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Martedì, 07 Marzo 2023 17:26

A Oristano la terza tappa del Job Day Sardegna

Formazione e orientamento per gli studenti, nuove opportunità per chi cerca un’occupazione e per le imprese. Grande partecipazione per la tappa di Oristano del Job Day Sardegna, l’evento organizzato dall’assessorato regionale del Lavoro in collaborazione con l’Aspal, l’agenzia sarda per le politiche attive del lavoro. 

A Oristano si è registrata una maggiore affluenza rispetto agli appuntamenti di Sassari, Olbia e Nuoro: 68 le aziende in presenza e 73 quelle attive online che in totale hanno messo a disposizione 524 annunci di lavoro per 2230 lavoratori ricercati. Quasi cinquemila le candidature arrivate (ogni persona può candidarsi per più posizioni), 2500 iscritti, 1.400 i colloqui di lavoro fissati.

Durante il Job Day ci sono stati momenti di confronto sul mercato del lavoro, orientamento post diploma per gli studenti e strategie per creare nuove occasioni di lavoro nell’Isola. Durante il convegno OrientaMenti si è parlato delle opportunità offerte dall’Università per il prosieguo degli studi dopo il diploma tra corsi di laurea e esperienze che si possono fare all’estero. Tra gli ospiti, rappresentanti dei due atenei sardi, degli istituti tecnici superiori e la pallavolista oristanese Alessia Orro.

“Il Job Day vuol dire cercare lavoro, trovarlo e avere la speranza di realizzarsi nella propria terra - ha affermato Ada Lai, assessore regionale del Lavoro. La Sardegna ha bisogno di eccellenza, di ragazzi formati, di far incontrare le imprese di tutti i territori con chi cerca lavoro; ma ha anche la necessità di coinvolgere i sindaci, che sono i veri depositari delle esigenze del territorio e di creare un’economia nuova, grazie alle nuove tecnologie e a una nuova sostenibilità. Il Job Day è un modo nuovo di trovare lavoro. È importante che i giovani si formino, anche all’estero, ma che poi tornino in Sardegna per mettere a disposizione i loro talenti”.

Così Maika Aversano, direttrice generale Aspal: “Una grande affluenza che continua a crescere di tappa in tappa, segno evidente che i Job Day stanno ricevendo apprezzamento sul territorio. Anche oggi abbiamo dedicato molto spazio all’orientamento, alla formazione e ai percorsi motivazionali dei più giovani. Sono presenti poi  tantissime imprese di tanti settori produttivi in particolare agricoltura, meccanica, edilizia, servizi sociosanitari, vendita e commercio. Per quanto riguarda l’offerta di lavoro, abbiamo un pubblico molto vasto che rappresenta tutte le fasce d’età dai giovani agli over 50. Molto promettente anche la risposta dei giovani che sono qui non solo per l’orientamento ma anche per presentare la propria candidatura a diversi posti di lavoro”.

Il Job Day Sardegna 2023 proseguirà il 16 marzo a Tortolì e il 30 e 31 marzo a Cagliari.

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“L’Einstein Telescope rappresenta un’opportunità irrinunciabile per la nostra Isola e per l’intero Paese. Qualsiasi gesto teso a impedire la realizzazione del progetto per lo studio delle onde gravitazionali a Sos Enattos è un atto contro la Sardegna e contro i sardi”. Lo dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas, in relazione alla notizia sul ritrovamento dell’ordigno inesploso davanti ai laboratori del progetto Archimedes, nella ex miniera nel territorio di Lula, oggi candidata a ospitare l’infrastruttura scientifica.

“Piena solidarietà a Lula, ai cittadini e agli amministratori, all’Istituto nazionale di fisica nucleare e alle realtà coinvolte nel progetto Archimedes. Suscita sdegno – sottolinea il Presidente – l’ipotesi di un atto pensato contro la realizzazione dell’Einstein Telescope, ma non ci faremo intimidire. A Sos Enattos non vogliamo le bombe, ma vogliamo dare alla luce un progetto scientifico che porti ricchezza, lavoro e sviluppo al territorio, rilanciando così un sito patrimonio della tradizione mineraria sarda le cui caratteristiche geofisiche sono uniche e ideali per lo studio dei segreti dell’universo”.

