attività dell'azienda industriale che controlla il club. Lunedì alle 18.30 Makoumbou e soci sono attesi dal debutto in A in casa del Toro. Impegno per nulla facile. Ma il cuore della tifoseria batte comunque, e sempre, molto forte.

Ci troverete anche sui social. Intanto, benvenuti a bordo. E grazie per suggerimenti e consigli, specie se critici.

Mario Frongia

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