Mario Frongia
Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi
Davide Nicola, ci siamo!
Il tecnico mostra e conferma pulizia intellettuale, obiettivi chiari, nessun proclama: “Partiamo per consolidare la categoria”. La palla passa al club: con gli addii di Nandez e Dossena, senza rinforzi adeguati la musica sarà conseguente
Mario Frongia
L’uomo, innanzitutto. I modi, la postura, lo sguardo diretto. Sempre dritto al punto, anche sui temi caldi, quali il prendere per mano un gruppo reduce dal secondo miracolo di fila e da ricostruire. Le frasi asciutte, per nulla scontate, zero banalità. I valori e gli obiettivi, inanellati per bene. Punti fermi e determinanti. “Non mi piacciono i proclami”. Se i campionati, e nello sport in genere, si vincessero a tavolino, Davide Nicola sarebbe già a buon punto. Poi, c’è il campo, le scelte, i progetti, la programmazione. E qui entra in scena il club. Il Cagliari e il suo presidente sono chiamati a risposte trasparenti, meditate, all’altezza delle sfide. E dunque, con risorse adeguate sul tavolo. Alla presentazione del tecnico, giunto dopo venti giorni di tiritera con l’Empoli, non a caso ha preso parte il ds rossoblù, Nereo Bonato. Il dirigente ha giocato a smussare e celare mosse e contromosse come da copione. Per poi rintuzzare e mettere gli argini societari a lacune, criticità e incertezze sulle operazioni di mercato: “Valuteremo e cercheremo di capire, tenendo conto della struttura e dei parametri economici. Ma non partiamo da zero”. Temi caldi, scanditi neanche troppo di striscio dal neoallenatore. Intanto, sull’ex tecnico di Crotone e Salernitana, la sensazione è buona. Raccogliere l’eredità di Claudio Ranieri (“Persona e tecnico con una carriera, uno stile e un comportamento che non necessita di sottolineature” il commento di Davide Nicola) non poteva essere semplice per nessuno. Da oggi si fa sul serio. Appuntamento per il preritiro ad Asseminello sino a venerdì 19. Primo test stagionale con la Primavera e quindi, dal 22 luglio al 3 agosto ritiro vero e proprio in Valle d’Aosta, a Saint-Vincent Châtillon. Con la speranza che i desiderata di Nicola vengano recepiti meglio di quanto è accaduto a Ranieri. Altrimenti, sarà la solita sofferenza.
Due conti e qualche considerazione. Il Cagliari ha perso Dossena e Nandez, non ha trattenuto Gaetano e Oristanio, ha chiuso con Mancosu e Aresti, tergiversa sui rinnovi di Viola, Lapadula e Mina, riceve offerte per Makoumbou e Luvumbo, che non blinda, non precisa cosa accadrà a Marin, in rientro dal prestito. La sostanza? “Nessuno è incedibile” scandisce Bonato. Così, mentre arriva Luperto, le incognite sono ingenti e da smaltire quanto prima. Poi, che il mercato cali i battenti alle 20 del 31 agosto, rimane magra e pericolosa indicazione se si pensa a chi è stato preso last minute lo scorso anno e anche prima. La finestra-verità si apre con la Coppa Italia, il 12 agosto in casa contro una tra Carrarese e Catania. E prosegue con il campionato: Roma e Como alla Domus, Lecce fuori il 18, il 26 e il 31 agosto. Mister salvezza sa di che si parla. E spiega: “Le etichette non mi interessano. Penso a raggiungere gli obiettivi e rappresentare le persone. Dedizione, perseveranza, lavoro, entusiasmo, questo è il motore di tutto. Il traguardo? Consolidare la categoria è già un buon risultato. Le ambizioni sono preziose ma vanno contestualizzate”. Il mantra è evidente e appezzabile. Piacevolmente sorpreso dai festeggiamenti allo sbarco a Elmas (“Entro nella vostra storia in punta di piedi. Non ho lasciato l’Empoli, ho accettato il Cagliari: il desiderio di allenarlo è latente, ce l’ho da quando ho iniziato questa carriera), Davide Nicola si presenta con la stretta di mano a cronisti e operatori. Lo faceva Claudio Ranieri, seguirne le orme non guasta.
Dalla tifoseria alla trattativa al futuro. “L’accoglienza fantastica mi ha dato il senso di appartenenza spiccata, di famiglia. Raccolgo un testimone da un grande, ho per Ranieri una stima unica, ci siamo sentiti nella settimana tra la sua salvezza e la mia e conservo gelosamente quel messaggio di cui faccio tesoro. I suoi toni e la sua grande carriera, sono stati una motivazione in più per accettare il Cagliari”. Davide Nicola, arrivato dopo una lunga attesa, è cristallino. Anche sul mercato. “A parte Scuffet, devo prima conoscere i giocatori che ci sono. La società sa dove intervenire. Avremo modo e tempo per fare tutte le valutazioni”. Si entra nel merito: “Il nostro sarà indubbiamente un gioco aggressivo e dinamico. Punto ad avere un’identità che ci dia continuità in casa e in trasferta. Le quattro gare su cinque alla Domus dal via? Giocare davanti alla nostra gente deve essere motivo d’orgoglio e di spinta”. Davide Nicola ha per vice Simone Barone (campione del mondo 2006 e al Cagliari nel 2009/10), Manuele Cacicia (collaboratore tecnico), Gabriele Stoppino e Mauro Baldus (preparatori tecnici), Vitantonio Pascale (recupero infortunati), Lorenzo Squizzi (preparatore portieri), Federico Barni, Davide Marfella e Giovanni Venturella (match analyst e riprese tattiche). Un team chiamato a dare il massimo. La salvezza alla penultima giornata, la permanenza tre le peggiori tre per 27 turni, gol fatti e subiti tra le peggiori cinque, sono un incubo da cancellare. Con le pedine adatte alla categoria più la giusta e sincera umiltà. I tifosi se lo meritano.