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L’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, ha partecipato, a Tramatza, all’incontro, autoconvocato dal comitato spontaneo dei medici di medicina generale, in autonomia rispetto alle rappresentanze sindacali di categoria. “Da assessore e da medico ho voluto partecipare a questo importante incontro per condividere insieme ai medici di medicina generale percorsi e soluzioni. Molte delle istanze presentate dai medici – dichiara l’assessore Doria – sono condivisibili, altre necessitano di trovare un inquadramento nell’Accordo collettivo nazionale (ACN). Contiamo che buona parte delle richieste possano trovare risposte attraverso il nuovo Accordo integrativo regionale (AIR) il cui tavolo di contrattazione aprirà i lavori il 15 marzo con le sigle sindacali. La Regione ha messo in campo risorse importanti e intendiamo accelerare per rispondere alle necessità dei cittadini e alle aspettative degli operatori”.

Tra i temi affrontati quello della semplificazione amministrativa. “Oggi il 30% dell’attività dei medici di medicina generale viene assorbito dagli adempimenti amministrativi. Già ai primi di gennaio ho dato indicazione alle Asl di istituire presso tutti i distretti della Sardegna un ufficio di semplificazione amministrativa, per la dematerializzazione di tutte le procedure e per scomporle tra la parte di competenza del medico, quella anagrafica, le diagnosi e le impostazioni terapeutiche, e la parte di burocrazia vera e propria pertinente agli uffici amministrativi, permettendo così ai medici di occuparsi di medicina e sanità. Inoltre in un ottica di semplificazione, nel Collegato che andrà in discussione in aula abbiamo previsto l’eliminazione del certificato medico per il ritorno a scuola, come già accade in altre regioni”.

Sul tetto dei pazienti l’assessore precisa: “Parliamo di un incremento su base volontaria. Ottimizzando i percorsi e riducendo la burocrazia possiamo pensare di dare risposte mantenendo invariati i numeri dei pazienti, attraverso le integrazioni previste dal nuovo AIR – spiega l’assessore –, gli incentivi per gli infermieri e gli assistenti di studio e gli incentivi per le sedi disagiate e disagiatissime. Certo è che con i numeri che abbiamo serve un cambio delle regole che rendano più efficiente l’intera macchina, come il cambio del rapporto tra il numero di medici per cittadino per l’individuazione delle sedi carenti per favorire le sedi più svantaggiate”.

Sulla carenza dei medici l’assessore precisa: “Nel collegato alla Finanziaria abbiamo previsto un aumento delle borse di studio per le scuole di medicina generale, equiparandole alle scuole di specializzazione e con un’integrazione rispetto alle borse di studio nazionali. La professione del medico deve però tornare a essere più appetibile e per questo serve un intervento sul piano nazionale, oggi i medici italiani, assieme ai portoghesi, greci e bulgari, sono quelli con gli stipendi più bassi”, conclude l’esponente della Giunta. 

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“La Regione sostiene le imprese del settore turistico riducendo il costo del lavoro. Il turismo è un potente motore per lo sviluppo sostenibile della nostra terra. A condizione che si crei un ambiente favorevole alle imprese, il comparto turistico può svolgere un ruolo importante nella ripresa dalla pandemia”. Così il presidente della Regione Christian Solinas ha commentato la delibera, approvata nell'ultima seduta di Giunta, su proposta dell'assessore del lavoro, Ada Lai, che destina oltre 17 milioni per l’erogazione di bonus occupazionali a favore delle imprese della filiera turistica operanti nel territorio regionale.

“Un’altra misura della Giunta regionale per contrastare gli effetti della crisi pandemica - afferma l’assessore Lai - Il settore turistico è stato uno dei più colpiti dall'emergenza sanitaria e i più penalizzati sono stati proprio i lavoratori stagionali del comparto. L’assessorato del Lavoro interviene tramite l’Avviso “Destinazione Sardegna Lavoro per le annualità 2022 e 2023” che sarà pubblicato a breve.  Una misura - spiega l’esponente dell’esecutivo Solinas - per le imprese e gli addetti della filiera turistica, intesa come l’insieme delle attività site nel territorio regionale, che offrono beni o servizi in prevalenza ai turisti o legate alla produzione e alla commercializzazione di servizi turistici”.

