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L’assessore dell’Industria, Anita Pili, ha partecipato questa mattina a Roma alla riunione della Cabina di Regia per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) su delega del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Massimiliano Fedriga, alla presenza del Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Emanuele Fitto e del Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. Presenti anche Anci e Upi.

Nella Sala Verde di Palazzo Chigi si è tenuto un confronto sulle misure relative a Ambiente ed Energia in cui sono state portate le osservazioni delle Regioni sullo stato di avanzamento dei progetti.

“Un momento importante di confronto – ha detto l’assessore Pili – in cui verificare lo status dei bandi a valere sul PNRR e monitorarne l’effettiva riuscita. Le Regioni sono a disposizione nel perimetro delle loro competenze a lavorare insieme per facilitare la spendita delle risorse destinate agli investimenti”

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Un milione di euro per i voucher formativi per la partecipazione a percorsi formativi professionalizzanti nel settore autotrasporto. Lo ha deciso la Giunta regionale, nell’ultima seduta, su proposta dell’Assessore del Lavoro, Ada Lai.

“Anche in Sardegna l’autotrasporto è in costante squilibrio. Questo settore vive il paradosso dei nostri tempi: sale la domanda di lavoro, ma le offerte rimangono inevase perché non si trovano le figure professionali richieste. Un fenomeno che mette a rischio l’operatività del  comparto, sul quale interveniamo investendo sulla formazione dei giovani e dei disoccupati”. Così il presidente della Regione, Christian Solinas, ha commentato l’approvazione della delibera.  

Soddisfatta l’assessore Lai: “Una delibera molto attesa dalle associazioni del trasporto pesante che faticano a trovare personale qualificato, perché mancano conducenti muniti di patenti professionali e le aziende sono costrette a reclutare personale dall’estero. Diamo una risposta alle esigenze delle imprese, che da tempo ci chiedono questo tipo di intervento, e una grande opportunità ai giovani e ai disoccupati di acquisire una formazione specifica, che garantisca un lavoro sicuro come autotrasportatore.”

Il voucher copre il cento per cento delle spese sostenute per il conseguimento o il rinnovo, anche cumulativo, delle patenti C e CQC, D e CQC ed E, e comunque per un importo non superiore a euro 3.500,00. Il beneficiario del buono può optare per due differenti modalità di utilizzo del voucher: una garanzia sotto forma di fideiussione da presentare all’autoscuola abilitata nel momento dell’iscrizione al percorso formativo, oppure l’anticipo delle spese per il conseguimento delle patenti e delle certificazioni, presentando la richiesta di rimborso all’ASPAL, allegando i giustificativi di spesa, le certificazioni e le patenti conseguite. L’ASPAL, poi, procederà, previa istruttoria e verifica della documentazione, alla liquidazione diretta dell’importo spettante al beneficiario.

Si tratta di un provvedimento per i cittadini/e in possesso della dichiarazione di immediata disponibilità (DID), in collaborazione con Union Camere e le Camere di Commercio, che si faranno carico, attraverso un'unica procedura ad evidenza pubblica, della predisposizione di un unico elenco a livello regionale delle autoscuole che forniranno i percorsi formativi finalizzati al conseguimento delle patenti, delle qualificazioni o degli eventuali rinnovi, presso le quali potranno essere spesi i voucher virtualmente assegnati ai beneficiari.

Le Camere di Commercio si occuperanno anche di rimborsare le spese sostenute direttamente alle autoscuole abilitate, nel caso in cui i beneficiari abbiano optato per la garanzia fideiussoria. Qualora si opti per l’anticipazione delle spese, invece, sarà cura dell’ASPAL provvedere al  rimborso delle spese, a seguito dell'istruttoria e della verifica della documentazione. La delibera dà mandato all'Aspal di procedere all'attuazione dell'intervento.

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La Regione Sardegna è stata ammessa al finanziamento della linea PNRR 1.3.1 Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) aggiudicandosi un importo progettuale per 2.373.876 euro. L’intervento che la Direzione generale dell'Innovazione e Sicurezza IT metterà in campo riguarda la realizzazione di 30 connettori dati con la Piattaforma Digitale Nazionale Dati.