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Vigne Surrau e le magie fotografiche della Sardegna
Al via la sesta edizione del premio promosso dalle cantine di Arzachena. Oltre cento fotografi italiani espongono le loro opere nei giardini della struttura di Tino Demuro
Mario Frongia
L'arte del vino e delle immagini a braccetto. I filari tenuti con cura, i tini e i percorsi di degustazione, i grandi vini. Tra cristalli, sughero, graniti e opere artistiche custodite nella wine boutique con pochi eguali. A una manciata di chilometri da Arzachena e da Porto Cervo. Il tutto griffato Surrau. In un angolo di Gallura che non si scorda. E viaggia su frequenze internazionali non solo per la Costa Smeralda, le calette, i paperoni e il jet set. Adesso, è il momento di oltre cento foto selezionate da una giuria qualificata che saranno esposte per un anno intero nei Giardini di Vigne Surrau. Performance che fa capo, alla geniale generosità e all'amore per il territorio e le proprie origini della famiglia Demuro, e trova asilo nella rassegna A.Banda 2024. In palio due premi, il “Surrau” e quello della Giuria popolare. “Siamo orgogliosi di partecipare a una nuova sfida: ospitare nei nostri giardini i lavori di cento fotografi scelti tra 240 aspiranti. L’azienda, che con la mia famiglia amministro fin dall’inizio della sua costituzione, è fiera di dedicare particolare attenzione alla valorizzazione delle attività culturali che ben si prestano a diffondere in tutto il mondo le tradizioni, i saperi e i prodotti di eccellenza della Sardegna.Vigne Surrau - dice Tino Demuro, presidente della giuria, affiancato dagli esperti Salvatore Ligios e Luca Spano - è uno spazio aperto per arte, cultura e promozione”
Le foto, il vino, i cibi e l’arte. L’inaugurazione, prevista per sabato 29 giugno, mette al via in un contesto unico il pregio delle maxi opere. In una gara che mette in gioco professionisti e giovani fotoamatori, si coglie il senso della visibilità e di un percorso teso ad esaltare la natura, i luoghi, l’uomo e le sue scelte. “Vino, cibo e arte formano un connubio che - rilancia Tino Demuro, amministratore delegato di Vigne Surrau - trova qui la sua massima espressione. La galleria è stata pensata per accogliere artisti sardi e internazionali, mostre d’arte contemporanea, vernissage e qualsiasi evento legato all’arte e al piacere di stare insieme apprezzando il buon vino”. Il Premio Surrau e il Premio Giuria Popolare sono la cornice dell’esposizione all’aperto della rassegna di fotografia più importante della Sardegna. Cento stampe di grandi dimensioni proposte da professionisti e fotoamatori con differenti soluzioni estetiche, contemporanee e visibili per un anno, incorniciate dai vitigni pregiati. L'Associazione Su Palatu Fotografia, in collaborazione con Vigne Surrau, per la sesta edizione della rassegna ha ricevuto 240 candidature. Per i premiati tra i cento lavori esposti è previsto un montepremi di settemila euro da assegnare ai primi cinque classificati. La giuria selezionerà una prima short list di 20 lavori. Prima dell’inaugurazione si conosceranno i cinque autori che riceveranno i premi. Al primo classificato vanno tremila euro. Mentre ricevono mille euro secondo, terzo, quarto e quinto classificato. La giuria è composta da Tino Demuro, Sonia Borsato, (curatrice e docente di Storia dell’arte all’Accademia di Belle arti, Sassari), Valeria Brandano (fotografa e docente di Fotografia all’Accademia di Belle arti, Sassari), Mariolina Cosseddu, (curatrice e già docente di Storia dell’arte), Ivo Serafino Fenu (curatore e già docente di Storia dell’arte), Mario Saragato (fotografo e curatore indipendente) e Luca Spano, artista e co-curatore della rassegna A.Banda. Un riconoscimento di tremila euro andrà all’autore della fotografia che riceverà il maggior numero di preferenze da parte del pubblico che potrà votare con una cartolina che riceverà durante la visita all’esposizione. Si potrà votare dal 29 giugno sino al 30 di settembre. La rassegna A.Banda 2024 è accompagnata da un catalogo, edito dalla Soter editrice, dove sono presenti tutti i lavori dei fotografi in esposizione, accompagnati dai testi critici di Salvatore Ligios e Luca Spano.
I magnifici cento. Alla rassegna A.Banda 2024 prendono parte Nanni Angeli, Pietro Basoccu, Leonardo Boscani, Alessio Cabras, Gianni Caggiari, Giusy Calia, Aurelio Candido, Alessandro Cani, Roberto Cannas, Vittorio Cannas, Chiara Caredda, Massimiliano Caria, Mimmo Caruso, Giulio Casti, Franco Casu, Giampaolo Catogno, Marco Ceraglia, Emanuela Cherchi, Guglielmo Cherchi, Gianluca Chiai, Giovanni Coda, Dario Coletti, Lorella Comi, Chiara Cordeschi, Nino Corona, Valentina De Santis, Simone Deidda, Sara Demontis, Tiziano Demuro, Serafino Deriu, Pierluigi Dessì, Massimo Drago,ElenaFavia, Antonio Figoni, Ignazio Figus, Valeria Floris, Rosi Giua, Camilla Goldsmith, Fausto Ligios, Claudia Locci, Massimo Locci, Elisabetta Loi - Sergio Melis, Fabio Loi, Francesca Macis, Antonio Manis, Anna Marceddu, Massimo Mastrorillo, Caterina Mattana, Alba Meloni, Myriam Meloni, Simone Mizzotti, Veronica Muntoni, Gigi Murru, Gloria Musa - Sabrina Oppo, Isabella Muzzu, Lorenzo Naitza, Marianna Ogana, Stefano Oliverio, Stefano Oppo, Matteo Orani, Alessio Orrù, Giuseppe Ortu, Silvia Pazzola, Stefano, Pia, Riccardo Pinna, Francesco Pintore, Ernst H. Piras, Marco Piras, Sebastiano Piras, Virgilio Piras, Antonello Pirodda, Anna Piroddi, Francesco Piroddi, Mario Pischedda, Matteo Pispisa, Giovanni Porcu, Gino Puddu, Sergio Raffaele, Francesca Randi, Leonardo Riu, Claudio Rosa, Andrea Sabiu, Giulia Sale, Stefania Scano, Ambra Iride Sechi, Paolo Serrau, Luisa Siddi, Mario Sollai, Giuseppe Tamponi, Pasquale Tanda, Noé Toledo, Donatello Tore, Mirko Ugo, Giuseppe Ungari, Stelio Usai, Michele Vacca, Gianluca Vassallo, Alexa Vinci, Cristian Vincis e Davide Virdis. Info: Su Palatu Fotografia 349.2974462; www.supalatu.it.