L’aiuto consiste in una sovvenzione proporzionata alla retribuzione mensile lorda dei neo assunti, giovani al di sotto dei 35 anni di età, e disoccupati di lunga durata (di età superiore ai 35 anni) in particolare donne. Si prevede che le assunzioni siano state fatte con contratto a tempo determinato della durata di almeno un mese, o a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che parziale. Più specificamente, per le assunzioni effettuate dal 1 gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2022.

In particolare: 200 euro per la retribuzione compresa nella fascia tra € 500,00 e 1.000,00; 400 euro per la retribuzione compresa nella fascia tra € 1.000,00 e 1.500,00; 600 euro per quella compresa nella fascia € 1.500,00 e 2.000,00; 800 euro per la retribuzione superiore a € 2.000,00.

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Sono aperte da poche ore le iscrizioni per i quattro giorni di regate Snipe nel mare di Alghero, in programma dal 22 al 25 aprile per il Campionato Sardo e il Trofeo San Marco, e già arrivano le prime conferme importanti. Oltre gli equipaggi sardi, intenzionati a contendersi il titolo di Campione Zonale, hanno immediatamente annunciato la partecipazione alle regate organizzate dal Circolo del Mare di Fertilia anche titolati velisti del Friuli Venezia Giulia. Si tratta dei più volte campioni Snipe Enrico Michel, Antonia Contin, Pietro Fantoni, Fabio Rocchelli e Daniela Semec, alcuni tra i nomi più conosciuti sia in termini di successi sui campi di regata, che di rilevanza per la vita stessa della Classe Italiana e Internazionale. Gli atleti, che portano i colori della Società Vela Oscar Cosulich di Monfalcone e dello Yacht Club Adriaco di Trieste, certificano il buon livello organizzativo del Circolo del Mare di Fertilia.

«Siamo lieti di accogliere gli appassionati di una delle barche che ha fatto la storia dello sport della vela. - commenta il Presidente del Circolo del Mare Armando Meloni - Con piacere organizziamo questa prima edizione del Campionato Zonale e del Trofeo San Marco con l’intento di ospitare gli equipaggi Snipe, certi di farli trovare come a casa propria. Queste prime adesioni dei giuliani - prosegue - sono per noi motivo di soddisfazione e rinforzano quel legame con la comunità di Fertilia, dove a partire dal 1947 si è registrato l’arrivo dei primi esuli istriani. Il nostro splendido territorio, la bellezza delle nostre coste e del nostro mare faranno il resto.»

Le regate avranno inizio sabato 22 aprile con le prime tre prove, poi domenica 23 sono previste le successive sfide che stabiliranno il campione tra i sardi. Lunedì 24 e martedì 25 sarà la volta del Trofeo San Marco, sempre con tre prove al giorno. Sono ora attese le conferme degli equipaggi Snipe delle principali flotte nazionali, molti dei quali si incontreranno a Punta Ala il 15 e 16 aprile per il primo evento del calendario 2023. Il collegamento da Livorno per la Sardegna potrebbe essere per loro interessante così da godersi le favorevoli condizioni climatiche algheresi di fine aprile oltre che contendersi i premi in palio.

Ogni podio overall sarà infatti premiato con i prodotti enologici di Tenuta Asinara, prestigiosa cantina del territorio e co-sponsor della manifestazione. Il primo ed il secondo tra gli equipaggi sardi riceveranno delle vele Olimpic Sails, il terzo un tangone DBMarine. Ma non solo. Il comitato organizzatore, grazie al supporto di Nox Oceani, sta predisponendo premi per ulteriori categorie di regatanti in gara e la Boutique dei Fratelli Marras di Alghero offrirà alcuni articoli per gli equipaggi provenienti dalla penisola.

 

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Vicinanza massima ai lavoratori della Portovesme e alle loro famiglie, i cui gesti estremi di protesta, non possono lasciare indifferenti nessuno. È quanto espresso questa mattina dagli assessori dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente, Anita Pili e Marco Porcu, in visita a Portovesme agli operai che da tre giorni si sono asserragliati sulla ciminiera dell’impianto Kss della Portovesme Srl a 100 metri di altezza.