“La Giunta sta portando a compimento il percorso virtuoso intrapreso dall’inizio della legislatura verso l’innovazione e la digitalizzazione, in funzione di un’amministrazione regionale moderna ed efficiente, in grado di dare risposte certe e celeri ai cittadini e alle imprese”.

La Piattaforma Digitale Nazionale Dati favorisce l'interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati delle Pubbliche amministrazioni e dei gestori di servizi pubblici. È definita all’articolo 50-ter, comma 2 del Codice dell’amministrazione digitale, del quale i soggetti pubblici si avvalgono per favorire la conoscenza e l’utilizzo del patrimonio informativo detenuto per finalità istituzionali nelle banche dati a loro riferibili nonché la condivisione dei dati per la semplificazione degli adempimenti dei cittadini e delle imprese.

“L’intervento – spiega l’assessore regionale degli Affari generali, Andreina Farris – si pone nell’ottica del continuo ammodernamento dei sistemi informativi dell’Amministrazione regionale, che punta alla condivisione con la Piattaforma Nazionale Dati in modo da consentire l’utilizzo certificato delle informazioni”.

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“Mentre la stagione turistica isolana è ancora in corso, siamo già pronti a riproporre la ‘Destinazione Sardegna’ nei più rilevanti appuntamenti fieristici nazionali e internazionali. Quella di Rimini, infatti, è una delle più importanti manifestazioni ‘B2B’ per la promozione del turismo e per la commercializzazione dell’offerta turistica nel mondo”. Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, durante l’incontro con la stampa nello ‘spazio Sardegna’ all’interno della 60^ edizione della “TTG - Travel experience”, che si svolge, nel quartiere fieristico di Rimini, da mercoledì 11 a venerdì 13 ottobre. 

Tre giorni di dibattiti, seminari e incontri, oltre a momenti di formazione e informazione. Oltre 200 appuntamenti che fanno da cornice agli incontri tra gli operatori internazionali e le principali aziende del comparto italiano (enti del turismo, tour operator, agenzie di viaggi, compagnie aeree, trasporti, strutture ricettive, servizi per il turismo, tecnologia e soluzioni innovative). In questa edizione 2023 ci saranno oltre 1.000 buyer esteri, provenienti da 62 paesi (58% europeo e 42% extraeuropeo).

Lo stand della Sardegna ha uno spazio espositivo di 608 mq con 46 espositori, in rappresentanza dei vari comparti del settore turistico isolano: strutture ricettive; agenzie di viaggio e tour operator; aziende di noleggio con conducente e bus operator; imprese di promozione turistica; società di organizzazione eventi. Gli operatori presenti rappresentano l’intero territorio isolano: 22 imprese arrivano dal sud Sardegna, 19 dal nord, le restanti dalle province di Nuoro e Oristano. Oltre agli spazi per gli espositori, sono stati allestiti anche due desk istituzionali, dove vengono fornite informazioni sulla Sardegna, e due aree di accoglienza per gli incontri coi buyer.

Nello ‘spazio Sardegna’, inoltre, è presente un percorso immersivo, caratterizzato, all'esterno, dalla presenza di una sintesi del verde della macchia mediterranea e, all’interno, un percorso olfattivo dei profumi delle piante esposte e dei suoni della Sardegna. 