Vigne Surrau e le magie fotografiche della Sardegna
Al via la sesta edizione del premio promosso dalle cantine di Arzachena. Oltre cento fotografi italiani espongono le loro opere nei giardini della struttura di Tino Demuro
Mario Frongia
L'arte del vino e delle immagini a braccetto. I filari tenuti con cura, i tini e i percorsi di degustazione, i grandi vini. Tra cristalli, sughero, graniti e opere artistiche custodite nella wine boutique con pochi eguali. A una manciata di chilometri da Arzachena e da Porto Cervo. Il tutto griffato Surrau. In un angolo di Gallura che non si scorda. E viaggia su frequenze internazionali non solo per la Costa Smeralda, le calette, i paperoni e il jet set. Adesso, è il momento di oltre cento foto selezionate da una giuria qualificata che saranno esposte per un anno intero nei Giardini di Vigne Surrau. Performance che fa capo, alla geniale generosità e all'amore per il territorio e le proprie origini della famiglia Demuro, e trova asilo nella rassegna A.Banda 2024. In palio due premi, il “Surrau” e quello della Giuria popolare. “Siamo orgogliosi di partecipare a una nuova sfida: ospitare nei nostri giardini i lavori di cento fotografi scelti tra 240 aspiranti. L’azienda, che con la mia famiglia amministro fin dall’inizio della sua costituzione, è fiera di dedicare particolare attenzione alla valorizzazione delle attività culturali che ben si prestano a diffondere in tutto il mondo le tradizioni, i saperi e i prodotti di eccellenza della Sardegna.Vigne Surrau - dice Tino Demuro, presidente della giuria, affiancato dagli esperti Salvatore Ligios e Luca Spano - è uno spazio aperto per arte, cultura e promozione”
Le foto, il vino, i cibi e l’arte. L’inaugurazione, prevista per sabato 29 giugno, mette al via in un contesto unico il pregio delle maxi opere. In una gara che mette in gioco professionisti e giovani fotoamatori, si coglie il senso della visibilità e di un percorso teso ad esaltare la natura, i luoghi, l’uomo e le sue scelte. “Vino, cibo e arte formano un connubio che - rilancia Tino Demuro, amministratore delegato di Vigne Surrau - trova qui la sua massima espressione. La galleria è stata pensata per accogliere artisti sardi e internazionali, mostre d’arte contemporanea, vernissage e qualsiasi evento legato all’arte e al piacere di stare insieme apprezzando il buon vino”. Il Premio Surrau e il Premio Giuria Popolare sono la cornice dell’esposizione all’aperto della rassegna di fotografia più importante della Sardegna. Cento stampe di grandi dimensioni proposte da professionisti e fotoamatori con differenti soluzioni estetiche, contemporanee e visibili per un anno, incorniciate dai vitigni pregiati. L'Associazione Su Palatu Fotografia, in collaborazione con Vigne Surrau, per la sesta edizione della rassegna ha ricevuto 240 candidature. Per i premiati tra i cento lavori esposti è previsto un montepremi di settemila euro da assegnare ai primi cinque classificati. La giuria selezionerà una prima short list di 20 lavori. Prima dell’inaugurazione si conosceranno i cinque autori che riceveranno i premi. Al primo classificato vanno tremila euro. Mentre ricevono mille euro secondo, terzo, quarto e quinto classificato. La giuria è composta da Tino Demuro, Sonia Borsato, (curatrice e docente di Storia dell’arte all’Accademia di Belle arti, Sassari), Valeria Brandano (fotografa e docente di Fotografia all’Accademia di Belle arti, Sassari), Mariolina Cosseddu, (curatrice e già docente di Storia dell’arte), Ivo Serafino Fenu (curatore e già docente di Storia dell’arte), Mario Saragato (fotografo e curatore indipendente) e Luca Spano, artista e co-curatore della rassegna A.Banda. Un riconoscimento di tremila euro andrà all’autore della fotografia che riceverà il maggior numero di preferenze da parte del pubblico che potrà votare con una cartolina che riceverà durante la visita all’esposizione. Si potrà votare dal 29 giugno sino al 30 di settembre. La rassegna A.Banda 2024 è accompagnata da un catalogo, edito dalla Soter editrice, dove sono presenti tutti i lavori dei fotografi in esposizione, accompagnati dai testi critici di Salvatore Ligios e Luca Spano.