“Portovesme rappresenta un polo di importanza strategica per l’economia del Sulcis e dell’intera Sardegna – ha detto Anita Pili – ma evidentemente anche e soprattutto, un sito d'importanza strategica nazionale essendo l’unico produttore italiano di zinco e piombo da primario. Come Giunta regionale abbiamo garantito sin dal principio della crisi, sostegno concreto alla azienda e ai lavoratori, sia con l’attività volta all’approvazione dell’energy release, sia agevolando un confronto tra i soggetti in campo, con l’obiettivo di affrontare in modo stabile ed efficace il problema del costo dell’energia. Oggi la stessa azienda deve essere chiara sulla riconversione e sulle reali condizioni che impediscano l’ulteriore fermata delle linee produttive.

Dal governo nazionale – prosegue l’assessore dell’Industria - continuiamo a pretendere l’individuazione di strumenti di uguaglianza energetica che oggi non sono garantiti a nessuna delle aziende energivore in Sardegna, diversamente da quanto accade nel resto d’Italia.

Non possiamo dimenticare infatti che le nostre aziende energivore non dispongono del gnl, non essendoci stato concesso, in assenza della traduzione in legge del patto per la Sardegna di Renzi e Gentiloni, il completamento della metanizzazione nell’isola, né di misure quali ad esempio l’interconnector.

Non è più rinviabile, ormai, l’inserimento di misure ad hoc per garantire il mantenimento del presidio industriale e dei livelli di occupazione del Sulcis. È tempo di concretezza”.

“È necessario – ha detto l’assessore Porcu – che la Società giochi a carte scoperte perché dobbiamo capire esattamente quale sia la situazione e valutare quali misure dobbiamo mettere in campo per tutelare i lavoratori. Abbiamo fornito al Ministero tre ipotesi percorribili e confidiamo che durante la prossima riunione ci sia un’indicazione ben precisa”.

 “Vogliamo rassicurare gli operai, i sindacati e tutto il territorio – dichiara l’assessore del Lavoro, Ada Lai – perché dopo aver messo in cassa integrazione tutti i lavoratori, compresi quelli degli appalti, e ove possibile tutti gli altri, metteremo in campo tutte le soluzioni tecniche possibili anche per i lavoratori rimasti fuori dagli ammortizzatori sociali, e per scongiurare i licenziamenti. Auspichiamo che l’area di Portovesme da area di crisi diventi un’area di sviluppo. La Regione c’è, non lasceremo solo nessuno”.

Domani mattina, alle ore 10, gli assessori interverranno in videoconferenza al tavolo convocato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sulla vertenza. 

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A parità di consumi, secondo l’analisi* di Facile.it , le famiglie residenti in Sardegna con contratto di fornitura nel mercato tutelato, nel 2022 hanno speso per la sola bolletta elettrica 1.789
euro, vale a dire il 108% in più rispetto al 2021.

Il conto fa guadagnare alla Sardegna il primo posto nella classifica delle regioni dove si è speso di più per l’elettricità; prezzi così alti, a fronte di un consumo medio molto elevato, si spiegano con l’assenza di fornitura gas in molte parti dell’Isola, situazione che spesso viene compensata ricorrendo a dispositivi elettrici anche per il riscaldamento, con grossi impatti sulla bolletta.

Il calo del prezzo della materia prima registrato a inizio 2023, però, potrebbe far ben sperare. «Con il nuovo anno abbiamo assistito a buoni segnali sia per il costo dell’energia elettrica che per il gas», spiega Mario Rasimelli, Managing Director Utilities di Facile.it. «Non bisogna, però, abbassare la guardia ed è bene continuare a monitorare i propri consumi e controllare periodicamente le offerte presenti sul mercato così da identificare eventuali possibilità di risparmio».

L’andamento provinciale della bolletta elettrica
Focalizzandosi sulla sola energia elettrica, in quali province si è speso di più? Analizzando i dati su base provinciale è emerso che al primo posto tra le aree più care della regione si posiziona Cagliari, area dove il consumo medio a famiglia rilevato nel 2022 è stato pari a 3.799 kWh che, considerando le tariffe dello scorso anno in regime di tutela, corrisponde ad un costo di 1.851 euro; segue Sud Sardegna (1.832 euro, 3.761 kWh).