“Anche per la fiera di Rimini la richiesta degli operatori è cresciuta, tanto che abbiamo aumentato le postazioni dalle 40 previste a 46, a riprova dell’importanza e del gradimento della promozione negli appuntamenti fieristici – ha aggiunto l’assessore Chessa – In queste fondamentali occasioni possiamo presentare al mercato turistico una proposta completa, rafforzata dall’unicità della nostra Isola, soprattutto per quanto riguarda storia, identità, ambiente ed enogastronomia. Peculiarità rafforzate dalle iniziative finanziate dalla Regione, come l’intensa programmazione triennale di un fitto calendario di manifestazioni sportive di livello internazionale, che, da qualche anno, stanno contribuendo a consacrare la Sardegna come ‘isola dello sport’. Per conseguire l’obiettivo della destagionalizzazione, recita un ruolo fondamentale il turismo esperienziale, uno dei nuovi segmenti sui quali la Regione sta puntando con convinzione, attraverso alcune iniziative importanti. Nei giorni scorsi si è svolto il progetto ‘Noi camminiamo in Sardegna’ che promuove cammini, destinazioni di pellegrinaggio e borghi. Il turismo lento e sostenibile rappresenta una proposta turistica di grosso successo negli ultimi anni, che contribuirà ad integrare il tradizionale e consolidato turismo balneare. Oltre a consentire, grazie alla promozione e alla valorizzazione dell’interno dell’Isola, di realizzare un’efficace lotta allo spopolamento, che preoccupa e minaccia la Sardegna”.

“Le molteplici iniziative che abbiamo programmato hanno consentito di registrare numeri positivi con un incremento degli arrivi in porti e aeroporti sardi (nel 2023, tra gennaio e settembre, 6.377.247 contro i 6.005.971 del 2022 e 6.041.790 del 2019). Una proiezione consente di ipotizzare quota 8 milioni di arrivi per l’intero 2023, circa un milione in più rispetto all'anno record, il 2019. Un successo per la nostra Isola, testimoniato anche dai due recenti riconoscimenti della stampa internazionale: la rivista di viaggi ‘Condé Nast Rearders’ ha consacrato la Sardegna come isola europea più gradita tra i suoi lettori e ‘Forbes’ l’ha posizionata al primo posto tra le destinazioni suggerite per i viaggi nel 2024”, ha concluso l’Assessore del Turismo.

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“Diamo un ulteriore segnale di quanto sia priorità di questa azione di governo, quella di rendere i nostri territori più attrattivi e competitivi. Un’iniezione di liquidità capace di attivare un sistema virtuoso nel tessuto economico isolano”: lo afferma l’assessore dell’Industria, Anita Pili, commentando la misura approvata dalla Giunta nel corso dell’ultima riunione che destina 15 milioni di euro, suddivisi nelle annualità 2023, 2024 e 2025, ai Consorzi industriali della Sardegna per la realizzazione di infrastrutture negli agglomerati industriali dell’Isola.

Destinatari del finanziamento sono Consorzi Industriali Provinciali, i quali dovranno presentare progetti finalizzati alla realizzazione di infrastrutture nell’area industriale di propria pertinenza e inseriti tra le seguenti tipologie di intervento: manutenzione straordinaria, messa a norma e/o in sicurezza di opere pubbliche e infrastrutture già esistenti; completamento di opere pubbliche e infrastrutture già esistenti;  bonifica e recupero di insediamenti produttivi abbandonati o dismessi; realizzazione (ex novo) di opere pubbliche e infrastrutture di interesse comunale e/o sovracomunale.

“Al fine di rendere il tessuto imprenditoriale regionale sempre più efficiente, competitivo e sostenibile – spiega l’assessore Pili – è necessario prevedere un rafforzamento delle potenzialità e la riqualificazione delle aree industriali e produttive, mediante la realizzazione di nuove infrastrutture e servizi. Nei Consorzi industriali provinciali, accanto ai servizi essenziali deputati alla gestione dell’acqua e dei rifiuti, all’illuminazione, alla connettività, alla viabilità, dovranno infatti trovare uno spazio crescente i servizi dedicati alla sostenibilità ambientale e nello specifico: progettazione ecosostenibile, gestione energetica, riciclaggio di rifiuti, servizi innovativi. A breve – conclude l’esponente della Giunta Solinas – pubblicheremo un avviso per la presentazione delle richieste”.

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 “Nei mesi invernali i passeggeri sardi potranno contare su una maggiore continuità territoriale grazie a un aumento dei voli pianificato dalle compagnie aeree da e per Cagliari, Olbia e Alghero”. Lo afferma l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, che stamattina ha presieduto il Comitato paritetico di monitoraggio della continuità territoriale, riunito per programmare un potenziamento dei voli per la nuova stagione su tutti i tre aeroporti sardi.  