I magnifici cento. Alla rassegna A.Banda 2024 prendono parte Nanni Angeli, Pietro Basoccu, Leonardo Boscani, Alessio Cabras, Gianni Caggiari, Giusy Calia, Aurelio Candido, Alessandro Cani, Roberto Cannas, Vittorio Cannas, Chiara Caredda, Massimiliano Caria, Mimmo Caruso, Giulio Casti, Franco Casu, Giampaolo Catogno, Marco Ceraglia, Emanuela Cherchi, Guglielmo Cherchi, Gianluca Chiai, Giovanni Coda, Dario Coletti, Lorella Comi, Chiara Cordeschi, Nino Corona, Valentina De Santis, Simone Deidda, Sara Demontis, Tiziano Demuro, Serafino Deriu, Pierluigi Dessì, Massimo Drago,ElenaFavia, Antonio Figoni, Ignazio Figus, Valeria Floris, Rosi Giua, Camilla Goldsmith, Fausto Ligios, Claudia Locci, Massimo Locci, Elisabetta Loi - Sergio Melis, Fabio Loi, Francesca Macis, Antonio Manis, Anna Marceddu, Massimo Mastrorillo, Caterina Mattana, Alba Meloni, Myriam Meloni, Simone Mizzotti, Veronica Muntoni, Gigi Murru, Gloria Musa - Sabrina Oppo, Isabella Muzzu, Lorenzo Naitza, Marianna Ogana, Stefano Oliverio, Stefano Oppo, Matteo Orani, Alessio Orrù, Giuseppe Ortu, Silvia Pazzola, Stefano, Pia, Riccardo Pinna, Francesco Pintore, Ernst H. Piras, Marco Piras, Sebastiano Piras, Virgilio Piras, Antonello Pirodda, Anna Piroddi, Francesco Piroddi, Mario Pischedda, Matteo Pispisa, Giovanni Porcu, Gino Puddu, Sergio Raffaele, Francesca Randi, Leonardo Riu, Claudio Rosa, Andrea Sabiu, Giulia Sale, Stefania Scano, Ambra Iride Sechi, Paolo Serrau, Luisa Siddi, Mario Sollai, Giuseppe Tamponi, Pasquale Tanda, Noé Toledo, Donatello Tore, Mirko Ugo, Giuseppe Ungari, Stelio Usai, Michele Vacca, Gianluca Vassallo, Alexa Vinci, Cristian Vincis e Davide Virdis. Info: Su Palatu Fotografia 349.2974462; www.supalatu.it.
Vigne Surrau e le magie fotografiche della Sardegna
Al via la sesta edizione del premio promosso dalle cantine di Arzachena. Oltre cento fotografi italiani espongono le loro opere nei giardini della struttura di Tino Demuro
Mario Frongia
L'arte del vino e delle immagini a braccetto. I filari tenuti con cura, i tini e i percorsi di degustazione, i grandi vini. Tra cristalli, sughero, graniti e opere artistiche custodite nella wine boutique con pochi eguali. A una manciata di chilometri da Arzachena e da Porto Cervo. Il tutto griffato Surrau. In un angolo di Gallura che non si scorda. E viaggia su frequenze internazionali non solo per la Costa Smeralda, le calette, i paperoni e il jet set. Adesso, è il momento di oltre cento foto selezionate da una giuria qualificata che saranno esposte per un anno intero nei Giardini di Vigne Surrau. Performance che fa capo, alla geniale generosità e all'amore per il territorio e le proprie origini della famiglia Demuro, e trova asilo nella rassegna A.Banda 2024. In palio due premi, il “Surrau” e quello della Giuria popolare. “Siamo orgogliosi di partecipare a una nuova sfida: ospitare nei nostri giardini i lavori di cento fotografi scelti tra 240 aspiranti. L’azienda, che con la mia famiglia amministro fin dall’inizio della sua costituzione, è fiera di dedicare particolare attenzione alla valorizzazione delle attività culturali che ben si prestano a diffondere in tutto il mondo le tradizioni, i saperi e i prodotti di eccellenza della Sardegna.Vigne Surrau - dice Tino Demuro, presidente della giuria, affiancato dagli esperti Salvatore Ligios e Luca Spano - è uno spazio aperto per arte, cultura e promozione”
Le foto, il vino, i cibi e l’arte. L’inaugurazione, prevista per sabato 29 giugno, mette al via in un contesto unico il pregio delle maxi opere. In una gara che mette in gioco professionisti e giovani fotoamatori, si coglie il senso della visibilità e di un percorso teso ad esaltare la natura, i luoghi, l’uomo e le sue scelte. “Vino, cibo e arte formano un connubio che - rilancia Tino Demuro, amministratore delegato di Vigne Surrau - trova qui la sua massima espressione. La galleria è stata pensata per accogliere artisti sardi e internazionali, mostre d’arte contemporanea, vernissage e qualsiasi evento legato all’arte e al piacere di stare insieme apprezzando il buon vino”. Il Premio Surrau e il Premio Giuria Popolare sono la cornice dell’esposizione all’aperto della rassegna di fotografia più importante della Sardegna. Cento stampe di grandi dimensioni proposte da professionisti e fotoamatori con differenti soluzioni estetiche, contemporanee e visibili per un anno, incorniciate dai vitigni pregiati. L'Associazione Su Palatu Fotografia, in collaborazione con Vigne Surrau, per la sesta edizione della rassegna ha ricevuto 240 candidature. Per i premiati tra i cento lavori esposti è previsto un montepremi di settemila euro da assegnare ai primi cinque classificati. La giuria selezionerà una prima short list di 20 lavori. Prima dell’inaugurazione si conosceranno i cinque autori che riceveranno i premi. Al primo classificato vanno tremila euro. Mentre ricevono mille euro secondo, terzo, quarto e quinto classificato. La giuria è composta da Tino Demuro, Sonia Borsato, (curatrice e docente di Storia dell’arte all’Accademia di Belle arti, Sassari), Valeria Brandano (fotografa e docente di Fotografia all’Accademia di Belle arti, Sassari), Mariolina Cosseddu, (curatrice e già docente di Storia dell’arte), Ivo Serafino Fenu (curatore e già docente di Storia dell’arte), Mario Saragato (fotografo e curatore indipendente) e Luca Spano, artista e co-curatore della rassegna A.Banda. Un riconoscimento di tremila euro andrà all’autore della fotografia che riceverà il maggior numero di preferenze da parte del pubblico che potrà votare con una cartolina che riceverà durante la visita all’esposizione. Si potrà votare dal 29 giugno sino al 30 di settembre. La rassegna A.Banda 2024 è accompagnata da un catalogo, edito dalla Soter editrice, dove sono presenti tutti i lavori dei fotografi in esposizione, accompagnati dai testi critici di Salvatore Ligios e Luca Spano.