Valori inferiori alla media regionale, invece, per Oristano (1.774 euro, 3.641 kWh) e Nuoro (1.689 euro, 3.466 kWh). Chiude la classifica Sassari, area che, nel 2022, ha rilevato i consumi più bassi della regione (3.440 kWh) e quindi la bolletta più “leggera” (1.676 euro).

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Giovedì, 02 Marzo 2023 08:52

Le Domus De Janas verso l'Unesco

Tutto pronto a Cheremule (SS) per la presentazione ufficiale del 2023 del progetto che punta a riconoscere i monumenti significativi preistorici della Sardegna, tra cui le Domus de Janas, come Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Il primo dei molti appuntamenti dedicati alla valorizzazione culturale e turistica del territorio che, in questa occasione, si terrà al Parco dei Petroglifi, nella piana di Nurighe, a circa 2 km a sud dal centro di Cheremule. 

 Una giornata speciale scandita in tre appuntamenti: dalle 10,00 l’escursione vulcanica e la visita al sito archeologico, condotta da guide ambientali esperte; dalle 13,00 un momento di ristoro con buffet presso il Centro Culturale Antonio Spanedda; dalle 15,00 l’apertura dei lavori del convegno “L’archeologia monumentale pre nuragica verso l’Unesco: il Parco dei Ptroglifi”, con studiosi ed esperti in materia tra cui il Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio della provincia di Sassari e Nuoro Bruno Billeci . Un confronto su ricerca, tutela e valorizzazione di quello che è un vero e proprio patrimonio che rappresenta la civiltà preistorica con la sua bellezza e la sua importanza, le cui testimonianze, da proteggere e conservare come tesori della nostra storia, sono disseminate in tutta l'isola. 

 Il progetto, volto a preservare e valorizzare il patrimonio preistorico delle Domus de Janas, è supportato della Rete dei Comuni delle Domus de Janas, che comprende anche 35 siti candidati e che vede Alghero in qualità di capofila e, dal Cesim (Centro Studi Identità e Memoria), al fine di favorire la candidatura al World Heritage dei monumenti preistorici per il riconoscimento UNESCO

 Le dichiarazioni della sindaca di Cheremule Antonella Chessa 

"Con tanta energia e partecipazione stiamo sostenendo e portando avanti, come amministratori locali, quella che si può considerare, la più grande opportunità nella storia della valorizzazione del nostro sito archeologico: Il parco dei Petroglifi. Il cammino verso l'UNESCO procede! Ringrazio di cuore tutto lo staff tecnico che con passione e competenza si adopera quotidianamente per questo grandioso obiettivo". 

 Le parole della professoressa Giuseppa Tanda (Presidente CeSIM/APS e Coordinatrice del Progetto) 

“La nostra Isola conta circa 3.500 Domus de Janas, di cui almeno 250 decorate, come la Tomba Branca che, assieme alle Necropoli di Moseddu, Mattarigozza e Tennero fa parte del bellissimo Parco dei Petroglifi: testimonianze di altissimo valore artistico con rari riscontri. Le domus de Janas sono opere d’arte che rappresentano benissimo lo spirito Unesco e costituiscono l’espressione funeraria e artistica più rilevante del sistema culturale sviluppatosi nell’isola tra la fine del V ed il III millennio a.c. L’attenzione verso questi siti, con la candidatura Unesco, può essere stimolo per la loro salvaguardia e attrarre il mondo verso la nostra identità culturale”.  

 Parole della dottoressa Maria Giovanna De Martini (Socia CeSIM/APS) 

“I nostri antenati hanno vissuto in queste terre diverse migliaia di anni fa, e il loro modo di vivere e di esprimersi è anche frutto del rapporto profondo con la terra e il paesaggio che li circondava. Oggi le loro opere sono diventate parte integrante del nostro paesaggio, esattamente come i rilievi vulcanici che costellano questi territori e si alternano ai bianchi calcari da milioni di anni. L’instancabile attività di guide professionali esperte come Gisella Arru e di amministrazioni lungimiranti permette a tutti di “conoscere” tutto questo, stimolando la presa di coscienza di un patrimonio unico quanto universale che siamo chiamati a proteggere e a tramandare a chi verrà dopo di noi. 

 Il programma 

Ore 10.00. Ritrovo in zona Pineta (presso il parco giochi), per l’escursione vulcanica e la visita al sito archeologico a cura delle guide ambientali escursionistiche Gisella Arru, Davide Nicotra, Marco Martinez e del geologo Luigi Sanciu. L'escursione avrà un costo simbolico di 5 euro. 