Su tutto novembre su Cagliari-Milano Linate Ita ha previsto un incremento di di 3 voli al giorno (si passerà da 4 a 7 voli), mentre per tutti gli altri mesi fino a marzo saranno garantiti 6 voli al giorno con la possibilità di rendere strutturale anche il settimo volo. Sempre Ita, sul Cagliari-Roma Fiumicino prevede 8 voli giornalieri per ottobre e 7 a novembre (in ogni caso 8 voli per il Ponte dei Santi, dal 29 ottobre al 5 novembre), mentre a dicembre e gennaio i voli passeranno da 6 a 7 e a febbraio saranno 8: tutti i voli aggiuntivi saranno inseriti nella fascia oraria tra le 12 e le 16.

Aeroitalia invece aggiungerà per tutta la stagione invernale un volo su Olbia-Roma Fiumicino (da 2 a 3) e su Olbia-Milano Linate (sempre da 2 a 3). Sull’Alghero-Roma Fiumicino confermati i tre voli giornalieri, mentre su Alghero-Milano Linate (che Aeroitalia gestirà dal 29 ottobre) è previsto un aumento da 2 a 3 voli a partire dal 15 novembre.

Aeroitalia ha anche garantito che, in caso di prenotazione cancellata, i passeggeri potranno scegliere tra il voucher e il rimborso del prezzo del biglietto. Per quanto riguarda poi la questione delle autorizzazioni al trasporto dei radiofarmaci, Aeroitalia ha assicurato che saranno decretate entro l’inizio del servizio su Milano, il 29 ottobre prossimo.

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“Rinnovo la volontà di farci parte attiva nei confronti dell’Unione europea per trovare, secondo un approccio costruttivo, soluzioni condivise a problemi comuni. Un anno fa, con la risoluzione sulle Isole, abbiamo voluto tracciare un percorso di dialogo con le istituzioni dell’Unione europea per portare nell’agenda della UE il tema dei territori insulari. Oggi chiediamo che la Commissione europea, già prima delle prossime elezioni europee, traduca la risoluzione in una proposta di regolamento”. Lo ha detto il vicepresidente della Giunta regionale, Giuseppe Fasolino, stamattina a Bruxelles intervenendo alla conferenza politica di alto livello ‘Lo scenario dopo la risoluzione del Parlamento europeo sulle regioni insulari: quali i prossimi passi?’, in qualità di delegato del Presidente della Regione, Christian Solinas.

Al centro dell’intervento del vicepresidente Fasolino anche la proposta di istituire una task force inter-istituzionale per i diritti delle Isole di cui è stato promotore il Presidente della Regione, Christian Solinas. “Una task force - ha spiegato Fasolino - fortemente voluta dal Presidente e sostenuta da tutti i Presidenti delle Isole d’Europa, che oltre ad essere un valido strumento per accompagnare il lavoro della Commissione sarebbe sicuramente un segnale forte che avvicinerebbe l’Europa ai nostri territori: ci aspettiamo che le istituzioni europee, e la Commissione europea in particolare, prendano atto delle sfide sociali, economiche e demografiche che la condizione di insularità ci impone”.

Organizzata dall’Ufficio di Bruxelles della Regione Sardegna che è la regione capofila del partenariato delle Regioni insulari periferiche del Mediterraneo costituito appunto da Sardegna (Italia), Isole Baleari (Spagna), Corsica (Francia), Gozo (Malta), Isole Ionie e Creta (Grecia), la conferenza inserita nel quadro della “Settimana europea delle Regioni e delle città” ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente della commissione per lo sviluppo regionale, Younous Omarjee.

“Non si tratta di una questione nuova nel dibattito europeo – ha evidenziato il vicepresidente Fasolino -  Il Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea, infatti, declina l’obiettivo della coesione, e quindi del superamento dei divari nel livello di sviluppo tra regioni, in tre dimensioni, una delle quali è quella territoriale. Eppure, quella insulare è una questione ancora aperta, e molta strada resta da fare per giungere a una piena attuazione delle disposizioni del Trattato – ha proseguito - Vivere in un’isola non è una condizione territoriale neutra, né per i cittadini, né per le imprese. Per questo motivo nel 2023 le nostre sei Regioni insulari hanno sottoscritto una dichiarazione politica per sollecitare le istituzioni europee a iniziare un percorso di collaborazione con noi”.