I magnifici cento. Alla rassegna A.Banda 2024 prendono parte Nanni Angeli, Pietro Basoccu, Leonardo Boscani, Alessio Cabras, Gianni Caggiari, Giusy Calia, Aurelio Candido, Alessandro Cani, Roberto Cannas, Vittorio Cannas, Chiara Caredda, Massimiliano Caria, Mimmo Caruso, Giulio Casti, Franco Casu, Giampaolo Catogno, Marco Ceraglia, Emanuela Cherchi, Guglielmo Cherchi, Gianluca Chiai, Giovanni Coda, Dario Coletti, Lorella Comi, Chiara Cordeschi, Nino Corona, Valentina De Santis, Simone Deidda, Sara Demontis, Tiziano Demuro, Serafino Deriu, Pierluigi Dessì, Massimo Drago,ElenaFavia, Antonio Figoni, Ignazio Figus, Valeria Floris, Rosi Giua, Camilla Goldsmith, Fausto Ligios, Claudia Locci, Massimo Locci, Elisabetta Loi - Sergio Melis, Fabio Loi, Francesca Macis, Antonio Manis, Anna Marceddu, Massimo Mastrorillo, Caterina Mattana, Alba Meloni, Myriam Meloni, Simone Mizzotti, Veronica Muntoni, Gigi Murru, Gloria Musa - Sabrina Oppo, Isabella Muzzu, Lorenzo Naitza, Marianna Ogana, Stefano Oliverio, Stefano Oppo, Matteo Orani, Alessio Orrù, Giuseppe Ortu, Silvia Pazzola, Stefano, Pia, Riccardo Pinna, Francesco Pintore, Ernst H. Piras, Marco Piras, Sebastiano Piras, Virgilio Piras, Antonello Pirodda, Anna Piroddi, Francesco Piroddi, Mario Pischedda, Matteo Pispisa, Giovanni Porcu, Gino Puddu, Sergio Raffaele, Francesca Randi, Leonardo Riu, Claudio Rosa, Andrea Sabiu, Giulia Sale, Stefania Scano, Ambra Iride Sechi, Paolo Serrau, Luisa Siddi, Mario Sollai, Giuseppe Tamponi, Pasquale Tanda, Noé Toledo, Donatello Tore, Mirko Ugo, Giuseppe Ungari, Stelio Usai, Michele Vacca, Gianluca Vassallo, Alexa Vinci, Cristian Vincis e Davide Virdis. Info: Su Palatu Fotografia 349.2974462; www.supalatu.it.
Porto Flavia, vetrina internazionale per i tuffi dei campioni del mondo
Per i cento anni della suggestiva località, in gara per la prima volta in Sardegna ventiquattro specialisti: i dodici uomini si sfidano da un’altezza di 27 metri, per le dodici donne piattaforma a venti. Candidati al podio gli italiani Davide Baraldi, Andrea Barnaba ed Elisa Cosetti. Il rumeno Popovici e l’australiana Iffland i più quotati per il titolo. La soddisfazione della municipalità di Iglesias e degli organizzatori. Prevista la diretta di Rai sport
Mario Frongia
Classe e coraggio per una due giorni a capofitto. Sfidano l’acqua, il vento, le correnti. Sono i giganti internazionali del tuffo. Abbinano tecnica, postura e coraggio. Più migliaia di prove, sacrifici e rinunce. Porto Flavia, da sabato 6 a domenica 7 luglio, ospita i maestri dei tuffi dalle grandi altezze. La storica manifestazione è stata strappata alla Costiera Amalfitana. Così, i migliori tuffatori e le migliori tuffatrici al mondo daranno vita al “33° MarMeeting Porto Flavia 2024”. Un evento spettacolare, suggestivo, capace di attrarre sportivi e amatori. Tanto che il comune di Iglesias, che cura e promuove la manifestazione nei dettagli, sta coordinando anche la presenza di apposite imbarcazioni destinate ad accogliere un pubblico che si annuncia molto numeroso.
Iglesiente in vetrina per un evento internazionale. Ricca di fascino, con un appeal che scomoda le testate televisive continentali, la competizione si tiene per la prima volta in Sardegna e ha un Italia una sola gara analoga (Polignano a mare). Ma l’appuntamento è imperdibile anche perché si svolge in concomitanza con le celebrazioni per il centenario della Galleria Porto Flavia. Storia mineraria, sociale, politica e sport assieme. Con un plauso a un territorio che sa di fatica e pericolo. Ma al tempo stesso mostra orgoglio, organizzazione e la voglia di non mollare. Mai. L’evento, mai banale sottolinearlo, onora il sacrificio e l’abnegazione delle popolazioni dell’Iglesiente. Tuffi dal trampolino con una vetrina mondiale senza eguali. Tanto che saranno trasmessi da RaiSport e in diretta streaming dalla piattaforma dell’organizzazione.