Ore 13.00. Momento di ristoro con buffet presso il Centro Culturale Antonio Spanedda. 

Ore 15.00. “Arte e architettura nella Sardegna preistorica. L’archeologia monumentale pre nuragica verso l’Unesco: il Parco dei Petroglifi": 

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Al termine della fase concorsuale sono stati individuati i 78 allievi agenti che, fino al prossimo 31 maggio, saranno impegnati in attività didattiche e sul campo nell’ambito del 1° Corso Allievi Agenti Forestali della Sardegna, organizzato dalla Direzione generale regionale.

“Per la prima volta – ha evidenziato il presidente della Regione, Christian Solinas – un corso di formazione del personale, che contribuirà a rafforzare le fila del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna, si svolge interamente nell’Isola e sarà curato dalle strutture regionali e dal personale del Corpo in tutte le fasi”.

Durante il corso, gli allievi alloggeranno a Pula, mentre l’attività didattica si svolgerà prevalentemente nella sede di Sardegna Ricerche, all’interno del Parco tecnologico della Sardegna, in località Pixinamanna, e della locale Stazione forestale di Pula, ospitata nella Base Antincendio. Invece, l’attività di addestramento formale e delle armi sarà ospitata nel poligono del tiro a segno di Elmas.

“La fondamentale attività di formazione ha l’obiettivo di preparare i forestali che saranno chiamati a tutelare, salvaguardare e valorizzare il grande patrimonio ambientale della Sardegna. Il Corpo forestale ha assunto un ruolo decisivo in vari campi di azione strategici in difesa del territorio e dei cittadini sardi”, ha aggiunto il presidente Solinas.

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Oltre 1400 famiglie che nel 2022 hanno visto crescere il proprio nucleo con l’arrivo di  un nuovo bambino o una nuova bambina, residenti nei comuni sotto i 3mila abitanti, hanno ricevuto il bonus bebè. “L’esordio di una delle misure portanti della lotta allo spopolamento registra un successo importante che ci fa ben sperare – spiega il Presidente della Regione, Christian Solinas – Lo scopo era quello di alimentare la vita nei piccoli centri, con un aiuto importante in favore della natalità, a cui si aggiunge la misura relativa ai mutui sulla prima casa  e alle attività produttive. Tutte queste linee d’azione – prosegue il Presidente – hanno un unico obiettivo: fare in modo che ogni Comune e ogni territorio, soprattutto i più piccoli e i più fragili, possano avere la capacità di riscattarsi e generare crescita e sviluppo duraturi”. Arginare il fenomeno dello spopolamento incidendo sui flussi demografici, spiega sempre il Presidente Solinas, “rappresenta un tassello fondamentale nel quadro generale delle misure che la Regione sta mettendo in campo per il rilancio dei Comuni più piccoli”.

Il bonus bebè, riconosciuto sotto forma di assegno mensile (600 euro) a favore di nuclei che risiedono o trasferiscono la residenza nei comuni con meno di 3.000 abitanti per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo nel corso del 2022 e negli anni successivi fino al compimento del quinto anno di età del bambino (il bonus scende a 400 euro per ogni figlio successivo al primo).

Dall’anno in corso le risorse per il bonus nascita sono destinate a crescere dato appunto che il contributo è valido per i cinque anni di vita del bambino, quindi all’annualità di nascita (nuovi nati nell’anno di riferimento) si somma l’agevolazione data ai nati negli anni precedenti. Solo nella Finanziaria approvata a fine gennaio sono stanziati per il bonus nascita complessivamente 99 milioni di euro (20.350.000 per il 2023, 33.177.000 per il 2024, 46.216.200 per il 2025) che si aggiungono ai 7 milioni stanziati per l’anno 2022, le cui richieste sono state appunto soddisfatte andando ad abbracciare le esigenze di oltre 1400 nuclei famigliari. Alla misura prevista per il triennio 22-24 di circa 60 milioni si aggiungono quindi i  46 milioni dell’annualità 2025 che portano la somma complessiva a 105 milioni di euro fino al 2025, destinata ancora a crescere fino al 2026 (il bonus bebè comprende le annualità 2022-23-24-25-26)

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