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Mercoledì, 04 Ottobre 2023 15:09

Lingua sarda: al via la prima conferenza aperta

Celebrata a Cagliari la Prima Conferenza della Lingua Sarda e delle lingue minoritarie: Sardu, Català de L’Aguer, Gadduresu, Sassaresu, Tabarchin.

La Cunferèntzia Aberta de sa limba sarda è organizzata in applicazione dell’art. 6 della LR 22/2018, che prevede che la Regione organizzi una conferenza aperta (Cunferentzia aberta) sulla lingua sarda, il catalano di Alghero e il sassarese, gallurese e tabarchino, quale strumento di impulso, iniziativa e partecipazione alla definizione delle linee di indirizzo e alla valutazione dei risultati conseguiti. La Conferenza nasce come esigenza di confronto tra i vari attori della politica linguistica regionale.

“Si passa da una fase teorica legislativa finalmente a una fase attuativa, hs detto aprendo i lavori, l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu. Un grande sforzo dell'assessorato e di tutto lo staff, ma soprattutto la grande volontà politica di trasformare quello che era una era un sogno in una realtà. Portare la lingua sarda nelle scuole, portarla negli sportelli linguistici, portarla sui media, quindi sui giornali, sulle tv e sulle radio. Far conoscere la nostra identità, l'identità di un popolo e anche la lingua. Ethnos, che vuol dire popolo in senso lato, non è solo l'essere biondo o nero ma appartenere a una razza, alla nostra cultura, le nostre origini e le nostre usanze, le nostre poesie e le nostre canzoni, la nostra enogastronomia. Quindi la lingua è lo straordinario mezzo di locomozione e di comunicazione, di contatto tra i popoli e tutelare le minoranze, valorizzarle, metterle in condizione di interagire tra loro, ha proseguito Biancareddu. La Regione Sardegna lo ha fatto investendo risorse lavoro. Lo ha fatto con la caparbietà mia, che ci ho creduto e di tutti i miei collaboratori. Quindi questo è un grande risultato. Spiegare il sardo può essere addirittura terapeutico, migliorativo per i livelli di apprendimento dei ragazzi nelle scuole. Abbiamo formato gli insegnanti. Ora non vanno più dopolavoristi o i nonni per parlare il dialetto. Ora vanno insegnanti che hanno fatto il corso con la certificazione C1 che ci porta a un livello quasi di madrelingua. Quindi c'è stato un salto di qualità notevole. La mia ulteriore proposta sarà quello di insegnare la storia sarda. Nelle aule sino ad ora pochissimi hanno mai parlato della civiltà dei nuraghi o della storia sarda. Sarebbe un metodo per disegnare la storia, magari parlando il sardo, che può essere gallurese, tabarchino e sassarese, il catalano è stimolare così i nostri figli e avere una cultura del loro passato che è la nostra identità, ha concluso Biancareddu”.

Durante i lavori ci si è soffermati soprattutto su tre aspetti.  L’operatività degli Sportelli linguistici territoriali, con particolare attenzione alle ricadute in termini di servizi alla popolazione. Gli Sportelli linguistici sono presidi territoriali a presenza capillare, con funzioni di promozione del sardo nella Pubblica amministrazione. la Certificazione linguistica provvisoria C1 che ha lo scopo di avere parlanti di lingue minoritarie in possesso di idonea certificazione linguistica. I progetti IMPRENTAS, con i quali la Regione sostiene e incentiva l’utilizzo della lingua sarda, del catalano di Alghero, del gallurese, del sassarese e del tabarchino per la pubblicazione di articoli in quotidiani, periodici e testate giornalistiche on-line, la produzione di opere editoriali in formato cartaceo o multimediale e la produzione di programmi televisivi o radiofonici trasmessi con ogni mezzo di diffusione.

Tra i relatori, quello di Davith Hicks, Segretario Generale ONG ELEN (European Language Equality Network). Lo scopo di ELEN è quello di rappresentare i 50 milioni di persone, il 10% della popolazione UE, che parlano una lingua regionale, minoritaria o a rischio di estinzione. ELEN, e comprende 174 enti ed associazioni che rappresentano 50 lingue in 25 stati europei. All’Assemblea ELEN 2023 parteciperà altresì Fernand de Varennes, relatore speciale delle Nazioni Unite sulle questioni inerenti alle minoranze.