Ventiquattro atleti, emozioni e brividi. Un panorama unico. Con un tratto di mare dai mille colori. Lo sbocco della Galleria Porto Flavia può essere visto anche come l’avvio di una sfida senza eguali. Da una piattaforma a 27 metri dalla superficie del mare, lottano i ragazzi. Mentre per le ragazze si vola da 20 metri. Iscritte e iscritti provengono dai cinque continenti. Tra gli italiani Davide Baraldi (Cirimido, Rovigo), Andrea Barnaba (Trieste) ed Elisa Cosetti. I campioni da battere sono il rumeno Popovici e l’australiana Iffland. L’iniziativa ha necessitato di svariati mesi di preparazione, i lavori sono iniziati nel settembre dello scorso anno.
MarMeeting, comune di Iglesias, Olimpiadi 2028. Le attrazioni del territorio con lo sport d’eccellenza: nasce da questi capitoli l’intesa tra MarMeeting, nata nel 1985 a Salerno e guidata da Franco Varese, e il comune di Iglesias. La disciplina dei tuffi dalle grandi altezze è molto attesa a livello mondiale e dovrebbe esordire alle Olimpiadi del 2028. Intanto, Iglesias diventa tappa fissa del circuito internazionale dell’High diving e rientra nel ranking mondiale. L’evento - con l’apparato organizzativo in moto da mesi - sarà rilanciato dai media e lo spicchio di mare sulla falesia della costa sud occidentale verrà apprezzato su scala internazionale. La municipalità, con in testa l’assessore comunale allo Sport, Vito Spiga, procede nel curare la maggiore visibilità possibile: saranno numerose le imbarcazioni che potranno ospitare il pubblico.
Cagliari, 21 giugno 2024
Un Cammino tra bellezze naturali e i Beati di Dorgali, Galtellì, Oliena, Orgosolo e Orosei
“I percorsi accomunano i nostri tesori e catturano migliaia di appassionati, provenienti anche da Giappone e Stati Uniti. Visitatori che possono spendere fino a diecimila euro” spiega l’assessore Franco Cuccureddu
Mario Frongia
Forse, è anche questo un modo di voler bene alla propria terra. Che scomoda valori, fede, territorio. Corre anche su questi binari il protocollo sottoscritto dall'assessore del Turismo, Franco Cuccureddu con i sindaci di Orgosolo, Galtellì, Oliena, Orosei e Dorgali. Cinque comuni ricchi di storia, tradizioni, appassionanti momenti di cultura, arte e luoghi epici per vacanze e relax. Ma stavolta, l’asticella sale. Si parla di religione. Del come e del perché la visibilità e la funzionalità turistica che mette assieme in maniera sinergica le municipalità, possa trasformarsi in un eccellente trampolino per catturare le attenzioni dei visitatori. Un piccolo grande salto su mercati nazionali ed esteri dalle gigantesche potenzialità per lo sviluppo socioeconomico dell’isola. Un po’ lo sguardo e il respiro lungo dell’assessore, da sempre attento alle politiche di coinvolgimento e divulgazione delle bellezze isolane. "Avviamo un percorso per riconoscere l'ottavo cammino dopo i sette già registrati. Con otto si può partire con una precisa e meditata azione di marketing. E abbiamo una quindicina di Cammini in lista d'attesa” spiega Franco Cuccureddu con al fianco i primi cittadini delle amministrazioni coinvolte. “Questo Cammino dei beati ha una grande valenza paesaggistico ambientale. Più volte è stato rimarcato che l'attrattore spirituale, come accade in tutte le sedi nazionali e mondiali di culto, si unisce al fattore escursionistico. Da qui, l’importanza delle ricadute economiche nel territorio. Dall'offerta del mare alla gastronomia sino ai percorsi. L’obiettivo? Allungare la stagione" conclude l’assessore. Nasce anche da qui il coinvolgimento e l'intesa finalizzata all'inserimento dei centri nel "Registro dei Cammini e degli itinerari turistico-spirituali". Un balzo che rinforza l’insieme delle scelte legate al tema. L’isola, che ha già altri sette cammini, mette a fuoco esperienze e successi maturati nel tempo. “Dal mare al Supramonte” è il leit motiv. Dell’iniziativa che ha per filo conduttore la religione
I Beati e le loro origini. Luoghi di culto e ambiente senza eguali. Fotografie di una Sardegna ricca di prospettive che ammaliano e conquistano. Un assist per i movimenti turistici, assetati di nuovo ed esclusivo. Sardegna magica e ed emozionante. Continente a se stante, quasi ricco di sorprese, forte di e unico. Il Registro dei Cammini che si allarga ad altri centri che sono la patria di un "Beato", nominato dalla Chiesa, conquistano ulteriore visibilità, e non solo mediatica. Già questo sarebbe un punto di partenza per l’assessorato, teso a seminare una nuova filosofia del “vendere” la nostra regione. Valorizzazione, inclusione, ampliamento delle platee, allungamento delle stagioni. Con alcuni quadri d’autore: Antonia Mesina a Orgosolo, Maria Gabriella Sagheddu a Dorgali, Giovanni Antonio Solinas a Oliena. Senza scordare il Santissimo crocifisso di Galtellì e la devozione alla Madonna di Orosei. Dunque, non solo calette color zucchero, acque cobalto, escursioni a Gorroppu o Tiscali, gite a Castelsardo, Pula, Villasimius e Sant’Antioco. Quella dei Cammini è una Sardegna orgogliosa di indossare abiti poco usuali. Comunque, sgargianti più di quanto si possa immaginare. Il cpunt down, avviato oggi nella sala conferenze dell’assessorato, ha nel mirino il prossimo mese di ottobre. Semaforo verde da Galtellì. Poi, accelerata verso la costa a Orosei e Dorgali. Dal golfo e le sue falesie note nel mondo, la risalita verso Orgosolo e Oliena. Di possono misurare tra gli ottanta e i cento chilometri di percorso nel nome della fede e di un turismo che va piano, non ha fretta e trova nella lentezza il proprio appagamento. Come godersi un qualcosa di intimo e profondo senza strafare. E, soprattutto, senza frenesie, telefonini e altri accessori ipertecnologici. Il format è ampiamente collaudato. E non solo da quanti vanno ad Assisi, da Padre Pio o Lourdes. Tra gli appassionati si scovano anche camminatori e ciclisti. I passaporti? Giapponesi e statunitensi. Turisti pronti a spendere, lo dicono le ricerche specializzate, anche diecimila euro. Infine, i dettagli. Il Cammino dei Beati verrà presentato per la terza edizione di Camminiamo in Sardegna, ovvero il lancio per il Giubileo del 2025. Si parte il 30 settembre con un evento promozionale dedicato a giornalisti, youtuber e influencer dei cinque continenti. Ma sarà Oristano, il mese prossimo, la tappa utile a fare il punto della situazione. Al meeting saranno presenti anche gli esponenti della Chiesa.