L’esponente della Giunta Solinas ha ricordato le tappe e le richieste di cui si è fatta promotrice la Regione Sardegna: “Abbiamo chiesto che la questione territoriale sia istituzionalizzata, attraverso una task force in cui trovino espressione il Parlamento europeo, la Commissione europea, il Comitato delle Regioni, e i rappresentanti delle Regioni insulari. Abbiamo chiesto inoltre che i territori insulari siano maggiormente considerati nella formulazione delle politiche europee, fin dalle fasi preliminari ed è per questo che riteniamo importante che gli studi compiuti dalla Commissione europea contengano un focus dedicato ai territori insulari. Mi riferisco in particolare alla relazione sulla coesione economica, sociale e territoriale di prossima pubblicazione, che regolarmente trascura le isole, nonostante sia una dimensione territoriale citata espressamente dall’art. 174 del TFUE. Analoga richiesta – ha evidenziato - è stata presentata al Comitato delle Regioni, in relazione al suo Rapporto annuale sullo stato delle regioni e delle città dell'UE: ci aspettiamo anche in questa sede una attenzione specifica per i nostri territori”.

Nel corso del 2023, ha sottolineato ancora il vicepresidente Fasolino, “grazie alla stretta collaborazione con soggetti istituzionali presenti a Bruxelles, siamo riusciti a emendare il regolamento europeo che prevede la decarbonizzazione progressiva dei carburanti nelle flotte civili e commerciali, con misure di esenzione per le rotte che collegano le isole al continente. Gli interventi per la tutela dell’ambiente, che è un obiettivo strategico condiviso e patrimonio comune dei nostri valori a favore di un paradigma di maggiore tutela del clima, produrranno come effetto collaterale un sensibile aumento dei costi di trasporto marittimo, che è una infrastruttura vitale per le regioni insulari in cui, soprattutto per le merci, non esistono modalità di trasporto alternative. Questo dispositivo – ha evidenziato - è l’esempio plastico della necessità di una preliminare valutazione degli impatti che la legislazione e le politiche della UE possono produrre nei nostri territori, i cui svantaggi strutturali e permanenti richiedono un approccio specifico”.

Per questi stessi motivi, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas, “il Presidente Solinas ha presentato degli emendamenti al parere del Comitato delle Regioni sul futuro della politica di coesione, votati all’unanimità dalla commissione COTER, per sottolineare una volta di più la necessità a che la dimensione insulare sia parte integrante delle politiche della UE e sia adottato un quadro normativo ad hoc per le isole. Non si tratta di richiedere una posizione di privilegio, ma al contrario permettere ai nostri cittadini le stesse condizioni di vita delle altre regioni, e alle nostre imprese di poter concorrere ad armi pari con quelle presenti in altri territori”.

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Mercoledì, 11 Ottobre 2023 10:42

Vertenza Sider Alloys, incontro al Mimit positivo

Si è tenuto oggi un incontro convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per discutere dello stato di attuazione della vertenza Sider Alloys per fare il punto sulla questione inerente alla ripartenza degli impianti e sul rispetto di quanto previsto dall’Accordo di Programma sottoscritto nel 2017 con cui sono state stanziate le risorse e su una eventuale proroga dello stesso. Oltre gli esponenti del Ministero, hanno partecipato in videoconferenza l’Assessore del Lavoro Ada Lai, il Direttore Generale dell’Assessorato dell’Industria Alessandro Naitana, i rappresentanti dell’Azienda e i sindacati.

“Nella proposta di assestamento – ha ricordato l’Assessore del Lavoro Ada Lai – è previsto un apposito stanziamento per l’integrazione della mobilità in deroga al fine di consentire un maggiore adeguamento del reddito, per accompagnare quanti sono prossimi alla quiescenza e per eventuali ulteriori interventi formativi con la previsione di adeguate indennità di frequenza”.