Verranno proiettate le produzioni IMPRENTAS e dei film in lingua minoritaria partecipanti al Babel Film Festival. In serata  spazio all’improvvisazione ed allo spettacolo. All’interno della Passeggiata Coperta ci sarà lo spettacolo “Unu work-sciopinu gràtzias!” con Elio Turno Arthemalle ed Emanuele Contis, mentre all’esterno sulla Terrazza del Bastione intorno alle 20 è previsto l’evento di musica e balli tradizionali “Tra Sardo e profano”, organizzato dall’Associazione Symponia con Folk&Roll e Ballade Ballade Bois.

Pubblicato in Regione

Per poter tutelare e valorizzare le lingue minoritarie presenti in Sardegna (sardo e catalano di Alghero) e le lingue alloglotte (gallurese, sassarese e tabarchino) è stato pubblicato il nuovo Avviso dell’annualità. Lo ha annunciato l’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, L’intervento, riconoscibile quest’anno grazie all’acronimo TuLis (Tutela Lingue sarde), è finanziato sia con fondi statali (euro 999 mila euro per la lingua sarda e  46 mila euro per il catalano di Alghero) che con integrazioni regionali (300 mila euro da utilizzare prioritariamente in favore del gallurese, del sassarese e del tabarchino).

“Con questo intervento - sostiene Biancareddu - si intende sensibilizzare ed accrescere la diffusione e conoscenza delle lingue parlate in Sardegna, nonché l’identità linguistica del popolo sardo come bene primario ed essenziale.”

A tutti gli interventi proposti possono accedere Enti Locali, Camere di Commercio e Aziende Sanitarie della Sardegna con un bacino complessivo di almeno 5.000 abitanti.

I progetti si potranno articolare in quattro ambiti di intervento: Sportelli linguistici, Formazione, Attività culturali di promozione linguistica e Toponomastica.

Gli Sportelli linguistici dovranno offrire servizi ai cittadini che intendano utilizzare la lingua tutelata nei rapporti con la PA e negli altri ambiti d’uso (esercizi pubblici, attività produttive, commercio, scuola, associazionismo, sanità, etc.). Tante le attività che si potranno portare avanti negli sportelli: dalla creazione di materiali informativi-divulgativi, alle consulenze linguistiche, traduttive, e ortografiche da offrire alla popolazione. Il modulo minimo attivabile prevede 260 ore. Le attività dello sportello hanno durata di dodici mesi e devono essere realizzate esclusivamente in presenza.

I corsi di formazione sono invece destinati al personale dipendente,  finalizzati all’acquisizione di competenze nell’uso orale e scritto della lingua sarda, del catalano di Alghero e delle lingue alloglotte (gallurese, sassarese, tabarchino).

Le Attività culturali di promozione linguistica dovranno riguardare tematiche di attualità nell’ambito delle comunità di riferimento e saranno finalizzate a stimolare e rafforzare la conoscenza della lingua e i processi di apprendimento, nonché ad accrescere le opportunità di sviluppo di competenze specifiche, per arrivare direttamente alla popolazione e favorire uno scambio intergenerazionale.

La novità di quest’anno riguarda il finanziamento di progetti in materia di Toponomastica, per l’adozione di toponimi conformi alla tradizione e agli usi locali, in aggiunta a quelli ufficiali. Sarà possibile l’installazione di segnaletica bilingue dove ancora non presente e/o il ripristino di segnali rimossi o divelti. Potranno essere installati e/o ripristinati cartelli con nomi di vie, viali, piazze, ecc., nonché insegne, supporti visivi e ogni altra indicazione di pubblica utilità esposta al pubblico negli immobili, sede di uffici aperti al pubblico, ospedali, porti, aeroporti, stazioni e mezzi di trasporto.

Le proposte devono essere presentate esclusivamente tramite PEC all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre le ore 12.00 del 26 luglio prossimo.