Sardegna Ricerche, quando il futuro anticipa il presente
Festeggiati alla Manifattura i vent'anni della struttura che coniuga scienze, saperi e territorio. “Sempre al servizio dello sviluppo isolano e delle nuove generazioni” dice Maria Assunta Serra
Mario Frongia
Il drone che cattura il verde delle montagne di Pula, il blu del mare di Alghero, i colori del sole di Oristano: gli umori di una terra incantata. Un'atmosfera che racconta al meglio le venti candeline spente da Sardegna Ricerche. Segnali che sanno di buono. Ricerca, appunto. Con un pacchetto di mischia che incorona il lavoro degli specialisti, le strutture, i laboratori, le collaborazioni con atenei e accademie. Maria Assunta Serra ringrazia tutti. Sul palco della sala dei Prefetti la tradisce un filo di emozione. La direttrice generale presenta i filmati, immagini e colonna sonora azzeccata, con parole calde. La location, nel cuore dell'ex Manifattura, è gremita. Ed è l'ideale per parlare di ricorrenze con dietro un lungo pezzo di storia. Storia di tante storie. Tra scienze, uomini, luoghi, esperimenti. Certo, successi e sconfitte. Ma proprio per questo lo slancio verso un domani che non concede tempo. La dottoressa Serra descrive il Parco tecnologico di Pula, le connessioni tra le strutture isolane, a partire da Alghero e Oristano. Un pool che funziona e procede in sincrono. A dirla tutta, l'insieme di quella che è e rimane una missione fondamentale per il sistema Sardegna: studiare, pensare, produrre e sviluppare per stare al passo con i tempi. Ovvero, opportunità, relazioni solide e innovazione. Più una sana e corposa dose di confronto lontana da autoreferenzialità gratuite. Un prisma che contiene impegno, curiosità, saperi, la voglia di essere sfidanti: in pratica, quel che deve accompagnare la crescita dello sviluppo isolano e delle nuove generazioni. In prima fila, applaude anche il neo assessore alla Programmazione, Giuseppe Meloni. Il cambio di testimone alla guida dell'ente è scontato. Maria Assunta Serra lascia a testa alta.
La festa, i ricordi, le connessioni. La cerimonia ospita i saluti delle istituzioni, Dai sindaci di Pula e Uta, Walter Cabasino e Giacomo Porcu, il genetista Francesco Cucca (superba la relazione dello scienziato dell'Università di Sassari e del Cnr su Il dna dei sardi, un'opportunità di sviluppo per l'isola). Il piacere di conoscere e scoprire i nuovi percorsi scientifici. Il desiderio di entrare con leggerezza nelle ricerche più impattanti. "Essere performanti, capire e intuire, da ecosistema avanzato, le nuove strade, a partire dalle tecnologia innovative. Siamo stati sul pezzo su svariati fronti, attuali e dibattuti. D'altronde, quel che si fa quando si procede su sentieri sconosciuti" ha aggiunto Maria Assunta Serra. Apprezzati dalla platea anche gli interventi di Alberto Sanna ("La valle del ben-essere: un ecosistema ci competenze, tecnologie e servizi innovativi per il ben-essere e la sostenibilità ambientale" ilt ema trattato dal direttore del Center to advanced technology in health and wellbeing al San Raffaele di Milano), e Pietro Zanarini (il già ricercatore di Sardegna Ricerche ha parlato di "Breve storia del Crs4: il futuro non va previsto, va stimolato"). Nella sessione denominata Ricerca e imprese, spazio ai Laboratori del Parco con Carla Sanna (Sardegna Ricerche), su un argomento molto gettonato: La piattaforma energie rinnovabili - sede di Uta, zona industriale di Macchiareddu del Parco tecnologico). A seguire, la relazione, sempre per Sardegna Ricerche, di Franco Cappai sul Programma biomed - fair. In chiusura, le esperienze delle imprese con Virostatics, Relicta ed EShoppingAdvisor. Cin cin.
CraRegione, gran gol al Tanka village
Tennis e padel, intrattenimento e amicizia, cibo di qualità e spiaggia incantevole nel week end di successo griffato Turisport 2024
Mario Frongia
Trent’anni e non sentirli. Meglio, un fine settimana di sport nel cuore di uno degli angoli più suggestivi dell’isola. Spiaggia da film, panorama pure. Il Tanka è questo e molto di più. Tanto che il Turisport 2024 ha colto nel segno. Come sempre. Circa centocinquanta ospiti hanno preso con lo spirito giusto il week end curato dal team di Gianni Aramu. Il responsabile del CraRegione ha preso per mano soci, amiche e amici. Ha messo su tre tabelloni tra racchette con le corde e quelle in carbonio. Con un percorso meditato tra campi e tavole imbandite, ha proposto e reso omaggio alle appassionate e agli amanti dello sport all’aria aperta. Il risultato? Coppe, targhe, medaglie e tshirt per tutte e tutti. Ma, soprattutto, una festa indimenticabile. Sia per i set tirati “15 su 15”, sia per i gamberoni e le impepate di cozze. Svago e relax a cinque stelle con la compagnia giusta. Un mix - ben accompagnato dalla vittoria dell'Italia di Barella vittoriosa sull'Albania, con tifo da stadio nella piazza - che ha condotto la comitiva al traguardo, anche per la perfetta disponibilità del resort.