“Abbiamo già espresso parere favorevole fin dal 7 dicembre dello scorso anno – ha detto l’Assessore dell’Industria Anita Pili – alla proroga dell’accordo di programma, previa assicurazione da parte della continuità produttiva da parte dell’Azienda, e sottoscriveremo l’accordo in tempi brevissimi”.

Dal canto suo l’Assessore dell’Ambiente Marco Porcu ha rassicurato: “Daremo seguito a quanto deliberato con l’approvazione del Provvedimento autorizzativo unico regionale

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Politiche di sviluppo e sostenibilità ambientale. Negli ultimi provvedimenti proposti dall’assessore regionale dei Lavori pubblici, Pierluigi Saiu, e approvati dalla Giunta, sono state previste nuove risorse e nuovi programmi di intervento in materia di efficientamento energetico degli edifici pubblici e difesa dell’ambiente nell’ambito della portualità turistica.

Più nello specifico, nel Piano di interventi sui porti, sul quale sono stati destinati complessivamente 33 milioni di euro, una parte dei finanziamenti sono stati dedicati alla difesa delle coste. Il provvedimento mette infatti a disposizione una dotazione di 1,5 milioni di euro destinati a un programma per il miglioramento della qualità delle acque all’interno dei bacini portuali attraverso la dotazione di sistemi in grado di trattenere plastiche, microfibre e altri rifiuti sospesi, nonché oli e idrocarburi. “Un programma – spiega l’assessore Saiu – da inquadrare in un processo più ampio di sviluppo sostenibile della portualità turistica, in grado di mettere insieme le esigenze del turismo e la salvaguardia ambientale. Per raggiungere questo obiettivo è già stata avviata un’azione di coinvolgimento dei Comuni nei quali ricadono i porti in cui questa esigenza è più forte, per l’avvio di un progetto pilota”.

Rientra sempre nel quadro delle misure ‘green’ il contenuto di un’altra delibera, tra le ultime approvate dalla Giunta, che definisce i criteri per l’erogazione di 1,8 milioni di euro a favore dei Comuni per le spese di diagnosi e attestazione energetica sugli edifici pubblici di loro proprietà, per cui la Regione ha recentemente emanato l’avviso per raccogliere dalle amministrazioni civiche interessate le richieste di finanziamento. “In vista della direttiva comunitaria ‘Case Green’, tutt’ora in fase di negoziazione, che prevede la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, il finanziamento regionale rappresenta una prima misura di sostegno ai Comuni. Abbiamo strutturato il bando in modo da agevolare la partecipazione e ampliare al massimo la platea dei beneficiari. La certificazione degli edifici, inoltre, darà la possibilità ai Comuni di accedere alle risorse della prossima programmazione POR-FESR 2021-2027, che per gli interventi di riqualificazione prevede risorse importanti. Nell’ultima legge di stabilità sono state programmate risorse per circa quaranta milioni di euro a favore di interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici”, conclude l’assessore Saiu. 

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Ha preso concretamente avvio, con l’ultima delibera di Giunta, il processo di attuazione del Programma Just Transition Fund (JTF) Italia 2021/2027 che vede stanziati oltre 367 milioni di euro per il Piano territoriale Sulcis. La Commissione europea, grazie al lavoro svolto dalla Regione, ha infatti individuato il Sulcis Iglesiente (insieme alla provincia di Taranto) come area interessata dal programma europeo e quindi supportata dal ‘Fondo per la Transizione Giusta’, ovvero lo strumento finanziario che mira a fornire sostegno ai territori che devono far fronte a gravi sfide socio-economiche derivanti dalla transizione verso la neutralità climatica.

“Il Fondo per la Transizione Giusta rappresenta una opportunità unica di transizione, il miglior strumento per accompagnare la trasformazione di un territorio che è stato sempre al centro dell’attenzione di questa Giunta – spiega il Presidente della Regione, Christian Solinas - Come Regione abbiamo fatto uno sforzo importante per far sì che il Sulcis fosse interessato da questa misura inserita nel quadro della politica di coesione e ora proseguiamo per dare concretezza al Piano. La Sardegna – ha concluso il Presidente Solinas - sceglie con decisione la strada del green e dell’alta tecnologia per un’azione di riqualificazione a lungo raggio, aprendo nuovi scenari per uno sviluppo industriale diverso rispetto al passato, più rispettoso dell’ambiente”.