Pubblicato in Bandi

La Regione Sardegna prosegue nell’attività di certificazione linguistica della conoscenza orale del sardo, catalano di Alghero, sassarese, gallurese e tabarchino.

L’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, sottolinea che attraverso il percorso intrapreso si darà ai cittadini sardi la possibilità di rafforzare e valorizzare le proprie competenze linguistiche “certificandole” al fine di poterle impiegare in campo culturale, lavorativo e personale.

Le certificazioni linguistiche orali NARAMI, come per tutte le lingue, rappresentano uno strumento professionale forte, spendibile in numerosi ambiti, tra i quali quelli proposti dai bandi pubblicati annualmente dal Servizio Lingua e Cultura Sarda della Direzione Generale dei Beni Culturali, come i laboratori scolastici extracurriculari FRAILES e i progetti IMPRENTAS che abbracciano attività imprenditoriali importanti come la produzione di programmi televisivi, radiofonici, cortometraggi, opere editoriali articoli.

Nell’annualità 2021 le certificazioni NARA.MI rilasciate sono state 257, mentre nell’annualità 2022 sono state 181. Nell’annualità 2023, il procedimento è stato chiuso con il rilascio di 125 certificazioni e viste le richieste, si è deciso di riaprire i termini per offrire una più ampia partecipazione degli interessati, ammettendo ulteriori 171 istanze di cui 140 per il sardo, 7 per il catalano di Alghero, 12 per il sassarese, 8 per il gallurese e 4 per il tabarchino.  

Parallelamente al percorso di certificazione linguistica orale NARA.MI si sviluppa quello della certificazione C1 del sardo e del Catalano di Alghero, obbligatoria nei progetti scolastici curriculari INSULAS, avviato sperimentalmente nel 2022 che, a conferma del successo della forte azione di politica linguistica in materia di certificazione delle conoscenze del sardo e delle altre lingue di Sardegna, ha portato al conseguimento di  117 certificazioni, 96 per il sardo e 21 per il catalano di Alghero.

Proseguono inoltre i lavori finalizzati all’attestazione della conoscenza delle varietà alloglotte del gallurese, del sassarese e del tabarchino a seguito della standardizzazione ortografica.

Pubblicato in Regione

Riaperto il Bando per la certificazione linguistica della conoscenza orale della lingua sarda, del catalano di Alghero, del sassarese, gallurese e tabarchino, NARA∙MI 2023.

Fino al 22 maggio prossimo sarà possibile richiedere di partecipare alle prove del bando NARA∙MI annualità 2023, relativo alla conoscenza orale della lingua sarda.

La certificazione ha un duplice valore. Infatti è necessaria per poter partecipare, in qualità di esperto o di collaboratore, ai laboratori extracurriculari didattici finanziati dalla Regione Sardegna ed è anche titolo valutabile per i progetti IMPRENTAS.

Possono partecipare alla procedura le persone fisiche maggiorenni, in  particolare quelle interessate a diventare esperto d’ambito o collaboratore nel gruppo di lavoro dei Laboratori Extracurriculari Didattici.

Ciascun candidato ha facoltà di sostenere l’esame orale nella varietà linguistica che gli è propria.

Sarà valutata la capacità di relazionarsi con scioltezza e spontaneità in lingua minoritaria, oltre che di spiegare il proprio punto di vista sull’argomento dialogico proposto. Ai candidati che supereranno positivamente la prova orale verrà rilasciato un attestato.

 L’Assessore alla Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, sottolinea come  questa riapertura, sia la  conferma del successo di un’azione importante di politica linguistica in materia di certificazione delle conoscenze del sardo e delle altre lingue di Sardegna, che segue le certificazioni della conoscenza della Lingua sarda a Livello C1, rilasciate nel 2022 in collaborazione con l'Università di Cagliari e del catalano di Alghero in collaborazione con il comune di Alghero. La Regione Sardegna, continua Biancareddu, prosegue pertanto il buon ruolino di marcia nella realizzazione del Piano per la politica linguistica 2020-2024. 

Pubblicato in Bandi
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