Tradizione, attività sportive e futuro. La 30esima edizione del Turisport ha visto in campo una quarantina di tennisti e oltre venti padellisti. Applausi, in ordine sparso, per Gabriele Schirra e Francesco Pani, trionfatori su Alberto Loviselli e Paolo Garbaccio. Giovanna Manconi e Matteo Merche hanno portato a casa il trofeo dei più forti nel tabellone B con una vittoria sofferta su Angelo Sanna e Rosanna Assorgia. Passanti, volée e servizio con incessanti palleggi da fondo campo il dna del match. Menzione speciale, per aver mostrato spirito sportivo, simpatia e il giusto piglio agonistico, per le coppie Mariano Pintus-Mario Zuddas, Lele Garau-Donatella Manca, Piero Schirra-Roberta Loi, Angela Prisco-Efisio Lai e Guido Sbressa-Gianni Dessì. Un pool che è andato via dal resort con il sorriso ma è pronto alla rivincita. Infine, nel torneo riservato alla “bandeja” e “prese da parete” gradino più alto del podio per Alessandro Pischedda e Paolo Argiolas. Il duo, con pazienza ed esperienza, ha battuto gli arrembanti Marco Viola e Giovanni Zanda. Padel tirato anche in semifinale con le coppie Gabriele Aramu-Diego Mastino, Francesco Zedda-Uccio Ibba, Antonio Lo Cascio-Carlo Tanchis e Paolo Tardiola-Antonella Ruotolo. Partite ricche di colpi più o meno belli ma comunque divertenti. Tra amicizie nuove e di vecchia data. Anche questo un ottimo motivo, nella splendida cornice del Tanka, per applaudire i trent’anni del Turisport CraRegione 2024.
Risiko, i campioni in città
Domenica di lotte, strategie e assedi tra alcuni dei principali player nazionali a caccia del pass per il torneo tricolore. Il Mamo pizza teatro delle sfide
Mario Frongia
Hanno le idee molto chiare. E non potrebbe essere altrimenti. Territori, armate, obiettivi segreti. Strategie, appunto. La mitica Kamchakta? C'è sempre. Resiste e crolla a fasi alterne. Umori, delusioni, concentrazione, un mix che conduce alla conquista, ad esempio, di Ontario e Groenlandia, Mongolia e Siam, Jacuzia e India. Il Risiko, eterno e affascinante, sbarca nell'isola. Domenica, il Master città di Cagliari si terrà da 'Mamo Pizza', in via del Pozzetto al Quartiere del Sole. Gli organizzatori hanno curato l'appuntamento nei dettagli. Dalle 9 si aprono le iscrizioni. Alle 10.15 semaforo verde per la prima partita. Pausa pranzo e riapertura delle ostilità alle 14. Dalle 16,30 semifinali e finali. Organizzati dai club ufficiali in collaborazione con "Spin master ed Editrice giochi", i master hanno visto salire sul podio per la prima volta una donna. A metà maggio scorso Rosa Giordani si è portata a casa il titolo di campionessa nazionale. E forse non è un caso che un altro "generale" donna, Monica Corda, la numero uno del Risiko Club Cagliari abbia vinto l'ultimo torneo. “Siamo molto felici di aver avuto la possibilità di organizzare un torneo così importante a Cagliari. Arriveranno da diverse regioni d'Italia e abbiamo fatto il possibile per accogliere al meglio tutti i giocatori. Il nostro club organizza tornei tutto l'anno, sono l'occasione per rilassarsi e divertirsi anche con un pizzico di competizione che non guasta mai. E mantenendo sempre in mente il nostro motto: la guerra si fa solo per gioco” le parole sensate della presidente.
Mappamondo, carte e latitudini. Dunque, caccia aperta a Medio Oriente e Siberia, Urali ed Egitto, Madagascar e Irlanda. Il Risiko, variante italiana del gioco da tavola di strategia Risk, come detta Wikipedia ha una cornice severa ed esaustiva. All'interno, emergono qualità, attenzione, riserbo e visione. Modalità che stanno alla base di obiettivi predefiniti, curati nel riserbo da ciascun giocatore. I circa cinquanta partecipanti alla sfida cagliaritana andranno alla conquista di un certo numero di territori, di due o più continenti. O, magari, cercheranno di annientare un avversario.
Sardegna protagonista. Al Mamo pizza sono attesi giocatori da mezza Italia. Per la soddisfazione del Risiko Club di Cagliari - info Monica Corda 340.7443101; Manuel Scordo 320.0679857 - si annunciano presenze maschili e femminili da Roma, Firenze, Bergamo, Faenza, Venezia, Genova, Acireale, Caltanissetta, e Capalbio. Nutrita, e agguerrita, anche la pattuglia sarda. Per i partecipanti il drappo rosso che sventola mette in palio l'accesso al torneo nazionale individuale. Per il vincitore, una molla straordinaria. Giocatrici e giocatori pronti a incrociare i dadi. Ma intanto gli ospiti d'oltre mare si stanno godendo le bellezze di Cagliari e anche le acque del Poetto. In attesa di un Risiko che si annuncia davvero speciale. Un bagno va sempre bene. Ma da dopodomani, testa alla Kamchakta.