“Il Sulcis, con una spendita delle risorse che dovrà essere conclusa entro il 2026, potrà contare in tempi relativamente brevi su una importante leva di sviluppo e riconversione che avvia quel processo di crescita di cui da anni si sente urgente bisogno, più incentrato sulle reali esigenze delle Comunità e in linea con gli obiettivi legati a uno sviluppo sostenibile”, ha aggiunto l’Assessore della Programmazione e del Bilancio Giuseppe Fasolino, che ha portato la delibera all’attenzione della Giunta regionale, che già un anno fa aveva assegnato al Centro regionale di programmazione, Crp, incardinato nell’Assessorato guidato da Fasolino, il ruolo di  supporto all’Autorità di gestione, AdG, nella stesura del Programma JTF_Sulcis e alla sua attuazione. Ora la Giunta con l’ultima delibera ha preso atto del Programma JTF Italia 2021-2027- Piano Sulcis e per consentire un rapido avvio del programma, ha dato mandato al CRP di sottoscrivere l'Atto di delega delle funzioni di Organismo Intermedio con l’Agenzia per la Coesione Territoriale (che rappresenta l’Autorità di Gestione).

Il negoziato con la Commissione europea, ha ricordato sempre l'Assessore Fasolino, si è svolto nel corso del 2022 ed è giunto a conclusione con l’approvazione del Programma Nazionale e dei due Piani territoriali. I Piani Territoriali, pensati con forte coerenza e sinergia con i Programmi regionali finanziati dai Fondi FESR e FSE+ e con altri programmi territoriali (per esempio il Piano Sulcis), contengono per entrambe le aree – quella sarda e quella pugliese - una descrizione del processo di transizione a livello nazionale, una valutazione delle sfide da affrontare e dei relativi effetti sociali, economici e ambientali e una descrizione delle tipologie di intervento da finanziare. Nello specifico, spiega l’esponente della Giunta Solinas, “le sfide individuate sono focalizzate su tre ambiti principali: energia e ambiente, a cui è destinato il 30% delle risorse; diversificazione economica, a cui è destinato il 28% delle risorse; misure destinate a mitigare gli effetti economici e occupazionali causati dalla transizione, a cui è destinato il 32% delle risorse”.

Le linee di sviluppo del piano individuate per il Sulcis riguardano principalmente la promozione delle energie rinnovabili, il supporto alla costituzione delle comunità energetiche e la bonifica dei siti da destinare alle nuove attività economiche. Gli interventi di risanamento mirano a generare un percorso di diversificazione economica anche attraverso l’utilizzo di materiali riciclati, e percorsi di adeguamento delle competenze rivolti ai lavoratori per accompagnare il processo della transizione giusta. Nel programma è stato individuato un progetto di rilevanza strategica inerente la sperimentazione dell'utilizzo dell'idrogeno come fonte di energia alternativa.

“Le strutture regionali sono ormai da tempo al lavoro con i Comuni del Sulcis, chiamati a una sorta di co-copartecipazione – ha aggiunto l’Assessore dell’Industria, Anita Pili - Abbiamo fin da subito attivato un percorso partecipato avviando una collaborazione istituzionale fondamentale per restituire vita e dignità a un’area strategica per la Sardegna come è il Sulcis, accogliendo anche tutti i suggerimenti dei players industriali impegnati proprio nel Sulcis.  Il dialogo con i rappresentanti dei territori e con chi lì opera ci ha consentito di raccogliere ed elaborare le idee e le proposte che poi hanno portato alla stesura del Piano territoriale. Grazie alle risorse messe in campo dal Governo e all’impegno, anche di carattere economico, della Regione per il Sulcis – ha concluso l’esponente della Giunta Solinas - siamo certi di aver avviato quel percorso virtuoso capace di generare la rinascita del territorio”. 

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